- AFORISMI E CITAZIONI - 'sono'

1. A chi giova un'ampia e sottile discussione intorno a cose oscure e nascoste all'uomo; cose per le quali, anche se le avremo ignorate, non saremo tenuti responsabili, nel giudizio finale? Grande nostra stoltezza: trascurando ciò che ci è utile, anzi necessario, ci dedichiamo a cose che attirano la nostra curiosità e possono essere causa della nostra dannazione. (T. da Kempis)
2. A lui devi far ricorso negli assalti del nemico, in lui devi sperare e da lui ti devi aspettare ogni bene. Non ti fermare volontariamente su ciò che il nemico ti presenta. Ricordati che vince chi fugge; e tu devi ai primi movimenti di avversione contro di quelle persone ritrarne il pensiero e far ricorso a Dio. Davanti a lui piega il tuo ginocchio e con umiltà grandissima ripeti questa breve preghiera: "Abbi misericordia di me, che sono una povera inferma". Di poi alzati e con santa indifferenza prosegui le tue faccende. (S. Pio da Pietrelcina)
3. Adoro i piaceri semplici. Sono l'ultimo rifugio delle cose complicate. (O. Wilde)
4. Ai non sposati e alle vedove dico: è cosa buona per loro rimanere come sono io; ma se non sanno vivere in continenza, si sposino; è meglio sposarsi che ardere. (S. Paolo)
5. Al campo sono necessarie tre cose: buon seme, buon tempo, buon lavoratore. (Proverbio)
6. Al giorno d'oggi la maggior parte della gente muore come se fosse subdolamente colpita da un attacco di buon senso. Solo quando è troppo tardi si accorge che le uniche cose che non si rimpiangono sono le proprie follie. (O. Wilde)
7. Al mondo di sicuro ci sono la morte e le tasse (B.Franklin)
8. Alcuni dotti sono come asini che trasportano un carico di libri. (B. J. Paquda)
9. Alcuni si immergono nei piaceri e, abituatisi, non ne possono più fare a meno e sono davvero infelici perché arrivano al punto che per loro il superfluo diventa necessario. (Seneca)
10. Allora quale profitto c'è per l'uomo in tutta la sua fatica e in tutto l'affanno del suo cuore con cui si affatica sotto il sole? Tutti i suoi giorni non sono che dolori e preoccupazioni penose; il suo cuore non riposa neppure di notte. Anche questo è vanità! (Ecclesiaste)
11. Amate! L'amore è l'ala dell'anima a Dio e al grande, al bello, al sublime, che sono l'ombra di Dio sulla terra. Amate la famiglia, gli uomini presti a dividere dolori e gioie con voi, gli estinti che vi furono cari e vi ebbero cari (G. Mazzini).
12. Amici miei, tenete a mente questo: non ci sono né cattive erbe né uomini cattivi. Ci sono solo cattivi coltivatori (Victor Hugo)
13. Amore e cor gentile sono una cosa (Dante).
14. Amore e tosse non si possono nascondere. (Ovidio)
15. Anche ammesso tu avessi commesso tutti i peccati di questo mondo, Gesù ti ripete: ti sono rimessi molti peccati perché molto hai amato. (S. Pio da Pietrelcina)
16. Anche le minime occasioni di piacere che possono capitarmi, io le afferro. (M. de Montaigne)
17. Anche voi - medici - siete venuti al mondo, come sono venuto io, con una missione da compiere. Badate: vi parlo di doveri in un momento in cui tutti parlano di diritti... Voi avete la missione di curare il malato; ma se al letto del malato non portare l'amore, non credo che i farmaci servano molto... L'amore non può fare a meno della parola. Voi come potreste esprimerlo se non con parole che sollevino spiritualmente il malato?... Portate Dio ai malati; varrà di più di qualsiasi altra cura. (S. Pio da Pietrelcina)
18. Appare molto allarmante costatare in molti Paesi il lancio di campagne sistematiche contro la natalità per iniziativa dei loro governi, in contrasto non solo con l'identità culturale e religiosa degli stessi Paesi, ma anche con la natura del vero sviluppo. Avviene spesso che tali campagne sono dovute a pressioni e sono finanziate da capitali provenienti dall'estero e, in qualche caso, ad esse sono addirittura subordinati gli aiuti e l'assistenza economico-finanziaria. (Giovanni Paolo II)
19. Ascolta i critici anche quando non sono giusti; resisti loro anche se lo sono. (Jean Rostand)
20. Avviene che alcuni sono al riparo da grandi tentazioni, ma sono spesso sconfitti nelle piccole tentazioni di ogni giorno; e così, umiliati per essere caduti in cose tanto da poco, non ripongono più fiducia in se stessi, nelle cose più grandi. (T. da Kempis)
21. Beati gli occhi, che, chiusi alle cose esteriori, sono attenti alle interiori. Beati coloro che sanno penetrare ciò che è interiore e si preoccupano di prepararsi sempre più, con sforzo quotidiano, a comprendere le cose arcane del cielo. Beati coloro che bramano di dedicarsi a Dio, sciogliendosi da ogni impaccio temporale. (T. da Kempis)
22. Ben pochi scrittori sono capaci di servirsi dell'inchiostro senza insudiciare o insudiciarsi (P.Veron)
23. Benedico di cuore Iddio che mi ha fatto conoscere delle anime veramente buone ed anche ad esse ho annunziato che le loro anime sono la vigna di Dio; la cisterna è la fede; la torre è la speranza; il torchio è la santa carità; la siepe è la legge di Dio che le separa dai figli del secolo. (S. Pio da Pietrelcina)
24. Bere senza sete e fare l'amore in ogni stagione sono le uniche cose che distinguono l'uomo dagli altri animali. (C. De Beaumarchais)
25. Capitanata dalle corone o capitanata dal berretto, la discordia civile è il pessimo di quanti flagelli possono percuotere un popolo (G. Giusti).
26. C'è oro e ci sono molte perle, ma la cosa più preziosa sono le labbra istruite. (Salomone)
27. C'è un'unica differenza tra me e un pazzo: io non sono pazzo. (Salvador Dalí)
28. Certe dolcezze interiori sono roba da bambini! Non sono segno di perfezione. Non dolcezze, dolore ci vuole. Le aridità, la svogliatezza, l'impotenza, questi sono i segni di un amore vero. Il dolore è piacevole. L'esilio è bello, perché si soffre e possiamo così dare a Dio qualche cosa. Il dono del nostro dolore, delle nostre sofferenze è una gran cosa, che non possiamo fare in paradiso. (S. Pio da Pietrelcina)
29. Che cosa è un'erbaccia? Una pianta di cui non sono ancora state scoperte le virtù (Ralph W. Emerson)
30. Che cosa poso fare io? Tutto viene da Dio. Io sono ricco di una sola cosa, d'una infinita miseria. (S. Pio da Pietrelcina)
31. Chi ama l'oro non sarà esente da colpa, chi insegue il denaro per esso peccherà. Molti sono andati in rovina a causa dell'oro, il loro disastro era davanti a loro. E' una trappola per quanti ne sono entusiasti, ogni insensato vi resta preso. (Siracide)
32. Chi è forte nell'amore, regge alle tentazioni e non crede alla suadente furbizia del nemico. Come gli sono caro nella prosperità, così gli sono caro nelle avversità. Chi è saggio nell'amore non guarda tanto al pregio del dono, quanto all'amore di colui che dona. Guarda più all'affetto che al prezzo, e pone tutti i doni al di sotto della persona amata. (T. da Kempis)
33. Chi ha tempo non aspetti tempo. Non rimandiamo al domani ciò che oggi possiamo fare. Del bene di poi sono riboccanti le fosse...; e poi chi dice a noi che domani vivremo? Ascoltiamo la voce della nostra coscienza, la voce del real profeta: Oggi se udirete la voce del Signore, non vogliate otturare il vostro orecchio. Sorgiamo e tesoreggiamo, che solo l'istante che fugge è in nostro dominio. Non frapponiamo tempo fra istante ed istante, ché questo non è in nostro possesso. (S. Pio da Pietrelcina)
34. Chi non è più capace di fermarsi a considerare con meraviglia e venerazione è come morto: i suoi occhi sono chiusi. (Albert Einstein)
35. Chi raccoglie d'estate è previdente; chi dorme al tempo della mietitura si disonora. (Salomone)
36. Chi sa se il soffio vitale dell'uomo salga in alto e se quello della bestia scenda in basso nella terra? Mi sono accorto che nulla c'è di meglio per l'uomo che godere delle sue opere, perché questa è la sua sorte. Chi potrà infatti condurlo a vedere ciò che avverrà dopo di lui? (Ecclesiaste)
37. Chi vuole comprendere pienamente e gustare le parole di Cristo deve fare in modo che tutta la sua vita si modelli su Cristo. Che ti serve saper discutere profondamente della Trinità, se non sei umile, e perciò alla Trinità tu dispiaci? Invero, non sono le profonde dissertazioni che fanno santo e giusto l'uomo; ma è la vita virtuosa che lo rende caro a Dio. Preferisco sentire nel cuore la compunzione che saperla definire. (T. da Kempis)
38. Chiudi la porta dei sensi, affinché tu possa udire quello che ti dice interiormente Iddio, tuo signore. Questo dice il tuo diletto: "Io sono la tua salvezza, la tua pace, la tua vita; stai accanto a me e troverai la pace; lascia tutte le cose che passano, cerca le cose eterne. Che altro sono le cose corporali, se non illusioni? E a che gioveranno tutte le creature, se sarai abbandonata dal Creatore?". Oh, anima mia, rinuncia a tutto e fatti cara e fedele al tuo Creatore, così da poter raggiungere la vera beatitudine. (T. da Kempis)
39. Ci hanno tenuti tanto legati con lacci, che non sappiamo più camminare da soli. Sono spenti ogni nostro vigore e ogni nostra libertà. (M. de Montaigne)
40. Ci sono alcuni che stanno, essi, nella pace e mantengono pace anche con gli altri. Ci sono invece alcuni che non stanno in pace essi, né lasciano pace agli altri: pesanti con il prossimo, e ancor più con se stessi. Ci sono poi alcuni che stanno essi nella pace e si preoccupano di condurre alla pace gli altri. La verità è che la vera pace, in questa nostra misera vita, la dobbiamo far consistere nel saper sopportare con umiltà, piuttosto che nel non avere contrarietà. Colui che saprà meglio sopportare, conseguirà una pace più grande. (T. da Kempis)
41. Ci sono caratteri che per star bene devono far star male gli altri. (Alessandro Morandotti)
42. Ci sono corde nel cuore umano che sarebbe meglio non fare vibrare. (Charles Dickens)
43. Ci sono cose per cui sono disposto a morire, ma non ce ne è nessuna per cui sarei disposto ad uccidere (Mahatma Gandhi)
44. Ci sono crimini peggiori del bruciare libri. Uno di questi è non leggerli. (Joseph Brodsky)
45. Ci sono degli sciocchi che sfruttano abilmente la loro stupidità. (François de La Rochefoucauld)
46. Ci sono degli uomini a idee fisse, che parlano sempre di una stessa cosa e somigliano agli orologi fermi, che segnano sempre la stessa ora, con quest'unica differenza, che questi una volta al giorno segnano giusto. (A. Gabelli)
47. Ci sono dei cattivi scopritori che pensano che non ci sia terra finché non vedono altro che il mare. (Francis Bacon)
48. Ci sono delle persone che sono state considerate coraggiose perché avevano troppa paura per scappare. (Thomas Fuller)
49. Ci sono delle sconfitte che sono trionfali in confronto delle vittorie. (M. de Montaigne)
50. Ci sono due cose che ho sempre amato alla follia: le donne e il celibato. (N. Chamfort)
51. Ci sono due specie di sciocchi: quelli che non dubitano di niente e quelli che dubitano di tutto (Charles-Joseph de Ligne)
52. Ci sono due tragedie nella vita: non riuscire a soddisfare un desiderio e soddisfarlo. (Oscar Wilde)
53. Ci sono effettivamente molti che leggono per non dover pensare (Lichtenberg)
54. Ci sono malattie così strane che, per capirne la natura, è necessario subirne personalmente il decorso. (O. Wilde)
55. Ci sono molte cose che getteremmo via se non temessimo che altri, se ne impadronissero. (O. Wilde)
56. Ci sono molti che stanno sottomessi per forza, più che per amore: da ciò traggono sofferenza, e facilmente se ne lamentano; essi non giungono a libertà di spirito, se la loro sottomissione non viene dal profondo del cuore e non ha radice in Dio. Corri pure di qua e di là; non troverai pace che nell'umile sottomissione sotto la guida di un superiore. (T. da Kempis)
57. Ci sono persone che non sarebbero mai state innamorate se non avessero mai sentito parlare dell'amore (François de la Rochefoucauld)
58. Ci sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno. (Oscar Wilde)
59. Ci sono più uomini resi nobili dallo studio di quanti lo siano dalla natura. (Marco Tullio Cicerone)
60. Ci sono quelli -- i pochi che possiedono molto -- che non riescono veramente ad "essere", perché, per un capovolgimento della gerarchia dei valori, ne sono impediti dal culto dell'"avere"; e ci sono quelli -- i molti che possiedono poco o nulla --, i quali non riescono a realizzare la loro vocazione umana fondamentale, essendo privi dei beni indispensabili. (Giovanni Paolo II)
61. Ci sono simpatiche le persone che dicono francamente quello che pensano, a condizione che pensino lo stesso di noi. (M. Twain)
62. Ci sono solo due tipi di donne, quelle semplici e quelle che si truccano. Le donne semplici sono molto utili. Se vuoi farti la reputazione di persona rispettabile, devi solo uscire con loro a cena. Le altre donne sono molto affascinanti, ma commettono un errore: si truccano per cercare di essere e di apparire giovani. (O. Wilde)
63. Ci sono solo due tipi di persone davvero affascinanti: quelle che sanno tutto e quelle che non sanno assolutamente nulla. (O. Wilde)
64. Ci sono tre cose da evitare con cura: l'odio, l'invidia e il disprezzo. (Seneca)
65. Ci sono uomini così perversi che dicono che le donne sono tutte sgualdrine, solo perché una non volle esserlo. (B. J. Feijòo y Montenegro)
66. Ci sono veleni così sottili che per conoscerne le proprietà è necessario avvelenarsi. (O. Wilde)
67. Ci sono verità così evidenti che è impossibile farle penetrare nei cervelli (H. Maret)
68. Ciò che rende gli uomini socievoli è la loro incapacità di sopportare la solitudine e se stessi. Sono il vuoto interiore, la noia a spingerli a frequentare la società. (Schopenhauer)
69. Circa la vostra lettura c'è poco da ammirare e quasi niente da edificarsi. Vi è assolutamente necessario che a simili letture aggiungiate quella dei Libri santi (Sacra Scrittura), tanto raccomandata da tutti i santi padri. Ed io non posso esimervi da queste letture spirituali, troppo premendomi la vostra perfezione. Conviene che deponiate il pregiudizio che avete (se volete da simili letture ricavare il tanto insperato frutto) intorno allo stile ed alla forma con cui questi Libri sono esposti. Sforzatevi nel far questo e raccomandate la cosa al Signore. In questo vi è un grave inganno ed io non posso nascondervelo. (S. Pio da Pietrelcina)
70. Coloro che sanno desiderano apparire ed essere chiamati sapienti. Ma vi sono molte cose, la cui conoscenza giova ben poco, o non giova affatto, all'anima. Ed è tutt'altro che sapiente colui che attende a cose diverse da quelle che servono alla sua salvezza. I molti discorsi non appagano l'anima; invece una vita buona rinfresca la mente e una coscienza pura dà grande fiducia in Dio. (T. da Kempis)
71. Come acque profonde sono i consigli nel cuore umano, l'uomo accorto le sa attingere. (Salomone)
72. Come alla vista del serpente fuggi il peccato: se ti avvicini, ti morderà. Denti di leone sono i suoi denti, capaci di distruggere vite umane. (Siracide)
73. Come giustificare il fatto che ingenti somme di danaro che potrebbero e dovrebbero essere destinate a incrementare lo sviluppo dei popoli, sono invece utilizzate per l'arricchimento di individui o di gruppi, ovvero assegnate all'ampliamento degli arsenali di armi, sia nei Paesi sviluppati sia in quelli in via di sviluppo, sconvolgendo così le vere priorità? (Giovanni Paolo II)
74. Come sei bella, amica mia, come sei bella! Gli occhi tuoi sono colombe, dietro il tuo velo. Le tue chiome sono un gregge di capre, che scendono dalle pendici del Gàlaad. I tuoi denti come un gregge di pecore tosate, che risalgono dal bagno; tutte procedono appaiate, e nessuna è senza compagna. Come un nastro di porpora le tue labbra e la tua bocca è soffusa di grazia; come spicchio di melagrana la tua gota attraverso il tuo velo. (Cantico dei Cantici)
75. Come son belli i tuoi piedi nei sandali, figlia di principe! Le curve dei tuoi fianchi sono come monili, opera di mani d'artista. Il tuo ombelico è una coppa rotonda che non manca mai di vino drogato. Il tuo ventre è un mucchio di grano, circondato da gigli. (Cantico dei Cantici)
76. Come uno è di dentro, così giudica di fuori. Chi è puro di cuore è tutto preso dalla gioia, per quanta gioia è nel mondo. Se, invece, da qualche parte, ci sono tribolazioni ed angustie, queste le avverte di più chi ha il cuore perverso. (T. da Kempis)
77. Comprendo che le tentazioni sembrano piuttosto macchiare che purificare lo spirito, ma sentiamo qual è il linguaggio dei santi, e a tal proposito vi basti sapere, fra tanti, quello che dice san Francesco di Sales: che le tentazioni sono come il sapone, il quale diffuso sui panni sembra imbrattarli ed in verità li purifica. (S. Pio da Pietrelcina)
78. Con una donna si possono fare soltanto tre cose: amarla, soffrire per lei o farne letteratura. (L. Durrell)
79. Con una moglie malvagia è opportuno il sigillo, dove ci sono troppe mani usa la chiave. (Siracide)
80. Confesso innanzi tutto che per me è una grande disgrazia il non saper esprimere e mettere fuori tutto questo vulcano sempre acceso che mi brucia e che Gesù ha immesso in questo cuore così piccolo. Il tutto si compendia in questo: sono divorato dall'amore di Dio e dall'amore del prossimo. (S. Pio da Pietrelcina)
81. Conosciamo i fondamenti e le cause di mille cose che non furono mai; e la gente battaglia in mille questioni, delle quali il pro e il contro sono falsi. (M. de Montaigne)
82. Coraggio, coraggio, i figli non sono chiodi! (S. Pio da Pietrelcina)
83. Corona dei vecchi sono i figli dei figli, onore dei figli i loro padri. (Salomone)
84. Dal punto di vista del diritto civile, gli schiavi non contano nulla. Tuttavia non è così per il diritto naturale, secondo il quale tutti gli uomini sono uguali. (Ulpiano)
85. Dall'impuro che cosa potrà uscire di puro? E dal falso che cosa potrà uscire di vero? Oracoli, auspici e sogni sono cose vane, come vaneggia la mente di una donna in doglie. (Siracide)
86. Dei mali del corpo tutti vorrebbero guarire, ma molti non possono; di quelli dell'anima potrebbero molti, ma pochi vogliono (A. Caro).
87. Di due cose dobbiamo supplicare di continuo il dolcissimo Signor nostro: che cresca in noi l'amore ed il timore, poiché quello ci farà volare nelle vie del Signore, questo ci farà guardare dove mettiamo il piede; quello ci fa guardare le cose di questo mondo per quelle che sono, questo ci fa riguardare ogni trascuratezza. Allorché poi amore e timore si daranno un bacio, non è più in poter nostro il concedere affetto alle cose di quaggiù. (S. Pio da Pietrelcina)
88. Di fronte ai casi di bisogno, non si possono preferire gli ornamenti superflui delle chiese e la suppellettile preziosa del culto divino; al contrario, potrebbe essere obbligatorio alienare questi beni per dar pane, bevanda, vestito e casa a chi ne è privo. (Giovanni Paolo II)
89. Dice molta gente, debole e malata nello spirito: guarda che vita beata conduce quel tale; come è ricco e grande, come è potente e come è salito in alto! Ma, se poni mente ai beni eterni, vedrai che tutte queste cose passeggere sono un nulla, anzi qualcosa di molto insicuro e particolarmente gravoso, giacché le cose temporali non si possono avere senza preoccupazioni e paure. (T. da Kempis)
90. Distogli l'occhio da una donna bella, non fissare una bellezza che non ti appartiene. Per la bellezza di una donna molti sono periti; per essa l'amore brucia come fuoco. (Siracide)
91. Dopo l'amore di nostro Signore, ti raccomando, o figliuola, quello della Chiesa, sua Sposa, di questa cara e dolce colomba, che sola può far le uova e far nascere i colombini e le colombine dello Sposo. Ringrazia Dio continuamente di essere figliuola della Chiesa, ad esempio di tante anime che ci hanno preceduto nel felice passaggio. Abbi gran compassione di tutti i pastori, predicatori e guidatori di anime, e vedi come sono sparsi sopra tutta la faccia della terra, poiché non vi è al mondo provincia dove non ve ne siano molti. Prega Dio per essi, acciocché salvando loro medesimi, procurino fruttuosamente la salute delle anime. (S. Pio da Pietrelcina)
92. Dove ci sono i cocci ci son feste. (G. Verga)
93. Dovrebbe essere altamente istruttiva una sconcertante constatazione del più recente periodo: accanto alle miserie del sottosviluppo, che non possono essere tollerate, ci troviamo di fronte a una sorta di supersviluppo, egualmente inammissibile, perché, come il primo, è contrario al bene e alla felicità autentica. Tale supersviluppo, infatti, consistente nell'eccessiva disponibilità di ogni tipo di beni materiali in favore di alcune fasce sociali, rende facilmente gli uomini schiavi del "possesso" e del godimento immediato, senza altro orizzonte che la moltiplicazione o la continua sostituzione delle cose, che già si posseggono, con altre ancora più perfette. E' la cosiddetta civiltà dei "consumi", o consumismo, che comporta tanti "scarti" e "rifiuti". (Giovanni Paolo II)
94. Due sono le ali che permettono all'uomo di sollevarsi al di sopra delle cose terrene, la semplicità e la libertà: la semplicità, necessaria nella intenzione; la libertà, necessaria nei desideri. La semplicità tende a Dio; la libertà raggiunge e gode Dio. (T. da Kempis)
95. È assolutamente mostruoso il modo che ha oggi la gente di dire alle nostre spalle cose che sono assolutamente e completamente vere. (O. Wilde)
96. E' bene che talvolta soffriamo contraddizione e che la gente ci giudichi male e ingiustamente, anche se le nostre azioni e le nostre intenzioni sono buone. Tutto ciò suol favorire l'umiltà, e ci preserva dalla vanagloria. Invero, proprio quando la gente attorno a noi ci offende e ci scredita, noi aneliamo con maggior forza al testimone interiore, Iddio. (T. da Kempis)
97. E' tanta la stupidità, anzi la follia degli uomini, che alcuni sono spinti alla morte dal timore della morte. (Seneca)
98. Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano! (Gesù)
99. Ero un eroinomane. Ora sono un metadonomane (Woody Allen)
100. Fama e ricchezza senza l'intelligenza non sono possessi sicuri. (Democrito)
101. Fare naufragio, finire sotto una vettura sono casi rari, anche se gravi: mentre dall'uomo viene all'uomo un pericolo costante. (Seneca)
102. Favo di miele sono le parole gentili, dolcezza per l'anima e refrigerio per il corpo. (Salomone)
103. Felice colui che viene ammaestrato direttamente dalla verità, così come essa è, e non per mezzo di immagini o di parole umane; ché la nostra intelligenza e la nostra sensibilità spesso ci ingannano, e sono di corta veduta. (T. da Kempis)
104. Finalmente sono un giornalista anch'io: ora i fatti non mi interessano più. (Pat Buchanan)
105. Generalmente gli uomini non sono sinceri quando si tratta di argomenti sessuali. Essi non rivelano volentieri la loro sessualità, ma indossano un pesante cappotto (vera fabbrica di menzogne) per nasconderla, come se nel mondo del sesso facesse sempre brutto tempo. (S. Freud)
106. Generalmente le buone famiglie sono peggiori delle altre. (Anthony Hope)
107. Gli abusi nascono dove gli uomini li desiderano; e gli uomini li desiderano quando sono corrotti. (A. Manzoni)
108. Gli affari? Semplicissimo, sono i soldi degli altri (Alexandre Dumas figlio)
109. Gli altri sono veramente terribili. La sola società accettabile è quella di noi stessi. (Oscar Wilde)
110. Gli Angeli sono i ministri invisibili di Dio, ed anche i nostri Custodi, avendo Dio affidato ciascun uomo ad uno di essi. (Catechismo di S. Pio X)
111. Gli angioli di una cosa sola sono invidiosi di noi: non poter soffrire per Iddio. Soltanto il dolore permette ad un'anima di dire con certezza: "Mio Dio, vedete bene che io vi amo!" (S. Pio da Pietrelcina)
112. Gli animali non sono stupidi come si crede: non hanno né dottori, né avvocati. (L. Douquier)
113. Gli animali sono amici così simpatici:non fanno domande, non muovono critiche (G.Eliot)
114. Gli esami, signori, sono una farsa dall'inizio alla fine. (O. Wilde)
115. Gli italiani sono sempre pronti a correre in soccorso dei vincitori. (E. Flaiano)
116. Gli onesti da nessun guadagno sono indotti all'inganno, i disonesti anche da uno piccolo. (Cicerone)
117. Gli schiavi e gli animali domestici sono quasi uguali e rendono su per giù gli stessi servizi. La natura stessa vuole la schiavitù, perché fa differenti i corpi degli uomini liberi da quelli degli schiavi: gli schiavi col vigore che richiedono i lavori a cui sono predestinati, gli uomini liberi incapaci di curvare la loro diritta statura a opere servili e adatti, invece, alla vita politica e alle occupazioni guerresche o pacifiche. Dunque gli uomini sono liberi o schiavi per diritto di natura: la cosa è evidente. Utile agli stessi schiavi, la schiavitù è giusta. (Aristotele)
118. Gli unici artisti dotati di fascino personale che io abbia conosciuto sono i cattivi artisti: quelli buoni esistono solamente per quello che fanno e di conseguenza, sono assolutamente privi di interesse per quello che sono. (O. Wilde)
119. Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza. (Charles Baudelaire)
120. Gli uomini colti sono superiori agli incolti nella stessa misura in cui i vivi sono superiori ai morti. (Aristotele)
121. Gli uomini di poche parole sono i migliori. (William Shakespeare)
122. Gli uomini generalmente non sono altro che fanciulli adulti (Napoleone)
123. Gli uomini odiano coloro che chiamano avari solo perché non ne possono cavare nulla. (Voltaire)
124. Gli uomini oggetto di invidia sono destinati a scomparire: alcuni verranno eliminati, altri cadranno. La prosperità è inquieta: si tormenta da sé. (Seneca)
125. Gli uomini si capiscono solo nella misura in cui sono animati dalle stesse passioni. (Stendhal)
126. Gli uomini si sposano perché sono stanchi, le donne perché sono curiose. Entrambi vengono delusi. (Oscar Wilde)
127. Gli uomini sono eguali; non la nascita, ma la virtù fa la differenza. (Voltaire)
128. Gli uomini sono portati a credere soprattutto quello che capiscono meno. (M. de Montaigne)
129. Gli uomini sono sempre sinceri. Cambiano sincerità, ecco tutto. (T. Bernard)
130. Gli uomini sono tanto impigriti nella loro miserabile esistenza, che non c'è dura condizione che essi non accettino per vivere! (M. de Montaigne)
131. Gli uomini sono tormentati dalle opinioni che hanno delle cose, non dalle cose per sé stesse, (M. de Montaigne)
132. Gli uomini veramente grandi non possono dubitare di un'esistenza futura, perché sentono in sé medesimi la propria immortalità (I. U. Tarchetti).
133. Guai a coloro che non si mantengono onesti! Essi non solo perdono ogni rispetto umano, ma quanto non possono occupare nessuna carica civile... Perciò siamo sempre onesti, scacciando ogni cattivo pensiero dalla nostra mente, e stiamo col cuore sempre rivolto a Dio, il quale ci ha creati e posti sulla terra per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita e poi goderlo eternamente nell'altra. (S. Pio da Pietrelcina)
134. Guardate che nessuno vi inganni; molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno. (Gesù)
135. Hai visto un campo di grano in piena maturazione? Potrai osservare che certe spighe sono alte e rigogliose; altre, invece, sono piegate a terra. Prova a prendere le alte, le più vanitose, vedrai che queste sono vuote; se, invece, prendi le più basse, le più umili, queste sono cariche di chicchi. Da ciò potrai dedurre che la vanità è vuota. (S. Pio da Pietrelcina)
136. Ho il culto delle gioie semplici, sono l'ultimo rifugio di uno spirito complesso (Oscar Wilde)
137. Ho osservato anche che ogni fatica e tutta l'abilità messe in un lavoro non sono che invidia dell'uno con l'altro. Anche questo è vanità e un inseguire il vento. (Ecclesiaste)
138. Ho pensato: Dio giudicherà il giusto e l'empio, perché c'è un tempo per ogni cosa e per ogni azione. Poi riguardo ai figli dell'uomo mi son detto: Dio vuol provarli e mostrare che essi di per sé sono come bestie. Infatti la sorte degli uomini e quella delle bestie è la stessa; come muoiono queste muoiono quelli; c'è un solo soffio vitale per tutti. Non esiste superiorità dell'uomo rispetto alle bestie, perché tutto è vanità. Tutti sono diretti verso la medesima dimora: tutto è venuto dalla polvere e tutto ritorna nella polvere. (Ecclesiaste)
139. Ho poi considerato tutte le oppressioni che si commettono sotto il sole. Ecco il pianto degli oppressi che non hanno chi li consoli; da parte dei loro oppressori sta la violenza, mentre per essi non c'è chi li consoli. Allora ho proclamato più felici i morti, ormai trapassati, dei viventi che sono ancora in vita; ma ancor più felice degli uni e degli altri chi ancora non è e non ha visto le azioni malvagie che si commettono sotto il sole. (Ecclesiaste)
140. I bei peccati, come le belle cose, sono privilegio dei ricchi. (O. Wilde)
141. I beni si disprezzano quando si possiedono sicuramente, e si apprezzano quando sono perduti o si corre pericolo di perderli (Giacomo Leopardi)
142. I buoni propositi sono inutili tentativi di interferire nelle leggi scientifiche. Nascono dalla pura vanità e il loro risultato è un nulla assoluto. (O. Wilde)
143. I calabresi sono gente focosa! (Una ragazza)
144. I cieli per la loro altezza, la terra per la sua profondità e il cuore dei re sono inesplorabili. (Salomone)
145. I computer sono inutili. Ti sanno dare solo risposte. (Pablo Picasso)
146. I consigli facili da mettere in pratica sono i più utili (Luc de Vaurenargues)
147. I consigli sono raramente graditi. E quelli che ne hanno più bisogno sono anche sempre quelli a cui piacciono meno (Lord Chesterfeld)
148. I difetti sono come gli odori. Li sente più chi è attorno che chi li porta. (Proverbio)
149. I diritti delle donne sono doveri degli uomini. (K. Kraus)
150. I discorsi eleganti e ricercati assomigliano a certe piante che sono belle, alte e rigogliose ma non producono alcun frutto. (Plutarco)
151. I giochi dei bambini non sono giochi, e bisogna considerarli come le loro azioni più serie (M. de Montaigne)
152. I giorni di una vita felice sono contati, ma un buon nome dura sempre. (Siracide)
153. I giovani non possono generalmente esser critici; e, per due o tre che riescano, cento lasciano ai rovi della via i brandelli del loro ingegno, o ne vengono fuori tutti inzaccherati di pedanteria e tutte irte le vesti di pungitopi: la critica è per gli uomini maturi (G. Carducci)
154. I giovani vorrebbero essere fedeli e non lo sono; i vecchi vorrebbero essere infedeli e non possono. È tutto quello che se ne può dire. (O. Wilde)
155. I guai dell'umanità: questi sono i pensieri per tutti. (S. Pio da Pietrelcina)
156. I libri che la gente dice immorali sono quelli che rivelano alla gente le sue vergogne. Tutto qui. (O. Wilde)
157. I libri mi sono serviti non tanto di istruzione quanto di esercitazione. (M. de Montaigne)
158. I mariti delle donne che ci piacciono sono sempre degli imbecilli. (Georges Feydeau)
159. I mariti non sono mai amanti così meravigliosi come quando stanno tradendo la moglie (Marilyn Monroe)
160. I mezzi tecnici a disposizione della civiltà odierna celano non soltanto la possibilità di un'autodistruzione per via di un conflitto militare, ma anche la possibilità di un soggiogamento "pacifico" degli individui, degli ambiti di vita, di società intere e di nazioni, che per qualsiasi motivo possono riuscire scomodi per coloro i quali dispongono dei relativi mezzi e sono pronti a servirsene senza scrupolo. (Giovanni Paolo II)
161. I modi e il carattere propri ad un uomo sono quel che più gli si addice. (Marco Tullio Cicerone)
162. I parenti sono come le scarpe: più sono stretti e più fanno male. (Totò)
163. I pensieri dei giusti sono equità, i propositi degli empi sono frode. (Salomone)
164. I piaceri del palato sono simili ai ladri egiziani, che strangolano con un abbraccio. (Seneca)
165. I piccoli dolori sono loquaci, quelli grandi muti. (Seneca)
166. I più forti non trattano, ma dettano le condizioni e sono obbediti (Napoleone)
167. I più grandi dolori sono quelli di cui siamo causa noi stessi (Sofocle)
168. I precetti sono come i semi: danno grossi risultati, eppure sono piccola cosa. (Seneca)
169. I rapporti con una gran quantità di persone sono deleteri: c'è sempre qualcuno che ci suggerisce un vizio o ce lo trasmette o ce lo attacca a nostra insaputa. (Seneca)
170. I secondi pensieri, di solito, sono i più saggi (Cicerone)
171. I sogni apparentemente innocenti si rivelano essere l'opposto quando si prende la cura di interpretarli. Si potrebbe dire che sono lupi in veste d'agnelli. (S. Freud)
172. I tedeschi sono come le donne, non potete scandagliarne le profondità; non ne hanno (Friederich Nietzsche)
173. I traditori sono odiosi anche a quelli che favoriscono (Tacito)
174. I tuoi seni sono come due cerbiatti, gemelli di una gazzella, che pascolano fra i gigli. (Cantico dei Cantici)
175. I vizi sono creati utilmente per dare pregio e tenere spalla alla virtù. (M. de Montaigne)
176. Il cinismo è l'arte di vedere le cose come sono, non come dovrebbero essere (Oscar Wilde)
177. Il demonio ha un'unica porta per entrare nell'animo nostro: la volontà; delle porte segrete non ve ne sono. Nessun peccato è tale, se non è stato commesso colla volontà. Quando non c'entra la volontà, non c'entra il peccato, ma debolezza umana. (S. Pio da Pietrelcina)
178. Il matrimonio - Accade quello che si vede nelle gabbie: gli uccelli che ne sono fuori si disperano per entrarvi; e con lo stesso impegno di uscirne quelli che ne son dentro. (M. de Montaigne)
179. Il nostro è un mondo in cui le persone non sanno cosa vogliono e sono disposte a passare un'inferno per ottenerlo. (Don Marquis)
180. Il nostro grande e glorioso capolavoro è vivere convenientemente. Tutte le altre cose, regnare, ammassar tesori, fabbricare, non ne sono che appendici e ammennicoli in più. (M. de Montaigne)
181. Il pastore cerca sempre di convincere il gregge che gli interessi del bestiame e i suoi sono gli stessi (Stendhal)
182. Il problema dell'umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi.(Bertrand Russell)
183. Il Re Alfonso diceva che gli asini in questo si trovano in condizioni migliori dei Re: i loro padroni li lasciano pascolare a loro agio, mentre i Re non possono ottenere ciò dai loro servitori. (M. de Montaigne)
184. Il saggio non si espone al pericolo senza motivo, poiché sono poche le cose di cui gl'importi abbastanza; ma è disposto, nelle grandi prove, a dare perfino la vita, sapendo che a certe condizioni non vale la pena di vivere. (Aristotele)
185. Il sapone e l'istruzione non hanno effetti rapidi come un massacro, ma a lungo andare sono più micidiali. (Mark Twain)
186. Il Signore fa vedere e chiama; ma non si vuol vedere e rispondere, perché piacciono i propri interessi. Capita anche, a volte, per il fatto che la voce si è sempre udita, che non la si avverte più; ma il Signore illumina e chiama. Sono gli uomini che si mettono nella posizione di non poter udire più. (S. Pio da Pietrelcina)
187. Il silenzio e la modestia sono qualità utilissime alla conversazione. (M. de Montaigne)
188. Il silenzio e le lacrime sono il più vivo sermone dell'innocenza oppressa e della virtù maltrattata (F. Pananti).
189. Il tempo e la pazienza possono più della forza o della rabbia. (Jean de La Fontaine)
190. Il timore della società, che è il fondamento della morale, il terrore di Dio, che è il segreto della religione, sono le due cose che ci governano. (O. Wilde)
191. Il vivere a lungo e il vivere poco tempo sono resi una sola cosa dalla morte. (M. de Montaigne)
192. In guerra gli eventi importanti sono il risultato di cause banali. (Giulio Cesare)
193. In guerra non ci sono vincitori, ma tutti sono perdenti, qualunque parte possa vantarsi di avere vinto. (Arthur Neville Chamberlain)
194. In questo mondo ci sono due tragedie soltanto: una non ottenere ciò che si vuole; l'altra ottenerlo (Oscar Wilde)
195. In una convivenza ordinata e feconda va posto come fondamento il principio che ogni essere umano è persona, cioè una natura dotata di intelligenza e di volontà libera; e quindi è soggetto di diritti e di doveri che scaturiscono immediatamente e simultaneamente dalla sua stessa natura: diritti e doveri che sono perciò universali, inviolabili, inalienabili. (Giovanni XXIII)
196. Indispensabili alla vita sono l'acqua, il pane, il vestito e una casa che serva da riparo. E' meglio vivere da povero sotto un tetto di tavole, che godere di cibi sontuosi in case altrui. (Siracide)
197. Innalza spesso al Signore la tua mente, le tue lodi e le tue adorazioni! Trova slanci per queste elevazioni ovunque ed in ogni occasione. Tutto deve parlarti di Lui: il cielo, il mare, i fiori dei campi e le creature viventi sono opera Sua. (G. Nardi)
198. Io fo punto, perché la campana mi chiama e mi sollecita; ed io me ne vado al torchio della chiesa, al santo altare, dove continuamente stilla il vino sacro del sangue di quell'uva deliziosa e singolare di cui a soli pochi fortunati è permesso inebriarsi. Là - come voi sapete, non posso fare altrimenti - io vi presenterò al celeste Padre nell'unione del suo Figlio, il quale, pel quale e mediante il quale io sono tutto vostro nel Signore. (S. Pio da Pietrelcina)
199. Io non mi stancherò di pregare Gesù. È vero che le mie preghiere sono degne piuttosto di castigo che di premio, perché troppo ho disgustato Gesù con i miei innumerevoli peccati; ma alla fine Gesù si muoverà a pietà di me. (S. Pio da Pietrelcina)
200. Io non sono come mi ha fatto il Signore, ma sento che mi dovrei sforzare di più a fare un atto di superbia che un atto di umiltà. Perché l'umiltà è la verità, e la verità è che io sono nulla, e tutto quello che di buono è in me, è di Dio. E spesso noi sciupiamo anche quello che di buono Dio ha messo in noi. Quando vedo che la gente a me chiede qualche cosa, non penso a quello che posso dare, ma a quello che non so dare, e per cui tante anime restano sitibonde, per non avere io saputo dare loro il dono di Dio. Pensare che ogni mattina Gesù fa l'innesto di sé in noi, ci pervade tutti, ci dona tutto, dovrebbe dunque spuntare in noi il ramo o il fiore dell'umiltà. Viceversa, il diavolo, che non può innestarsi in noi così profondamente come Gesù, ecco che fa subito germogliare i suoi virgulti di superbia. Questo non ci fa onore. Bisogna dunque combattere e sforzarci di salire. È vero: in cima non arriveremo mai senza un incontro con Dio. Per incontrarci, noi dobbiamo salire e lui scendere. Ma quando non ne possiamo più, allora, nella fermata, umiliamoci e in questa umiltà ci incontreremo con Dio, perché egli discende nel cuore umile. (S. Pio da Pietrelcina)
201. Io prendo delle decisioni, forse non sono perfette, ma è meglio prendere decisioni imperfette che essere alla continua ricerca di decisioni perfette che non si troveranno mai. (Charles De Gaulle)
202. Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che è in me e non porta frutto, Egli lo recide, e ogni tralcio che porta frutto lo rimonda, perché ne produca ancora di più. Come il tralcio non può portare frutto da sé medesimo, se non rimane unito alla vite, così neppure voi se non rimanete in me. (Gesù)
203. Io sono la vite e voi i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta abbondanti frutti, perché, senza di me, non potete far nulla. Chi non rimane in me, è gettato via come un tralcio sterile e inaridisce: e vien raccolto poi e gettato ad ardere nel fuoco. (Gesù)
204. Io sono l'infimo degli apostoli, e non sono degno neppure di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. (S. Paolo)
205. Io sono un uomo: non considero nulla che sia umano estraneo a me (Terenzio)
206. Io trovo che gli spiriti elevati non sono affatto meno adatti alle cose basse quanto gli spiriti bassi non lo siano a quelle elevate. (M. de Montaigne)
207. Io, grazie a Dio, sono sempre stato ateo (Luis Brunuel)
208. La carità è la regina delle virtù. Come le perle sono tenute insieme dal filo, così le virtù dalla carità. (S. Pio da Pietrelcina)
209. La carità non deve mai guardare dietro di sé, ma sempre avanti, perché il numero delle sue beneficenze è sempre troppo piccolo e perché infinite sono le miserie presenti e future che deve lenire. (F. Cabrini)
210. La cosa più importante in un discorso sono le pause. (R. Richardson)
211. La coscienza e la viltà sono esattamente la stessa cosa. (O. Wilde)
212. La democrazia funziona quando a decidere sono in due e uno è malato.(Winston Churchill)
213. La disperazione e l'ateismo sono una stessa cosa. (G. Mazzini)
214. La donna perfetta è la corona del marito, ma quella che lo disonora è come carie nelle sue ossa. (Salomone)
215. La fede viva, la credenza cieca e la completa adesione alla autorità costituita da Dio sopra di te, questo è il lume che rischiarò i passi al popolo di Dio nel deserto. Questo è il lume che risplende sempre nell'alta punta di ogni spirito accetto al Padre. Questo è il lume che condusse i magi ad adorare il nato Messia. Questa è la stella profetizzata da Balaam. Questa è la fiaccola che dirige i passi di questi spiriti desolati. E questo lume e questa stella e questa fiaccola sono pure ciò che illuminano la tua anima, dirigono i tuoi passi perché tu non vacilli; fortificano il tuo spirito nel divino affetto e senza che l'anima li conosca, si avanza sempre verso l'eterna meta. Tu non lo vedi e non lo comprendi, ma non è necessario. Tu non vedrai che tenebre, ma esse non sono quelle che coinvolgono i figli della perdizione, sibbene sono esse quelle che circondano l'eterno Sole. Tieni per fermo e credi che questo Sole risplende nella tua anima; e questo Sole è appunto quello di cui il veggente di Dio cantò: E nel tuo lume vedrò il lume. (S. Pio da Pietrelcina)
216. La frequenza e la violenza dei percuotere, l'ira cieca e vendicativa nei percuotere sono per i padri stessi e per le madri una mostruosità immorale e forsennata. Bisogna che da tutte le parti si levi una voce riprovatrice, abominatrice, che contenga, se è possibile, quelle furie o disanimi altre dall'imitarle (R. Lambruschini).
217. La gelosia è il più grande di tutti i mali e quello che fa meno pietà alle persone che ne sono la causa (François de la Rochefoucauld)
218. La maggior parte degli uomini sono capaci piuttosto di grandi azioni che di buone azioni (Charles de Montesquieu)
219. La mediocrità è al sicuro; le grandi ricchezze sono esposte ai pericoli. (Fedro)
220. La mia volontà e il mio ragionare si muovono ora in un senso, ora in un altro, e ci sono parecchi di questi movimenti che si governano senza di me. (M. de Montaigne)
221. La morte e le tasse sono inevitabili. (Thomas C. Haliburton)
222. La parola non è che un rumore e i libri non sono altro che carta (Paul Claudel)
223. La passione amorosa presta bellezze e grazie all'oggetto che abbraccia, e fa che coloro i quali ne sono presi trovino, con un giudizio offuscato e alterato, ciò che amano, diverso e più perfetto che non sia. (M. de Montaigne)
224. La patria di un maiale è dappertutto dove ci sono ghiande. (François Fénelon)
225. La politica è l'unica professione senza una specifica formazione. I risultati sono di conseguenza. (Carlo Martini)
226. La preghiera dei santi nel cielo e delle anime giuste in terra sono profumo che non andrà mai perduto. (S. Pio da Pietrelcina)
227. La prudenza e l'amore non possono stare insieme. (M. de Montaigne)
228. La ragione e l'amore sono nemici giurati. (Corneille)
229. La ricchezza di un uomo sono le sue idee. (Voltaire)
230. La scienza non esclude gli errori; anzi, talora sono proprio questi a portare alla verità (Giueles Verne)
231. La semplicità è una virtù, però fino ad un certo punto. A questa non deve mai mancare la prudenza; la furberia e la scaltrezza, invece, sono diaboliche e fanno tanto male. (S. Pio da Pietrelcina)
232. La sinistra sono io. (Bettino Craxi)
233. La terra è avvolta nelle tenebre come i morti, le fiere escono dalle loro tane, i serpenti sono pronti a mordere, il mondo è tutto silenzio; ma la terra si illumina quando tu sorgi, o sole. Tu fai sparire le tenebre con i tuoi raggi luminosi, gli alberi e le piante fioriscono, gli uccelli svolazzano, il gregge si rallegra: tutti vivono illuminati da te. (Antico inno egiziano)
234. La tragedia delle democrazie moderne è che non sono ancora riuscite a realizzare la democrazia. (Jacques Maritain)
235. La vanagloria è un nemico proprio delle anime che si sono consacrate al Signore e che si sono date alla vita spirituale; e perciò a ben ragione può dirsi la tignuola dell'anima che tende alla perfezione. Essa viene detta dai santi tarlo della santità. (S. Pio da Pietrelcina)
236. La vita coniugale è solo un'abitudine, una cattiva abitudine. Ma si rimpiangono sempre le perdite, anche delle peggiori abitudini.Forse sono quelle che si rimpiangono di più. Sono una parte così essenziale della nostra personalità. (O. Wilde)
237. La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare. (Arthur Schopenauer)
238. La vita è un Calvario; ma conviene salire allegramente. Le croci sono i monili dello Sposo ed io ne sono geloso. Le mie sofferenze sono piacevoli. Soffro solo quando non soffro. (S. Pio da Pietrelcina)
239. L'abuso e la disobbedienza alla legge non possono essere impediti da nessuna legge (Giacomo Leopardi)
240. L'amore? Comincia con un parolone, poi tira avanti con paroline e alla fine sono parolacce (E. Pailleron)
241. L'ansietà è uno dei maggiori traditori che la vera virtù e soda devozione possa mai avere; finge di riscaldarsi al bene operare, ma non lo fa, se non per raffreddarsi, e non ci fa correre, per farci inciampare e per questo bisogna guardarsene in ogni occasione, particolarmente nell'orazione; e per meglio riuscirci, sarà bene ricordarsi che le grazie ed i gusti dell'orazione non sono acque della terra ma del cielo, e che perciò tutti i nostri sforzi non bastano a far cadere, benché sia necessario il disporsi con grandissima diligenza sì, ma sempre umile e tranquilla: bisogna tenere il cuore aperto verso il cielo, ed aspettare di là la celeste rugiada. (S. Pio da Pietrelcina)
242. L'archivio è il posto dove si possono smarrire le cose con ordine (Francis Thompson)
243. L'arma più pericolosa sono gli uomini di piccolo calibro. (Wieslav Brudzinski)
244. Lascia perdere, figliuolo, lascia pubblicare quello chi si vuole. Temo il giudizio di Dio e non quello degli uomini. Ci spaventi solo il peccato perché offende Dio e ci disonora. (S. Pio da Pietrelcina)
245. L'attività repressiva della civiltà fa sì che le possibilità di godimento primarie, che ora sono state ripudiate dalla censura che è in noi, vadano perdute. (S. Freud)
246. L'aumento dei mezzi e quello del tempo libero sono i due civilizzatori dell'uomo. (Benjamin Disraeli)
247. Le amarezze, come le debolezze del matrimonio, sono tenute segrete dai saggi. (M. de Montaigne)
248. Le azioni più decisive della nostra vita sono il più delle volte azioni avventate (André Gide)
249. Le bugie sono per natura così feconde, che una ne suole partorir cento. (Carlo Goldoni)
250. Le buone risoluzioni sono come assegni che uno emette su una banca dove non ha alcun conto. (Oscar Wilde)
251. Le case sono fatte per viverci, non per essere guardate. (Francis Bacon)
252. Le colpe dello scassinatore sono le virtù del finanziere. (George Bernard Shaw)
253. Le condanne di sé fatte da se stesso sono sempre credute, le lodi non trovano credito. (M. de Montaigne)
254. Le condizioni climatiche nell'inferno sono certamente spiacevoli, ma la compagnia della gente di là sarebbe interessante. (Oscar Wilde)
255. Le conseguenze della collera sono molto più gravi delle sue cause (Marco Aurelio)
256. Le convinzioni sono per la verità nemiche più pericolose delle menzogne (Friedrich Nietzche)
257. Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità. (Nietzsche)
258. Le cose buone sono tutte convenienti: quelle cattive sono tutte troppo care. (Henry David Thoreau)
259. Le cose di cui si è assolutamente certi non sono mai vere. (O. Wilde)
260. Le cose di prima necessità per la vita dell'uomo sono: acqua, fuoco, ferro, sale, farina di frumento, latte, miele, succo di uva, olio e vestito. Tutte queste cose per i pii sono beni, ma per i peccatori diventano mali. (Siracide)
261. Le cose migliori sono quelle a miglior prezzo. (Benjamin Franklin)
262. Le cose non si considerano per quel che sono, ma per quel che appaiono. (Baltasar Gracián y Morales)
263. Le cose non sono sempre tali quali si mostrano; il loro primo aspetto inganna molti; poche menti scoprono ciò che l'industria nasconde nell'intimo di esse. (Fedro)
264. Le cose non sono tanto dolorose o difficili di per se stesse: è la nostra debolezza e la nostra viltà che le rendono tali (M. de Montaigne)
265. Le cose peggiori sono sempre state fatte con le migliori intenzioni (Oscar Wilde)
266. Le cose più belle della vita o sono immorali, o sono illegali, oppure fanno ingrassare. (George Bernard Shaw)
267. Le cose più difficili sono tre: custodire un segreto, sopportare l'ingiustizia, far buon uso del tempo. (Proverbio)
268. Le cose visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono eterne. (S. Paolo)
269. Le critiche sono la tassa che un uomo paga al pubblico per essere famoso. (Jonathan Swift)
270. Le decisioni impetuose e audaci in un primo momento riempiono di entusiasmo, ma poi sono difficili a eseguirsi e disastrose nei risultati (Tito Livio)
271. Le discordie fraterne sono la prima pietra di distruzione gettata contro l'edificio della società, una delle maggiori nequizie della famiglia. Peggio ancora se le contese tra fratelli non fossero solo dissidenze di carattere, ma fossero prodotte da calcoli d'interesse. (P. Mantegazza)
272. Le disgrazie sono la pietra di paragone del carattere. Come avviene di alcune erbe che bisogna pestarle, acciocché mandino il loro buon odore; così è di certe nature d'uomini, che non mostrano la bontà di cui sono dotate, se non messe a cimento dal dolore. Non di rado le traversie della vita fanno apparire virtù e grazie, che altrimenti resterebbero nascoste (S. Smile)
273. Le domande non sono mai indiscrete. Le risposte, talvolta, lo sono (Oscar Wilde)
274. Le donne che devono sempre avere l'ultima parola sono il sogno di ogni banditore d'asta. (Chris Howland)
275. Le donne nella libidine poi non sono da meno dei maschi: destinate per natura a un ruolo passivo (che gli dei le fulminino), hanno escogitato un genere così perverso di impudicizia da montare gli uomini. (Seneca)
276. Le donne sanno che gli uomini non sono stupidi come si crede, ma molto di più. (Paul Jean Toulet)
277. Le donne sono amanti per gli uomini giovani, compagne per la mezza età, infermiere per i vecchi. (Francis Bacon)
278. Le donne sono capaci di tutto, gli uomini di tutto il resto (Henry de Règnier)
279. Le donne sono come le ciliegie: una tira l'altra (Giacomo Casanova)
280. Le donne sono un sesso affascinante e caparbio. Ogni donna è una ribelle; di solito insorge violentemente contro se stessa (Oscar Wilde)
281. Le donne tendono agli estremi: o sono migliori degli uomini, o sono peggiori. (Jean de La Bruyère)
282. Le donne, come i sogni, non sono mai come tu le vorresti. (Luigi Pirandello)
283. Le due virtù cardinali in guerra sono la forza e la frode. (Thomas Hobbes)
284. Le elaborazioni di pensiero più complicate sono possibili senza la partecipazione della coscienza. (S. Freud)
285. Le forze motrici dell'arte sono gli stessi conflitti che portano altri individui alla nevrosi e che hanno indotto la società ad edificare le sue istituzioni. (S. Freud)
286. Le idee migliori sono proprietà di tutti (Seneca)
287. Le infedeli al marito, sono capaci di essere fedeli all'amante. (S. Freud)
288. Le ingiurie sono molto umilianti per chi le dice, quando non riescono ad umiliare chi le riceve. (A.Karr)
289. Le labbra degli stolti ripetono sciocchezze, le parole dei prudenti sono pesate sulla bilancia. (Siracide)
290. Le leggi sono ragnatele che le mosche grosse sfondano, mentre le piccole ci restano impigliate. (Honoré de Balzac)
291. Le masse... sono abbagliate più facilmente da una grande bugia che da una piccola. (Adolf Hitler)
292. Le mie azioni sono regolate e conformi a ciò che io sono e alla mia condizione. Non posso far meglio. (M. de Montaigne)
293. Le migliori lettere d'amore di una donna sono sempre scritte all'uomo che lei tradisce. (Lawrence George Durrell)
294. Le moltitudini umane prive dei beni e dei servizi, offerti dallo sviluppo, sono assai più numerose di quelle che ne dispongono. Siamo, dunque, di fronte a un grave problema di diseguale distribuzione dei mezzi di sussistenza, destinati in origine a tutti gli uomini, e così pure dei benefici da essi derivanti. (Giovanni Paolo II)
295. Le necessità sono poche, ma i bisogni infiniti. (Josh Billings)
296. Le nostre malattie sono nuove, come nuovo è il nostro genere di vita. (Seneca)
297. Le nostre motivazioni più deboli sono quelle di cui siamo consapevoli, di cui conosciamo la natura. (O. Wilde)
298. Le nostre necessità non sono mai pari ai bisogni. (Benjamin Franklin)
299. Le opinioni non possono sopravvivere se uno non ha occasione di combattere per esse (Thomas Mann)
300. Le opinioni nuove sono sempre sospette e in genere contrastate, per nessun'altra ragione all'infuori dei fatto che non sono già comuni (John Locke)
301. Le parole delle donne sono più leggere delle foglie che cadono dagli alberi: il vento e le onde le disperdono con niente e le cancellano sempre. (Ovidio)
302. Le parole dello stolto sono la verga del suo orgoglio; le labbra dei saggi sono la loro difesa (Salomone)
303. Le parole sono, naturalmente, la più potente droga usata dall'uomo. (Rudyard Kipling)
304. Le passioni dell'uomo sono soltanto i mezzi di cui la natura si serve per conseguire i suoi scopi. (Sade)
305. Le peggiori cricche sono quelle composte da un uomo solo. (Shaw)
306. Le persone altruiste danno via il denaro perché sono troppo stupide o troppo pigre per spenderlo bene per se stesse. (Edward Morgan Forster)
307. Le persone di successo sono quelle che inventano delle cose per tenere occupato il resto del mondo. (Don Marquis)
308. Le persone in genere non sono così brutte come vengono ritratte. (Pablo Picasso)
309. Le persone oneste e intelligenti difficilmente fanno una rivoluzione, perché sono sempre in minoranza. (Aristotele)
310. Le più grandi verità sono sempre le più semplici. (Cesare Cantù)
311. Le promesse, le grandi promesse, sono l'anima della pubblicità. (Samuel Johnson)
312. Le prove a cui il Signore vi sottopone e vi sottoporrà sono tutti contrassegni della divina dilezione e gemme per l'anima. Passerà, mie care, l'inverno e verrà l'interminabile primavera tanto più ricca di bellezze, quanto furono più dure le tempeste. (S. Pio da Pietrelcina)
313. Le questioni di danaro sono trattate dai popoli civili come le questioni sessuali, con la stessa incongruenza, gli stessi falsi pudori e ipocrisia. (S. Freud)
314. Le radici dell'educazione sono amare. Ma i suoi frutti sono dolci. (Aristotele)
315. Le religioni sono come le lucciole: per splendere hanno bisogno delle tenebre. (Arthur Schopenhauer)
316. Le ricchezze sono fatte per essere spese. (Francis Bacon)
317. Le ricchezze sono giustamente disprezzate dall'uomo saggio, perché uno scrigno ricco impedisce la lode genuina. (Fedro)
318. Le rivoluzioni sono paragonabili ai letami: i più ributtanti promuovono la crescita dei più bei vegetali. (Napoleone Bonaparte)
319. Le rughe dovrebbero indicare soltanto dove sono stati i sorrisi. (Mark Twain)
320. Le signore non cominciano mai le liti, sono gli altri che litigano per loro. (Aristogatti Minou)
321. Le sole persone di cui oggi ascolto le opinioni con un certo rispetto sono molto più giovani di me. Mi pare che siano più avanti di me.La vita ha rivelato loro le sue più recenti meraviglie.Quanto ai vecchi, li contraddico sempre. Per motivi di principio. (O. Wilde)
322. Le spighe alte, le più vanitose, sono vuote. (S. Pio da Pietrelcina)
323. Le spighe più basse, più umili, sono cariche di chicchi. (S. Pio da Pietrelcina)
324. Le stesse leggi della giustizia non possono sussistere senza una certa mescolanza d'ingiustizia. (M. de Montaigne)
325. Le tenebre che a volte circondano il cielo delle anime vostre sono luce: per esse voi vi credete nel buio, ed avete l'impressione di trovarvi nel mezzo di un roveto ardente. Infatti quando il roveto brucia, l'aria intorno si riempie di nembo e lo spirito smarrito teme di non vedere, di non comprendere più nulla. Ma è allora che Iddio parla ed è presente all'anima: che ode, intende, ama e trema. Non aspettate adunque il Tabor per vedere Iddio quando già lo contemplaste sul Sinai. (S. Pio da Pietrelcina)
326. Le tentazioni non ti sgomentino; sono la prova dell'anima che Dio vuole sperimentare quando la vede nelle forze necessarie a sostenere il combattimento ed interessarsi con le proprie mani il serto della gloria. Finora la tua vita fu d'infante; adesso il Signore vuole trattarti da adulta. E poiché le prove della vita adulta sono molto superiori a quella di chi è infante, ecco perché ti trovi in principio disorganizzata; ma la vita dell'anima acquisterà la sua calma e la tua calma ritornerà, non tarderà. Abbi pazienza ancora un poco; tutto andrà per il tuo meglio. (S. Pio da Pietrelcina)
327. Le verità che contano, i grandi principi, alla fine, restano sempre due o tre. Sono quelli che ti ha insegnato tua madre da bambino (Enzo Biagi)
328. L'erbaccia è una pianta di cui non sono state ancora scoperte le virtù. (Ralph Waldo Emerson)
329. L'intelligenza è una delle poche cose che finora non sono state tassate. Non ne varrà la pena. (Heinz Ruhman)
330. L'interesse e la paura sono i principi della società. (Hobbes)
331. Lo so che soffri e molto, ma non sono forse questi i gioielli dello Sposo? (S. Pio da Pietrelcina)
332. Lo stato di diseguaglianza tra uomini e popoli non soltanto perdura, ma aumenta. Avviene tuttora che accanto a coloro che sono agiati e vivono nell'abbondanza, esistono quelli che vivono nell'indigenza, soffrono la miseria e spesso addirittura muoiono di fame; e il loro numero raggiunge decine e centinaia di milioni. È per questo che l'inquietudine morale è destinata a divenire ancor più profonda. (Giovanni Paolo II)
333. L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano (Blaise Pascal)
334. L'umiltà e la carità vanno di pari passo. L'una glorifica e l'altra santifica. L'umiltà e la purezza dei costumi sono ali che elevano fino a Dio e quasi divinizzano. (S. Pio da Pietrelcina)
335. L'uomo contemporaneo si interroga spesso, con profonda ansia, circa la soluzione delle terribili tensioni che si sono accumulate sul mondo e si intrecciano in mezzo agli uomini. E se talvolta non ha il coraggio di pronunciare la parola "misericordia", oppure nella sua coscienza, priva di contenuto religioso, non ne trova l'equivalente, tanto più bisogna che la Chiesa pronunci questa parola, non soltanto in nome proprio, ma anche in nome di tutti gli uomini contemporanei. (Giovanni Paolo II)
336. L'uomo d'oggi sembra essere sempre minacciato da ciò che produce, cioè dal risultato del lavoro delle sue mani e, ancor più, del lavoro del suo intelletto, delle tendenze della sua volontà. I frutti di questa multiforme attività dell'uomo, troppo presto e in modo spesso imprevedibile, sono non soltanto e non tanto oggetto di "alienazione", nel senso che vengono semplicemente tolti a colui che li ha prodotti; quanto, almeno parzialmente, in una cerchia conseguente e indiretta dei loro effetti, questi frutti si rivolgono contro l'uomo stesso.(Giovanni Paolo II)
337. L'uomo è un nulla Che è l'uomo? E a che può servire? Qual è il suo bene e qual è il suo male? Quanto al numero dei giorni dell'uomo, cento anni sono gia molti. Come una goccia d'acqua nel mare e un grano di sabbia così questi pochi anni in un giorno dell'eternità. (Siracide)
338. L'uomo infedele al proprio letto dice fra sé: "Chi mi vede? Tenebra intorno a me e le mura mi nascondono; nessuno mi vede, che devo temere? Dei miei peccati non si ricorderà l'Altissimo". Il suo timore riguarda solo gli occhi degli uomini; non sa che gli occhi del Signore sono miriadi di volte più luminosi del sole; essi vedono tutte le azioni degli uomini e penetrano fin nei luoghi più segreti. (Siracide)
339. L'uomo non conosce neppure la sua ora: simile ai pesci che sono presi dalla rete fatale e agli uccelli presi al laccio, l'uomo è sorpreso dalla sventura che improvvisa si abbatte su di lui. (Ecclesiaste)
340. L'uomo più ricco è quello i cui piaceri sono più a buon mercato (Henry David Thoreau)
341. L'uomo va giudicato soprattutto dai suoi vizi; le virtù si possono fingere; i vizi invece sono sempre genuini. (K. Kinski)
342. Ma che c'è di strano, se tu, polvere e nulla, ti sottoponi a un uomo, per amore di Dio, quando io, onnipotente ed altissimo, che dal nulla ho creato tutte le cose per amor tuo, mi feci piccolo fino a sottopormi all'uomo? Mi sono fatto l'ultimo e il più piccolo di tutti, proprio perché, per questo mio abbassarmi, tu potessi vincere la tua superbia. (T. da Kempis)
343. Madre, sposa, sorella, la donna è la carezza della vita, la soavità dell'affetto diffusa sulle sue fatiche, un riflesso sullo individuo della Provvidenza amorevole che veglia sull'umanità: sono in essa tesori di dolcezza consolatrice che bastano ad ammorzare qualunque dolore. (G. Mazzini)
344. Mammina bella, Mammina cara, sì sei bella. Se non ci fosse la fede, gli uomini ti direbbero dea. Gli occhi tuoi sono più risplendenti del sole; sei bella Mammina, me ne glorio, ti amo, deh! Aiutami. (S. Pio da Pietrelcina)
345. Matrimoni e vescovadi dal cielo sono destinati. (G. Verga)
346. Meglio essere in due che uno solo, perché due hanno un miglior compenso nella fatica. Infatti, se vengono a cadere, l'uno rialza l'altro. Guai invece a chi è solo: se cade, non ha nessuno che lo rialzi. Inoltre, se due dormono insieme, si possono riscaldare; ma uno solo come fa a riscaldarsi? Se uno aggredisce, in due gli possono resistere e una corda a tre capi non si rompe tanto presto. (Ecclesiaste)
347. Meno sono le parole, migliore è la preghiera. (Martin Lutero)
348. Mi baci con i baci della sua bocca! Sì, le tue tenerezze sono più dolci del vino.(Cantico dei Cantici)
349. Mi sono accorto che il vantaggio della sapienza sulla stoltezza è il vantaggio della luce sulle tenebre: il saggio ha gli occhi in fronte, ma lo stolto cammina nel buio. Ma so anche che un'unica sorte è riservata a tutt'e due. (Ecclesiaste)
350. Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno. (S. Paolo)
351. Mi sono fatto una regola di non bere mai alla luce del giorno e di non rifiutare mai da bere quando è buio. (Henry Louis Mencken)
352. Molte parole non sono mai indizio di molta sapienza. (Talete)
353. Molte sono le cose che si getterebbero via se non fosse per il timore che qualcun altro le possa raccogliere. (O. Wilde)
354. Molte sono le cose straordinarie, ma nulla v'è di più straordinario dell'uomo. (Sofocle)
355. Molte sono le cose terribili, ma nulla è più terribile dell'uomo (Sofocle)
356. Molti organi del corpo umano sono doppi: specie la lingua. (Gerhard Uhlembruck)
357. Molti sono caduti a fil di spada, ma non quanti sono periti per colpa della lingua. (Siracide)
358. Molti sono morti per ingordigia, chi si controlla vivrà a lungo. (Siracide)
359. Molti uomini sono fatti come il vasellame nuovo, che si impregna del primo odore, buono o cattivo che sia. (Baltasar Gracián y Morales)
360. Molto spesso le nostre virtù sono soltanto vizi camuffati. (François de La Rochefoucauld)
361. Negli affari non ci sono amici, soltanto soci. (Dumas padre)
362. Nel nostro mondo aumenta il senso di minaccia. Aumenta quel timore esistenziale collegato soprattutto con la prospettiva di un conflitto che, in considerazione degli odierni arsenali atomici, potrebbe significare la parziale autodistruzione dell'umanità. Tuttavia, la minaccia non concerne soltanto ciò che gli uomini possono fare agli uomini, servendosi dei mezzi della tecnica militare; essa riguarda anche molti altri pericoli che sono il prodotto di una civiltà materialistica, la quale--nonostante dichiarazioni "umanistiche"--accetta il primato delle cose sulla persona. (Giovanni Paolo II)
363. Nel parlare ci può essere onore o disonore; la lingua dell'uomo è la sua rovina. (Siracide)
364. Nel valore di due azioni uguali, noi riteniamo la più bella e la più degna quella nella quale si sono presentate più difficoltà e rischi. (M. de Montaigne)
365. Nel viaggio della vita non si danno strade in piano: sono tutte o salite o discese (Arturo Graf)
366. Nella mia esperienza ho visto che i bambini sono capaci di ogni attività sessuale psichica e molti anche di attività sessuali somatiche. (S. Freud)
367. Nella vita ci sono parecchi casi peggiori da sopportare che la stessa morte. (M. de Montaigne)
368. Nelle arti, i critici sono le uniche fonti d'informazione indipendenti. Il resto è pubblicità. (Pauline Kael)
369. Nelle cose grandi gli uomini si mostrano come conviene loro di mostrarsi; nelle piccole si mostrano come sono (Chamfort)
370. Nelle grandi cose gli uomini si mostrano come conviene loro di mostrarsi; nelle piccole, quali sono. (N. de Chamfort)
371. Nell'inconscio i processi psichici non sono affatto identici a quelli noti nella vita psichica conscia, ma godono di certe libertà che a questi ultimi sono negate. (S. Freud)
372. Nell'umile è pace indefettibile; nel cuore del superbo sono, invece, continua smania e inquietudine. (T. da Kempis)
373. Nessuna donna è un genio. Le donne sono un sesso decorativo. Non hanno mai nulla da dire, ma lo dicono con grazia. (O. Wilde)
374. Nessuno ardisca dare o ricevere qualcosa senza il permesso dell'abate, né avere alcunché di proprio, assolutamente nulla, dato che i monaci non sono ormai più padroni né del loro corpo né della loro volontà. (Regola di S. Benedetto)
375. Nessuno è così avanzato nella perfezione e così santo da non aver talvolta delle tentazioni. Andare esenti del tutto da esse non possiamo. Tuttavia, per quanto siano moleste e gravose, le tentazioni spesso sono assai utili; perché, a causa delle tentazioni, l'uomo viene umiliato, purificato e istruito. (T. da Kempis)
376. Nessuno è più infelice che la maggior parte di quelli che sono generalmente ritenuti felici. (Seneca)
377. Non ammiro il coraggio dei domatori: chiusi in gabbia sono al riparo dagli uomini (G.B.Shaw)
378. Non c'è belva tanto feroce che non abbia un briciolo di pietà. Ma io non ne ho alcuno, quindi non sono una belva. (Shakespeare)
379. Non c'è di meglio per l'uomo che mangiare e bere e godersela nelle sue fatiche; ma mi sono accorto che anche questo viene dalle mani di Dio. Difatti, chi può mangiare e godere senza di lui? Egli concede a chi gli è gradito sapienza, scienza e gioia, mentre al peccatore dà la pena di raccogliere e d'ammassare per colui che è gradito a Dio. Ma anche questo è vanità e un inseguire il vento! (Ecclesiaste)
380. Non ci sono cattivi reggimenti, ma solo colonnelli incapaci (Napoleone Bonaparte)
381. Non ci sono che i pazzi ad essere sicuri e risoluti. (M. de Montaigne)
382. Non ci sono errori; non ci sono stati errori; e non ci saranno errori. (Arthur Duca di Wellington Wellesley)
383. Non ci sono libri morali o immorali. Ci sono libri scritti bene o scritti male (Oscar Wilde)
384. Non ci sono segreti custoditi meglio di quelli che tutti conoscono. (George Bernard Shaw)
385. Non credo che mi sposerò facilmente. Sono troppo innamorato. (O. Wilde)
386. Non disonorare il santo nome d'amico, dandolo ad un uomo di niuna o poca virtù. (S. Pellico).
387. Non è che sono contrario al matrimonio; però mi pare che un uomo e una donna siano le persone meno adatte a sposarsi. (Massimo Troisi)
388. Non è la tentazione che è forte, sono io che sono debole. (Charles Eugene de Foucauld)
389. Non è l'ingegno sottile quello che forma le nazioni, bensì sono gli austeri e fermi caratteri.(M. D'Azeglio).
390. Non esaltarti per non cadere e per non attirarti il disonore; il Signore svelerà i tuoi segreti e ti umilierà davanti all'assemblea, perché non hai ricercato il timore del Signore e il tuo cuore è pieno di inganno. (Siracide)
391. Non esistono libri morali o immorali. I libri sono scritti bene o scritti male. Questo è tutto. (O. Wilde)
392. Non esistono persone più acide di quelle che sono dolci per interesse (Luc de Vauvenargues)
393. Non fare agli altri ciò che vorresti che loro facessero a te. Possono avere gusti diversi dai tuoi. (George Bernard Shaw)
394. Non fidatevi degli uomini! Sono capaci di grandi cose. (Stanislaw J. Lec)
395. Non fidatevi dei primi impulsi: sono quasi sempre buoni. (Périgord Charles Maurice Talleyrand)
396. Non guardiamo mai i soggetti all'ingrosso e da soli; sono le circostanze o le immagini minute e superficiali che ci colpiscono, e le vane apparenze che zampillano dalle cose. (M. de Montaigne)
397. Non portare in casa qualsiasi persona, perché sono molte le insidie del fraudolento. (Siracide)
398. Non possiamo essere tutti frati, e molte sono le vie per le quali Dio conduce i suoi prescelti al paradiso. (Miguel de Cervantes y Saavedra)
399. Non sapete che, come dicono i Francesi, ci sono tre sessi - gli uomini, le donne e il clero. (Sydney Smith)
400. Non sempre io sono del mio parere (Paul Valèry)




----------------------

banderuole     ben     bicchiere     



Aforismi e citazioni

Sinonimi


-------------------
Altre voci:
sono (1112)
sopporta (14412)
sopportare (19558)
soprannaturale (2078)
sopravvalutare (1750)
sopravvivenza (1521)
sopravvivere (1102)
soprusi (3444)
sordi (1529)
sorella (4013)
sorelle (9302)
sorgente (1170)


----------------------
N.B.: Tutte le informazioni sono fornite su base "as is", senza alcuna garanzia riguardo alla loro esattezza.







AVG: 979.1645 (1112)






Privacy Policy - Personalizza tracciamento pubblicitario