Il Canzoniere - partita

Sí è debile il filo a cui s'attene
la gravosa mia vita
che, s'altri non l'aita,
ella fia tosto di suo corso a riva;
però che dopo l'empia dipartita
che dal dolce mio bene
feci, sol una spene
è stato infin a qui cagion ch'io viva,
dicendo: Perché priva
sia de l'amata vista,
mantienti, anima trista;
che sai s'a miglior tempo ancho ritorni
et a piú lieti giorni,
o se 'l perduto ben mai si racquista?
Questa speranza mi sostenne un tempo:
or vien mancando, et troppo in lei m'attempo.
(Canto 37 vv. 1 e segg.)


Et or di quel ch'i' ò lecto mi sovene,
che 'nanzi al dí de l'ultima partita
huom beato chiamar non si convene.
(Canto 56 vv. 12 e segg.)
La bella donna che cotanto amavi
subitamente s'è da noi partita,
et per quel ch'io ne speri al ciel salita,
sí furon gli atti suoi dolci soavi.
(Canto 91 vv. 1 e segg.)
Voi siete or qui; pensate a la partita:
ché l'alma ignuda et sola
conven ch'arrive a quel dubbioso calle.
(Canto 128 vv. 100 e segg.)
Nocque ad alcuna già l'esser sí bella;
questa piú d'altra è bella et piú pudica:
forse vuol Dio tal di vertute amica
tôrre a la terra, e 'n ciel farne una stella;
anzi un sole: et se questo è, la mia vita,
i miei corti riposi e i lunghi affanni
son giunti al fine. O dura dipartita,
perché lontan m'ài fatto da' miei danni?
La mia favola breve è già compita,
et fornito il mio tempo a mezzo gli anni.
(Canto 254 vv. 5 e segg.)
Ne l'età sua piú bella et piú fiorita,
quando aver suol Amor in noi piú forza,
lasciando in terra la terrena scorza,
è l'aura mia vital da me partita,
et viva et bella et nuda al ciel salita:
indi mi signoreggia, indi mi sforza.
(Canto 278 vv. 1 e segg.)
Sí chiaro à 'l volto di celesti rai,
che vostra vista in lui non pò fermarse;
et da quel suo bel carcere terreno
di tal foco ài 'l cor pieno,
ch'altro piú dolcemente mai non arse:
ma parmi che sua súbita partita
tosto ti fia cagion d'amara vita».
(Canto 325 vv. 99 e segg.)
In atto et in parole la ringratio
humilmente, et poi demando: «Or donde
sai tu il mio stato?» Et ella: «Le triste onde
del pianto, di che mai tu non se' satio,
coll'aura de' sospir', per tanto spatio
passano al cielo, et turban la mia pace:
sí forte ti dispiace
che di questa miseria sia partita,
et giunta a miglior vita;
che piacer ti devria, se tu m'amasti
quanto in sembianti et ne' tuoi dir' mostrasti».
(Canto 359 vv. 12 e segg.)
Tu che vedi i miei mali indegni et empi,
Re del cielo invisibile immortale,
soccorri a l'alma disvïata et frale,
e 'l suo defecto di tua gratia adempi:
sí che, s'io vissi in guerra et in tempesta,
mora in pace et in porto; et se la stanza
fu vana, almen sia la partita honesta.
(Canto 365 vv. 5 e segg.)




Il Canzoniere di Francesco Petrarca
Indice generale

Sinonimi

partita
partito
partí
parto
partoristi
parve
parvi
pasce
pascendo
pascendosi
pascendosi di duol, d'ira et d'affanno,
pascesse
pasco
Pasco 'l cor di sospir', ch'altro non chiede,
Pasco la mente d'un sí nobil cibo,
pascomi
Pascomi di dolor, piangendo rido;
passa
Passa la nave mia colma d'oblio
passai
passai contento, e 'l rimembrar mi giova,
passando
passano
passano al cielo, et turban la mia pace:
passar


N.B.: Tutte le informazioni sono fornite su base "as is", senza alcuna garanzia riguardo alla loro esattezza.




vegnendo vegnendo in terra a 'lluminar le carte vegno vel vela
Un canto a caso