- AFORISMI E CITAZIONI - 'uom'

1. A chi giova un'ampia e sottile discussione intorno a cose oscure e nascoste all'uomo; cose per le quali, anche se le avremo ignorate, non saremo tenuti responsabili, nel giudizio finale? Grande nostra stoltezza: trascurando ciò che ci è utile, anzi necessario, ci dedichiamo a cose che attirano la nostra curiosità e possono essere causa della nostra dannazione. (T. da Kempis)
2. A durare son soltanto le qualità superficiali. La natura più profonda di un uomo si scopre molto presto. (Oscar Wilde)
3. A meno che un uomo non senta di avere una memoria abbastanza buona, è meglio che non s'arrischi mai a mentire. (M. de Montaigne)
4. A ogni uomo spettano di diritto soddisfazioni intense come i suoi dolori (Rex Stout)
5. A parte l'uomo, tutti gli animali sanno che lo scopo principale della vita è godersela (Samuel Butler)
6. A quel tempo visse Gesù, un uomo santo, se pure uomo può essere chiamato, perché egli fece cose meravigliose, insegnò agli uomini e in letizia ricevette la verità: fu seguito da molti Ebrei e da molti Greci. Egli era il Messia.(Giuseppe Flavio)
7. A un uomo gretto non conviene la ricchezza, a che servono gli averi a un uomo avaro? Chi accumula a forza di privazioni accumula per altri, con i suoi beni faran festa gli estranei. (Siracide)
8. A volte l'uomo inciampa nella verità, ma nella maggior parte dei casi, si rialza e continua per la sua strada (W. Churchill)
9. Abbi pazienza nel perseverare in questo santo esercizio del meditare e contentati di cominciare a piccoli passi, finché abbi gambe per correre, e meglio ali per volare; contentati di fare l'ubbidienza, la quale non è mai una piccola cosa per un'anima, la quale ha scelto Dio per sua porzione e rassegnati di essere per ora una piccola ape di nido che ben presto diventerà una grande ape abile a fabbricare il miele. Umiliati sempre ed amorosamente davanti a Dio ed agli uomini, perché Dio parla veramente a chi tiene il suo cuore umile dinanzi a Lui. (S. Pio da Pietrelcina)
10. Accanto agli uomini ed alle società agiate e sazie, viventi nell'abbondanza, soggette al consumismo e al godimento, non mancano nella stessa famiglia umana né gli individui né i gruppi sociali che soffrono la fame. Non mancano i bambini che muoiono di fame sotto gli occhi delle loro madri. Non mancano in varie parti del mondo, in vari sistemi socioeconomici, intere aree di miseria, di deficienza e di sottosviluppo. Tale fatto è universalmente noto. (Giovanni Paolo II)
11. Accasa una figlia e avrai compiuto un grande affare; ma sposala a un uomo assennato. (Siracide)
12. Accetta quanto ti capita, sii paziente nelle vicende dolorose, perché con il fuoco si prova l'oro, e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore. (Siracide)
13. Agli uomini in generale manca la costanza nei propositi, e ciò fa si che le loro imprese quasi sempre rovinino. Il difetto di costanza si manifesta in due maniere: o col mutar disegno appena scelto, o col mancare di coraggio alle prime contrarietà (F. D. Guerrazzi)
14. Al giorno d'oggi per conoscere un uomo bisogna mangiare sette salme di sale. (G. Verga)
15. Al mondo esiste un solo essere che mente: l'uomo. (Schopenhauer)
16. Alle donne piacciono gli uomini taciturni. Credono che le ascoltino. (Marcel Achard)
17. Allora quale profitto c'è per l'uomo in tutta la sua fatica e in tutto l'affanno del suo cuore con cui si affatica sotto il sole? Tutti i suoi giorni non sono che dolori e preoccupazioni penose; il suo cuore non riposa neppure di notte. Anche questo è vanità! (Ecclesiaste)
18. All'uomo non capita nulla che dalla natura non sia stato formato a sopportare. (Marco Aurelio Antonino)
19. Amate! L'amore è l'ala dell'anima a Dio e al grande, al bello, al sublime, che sono l'ombra di Dio sulla terra. Amate la famiglia, gli uomini presti a dividere dolori e gioie con voi, gli estinti che vi furono cari e vi ebbero cari (G. Mazzini).
20. Ambasciatore: un onest'uomo mandato a mentire all'estero per il bene del suo Paese. (Izaak Walton)
21. Amici miei, tenete a mente questo: non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi. Ci sono solo cattivi coltivatori (Victor Hugo)
22. Anche Dio ha il suo inferno : è il suo amore per gli uomini. (Nietzsche)
23. Attento all'uomo che ti lascia parlare senza interromperti. (Kin Hubbard)
24. Bacco, tabacco e Venere riducon l'uomo in cenere. (Proverbio)
25. Beato l'uomo che non ha peccato con le parole e non è tormentato dal rimorso dei peccati. (Siracide)
26. Ben presto la morte sarà qui, presso di te. Considera, del resto, la tua condizione: l'uomo oggi c'è e domani è scomparso; e quando è sottratto alla vista, rapidamente esce anche dalla memoria. (T. da Kempis)
27. Bere senza sete e fare l'amore in ogni stagione sono le uniche cose che distinguono l'uomo dagli altri animali. (C. De Beaumarchais)
28. Bisogna ingannare gli uomini per asservirli; ma si deve loro almeno la cortesia della menzogna (Madame de Stael)
29. Bisogna ubbidire a Dio, prima che agli uomini. (S. Pietro)
30. Carne di porco ed uomini di guerra durano poco. (G. Verga)
31. Causa prima di ogni perversa tentazione è la mancanza di stabilità spirituale e la scarsezza di fiducia in Dio; giacché, come una nave senza timone viene spinta qua e là dalle onde, così l'uomo infiacchito, che abbandona i suoi propositi, viene in vario modo tentato. (T. da Kempis)
32. C'è l'uomo esperto maestro di molti, ma inutile per se stesso. (Siracide)
33. Certamente un umile contadino che serva il Signore è più apprezzabile di un sapiente che, montato in superbia e dimentico di ciò che egli è veramente, vada studiando i movimenti del cielo. Colui che si conosce a fondo sente di valere ben poco in se stesso e non cerca l'approvazione degli uomini. (T. da Kempis)
34. Certamente, la limitazione della libertà religiosa delle persone e delle comunità non è soltanto una loro dolorosa esperienza, ma colpisce innanzitutto la dignità stessa dell'uomo, indipendentemente dalla religione professata o dalla concezione che esse hanno del mondo. La limitazione della libertà religiosa e la sua violazione contrastano con la dignità dell'uomo e con i suoi diritti oggettivi. (Giovanni Paolo II)
35. Che cosa è la felicità se non il possedimento di ogni sorta di bene, che rende l'uomo del tutto pago? Ma su questa terra si trova mai qualcuno che sia pienamente felice? No, certamente. L'uomo sarebbe stato tale, se si fosse mantenuto fedele al suo Dio. Ma giacché l'uomo è pieno di delitti, cioè pieno di peccati, non può mai essere pienamente felice. Quindi solo in cielo si trova la felicità: ivi non pericoli di perdere Dio, non patimenti, non morte, ma sempiterna vita con Gesù Cristo. (S. Pio da Pietrelcina)
36. Che cosa so del destino dell'uomo? Potrei dirvi di più a proposito dei ravanelli. (Samuel Beckett)
37. Chi è più infelice dell'uomo che dimentica i benefici e ricorda i torti? (Seneca)
38. Chi insegnasse agli uomini a morire, insegnerebbe loro a vivere. (M. de Montaigne)
39. Chi mi avrà confessato davanti agli uomini, anch'io lo confesserò davanti al Padre mio, che è nei cieli; chi mi avrà rinnegato davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio, che è nei cieli. (Gesù)
40. Chi sa se il soffio vitale dell'uomo salga in alto e se quello della bestia scenda in basso nella terra? Mi sono accorto che nulla c'è di meglio per l'uomo che godere delle sue opere, perché questa è la sua sorte. Chi potrà infatti condurlo a vedere ciò che avverrà dopo di lui? (Ecclesiaste)
41. Chi si fa compatire senza ragione è un uomo da non essere compatito quando ce ne sarà bisogno. (M. de Montaigne)
42. Chi si fida di un ladro armato che corre di città in città? Così dell'uomo che non ha un nido e che si corica là dove lo coglie la notte. (Siracide)
43. Chi si lamenta che qualcuno sia morto, si lamenta che costui fosse un uomo. (Seneca)
44. Chi sradicasse la sensazione del male, estirperebbe contemporaneamente la sensazione del piacere e infine annienterebbe l'uomo. (M. de Montaigne)
45. Chi sterilmente crede / non ha verace fede. / Uom, la tua fede è morta, / se frutto alcun non dà, se non le son di scorta / speranza e carità (G. Rossetti).
46. Chi vuole comprendere pienamente e gustare le parole di Cristo deve fare in modo che tutta la sua vita si modelli su Cristo. Che ti serve saper discutere profondamente della Trinità, se non sei umile, e perciò alla Trinità tu dispiaci? Invero, non sono le profonde dissertazioni che fanno santo e giusto l'uomo; ma è la vita virtuosa che lo rende caro a Dio. Preferisco sentire nel cuore la compunzione che saperla definire. (T. da Kempis)
47. Ci sono degli uomini a idee fisse, che parlano sempre di una stessa cosa e somigliano agli orologi fermi, che segnano sempre la stessa ora, con quest'unica differenza, che questi una volta al giorno segnano giusto. (A. Gabelli)
48. Ci sono più uomini resi nobili dallo studio di quanti lo siano dalla natura. (Marco Tullio Cicerone)
49. Ci sono uomini così perversi che dicono che le donne sono tutte sgualdrine, solo perché una non volle esserlo. (B. J. Feijòo y Montenegro)
50. Ci troviamo meglio in compagnia di un cane conosciuto che di un uomo il cui linguaggio ci è sconosciuto. (M. de Montaigne)
51. Ci vogliono venti anni a una donna per fare del proprio figlio un uomo, e venti minuti a un'altra donna per farne un idiota (Charles Dickens)
52. Ciò che gli uomini vogliono realmente non è la conoscenza, ma la certezza. (Lord Bertrand Russell)
53. Ciò che può la virtù di un uomo non va misurato dai suoi sforzi ma dalla sua normalità. (Pascal)
54. Ciò che rende gli uomini socievoli è la loro incapacità di sopportare la solitudine e se stessi. Sono il vuoto interiore, la noia a spingerli a frequentare la società. (Schopenhauer)
55. Ciò di cui ha bisogno l'uomo è la memoria dell'asino che mai scorda dove mangia. (Sòfocle)
56. Col peccato mortale l'uomo perde la bellezza soprannaturale dell'anima e diviene affatto impuro dinanzi a Dio. Come la putrefazione toglie alla mela il colore, l'odore, il sapore ed ogni bellezza di pregio, così il peccato grave toglie all'anima ogni valore di bellezza. (S. Bonaventura).
57. Colui che incolpa gli altri delle proprie disgrazie è un ignorante: colui che incolpa sé stesso comincia a migliorare; il galantuomo non incolpa né sé né gli altri, ma pensa a rimediarvi. (C. Cantù).
58. Colui che non è pronto a soffrire ogni cosa e ad ubbidire al suo Diletto, non è degno di essere chiamato uomo d'amore; questi deve abbracciare con slancio tutte le avversità e le amarezze per il suo Diletto, senza da ciò deflettere, qualsiasi evidenza si frapponga. (T. da Kempis)
59. Colui che non si sottopone lietamente e spontaneamente al suo superiore, dimostra che la carne non gli obbedisce ancora perfettamente, ma spesso recalcitra e mormora. Impara dunque a sottometterti prontamente al tuo superiore, se vuoi soggiogare la tua carne. Infatti, il nemico di fuori lo si vincerà più presto, se sarà stato sconfitto l'uomo interiore. (T. da Kempis)
60. Colui che può negar Dio davanti a una notte stellata, davanti alla sepoltura dei suoi più cari, davanti al martirio, è grandemente infelice o grandemente colpevole. Il primo ateo fu senza alcun dubbio un uomo che aveva celato un delitto agli altri uomini e cercava, negando Dio, liberarsi dell'unico testimonio a cui non poteva celarlo e soffocare il rimorso che lo tormentava (G. Mazzini).
61. Colui che vede per strada un uomo alle prese con un assassino e, potendo, non accorre in suo aiuto, è punito di morte. (Antica legge egiziana)
62. Come acque profonde sono i consigli nel cuore umano, l'uomo accorto le sa attingere. (Salomone)
63. Come il ferro, messo nel fuoco, lasciando cadere la ruggine, si fa tutto splendente, così colui che si dà totalmente a Dio si spoglia del suo torpore e si muta in un uomo nuovo. (T. da Kempis)
64. Com'è vuoto il cuore dell'uomo, e pieno di spazzatura! (B. Pascal)
65. Con un uomo qualsiasi non aprire il tuo cuore ed egli non abbia a portar via il tuo bene. (Siracide)
66. Conosco troppo gli uomini per ignorare che spesso l'offeso perdona, ma l'offensore non perdona mai. (Jean Jacques Rousseau)
67. Cosa da stolti è origliare alla porta: e l'uomo prudente non sopporterà simile infamia (Salomone)
68. Crescono davvero negli uomini, fra gli uomini, l'amore sociale, il rispetto dei diritti altrui, per ogni uomo, nazione, popolo, o, al contrario, crescono gli egoismi di varie dimensioni, i nazionalismi esagerati, al posto dell'autentico amore di patria, ed anche la tendenza a dominare gli altri al di là dei propri legittimi diritti e meriti, e la tendenza a sfruttare tutto il progresso materiale e tecnico-produttivo esclusivamente allo scopo di dominare sugli altri o in favore di tale o talaltro imperialismo? (Giovanni Paolo II)
69. Da un uomo grande c'è qualcosa da imparare anche quando tace (Seneca)
70. Dai soltanto a Dio la lode e non agli uomini, onora il Creatore e non la creatura. Durante la tua esistenza sappi tu sostenere le amarezze per poter partecipare alle sofferenze di Cristo. (S. Pio da Pietrelcina)
71. Dal punto di vista del diritto civile, gli schiavi non contano nulla. Tuttavia non è così per il diritto naturale, secondo il quale tutti gli uomini sono uguali. (Ulpiano)
72. Dalla coda si conosce la volpe, dalle azioni l'uomo. (Proverbio)
73. Degli uomini cattivi puoi fidarti. Quelli almeno non cambiano. (W. Faulkner)
74. Dei dolori che toccano in sorte agli uomini, sopporta la tua parte con pazienza (Pitagora)
75. Del frutto della sua bocca l'uomo mangia ciò che è buono; l'appetito dei perfidi si soddisfa con i soprusi. (Salomone)
76. Della ricchezza gode soprattutto l'uomo che non ne sente affatto il bisogno. (Seneca)
77. Devi preferire di farti guidare da uno migliore di te, piuttosto che andare dietro alle tue fantasticherie; prima di agire, devi consigliarti con persona saggia e di retta coscienza. Giacché è la vita virtuosa che rende l'uomo l'uomo saggio della saggezza di Dio, e buon giudice in molti problemi. Quanto più uno sarà inutilmente umile e soggetto a Dio, tanto più sarà saggio, e pacato in ogni cosa. (T. da Kempis)
78. Di là da certo segno, la ricchezza e la povertà hanno comune questa maledizione, che fanno dell'uomo uno schiavo (Arturo Graf)
79. Di questi tempi tutti gli uomini sposati vivono da scapoli e tutti gli scapoli da sposati. (O. Wilde)
80. Di trenta l'uomo è bello, di quaranta fa il cervello, di cinquanta fa la roba, di sessanta fa la gobba. (Proverbio)
81. Di tutte le vanità, la più vana è l'uomo. (M. de Montaigne)
82. Dicendo che non dormo con uomini sposati, intendo dire che non dormo con uomini felicemente sposati. (Britt Eckland)
83. Dio ha dato agli uomini la scienza perché potessero gloriarsi delle sue meraviglie. (Siracide)
84. Dio s'è fatto uomo. Il diavolo s'è fatto donna. (V. Hugo)
85. Dobbiamo indirizzare la nostra stima verso un uomo onesto e averlo sempre davanti agli occhi per vivere come se lui ci guardasse, e agire sempre come se ci vedesse. (Epicuro)
86. Dove non esiste siepe, la proprietà è saccheggiata, ove non c'è moglie, l'uomo geme randagio. (Siracide)
87. Dovrebbe essere altamente istruttiva una sconcertante constatazione del più recente periodo: accanto alle miserie del sottosviluppo, che non possono essere tollerate, ci troviamo di fronte a una sorta di supersviluppo, egualmente inammissibile, perché, come il primo, è contrario al bene e alla felicità autentica. Tale supersviluppo, infatti, consistente nell'eccessiva disponibilità di ogni tipo di beni materiali in favore di alcune fasce sociali, rende facilmente gli uomini schiavi del "possesso" e del godimento immediato, senza altro orizzonte che la moltiplicazione o la continua sostituzione delle cose, che già si posseggono, con altre ancora più perfette. E' la cosiddetta civiltà dei "consumi", o consumismo, che comporta tanti "scarti" e "rifiuti". (Giovanni Paolo II)
88. Dovunque c'è un uomo, c'è l'occasione per fare del bene. (Seneca)
89. Due sono le ali che permettono all'uomo di sollevarsi al di sopra delle cose terrene, la semplicità e la libertà: la semplicità, necessaria nella intenzione; la libertà, necessaria nei desideri. La semplicità tende a Dio; la libertà raggiunge e gode Dio. (T. da Kempis)
90. Dunque non temere affatto, ma stimati fortunatissima per essere stata fatta degna e partecipe ai dolori dell'Uomo-Dio. Non è abbandono, dunque, cotesto, ma amore e amore grande che Dio ti va addimostrando. Non è punizione cotesto stato, ma amore ed amore finissimo. Benedicine perciò il Signore e rassegnati a bere al calice del Getsemani. (S. Pio da Pietrelcina)
91. E' ben noto il quadro della civiltà consumistica, che consiste in un certo eccesso dei beni necessari all'uomo, alle società intere, e qui si tratta proprio delle società ricche e molto sviluppate, mentre le rimanenti società, almeno larghi strati di esse, soffrono la fame, e molte persone muoiono ogni giorno di denutrizione e di inedia. Di pari passo va per gli uni un certo abuso della libertà, che è legato proprio ad un atteggiamento consumistico non controllato dall'etica, ed esso limita contemporaneamente la libertà degli altri, cioè di coloro che soffrono rilevanti deficienze e vengono spinti verso condizioni di ulteriore miseria ed indigenza. (Giovanni Paolo II)
92. E' bene per noi che incontriamo talvolta difficoltà e contrarietà; queste, infatti, richiamano l'uomo a se stesso, nel profondo, fino a che comprenda che quaggiù egli è in esilio e che la sua speranza non va riposta in alcuna cosa di questo mondo. (T. da Kempis)
93. E' impossibile vedere due opinioni esattamente somiglianti, non solo in uomini diversi, ma nello stesso uomo in momenti diversi. (M. de Montaigne)
94. E' malvagio l'uomo dall'occhio invidioso; volge altrove lo sguardo e disprezza la vita altrui. (Siracide)
95. E' meglio andare in una casa in pianto che andare in una casa in festa; perché quella è la fine d'ogni uomo e chi vive ci rifletterà. (Ecclesiaste)
96. E' necessario denunciare l'esistenza di meccanismi economici, finanziari e sociali, i quali, benché manovrati dalla volontà degli uomini, funzionano spesso in maniera quasi automatica, rendendo più rigide le situazioni di ricchezza degli uni e di povertà degli altri. Tali meccanismi, azionati--in modo diretto o indiretto --dai Paesi più sviluppati, favoriscono per il loro stesso funzionamento gli interessi di chi li manovra, ma finiscono per soffocare o condizionare le economie dei Paesi meno sviluppati. (Giovanni Paolo II)
97. È proprio all'interno dell'uomo che molti elementi si contrastano a vicenda. Da una parte infatti, come creatura, egli sperimenta in mille modi i suoi limiti; d'altra parte, si accorge di essere senza confini nelle sue aspirazioni e chiamato ad una vita superiore. Sollecitato da molte attrattive, è costretto sempre a sceglierne qualcuna ed a rinunciare alle altre. Inoltre, debole e peccatore, non di rado fa quello che non vorrebbe e non fa quello che vorrebbe. Per cui soffre in se stesso una divisione, dalla quale provengono anche tante e così gravi discordie nella società". (Giovanni Paolo II)
98. E' tanta la stupidità, anzi la follia degli uomini, che alcuni sono spinti alla morte dal timore della morte. (Seneca)
99. E' un divertimento per lo stolto compiere il male, come il coltivar la sapienza per l'uomo prudente. (Salomone)
100. E' una cosa ben schifosa, il successo. La sua falsa somiglianza con il merito inganna gli uomini (Victor Hugo)
101. Ecco io vedo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo alla destra di Dio. (S. Stefano)
102. Epicuro diceva delle leggi, che le peggiori ci erano così necessarie che senza di esse gli uomini si mangerebbero gli uni con gli altri. (M. de Montaigne)
103. Esiste già un reale e percettibile pericolo che, mentre progredisce enormemente il dominio da parte dell'uomo sul mondo delle cose, di questo suo dominio egli perda i fili essenziali, e in vari modi la sua umanità sia sottomessa a quel mondo, ed egli stesso divenga oggetto di multiforme, anche se spesso non direttamente percettibile, manipolazione, mediante tutta l'organizzazione della vita comunitaria, mediante il sistema di produzione, mediante la pressione dei mezzi di comunicazione sociale. (Giovanni Paolo II)
104. Esistono due classi di uomini: i giusti e gli ingiusti. La divisione viene fatta dai giusti. (O. Wilde)
105. Essendo l'uomo capace di abitudini regolatrici degli istinti, e operatrici di ordini superiori di atti, è chiaro che la perfezione caratteristica dell'uomo è nelle sue abitudini. Senza abitudini un uomo non è un uomo fatto; con abitudini perverse un uomo è un essere pervertito; con abitudini buone è un essere compiuto secondo l'ideale del suo essere. (R. Ardigò)
106. Essere donna è terribilmente difficile perché consiste principalmente nel trattare con gli uomini. (Joseph Conrad)
107. Fare naufragio, finire sotto una vettura sono casi rari, anche se gravi: mentre dall'uomo viene all'uomo un pericolo costante. (Seneca)
108. Felice colui che riesce a liberarsi da ogni impaccio dovuto a dispersione spirituale, concentrando tutto se stesso in una perfetta compunzione. Felice colui che sa allontanare tutto ciò che può macchiare o appesantire il suo spirito. Tu devi combattere da uomo: l'abitudine si vince con l'abitudine. (T. da Kempis)
109. Figlio, nella tua attività sii modesto, sarai amato dall'uomo gradito a Dio. (Siracide)
110. Filiale amor! Oh! fervido / e sacrosanto affetto, / che la natura provvida / istilla all'uom nel petto / insiem coi primi battiti / dell'innocente cor. (G. Milli)
111. Fratelli, non comportatevi da bambini nei giudizi; siate come bambini quanto a malizia, ma uomini maturi quanto ai giudizi. (S. Paolo)
112. Fuggite la fornicazione! Qualsiasi peccato l'uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà alla fornicazione, pecca contro il proprio corpo. (S. Paolo)
113. Generalmente gli uomini non sono sinceri quando si tratta di argomenti sessuali. Essi non rivelano volentieri la loro sessualità, ma indossano un pesante cappotto (vera fabbrica di menzogne) per nasconderla, come se nel mondo del sesso facesse sempre brutto tempo. (S. Freud)
114. Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: "Seguimi". Ed egli si alzò e lo seguì. (S. Matteo Apostolo)
115. Giusto vanto dell'uomo retto è la testimonianza della buona coscienza. Se sarai certo, in coscienza, di aver agito rettamente, sarai sempre nella gioia. La buona coscienza permette di sopportare tante cose ed è piena di letizia, anche nelle avversità. Al contrario, se sentirai in coscienza di aver fatto del male, sarai sempre timoroso ed inquieto. (T. da Kempis)
116. Gli abusi nascono dove gli uomini li desiderano; e gli uomini li desiderano quando sono corrotti. (A. Manzoni)
117. Gli Angeli sono i ministri invisibili di Dio, ed anche i nostri Custodi, avendo Dio affidato ciascun uomo ad uno di essi. (Catechismo di S. Pio X)
118. Gli dei nascondono agli uomini la dolcezza della morte, affinché essi possano sopportare la vita. (Lucano)
119. Gli schiavi e gli animali domestici sono quasi uguali e rendono su per giù gli stessi servizi. La natura stessa vuole la schiavitù, perché fa differenti i corpi degli uomini liberi da quelli degli schiavi: gli schiavi col vigore che richiedono i lavori a cui sono predestinati, gli uomini liberi incapaci di curvare la loro diritta statura a opere servili e adatti, invece, alla vita politica e alle occupazioni guerresche o pacifiche. Dunque gli uomini sono liberi o schiavi per diritto di natura: la cosa è evidente. Utile agli stessi schiavi, la schiavitù è giusta. (Aristotele)
120. Gli uomini bramano sempre essere il primo amore di una donna, e questo è un effetto della loro stupida vanità. Le donne hanno un istinto più sottile. Ciò che a loro piace essere... è l'ultima storia d'amore di un uomo. (Oscar Wilde)
121. Gli uomini che desiderano conoscere il mondo devono imparare a conoscerlo nei particolari. (Eraclito)
122. Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza. (Charles Baudelaire)
123. Gli uomini colti sono superiori agli incolti nella stessa misura in cui i vivi sono superiori ai morti. (Aristotele)
124. Gli uomini con talento trovano delle soluzioni, i geni scoprono dei problemi. (Hans Krailsheimer)
125. Gli uomini condannano le ingiustizie non perché ritengono criminale commetterle, ma perché temono di poterne essere vittime. (Platone)
126. Gli uomini credono di più ai loro occhi che alle loro orecchie. (Seneca)
127. Gli uomini di poche parole sono i migliori. (William Shakespeare)
128. Gli uomini dovrebbero sposare solo delle cattive cuoche, poiché una buona cuoca accorcia la vita. (Peter Sellers)
129. Gli uomini eccellenti ritengono in ogni fortuna il medesimo animo e la loro medesima dignità; i deboli s'inebriano nella buona fortuna, attribuendo tutto il bene che hanno a quelle virtù che non conobbero mai: donde nasce che diventano insopportabili e odiosi a tutti coloro che hanno intorno (N. Machiavelli)
130. Gli uomini generalmente non sono altro che fanciulli adulti (Napoleone)
131. Gli uomini guardano le donne per vederle; le donne guardano gli uomini per essere viste. (Normand)
132. Gli uomini hanno gli anni che sentono, le donne quelli che mostrano. (Proverbio)
133. Gli uomini in general, colti ed incolti, a censurar più che a plaudir son volti (L. Borsini).
134. Gli uomini mutano sentimenti e comportamenti con la stessa rapidità con cui si modificano i loro interessi. (Arthur Schopenhauer)
135. Gli uomini nascono con due occhi ed una sola lingua, quindi per ogni cosa che dicono ne devono vedere due. (Charles Caleb Colton)
136. Gli uomini odiano coloro che chiamano avari solo perché non ne possono cavare nulla. (Voltaire)
137. Gli uomini oggetto di invidia sono destinati a scomparire: alcuni verranno eliminati, altri cadranno. La prosperità è inquieta: si tormenta da sé. (Seneca)
138. Gli uomini più saggi e più religiosi hanno vissuto fuggendo ogni fatto esteriore. (M. de Montaigne)
139. Gli uomini si capiscono solo nella misura in cui sono animati dalle stesse passioni. (Stendhal)
140. Gli uomini si fidano delle orecchie meno che degli occhi. (Erodoto)
141. Gli uomini si sbagliano, i grandi uomini confessano di essersi sbagliati. (Voltaire)
142. Gli uomini si sposano perché sono stanchi, le donne perché sono curiose. Entrambi vengono delusi. (Oscar Wilde)
143. Gli uomini son creature d'educazione, e non operano che a seconda del principio d'educazione che loro è dato. (G. Mazzini)
144. Gli uomini sono eguali; non la nascita, ma la virtù fa la differenza. (Voltaire)
145. Gli uomini sono portati a credere soprattutto quello che capiscono meno. (M. de Montaigne)
146. Gli uomini sono sempre sinceri. Cambiano sincerità, ecco tutto. (T. Bernard)
147. Gli uomini sono tanto impigriti nella loro miserabile esistenza, che non c'è dura condizione che essi non accettino per vivere! (M. de Montaigne)
148. Gli uomini sono tormentati dalle opinioni che hanno delle cose, non dalle cose per sé stesse, (M. de Montaigne)
149. Gli uomini spesso producono denaro falso, ma molto più spesso il denaro produce uomini falsi. (J. Harris)
150. Gli uomini veramente grandi non possono dubitare di un'esistenza futura, perché sentono in sé medesimi la propria immortalità (I. U. Tarchetti).
151. Gli uomini, quando si arrabbiano, si danno da fare per cambiare le cose. (Malcolm X)
152. Gl'individui muoiono; ma quel tanto di vero che essi hanno pensato, quel tanto di buono ch'essi hanno operato non va perduto con essi: l'Umanità lo raccoglie e gli uomini che passeggiano sulla loro sepoltura ne fanno lor pro. (G. Mazzini)
153. Guai al mondo per gli scandali! E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo! Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. (Gesù)
154. Guàrdati da can rabbioso e da uomo sospettoso. (Proverbio)
155. Ho considerato l'occupazione che Dio ha dato agli uomini, perché si occupino in essa. Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo, ma egli ha messo la nozione dell'eternità nel loro cuore, senza però che gli uomini possano capire l'opera compiuta da Dio dal principio alla fine. Ho concluso che non c'è nulla di meglio per essi, che godere e agire bene nella loro vita; ma che un uomo mangi, beva e goda del suo lavoro è un dono di Dio. Riconosco che qualunque cosa Dio fa è immutabile; non c'è nulla da aggiungere, nulla da togliere. Dio agisce così perché si abbia timore di lui. (Ecclesiaste)
156. Ho pensato: Dio giudicherà il giusto e l'empio, perché c'è un tempo per ogni cosa e per ogni azione. Poi riguardo ai figli dell'uomo mi son detto: Dio vuol provarli e mostrare che essi di per sé sono come bestie. Infatti la sorte degli uomini e quella delle bestie è la stessa; come muoiono queste muoiono quelli; c'è un solo soffio vitale per tutti. Non esiste superiorità dell'uomo rispetto alle bestie, perché tutto è vanità. Tutti sono diretti verso la medesima dimora: tutto è venuto dalla polvere e tutto ritorna nella polvere. (Ecclesiaste)
157. I diritti delle donne sono doveri degli uomini. (K. Kraus)
158. I giovani d'oggi soprattutto sanno che il progresso della scienza e della tecnica può procurare non solo nuovi beni materiali, ma anche una più vasta partecipazione alla reciproca conoscenza. Ad esempio, lo sviluppo dell'informatica moltiplicherà le capacità creatrici dell'uomo e gli permetterà di accedere alle ricchezze intellettuali e culturali degli altri popoli. Le nuove tecniche di comunicazione favoriranno una maggiore partecipazione agli avvenimenti e un crescente scambio di idee. Le acquisizioni della scienza biologica, psicologica o sociale aiuteranno l'uomo a penetrare meglio nelle ricchezze del proprio essere. (Giovanni Paolo II)
159. I giovani non possono generalmente esser critici; e, per due o tre che riescano, cento lasciano ai rovi della via i brandelli del loro ingegno, o ne vengono fuori tutti inzaccherati di pedanteria e tutte irte le vesti di pungitopi: la critica è per gli uomini maturi (G. Carducci)
160. I modi e il carattere propri ad un uomo sono quel che più gli si addice. (Marco Tullio Cicerone)
161. I problemi degli uomini hanno tre cause: i soldi, le donne ed entrambi. (Carson)
162. I responsabili della cosa pubblica, i cittadini dei Paesi ricchi personalmente considerati, specie se cristiani, hanno l'obbligo morale-- secondo il rispettivo grado di responsabilità--di tenere in considerazione, nelle decisioni personali e di governo, questo rapporto di universalità, questa interdipendenza che sussiste tra i loro comportamenti e la miseria e il sottosviluppo di tanti milioni di uomini. (Giovanni Paolo II)
163. Il carattere è tutto l'uomo: nulla di buono può aspettarsi dagli individui, dalle famiglie, dalle nazioni, dalle società, che non siano fornite di carattere (R. Ardigò).
164. Il cielo è minaccioso prima che si scateni la tempesta, gli edifici scricchiolano prima di crollare, un incendio lo preannuncia il fumo: il danno che proviene dall'uomo è improvviso e si mimetizza con più cura quanto più è vicino. (Seneca)
165. Il debito annichilisce la stima che l'uomo deve avere di sé medesimo, lo pone in balia del suo bottegaio e lo rende schiavo per molti rispetti, essendoché ei non possa più vantarsi padrone di sé stesso e guardare in faccia al mondo (S. Smiles).
166. Il denaro fa l'uomo ricco, l'educazione lo fa signore. (Proverbio)
167. Il desiderio di gloria è l'ultima aspirazione di cui riescono a liberarsi anche gli uomini più saggi. (Tacito)
168. Il desiderio è l'essenza dell'uomo. (Benedetto Spinoza)
169. Il desiderio non può, per la sua stessa natura, essere soddisfatto, ma la maggior parte degli uomini vive solo per soddisfarlo. (Aristotele)
170. Il far spesso cambiale riduce l'uomo all'ospedale. (Proverbio)
171. Il ferro aguzza il ferro: così l'uomo si affina in compagnia di amici. (17 Proverbi 27)
172. Il frutto dimostra come è coltivato l'albero, così la parola rivela il sentimento dell'uomo. (Siracide)
173. Il fuoco è la prova dell'oro, la sventura quella dell'uomo forte. (Seneca)
174. Il galantuomo come impoverisce diventa birbante. (G. Verga)
175. Il gentiluomo è uno che non ferisce mai involontariamente i sentimenti altrui (Oliver Herford)
176. Il male è talvolta un bene per l'uomo. (M. de Montaigne)
177. Il male non consiste nell'"avere" in quanto tale, ma nel possedere in modo irrispettoso della qualità e dell'ordinata gerarchia dei beni che si hanno. Qualità e gerarchia che scaturiscono dalla subordinazione dei beni e dalla loro disponibilità all'"essere" dell'uomo ed alla sua vera vocazione. (Giovanni Paolo II)
178. Il massimo desiderio sessuale di un uomo è una vergine con l'esperienza di una puttana. (Edward Dahlberg)
179. Il materialismo, struggendo ogni dignità d'origine e di destino nell'uomo, dissecca la vite del cuore (G. Mazzini).
180. Il mondo giudica gli uomini non dalle prove, ché non ha tempo di ricercarle, ma dalle apparenze, onde poco basta a passare per una perla e pochissimo per un briccone (A. Gabelli).
181. Il non avere alcun male è il maggior bene che l'uomo possa sperare. (M. de Montaigne)
182. Il numero degli uomini che accettano la civiltà da ipocriti è infinitamente superiore a quello degli uomini veramente civili (Sigmund Freud)
183. Il peccato è una cosa che si stampa sulla faccia di un uomo: non lo si può nascondere. (O. Wilde)
184. Il pensiero fa la grandezza dell'uomo. (Blaise Pascal)
185. Il pensiero fa la grandezza dell'uomo. (Pascal)
186. Il pensiero porta l'uomo dalla schiavitù alla libertà. (Henry Wadsworth Longfellow)
187. Il pericolo dell'abuso consumistico e l'apparizione delle necessità artificiali non debbono affatto impedire la stima e l'utilizzazione dei nuovi beni e risorse posti a nostra disposizione; in ciò dobbiamo, anzi, vedere un dono di Dio e una risposta alla vocazione dell'uomo, che si realizza pienamente in Cristo. Ma per conseguire il vero sviluppo e necessario non perder mai di vista detto parametro, che è nella natura specifica dell'uomo, creato da Dio a sua immagine e somiglianza. (Giovanni Paolo II)
188. Il più ricco fra gli uomini è l'economo, il più povero è l'avaro (Chamfort)
189. Il poeta guarda il mondo come un uomo guarda una donna. (Wallace Stevens)
190. Il primo santo bacio d'amica insegna all'uomo la speranza, la fede nella vita; e l'amore e la fede creano il desiderio del meglio, la potenza di raggiungerlo a grado a grado, l'avvenire insomma, il cui simbolo vivente è il bambino, legame tra noi e le generazioni future. (G. Mazzini)
191. Il radiologo è l'unico uomo per cui la donna sia trasparente. (S. Guitry)
192. Il ritardatario è un uomo che è puntuale in una cosa sola: nello smettere di lavorare (J.Garland Pollrd)
193. Il semplice fatto di aver pubblicato un libro di sonetti di seconda scelta rende un uomo assolutamente irresistibile. (O. Wilde)
194. Il Signore creò l'uomo dalla terra e ad essa lo fa tornare di nuovo. (Siracide)
195. Il Signore fa vedere e chiama; ma non si vuol vedere e rispondere, perché piacciono i propri interessi. Capita anche, a volte, per il fatto che la voce si è sempre udita, che non la si avverte più; ma il Signore illumina e chiama. Sono gli uomini che si mettono nella posizione di non poter udire più. (S. Pio da Pietrelcina)
196. Il Signore ha creato medicamenti dalla terra, l'uomo assennato non li disprezza. (Siracide)
197. Il tempo libera l'uomo dagli affanni. (Terenzio)
198. Il vino è come la vita per gli uomini, purché tu lo beva con misura. Che vita è quella di chi non ha vino? Questo fu creato per la gioia degli uomini. (Siracide)
199. Impariamo a non lasciarci abbagliare dall'ingegno, dalla gloria, dai falsi splendori. Lodiamo ed ammiriamo chi rende gli uomini felici. Condanniamo sempre e teniamo in dispregio chi invece li fa miseri e sventurati (M. D'Azeglio)
200. In nessun caso l'uomo sa fermarsi al punto del suo bisogno. (M. de Montaigne)
201. In qualunque terra voi siate, dovunque un uomo combatte pel diritto, pel giusto, pel vero, ivi è un vostro fratello: dovunque un uomo soffre, tormentato dall'errore, dall'ingiustizia, dalla tirannide, ivi è un vostro fratello, liberi e schiavi SIETE TUTTI FRATELLI. (G. Mazzini)
202. Inevitabilmente tutti i grandi uomini conservano qualcosa di infantile. (S. Freud)
203. Io sono un uomo: non considero nulla che sia umano estraneo a me (Terenzio)
204. Io stimo tutti gli uomini come miei compatrioti, e abbraccio un Polacco come un Francese, posponendo questo legame nazionale a quello universale e comune. (M. de Montaigne)
205. La bellezza di una donna allieta il volto; e sorpassa ogni desiderio dell'uomo; se vi è poi sulla sua lingua bontà e dolcezza, suo marito non è più uno dei comuni mortali. (Siracide)
206. La bellezza serve alle donne per essere amate dagli uomini, la stupidità per amare gli uomini. (Coco Chanel)
207. La bellezza tiene il primo posto nei rapporti fra gli uomini: si presenta per prima, seduce e previene il nostro giudizio con grande autorità e forza meravigliosa. (M. de Montaigne)
208. La calamità dell'uomo, è il creder di sapere. (M. de Montaigne)
209. La capacità di perfezionamento nell'uomo è indefinita. (G. Mazzini)
210. La cattiveria è rara, la maggior parte degli uomini si occupa troppo di se stessa per essere malvagia. (Friedrich Nietzsche)
211. La coscienza di un uomo talvolta suole avvertire meglio di sette sentinelle collocate in alto per spiare. (Siracide)
212. La curiosità di conoscere le cose è stata data agli uomini per flagello, dice la Santa Scrittura. (M. de Montaigne)
213. La democrazia è la forma di governo che dà ad ogni uomo il diritto di essere il proprio oppressore. (Henry Louis Mencken)
214. La donna che va a letto con un uomo, deve con la veste abbandonare anche la vergogna, e riprenderla con la gonna. (M. de Montaigne)
215. La donna innamorata non perdona le offese che le ha fatto il suo uomo, le dimentica. L'uomo innamorato non dimentica le offese fattegli dalla sua donna, le perdona. (U. Ojetti)
216. La donna non si vestirà da uomo, né l'uomo da donna: chi fa queste cose è disprezzato da Dio. (Bibbia)
217. La donna per l'uomo è uno scopo, l'uomo per la donna è un mezzo (A.Karr)
218. La fede in Dio brilla d'una luce immortale attraverso tutte le imposture e le corruttele che gli uomini addensano intorno a quel nome. (G. Mazzini)
219. La felicità dell'uomo moderno: guardare le vetrine e comprare tutto quello che può permettersi, in contanti o a rate (Erich Fromm)
220. La felicità dell'uomo sposato dipende da chi non ha sposato. (O. Wilde)
221. La felicità rende l'uomo pigro (Tacito)
222. La fornace prova gli oggetti del vasaio, la prova dell'uomo si ha nella sua conversazione. (Siracide)
223. La gioia del cuore è vita per l'uomo, l'allegria di un uomo è lunga vita. (Siracide)
224. La gola ha ucciso più uomini che la fame. (Talmud)
225. La lettura rende un uomo completo, la conversazione lo rende agile di spirito e la scrittura lo rende esatto. (Francis Bacon)
226. La maggior parte degli uomini sono capaci piuttosto di grandi azioni che di buone azioni (Charles de Montesquieu)
227. La mattina, quando il sole si leva, tutti gli uomini dovrebbero lodare Dio, che creò quello per nostra utilità: perché per esso i nostri occhi hanno lume di giorno. E la sera, quando si fa notte, tutti gli uomini dovrebbero lodare Dio per la creazione del nostro fratello fuoco che dà luce ai nostri occhi durante l'oscurità! Perché, per nascita siamo tutti come ciechi, ma Dio dà luce ai nostri occhi per mezzo di questi due fratelli! (S. Francesco di Assisi)
228. La morte di un uomo è meno affar suo che di chi gli sopravvive. (Thomas Mann)
229. La natura ha fatto l'uomo felice e buono, ma la società lo deprava e lo rende miserabile (Jean-Jacqques Rousseau)
230. La parola è stata data all'uomo per nascondere il pensiero. (Voltaire)
231. La pena che i buoni devono scontare per l'indifferenza alla cosa pubblica è quella di essere governati da uomini malvagi. (Platone)
232. La perfezione dell'uomo consiste proprio nello scoprire le proprie imperfezioni. (Sant'Agostino)
233. La peste dell'uomo è la presunzione di sapere. (M. de Montaigne)
234. La più disgraziata e fragile di tutte le creature è l'uomo, e nello stesso tempo la più orgogliosa. (M. de Montaigne)
235. La presente generazione avverte di essere privilegiata, perché il progresso le offre molte possibilità, appena qualche decennio fa insospettate. L'attività creatrice dell'uomo, la sua intelligenza e il suo lavoro, hanno causato profondi cambiamenti sia nel campo della scienza e della tecnica, come nella vita sociale e culturale. L'uomo ha esteso il suo potere sulla natura ed ha acquistato una conoscenza più approfondita delle leggi del proprio comportamento sociale. Egli ha visto crollare o restringersi gli ostacoli e le distanze che separano uomini e nazioni, grazie ad un accresciuto senso universalistico, ad una più chiara coscienza dell'unità del genere umano e all'accettazione della reciproca dipendenza in un'autentica solidarietà, e grazie infine al desiderio--e alla possibilità--di venire a contatto con i propri fratelli e sorelle al di là delle divisioni artificialmente create dalla geografia o dalle frontiere nazionali o razziali.(Giovanni Paolo II)
236. La psicoanalisi ha dovuto far discendere la vita psichica dell'adulto da quella del bambino, prendere sul serio il detto: il bambino è il padre dell'uomo. (S. Freud)
237. La psicoanalisi mette in evidenza solo l'aspetto peggiore di ogni singolo uomo. (S. Freud)
238. La ragione è per l'uomo un male necessario. (N. de Chamfort)
239. La religione di un uomo non vale molto se non ne traggono beneficio anche il suo cane e il suo gatto (Abraham Lincoln)
240. La ricchezza di un uomo sono le sue idee. (Voltaire)
241. La situazione dell'uomo nel mondo contemporaneo, infatti, sembra lontana dalle esigenze oggettive dell'ordine morale, come dalle esigenze della giustizia e, ancora più, dell'amore sociale. (Giovanni Paolo II)
242. La sovranità dell'uomo è nella scienza. (Bacone)
243. La speranza è il solo bene che è comune a tutti gli uomini, e anche coloro che non hanno più nulla la possiedono ancora. (Talete)
244. La speranza è soltanto il sogno dell'uomo sveglio. (Matthew Prior)
245. La terra è madre di tutti e tutti devono avere su essa eguali diritti. È come sperare che i fiumi possano andare contro corrente il credere che un uomo nato libero possa essere felice, quando lo si costringe e quando gli si toglie la libertà di andare dove vuole. (Joseph - Capo pellerossa)
246. La terra senza l'uomo non è che un vasto deserto, o per dir meglio un sepolcro; ella abbisogna delle mani di lui per esser coltivata; cosicché a ragione lo riguarda come un signore e sovrano, ed, attenta in riconoscerne le cure e il dominio, secondo il corso delle stagioni ora gli offre i più vaghi fiori ora i frutti più delicati ed eccellenti. (Ganganelli)
247. La vera beneficenza, oggi, non consiste nel far l'elemosina. Consiste nell'ispirare all'uomo delle classi inferiori il rispetto di sé stesso, il sentimento della dignità umana; consiste nell'ispirargli, e più che con le parole con l'esempio, l'amor del lavoro, il culto del vero, il gusto del bello, l'abito del risparmio che mena all'indipendenza, il più prezioso di tutti i beni. (M. Lessona)
248. La vera elevazione dell'uomo, conforme alla vocazione naturale e storica di ciascuno non si raggiunge sfruttando solamente l'abbondanza dei beni e dei servizi, o disponendo di perfette infrastrutture. Quando gli individui e le comunità non vedono rispettate rigorosamente le esigenze morali, culturali e spirituali, fondate sulla dignità della persona e sull'identità propria di ciascuna comunità, a cominciare dalla famiglia e dalle società religiose, tutto il resto--disponibilità di beni, abbondanza di risorse tecniche applicate alla vita quotidiana, un certo livello di benessere materiale-- risulterà insoddisfacente e, alla lunga, disprezzabile. (Giovanni Paolo II)
249. la vera pace del cuore la si trova resistendo alle passioni, non soggiacendo ad esse. Non già nel cuore di colui che è attaccato alla carne, non già nell'uomo volto alle cose esteriori sta la pace; ma nel cuore di colui che è pieno di fervore spirituale. (T. da Kempis)
250. La via migliore che conduce alla saggezza è quella che vi mette per mezzo delle avversità; e il dito esperto della sventura indica agli uomini i loro errori, come non saprebbe mai farlo quanto ci viene dalla fortuna, la quale nasconde sempre il vero aspetto delle cose. (Danici).
251. La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini, però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli. (Friedrich W. Nietzsche)
252. La vita livella tutti gli uomini. La morte rivela gli eminenti. (George Bernard Shaw)
253. La vita morale dell'uomo è parte della materia dell'artista, ma la moralità dell'arte consiste nell'uso perfetto di un mezzo imperfetto. (O. Wilde)
254. L'adempimento del dovere è talmente necessario al nostro bene, che persino i dolori e la morte, che sembrano essere il più immediato nostro danno, si cangiano in voluttà per la mente dell'uomo generoso che patisce e muore coll'intenzione di giovare al prossimo. (S. Pellico)
255. L'agricoltore non è né più né meno che un uomo abile con un senso dell'humus. (E. B. White)
256. L'amicizia fra un uomo e una donna è sempre un poco erotica, anche se inconsciamente. (J.L. Borges)
257. L'animale più intelligente non è l'uomo, ma la marmotta. Infatti dorme nei mesi più brutti dell'anno (J.Normand)
258. L'arma più pericolosa sono gli uomini di piccolo calibro. (Wieslav Brudzinski)
259. L'arte e la rivolta non moriranno che con l'ultimo uomo. (Dostojewski)
260. L'artista è un uomo che non prostituirà mai la sua arte, eccetto che per denaro. (Henri Meyers)
261. Lascia perdere, figliuolo, lascia pubblicare quello chi si vuole. Temo il giudizio di Dio e non quello degli uomini. Ci spaventi solo il peccato perché offende Dio e ci disonora. (S. Pio da Pietrelcina)
262. Lasciando che la sua libertà sia violata, l'uomo tradisce la propria natura e si ribella contro i decreti di Dio. (G. Mazzini)
263. L'aumento dei mezzi e quello del tempo libero sono i due civilizzatori dell'uomo. (Benjamin Disraeli)
264. Le ali della scienza potrebbero riportare l'uomo all'età della pietra. (W. Churchill)
265. Le anime generose ricevono più offesa dall'essere adulate che ingiurate; sì perché si dolgono dell'offesa che fa l'adulatore al vero e agli uomini degni di lode e alla propria dignità. (N. Tommaseo)
266. Le carezze dell'uomo malvagio nascondono inganni. (Fedro)
267. Le case non rovinano ad un tratto, ma a poco a poco; prima delle stille d'acqua fan marcire il legname, poi penetrano nei muri e li infradiciano, e se non vi si pone rimedio rovinano del tutto; così gli uomini incominciano dalle piccole cadute per terminare nelle gravi. (S. Cassiano)
268. Le cose di prima necessità per la vita dell'uomo sono: acqua, fuoco, ferro, sale, farina di frumento, latte, miele, succo di uva, olio e vestito. Tutte queste cose per i pii sono beni, ma per i peccatori diventano mali. (Siracide)
269. Le critiche sono la tassa che un uomo paga al pubblico per essere famoso. (Jonathan Swift)
270. Le disgrazie sono la pietra di paragone del carattere. Come avviene di alcune erbe che bisogna pestarle, acciocché mandino il loro buon odore; così è di certe nature d'uomini, che non mostrano la bontà di cui sono dotate, se non messe a cimento dal dolore. Non di rado le traversie della vita fanno apparire virtù e grazie, che altrimenti resterebbero nascoste (S. Smile)
271. Le donne danno agli uomini la parte più preziosa della loro vita. Ma invariabilmente la vogliono indietro in spiccioli. Questo è il guaio. (O. Wilde)
272. Le donne mentono a proposito della loro età, e gli uomini a proposito delle loro entrate. (William Feather)
273. Le donne nella libidine poi non sono da meno dei maschi: destinate per natura a un ruolo passivo (che gli dei le fulminino), hanno escogitato un genere così perverso di impudicizia da montare gli uomini. (Seneca)
274. Le donne rappresentano il trionfo della materia sull'intelletto, proprio come gli uomini rappresentano il trionfo dell'intelletto sulla morale. (O. Wilde)
275. Le donne sanno che gli uomini non sono stupidi come si crede, ma molto di più. (Paul Jean Toulet)
276. Le donne si lamentano del sesso più frequentemente degli uomini. Le loro lagnanze si dividono in due categorie; non abbastanza, troppo (Ann Landers)
277. Le donne sono amanti per gli uomini giovani, compagne per la mezza età, infermiere per i vecchi. (Francis Bacon)
278. Le donne sono capaci di tutto, gli uomini di tutto il resto (Henry de Règnier)
279. Le donne sopportano il dolore meglio degli uomini. Vivono delle loro emozioni. Quando si prendono un amante lo fanno semplicemente per avere qualcuno cui fare scenate. (O. Wilde)
280. Le donne tendono agli estremi: o sono migliori degli uomini, o sono peggiori. (Jean de La Bruyère)
281. Le migliori lettere d'amore di una donna sono sempre scritte all'uomo che lei tradisce. (Lawrence George Durrell)
282. Le moltitudini umane prive dei beni e dei servizi, offerti dallo sviluppo, sono assai più numerose di quelle che ne dispongono. Siamo, dunque, di fronte a un grave problema di diseguale distribuzione dei mezzi di sussistenza, destinati in origine a tutti gli uomini, e così pure dei benefici da essi derivanti. (Giovanni Paolo II)
283. Le parole sono, naturalmente, la più potente droga usata dall'uomo. (Rudyard Kipling)
284. Le passioni dell'uomo sono soltanto i mezzi di cui la natura si serve per conseguire i suoi scopi. (Sade)
285. Le peggiori cricche sono quelle composte da un uomo solo. (Shaw)
286. Le ricchezze sono giustamente disprezzate dall'uomo saggio, perché uno scrigno ricco impedisce la lode genuina. (Fedro)
287. L'esperienza degli anni più recenti dimostra che, se tutta la massa delle risorse e delle potenzialità, messe a disposizione dell'uomo, non è retta da un intendimento morale e da un orientamento verso il vero bene del genere umano, si ritorce facilmente contro di lui per opprimerlo. (Giovanni Paolo II)
288. L'esperienza insegna che gli uomini dall'esperienza non hanno mai imparato nulla. (George Bernard Shaw)
289. L'infelicità di ciascun uomo è assolutamente eguale a quella di ciascun altro, in qualunque condizione o situazione si trovi questo o quello. E perciò, esattamente parlando, tanto gode e tanto pena il povero, il vecchio, il debole, il brutto, l'ignorante, quanto il ricco, il giovane, il forte, il bello, il dotto: perché ciascuno nel suo stato si fabbrica i suoi beni e i suoi mali (G. Leopardi).
290. L'ingegno di un uomo si giudica meglio dalle sue domande che dalle sue risposte (Duca di Lévis)
291. L'intelligenza è invisibile per l'uomo che non ne possiede. (Arthur Schopenhauer)
292. Lo psicanalista è un uomo che per risolvere i propri problemi si finge capace di risolvere quelli altrui. (Alessandro Morandotti)
293. Lo psicanalista è un uomo che, dopo molte sedute con i propri pazienti, sa dirti che cosa gli manca. (Peter Sellers)
294. Lo scienziato non è l'uomo che fornisce le vere risposte: è quello che pone le vere domande. (Claude Lévi Strauss)
295. Lo stato di diseguaglianza tra uomini e popoli non soltanto perdura, ma aumenta. Avviene tuttora che accanto a coloro che sono agiati e vivono nell'abbondanza, esistono quelli che vivono nell'indigenza, soffrono la miseria e spesso addirittura muoiono di fame; e il loro numero raggiunge decine e centinaia di milioni. È per questo che l'inquietudine morale è destinata a divenire ancor più profonda. (Giovanni Paolo II)
296. Lo stile è l'abito dei pensieri, e un pensiero ben vestito come un uomo ben vestito, si presenta molto meglio (Lord Chesterfield)
297. Lo stolto alza la voce mentre ride; ma l'uomo saggio sorride appena in silenzio. (Siracide)
298. Lo sviluppo economico, con tutto ciò che fa parte del suo adeguato modo di funzionare, deve essere costantemente programmato e realizzato all'interno di una prospettiva di sviluppo universale e solidale dei singoli uomini e dei popoli. (Giovanni Paolo II)
299. L'occasione non fa solo i ladri, ma anche i grandi uomini (Edwin Lichtenberg)
300. L'umanità si prende troppo sul serio. È il peccato originale del mondo. Se l'uomo delle caverne fosse stato capace di ridere, la storia sarebbe stata diversa. (O. Wilde)
301. L'uomo a cui è dato soffrire più degli altri, è degno di soffrire più degli altri. (D'Annunzio)
302. L'uomo assennato ha fiducia nella legge, la legge per lui è degna di fede come un oracolo. (Siracide)
303. L'uomo astuto, quando si trova in qualche pericolo, suole uscirne con danno degli altri. (Fedro)
304. L'uomo benefico è colui che dà meglio, non colui che dà molto (Victor Hugo)
305. L'uomo che non bada a liberasi la mente dalle idee ignobili e spesso le accoglie, viene non di rado trascinato da esse ad azioni ignobili. (S. Pellico).
306. L'uomo che non commette errori di solito non combina nulla. (E. J. Phelps)
307. L'uomo che non solo decide di morire, ma trova anche il modi di farlo, è grande. (Seneca)
308. L'uomo che sa non parla; l'uomo che parla non sa (Lao Tze)
309. L'uomo che sa tutto: ecco l'ideale moderno. E la mente dell'uomo che sa tutto è una cosa terribile. È come un negozio di cianfrusaglie, pieno di polvere e di mostruosità, dove ogni cosa ha un prezzo superiore di quel che vale. (O. Wilde)
310. L'uomo che si affanna per aumentare il patrimonio, ne viene schiacciato, è un vinto, che ha abbandonato le armi sul campo dell'onore. (Orazio)
311. L'uomo che teme la sofferenza soffre già di ciò di cui ha paura. (M. de Montaigne)
312. L'uomo che tenta di conquistarsi l'affetto altrui con delle buone azioni fa invece l'amara esperienza dell'ingratitudine. (B. Russell)
313. L'uomo che viaggia solo può partire oggi; ma chi viaggia in compagnia deve aspettare che l'altro sia pronto. (Henry David Thoreau)
314. L'uomo contemporaneo ha dunque paura che, con l'uso dei mezzi inventati da questo tipo di civiltà, i singoli individui ed anche gli ambienti, le comunità, le società, le nazioni, possano rimanere vittima del sopruso di altri individui, ambienti, società. La storia del nostro secolo ne offre esempi in abbondanza. Malgrado tutte le dichiarazioni sui diritti dell'uomo nella sua dimensione integrale, cioè nella sua esistenza corporea e spirituale, non possiamo dire che questi esempi appartengano soltanto al passato. (Giovanni Paolo II)
315. L'uomo contemporaneo si interroga spesso, con profonda ansia, circa la soluzione delle terribili tensioni che si sono accumulate sul mondo e si intrecciano in mezzo agli uomini. E se talvolta non ha il coraggio di pronunciare la parola "misericordia", oppure nella sua coscienza, priva di contenuto religioso, non ne trova l'equivalente, tanto più bisogna che la Chiesa pronunci questa parola, non soltanto in nome proprio, ma anche in nome di tutti gli uomini contemporanei. (Giovanni Paolo II)
316. L'uomo d'azione è l'unica persona che abbia più illusioni del sognatore. (Oscar Wilde)
317. L'uomo d'oggi sembra essere sempre minacciato da ciò che produce, cioè dal risultato del lavoro delle sue mani e, ancor più, del lavoro del suo intelletto, delle tendenze della sua volontà. I frutti di questa multiforme attività dell'uomo, troppo presto e in modo spesso imprevedibile, sono non soltanto e non tanto oggetto di "alienazione", nel senso che vengono semplicemente tolti a colui che li ha prodotti; quanto, almeno parzialmente, in una cerchia conseguente e indiretta dei loro effetti, questi frutti si rivolgono contro l'uomo stesso.(Giovanni Paolo II)
318. L'uomo dotto ha sempre con sé le sue ricchezze. (Fedro)
319. L'uomo è "un instancabile ricercatore di piacere" e gli pesa ogni rinuncia ad un piacere che ha conosciuto precedentemente. (S. Freud)
320. L'uomo è assai insensato. Non saprebbe fabbricare un piccolissimo insetto e fabbrica Dei a dozzine. (M. de Montaigne)
321. L'uomo è certamente pazzo: non sa fare un verme e fa dei a dozzine (Montaigne)
322. L'uomo è il computer più straordinario di tutti. (John Fitzgerald Kennedy)
323. L'uomo è il fuoco, e la donna è la stoppa: viene il diavolo e soffia. (G. Verga)
324. L'uomo è il peggior nemico di se stesso. (Marco Tullio Cicerone)
325. L'uomo è la misura di tutte le cose. (Pitagora)
326. L'uomo è la sola creatura che rifiuta di essere ciò che è (Albert Camus)
327. L'uomo e la sorte la pensano sempre in modo diverso (Publilio Siro)
328. L'uomo è l'immagine dei suoi pensieri. (Gandhi)
329. L'uomo è l'unico animale per il quale la sua stessa esistenza è un problema che deve risolvere. (Erich Fromm)
330. L'uomo è nato a vivere per gli altri e solo in ciò può ritrovare la sua felicità; esso è fatto dalla natura in maniera che tutto quello che nella sua vita intellettuale e morale non riesca a santificar col dovere resta profanato e decade. (P. Villari)
331. L'uomo è nato per muoversi, per scrutare, per sapere chi è, che cosa fa, dove va. Se l'uomo muore sotto la fatica, egli muore onorato e forse utile agli altri. (M. D'Azeglio)
332. L'uomo è per natura un animale politico. (Aristotele)
333. L'uomo è un animale sociale che detesta i suoi simili. (Delacroix)
334. L'uomo è un essere che fa rumore, cattiva musica e lascia abbaiare il cane. Solo qualche rara volta sta zitto, ma allora è morto (Kurt Tucholsky)
335. L'uomo è un nulla Che è l'uomo? E a che può servire? Qual è il suo bene e qual è il suo male? Quanto al numero dei giorni dell'uomo, cento anni sono gia molti. Come una goccia d'acqua nel mare e un grano di sabbia così questi pochi anni in un giorno dell'eternità. (Siracide)
336. L'uomo è un piccolo mondo. (Democrito)
337. L'uomo è una fragile e debole creatura, eppure può dominare finanche sulle belve della foresta. La vera grandezza dell'uomo sta però nel dominare sé stesso. (G. Nardi)
338. L'uomo elegante è quello di cui non noti mai il vestito. (William Somerset Maugham)
339. L'uomo energico, l'uomo di successo, è colui che riesce, a forza di lavoro, a trasformare in realtà le sue fantasie di desiderio. (S. Freud)
340. L'uomo garbato e saggio si dice sempre pronto con chi lo merita. (Orazio)
341. L'uomo ha giustamente paura di restar vittima di una oppressione che lo privi della libertà interiore, della possibilità di esternare la verità di cui è convinto, della fede che professa, della facoltà di obbedire alla voce della coscienza che gli indica la retta via da seguire. (Giovanni Paolo II)
342. L'uomo il quale presume del suo sapere non sa neppure cosa sia il sapere. (M. de Montaigne)
343. L'uomo impoverisce le cose molto più con le parole che con il silenzio. (Gandhi)
344. L'uomo infedele al proprio letto dice fra sé: "Chi mi vede? Tenebra intorno a me e le mura mi nascondono; nessuno mi vede, che devo temere? Dei miei peccati non si ricorderà l'Altissimo". Il suo timore riguarda solo gli occhi degli uomini; non sa che gli occhi del Signore sono miriadi di volte più luminosi del sole; essi vedono tutte le azioni degli uomini e penetrano fin nei luoghi più segreti. (Siracide)
345. L'uomo interiore, prima di occuparsi di altre cose, guarda dentro di sé; e, intento diligentemente a se stesso, è portato a tacere degli altri. Solamente se starai zitto sugli altri, guardando specialmente a te stesso, giungerai a una vera e devota interiorità. (T. da Kempis)
346. L'uomo mangia anche con gli occhi, specie se la cameriera è carina. (Ugo Tognazzi)
347. L'uomo nasce per soffrire. (Giobbe)
348. L'uomo non conosce né l'amore né l'odio; davanti a lui tutto è vanità. (Ecclesiaste)
349. L'uomo non conosce neppure la sua ora: simile ai pesci che sono presi dalla rete fatale e agli uccelli presi al laccio, l'uomo è sorpreso dalla sventura che improvvisa si abbatte su di lui. (Ecclesiaste)
350. L'uomo non è nulla più di un giunco, il più debole della natura: ma è un giunco pensante. (Blaise Pascal)
351. L'uomo non può rinunciare a se stesso, né al posto che gli spetta nel mondo visibile; non può diventare schiavo delle cose, schiavo dei sistemi economici, schiavo della produzione, schiavo dei suoi propri prodotti. Una civiltà dal profilo puramente materialistico condanna l'uomo a tale schiavitù, pur se talvolta, indubbiamente, ciò avvenga contro le intenzioni e le premesse stesse dei suoi pionieri. (Giovanni Paolo II)
352. L'uomo per la parola, e il bue per le corna. (G. Verga)
353. L'uomo perfetto non cerca soltanto di astenersi dal male. E neanche di fare il bene per timore del castigo. Né di avere un buon comportamento per la speranza della ricompensa promessa. L'uomo perfetto fa il bene per amore. (Clemente Alessandrino)
354. L'uomo più ricco è quello i cui piaceri sono più a buon mercato (Henry David Thoreau)
355. L'uomo politico è colui che lavorando per il vostro bene ottiene il suo (Eduard Jurist)
356. L'uomo potrà sfuggire alla giustizia umana ma non a quella divina. (S. Pio da Pietrelcina)
357. L'uomo prudente ha la sapienza davanti a sé, ma gli occhi dello stolto vagano in capo al mondo. (Salomone)
358. L'uomo può credere all'impossibile, non crederà mai all'improbabile (Oscar Wilde)
359. L'uomo può, ossia è capace di fare anche il male; ma non lo deve fare, appunto perché è male; la libertà deve usarsi solo per il bene. (Catechismo di S. Pio X)
360. L'uomo retto, ben trova motivo di pianto doloroso. Sia che rifletta su di sé o che vada pensando agli altri, egli comprende che nessuno vive quaggiù senza afflizioni; e quanto più severamente si giudica, tanto maggiormente si addolora. (T. da Kempis)
361. L'uomo ricorre alla verità solamente quando è a corto di bugie (M. Lenoir)
362. L'uomo saggio si costruisce più opportunità di quante ne ha trovate. (Bacone)
363. L'uomo sembra spesso non percepire altri significati del suo ambiente naturale, ma solamente quelli che servono ai fini di un immediato uso e consumo. Invece, era volontà del Creatore che l'uomo comunicasse con la natura come "padrone" e "custode" intelligente e nobile, e non come "sfruttatore" e "distruttore" senza alcun riguardo. (Giovanni Paolo II)
364. L'uomo si crede savio quando la sua pazzia sonnecchia. (Denis Diderot)
365. L'uomo va giudicato soprattutto dai suoi vizi; le virtù si possono fingere; i vizi invece sono sempre genuini. (K. Kinski)
366. L'uomo vano ed ignorante gongola di piacere alle lodi che voi date al suo cappello, alla sua giubba, al suo abito, mentre un uomo di spirito ne rimane offeso (M. Gioia)
367. L'uomo vede in superficie, Dio invece vede nel cuore; l'uomo guarda alle azioni esterne. Dio giudica invece le intenzioni. (T. da Kempis)
368. L'uomo vive sempre più nella paura. Egli teme che i suoi prodotti, naturalmente non tutti e non nella maggior parte, ma alcuni e proprio quelli che contengono una speciale porzione della sua genialità e della sua iniziativa, possano essere rivolti in modo radicale contro lui stesso; teme che possano diventare mezzi e strumenti di una inimmaginabile autodistruzione, di fronte alla quale tutti i cataclismi e le catastrofi della storia, che noi conosciamo, sembrano impallidire. (Giovanni Paolo II)
369. L'uomo, a forza di cibi succulenti, scava la fossa con i propri denti. (Proverbio)
370. L'uomo, per sua natura, anela a sapere; ma che importa il sapere se non si ha il timor di Dio? (T. da Kempis)
371. Ma che c'è di strano, se tu, polvere e nulla, ti sottoponi a un uomo, per amore di Dio, quando io, onnipotente ed altissimo, che dal nulla ho creato tutte le cose per amor tuo, mi feci piccolo fino a sottopormi all'uomo? Mi sono fatto l'ultimo e il più piccolo di tutti, proprio perché, per questo mio abbassarmi, tu potessi vincere la tua superbia. (T. da Kempis)
372. Mammina bella, Mammina cara, sì sei bella. Se non ci fosse la fede, gli uomini ti direbbero dea. Gli occhi tuoi sono più risplendenti del sole; sei bella Mammina, me ne glorio, ti amo, deh! Aiutami. (S. Pio da Pietrelcina)
373. Mangia da uomo ciò che ti è posto innanzi; non masticare con voracità per non renderti odioso. (Siracide)
374. Mangiare, bere, star sveglio, dormire, riposare, lavorare, e dover soggiacere alle altre necessità che ci impone la nostra natura, tutto ciò, in realtà, è una miseria grande e un dolore per l'uomo religioso; il quale amerebbe essere sciolto e libero da ogni peccato. In effetti l'uomo che vive interiormente si sente schiacciato, come sotto un peso, dalle esigenze materiali di questo mondo; ed è perciò che il profeta prega fervorosamente di essere liberato, dicendo: "Signore, toglimi da queste necessità" (T. da Kempis)
375. Maria Santissima è veramente la mistica scala per la quale è disceso il Figlio di Dio sulla terra e per cui salgono gli uomini al cielo. (S. Agostino)
376. Mi considero un uomo comune, eccetto per il fatto che mi considero un uomo comune. (M. de Montaigne)
377. Mi domando chi ha mai detto che l'uomo è un animale ragionevole. È stata la definizione più prematura che sia stata data. L'uomo è molte cose, ma non è ragionevole. (O. Wilde)
378. Mi ha fatto piacere vedere in qualche luogo uomini, per devozione, far voto d'ignoranza, come di castità, di povertà, di penitenza. (M. de Montaigne)
379. Mi piacciono gli uomini che si comportano da uomini, cioè forti e infantili. (Françoise Sagan)
380. Molte sono le cose straordinarie, ma nulla v'è di più straordinario dell'uomo. (Sofocle)
381. Molte sono le cose terribili, ma nulla è più terribile dell'uomo (Sofocle)
382. Molti uomini debbono il loro successo alla loro prima moglie, e la loro seconda moglie al loro successo (Jim Backus)
383. Molti uomini sono fatti come il vasellame nuovo, che si impregna del primo odore, buono o cattivo che sia. (Baltasar Gracián y Morales)
384. Molti, non appena accade qualcosa di male, si fanno tosto impazienti e perdono la buona volontà. Ma le vie dell'uomo non dipendono sempre da lui. E' Dio che può dare e consolare, quando vuole e quanto vuole e a chi egli vuole; nella misura che gli piacerà e non di più. (T. da Kempis)
385. Muoiono le città, muoiono i regni, / copre i fasti e le pompe arena ed erba; / e l'uom d'esser mortal par che si sdegni... (T. Tasso).
386. Nel nostro mondo aumenta il senso di minaccia. Aumenta quel timore esistenziale collegato soprattutto con la prospettiva di un conflitto che, in considerazione degli odierni arsenali atomici, potrebbe significare la parziale autodistruzione dell'umanità. Tuttavia, la minaccia non concerne soltanto ciò che gli uomini possono fare agli uomini, servendosi dei mezzi della tecnica militare; essa riguarda anche molti altri pericoli che sono il prodotto di una civiltà materialistica, la quale--nonostante dichiarazioni "umanistiche"--accetta il primato delle cose sulla persona. (Giovanni Paolo II)
387. Nel parlare ci può essere onore o disonore; la lingua dell'uomo è la sua rovina. (Siracide)
388. Nella maggioranza degli uomini la gratitudine è solo un desiderio velato di ricevere benefici maggiori. (François de La Rochefoucauld)
389. Nelle azioni degli uomini insensati noi vediamo quanto propriamente la follia si conformi con le più gagliarde opere della nostra anima. (M. de Montaigne)
390. Nelle cose che dopo lungo desiderio si ottengono, non trovano quasi mai gli uomini né la giocondità né la felicità che prima si erano immaginati (F. Guicciardini).
391. Nelle cose grandi gli uomini si mostrano come conviene loro di mostrarsi; nelle piccole si mostrano come sono (Chamfort)
392. Nelle disgrazie può trovarsi la fortuna per un uomo, mentre un profitto può essere una perdita. (Siracide)
393. Nelle grandi cose gli uomini si mostrano come conviene loro di mostrarsi; nelle piccole, quali sono. (N. de Chamfort)
394. Nell'uomo primitivo è in primo luogo la paura che suscita l'idea religiosa. (Einstein)
395. Nessun grand'uomo vive invano: la storia del mondo non è che la biografia degli uomini grandi. (Thomas Carlyle)
396. Nessun gruppo sociale, per esempio un partito, ha diritto di usurpare il ruolo di guida unica perché ciò comporta la distruzione della vera soggettività della società e delle persone-cittadini, come avviene in ogni totalitarismo. In questa situazione l'uomo e il popolo diventano "oggetto", nonostante tutte le dichiarazioni in contrario e le assicurazioni verbali. (Giovanni Paolo II)
397. Nessun piacere è di per sé un male, ma i mezzi con cui gli uomini si procurano certi piaceri portano più dolori che gioie. (Epicuro)
398. Nessun uomo civile rimpiange mai un piacere e nessun uomo incivile sa che cosa è un piacere. (O. Wilde)
399. Nessun uomo è felice, da sposato, se deve bere del gin peggiore di quello che era solito bere da scapolo. (Henry Louis Mencken)
400. Nessun uomo è giustificato a fare il male per motivi di convenienza. (Theodore Roosevelt)




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