- AFORISMI E CITAZIONI - 'omo'

1. A chi giova un'ampia e sottile discussione intorno a cose oscure e nascoste all'uomo; cose per le quali, anche se le avremo ignorate, non saremo tenuti responsabili, nel giudizio finale? Grande nostra stoltezza: trascurando ciò che ci è utile, anzi necessario, ci dedichiamo a cose che attirano la nostra curiosità e possono essere causa della nostra dannazione. (T. da Kempis)
2. A durare son soltanto le qualità superficiali. La natura più profonda di un uomo si scopre molto presto. (Oscar Wilde)
3. A meno che un uomo non senta di avere una memoria abbastanza buona, è meglio che non s'arrischi mai a mentire. (M. de Montaigne)
4. A ogni uomo spettano di diritto soddisfazioni intense come i suoi dolori (Rex Stout)
5. A parte l'uomo, tutti gli animali sanno che lo scopo principale della vita è godersela (Samuel Butler)
6. A quel tempo visse Gesù, un uomo santo, se pure uomo può essere chiamato, perché egli fece cose meravigliose, insegnò agli uomini e in letizia ricevette la verità: fu seguito da molti Ebrei e da molti Greci. Egli era il Messia.(Giuseppe Flavio)
7. A un uomo gretto non conviene la ricchezza, a che servono gli averi a un uomo avaro? Chi accumula a forza di privazioni accumula per altri, con i suoi beni faran festa gli estranei. (Siracide)
8. A volte l'uomo inciampa nella verità, ma nella maggior parte dei casi, si rialza e continua per la sua strada (W. Churchill)
9. Abitua il fanciullo alla buona condotta, e pur invecchiando, non l'abbandonerà. (Salomone)
10. Accasa una figlia e avrai compiuto un grande affare; ma sposala a un uomo assennato. (Siracide)
11. Al giorno d'oggi per conoscere un uomo bisogna mangiare sette salme di sale. (G. Verga)
12. Al mondo esiste un solo essere che mente: l'uomo. (Schopenhauer)
13. Allora quale profitto c'è per l'uomo in tutta la sua fatica e in tutto l'affanno del suo cuore con cui si affatica sotto il sole? Tutti i suoi giorni non sono che dolori e preoccupazioni penose; il suo cuore non riposa neppure di notte. Anche questo è vanità! (Ecclesiaste)
14. All'uomo non capita nulla che dalla natura non sia stato formato a sopportare. (Marco Aurelio Antonino)
15. Ambasciatore: un onest'uomo mandato a mentire all'estero per il bene del suo Paese. (Izaak Walton)
16. Amore, impossibile a definirsi! (Giacomo Casanova)
17. Anche lo stolto, se tace, passa per saggio. (Salomone)
18. Argento pregiato è la lingua del giusto, il cuore degli empi vale ben poco. (Salomone)
19. Attento all'uomo che ti lascia parlare senza interromperti. (Kin Hubbard)
20. Attieniti alla disciplina, non lasciarla, pràticala, perché essa è la tua vita. (Salomone)
21. Bacco, tabacco e Venere riducon l'uomo in cenere. (Proverbio)
22. Bada alla strada dove metti il piede e tutte le tue vie siano ben rassodate. (Salomone)
23. Beato l'uomo che non ha peccato con le parole e non è tormentato dal rimorso dei peccati. (Siracide)
24. Ben presto la morte sarà qui, presso di te. Considera, del resto, la tua condizione: l'uomo oggi c'è e domani è scomparso; e quando è sottratto alla vista, rapidamente esce anche dalla memoria. (T. da Kempis)
25. Bere senza sete e fare l'amore in ogni stagione sono le uniche cose che distinguono l'uomo dagli altri animali. (C. De Beaumarchais)
26. Causa prima di ogni perversa tentazione è la mancanza di stabilità spirituale e la scarsezza di fiducia in Dio; giacché, come una nave senza timone viene spinta qua e là dalle onde, così l'uomo infiacchito, che abbandona i suoi propositi, viene in vario modo tentato. (T. da Kempis)
27. C'è l'uomo esperto maestro di molti, ma inutile per se stesso. (Siracide)
28. C'è oro e ci sono molte perle, ma la cosa più preziosa sono le labbra istruite. (Salomone)
29. Certamente, la limitazione della libertà religiosa delle persone e delle comunità non è soltanto una loro dolorosa esperienza, ma colpisce innanzitutto la dignità stessa dell'uomo, indipendentemente dalla religione professata o dalla concezione che esse hanno del mondo. La limitazione della libertà religiosa e la sua violazione contrastano con la dignità dell'uomo e con i suoi diritti oggettivi. (Giovanni Paolo II)
30. Che cosa è la felicità se non il possedimento di ogni sorta di bene, che rende l'uomo del tutto pago? Ma su questa terra si trova mai qualcuno che sia pienamente felice? No, certamente. L'uomo sarebbe stato tale, se si fosse mantenuto fedele al suo Dio. Ma giacché l'uomo è pieno di delitti, cioè pieno di peccati, non può mai essere pienamente felice. Quindi solo in cielo si trova la felicità: ivi non pericoli di perdere Dio, non patimenti, non morte, ma sempiterna vita con Gesù Cristo. (S. Pio da Pietrelcina)
31. Che cosa so del destino dell'uomo? Potrei dirvi di più a proposito dei ravanelli. (Samuel Beckett)
32. Chi ammonisce il derisore, se ne attira lo scherno, e chi rimprovera l'empio se ne guadagna l'insulto (Salomone)
33. Chi cammina nell'integrità va sicuro, chi rende tortuose le sue vie sarà scoperto. (Salomone)
34. Chi chiude un occhio causa dolore, chi riprende a viso aperto procura pace. (Salomone)
35. Chi è indolente nel lavoro è fratello del dissipatore. (Salomone)
36. Chi è più infelice dell'uomo che dimentica i benefici e ricorda i torti? (Seneca)
37. Chi raccoglie d'estate è previdente; chi dorme al tempo della mietitura si disonora. (Salomone)
38. Chi risparmia il bastone odia suo figlio, chi lo ama è pronto a correggerlo. (Salomone)
39. Chi risponde prima di avere ascoltato mostra stoltezza a propria confusione. (Salomone)
40. Chi sa se il soffio vitale dell'uomo salga in alto e se quello della bestia scenda in basso nella terra? Mi sono accorto che nulla c'è di meglio per l'uomo che godere delle sue opere, perché questa è la sua sorte. Chi potrà infatti condurlo a vedere ciò che avverrà dopo di lui? (Ecclesiaste)
41. Chi si fa compatire senza ragione è un uomo da non essere compatito quando ce ne sarà bisogno. (M. de Montaigne)
42. Chi si fida di un ladro armato che corre di città in città? Così dell'uomo che non ha un nido e che si corica là dove lo coglie la notte. (Siracide)
43. Chi si lamenta che qualcuno sia morto, si lamenta che costui fosse un uomo. (Seneca)
44. Chi sradicasse la sensazione del male, estirperebbe contemporaneamente la sensazione del piacere e infine annienterebbe l'uomo. (M. de Montaigne)
45. Chi va in giro sparlando rivela un segreto, non associarti a chi ha sempre aperte le labbra. (Salomone)
46. Chi volge altrove l'orecchio per non ascoltare la legge, anche la sua preghiera è in abominio. (Salomone)
47. Chi vuole comprendere pienamente e gustare le parole di Cristo deve fare in modo che tutta la sua vita si modelli su Cristo. Che ti serve saper discutere profondamente della Trinità, se non sei umile, e perciò alla Trinità tu dispiaci? Invero, non sono le profonde dissertazioni che fanno santo e giusto l'uomo; ma è la vita virtuosa che lo rende caro a Dio. Preferisco sentire nel cuore la compunzione che saperla definire. (T. da Kempis)
48. Ci troviamo meglio in compagnia di un cane conosciuto che di un uomo il cui linguaggio ci è sconosciuto. (M. de Montaigne)
49. Ci vogliono venti anni a una donna per fare del proprio figlio un uomo, e venti minuti a un'altra donna per farne un idiota (Charles Dickens)
50. Ciò che può la virtù di un uomo non va misurato dai suoi sforzi ma dalla sua normalità. (Pascal)
51. Ciò di cui ha bisogno l'uomo è la memoria dell'asino che mai scorda dove mangia. (Sòfocle)
52. Col peccato mortale l'uomo perde la bellezza soprannaturale dell'anima e diviene affatto impuro dinanzi a Dio. Come la putrefazione toglie alla mela il colore, l'odore, il sapore ed ogni bellezza di pregio, così il peccato grave toglie all'anima ogni valore di bellezza. (S. Bonaventura).
53. Colui che incolpa gli altri delle proprie disgrazie è un ignorante: colui che incolpa sé stesso comincia a migliorare; il galantuomo non incolpa né sé né gli altri, ma pensa a rimediarvi. (C. Cantù).
54. Colui che non è pronto a soffrire ogni cosa e ad ubbidire al suo Diletto, non è degno di essere chiamato uomo d'amore; questi deve abbracciare con slancio tutte le avversità e le amarezze per il suo Diletto, senza da ciò deflettere, qualsiasi evidenza si frapponga. (T. da Kempis)
55. Colui che non si sottopone lietamente e spontaneamente al suo superiore, dimostra che la carne non gli obbedisce ancora perfettamente, ma spesso recalcitra e mormora. Impara dunque a sottometterti prontamente al tuo superiore, se vuoi soggiogare la tua carne. Infatti, il nemico di fuori lo si vincerà più presto, se sarà stato sconfitto l'uomo interiore. (T. da Kempis)
56. Colui che può negar Dio davanti a una notte stellata, davanti alla sepoltura dei suoi più cari, davanti al martirio, è grandemente infelice o grandemente colpevole. Il primo ateo fu senza alcun dubbio un uomo che aveva celato un delitto agli altri uomini e cercava, negando Dio, liberarsi dell'unico testimonio a cui non poteva celarlo e soffocare il rimorso che lo tormentava (G. Mazzini).
57. Colui che vede per strada un uomo alle prese con un assassino e, potendo, non accorre in suo aiuto, è punito di morte. (Antica legge egiziana)
58. Come acque profonde sono i consigli nel cuore umano, l'uomo accorto le sa attingere. (Salomone)
59. Come ai raggi del sole si scorgono moltissimi atomi, che senza quella luce non si vedono, così agli occhi d Dio appaiono di gran peso e da castigare severamente i peccati veniali, che a noi sembrano neppure peccato. (S. Giovanni Crisostomo)
60. Come il corpo senz'anima è privo di vita, così la fede senza le opere è morta. (S. Giacomo)
61. Come il ferro, messo nel fuoco, lasciando cadere la ruggine, si fa tutto splendente, così colui che si dà totalmente a Dio si spoglia del suo torpore e si muta in un uomo nuovo. (T. da Kempis)
62. Come l'aceto ai denti e il fumo agli occhi così è il pigro per chi gli affida una missione. (Salomone)
63. Com'è vuoto il cuore dell'uomo, e pieno di spazzatura! (B. Pascal)
64. Con ogni cura vigila sul cuore perché da esso sgorga la vita. (Salomone)
65. Con un uomo qualsiasi non aprire il tuo cuore ed egli non abbia a portar via il tuo bene. (Siracide)
66. Corona dei vecchi sono i figli dei figli, onore dei figli i loro padri. (Salomone)
67. Corona magnifica è la canizie, ed essa si trova sulla via della giustizia. (Salomone)
68. Cosa da stolti è origliare alla porta: e l'uomo prudente non sopporterà simile infamia (Salomone)
69. Crescono davvero negli uomini, fra gli uomini, l'amore sociale, il rispetto dei diritti altrui, per ogni uomo, nazione, popolo, o, al contrario, crescono gli egoismi di varie dimensioni, i nazionalismi esagerati, al posto dell'autentico amore di patria, ed anche la tendenza a dominare gli altri al di là dei propri legittimi diritti e meriti, e la tendenza a sfruttare tutto il progresso materiale e tecnico-produttivo esclusivamente allo scopo di dominare sugli altri o in favore di tale o talaltro imperialismo? (Giovanni Paolo II)
70. Da un uomo grande c'è qualcosa da imparare anche quando tace (Seneca)
71. Dalla coda si conosce la volpe, dalle azioni l'uomo. (Proverbio)
72. Del frutto della sua bocca l'uomo mangia ciò che è buono; l'appetito dei perfidi si soddisfa con i soprusi. (Salomone)
73. Della ricchezza gode soprattutto l'uomo che non ne sente affatto il bisogno. (Seneca)
74. Devi preferire di farti guidare da uno migliore di te, piuttosto che andare dietro alle tue fantasticherie; prima di agire, devi consigliarti con persona saggia e di retta coscienza. Giacché è la vita virtuosa che rende l'uomo l'uomo saggio della saggezza di Dio, e buon giudice in molti problemi. Quanto più uno sarà inutilmente umile e soggetto a Dio, tanto più sarà saggio, e pacato in ogni cosa. (T. da Kempis)
75. Di là da certo segno, la ricchezza e la povertà hanno comune questa maledizione, che fanno dell'uomo uno schiavo (Arturo Graf)
76. Di trenta l'uomo è bello, di quaranta fa il cervello, di cinquanta fa la roba, di sessanta fa la gobba. (Proverbio)
77. Di tutte le vanità, la più vana è l'uomo. (M. de Montaigne)
78. Dio s'è fatto uomo. Il diavolo s'è fatto donna. (V. Hugo)
79. Dobbiamo indirizzare la nostra stima verso un uomo onesto e averlo sempre davanti agli occhi per vivere come se lui ci guardasse, e agire sempre come se ci vedesse. (Epicuro)
80. Dove non esiste siepe, la proprietà è saccheggiata, ove non c'è moglie, l'uomo geme randagio. (Siracide)
81. Dovunque c'è un uomo, c'è l'occasione per fare del bene. (Seneca)
82. Due sono le ali che permettono all'uomo di sollevarsi al di sopra delle cose terrene, la semplicità e la libertà: la semplicità, necessaria nella intenzione; la libertà, necessaria nei desideri. La semplicità tende a Dio; la libertà raggiunge e gode Dio. (T. da Kempis)
83. Dunque non temere affatto, ma stimati fortunatissima per essere stata fatta degna e partecipe ai dolori dell'Uomo-Dio. Non è abbandono, dunque, cotesto, ma amore e amore grande che Dio ti va addimostrando. Non è punizione cotesto stato, ma amore ed amore finissimo. Benedicine perciò il Signore e rassegnati a bere al calice del Getsemani. (S. Pio da Pietrelcina)
84. E' ben noto il quadro della civiltà consumistica, che consiste in un certo eccesso dei beni necessari all'uomo, alle società intere, e qui si tratta proprio delle società ricche e molto sviluppate, mentre le rimanenti società, almeno larghi strati di esse, soffrono la fame, e molte persone muoiono ogni giorno di denutrizione e di inedia. Di pari passo va per gli uni un certo abuso della libertà, che è legato proprio ad un atteggiamento consumistico non controllato dall'etica, ed esso limita contemporaneamente la libertà degli altri, cioè di coloro che soffrono rilevanti deficienze e vengono spinti verso condizioni di ulteriore miseria ed indigenza. (Giovanni Paolo II)
85. E' bene per noi che incontriamo talvolta difficoltà e contrarietà; queste, infatti, richiamano l'uomo a se stesso, nel profondo, fino a che comprenda che quaggiù egli è in esilio e che la sua speranza non va riposta in alcuna cosa di questo mondo. (T. da Kempis)
86. E' impossibile vedere due opinioni esattamente somiglianti, non solo in uomini diversi, ma nello stesso uomo in momenti diversi. (M. de Montaigne)
87. E' malvagio l'uomo dall'occhio invidioso; volge altrove lo sguardo e disprezza la vita altrui. (Siracide)
88. E' meglio abbassarsi con gli umili che spartire la preda con i superbi. (Salomone)
89. E' meglio abitare su un angolo del tetto che avere una moglie litigiosa e casa in comune. (Salomone)
90. E' meglio andare in una casa in pianto che andare in una casa in festa; perché quella è la fine d'ogni uomo e chi vive ci rifletterà. (Ecclesiaste)
91. E' più facile scindere l'atomo che spaccare un pregiudizio (Albert Einstein)
92. È proprio all'interno dell'uomo che molti elementi si contrastano a vicenda. Da una parte infatti, come creatura, egli sperimenta in mille modi i suoi limiti; d'altra parte, si accorge di essere senza confini nelle sue aspirazioni e chiamato ad una vita superiore. Sollecitato da molte attrattive, è costretto sempre a sceglierne qualcuna ed a rinunciare alle altre. Inoltre, debole e peccatore, non di rado fa quello che non vorrebbe e non fa quello che vorrebbe. Per cui soffre in se stesso una divisione, dalla quale provengono anche tante e così gravi discordie nella società". (Giovanni Paolo II)
93. E' un divertimento per lo stolto compiere il male, come il coltivar la sapienza per l'uomo prudente. (Salomone)
94. Ecco io vedo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo alla destra di Dio. (S. Stefano)
95. Esiste già un reale e percettibile pericolo che, mentre progredisce enormemente il dominio da parte dell'uomo sul mondo delle cose, di questo suo dominio egli perda i fili essenziali, e in vari modi la sua umanità sia sottomessa a quel mondo, ed egli stesso divenga oggetto di multiforme, anche se spesso non direttamente percettibile, manipolazione, mediante tutta l'organizzazione della vita comunitaria, mediante il sistema di produzione, mediante la pressione dei mezzi di comunicazione sociale. (Giovanni Paolo II)
96. Essendo l'uomo capace di abitudini regolatrici degli istinti, e operatrici di ordini superiori di atti, è chiaro che la perfezione caratteristica dell'uomo è nelle sue abitudini. Senza abitudini un uomo non è un uomo fatto; con abitudini perverse un uomo è un essere pervertito; con abitudini buone è un essere compiuto secondo l'ideale del suo essere. (R. Ardigò)
97. Fa più una minaccia all'assennato che cento percosse allo stolto. (Salomone)
98. Fare naufragio, finire sotto una vettura sono casi rari, anche se gravi: mentre dall'uomo viene all'uomo un pericolo costante. (Seneca)
99. Favo di miele sono le parole gentili, dolcezza per l'anima e refrigerio per il corpo. (Salomone)
100. Felice colui che riesce a liberarsi da ogni impaccio dovuto a dispersione spirituale, concentrando tutto se stesso in una perfetta compunzione. Felice colui che sa allontanare tutto ciò che può macchiare o appesantire il suo spirito. Tu devi combattere da uomo: l'abitudine si vince con l'abitudine. (T. da Kempis)
101. Figlio mio, osserva il comando di tuo padre, non disprezzare l'insegnamento di tua madre. (Salomone)
102. Figlio, nella tua attività sii modesto, sarai amato dall'uomo gradito a Dio. (Siracide)
103. Fonte di vita è la bocca del giusto, la bocca degli empi nasconde violenza. (Salomone)
104. Fuggite la fornicazione! Qualsiasi peccato l'uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà alla fornicazione, pecca contro il proprio corpo. (S. Paolo)
105. Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: "Seguimi". Ed egli si alzò e lo seguì. (S. Matteo Apostolo)
106. Giova più un rimprovero all'assennato che cento percosse allo stolto. (Salomone)
107. Giusto vanto dell'uomo retto è la testimonianza della buona coscienza. Se sarai certo, in coscienza, di aver agito rettamente, sarai sempre nella gioia. La buona coscienza permette di sopportare tante cose ed è piena di letizia, anche nelle avversità. Al contrario, se sentirai in coscienza di aver fatto del male, sarai sempre timoroso ed inquieto. (T. da Kempis)
108. Gli Angeli sono i ministri invisibili di Dio, ed anche i nostri Custodi, avendo Dio affidato ciascun uomo ad uno di essi. (Catechismo di S. Pio X)
109. Gli uomini bramano sempre essere il primo amore di una donna, e questo è un effetto della loro stupida vanità. Le donne hanno un istinto più sottile. Ciò che a loro piace essere... è l'ultima storia d'amore di un uomo. (Oscar Wilde)
110. Gl'italiani non hanno costumi: essi hanno delle usanze. (Giacomo Leopardi)
111. Gola sazia disprezza il miele; per chi ha fame anche l'amaro è dolce. (Salomone)
112. Guai al mondo per gli scandali! E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo! Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. (Gesù)
113. Guàrdati da can rabbioso e da uomo sospettoso. (Proverbio)
114. Ho considerato l'occupazione che Dio ha dato agli uomini, perché si occupino in essa. Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo, ma egli ha messo la nozione dell'eternità nel loro cuore, senza però che gli uomini possano capire l'opera compiuta da Dio dal principio alla fine. Ho concluso che non c'è nulla di meglio per essi, che godere e agire bene nella loro vita; ma che un uomo mangi, beva e goda del suo lavoro è un dono di Dio. Riconosco che qualunque cosa Dio fa è immutabile; non c'è nulla da aggiungere, nulla da togliere. Dio agisce così perché si abbia timore di lui. (Ecclesiaste)
115. Ho pensato: Dio giudicherà il giusto e l'empio, perché c'è un tempo per ogni cosa e per ogni azione. Poi riguardo ai figli dell'uomo mi son detto: Dio vuol provarli e mostrare che essi di per sé sono come bestie. Infatti la sorte degli uomini e quella delle bestie è la stessa; come muoiono queste muoiono quelli; c'è un solo soffio vitale per tutti. Non esiste superiorità dell'uomo rispetto alle bestie, perché tutto è vanità. Tutti sono diretti verso la medesima dimora: tutto è venuto dalla polvere e tutto ritorna nella polvere. (Ecclesiaste)
116. I beni si disprezzano quando si possiedono sicuramente, e si apprezzano quando sono perduti o si corre pericolo di perderli (Giacomo Leopardi)
117. I cieli per la loro altezza, la terra per la sua profondità e il cuore dei re sono inesplorabili. (Salomone)
118. I giovani d'oggi soprattutto sanno che il progresso della scienza e della tecnica può procurare non solo nuovi beni materiali, ma anche una più vasta partecipazione alla reciproca conoscenza. Ad esempio, lo sviluppo dell'informatica moltiplicherà le capacità creatrici dell'uomo e gli permetterà di accedere alle ricchezze intellettuali e culturali degli altri popoli. Le nuove tecniche di comunicazione favoriranno una maggiore partecipazione agli avvenimenti e un crescente scambio di idee. Le acquisizioni della scienza biologica, psicologica o sociale aiuteranno l'uomo a penetrare meglio nelle ricchezze del proprio essere. (Giovanni Paolo II)
119. I mezzi tecnici a disposizione della civiltà odierna celano non soltanto la possibilità di un'autodistruzione per via di un conflitto militare, ma anche la possibilità di un soggiogamento "pacifico" degli individui, degli ambiti di vita, di società intere e di nazioni, che per qualsiasi motivo possono riuscire scomodi per coloro i quali dispongono dei relativi mezzi e sono pronti a servirsene senza scrupolo. (Giovanni Paolo II)
120. I modi e il carattere propri ad un uomo sono quel che più gli si addice. (Marco Tullio Cicerone)
121. I pensieri dei giusti sono equità, i propositi degli empi sono frode. (Salomone)
122. I saggi fanno tesoro della scienza, ma la bocca dello stolto è un pericolo imminente. (Salomone)
123. I tuoi occhi guardino diritto e le tue pupille mirino diritto davanti a te. (Salomone)
124. Il buon nome vale più di grandi ricchezze; la stima, più che l'oro e l'argento. (Salomone)
125. Il carattere è tutto l'uomo: nulla di buono può aspettarsi dagli individui, dalle famiglie, dalle nazioni, dalle società, che non siano fornite di carattere (R. Ardigò).
126. Il cielo è minaccioso prima che si scateni la tempesta, gli edifici scricchiolano prima di crollare, un incendio lo preannuncia il fumo: il danno che proviene dall'uomo è improvviso e si mimetizza con più cura quanto più è vicino. (Seneca)
127. Il debito annichilisce la stima che l'uomo deve avere di sé medesimo, lo pone in balia del suo bottegaio e lo rende schiavo per molti rispetti, essendoché ei non possa più vantarsi padrone di sé stesso e guardare in faccia al mondo (S. Smiles).
128. Il denaro fa l'uomo ricco, l'educazione lo fa signore. (Proverbio)
129. Il desiderio è l'essenza dell'uomo. (Benedetto Spinoza)
130. Il far spesso cambiale riduce l'uomo all'ospedale. (Proverbio)
131. Il ferro aguzza il ferro: così l'uomo si affina in compagnia di amici. (17 Proverbi 27)
132. Il figlio saggio ama la disciplina, lo spavaldo non ascolta il rimprovero. (Salomone)
133. Il frutto dimostra come è coltivato l'albero, così la parola rivela il sentimento dell'uomo. (Siracide)
134. Il fuoco è la prova dell'oro, la sventura quella dell'uomo forte. (Seneca)
135. Il galantuomo come impoverisce diventa birbante. (G. Verga)
136. Il gentiluomo è uno che non ferisce mai involontariamente i sentimenti altrui (Oliver Herford)
137. Il maestro del piccolo villaggio io lo vorrei agronomo, igienista, perito nelle questioni di giurisprudenza, filosofo e moralista, tanto moralista da non lasciar mai sfuggire un'occasione senza o insegnare una verità o bandire un errore (F. Veniali).
138. Il male è talvolta un bene per l'uomo. (M. de Montaigne)
139. Il male non consiste nell'"avere" in quanto tale, ma nel possedere in modo irrispettoso della qualità e dell'ordinata gerarchia dei beni che si hanno. Qualità e gerarchia che scaturiscono dalla subordinazione dei beni e dalla loro disponibilità all'"essere" dell'uomo ed alla sua vera vocazione. (Giovanni Paolo II)
140. Il massimo desiderio sessuale di un uomo è una vergine con l'esperienza di una puttana. (Edward Dahlberg)
141. Il materialismo, struggendo ogni dignità d'origine e di destino nell'uomo, dissecca la vite del cuore (G. Mazzini).
142. Il non avere alcun male è il maggior bene che l'uomo possa sperare. (M. de Montaigne)
143. Il peccato è una cosa che si stampa sulla faccia di un uomo: non lo si può nascondere. (O. Wilde)
144. Il pensiero fa la grandezza dell'uomo. (Blaise Pascal)
145. Il pensiero fa la grandezza dell'uomo. (Pascal)
146. Il pensiero porta l'uomo dalla schiavitù alla libertà. (Henry Wadsworth Longfellow)
147. Il pericolo dell'abuso consumistico e l'apparizione delle necessità artificiali non debbono affatto impedire la stima e l'utilizzazione dei nuovi beni e risorse posti a nostra disposizione; in ciò dobbiamo, anzi, vedere un dono di Dio e una risposta alla vocazione dell'uomo, che si realizza pienamente in Cristo. Ma per conseguire il vero sviluppo e necessario non perder mai di vista detto parametro, che è nella natura specifica dell'uomo, creato da Dio a sua immagine e somiglianza. (Giovanni Paolo II)
148. Il piacere è sempre o passato o futuro, e non è mai presente (Giacomo Leopardi)
149. Il più ricco fra gli uomini è l'economo, il più povero è l'avaro (Chamfort)
150. Il poeta guarda il mondo come un uomo guarda una donna. (Wallace Stevens)
151. Il primo santo bacio d'amica insegna all'uomo la speranza, la fede nella vita; e l'amore e la fede creano il desiderio del meglio, la potenza di raggiungerlo a grado a grado, l'avvenire insomma, il cui simbolo vivente è il bambino, legame tra noi e le generazioni future. (G. Mazzini)
152. Il primo sintomo della morte è la nascita. (Stanislaw J. Lec)
153. Il radiologo è l'unico uomo per cui la donna sia trasparente. (S. Guitry)
154. Il ritardatario è un uomo che è puntuale in una cosa sola: nello smettere di lavorare (J.Garland Pollrd)
155. Il semplice fatto di aver pubblicato un libro di sonetti di seconda scelta rende un uomo assolutamente irresistibile. (O. Wilde)
156. Il Signore creò l'uomo dalla terra e ad essa lo fa tornare di nuovo. (Siracide)
157. Il Signore ha creato medicamenti dalla terra, l'uomo assennato non li disprezza. (Siracide)
158. Il sonno, e tutto ciò che induce il sonno, è di per se stesso piacevole (Giacomo Leopardi)
159. Il tempo libera l'uomo dagli affanni. (Terenzio)
160. In nessun caso l'uomo sa fermarsi al punto del suo bisogno. (M. de Montaigne)
161. In ogni fatica c'è un vantaggio, ma la loquacità produce solo miseria. (Salomone)
162. In qualunque terra voi siate, dovunque un uomo combatte pel diritto, pel giusto, pel vero, ivi è un vostro fratello: dovunque un uomo soffre, tormentato dall'errore, dall'ingiustizia, dalla tirannide, ivi è un vostro fratello, liberi e schiavi SIETE TUTTI FRATELLI. (G. Mazzini)
163. Iniziare un litigio è come aprire una diga, prima che la lite si esasperi, troncala. (Salomone)
164. Io sono un uomo: non considero nulla che sia umano estraneo a me (Terenzio)
165. La bellezza di una donna allieta il volto; e sorpassa ogni desiderio dell'uomo; se vi è poi sulla sua lingua bontà e dolcezza, suo marito non è più uno dei comuni mortali. (Siracide)
166. La calamità dell'uomo, è il creder di sapere. (M. de Montaigne)
167. La capacità di perfezionamento nell'uomo è indefinita. (G. Mazzini)
168. La corruzione è il sintomo più infallibile della libertà costituzionale. (Edward Gibbon)
169. La coscienza di un uomo talvolta suole avvertire meglio di sette sentinelle collocate in alto per spiare. (Siracide)
170. La democrazia è la forma di governo che dà ad ogni uomo il diritto di essere il proprio oppressore. (Henry Louis Mencken)
171. La donna che va a letto con un uomo, deve con la veste abbandonare anche la vergogna, e riprenderla con la gonna. (M. de Montaigne)
172. La donna innamorata non perdona le offese che le ha fatto il suo uomo, le dimentica. L'uomo innamorato non dimentica le offese fattegli dalla sua donna, le perdona. (U. Ojetti)
173. La donna non si vestirà da uomo, né l'uomo da donna: chi fa queste cose è disprezzato da Dio. (Bibbia)
174. La donna per l'uomo è uno scopo, l'uomo per la donna è un mezzo (A.Karr)
175. La donna perfetta è la corona del marito, ma quella che lo disonora è come carie nelle sue ossa. (Salomone)
176. La felicità dell'uomo moderno: guardare le vetrine e comprare tutto quello che può permettersi, in contanti o a rate (Erich Fromm)
177. La felicità dell'uomo sposato dipende da chi non ha sposato. (O. Wilde)
178. La felicità rende l'uomo pigro (Tacito)
179. La fornace prova gli oggetti del vasaio, la prova dell'uomo si ha nella sua conversazione. (Siracide)
180. La gioia del cuore è vita per l'uomo, l'allegria di un uomo è lunga vita. (Siracide)
181. La lettura rende un uomo completo, la conversazione lo rende agile di spirito e la scrittura lo rende esatto. (Francis Bacon)
182. La mano pigra fa impoverire, la mano operosa arricchisce. (Salomone)
183. La morte di un uomo è meno affar suo che di chi gli sopravvive. (Thomas Mann)
184. La natura ha fatto l'uomo felice e buono, ma la società lo deprava e lo rende miserabile (Jean-Jacqques Rousseau)
185. La parola è stata data all'uomo per nascondere il pensiero. (Voltaire)
186. La perfezione dell'uomo consiste proprio nello scoprire le proprie imperfezioni. (Sant'Agostino)
187. La peste dell'uomo è la presunzione di sapere. (M. de Montaigne)
188. La pietà è un condimento a tutte le virtù che può avere un omo. (San Bernardino da Siena)
189. La più disgraziata e fragile di tutte le creature è l'uomo, e nello stesso tempo la più orgogliosa. (M. de Montaigne)
190. La presente generazione avverte di essere privilegiata, perché il progresso le offre molte possibilità, appena qualche decennio fa insospettate. L'attività creatrice dell'uomo, la sua intelligenza e il suo lavoro, hanno causato profondi cambiamenti sia nel campo della scienza e della tecnica, come nella vita sociale e culturale. L'uomo ha esteso il suo potere sulla natura ed ha acquistato una conoscenza più approfondita delle leggi del proprio comportamento sociale. Egli ha visto crollare o restringersi gli ostacoli e le distanze che separano uomini e nazioni, grazie ad un accresciuto senso universalistico, ad una più chiara coscienza dell'unità del genere umano e all'accettazione della reciproca dipendenza in un'autentica solidarietà, e grazie infine al desiderio--e alla possibilità--di venire a contatto con i propri fratelli e sorelle al di là delle divisioni artificialmente create dalla geografia o dalle frontiere nazionali o razziali.(Giovanni Paolo II)
191. La psicoanalisi ha dovuto far discendere la vita psichica dell'adulto da quella del bambino, prendere sul serio il detto: il bambino è il padre dell'uomo. (S. Freud)
192. La psicoanalisi mette in evidenza solo l'aspetto peggiore di ogni singolo uomo. (S. Freud)
193. La ragione è per l'uomo un male necessario. (N. de Chamfort)
194. La religione di un uomo non vale molto se non ne traggono beneficio anche il suo cane e il suo gatto (Abraham Lincoln)
195. La ricchezza di un uomo sono le sue idee. (Voltaire)
196. La situazione dell'uomo nel mondo contemporaneo, infatti, sembra lontana dalle esigenze oggettive dell'ordine morale, come dalle esigenze della giustizia e, ancora più, dell'amore sociale. (Giovanni Paolo II)
197. La sovranità dell'uomo è nella scienza. (Bacone)
198. La speranza è soltanto il sogno dell'uomo sveglio. (Matthew Prior)
199. La strada dei giusti è come la luce dell'alba, che aumenta lo splendore fino al meriggio. (Salomone)
200. La terra è madre di tutti e tutti devono avere su essa eguali diritti. È come sperare che i fiumi possano andare contro corrente il credere che un uomo nato libero possa essere felice, quando lo si costringe e quando gli si toglie la libertà di andare dove vuole. (Joseph - Capo pellerossa)
201. La terra senza l'uomo non è che un vasto deserto, o per dir meglio un sepolcro; ella abbisogna delle mani di lui per esser coltivata; cosicché a ragione lo riguarda come un signore e sovrano, ed, attenta in riconoscerne le cure e il dominio, secondo il corso delle stagioni ora gli offre i più vaghi fiori ora i frutti più delicati ed eccellenti. (Ganganelli)
202. La vera beneficenza, oggi, non consiste nel far l'elemosina. Consiste nell'ispirare all'uomo delle classi inferiori il rispetto di sé stesso, il sentimento della dignità umana; consiste nell'ispirargli, e più che con le parole con l'esempio, l'amor del lavoro, il culto del vero, il gusto del bello, l'abito del risparmio che mena all'indipendenza, il più prezioso di tutti i beni. (M. Lessona)
203. La vera elevazione dell'uomo, conforme alla vocazione naturale e storica di ciascuno non si raggiunge sfruttando solamente l'abbondanza dei beni e dei servizi, o disponendo di perfette infrastrutture. Quando gli individui e le comunità non vedono rispettate rigorosamente le esigenze morali, culturali e spirituali, fondate sulla dignità della persona e sull'identità propria di ciascuna comunità, a cominciare dalla famiglia e dalle società religiose, tutto il resto--disponibilità di beni, abbondanza di risorse tecniche applicate alla vita quotidiana, un certo livello di benessere materiale-- risulterà insoddisfacente e, alla lunga, disprezzabile. (Giovanni Paolo II)
204. la vera pace del cuore la si trova resistendo alle passioni, non soggiacendo ad esse. Non già nel cuore di colui che è attaccato alla carne, non già nell'uomo volto alle cose esteriori sta la pace; ma nel cuore di colui che è pieno di fervore spirituale. (T. da Kempis)
205. La via degli empi è come l'oscurità: non sanno dove saranno spinti a cadere. (Salomone)
206. La vita morale dell'uomo è parte della materia dell'artista, ma la moralità dell'arte consiste nell'uso perfetto di un mezzo imperfetto. (O. Wilde)
207. L'abuso e la disobbedienza alla legge non possono essere impediti da nessuna legge (Giacomo Leopardi)
208. L'adempimento del dovere è talmente necessario al nostro bene, che persino i dolori e la morte, che sembrano essere il più immediato nostro danno, si cangiano in voluttà per la mente dell'uomo generoso che patisce e muore coll'intenzione di giovare al prossimo. (S. Pellico)
209. L'agricoltore non è né più né meno che un uomo abile con un senso dell'humus. (E. B. White)
210. L'amicizia fra un uomo e una donna è sempre un poco erotica, anche se inconsciamente. (J.L. Borges)
211. L'animale più intelligente non è l'uomo, ma la marmotta. Infatti dorme nei mesi più brutti dell'anno (J.Normand)
212. L'arte e la rivolta non moriranno che con l'ultimo uomo. (Dostojewski)
213. L'artista è un uomo che non prostituirà mai la sua arte, eccetto che per denaro. (Henri Meyers)
214. Lasciando che la sua libertà sia violata, l'uomo tradisce la propria natura e si ribella contro i decreti di Dio. (G. Mazzini)
215. L'assennato accetta i comandi, il linguacciuto va in rovina. (Salomone)
216. L'aumento dei mezzi e quello del tempo libero sono i due civilizzatori dell'uomo. (Benjamin Disraeli)
217. Le ali della scienza potrebbero riportare l'uomo all'età della pietra. (W. Churchill)
218. Le carezze dell'uomo malvagio nascondono inganni. (Fedro)
219. Le cose di prima necessità per la vita dell'uomo sono: acqua, fuoco, ferro, sale, farina di frumento, latte, miele, succo di uva, olio e vestito. Tutte queste cose per i pii sono beni, ma per i peccatori diventano mali. (Siracide)
220. Le critiche sono la tassa che un uomo paga al pubblico per essere famoso. (Jonathan Swift)
221. Le donne sono come le ciliegie: una tira l'altra (Giacomo Casanova)
222. Le migliori lettere d'amore di una donna sono sempre scritte all'uomo che lei tradisce. (Lawrence George Durrell)
223. Le parole dello stolto sono la verga del suo orgoglio; le labbra dei saggi sono la loro difesa (Salomone)
224. Le parole sono, naturalmente, la più potente droga usata dall'uomo. (Rudyard Kipling)
225. Le passioni dell'uomo sono soltanto i mezzi di cui la natura si serve per conseguire i suoi scopi. (Sade)
226. Le peggiori cricche sono quelle composte da un uomo solo. (Shaw)
227. Le ricchezze accumulate in fretta diminuiscono, chi le raduna a poco a poco le accresce. (Salomone)
228. Le ricchezze moltiplicano gli amici, ma il povero è abbandonato anche dall'amico che ha. (Salomone)
229. Le ricchezze sono giustamente disprezzate dall'uomo saggio, perché uno scrigno ricco impedisce la lode genuina. (Fedro)
230. L'empio è preda delle sue iniquità, è catturato con le funi del suo peccato. (Salomone)
231. L'esperienza degli anni più recenti dimostra che, se tutta la massa delle risorse e delle potenzialità, messe a disposizione dell'uomo, non è retta da un intendimento morale e da un orientamento verso il vero bene del genere umano, si ritorce facilmente contro di lui per opprimerlo. (Giovanni Paolo II)
232. L'infelicità di ciascun uomo è assolutamente eguale a quella di ciascun altro, in qualunque condizione o situazione si trovi questo o quello. E perciò, esattamente parlando, tanto gode e tanto pena il povero, il vecchio, il debole, il brutto, l'ignorante, quanto il ricco, il giovane, il forte, il bello, il dotto: perché ciascuno nel suo stato si fabbrica i suoi beni e i suoi mali (G. Leopardi).
233. L'ingegno di un uomo si giudica meglio dalle sue domande che dalle sue risposte (Duca di Lévis)
234. L'iniquo accetta regali di sotto il mantello per deviare il corso della giustizia. (Salomone)
235. L'intelligenza è invisibile per l'uomo che non ne possiede. (Arthur Schopenhauer)
236. Lo psicanalista è un uomo che per risolvere i propri problemi si finge capace di risolvere quelli altrui. (Alessandro Morandotti)
237. Lo psicanalista è un uomo che, dopo molte sedute con i propri pazienti, sa dirti che cosa gli manca. (Peter Sellers)
238. Lo scienziato non è l'uomo che fornisce le vere risposte: è quello che pone le vere domande. (Claude Lévi Strauss)
239. Lo stile è l'abito dei pensieri, e un pensiero ben vestito come un uomo ben vestito, si presenta molto meglio (Lord Chesterfield)
240. Lo stolto alza la voce mentre ride; ma l'uomo saggio sorride appena in silenzio. (Siracide)
241. L'odio suscita litigi, l'amore ricopre ogni colpa. (Salomone)
242. L'umanità si prende troppo sul serio. È il peccato originale del mondo. Se l'uomo delle caverne fosse stato capace di ridere, la storia sarebbe stata diversa. (O. Wilde)
243. L'uomo a cui è dato soffrire più degli altri, è degno di soffrire più degli altri. (D'Annunzio)
244. L'uomo assennato ha fiducia nella legge, la legge per lui è degna di fede come un oracolo. (Siracide)
245. L'uomo astuto, quando si trova in qualche pericolo, suole uscirne con danno degli altri. (Fedro)
246. L'uomo benefico è colui che dà meglio, non colui che dà molto (Victor Hugo)
247. L'uomo che non bada a liberasi la mente dalle idee ignobili e spesso le accoglie, viene non di rado trascinato da esse ad azioni ignobili. (S. Pellico).
248. L'uomo che non commette errori di solito non combina nulla. (E. J. Phelps)
249. L'uomo che non solo decide di morire, ma trova anche il modi di farlo, è grande. (Seneca)
250. L'uomo che sa non parla; l'uomo che parla non sa (Lao Tze)
251. L'uomo che sa tutto: ecco l'ideale moderno. E la mente dell'uomo che sa tutto è una cosa terribile. È come un negozio di cianfrusaglie, pieno di polvere e di mostruosità, dove ogni cosa ha un prezzo superiore di quel che vale. (O. Wilde)
252. L'uomo che si affanna per aumentare il patrimonio, ne viene schiacciato, è un vinto, che ha abbandonato le armi sul campo dell'onore. (Orazio)
253. L'uomo che teme la sofferenza soffre già di ciò di cui ha paura. (M. de Montaigne)
254. L'uomo che tenta di conquistarsi l'affetto altrui con delle buone azioni fa invece l'amara esperienza dell'ingratitudine. (B. Russell)
255. L'uomo che viaggia solo può partire oggi; ma chi viaggia in compagnia deve aspettare che l'altro sia pronto. (Henry David Thoreau)
256. L'uomo contemporaneo ha dunque paura che, con l'uso dei mezzi inventati da questo tipo di civiltà, i singoli individui ed anche gli ambienti, le comunità, le società, le nazioni, possano rimanere vittima del sopruso di altri individui, ambienti, società. La storia del nostro secolo ne offre esempi in abbondanza. Malgrado tutte le dichiarazioni sui diritti dell'uomo nella sua dimensione integrale, cioè nella sua esistenza corporea e spirituale, non possiamo dire che questi esempi appartengano soltanto al passato. (Giovanni Paolo II)
257. L'uomo contemporaneo si interroga spesso, con profonda ansia, circa la soluzione delle terribili tensioni che si sono accumulate sul mondo e si intrecciano in mezzo agli uomini. E se talvolta non ha il coraggio di pronunciare la parola "misericordia", oppure nella sua coscienza, priva di contenuto religioso, non ne trova l'equivalente, tanto più bisogna che la Chiesa pronunci questa parola, non soltanto in nome proprio, ma anche in nome di tutti gli uomini contemporanei. (Giovanni Paolo II)
258. L'uomo d'azione è l'unica persona che abbia più illusioni del sognatore. (Oscar Wilde)
259. L'uomo d'oggi sembra essere sempre minacciato da ciò che produce, cioè dal risultato del lavoro delle sue mani e, ancor più, del lavoro del suo intelletto, delle tendenze della sua volontà. I frutti di questa multiforme attività dell'uomo, troppo presto e in modo spesso imprevedibile, sono non soltanto e non tanto oggetto di "alienazione", nel senso che vengono semplicemente tolti a colui che li ha prodotti; quanto, almeno parzialmente, in una cerchia conseguente e indiretta dei loro effetti, questi frutti si rivolgono contro l'uomo stesso.(Giovanni Paolo II)
260. L'uomo dotto ha sempre con sé le sue ricchezze. (Fedro)
261. L'uomo è "un instancabile ricercatore di piacere" e gli pesa ogni rinuncia ad un piacere che ha conosciuto precedentemente. (S. Freud)
262. L'uomo è assai insensato. Non saprebbe fabbricare un piccolissimo insetto e fabbrica Dei a dozzine. (M. de Montaigne)
263. L'uomo è certamente pazzo: non sa fare un verme e fa dei a dozzine (Montaigne)
264. L'uomo è il computer più straordinario di tutti. (John Fitzgerald Kennedy)
265. L'uomo è il fuoco, e la donna è la stoppa: viene il diavolo e soffia. (G. Verga)
266. L'uomo è il peggior nemico di se stesso. (Marco Tullio Cicerone)
267. L'uomo è la misura di tutte le cose. (Pitagora)
268. L'uomo è la sola creatura che rifiuta di essere ciò che è (Albert Camus)
269. L'uomo e la sorte la pensano sempre in modo diverso (Publilio Siro)
270. L'uomo è l'immagine dei suoi pensieri. (Gandhi)
271. L'uomo è l'unico animale per il quale la sua stessa esistenza è un problema che deve risolvere. (Erich Fromm)
272. L'uomo è nato a vivere per gli altri e solo in ciò può ritrovare la sua felicità; esso è fatto dalla natura in maniera che tutto quello che nella sua vita intellettuale e morale non riesca a santificar col dovere resta profanato e decade. (P. Villari)
273. L'uomo è nato per muoversi, per scrutare, per sapere chi è, che cosa fa, dove va. Se l'uomo muore sotto la fatica, egli muore onorato e forse utile agli altri. (M. D'Azeglio)
274. L'uomo è per natura un animale politico. (Aristotele)
275. L'uomo è un animale sociale che detesta i suoi simili. (Delacroix)
276. L'uomo è un essere che fa rumore, cattiva musica e lascia abbaiare il cane. Solo qualche rara volta sta zitto, ma allora è morto (Kurt Tucholsky)
277. L'uomo è un nulla Che è l'uomo? E a che può servire? Qual è il suo bene e qual è il suo male? Quanto al numero dei giorni dell'uomo, cento anni sono gia molti. Come una goccia d'acqua nel mare e un grano di sabbia così questi pochi anni in un giorno dell'eternità. (Siracide)
278. L'uomo è un piccolo mondo. (Democrito)
279. L'uomo è una fragile e debole creatura, eppure può dominare finanche sulle belve della foresta. La vera grandezza dell'uomo sta però nel dominare sé stesso. (G. Nardi)
280. L'uomo elegante è quello di cui non noti mai il vestito. (William Somerset Maugham)
281. L'uomo energico, l'uomo di successo, è colui che riesce, a forza di lavoro, a trasformare in realtà le sue fantasie di desiderio. (S. Freud)
282. L'uomo garbato e saggio si dice sempre pronto con chi lo merita. (Orazio)
283. L'uomo ha giustamente paura di restar vittima di una oppressione che lo privi della libertà interiore, della possibilità di esternare la verità di cui è convinto, della fede che professa, della facoltà di obbedire alla voce della coscienza che gli indica la retta via da seguire. (Giovanni Paolo II)
284. L'uomo il quale presume del suo sapere non sa neppure cosa sia il sapere. (M. de Montaigne)
285. L'uomo impoverisce le cose molto più con le parole che con il silenzio. (Gandhi)
286. L'uomo infedele al proprio letto dice fra sé: "Chi mi vede? Tenebra intorno a me e le mura mi nascondono; nessuno mi vede, che devo temere? Dei miei peccati non si ricorderà l'Altissimo". Il suo timore riguarda solo gli occhi degli uomini; non sa che gli occhi del Signore sono miriadi di volte più luminosi del sole; essi vedono tutte le azioni degli uomini e penetrano fin nei luoghi più segreti. (Siracide)
287. L'uomo interiore, prima di occuparsi di altre cose, guarda dentro di sé; e, intento diligentemente a se stesso, è portato a tacere degli altri. Solamente se starai zitto sugli altri, guardando specialmente a te stesso, giungerai a una vera e devota interiorità. (T. da Kempis)
288. L'uomo mangia anche con gli occhi, specie se la cameriera è carina. (Ugo Tognazzi)
289. L'uomo nasce per soffrire. (Giobbe)
290. L'uomo non conosce né l'amore né l'odio; davanti a lui tutto è vanità. (Ecclesiaste)
291. L'uomo non conosce neppure la sua ora: simile ai pesci che sono presi dalla rete fatale e agli uccelli presi al laccio, l'uomo è sorpreso dalla sventura che improvvisa si abbatte su di lui. (Ecclesiaste)
292. L'uomo non è nulla più di un giunco, il più debole della natura: ma è un giunco pensante. (Blaise Pascal)
293. L'uomo non può rinunciare a se stesso, né al posto che gli spetta nel mondo visibile; non può diventare schiavo delle cose, schiavo dei sistemi economici, schiavo della produzione, schiavo dei suoi propri prodotti. Una civiltà dal profilo puramente materialistico condanna l'uomo a tale schiavitù, pur se talvolta, indubbiamente, ciò avvenga contro le intenzioni e le premesse stesse dei suoi pionieri. (Giovanni Paolo II)
294. L'uomo per la parola, e il bue per le corna. (G. Verga)
295. L'uomo perfetto non cerca soltanto di astenersi dal male. E neanche di fare il bene per timore del castigo. Né di avere un buon comportamento per la speranza della ricompensa promessa. L'uomo perfetto fa il bene per amore. (Clemente Alessandrino)
296. L'uomo più ricco è quello i cui piaceri sono più a buon mercato (Henry David Thoreau)
297. L'uomo politico è colui che lavorando per il vostro bene ottiene il suo (Eduard Jurist)
298. L'uomo potrà sfuggire alla giustizia umana ma non a quella divina. (S. Pio da Pietrelcina)
299. L'uomo prudente ha la sapienza davanti a sé, ma gli occhi dello stolto vagano in capo al mondo. (Salomone)
300. L'uomo può credere all'impossibile, non crederà mai all'improbabile (Oscar Wilde)
301. L'uomo può, ossia è capace di fare anche il male; ma non lo deve fare, appunto perché è male; la libertà deve usarsi solo per il bene. (Catechismo di S. Pio X)
302. L'uomo retto, ben trova motivo di pianto doloroso. Sia che rifletta su di sé o che vada pensando agli altri, egli comprende che nessuno vive quaggiù senza afflizioni; e quanto più severamente si giudica, tanto maggiormente si addolora. (T. da Kempis)
303. L'uomo ricorre alla verità solamente quando è a corto di bugie (M. Lenoir)
304. L'uomo saggio si costruisce più opportunità di quante ne ha trovate. (Bacone)
305. L'uomo sembra spesso non percepire altri significati del suo ambiente naturale, ma solamente quelli che servono ai fini di un immediato uso e consumo. Invece, era volontà del Creatore che l'uomo comunicasse con la natura come "padrone" e "custode" intelligente e nobile, e non come "sfruttatore" e "distruttore" senza alcun riguardo. (Giovanni Paolo II)
306. L'uomo si crede savio quando la sua pazzia sonnecchia. (Denis Diderot)
307. L'uomo va giudicato soprattutto dai suoi vizi; le virtù si possono fingere; i vizi invece sono sempre genuini. (K. Kinski)
308. L'uomo vano ed ignorante gongola di piacere alle lodi che voi date al suo cappello, alla sua giubba, al suo abito, mentre un uomo di spirito ne rimane offeso (M. Gioia)
309. L'uomo vede in superficie, Dio invece vede nel cuore; l'uomo guarda alle azioni esterne. Dio giudica invece le intenzioni. (T. da Kempis)
310. L'uomo vive sempre più nella paura. Egli teme che i suoi prodotti, naturalmente non tutti e non nella maggior parte, ma alcuni e proprio quelli che contengono una speciale porzione della sua genialità e della sua iniziativa, possano essere rivolti in modo radicale contro lui stesso; teme che possano diventare mezzi e strumenti di una inimmaginabile autodistruzione, di fronte alla quale tutti i cataclismi e le catastrofi della storia, che noi conosciamo, sembrano impallidire. (Giovanni Paolo II)
311. L'uomo, a forza di cibi succulenti, scava la fossa con i propri denti. (Proverbio)
312. L'uomo, per sua natura, anela a sapere; ma che importa il sapere se non si ha il timor di Dio? (T. da Kempis)
313. Ma che c'è di strano, se tu, polvere e nulla, ti sottoponi a un uomo, per amore di Dio, quando io, onnipotente ed altissimo, che dal nulla ho creato tutte le cose per amor tuo, mi feci piccolo fino a sottopormi all'uomo? Mi sono fatto l'ultimo e il più piccolo di tutti, proprio perché, per questo mio abbassarmi, tu potessi vincere la tua superbia. (T. da Kempis)
314. Mangia da uomo ciò che ti è posto innanzi; non masticare con voracità per non renderti odioso. (Siracide)
315. Mangiare, bere, star sveglio, dormire, riposare, lavorare, e dover soggiacere alle altre necessità che ci impone la nostra natura, tutto ciò, in realtà, è una miseria grande e un dolore per l'uomo religioso; il quale amerebbe essere sciolto e libero da ogni peccato. In effetti l'uomo che vive interiormente si sente schiacciato, come sotto un peso, dalle esigenze materiali di questo mondo; ed è perciò che il profeta prega fervorosamente di essere liberato, dicendo: "Signore, toglimi da queste necessità" (T. da Kempis)
316. Mi considero un uomo comune, eccetto per il fatto che mi considero un uomo comune. (M. de Montaigne)
317. Mi domando chi ha mai detto che l'uomo è un animale ragionevole. È stata la definizione più prematura che sia stata data. L'uomo è molte cose, ma non è ragionevole. (O. Wilde)
318. Molte sono le cose straordinarie, ma nulla v'è di più straordinario dell'uomo. (Sofocle)
319. Molte sono le cose terribili, ma nulla è più terribile dell'uomo (Sofocle)
320. Molti, non appena accade qualcosa di male, si fanno tosto impazienti e perdono la buona volontà. Ma le vie dell'uomo non dipendono sempre da lui. E' Dio che può dare e consolare, quando vuole e quanto vuole e a chi egli vuole; nella misura che gli piacerà e non di più. (T. da Kempis)
321. Nei guai non ci vuol pianto ma consiglio. (Giacomo Leopardi)
322. Nel molto parlare non manca la colpa, chi frena le labbra è prudente. (Salomone)
323. Nel parlare ci può essere onore o disonore; la lingua dell'uomo è la sua rovina. (Siracide)
324. Nelle disgrazie può trovarsi la fortuna per un uomo, mentre un profitto può essere una perdita. (Siracide)
325. Nell'uomo primitivo è in primo luogo la paura che suscita l'idea religiosa. (Einstein)
326. Nessun grand'uomo vive invano: la storia del mondo non è che la biografia degli uomini grandi. (Thomas Carlyle)
327. Nessun gruppo sociale, per esempio un partito, ha diritto di usurpare il ruolo di guida unica perché ciò comporta la distruzione della vera soggettività della società e delle persone-cittadini, come avviene in ogni totalitarismo. In questa situazione l'uomo e il popolo diventano "oggetto", nonostante tutte le dichiarazioni in contrario e le assicurazioni verbali. (Giovanni Paolo II)
328. Nessun uomo civile rimpiange mai un piacere e nessun uomo incivile sa che cosa è un piacere. (O. Wilde)
329. Nessun uomo è felice, da sposato, se deve bere del gin peggiore di quello che era solito bere da scapolo. (Henry Louis Mencken)
330. Nessun uomo è giustificato a fare il male per motivi di convenienza. (Theodore Roosevelt)
331. Nessun uomo è padrone del suo soffio vitale tanto da trattenerlo, né alcuno ha potere sul giorno della sua morte, né c'è scampo dalla lotta; l'iniquità non salva colui che la compie. (Ecclesiaste)
332. Nessun uomo è stimato per gli abiti sfarzosi, tranne che dai pazzi e dalle donne. (Sir Walter Ralegh)
333. Nessuna città dovrebbe essere tanto grande che un uomo una mattina non possa uscirne camminando. (Cyril Vernon Connolly)
334. Nessuno è così avanzato nella perfezione e così santo da non aver talvolta delle tentazioni. Andare esenti del tutto da esse non possiamo. Tuttavia, per quanto siano moleste e gravose, le tentazioni spesso sono assai utili; perché, a causa delle tentazioni, l'uomo viene umiliato, purificato e istruito. (T. da Kempis)
335. Nessuno può essere veramente amico dell'uomo se non è innanzi tutto amico della verità. (Sant'Agostino)
336. Niente è più misero eppur più superbo dell'uomo (Plinio)
337. Noi speriamo di vedere un mondo fondato su quattro libertà essenziali per l'uomo. La prima è la libertà di parola e di espressione. La seconda è la libertà di venerare Dio come sembra più opportuno. La terza è la libertà dalla miseria. La quarta è la libertà dalla paura: ciò, tradotto su scala mondiale, significa una riduzione degli armamenti cosi potente ed efficace che nessuna nazione possa compiere una aggressione militare contro qualche vicino. Non si tratta della visione di un lontano avvenire, ma di basi precise per un mondo realizzabile nei nostri tempi, dalla nostra generazione. (F.D. Roosevelt)
338. Non appoggiarti alle tue forze, ma salda la tua speranza in Dio: se farai tutto quanto sta in te, Iddio aderirà al tuo buon volere. Non confidare nel sapere tuo o nella capacità di un uomo purchessia, ma piuttosto nella grazia di Dio, che sostiene gli umili e atterra i presuntuosi. (T. da Kempis)
339. Non c'è bestia al mondo tanto da temersi dall'uomo, quanto l'uomo. (M. de Montaigne)
340. Non c'è di meglio per l'uomo che mangiare e bere e godersela nelle sue fatiche; ma mi sono accorto che anche questo viene dalle mani di Dio. Difatti, chi può mangiare e godere senza di lui? Egli concede a chi gli è gradito sapienza, scienza e gioia, mentre al peccatore dà la pena di raccogliere e d'ammassare per colui che è gradito a Dio. Ma anche questo è vanità e un inseguire il vento! (Ecclesiaste)
341. Non c'è ebreo né greco, non c'è schiavo né uomo libero, non c'è né uomo né donna, ma siete tutti insieme uno solo in Cristo Gesù. (S. Paolo)
342. Non c'è ospite tanto gradito che non diventi scomodo dopo tre giorni. (Plauto)
343. Non c'è uomo, per quanto decrepito, che non pensi di avere ancora in corpo venti anni. (M. de Montaigne)
344. Non continuare a discutere di come deve essere un uomo buono: devi esserlo (Marco Aurelio)
345. Non crederti migliore di altri, affinché, per avventura, tu non sia ritenuto peggiore dinanzi a Dio, che ben conosce quello che c'è in ogni uomo. (T. da Kempis)
346. Non definire un uomo felice finché non muore: tutt'al più, egli è fortunato. (Solone)
347. Non deridere un uomo dall'animo amareggiato, poiché c'è chi umilia e innalza. (Siracide)
348. Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. (Gesù)
349. Non dire al tuo prossimo: "Và, ripassa, te lo darò domani", se tu hai ciò che ti chiede. (Salomone)
350. Non disonorare il santo nome d'amico, dandolo ad un uomo di niuna o poca virtù. (S. Pellico).
351. Non disprezzare un uomo quando è vecchio, perché anche di noi alcuni invecchieranno. (Siracide)
352. Non è che sono contrario al matrimonio; però mi pare che un uomo e una donna siano le persone meno adatte a sposarsi. (Massimo Troisi)
353. Non è difficile per un uomo fare qualche buona azione; il difficile è agir bene tutta la vita, senza mai far nulla di male (Mao Tse-Tung)
354. Non è giusto disprezzare un povero assennato e non conviene esaltare un uomo peccatore. (Siracide)
355. Non è grande uomo chi sa molto, ma chi ha molto meditato (Luigi Settembrini)
356. Non è importante il modo in cui in uomo muore, ma quello in cui vive: l'atto di morire non è importante, dura così poco. (Samuel Johnson)
357. Non è lecito avere degli schiavi. Ogni uomo è figlio di Dio ed è fatto a Sua immagine. Possedere degli uomini significa fare mercato della stessa immagine di Dio. (S. Gregorio Magno)
358. Non è proprio che la stupidità e la mancanza di timore da parte dell'uomo comune gli dà quella sopportazione per i mali presenti e quella profonda noncuranza dei sinistri accidenti? (M. de Montaigne)
359. Non esiste un uomo tanto povero da non poter donare qualcosa agli altri. (Romano Battaglia)
360. Non fidarti mai dei consigli di un uomo in difficoltà. (Esopo)
361. Non ho mai sentito che un uomo intelligente sia mai nato da una famiglia completamente stupida. (Thomas Carlyle)
362. Non imprestare a un uomo più forte di te; quello che gli hai prestato, consideralo come perduto. (Siracide)
363. Non insultare un uomo convertito dal peccato, ricòrdati che siamo tutti degni di pena. (Siracide)
364. Non litigare con un uomo linguacciuto e non aggiungere legna sul suo fuoco. (Siracide)
365. Non litigare con un uomo potente per non cadere poi nelle sue mani. (Siracide)
366. Non litigare con un uomo ricco, perché egli non t'opponga il peso del suo danaro, poiché l'oro ha corrotto molti e ha fatto deviare il cuore dei re. (Siracide)
367. Non lodare un uomo per la sua bellezza e non detestare un uomo per il suo aspetto. (Siracide)
368. Non lodare un uomo prima che abbia parlato, poiché questa è la prova degli uomini. (Siracide)
369. Non meritare il titolo di calunniatore e non tendere insidie con la lingua, poiché la vergogna è per il ladro e una condanna severa per l'uomo falso. (Siracide)
370. Non mi sembra un uomo libero quello che non ozia di tanto in tanto. (Marco Tullio Cicerone)
371. Non mostri la sua bellezza a qualsiasi uomo, non segga a ciarlare insieme con le altre donne, perché dagli abiti esce fuori la tignola e dalla donna malizia di donna. (Siracide)
372. Non negare un beneficio a chi ne ha bisogno, se è in tuo potere il farlo. (Salomone)
373. Non parlare agli orecchi di uno stolto, perché egli disprezzerà le tue sagge parole. (Salomone)
374. Non puoi dire di conoscere un uomo finché non hai diviso un'eredità con lui. (Johann Caspar Lavater)
375. Non quello che entra nella bocca rende impuro l'uomo, ma quello che esce dalla bocca rende impuro l'uomo!. (Gesù)
376. Non rattristare un affamato, non esasperare un uomo già in difficoltà. (Siracide)
377. Non si deve giudicare il merito di un uomo dalle sue grandi qualità ma dall'uso che sa farne (François de la Rochefoucauld)
378. Non so cosa sia la vita di un mascalzone, non lo sono mai stato; ma quella di un uomo onesto è abominevole. (Joseph de Maistre)
379. Non sottometterti a un uomo stolto, e non essere parziale a favore di un potente. (Siracide)
380. Non ti vantare del domani, perché non sai neppure che cosa genera l'oggi. (Salomone)
381. Non tramare il male contro il tuo prossimo mentre egli dimora fiducioso presso di te. (Salomone)
382. Non vantarti del disonore di tuo padre, perché il disonore del padre non è gloria per te; la gloria di un uomo dipende dall'onore del padre, vergogna per i figli è una madre nel disonore. (Siracide)
383. Non veniamo mai meno ai disegni della divina provvidenza, che, miscens gaudia fletibus, alternando nella vita dell'individuo e delle nazioni le gioie e le lacrime, li conduce al conseguimento del nostro ultimo fine. Guardiamo, dietro la mano dell'uomo che così si manifesta, la mano di Dio che si occulta. (S. Pio da Pietrelcina)
384. Non voglio essere un genio: ho già problemi a sufficienza cercando di essere solo un uomo. (Albert Camus)
385. Nove situazioni io ritengo felici nel mio cuore, la decima la dirò con le parole: un uomo allietato dai figli, chi vede da vivo la caduta dei suoi nemici; felice chi vive con una moglie assennata, colui che non pecca con la sua lingua, chi non deve servire a uno indegno di lui; fortunato chi ha trovato la prudenza, chi si rivolge a orecchi attenti; quanto è grande chi ha trovato la sapienza, ma nessuno supera chi teme il Signore. Il timore del Signore è più di ogni cosa; chi lo possiede a chi potrà esser paragonato? (Siracide)
386. Nulla di ciò che è buono devi ascrivere a te; nessuna capacità, devi attribuire ad un mortale. Riconosci, invece, che tutto è di Dio, senza del quale nulla ha l'uomo. (T. da Kempis)
387. Nulla sulla terra consuma un uomo più rapidamente che la passione del risentimento. (Nietzsche)
388. Nuvole e vento, ma senza pioggia, tale è l'uomo che si vanta di regali che non fa. (Salomone)
389. O morte, come è amaro il tuo pensiero per l'uomo che vive sereno nella sua agiatezza, per l'uomo senza assilli e fortunato in tutto, ancora in grado di gustare il cibo! O morte, è gradita la tua sentenza all'uomo indigente e privo di forze, vecchio decrepito e preoccupato di tutto, al ribelle che ha perduto la pazienza! Non temere la sentenza della morte, ricòrdati dei tuoi predecessori e successori. (Siracide)
390. O uomo, guarda prima l'impresa a cui ti accingi, poi la tua costituzione e il peso che puoi sostenere. (Epitetto)
391. Oggi l'uomo ha paura di sé.Ha dimenticato il più elevato di tutti i doveri, il dovere che ciascuno di noi ha nei confronti di se stesso. (O. Wilde)
392. Ogni creatura vivente ama il suo simile, ogni uomo il suo vicino. (Siracide)
393. Ogni malizia è nulla, di fronte alla malizia di una donna, possa piombarle addosso la sorte del peccatore! Come una salita sabbiosa per i piedi di un vecchio, tale la donna linguacciuta per un uomo pacifico. (Siracide)
394. Ogni ragazza che sa cucinare può trovare un uomo che sa mangiare (A. Hall)
395. Ogni trattamento psicoanalitico è un tentativo di liberare l'amore rimosso che ha trovato un misero sfogo nel compromesso di un sintomo. (S. Freud)
396. Ogni uomo è colpevole di tutto il bene che non ha fatto. (Voltaire)
397. Ogni uomo è l'architetto del proprio destino. (Claudio Cieco Appio)
398. Ogni uomo ha un suo compito nella vita, e non è mai quello che egli avrebbe voluto scegliersi (H.Hesse)
399. Ogni uomo la cui libido, come risultato di pratiche sessuali masturbatorie o perverse, si sia abituata alle situazioni e alle condizioni di soddisfazione anormali, sviluppa nel matrimonio minore potenza. (S. Freud)
400. Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero.(Oscar Wilde)




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