- PROVERBI - ore



1. Chi è debitore non riposa come vuole.
2. Chi è nato disgraziato anche le pecore lo mordono.
3. Chi è sfortunato al gioco è fortunato in amore.
4. Chi entra mallevadore entra pagatore.
5. Chi fa onore ai panni, i panni fanno onore a lui.
6. Chi gode muore, e chi patisce stenta.
7. Chi ha delle pecore può far del latte.
8. Chi ha l'onore è un signore.
9. Chi ha orecchie intenda, chi ha denaro spenda.
10. Chi ha orecchie per intendere intenda.
11. Chi ha quattrini, non ha cuore.
12. A buon spenditore Iddio è tesoriere.
13. A cattivo lavoratore ogni zappa dà dolore.
14. A cattivo parlatore discreto ascoltatore.
15. A chi non piace il vino, il Signore faccia mancare l'acqua.
16. A chi troppo ride gli duole il cuore.
17. A discorrer troppo si muore.
18. A fiume torbido, guadagno di pescatore.
19. A lavoratore trascurato, i sorci mangiano il seminato.
20. A Loreto tanto va lo zoppo che il diritto.
21. A parole lorde, orecchie sorde.
22. A pazzo relatore, savio ascoltatore.
23. A roba fatta non manca compratore.
24. A Roma dottori, a Napoli ladroni, a Genova scavezzi, a Milan tagliacantoni, a Venezia forestieri, a Fiorenza scardassieri.
25. A San Michele (29 settembre) il calore va in cielo.
26. Abbi donna di te minore, se vuoi essere signore.
27. Al cattivo lavoratore or gli casca la zappa ora il marrone.
28. Al cuore non si comanda.
29. Al maggiore deesi l'onore.
30. Alla vista si conosce il cuore.
31. Ama chi t'ama, e chi non t'ama lascia; chi t'ama di buon cuore strigni e abbraccia.
32. Amar Cristo è la migliore di tutte le scienze.
33. Amicizia di grand'uomo e vino di fiasco, la mattina è buono e la sera è guasto (e anche Amor di servitore o di donna e vin di fiasco ecc.).
34. Amor di signore, amore di donnola.
35. Amor, dispetto, rabbia e gelosia sul core d'ogni donna han signoria.
36. Amore di noi stessi è naturale, l'amor proprio ci acceca e induce al male.
37. Amore è cieco, e vede da lontano.
38. Amore e gelosia nacquero insieme.
39. Amore è orbo, ma vede anche troppo.
40. Amore e signoria non soffron compagnia.
41. Amore e tigna non guarda dove si mette.
42. Amore e tosse (ovvero amore, sonno e rogna) non si nascondono.
43. Amore è una pillola inzuccherata.
44. Amore fa amore, e crudeltà fa tirannia.
45. Amore fa portar le calze vuote.
46. Amore non conosce misura.
47. Amore non è senza amaro.
48. Amore non mira lignaggio né fede né vassallaggio.
49. Amore non si compra né si vende, ma in premio d'amor, amor si rende.
50. Amore non si trova al mercato.
51. Amore nuovo va e viene, ed il vecchio si mantiene.
52. Amore onorato né vergogna né peccato.
53. Amore vecchio non fa ruggine.
54. Amore vuol fede, e fede vuol fermezza.
55. Anche il bue dell'imperatore ha solo due corna.
56. Aprile fa il fiore e maggio si ha il colore.
57. Baldezza di signore, cappello di matto.
58. Bandiera rotta fa onore al capitano.
59. Bella faccia il cuore allaccia.
60. Bellezza è come un fiore, presto nasce e presto muore.
61. Bergamaschi, Fiorentini e passere, n'è pieno tutto il mondo.
62. Bocca con dolore non dice bene.
63. Buon pagatore non si cura di dar buon pegno.
64. Buon pagatore, dell'altrui borsa è signore.
65. Buon riscotitore è cattivo pagatore.
66. Castroni pugliesi, mannarini pistolesi, gran siciliano, zucchero di Candia, cera veneziana, magli romaneschi, sproni viterbesi, cacio di Creta, raviggioli fiorentini.
67. Cento scrivani non guardano un fattore, e cento fattori non guardano un contadino.
68. Chi a molti dà terrore, di molti abbia timore.
69. Chi ama il forestiero: in capo al mese monta a cavallo, e se ne va al paese.
70. Chi bazzica co' preti e intorno ha il medico, vive sempre ammalato e muore eretico.
71. Chi ben vive non muore mai.
72. Chi ben vive, ben muore.
73. Chi cavalca una tigre ha timore di scendere.
74. Chi confessa il proprio errore è sulla strada della verità.
75. Chi del suo vuol esser signore, non entri mallevadore.
76. Chi dice che per amor non si muore, pure per amor si viene a morire.
77. Chi dipinge il fiore, non gli dà l'odore.
78. Chi ha un orecchio solo, spesso se lo netta.
79. Chi mangia solo, muore solo.
80. Chi muore, esce d'affanni.
81. Chi nasce lupo non muore agnello.
82. Chi negozia con scrittore e con notaro litiga di raro.
83. Chi non ama, non ha cuore.
84. Chi non ha denari non faccia all'amore.
85. Chi non ha figliuoli, non sa che sia amore.
86. Chi non travaglia, muore nella paglia.
87. Chi perde la roba perde molto, ma chi perde il cuore perde tutto.
88. Chi più ne fa è fatto priore (o papa).
89. Chi più vive, più muore.
90. Chi risparmia i minuti guadagna le ore.
91. Chi se ne piglia, muore.
92. Chi sempre prende e niente dona, l'amore dell'amico lo abbandona.
93. Chi serve in corte, muore allo spedale.
94. Chi si fa Argo dell'onore altrui, riesce talpa del suo.
95. Chi si marita per amore, di notte ha piacere,di giorno ha dolore.
96. Chi si piglia solo per amore, di rabbia muore.
97. Chi signoreggia, brameggia.
98. Chi sprezza l'onore, sprezza Dio.
99. Chi sta a' marmi di Santa Maria del Fiore, o è pazzo o sente d'amore.
100. Chi sta molto in casa d'altri doventa forestiero in casa propria.
101. Chi tutto vuole, di rabbia muore.
102. Chi vive in corte, muore in paglia.
103. Chi vuol ben principiare alcuna cosa, vada al Fiorentino.
104. Chi vuol conoscere un buon scrittore, gli dia la penna in mano.
105. Chi vuol contento il cuore ami il suo creatore.
106. Chi vuol fare onore all'amico, ciccia di troja e legna di fico.
107. Chi vuol l'amore celato lo tenga bestemmiato.
108. Chi vuol quaresima corta, faccia debiti da pagare a Pasqua. Compra il letto d'un gran debitore.
109. Ciascuno crede che la sua religione sia la migliore.
110. Cielo a pecorelle, acqua (o pioggia) a catinelle.
111. Col suo si salva l'onore, e con quel d'altri si perde.
112. Coll'amore sta il timore.
113. Con l'errore degli altri si conosce il proprio.
114. Con poco si vive, con niente si muore.
115. Con traditore né pace né tregua.
116. Contro amore non è consiglio.
117. Credi al vantatore, come al mentitore.
118. Crudeltà consuma amore.
119. Cuore malato non sente ragione.
120. Da cattivo debitore, o aceto o vin cercone.
121. Dal fiore al coppo vi è un gran trotto.
122. Dal mal pagatore o aceto o cercone.
123. Debitore, mentitore.
124. Del mal che si teme, di quello si muore.
125. Del mal d'altri l'uomo guarisce, e del proprio muore.
126. Delle pene d'amore, si tribola e non si more.
127. Detto d'amore disarma rigore.
128. Di dolore non si muore, ma d'allegrezza sì.
129. Di tre cose si rallegra il cuore: la concordia dei fratelli, l'amore dei vicini, l'accordo di marito e moglie.
130. Dio ci guardi da errore di savio.
131. Dire il peccato e non il peccatore.
132. Donare è onore, pregare è dolore.
133. Dorme chi ha dolore, e non dorme chi è debitore.
134. Dove è l'amore l'occhio corre.
135. Dove è manco cuore, ivi è più lingua.
136. Dove non c'è onore, non c'è dolore.
137. Dove regna amore, non si conosce errore.
138. Dove va il padrone, può ire il servitore.
139. E' meglio esser martire che confessore.
140. E' meglio morir con onore, che viver con vergogna.
141. E' meglio onore che boccone.
142. E' meglio un dolor di tasca che di cuore.
143. E' più fatica voler fare il signore senza sostanze che lavorar tutto il giorno.
144. Errore non é frode.
145. Errore non fa pagamento.
146. Esser signore e minchione, è esser minchione due volte.
147. Fammi fattore un anno, se sarò povero mio danno.
148. Fattore nuovo, tre dì buono.
149. Fattore, fatto re.
150. Figlio senza dolore, madre senza amore.
151. Figliuoli piccoli, dolor di testa, fanciulli grandi. dolor di cuore.
152. Finimondo è per chi muore.
153. Fiorentin per tutto, Roman distrutto.
154. Fiorentini ciechi, Senesi matti, Pisani traditori, Lucchesi signori.
155. Fiorentini innanzi al fatto; veneziani sul fatto; senesi dopo il fatto; tedeschi alla stalla; francesi alla cucina; spagnoli alla camera; italiani ad ogni cosa; pisantin pesa l'uovo; milanese spanchiarol; veronese cavoso; fiorentin cieco; bolognese matto; mantuan bulhar; ferrarese gambamarze; romagnuolo d'ogni pelo; spagnolo bianco; lombardo rosso; tedesco negro; schiavone piccolo; genovese guercio; veneziano gobbo.
156. Fra Modesto non fu mai priore.
157. Fumo, fiore e corte, è tutt'uno.
158. Gennaio zappatore, febbraio potatore, marzo amoroso, aprile carciofaio, maggio ciliegiaio, giugno fruttaio, luglio agrestaio, agosto pescaio, settembre ficaio, ottoble mostaio, novembre vinaio, dicembre favaio.
159. Gli uomini sono aprile quando fanno all'amore, dicembre quando hanno sposato.
160. Gran vantatore, piccol facitore.
161. Grande amore, grande dolore.
162. Guardati dai fanciulli che ascoltano: anche i piccoli vasi hanno le orecchie.
163. I complimenti son fatti per la bocca, non per il cuore.
164. I Fiorentini son cattive doghe da botte, ed i Veneziani buone.
165. I libri parlano allo spirito, gli amici al cuore, il cielo all'anima e tutto il resto agli orecchi.
166. I pastori per rubare le pecore si mettono nome lupi.
167. I saggi hanno la bocca nel cuore, e i matti il cuore in bocca.
168. Il beccaio non ama il pescatore.
169. Il buon lavoratore rompe il cattivo annuale.
170. Il buon pastore tosa, ma non iscortica.
171. Il campanello di camera è il peggio suono che si possa avere negli orecchi.
172. Il cattivo riscuotitore fa il cattivo pagatore.
173. Il consiglio del traditore è come la semplicità della volpe.
174. Il core è il primo che vive e l'ultimo che muore.
175. Il cuore de' bricconi è un mare in burrasca.
176. Il cuore è come il vino: ha il fiore a galla.
177. Il cuore ha le sue ragioni e non intende ragione.
178. Il cuore non invecchia (mai).
179. Il cuore non sbaglia.
180. Il cuore non si vede.
181. Il dare fa onore e il chiedere è dolore.
182. Il dì e la notte son d'un tenore.
183. Il dolore è sempre asciutto.
184. Il dolore non invecchia.
185. Il fiore quando ama diventa frutto.
186. Il Fiorentino mangia sì poco e sì pulito, che sempre si conserva l'appetito.
187. Il fuoco e l'amore non dicon mai vanne al lavoro.
188. Il gallo e il servitore in un anno perdon vigore.
189. Il gioco ha il diavolo nel core.
190. Il giusto paga per il peccatore.
191. Il giusto porta la pena per il peccatore.
192. Il lupo non guarda che le pecore sieno conte.
193. Il lupo sogna le pecore, e la volpe le galline.
194. Il mal del traditore ne va col pelo.
195. Il merlo ingrassa in gabbia, il leone muore di rabbia.
196. Il morto (o chi muore) giace, il vivo (o chi vive)si dà pace.
197. Il panno al colore, il vino al sapore.
198. Il peccato del signore fa piangere il vassallo.
199. Il pericolo aguzza l'ingegno e rinfranca il cuore.
200. Il piacere non ha famiglia e il dolore ha moglie e figliuoli.
201. Il piano ha occhi, e il bosco orecchi.
202. Il più ciuco è fatto priore.
203. Il primo amore non si scorda mai.
204. Il riso fa cuore.
205. Il Signore quando creò la zappa, creò anche il manico.
206. Il tempo è il ladro della gioventù e dell'amore.
207. In cento libbre di legge, non v'è un'oncia di amore.
208. In commercio ed in amore sempre soli.
209. In Maremma si arricchisce in un anno e si muore in sei mesi.
210. In terra di ciechi beato chi ha un occhio (o chi ha un occhio è signore).
211. La bellezza è il fiore, ma la virtù è il frutto della vita.
212. La donna sa dove nasce e non sa dove muore.
213. La gatta grassa fa onore alla casa.
214. La gelosia scopre l'amore.
215. La morte de' lupi è la salute delle pecore.
216. La povertà è fedel servitore.
217. La prima è asinella, la seconda tortorella.
218. La pulce ch'esce di dietro l'orecchio col diavolo si consiglia.
219. La religione non muore.
220. La ricchezza non s'acquista senza fatica, non si possiede senza timore, non si gode senza peccato, non si lascia senza dolore.
221. La seconda non gode, se la prima non muore.
222. La veste non fa il dottore.
223. La vita dell'adulatore poco tempo sta in fiore.
224. L'abito della vedova mostra il passato, gli occhi piangono il presente, e il cuore va cercando l'avvenire.
225. L'adulatore ha il miele in bocca e il fiele nel cuore.
226. L'amore a nessuno fa onore e a tutti fa dolore.
227. L'amore del soldato non dura un'ora, dove egli va trova la sua signora.
228. L'amore di carnevale muore in quaresima.
229. L'amore dinanzi ha il miele, e di dietro si attacca il fiele.
230. L'amore e la fede dall'opere si vede.
231. L'amore è principio del bene e del male.
232. L'amore fa passare il tempo e il tempo fa passare l'amore.
233. L'amore non e' bello, se non e' litigarello.
234. L'amore non fa bollire la pentola.
235. L'amore passa sette muri.
236. L'amore si nasconde dietro una cruna d'ago.
237. L'amore si trova tanto sotto la lana che sotto la seta.
238. L'amore, l'inganno e il bisogno insegnano la rettorica.
239. L'avaro accumula con sudore ciò che dovrá lasciare con dolore.
240. L'avaro è procuratore de' suoi beni, e non signore.
241. Lavoratore buono, d'un podere ne fa due; cattivo ne fa un mezzo.
242. Le buone donne non hanno né occhi né orecchi.
243. Le lacrime alleggeriscono il cuore.
244. Le nazioni smaltiscono diversamente il dolore: il Tedesco lo beve, il Francese lo mangia, lo Spagnolo lo piange, e l'Italiano lo dorme.
245. Le ore del mattino hanno l'oro in bocca.
246. Le ore della mattina hanno l'oro in bocca.
247. Legge fiorentina, fatta la sera e guasta la mattina.
248. L'errore del messaggio non puo' ricadere sul messaggero.
249. L'errore di un istante può diventar tormento per tutta la vita.
250. L'errore è un guidatore che conduce verso una falsa rada.
251. L'errore, anche se cieco, genera spesso figli con la vista.
252. L'ignoranza é la peggiore delle povertà.
253. L'immaginazione è peggiore della febbre terzana.
254. L'inganno va a casa dell'ingannatore.
255. L'intelletto deve governar la testa, il cuore e la volontà.
256. Lo spavento è spesso maggiore del pericolo.
257. L'occhio attira l'amore.
258. L'occhio, la fede e l'onore non toccar mai di signore.
259. L'odio è cieco come l'amore.
260. L'onore è come il vento, va fuori per tutti i buchi.
261. L'onore è di chi sel fa.
262. L'onore porta oro, ma non l'oro l'onore.
263. L'onore va dietro a chi lo fugge.
264. Lontan dagli occhi, lontan dal cuore.
265. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore.
266. L'ore non tornano indietro.
267. L'oro presente causa timore, assente dà dolore.
268. Lotto, lusso, lussuria e Lorenesi, quattro L ch'han rovinato i miei paesi.
269. Meglio il marito senza amore che con gelosia.
270. Meglio minuzzoli con amore, che polli grassi con dolore.
271. Meglio un asino (o un cane) vivo che un dottore morto.
272. Meglio una sassata nella testa, che una ferita nell'onore.
273. Minore il tempo, maggiore la fretta.
274. Molti nemici, molto onore.
275. Muore più uomini pregni che donne gravide.
276. Nave genovese, e mercante fiorentino.
277. Né mulo, né mulino, né fiume, né forno, né signore per vicino.
278. Né occhi in lettere, né mani in tasca, né orecchi in segreti d'altri.
279. Ne sanno più due villani che un dottore.
280. Nei campi si vive e in casa si muore.
281. Nel giardino del tempo cresce il fiore della consolazione.
282. Nella casa dov'è un buon dottore o un ricco prete, non si sente né fame né sete.
283. Nella gelosia c'è piú amor proprio che amore.
284. Nelle lunghe fatiche della state il migliore conforto ed aiuto è il vino.
285. Non c'é amore senza gelosia.
286. Non c'è cosa peggiore, che in vecchie membra il pizzicor d'amore.
287. Non c'è migliore specchio dell'amico vecchio.
288. Non c'e' sabato senza sole, ne' donna senza amore.
289. Non c'è vantatore che parli senza errore.
290. Non c'è vizio peggiore di quello che per bontà.
291. Non è traditore senza sospetto.
292. Non lisciare il pelo al servitore.
293. Non l'oro ma il cuore fa l'uomo ricco.
294. Non ogni verde fa fiore, non ogni fiore fa frutto.
295. Non tutte le pecore sono per il lupo.
296. Non v'è errore cosí madornale che non trovi uditori e applausi.
297. Non v'è pensier penoso, quanto onore e povertà.
298. Non v'è sabato senza sole, non v'è donna senza amore, né domenica senza sapore, (o senza credo) né vecchio senza dolore.
299. Nuovo signore, nuovo tiranno.
300. O taci, o di' cosa migliore del silenzio.
301. Occhio non vede, cuore non duole (tosc. cuore non crede)
302. Oggi creditore, domani debitore.
303. Ogni amore ha la sua spesa.
304. Ogni cuore ha il suo dolore.
305. Pan di sudore ha gran sapore.
306. Pane di sudore ha gran sapore.
307. Papa per voce, Re per natura, Imperatore per forza.
308. Pecore contate, il lupo se le mangia
309. Pecore conte, lupo le mangia.
310. Pecore e donne a casa a buon'ora.
311. Per il cattivo lavoratore ogni ascia è senza filo.
312. Per San Donato (7 agosto), l'inverno è nato; per San Lorenzo, gli è grosso come un giovenco; per Santa Maria, quanto una Badia.
313. Per tacere si muore.
314. Per un peccatore perisce una nave.
315. Piú stretto è il cuore, piú piccolo è il dono.
316. Più vale il cuore che il sangue.
317. Più vale un pan con amore, che un cappone con dolore.
318. Poca barba e men colore, sotto il ciel non è il peggiore.
319. Pochi denari, e molto onore.
320. Quando bisogna mangiare con le lacrime, nulla ha un buon sapore.
321. Quando fortuna dona all'uom rispetto, gli dà favore e aiuto a suo dispetto.
322. Quando gli armellini (albicocchi) sono in fiore,
323. Quando il padrone sta in campagna guarisce il campo e il fattore s'ammala.
324. Quando la fame vien dentro la porta, l'amore se ne va dalla finestra.
325. Quando le fave sono in fiore, ogni pazzo è in vigore.
326. Quando Monte Morello ha il cappello, villan, prendi il mantello
327. Quando piove e c'è il sole, il diavolo fa all'amore.
328. Quando piove e luce il sole, tutte le vecchie vanno in amore.
329. Riso di signore, sereno d'inverno, cappello di matto, e trotto di mula vecchia, fanno una primiera di pochi punti.
330. Rossore, non è sempre colpa.
331. Sacco pieno rizza l'orecchio.
332. Sant'Antonio (17 gennaio), gran freddura, San Lorenzo gran caldura, l'uno e l'altro poco dura.
333. Scalda più amore che mille fuochi.
334. Sdegno cresce amore.
335. Se fortuna travaglia un nobil core, raro è che alfine non gli dia favore.
336. Se il coltivatore non è più forte della su' terra, questa finisce col divorarlo.
337. Se la pillola avesse buon sapore, dorata non sarebbe per di fuore.
338. Se lodi il buono, diverrà migliore; biasima il tristo; e' diverrà peggiore.
339. Se lodi il tristo diverrà migliore, biasima il tristo, e diverrà peggiore.
340. Se tu vuoi empir le tina, zappa il miglio in orecchina.
341. Senza il pastore non va la pecora.
342. Servi a principe e a signore, e saprai cos'è dolore.
343. Servigio riaccende amore.
344. Servire e non gradire, aspettare e non venire, stare a letto e non dormire, aver cavallo che non vuol ire e servitore che non vuole obbedire, esser in prigione e non poter fuggire, essere ammalato e non poter guarire, smarrir la strada quando un vuol ire, stare alla porta quando un non vuol aprire, avere un amico che ti vuol tradire, son dieci doglie da morire.
345. Si dice (cioè si deve dire), il peccato, ma non il peccatore.
346. Si muore giovani per disgrazia e vecchi per dovere.
347. Si sa come si nasce, non si sa come si muore.
348. Si sa dove si nasce, non si sa dove si muore.
349. Si spende più a fare un mercante che un dottore.
350. Signore Iddio proteggi la casa dai guai, chè avvocato, nè medico ci metta il piè mai.
351. Signore spagnolo, e pasticciere francese.
352. Sul più bello dell'uccellare muore la civetta.
353. Tal ti fa il bellin bellino che ti mangerebbe il core.
354. Tale è il fiore, qual è il colore.
355. Tante volte al pozzo va la secchia, ch'ella vi lascia il manico o l'orecchia.
356. Tanti ne nasce tanti ne muore.
357. Tanto è l'amore, quanto è l'utile.
358. Tanto è morir di male, quanto d'amore.
359. Tanto muore chi ha da avere, che chi ha da dare.
360. Tre cose rendono onore al fanciullo: lavoro, studio e disciplina.
361. Tre cose son difficili a fare: cuocere un uovo, fare il letto ad un cane, ed insegnare a un Fiorentino.
362. Tre cose vuole il campo: buon lavoratore, buon seme e buon tempo.
363. Tutta la strada non fallisce il saggio, che accortosi dell'errore a metà del cammin muta il suo viaggio.
364. Tutte le bocche son sorelle: ed aggiungesi da quella del lupo in fuori, che vuole tutto per sé.
365. Tutti si nasce piangendo e nessuno muore ridendo.
366. Un buon paio d'orecchi stancano cento male lingue.
367. Un buon servitore val più d'un buon padrone.
368. Una cortesia è un fiore.
369. Una noce in un sacco non fa rumore.
370. Val più un asino vivo che un dottore morto.
371. Vecchio è chi muore.
372. Vecchio in amore, inverno in fiore.
373. Vegliare alla luna e dormire al sole, non fa né pro né onore.
374. Venezia bella, Padova so' sorella, Treviso forte, Serraval campana, Ceneda villana, Coneglian cacciator, Belluno traditor, Prata disfatta, Brugnera per terra, Sacil crudel, Pordenon selcià, e Porzia innamorà.
375. Vuoi tu un cuore smascherare? sappilo ben lodare.







Proverbi Italiani

orecchi (3465)
orecchie (3708)
oro (12932)
orso (2898)
ortica (1787)





AVG: 624.6473 (944)






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