- AFORISMI E CITAZIONI - 'frate'

1. Chi è indolente nel lavoro è fratello del dissipatore. (Salomone)
2. Dirti di amar tua madre, tuo padre, tua moglie, tuo figlio, i tuoi fratelli, sarebbe offenderti mortalmente, ti dirò solo che queste persone ti devono esser sante e che un dolore recato da te ad alcuna di esse deve pungerti più di un pugnale che ti venisse inflitto nel cuore (P. Mantegazza)
3. Fratelli uccelli, voi dovete lodar tanto il Signore, che v'ha vestiti di sì belle piume e vi nutrisce. (S. Francesco di Assisi)
4. Fratelli, non comportatevi da bambini nei giudizi; siate come bambini quanto a malizia, ma uomini maturi quanto ai giudizi. (S. Paolo)
5. Fratello, non perdere la speranza di progredire spiritualmente; ecco, ne hai il tempo e l'ora. Perché, dunque, vuoi rimandare a domani il tuo proposito? Alzati, e comincia all'istante, dicendo: è questo il momento di agire; è questo il momento di combattere; è questo il momento giusto per correggersi. (T. da Kempis)
6. I fratelli e un aiuto servono nell'afflizione, ma più ancora salverà la carità. (Siracide)
7. Il diritto d'associazione è sacro come la religione, che è l'associazione delle anime. Voi siete figli di Dio: siete, dunque, fratelli; e chi può senza delitto limitare l'associazione, la comunione tra fratelli? (G. Mazzini).
8. Il sonno è il fratello gemello della morte. (Omero)
9. In qualunque terra voi siate, dovunque un uomo combatte pel diritto, pel giusto, pel vero, ivi è un vostro fratello: dovunque un uomo soffre, tormentato dall'errore, dall'ingiustizia, dalla tirannide, ivi è un vostro fratello, liberi e schiavi SIETE TUTTI FRATELLI. (G. Mazzini)
10. Io non posso patire il criticare e il dir male dei fratelli. È vero, a volte, mi diverto a punzecchiarli, ma la mormorazione mi mette nausea. Abbiamo tanti difetti da criticare in noi, perché perdersi contro i fratelli? E noi, mancando alla carità, si intacca la radice dell'albero della vita, col pericolo di farlo seccare. (S. Pio da Pietrelcina)
11. La mattina, quando il sole si leva, tutti gli uomini dovrebbero lodare Dio, che creò quello per nostra utilità: perché per esso i nostri occhi hanno lume di giorno. E la sera, quando si fa notte, tutti gli uomini dovrebbero lodare Dio per la creazione del nostro fratello fuoco che dà luce ai nostri occhi durante l'oscurità! Perché, per nascita siamo tutti come ciechi, ma Dio dà luce ai nostri occhi per mezzo di questi due fratelli! (S. Francesco di Assisi)
12. La presente generazione avverte di essere privilegiata, perché il progresso le offre molte possibilità, appena qualche decennio fa insospettate. L'attività creatrice dell'uomo, la sua intelligenza e il suo lavoro, hanno causato profondi cambiamenti sia nel campo della scienza e della tecnica, come nella vita sociale e culturale. L'uomo ha esteso il suo potere sulla natura ed ha acquistato una conoscenza più approfondita delle leggi del proprio comportamento sociale. Egli ha visto crollare o restringersi gli ostacoli e le distanze che separano uomini e nazioni, grazie ad un accresciuto senso universalistico, ad una più chiara coscienza dell'unità del genere umano e all'accettazione della reciproca dipendenza in un'autentica solidarietà, e grazie infine al desiderio--e alla possibilità--di venire a contatto con i propri fratelli e sorelle al di là delle divisioni artificialmente create dalla geografia o dalle frontiere nazionali o razziali.(Giovanni Paolo II)
13. La vita vi fu data da Dio perché ne usiate a benefizio dell'Umanità, perché dirigiate le vostre facoltà individuali allo sviluppo delle facoltà dei vostri fratelli, perché aggiungiate con l'opera vostra un elemento qualunque all'opera collettiva di miglioramento e di scoperta del vero, che le generazioni, lentamente ma continuamente promuovono. (G. Mazzini)
14. L'amicizia è una fratellanza e, nel suo più alto senso, è il bello ideale della fratellanza. E' un accordo supremo di due o tre anime, non mai di molte, le quali son divenute come necessarie l'una all'altra; le quali hanno trovato l'una nell'altra la massima disposizione a capirsi, a giovarsi, a nobilmente interpretarsi, a spronarsi al bene (N. Tommaseo).
15. Le discordie fraterne sono la prima pietra di distruzione gettata contro l'edificio della società, una delle maggiori nequizie della famiglia. Peggio ancora se le contese tra fratelli non fossero solo dissidenze di carattere, ma fossero prodotte da calcoli d'interesse. (P. Mantegazza)
16. L'idea di chi vorrebbe, in nome della libertà, fondare l'anarchia e cancellar la società per non lasciare che l'individuo coi suoi diritti, non ha bisogno di confutazioni da me: tutto il mio lavoro combatte quel sogno colpevole che rinnega progresso, doveri, fratellanza umana, solidarietà di nazioni (G. Mazzini).
17. L'ozio è nemico dell'anima; e quindi i fratelli devono in alcune determinate ore occuparsi nel lavoro manuale e in altre ore, anche esse ben fissate, nello studio delle cose divine. (Regola di S. Benedetto)
18. Non basta il non nuocere, bisogna giovare ai vostri fratelli. (G. Mazzini)
19. Non fabbricare menzogne contro tuo fratello e neppure qualcosa di simile contro l'amico. (Siracide)
20. Non ferire mai tuo fratello con parole a doppio senso. Egli ti potrebbe rispondere allo stesso modo e perdereste entrambi l'orientamento dell'amore. Và da lui e con affettuosa sincerità ammoniscilo. Quando avrete rimosso la causa del disagio, sarete liberi tutt'e due dal turbamento e dall'amarezza. (Massimo il Confessore)
21. Non osservare la pagliuzza nell'occhio di tuo fratello se non vedi la trave che è nel tuo. (Matteo evangelista)
22. Non rievocare nella tua mente ciò che tuo fratello può aver detto in un momento di acredine, sia che t'abbia insultato faccia a faccia, sia che abbia sparlato di te con un altro e quest'altro sia venuto a riferirtelo. Se ti abbandoni al rancore, dal rancore all'odio il passo è breve. (Massimo il Confessore)
23. Oh guerra, oh la più ria delle Furie: / il ciel si turba al tuo nome tremendo / per la memoria dell'offesa prisca, / e la natura sbigottita palpita. / I santi nodi d'amor, di caritade, / primiera tu rompesti, e contra i padri / armasti i figli, crudi e ambiziosi, / e coi fratelli azzuffasti i fratelli (V. Monti).
24. Oh, Dio! Fatti sempre più sentire al povero mio cuore e compi in me l'opera da te incominciata. Sento intimamente una voce che assiduamente mi dice: "Santificati e santifica". Ebbene, mia carissima, io ciò voglio, ma non so da dove incominciare. Aiutami tu pure; so che Gesù ti vuole tanto bene e lo meriti. Dunque parlagli per me, che mi faccia la grazia di essere un figlio meno indegno di san Francesco, che possa essere di esempio ai miei confratelli in modo che il fervore continui sempre e si accresca sempre più in me, da far di me un perfetto cappuccino. (S. Pio da Pietrelcina)
25. Parenti, sorelle e fratelli, sposa, figli, siano per voi come rami collocati in ordine diverso sulla stessa pianta. Santificate la Famiglia nell'unità dell'amore. (G. Mazzini)
26. Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello. (Gesù)
27. Poco importa che adoriate nell'anima nostra la Verità: se l'errore governa i vostri fratelli in un altro angolo di questa terra che ci è madre comune, e voi non desiderate e non tentate, per quanto le forze vostre ve lo concedono, rovesciarlo, tradite i vostri doveri. (G. Mazzini)
28. Se hai uno schiavo, trattalo come fratello, perché ne avrai bisogno come di te stesso. (Siracide)
29. Se il tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non ascolterà neanche l'assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano. (Gesù)
30. Sono tutto di ognuno. Ognuno può dire: "Padre Pio è mio". Io amo tanto i miei fratelli di esilio. Amo i miei figli spirituali al pari dell'anima mia e più ancora. Li ho rigenerati a Gesù nel dolore e nell'amore. Posso dimenticare me stesso, ma non i miei figli spirituali, anzi assicuro che quando il Signore mi chiamerà, io gli dirò: "Signore, io resto alla porta del paradiso; vi entro quando ho visto entrare l'ultimo dei miei figli". Soffro tanto per non poter guadagnare tutti miei i fratelli a Dio. In certi momenti sto sul punto di morire di stretta al cuore nel vedere tante anime sofferenti senza poterle sollevare e tanti fratelli alleati con satana. (S. Pio da Pietrelcina)
31. Tu sei molto abile nel trovare giustificazioni per quello che fai e nel farlo apparire sotto una certa luce, mentre rifiuti di accettare le giustificazioni negli altri. Sarebbe invece più giusto che tu accusassi te stesso e scusassi il tuo fratello. Se vuoi essere sopportato, sopporta gli altri anche tu. (T. da Kempis)
32. Uno è solo, senza eredi, non ha un figlio, non un fratello. Eppure non smette mai di faticare, né il suo occhio è sazio di ricchezza: "Per chi mi affatico e mi privo dei beni?". Anche questo è vanità e un cattivo affannarsi. (Ecclesiaste)
33. Voglio essere soltanto un povero frate che prega... Dio vede le macchie anche negli angeli, figuriamoci in me! (S. Pio da Pietrelcina)




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