- AFORISMI E CITAZIONI - 'ali'

1. A chi giova un'ampia e sottile discussione intorno a cose oscure e nascoste all'uomo; cose per le quali, anche se le avremo ignorate, non saremo tenuti responsabili, nel giudizio finale? Grande nostra stoltezza: trascurando ciò che ci è utile, anzi necessario, ci dedichiamo a cose che attirano la nostra curiosità e possono essere causa della nostra dannazione. (T. da Kempis)
2. A durare son soltanto le qualità superficiali. La natura più profonda di un uomo si scopre molto presto. (Oscar Wilde)
3. A mali estremi, estremi rimedi. (Ippocrate)
4. A parte l'uomo, tutti gli animali sanno che lo scopo principale della vita è godersela (Samuel Butler)
5. Abbi pazienza nel perseverare in questo santo esercizio del meditare e contentati di cominciare a piccoli passi, finché abbi gambe per correre, e meglio ali per volare; contentati di fare l'ubbidienza, la quale non è mai una piccola cosa per un'anima, la quale ha scelto Dio per sua porzione e rassegnati di essere per ora una piccola ape di nido che ben presto diventerà una grande ape abile a fabbricare il miele. Umiliati sempre ed amorosamente davanti a Dio ed agli uomini, perché Dio parla veramente a chi tiene il suo cuore umile dinanzi a Lui. (S. Pio da Pietrelcina)
6. Abbiamo bisogno dell'amicizia sempre, proprio come abbiamo bisogno dei proverbiali fondamenti della vita: il fuoco e l'acqua. (Cicerone)
7. Accanto agli uomini ed alle società agiate e sazie, viventi nell'abbondanza, soggette al consumismo e al godimento, non mancano nella stessa famiglia umana né gli individui né i gruppi sociali che soffrono la fame. Non mancano i bambini che muoiono di fame sotto gli occhi delle loro madri. Non mancano in varie parti del mondo, in vari sistemi socioeconomici, intere aree di miseria, di deficienza e di sottosviluppo. Tale fatto è universalmente noto. (Giovanni Paolo II)
8. Adoro gli scandali che riguardano gli altri, ma quelli che riguardano me non m'interessano. Non hanno il fascino della novità. (O. Wilde)
9. Al posto dell'iniziativa creativa nasce la passività, la dipendenza e la sottomissione all'apparato burocratico che, come unico organo "disponente" e "decisionale"--se non addirittura "possessore"--della totalità dei beni e mezzi di produzione, mette tutti in una posizione di dipendenza quasi assoluta, che è simile alla tradizionale dipendenza dell'operaio-proletario dal capitalismo. (Giovanni Paolo II)
10. Alla fine, non vieni misurato per quanto intraprendi ma per quanto realizzi. (Donald Trump)
11. Amate, rispettate la donna. Non cercate in essa solamente un conforto, ma una forza, una ispirazione, un raddoppiamento delle vostre facoltà intellettuali e morali. (G. Mazzini)
12. Amo gli scandali che riguardano gli altri, ma quelli che riguardano me non mi interessano. Non hanno il fascino della novità. (O. Wilde)
13. Appare molto allarmante costatare in molti Paesi il lancio di campagne sistematiche contro la natalità per iniziativa dei loro governi, in contrasto non solo con l'identità culturale e religiosa degli stessi Paesi, ma anche con la natura del vero sviluppo. Avviene spesso che tali campagne sono dovute a pressioni e sono finanziate da capitali provenienti dall'estero e, in qualche caso, ad esse sono addirittura subordinati gli aiuti e l'assistenza economico-finanziaria. (Giovanni Paolo II)
14. Bere senza sete e fare l'amore in ogni stagione sono le uniche cose che distinguono l'uomo dagli altri animali. (C. De Beaumarchais)
15. Bisogna uscire dalla sacrestia, entrare nelle famiglie, stabilire dei contatti con l'umile gente lontana dalla Chiesa, in situazioni sociali di estrema miseria con orari di lavoro massacranti e salari da fame. (L. Dehon)
16. C'è conforto ad evitare or l'uno or l'altro dei mali che ci perseguono e colpiscono altrove intorno a noi. (M. de Montaigne)
17. C'è una fatalità nei buoni propositi: vengono sempre presi troppo tardi. (O. Wilde)
18. C'era qualche cosa di animalesco nell'anima mentre il corpo aveva i suoi momenti di spiritualità. (O. Wilde)
19. Certi animali, per non essere scovati, confondono le loro orme intorno alla tana: devi fare lo stesso, altrimenti non mancheranno i seccatori. (Seneca)
20. Che cosa vana la pittura, che attira l'ammirazione per la somiglianza di cose di cui non si ammirano affatto gli originali. (Blaise Pascal)
21. Che cos'era la gioventù, nel migliore dei casi? Un'età verde, acerba, un'età di amori superficiali e di pensieri morbosi. (O. Wilde)
22. Che differenza c'è se ci cade addosso il casotto delle sentinelle o un monte? Nessuna. Eppure c'è chi teme di più quest'ultima evenienza, sebbene entrambe siano ugualmente mortali: abbiamo più paura delle cause che degli effetti. (Seneca)
23. Che importanza ha l'effettivo trascorrere del tempo? Solo le persone superficiali impiegano anni per liberarsi da un'emozione. (O. Wilde)
24. Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me. Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. (Gesù)
25. Chi comincia ad amare deve prepararsi a soffrire (Chevalier de Méré)
26. Chi molto legge prima di comporre, ruba senza avvedersene e perde originalità, se ne avea. (Vittorio Alfieri)
27. Chi non è in grado di vivere il presente, è in balia del futuro. (Seneca)
28. Chi ragion vuol tutta gelo, senza slanci, senza affetto, tarpa l'ali all'intelletto, non s'innalza fino al ver. (S. Pellico)
29. Chiudi la porta dei sensi, affinché tu possa udire quello che ti dice interiormente Iddio, tuo signore. Questo dice il tuo diletto: "Io sono la tua salvezza, la tua pace, la tua vita; stai accanto a me e troverai la pace; lascia tutte le cose che passano, cerca le cose eterne. Che altro sono le cose corporali, se non illusioni? E a che gioveranno tutte le creature, se sarai abbandonata dal Creatore?". Oh, anima mia, rinuncia a tutto e fatti cara e fedele al tuo Creatore, così da poter raggiungere la vera beatitudine. (T. da Kempis)
30. Chiunque sia in grado di penetrare le cause determinanti delle malattie nervose si convincerà presto che il loro aumento nella nostra società deriva dall'intensificazione delle restrizioni sessuali. (S. Freud)
31. Chiunque sia un po' specialista è, a rigor di termini, un idiota. (Shaw)
32. Ci sono delle sconfitte che sono trionfali in confronto delle vittorie. (M. de Montaigne)
33. Ci sono quelli -- i pochi che possiedono molto -- che non riescono veramente ad "essere", perché, per un capovolgimento della gerarchia dei valori, ne sono impediti dal culto dell'"avere"; e ci sono quelli -- i molti che possiedono poco o nulla --, i quali non riescono a realizzare la loro vocazione umana fondamentale, essendo privi dei beni indispensabili. (Giovanni Paolo II)
34. Ciascuna delle tre qualità, avarizia, pedanteria e ostinatezza, discende da fonti erotiche anali o per esprimerla più cautamente e più completamente - ricava forti contributi da quelle fonti. (S. Freud)
35. Ciò che forma le qualità del marito che si ama, forma spesso i difetti del marito che non si ama (Honoré de Balzac)
36. Ciò che può la virtù di un uomo non va misurato dai suoi sforzi ma dalla sua normalità. (Pascal)
37. Circa la vostra lettura c'è poco da ammirare e quasi niente da edificarsi. Vi è assolutamente necessario che a simili letture aggiungiate quella dei Libri santi (Sacra Scrittura), tanto raccomandata da tutti i santi padri. Ed io non posso esimervi da queste letture spirituali, troppo premendomi la vostra perfezione. Conviene che deponiate il pregiudizio che avete (se volete da simili letture ricavare il tanto insperato frutto) intorno allo stile ed alla forma con cui questi Libri sono esposti. Sforzatevi nel far questo e raccomandate la cosa al Signore. In questo vi è un grave inganno ed io non posso nascondervelo. (S. Pio da Pietrelcina)
38. Col pensiero e nella confessione non si deve tornare sulle colpe accusate nelle confessioni precedenti. Per la nostra contrizione Gesù le ha perdonate al tribunale di penitenza. Là egli si è trovato dinanzi a noi e alle nostre miserie come un creditore di fronte a un debitore insolvibile. Con un gesto d'infinita generosità ha lacerato, ha distrutto le cambiali da noi sottoscritte peccando, e che non avremo certo potuto pagare senza il soccorso della sua clemenza divina. Tornare su quelle colpe, volerle riesumare soltanto per averne ancora il perdono, soltanto per il dubbio che non siano state realmente e largamente rimesse, non sarebbe forse da considerare come un atto di diffidenza verso la bontà della quale aveva dato prova, lacerando egli stesso ogni titolo del debito da noi contratto col peccare?... Torni, se ciò può essere motivo di conforto alle anime nostre, torni pure il pensiero alle offese arrecate alla giustizia, alla sapienza, alla infinita misericordia di Dio: ma solo per piangere su di esse le lacrime redentrici del pentimento e dell'amore. (S. Pio da Pietrelcina)
39. Come ai raggi del sole si scorgono moltissimi atomi, che senza quella luce non si vedono, così agli occhi d Dio appaiono di gran peso e da castigare severamente i peccati veniali, che a noi sembrano neppure peccato. (S. Giovanni Crisostomo)
40. Come giustificare il fatto che ingenti somme di danaro che potrebbero e dovrebbero essere destinate a incrementare lo sviluppo dei popoli, sono invece utilizzate per l'arricchimento di individui o di gruppi, ovvero assegnate all'ampliamento degli arsenali di armi, sia nei Paesi sviluppati sia in quelli in via di sviluppo, sconvolgendo così le vere priorità? (Giovanni Paolo II)
41. Come il donare è qualità ambiziosa e di privilegio, così l'accettare è caratteristica di sottomissione. (M. de Montaigne)
42. Come la vita fisica, organica, non può crescere e svolgersi senza alimenti, così la vita morale, intellettuale, ha bisogno per ampliarsi e manifestarsi, delle influenze esterne e d'assimilarsi parte almeno delle idee, degli effetti, delle altrui tendenze. (G. Mazzini)
43. Come le api, che senza esitare attraversano talvolta le ampie distese dei campi, pur di raggiungere l'aiuola prediletta, e poi stanche, ma soddisfatte e cariche di polline, tornano al favo per ivi compiere in feconda opera silenziosa la sapiente trasformazione del nettare dei fiori in nettare di vita: così voi, dopo averla raccolta, tenete ben chiusa nel vostro cuore la parola di Dio; tornate all'alveare, cioè meditatela con attenzione, scanditene gli elementi, ricercatene il significato profondo. Essa vi apparirà allora nel suo luminoso splendore, acquisterà la potenza di annientare le vostre naturali inclinazioni verso la materia, avrà la virtù di trasformarle in ascensioni pure e sublimi dello spirito, di avvincere più strettamente il vostro al Cuore divino del vostro Signore. (S. Pio da Pietrelcina)
44. Come son belli i tuoi piedi nei sandali, figlia di principe! Le curve dei tuoi fianchi sono come monili, opera di mani d'artista. Il tuo ombelico è una coppa rotonda che non manca mai di vino drogato. Il tuo ventre è un mucchio di grano, circondato da gigli. (Cantico dei Cantici)
45. Conosciamo i fondamenti e le cause di mille cose che non furono mai; e la gente battaglia in mille questioni, delle quali il pro e il contro sono falsi. (M. de Montaigne)
46. Correre qua e là non ti servirà a niente: tu vai in giro con le tue passioni, i tuoi mali ti seguono. (Seneca)
47. Crescono davvero negli uomini, fra gli uomini, l'amore sociale, il rispetto dei diritti altrui, per ogni uomo, nazione, popolo, o, al contrario, crescono gli egoismi di varie dimensioni, i nazionalismi esagerati, al posto dell'autentico amore di patria, ed anche la tendenza a dominare gli altri al di là dei propri legittimi diritti e meriti, e la tendenza a sfruttare tutto il progresso materiale e tecnico-produttivo esclusivamente allo scopo di dominare sugli altri o in favore di tale o talaltro imperialismo? (Giovanni Paolo II)
48. Dal cicalar son nati molti errori, / molti scandali usciti e molto male: / pochi si son del silenzio pentiti, dell'aver troppo parlato infiniti (F. Berni)
49. Dal punto di vista del diritto civile, gli schiavi non contano nulla. Tuttavia non è così per il diritto naturale, secondo il quale tutti gli uomini sono uguali. (Ulpiano)
50. Dei mali del corpo tutti vorrebbero guarire, ma molti non possono; di quelli dell'anima potrebbero molti, ma pochi vogliono (A. Caro).
51. Deve anche preoccupare il declino di molti valori fondamentali che costituiscono un bene incontestabile non soltanto della morale cristiana, ma semplicemente della morale umana, della cultura morale, quali il rispetto per la vita umana sin dal momento del concepimento, il rispetto per il matrimonio nella sua unità indissolubile, il rispetto per la stabilità della famiglia. Il permissivismo morale colpisce soprattutto questo ambito più sensibile della vita e della convivenza umana. (Giovanni Paolo II)
52. Di che dovete affannarvi se Gesù vuol farvi pervenire alla patria celeste per i deserti o per i campi, quando e per gli uni e per gli altri si perverrà lo stesso alla beata eternità? Allontanate da voi ogni soverchia preoccupazione che nasce dalle prove con le quali il buon Dio vuole visitarvi; e se ciò non è possibile, allontanatene il pensiero ed in tutto vivete rassegnati ai divini voleri. (S. Pio da Pietrelcina)
53. Di fronte ai casi di bisogno, non si possono preferire gli ornamenti superflui delle chiese e la suppellettile preziosa del culto divino; al contrario, potrebbe essere obbligatorio alienare questi beni per dar pane, bevanda, vestito e casa a chi ne è privo. (Giovanni Paolo II)
54. Di quei mezzi di fortuna che hai sii saviamente economico; fuggi egualmente l'avarizia, che incrudelisce il cuore e mutua l'intelletto, e la prodigalità, che guida a vergognosi prestiti e a non lodevoli stenti (S. Pellico).
55. Dice molta gente, debole e malata nello spirito: guarda che vita beata conduce quel tale; come è ricco e grande, come è potente e come è salito in alto! Ma, se poni mente ai beni eterni, vedrai che tutte queste cose passeggere sono un nulla, anzi qualcosa di molto insicuro e particolarmente gravoso, giacché le cose temporali non si possono avere senza preoccupazioni e paure. (T. da Kempis)
56. Dio v'ha fatti sociali e progressivi. Voi, dunque, avete il dovere d'associarvi e di progredire quanto comporta la sfera d'attività nella quale le circostanze vi collocarono, e avete diritto che la società alla quale appartenete non vi impedisca nella vostra opera di associazione e di progresso (G. Mazzini).
57. Distrai la tua anima, consola il tuo cuore, tieni lontana la malinconia. (Siracide)
58. Dopo i funerali di sette suoi mariti, Galla ha sposato te, Picentino: penso che tu voglia seguire i suoi mariti. (Marziale)
59. Dotto è colui che sa che quello che conosce è insignificante confrontato a quello che non conosce (Hazrat Ali)
60. Dove non c'è ubbidienza, non c'è virtù. Dove non c'è virtù, non c'è bene, non c'è amore e dove non c'è amore non c'è Dio e senza Dio non si va in paradiso. Queste formano come una scala e se manca uno scalino della scala, si casca giù. (S. Pio da Pietrelcina)
61. Dovrebbe essere altamente istruttiva una sconcertante constatazione del più recente periodo: accanto alle miserie del sottosviluppo, che non possono essere tollerate, ci troviamo di fronte a una sorta di supersviluppo, egualmente inammissibile, perché, come il primo, è contrario al bene e alla felicità autentica. Tale supersviluppo, infatti, consistente nell'eccessiva disponibilità di ogni tipo di beni materiali in favore di alcune fasce sociali, rende facilmente gli uomini schiavi del "possesso" e del godimento immediato, senza altro orizzonte che la moltiplicazione o la continua sostituzione delle cose, che già si posseggono, con altre ancora più perfette. E' la cosiddetta civiltà dei "consumi", o consumismo, che comporta tanti "scarti" e "rifiuti". (Giovanni Paolo II)
62. Due sono le ali che permettono all'uomo di sollevarsi al di sopra delle cose terrene, la semplicità e la libertà: la semplicità, necessaria nella intenzione; la libertà, necessaria nei desideri. La semplicità tende a Dio; la libertà raggiunge e gode Dio. (T. da Kempis)
63. Dunque non temere affatto, ma stimati fortunatissima per essere stata fatta degna e partecipe ai dolori dell'Uomo-Dio. Non è abbandono, dunque, cotesto, ma amore e amore grande che Dio ti va addimostrando. Non è punizione cotesto stato, ma amore ed amore finissimo. Benedicine perciò il Signore e rassegnati a bere al calice del Getsemani. (S. Pio da Pietrelcina)
64. E' debolezza cedere ai mali ma è follia alimentarli. (M. de Montaigne)
65. E' difficile sforzare le naturali inclinazioni. (M. de Montaigne)
66. E' grandemente utile per noi, e ci dà sicurezza di spirito, non ricevere molte gioie in questa vita; particolarmente gioie materiali. Comunque, è colpa nostra se non riceviamo consolazioni divine o ne proviamo raramente; perché non cerchiamo la compunzione del cuore e non respingiamo del tutto le vane consolazioni che vengono dal di fuori. (T. da Kempis)
67. E' necessario denunciare l'esistenza di meccanismi economici, finanziari e sociali, i quali, benché manovrati dalla volontà degli uomini, funzionano spesso in maniera quasi automatica, rendendo più rigide le situazioni di ricchezza degli uni e di povertà degli altri. Tali meccanismi, azionati--in modo diretto o indiretto --dai Paesi più sviluppati, favoriscono per il loro stesso funzionamento gli interessi di chi li manovra, ma finiscono per soffocare o condizionare le economie dei Paesi meno sviluppati. (Giovanni Paolo II)
68. E' troppo facile infondere la liberalità in colui che ha di che approvvigionarla finché vuole, a spese d'altri. (M. de Montaigne)
69. E' vizio nostro di guardare più a malincuore ciò che è davanti a noi che di buona voglia quello che è dietro. (M. de Montaigne)
70. Ecco una delle cause dei nostri mali: viviamo imitando il prossimo e non ci facciamo regolare dalla ragione, ma trascinare dall'abitudine. (Seneca)
71. Era sempre in ritardo per principio, ritenendo che la puntualità ruba il tempo. (O. Wilde)
72. Esiste già un reale e percettibile pericolo che, mentre progredisce enormemente il dominio da parte dell'uomo sul mondo delle cose, di questo suo dominio egli perda i fili essenziali, e in vari modi la sua umanità sia sottomessa a quel mondo, ed egli stesso divenga oggetto di multiforme, anche se spesso non direttamente percettibile, manipolazione, mediante tutta l'organizzazione della vita comunitaria, mediante il sistema di produzione, mediante la pressione dei mezzi di comunicazione sociale. (Giovanni Paolo II)
73. Essere naturali è una posa difficilissima da mantenere. (Oscar Wilde)
74. Fa conto di essere andato ad Atene o a Rodi; scegli a tuo piacere la città: che importanza hanno gli usi e i costumi locali? Tu ci porti i tuoi. (Seneca)
75. Figlie, vigne e giardini, guardali dai vicini. (Proverbio)
76. Finalmente sono un giornalista anch'io: ora i fatti non mi interessano più. (Pat Buchanan)
77. Finché portiamo questo fragile corpo, non possiamo essere esenti dal peccato, né vivere senza molestie e dolori. Ben vorremmo aver tregua da ogni miseria; ma avendo perduto, a causa del peccato, la nostra innocenza, abbiamo perduto quaggiù anche la vera felicità. Perciò occorre che manteniamo in noi una ferma pazienza, nell'attesa della misericordia divina, "fino a che sia scomparsa l'iniquità di questo mondo" e le cose mortali "siano assunte dalla vita eterna". (T. da Kempis)
78. Fratelli, non comportatevi da bambini nei giudizi; siate come bambini quanto a malizia, ma uomini maturi quanto ai giudizi. (S. Paolo)
79. Generalmente gli uomini non sono sinceri quando si tratta di argomenti sessuali. Essi non rivelano volentieri la loro sessualità, ma indossano un pesante cappotto (vera fabbrica di menzogne) per nasconderla, come se nel mondo del sesso facesse sempre brutto tempo. (S. Freud)
80. Gesù, tu vieni sempre in me. Con quale cibo ti devo alimentare?... Con l'amore! Ma il mio amore è fallace. Gesù, ti voglio bene assai. Supplisci al mio amore. (S. Pio da Pietrelcina)
81. Gettate in Dio solo ogni vostra sollecitudine, poiché egli ha cura grandissima di voi e di quei tre angioletti di figliuoli dei quali ha voluto che foste adorna. Detti figliuoli vi saranno, per la loro condotta, di conforto e di consolazione nel corso della vita. Siate sempre sollecita per la loro educazione, non tanto scientifica quanto morale. Il tutto vi stia a cuore ed abbiatelo caro più della pupilla dell'occhio vostro. All'educazione della mente, mediante i buoni studi, procurate che vada sempre accoppiata l'educazione del cuore e della nostra santa religione; quella senza di questa, mia buona signora, dà una ferita mortale al cuore umano. (S. Pio da Pietrelcina)
82. Gli animali non sono stupidi come si crede: non hanno né dottori, né avvocati. (L. Douquier)
83. Gli animali sono amici così simpatici:non fanno domande, non muovono critiche (G.Eliot)
84. Gli inferiori si ribellano per essere uguali e gli uguali per essere superiori. Questo è lo stato d'animo da cui nascono le rivoluzioni. (Aristotele)
85. Gli italiani perdono le partite di calcio come se fossero guerre e perdono le guerre come se fossero partite di calcio.(Winston Churchill)
86. Gli italiani sono sempre pronti a correre in soccorso dei vincitori. (E. Flaiano)
87. Gli schiavi e gli animali domestici sono quasi uguali e rendono su per giù gli stessi servizi. La natura stessa vuole la schiavitù, perché fa differenti i corpi degli uomini liberi da quelli degli schiavi: gli schiavi col vigore che richiedono i lavori a cui sono predestinati, gli uomini liberi incapaci di curvare la loro diritta statura a opere servili e adatti, invece, alla vita politica e alle occupazioni guerresche o pacifiche. Dunque gli uomini sono liberi o schiavi per diritto di natura: la cosa è evidente. Utile agli stessi schiavi, la schiavitù è giusta. (Aristotele)
88. Gli studi alimentano la giovinezza e rallegrano la vecchiaia. (Cicerone)
89. Gli uomini sono eguali; non la nascita, ma la virtù fa la differenza. (Voltaire)
90. Gli uomini veramente grandi non possono dubitare di un'esistenza futura, perché sentono in sé medesimi la propria immortalità (I. U. Tarchetti).
91. Gl'italiani non hanno costumi: essi hanno delle usanze. (Giacomo Leopardi)
92. Guai al mondo per gli scandali! E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo! Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. (Gesù)
93. Hai figli? Educali e sottomettili fin dalla giovinezza. (Siracide)
94. I cuori forti e generosi non si dolgono che per grandi motivi, ed ancora tali motivi non li fanno troppo penetrare nel loro intimo. (S. Pio da Pietrelcina)
95. I desideri naturali hanno limiti ben definiti, quelli nati da una falsa opinione non ne hanno: il falso non ha confini. (Seneca)
96. I giovani d'oggi soprattutto sanno che il progresso della scienza e della tecnica può procurare non solo nuovi beni materiali, ma anche una più vasta partecipazione alla reciproca conoscenza. Ad esempio, lo sviluppo dell'informatica moltiplicherà le capacità creatrici dell'uomo e gli permetterà di accedere alle ricchezze intellettuali e culturali degli altri popoli. Le nuove tecniche di comunicazione favoriranno una maggiore partecipazione agli avvenimenti e un crescente scambio di idee. Le acquisizioni della scienza biologica, psicologica o sociale aiuteranno l'uomo a penetrare meglio nelle ricchezze del proprio essere. (Giovanni Paolo II)
97. I libri che la gente dice immorali sono quelli che rivelano alla gente le sue vergogne. Tutto qui. (O. Wilde)
98. I mali che non hai, considerali altrettanti beni, e sarai lieto (Niccolò Tommaseo)
99. I mali del corpo appaiono con l'aumentare. Troviamo che la gotta è quella che chiamiamo reuma o contusione. I mali dell'anima si oscurano nel loro rafforzarsi; il più malato li sente meno. Ecco perché bisogna mescolarli alla luce, con mano spietata, portarli fuori e strapparli dal profondo del nostro petto. (M. de Montaigne)
100. I mezzi tecnici a disposizione della civiltà odierna celano non soltanto la possibilità di un'autodistruzione per via di un conflitto militare, ma anche la possibilità di un soggiogamento "pacifico" degli individui, degli ambiti di vita, di società intere e di nazioni, che per qualsiasi motivo possono riuscire scomodi per coloro i quali dispongono dei relativi mezzi e sono pronti a servirsene senza scrupolo. (Giovanni Paolo II)
101. I responsabili della cosa pubblica, i cittadini dei Paesi ricchi personalmente considerati, specie se cristiani, hanno l'obbligo morale-- secondo il rispettivo grado di responsabilità--di tenere in considerazione, nelle decisioni personali e di governo, questo rapporto di universalità, questa interdipendenza che sussiste tra i loro comportamenti e la miseria e il sottosviluppo di tanti milioni di uomini. (Giovanni Paolo II)
102. Iddio si Sente e non si spiega: si sente come l'amore infinito, come il motore dell'universo; si sente come una protezione, come un rifugio; si sente buono, si sente autore per noi d'un avvenire eterno, inesplicato, chiuso ai mortali (S. Pellico).
103. Il debito annichilisce la stima che l'uomo deve avere di sé medesimo, lo pone in balia del suo bottegaio e lo rende schiavo per molti rispetti, essendoché ei non possa più vantarsi padrone di sé stesso e guardare in faccia al mondo (S. Smiles).
104. Il destino di una persona salita tanto in alto è precipitare. (Seneca)
105. Il giornalista è stimolato dalla scadenza. Scrive peggio se ha tempo (Karl Kraus)
106. Il guardare con occhio tranquillo i beni trae con sé che si guardino con occhio tranquillo i mali. (M. de Montaigne)
107. Il maestro del piccolo villaggio io lo vorrei agronomo, igienista, perito nelle questioni di giurisprudenza, filosofo e moralista, tanto moralista da non lasciar mai sfuggire un'occasione senza o insegnare una verità o bandire un errore (F. Veniali).
108. Il male non consiste nell'"avere" in quanto tale, ma nel possedere in modo irrispettoso della qualità e dell'ordinata gerarchia dei beni che si hanno. Qualità e gerarchia che scaturiscono dalla subordinazione dei beni e dalla loro disponibilità all'"essere" dell'uomo ed alla sua vera vocazione. (Giovanni Paolo II)
109. Il materialismo, struggendo ogni dignità d'origine e di destino nell'uomo, dissecca la vite del cuore (G. Mazzini).
110. Il nobile amore di Gesù spinge ad operare grandi cose e suscita desideri di sempre maggiore perfezione. L'amore aspira a salire in alto, senza essere trattenuto da alcunché di terreno. Esige di essere libero e staccato da ogni affetto umano, cosicché non abbia ostacoli a scrutare nell'intimo, non subisca impacci per interessi temporali, non sia sopraffatto da alcuna difficoltà. (T. da Kempis)
111. Il Papa! Quante divisioni ha? (Josif Stalin)
112. Il peccatore somiglia ad un deserto che nulla produce e ricetta solo insetti nocivi o animali selvaggi. Com'è tutto squallido dove manca Iddio! Quale arsura ove non cade la rugiada celeste! Quale sterilità ove il sole non feconda! (S. Tommaso da Villanova).
113. Il pericolo dell'abuso consumistico e l'apparizione delle necessità artificiali non debbono affatto impedire la stima e l'utilizzazione dei nuovi beni e risorse posti a nostra disposizione; in ciò dobbiamo, anzi, vedere un dono di Dio e una risposta alla vocazione dell'uomo, che si realizza pienamente in Cristo. Ma per conseguire il vero sviluppo e necessario non perder mai di vista detto parametro, che è nella natura specifica dell'uomo, creato da Dio a sua immagine e somiglianza. (Giovanni Paolo II)
114. Il piacere è qualità poco ambiziosa: esso si stima abbastanza ricco per sé stesso senza mescolarvi il prezzo della reputazione, e si preferisce all'ombra. (M. de Montaigne)
115. Il più sicuro mezzo di trovarsi pago del proprio stato è quello di paragonarsi ad altri più infelici; cosi, quando penso al numero prodigioso di malattie terribili alle quali il corpo umano è soggetto, ho per gran ventura che a me non ne siano toccate in sorte che tre (B. Franklin).
116. Il pubblico esige di essere trattato come le donne, alle quali soprattutto non bisogna dir nulla che a loro non piaccia sentire. (Goethe)
117. Il sapone e l'istruzione non hanno effetti rapidi come un massacro, ma a lungo andare sono più micidiali. (Mark Twain)
118. Il silenzio e la modestia sono qualità utilissime alla conversazione. (M. de Montaigne)
119. Il soverchio degli studi procrea orrore, confusione, malinconia, collera e sazietà. (Aretino)
120. Il tempo--lo sappiamo bene--scorre sempre secondo il medesimo ritmo; oggi, tuttavia, si ha l'impressione che sia sottoposto a un moto di continua accelerazione, in ragione soprattutto della moltiplicazione e complessità dei fenomeni in mezzo ai quali viviamo. (Giovanni Paolo II)
121. Il trattamento psicoanalitico poggia sulla sincerità. In essa risiede gran parte dell'effetto educativo e del valore etico della psicoanalisi, ed è pericoloso allontanarsi da questo fondamento. (S. Freud)
122. Il tuo regno non è lontano e tu facci partecipare al tuo trionfo sulla terra per poi partecipare al tuo regno nel cielo. Fa che, non potendo contenere la comunicazione della tua carità, predichiamo con l'esempio e con le opere la tua divina regalità. Prendi possesso dei nostri cuori nel tempo per possederli nell'eternità. Che mai ci togliamo da sotto il tuo scettro, né la vita né la morte valga a separarci da te. La vita sia vita attinta da te a larghi sorsi d'amore per spandersi sull'umanità e ci faccia morire ad ogni istante per vivere solo di te e spandere te nei nostri cuori. (S. Pio da Pietrelcina)
123. Il vero bene, saggezza e virtù, non muore, è sicuro ed eterno; è l'unica cosa immortale che tocca ai mortali. (Seneca)
124. Il vero psicanalista delle donne è il loro parrucchiere. (Ennio Flaiano)
125. Il vero sviluppo non può consistere nella semplice accumulazione di ricchezza e nella maggiore disponibilità dei beni e servizi, se ciò si ottiene a prezzo del sottosviluppo delle moltitudini, e senza la dovuta considerazione per le dimensioni sociali, culturali e spirituali dell'essere umano. (Giovanni Paolo II)
126. In guerra gli eventi importanti sono il risultato di cause banali. (Giulio Cesare)
127. In Italia nulla è stabile, fuorché il provvisorio.(Giuseppe Prezzolini)
128. In ogni cosa e sempre, più rettitudine di intenzione, più esattezza, più puntualità, più generosità nel servizio del Signore e allora sarai quale il Signore vuole che tu sia. (S. Pio da Pietrelcina)
129. In quanto alle prove spirituali, alle quali la paterna bontà del celeste Padre ti va assoggettando, ti prego di star rassegnata e possibilmente tranquilla alle assicurazioni di chi tiene il luogo di Dio, in cui ti ama e ti desidera ogni bene e nel cui nome di parla. Soffri, è vero, ma rassegnata; soffri, ma non temere, perché Dio è con te e tu non l'offendi, ma l'ami; soffri, ma credi pure che Gesù stesso soffre in te e per te e con te. Gesù non ti ha abbandonata quando fuggivi da lui, molto meno ti abbandonerà adesso, ed in seguito, che vuoi amarlo. Dio tutto può rigettare in una creatura, perché tutto sa di corruzione, ma non può giammai rigettare in essa il desiderio sincero di volerlo amare. Quindi se non vuoi convincerti ed essere sicura della celeste pietà per altri motivi, devi assicurarti almeno per questo e star tranquilla e lieta. (S. Pio da Pietrelcina)
130. In una convivenza ordinata e feconda va posto come fondamento il principio che ogni essere umano è persona, cioè una natura dotata di intelligenza e di volontà libera; e quindi è soggetto di diritti e di doveri che scaturiscono immediatamente e simultaneamente dalla sua stessa natura: diritti e doveri che sono perciò universali, inviolabili, inalienabili. (Giovanni XXIII)
131. Invero noi facciamo inganno a noi stessi amando le cose carnali, contro l'ordine stabilito da Dio. Che altro divorerà, quel fuoco, se non i tuoi peccati? Perciò, quanto più indulgi a te stesso quaggiù, seguendo la carne, tanto più duramente pagherai poi, preparando fin d'ora materiale più abbondante per quelle fiamme. Ciascuno sarà più gravemente punito in ciò in cui ebbe a peccare. (T. da Kempis)
132. Io non so con quali armi sara' combattuta la III Guerra Mondiale, ma so che la IV Guerra Mondiale sara' combattuta con pietre e bastoni. (Albert Einstein)
133. Io non sono come mi ha fatto il Signore, ma sento che mi dovrei sforzare di più a fare un atto di superbia che un atto di umiltà. Perché l'umiltà è la verità, e la verità è che io sono nulla, e tutto quello che di buono è in me, è di Dio. E spesso noi sciupiamo anche quello che di buono Dio ha messo in noi. Quando vedo che la gente a me chiede qualche cosa, non penso a quello che posso dare, ma a quello che non so dare, e per cui tante anime restano sitibonde, per non avere io saputo dare loro il dono di Dio. Pensare che ogni mattina Gesù fa l'innesto di sé in noi, ci pervade tutti, ci dona tutto, dovrebbe dunque spuntare in noi il ramo o il fiore dell'umiltà. Viceversa, il diavolo, che non può innestarsi in noi così profondamente come Gesù, ecco che fa subito germogliare i suoi virgulti di superbia. Questo non ci fa onore. Bisogna dunque combattere e sforzarci di salire. È vero: in cima non arriveremo mai senza un incontro con Dio. Per incontrarci, noi dobbiamo salire e lui scendere. Ma quando non ne possiamo più, allora, nella fermata, umiliamoci e in questa umiltà ci incontreremo con Dio, perché egli discende nel cuore umile. (S. Pio da Pietrelcina)
134. Io vi supplico, mie care figliole, per l'amore di Dio, non temete Dio perché egli non vuole farvi male alcuno; amatelo assai perché vi vuole fare gran bene. Camminate semplicemente con sicurezza delle vostre risoluzioni, e rigettate le riflessioni di spirito che fate sopra i vostri mali come crudeli tentazioni. (S. Pio da Pietrelcina)
135. La bellezza di una donna allieta il volto; e sorpassa ogni desiderio dell'uomo; se vi è poi sulla sua lingua bontà e dolcezza, suo marito non è più uno dei comuni mortali. (Siracide)
136. La birra, la Bibbia e le sette virtù mortali hanno ridotto la nostra Inghilterra nelle attuali condizioni. (O. Wilde)
137. La buona condotta del padre e della madre, gli esempi sani e continui di onestà e di armonia, di decenza e di buone regole sociali, concorrono coll'educazione della scuola a formare definitivamente il carattere buono nel giovanetto. (G. Sergi).
138. La castità è la più pericolosa di tutte le pervesioni sessuali. (George Bernard Show)
139. La critica dei giornali riesce sempre ad esprimere in quali rapporti è il critico con chi viene criticato. (Karl Kraus)
140. La differenza tra letteratura e giornalismo consiste nel fatto che il giornalismo è illeggibile e che la letteratura non viene letta (Oscar Wilde)
141. La distinzione delle classi sociali, come la intendono i nobili che danno un valore al titolo, non esiste più. L'intelligenza governa e governerà irresistibilmente per l'avvenire (M. Lesiona)
142. La donna rassomiglia a una valigia senza manico: non si sa bene come tenerla e c'è il pericolo permanente che ti sfugga. (Paul Morand)
143. La educazione dell'Umanità progredisce come si innalzano in Oriente quelle piramidi alle quali ogni viandante aggiunge una pietra. (G. Mazzini)
144. La gelosia è il più grande di tutti i mali e quello che fa meno pietà alle persone che ne sono la causa (François de la Rochefoucauld)
145. La liberalità risiede meno nella ricchezza del dono che nella sua tempestività. (Jean de La Bruyère)
146. La liturgia deve parlare al cuore di tutti i fedeli, ma, purtroppo, molti per ignoranza restano indifferenti ed inerti spettatori delle azioni liturgiche, che si svolgono sull'altare! Impara a gustare lo spirito della Chiesa e troverai una sorgente limpida e potente di elevazioni spirituali. (G. Nardi)
147. La malizia ingozza la maggior parte del suo proprio veleno e se ne avvelena. (M. de Montaigne)
148. La morte è la ricetta per tutti i mali. E' un porto troppo sicuro, che non c'è mai da temerlo ed è spesso da ricercare. (M. de Montaigne)
149. La morte e le tasse sono inevitabili. (Thomas C. Haliburton)
150. La negazione o la limitazione dei diritti umani--quali, ad esempio, il diritto alla libertà religiosa, il diritto di partecipare alla costruzione della società, la libertà di associarsi, o di costituire sindacati, o di prendere iniziative in materia economica-- non impoveriscono forse la persona umana altrettanto, se non maggiormente della privazione dei beni materiali? (Giovanni Paolo II)
151. La noia è uno dei mali più gravi che abbiamo da sopportare. (Marcel Proust)
152. La pace è inevitabile; la pace e la distensione non hanno alternative: l'alternativa è solo la morte, l'apocalisse, la distruzione totale, il progetto antigenesi. (C. La Pira)
153. La passione amorosa presta bellezze e grazie all'oggetto che abbraccia, e fa che coloro i quali ne sono presi trovino, con un giudizio offuscato e alterato, ciò che amano, diverso e più perfetto che non sia. (M. de Montaigne)
154. La perfetta realizzazione della nostra natura: questa è la ragione della nostra esistenza. (O. Wilde)
155. La presente generazione avverte di essere privilegiata, perché il progresso le offre molte possibilità, appena qualche decennio fa insospettate. L'attività creatrice dell'uomo, la sua intelligenza e il suo lavoro, hanno causato profondi cambiamenti sia nel campo della scienza e della tecnica, come nella vita sociale e culturale. L'uomo ha esteso il suo potere sulla natura ed ha acquistato una conoscenza più approfondita delle leggi del proprio comportamento sociale. Egli ha visto crollare o restringersi gli ostacoli e le distanze che separano uomini e nazioni, grazie ad un accresciuto senso universalistico, ad una più chiara coscienza dell'unità del genere umano e all'accettazione della reciproca dipendenza in un'autentica solidarietà, e grazie infine al desiderio--e alla possibilità--di venire a contatto con i propri fratelli e sorelle al di là delle divisioni artificialmente create dalla geografia o dalle frontiere nazionali o razziali.(Giovanni Paolo II)
156. La psicanalisi è quella malattia mentale in cui si ritiene di essere la terapia (Karl Kraus)
157. La psicanalisi è un mito tenuto vivo dall'industria dei divani. (Woody Allen)
158. La psicoanalisi è quella malattia mentale di cui ritiene di esserne la terapia (Karl Kraus)
159. La psicoanalisi ha dovuto far discendere la vita psichica dell'adulto da quella del bambino, prendere sul serio il detto: il bambino è il padre dell'uomo. (S. Freud)
160. La psicoanalisi mette in evidenza solo l'aspetto peggiore di ogni singolo uomo. (S. Freud)
161. La puntualità è la cortesia dei re. (attribuito a Luigi XVIII)
162. La Russia ha due generali dei quali può fidarsi: i generali Gennaio e Febbraio. (Nicola I)
163. La sofferenza dei mali fisici e morali è la più degna offerta che puoi fare a colui che ci ha salvato soffrendo. (S. Pio da Pietrelcina)
164. La sola differenza che c'è tra schiavo e animale è che gli animali obbediscono non indotti dalla ragione, ma dalle percosse; tuttavia l'utilità che si ricava sia dagli uni che dagli altri è poco diversa, perché tanto gli schiavi quanto gli animali domestici ci aiutano col corpo a soddisfare i nostri bisogni. (Aristotele)
165. La storia è una filosofia tratta dagli esempi. (Dionisio di Alicarnasso)
166. La terra è madre di tutti e tutti devono avere su essa eguali diritti. È come sperare che i fiumi possano andare contro corrente il credere che un uomo nato libero possa essere felice, quando lo si costringe e quando gli si toglie la libertà di andare dove vuole. (Joseph - Capo pellerossa)
167. La tragedia delle democrazie moderne è che non sono ancora riuscite a realizzare la democrazia. (Jacques Maritain)
168. La vecchiaia non è così male se considerate l'alternativa. (Maurice Chevalier)
169. La vera elevazione dell'uomo, conforme alla vocazione naturale e storica di ciascuno non si raggiunge sfruttando solamente l'abbondanza dei beni e dei servizi, o disponendo di perfette infrastrutture. Quando gli individui e le comunità non vedono rispettate rigorosamente le esigenze morali, culturali e spirituali, fondate sulla dignità della persona e sull'identità propria di ciascuna comunità, a cominciare dalla famiglia e dalle società religiose, tutto il resto--disponibilità di beni, abbondanza di risorse tecniche applicate alla vita quotidiana, un certo livello di benessere materiale-- risulterà insoddisfacente e, alla lunga, disprezzabile. (Giovanni Paolo II)
170. La vera felicità costa poco; se è cara, non è di buona qualità. (François Auguste Visconte di Chateaubriand René)
171. La virtù è qualità piacevole e gaia. (M. de Montaigne)
172. La vita coniugale è solo un'abitudine, una cattiva abitudine. Ma si rimpiangono sempre le perdite, anche delle peggiori abitudini.Forse sono quelle che si rimpiangono di più. Sono una parte così essenziale della nostra personalità. (O. Wilde)
173. La vita è l'infanzia della nostra immortalità. (Wolfgang Goethe)
174. La vita è un Calvario; ma conviene salire allegramente. Le croci sono i monili dello Sposo ed io ne sono geloso. Le mie sofferenze sono piacevoli. Soffro solo quando non soffro. (S. Pio da Pietrelcina)
175. La vita e' una malattia a trasmissione sessuale; ed ha un tasso di mortalità del 100 per cento! (R.D. Laing)
176. La vita morale dell'uomo è parte della materia dell'artista, ma la moralità dell'arte consiste nell'uso perfetto di un mezzo imperfetto. (O. Wilde)
177. La vita non deve essere un romanzo impostoci, bensì un romanzo fatto da noi. (Novalis)
178. La vita vi fu data da Dio perché ne usiate a benefizio dell'Umanità, perché dirigiate le vostre facoltà individuali allo sviluppo delle facoltà dei vostri fratelli, perché aggiungiate con l'opera vostra un elemento qualunque all'opera collettiva di miglioramento e di scoperta del vero, che le generazioni, lentamente ma continuamente promuovono. (G. Mazzini)
179. La vostra lingua vi fa dire le parole a cui l'avete abituata (Hazrat Ali)
180. L'abito non fa il monaco nè croce il cavalier; barba non fa il filosofo nè quel che pare è ver. (Proverbio)
181. L'adulazione cambia i vostri vizi in virtù; vanta in voi delle qualità che non avete; innalza eccessivamente quelle che avete. (M. Gioia)
182. L'affettare una qualità, il gloriarsene, è un confessare che non la si possiede. (Arthur Schopenhauer)
183. L'amicizia è una fratellanza e, nel suo più alto senso, è il bello ideale della fratellanza. E' un accordo supremo di due o tre anime, non mai di molte, le quali son divenute come necessarie l'una all'altra; le quali hanno trovato l'una nell'altra la massima disposizione a capirsi, a giovarsi, a nobilmente interpretarsi, a spronarsi al bene (N. Tommaseo).
184. L'amor proprio, figlio della superbia è più malizioso della madre stessa. (S. Pio da Pietrelcina)
185. L'amore per il denaro è il più grave pericolo per la moralità (Napoleone Buonaparte)
186. L'anima si abbellisce ogni giorno con i meriti che crescono. E' un gioiello, cesellato dal sacrificio, un fiore che scintilla sotto la rugiada delle lacrime, ciascuna delle quali, quando siano generosamente accettate, brilla come un rubino meraviglioso. (G. Hoornaert)
187. L'arma più pericolosa sono gli uomini di piccolo calibro. (Wieslav Brudzinski)
188. L'avere oggetti e beni non perfeziona di per sé il soggetto umano, se non contribuisce alla maturazione e all'arricchimento del suo "essere", cioè alla realizzazione della vocazione umana in quanto tale. (Giovanni Paolo II)
189. Le ali della scienza potrebbero riportare l'uomo all'età della pietra. (W. Churchill)
190. Le cose di prima necessità per la vita dell'uomo sono: acqua, fuoco, ferro, sale, farina di frumento, latte, miele, succo di uva, olio e vestito. Tutte queste cose per i pii sono beni, ma per i peccatori diventano mali. (Siracide)
191. Le cose non sono sempre tali quali si mostrano; il loro primo aspetto inganna molti; poche menti scoprono ciò che l'industria nasconde nell'intimo di esse. (Fedro)
192. Le cose non sono tanto dolorose o difficili di per se stesse: è la nostra debolezza e la nostra viltà che le rendono tali (M. de Montaigne)
193. Le cose più belle della vita o sono immorali, o sono illegali, oppure fanno ingrassare. (George Bernard Shaw)
194. Le donne ci ispirano il desiderio di creare capolavori e ci impediscono sempre di realizzarli. (O. Wilde)
195. Le due virtù cardinali in guerra sono la forza e la frode. (Thomas Hobbes)
196. Le grandi opere non si realizzano con la forza, ma con la perseveranza. (Samuel Johnson)
197. Le inclinazioni naturali si aiutano e si fortificano con l'educazione; ma esse non si cambiano e non si superano affatto. (M. de Montaigne)
198. Le mie preghiere, delle quali mi fai istanza, non ti mancano mai, perché non mi posso dimenticare di te che mi costi tanti sacrifici. Ti ho partorito a Dio nell'estremo dolore del cuore. Confido nella carità che nelle tue preghiere non ti dimentichi di chi porta la croce per tutti. (S. Pio da Pietrelcina)
199. Le questioni di danaro sono trattate dai popoli civili come le questioni sessuali, con la stessa incongruenza, gli stessi falsi pudori e ipocrisia. (S. Freud)
200. Le rivoluzioni sono paragonabili ai letami: i più ributtanti promuovono la crescita dei più bei vegetali. (Napoleone Bonaparte)
201. L'errore di una forte personalità artistica, è quasi sempre più istruttivo dei successi di un talento irrilevante. (Emilio Cecchi)
202. L'esistenza sia una giusta combinazione tra moralità e morale predominante. (Seneca)
203. L'esperienza degli anni più recenti dimostra che, se tutta la massa delle risorse e delle potenzialità, messe a disposizione dell'uomo, non è retta da un intendimento morale e da un orientamento verso il vero bene del genere umano, si ritorce facilmente contro di lui per opprimerlo. (Giovanni Paolo II)
204. L'individualismo si prefigge il più elevato degli obiettivi. (O. Wilde)
205. L'infelicità di ciascun uomo è assolutamente eguale a quella di ciascun altro, in qualunque condizione o situazione si trovi questo o quello. E perciò, esattamente parlando, tanto gode e tanto pena il povero, il vecchio, il debole, il brutto, l'ignorante, quanto il ricco, il giovane, il forte, il bello, il dotto: perché ciascuno nel suo stato si fabbrica i suoi beni e i suoi mali (G. Leopardi).
206. L'iniquo accetta regali di sotto il mantello per deviare il corso della giustizia. (Salomone)
207. L'istruzione, come la ricchezza, può essere sorgente di bene e di male, a seconda delle intenzioni colle quali s'adopera: consacrata al progresso di tutti, è mezzo d'incivilimento e di libertà; rivolta all'utile proprio, diventa mezzo di tirannide e di corruttela (G. Mazzini).
208. L'Italia è un'espressione geografica. (Metternich)
209. Lo psicanalista è un uomo che per risolvere i propri problemi si finge capace di risolvere quelli altrui. (Alessandro Morandotti)
210. Lo psicanalista è un uomo che, dopo molte sedute con i propri pazienti, sa dirti che cosa gli manca. (Peter Sellers)
211. Lo spirito umano senza la fiamma del divino amore è portato a raggiungere la fila delle bestie, mentre per il contrario la carità, l'amore di Dio lo innalza tant'alto da raggiungere fino al trono di Dio. Ringraziate senza mai stancarvi la liberalità di un sì buon Padre e pregatelo che accresca sempre più la santa carità nel vostro cuore. (S. Pio da Pietrelcina)
212. Lo stolto, tra gli altri mali, ha anche questo: incomincia sempre a vivere. (Seneca)
213. Lo sviluppo economico, con tutto ciò che fa parte del suo adeguato modo di funzionare, deve essere costantemente programmato e realizzato all'interno di una prospettiva di sviluppo universale e solidale dei singoli uomini e dei popoli. (Giovanni Paolo II)
214. Lodiamo il banchiere per poterci permettere il conto scoperto e troviamo buone qualità nel bandito di strada nella speranza che ci risparmi le tasche. (O. Wilde)
215. L'onore che rendiamo alla memoria dei nostri morti, l'amore così puro che sentiamo ancora per loro, parte dalle fibre più sensibili del nostro cuore, e nessun popolo, in nessuna delle epoche conosciute, si mostrò mai indifferente a tali sentimenti (M D'Azeglio).
216. L'umiltà e la carità vanno di pari passo. L'una glorifica e l'altra santifica. L'umiltà e la purezza dei costumi sono ali che elevano fino a Dio e quasi divinizzano. (S. Pio da Pietrelcina)
217. L'unica garanzia di un'innocua applicazione del procedimento analitico non potrà che dipendere dalla personalità dell'analista. (S. Freud)
218. L'uomo d'oggi sembra essere sempre minacciato da ciò che produce, cioè dal risultato del lavoro delle sue mani e, ancor più, del lavoro del suo intelletto, delle tendenze della sua volontà. I frutti di questa multiforme attività dell'uomo, troppo presto e in modo spesso imprevedibile, sono non soltanto e non tanto oggetto di "alienazione", nel senso che vengono semplicemente tolti a colui che li ha prodotti; quanto, almeno parzialmente, in una cerchia conseguente e indiretta dei loro effetti, questi frutti si rivolgono contro l'uomo stesso.(Giovanni Paolo II)
219. L'uomo non può rinunciare a se stesso, né al posto che gli spetta nel mondo visibile; non può diventare schiavo delle cose, schiavo dei sistemi economici, schiavo della produzione, schiavo dei suoi propri prodotti. Una civiltà dal profilo puramente materialistico condanna l'uomo a tale schiavitù, pur se talvolta, indubbiamente, ciò avvenga contro le intenzioni e le premesse stesse dei suoi pionieri. (Giovanni Paolo II)
220. L'uomo vive sempre più nella paura. Egli teme che i suoi prodotti, naturalmente non tutti e non nella maggior parte, ma alcuni e proprio quelli che contengono una speciale porzione della sua genialità e della sua iniziativa, possano essere rivolti in modo radicale contro lui stesso; teme che possano diventare mezzi e strumenti di una inimmaginabile autodistruzione, di fronte alla quale tutti i cataclismi e le catastrofi della storia, che noi conosciamo, sembrano impallidire. (Giovanni Paolo II)
221. Mangiare, bere, star sveglio, dormire, riposare, lavorare, e dover soggiacere alle altre necessità che ci impone la nostra natura, tutto ciò, in realtà, è una miseria grande e un dolore per l'uomo religioso; il quale amerebbe essere sciolto e libero da ogni peccato. In effetti l'uomo che vive interiormente si sente schiacciato, come sotto un peso, dalle esigenze materiali di questo mondo; ed è perciò che il profeta prega fervorosamente di essere liberato, dicendo: "Signore, toglimi da queste necessità" (T. da Kempis)
222. Menù di 2000 anni fa - Portate principali: Daino arrosto con salsa di cipolla, ruta, datteri, uova, olio e miele. Ostriche bollite in salsa dolce. Tortora al cartoccio. Pappagallo arrosto. Prosciutto bollito con fichi e mandorle e cotto al forno in un involucro di pasta. Fenicottero bollito con datteri. (Apicio)
223. Mi sembra di aver già sentito questa osservazione... Ha tutta la vitalità dell'errore e tutto il tedio di un vecchio amico. (Oscar Wilde)
224. Molte volte ci crediamo poco felici, perché non abbiamo tutti quei beni che desideriamo; e non riflettiamo ai molti mali di cui siamo esenti, dei quali se uno ci sopravvenisse, stimeremmo felicità somma essere liberati. (R. Lambruschini).
225. Molti politici arrivano in alto per la totale mancanza di qualità per le quali li si vorrebbe tenere in basso. (Peter Ustinov)
226. Molti vanno spesso fuori della buona strada e non danno frutto alcuno, o scarso frutto, di bene, proprio perché si preoccupano più della loro scienza che della santità della loro vita. Che se la gente mettesse tanta attenzione nell'estirpare i vizi e nel coltivare le virtù, quanta ne mette nel sollevare sottili questioni filosofiche, non ci sarebbero tanti mali e tanti scandali tra la gente; e nei conviventi non ci sarebbe tanta dissipazione. (T. da Kempis)
227. Nato da un liberto e di umili condizioni, ho spiegato le ali ben lontano dal nido. (Orazio)
228. Né ti devi confondere a saper conoscere se hai consentito o no. Il tuo studio e la tua vigilanza siano rivolti alla rettitudine d'intenzioni che devi tenere nell'operare e nel combattere sempre valorosamente e generosamente le arti maligne del cattivo spirito. (S. Pio da Pietrelcina)
229. Né visita di morto senza riso, né sposalizio senza pianto. (G. Verga)
230. Nel migliore dei casi uno regala quello che gli piacerebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore (Theodor Adorno)
231. Nel nostro mondo aumenta il senso di minaccia. Aumenta quel timore esistenziale collegato soprattutto con la prospettiva di un conflitto che, in considerazione degli odierni arsenali atomici, potrebbe significare la parziale autodistruzione dell'umanità. Tuttavia, la minaccia non concerne soltanto ciò che gli uomini possono fare agli uomini, servendosi dei mezzi della tecnica militare; essa riguarda anche molti altri pericoli che sono il prodotto di una civiltà materialistica, la quale--nonostante dichiarazioni "umanistiche"--accetta il primato delle cose sulla persona. (Giovanni Paolo II)
232. Nel valore di due azioni uguali, noi riteniamo la più bella e la più degna quella nella quale si sono presentate più difficoltà e rischi. (M. de Montaigne)
233. Nel viaggio della vita non si danno strade in piano: sono tutte o salite o discese (Arturo Graf)
234. Nella mia esperienza ho visto che i bambini sono capaci di ogni attività sessuale psichica e molti anche di attività sessuali somatiche. (S. Freud)
235. Nelle grandi cose gli uomini si mostrano come conviene loro di mostrarsi; nelle piccole, quali sono. (N. de Chamfort)
236. Nessun artista ha intenti morali.In un artista un intento morale è un imperdonabile manierismo stilistico. (O. Wilde)
237. Nessun gruppo sociale, per esempio un partito, ha diritto di usurpare il ruolo di guida unica perché ciò comporta la distruzione della vera soggettività della società e delle persone-cittadini, come avviene in ogni totalitarismo. In questa situazione l'uomo e il popolo diventano "oggetto", nonostante tutte le dichiarazioni in contrario e le assicurazioni verbali. (Giovanni Paolo II)
238. Nessuno è peggiore di chi tormenta se stesso; questa è la ricompensa della sua malizia. (Siracide)
239. Nessuno uccida alcun essere vivente. Nessuno prenda ciò che non gli viene dato. Nessuno parli falsamente. Nessuno beva bevande inebrianti. Nessuno venga meno alla castità. (Le cinque regole morali di Buddha)
240. Niente resiste tranne le qualità della persona. (Walt Whitman)
241. Noi non amiamo le qualità, ma le persone, talvolta a causa dei lori difetti come delle loro qualità. (Jacques Maritain)
242. Noi siamo i soli [animali] che dobbiamo appartarci, nelle nostre azioni naturali, dai nostri simili. (M. de Montaigne)
243. Noi speriamo di vedere un mondo fondato su quattro libertà essenziali per l'uomo. La prima è la libertà di parola e di espressione. La seconda è la libertà di venerare Dio come sembra più opportuno. La terza è la libertà dalla miseria. La quarta è la libertà dalla paura: ciò, tradotto su scala mondiale, significa una riduzione degli armamenti cosi potente ed efficace che nessuna nazione possa compiere una aggressione militare contro qualche vicino. Non si tratta della visione di un lontano avvenire, ma di basi precise per un mondo realizzabile nei nostri tempi, dalla nostra generazione. (F.D. Roosevelt)
244. Noi tutti ci affatichiamo contro la nostra stessa cura, perché la morte è la cura di tutti i mali. (Sir Thomas Browne)
245. Non abbattere mai una palizzata prima di conoscere la ragione per cui fu costruita. (Gilbert Keith Chesterton)
246. Non approvo né disapprovo, mai. È un atteggiamento assurdo nei confronti della vita. Non veniamo al mondo per sciorinare i nostri pregiudizi morali. (O. Wilde)
247. Non attendere una circostanza straordinaria per fare del bene: cerca di far uso delle situazioni normali. (Jean Paul Richter)
248. Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di uno un giornalista. (Karl Kraus)
249. Non badare ai sogni: ciò che la mente umana desidera, quando è sveglia lo spera, nel sogno lo vede realizzato. (Catone)
250. Non basta avere grandi qualità: bisogna saperle amministrare (Françcois de La Rochefoucauld)
251. Non c'è affare se non c'è qualità. (D. Gold)
252. Non c'è deserto peggiore che una vita senza amici: l'amicizia moltiplica i beni e ripartisce i mali. (Gracian)
253. Non ci sono libri morali o immorali. Ci sono libri scritti bene o scritti male (Oscar Wilde)
254. Non dimenticate l'ospitalità; alcuni, praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo. (S. Paolo)
255. Non dite che la terra è fango: la terra è Dio: Dio la creava perché per essa salissimo a Lui. (G. Mazzini)
256. Non è la vittoria che conta, bensì la tenacia e il coraggio con i quali abbiamo lottato. (Madre Teresa)
257. Non è proprio che la stupidità e la mancanza di timore da parte dell'uomo comune gli dà quella sopportazione per i mali presenti e quella profonda noncuranza dei sinistri accidenti? (M. de Montaigne)
258. Non esistono libri morali o immorali. I libri sono scritti bene o scritti male. Questo è tutto. (O. Wilde)
259. Non essere geloso della sposa amata, per non inculcarle malizia a tuo danno. (Siracide)
260. Non giudicare gli uomini dalla diversità dei monumenti funebri e delle tombe che adornano le strade: la cenere rende tutti uguali. (Seneca)
261. Non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno. (Gesù)
262. Non guardiamo mai i soggetti all'ingrosso e da soli; sono le circostanze o le immagini minute e superficiali che ci colpiscono, e le vane apparenze che zampillano dalle cose. (M. de Montaigne)
263. Non ho alcun miracolo da offrirvi. Però, attraverso l'addestramento della mente e grazie a uno sforzo costante, possiamo cambiare le nostre percezioni e attitudini mentali. E questo può realmente fare la differenza nelle nostre vite. (Dalai Lama)
264. Non litigare con un irascibile e non traversare con lui un luogo solitario, perché ai suoi occhi il sangue è come nulla, dove non c'è possibilità di aiuto ti assalirà. (Siracide)
265. Non mostri la sua bellezza a qualsiasi uomo, non segga a ciarlare insieme con le altre donne, perché dagli abiti esce fuori la tignola e dalla donna malizia di donna. (Siracide)
266. Non possiamo essere tutti frati, e molte sono le vie per le quali Dio conduce i suoi prescelti al paradiso. (Miguel de Cervantes y Saavedra)
267. Non posso ritornare a vivere un'emozione. Nessuno può, salvo gli individui sentimentali. (O. Wilde)
268. Non potrò mai dire abbastanza quanto io stimi la bellezza qualità possente e utile. Egli [Socrate] la chiamava una piccola tirannia, e Platone privilegio di natura. (M. de Montaigne)
269. Non ragioniam di lor, ma guarda e passa. (Dante Alighieri)
270. Non si deve giudicare il merito di un uomo dalle sue grandi qualità ma dall'uso che sa farne (François de la Rochefoucauld)
271. Non si è mai abbastanza attenti nella scelta dei propri nemici. Io non ne ho nemmeno uno che sia stupido. Sono tutti persone dalle notevoli capacità intellettuali e, di conseguenza, mi apprezzano. (O. Wilde)
272. Non si estirpano quelle qualità originali, si coprono, si nascondono. (M. de Montaigne)
273. Non si può dire che un'atmosfera di alta moralità sia molto propizia alla salute, o alla felicità (Oscar Wilde)
274. Non si può realizzare un guadagno senza che qualcun altro subisca una perdita. (Publilio Siro)
275. Non s'impiccano gli uomini per aver rubato dei cavalli, ma perché non si rubino i cavalli. (Marchese di Halifax)
276. Non sono le cose reali a turbare gli uomini, ma le opinioni che essi si fanno delle cose. (Epitteto)
277. Non ti inquietare quando non puoi meditare, non puoi comunicarti e non puoi attendere a tutte le pratiche devote. Cerca in questo frattempo di supplire diversamente col tenerti unita a nostro Signore con una volontà amorosa, con le orazioni giaculatorie, con le comunioni spirituali. (S. Pio da Pietrelcina)
278. Non ti lamenterai mai delle offese, da qualunque parte ti vengono fatte, ricordandoti che Gesù venne saturato di obbrobri dalla malizia degli uomini che egli stesso aveva beneficato. Scuserai tutti con la carità cristiana, tenendo innanzi gli occhi l'esempio del divino Maestro che scusò persino i suoi crocifissori dinanzi al Padre suo. (S. Pio da Pietrelcina)
279. Non vedo alcuna qualità così agevole da fingere come la devozione, se non vi si conformano i costumi e la vita: la sua essenza è astrusa e occulta; le apparenze, facili e pompose. (M. de Montaigne)
280. Non voglio essere in balia delle mie emozioni. Voglio servirmene, goderle e dominarle. (O. Wilde)
281. Normalità altro non è che la media d'infinite anormalità. (Tito Baldan)
282. Nuvole e vento, ma senza pioggia, tale è l'uomo che si vanta di regali che non fa. (Salomone)
283. O Elio, nei tribunali non senza un guadagno tu sempre schiamazzi e dai sulla voce agli avvocati: gratis non lo fai, ti pagano, infine, per farti tacere. (Marziale)
284. Oggi il consumatore è la vittima del produttore, che gli rovescia addosso una massa di prodotti ai quali deve trovar posto nella sua anima (Mary McCarthy)
285. Ogni bene dei mortali è mortale. (Metrodoro)
286. Ogni malizia è nulla, di fronte alla malizia di una donna, possa piombarle addosso la sorte del peccatore! Come una salita sabbiosa per i piedi di un vecchio, tale la donna linguacciuta per un uomo pacifico. (Siracide)
287. Ogni piacere dei mortali è mortale. (M. de Montaigne)
288. Ogni santa messa ben ascoltata e con devozione, produce nella nostra anima effetti meravigliosi, abbondanti grazie spirituali e materiali, che noi stessi non conosciamo. Per tale fine non spendere inutilmente il tuo denaro, sacrificalo e vieni su per ascoltare la santa messa. (S. Pio da Pietrelcina)
289. Ogni società ha il tipo di criminali che si merita. (Robert F. Kennedy)
290. Ogni tipo di dipendenza è cattiva, non importa se il narcotico è l'alcool o la morfina o l'idealismo. (Carl Gustav Jung)
291. Ogni trattamento psicoanalitico è un tentativo di liberare l'amore rimosso che ha trovato un misero sfogo nel compromesso di un sintomo. (S. Freud)
292. Ogni uomo la cui libido, come risultato di pratiche sessuali masturbatorie o perverse, si sia abituata alle situazioni e alle condizioni di soddisfazione anormali, sviluppa nel matrimonio minore potenza. (S. Freud)
293. Ogni volta che vai a Messa, immaginati di salire tu pure con Gesù il Calvario e di essere spettatore della Passione e della Morte di Gesù Cristo. (G. Nardi)
294. Oh come dietro all'apparenze vane / le menti dei mortali errando vanno! / Sempre si pascon dl lusinghe strane / e mai sensata attenzion non fanno. (G. B. Casti).
295. Oh, che felicità nelle battaglie spirituali! Basta voler sapere sempre combattere per uscirne certamente vittorioso. (S. Pio da Pietrelcina)
296. Ora dirò con quali strumenti si lavora la terra. Alcuni dividono questi strumenti in due categorie: le persone e gli strumenti, senza i quali non potrebbero lavorare. Altri li dividono in tre categorie: strumenti parlanti, strumenti semiparlanti e strumenti muti. I primi sono gli schiavi, i secondi i buoi e gli ultimi gli strumenti inanimati. (Varrone)
297. Osserva bene: sempre che la tentazione ti dispiacerà, non vi è cosa da temere. Ma perché ti dispiace ella, se non perché non vorresti sentirla? Queste tentazioni sì importune vengono dalla malizia del demonio, ma il dispiacere e la sofferenza che ne risentiamo vengono dalla misericordia di Dio, il quale, contro la volontà del nemico nostro, ritrae dalla sua malizia la santa tribolazione, per mezzo della quale egli purifica l'oro che vuol mettere nei suoi tesori. Dico ancora: le tentazioni sono del demonio e dell'inferno, ma le tue pene ed afflizioni sono di Dio e del paradiso; le madri sono di Babilonia, ma le figlie sono di Gerusalemme. Disprezza le tentazioni ed abbraccia le tribolazioni. No, no, mia figliuola, lascia soffiare il vento e non pensare che lo squillo delle foglie sia il rumore delle armi. (S. Pio da Pietrelcina)
298. Parlo in spagnolo con Dio, in italiano con le donne, in francese con gli uomini, in tedesco col mio cavallo (Carlo V)
299. Patria e Famiglia son come due circoli segnati dentro un circolo maggiore che li contiene; come due gradini d'una scala senza i quali non potreste salire più in alto, ma sui quali non è permesso arrestarvi. (G. Mazzini)
300. Per fare bene il socialista bisogna essere milionario. (Ignazio Silone)
301. Per ottenere ciò che si prefigge una commissione non dovrebbe essere costituita da più di tre persone, due delle quali sempre assenti. (R. Copeland)
302. Per qualunque persona colta, accettare i valori stabiliti della sua epoca è una manifestazione della più rozza immoralità. (O. Wilde)
303. Per riuscire la gente abusa tanto delle proprie qualità quanto dei propri difetti (Charles Regismanset)
304. Perder tempo a chi più sa spiace. (Dante Alighieri)
305. Picchieresti un uomo con gli occhiali? No, userei qualcosa di più pesante (Marco Bini)
306. Più uno è intelligente, più sono le persone che uno trova originali: la gente ordinaria non vede differenza tra gli uomini. (Blaise Pascal)
307. Poco importa che voi possiate dirvi puri: quando anche poteste, isolandovi, rimanervi tali, se avete a due passi la corruzione e non cercate combatterla, tradite i vostri doveri. (G. Mazzini)
308. Pregate per i perfidi, pregate per i fervorosi, pregate per il sommo Pontefice, per tutti i bisogni spirituali e temporali della santa Chiesa, nostra tenerissima madre; e una preghiera speciale per tutti coloro che lavorano per la salute delle anime e per la gloria del celeste Padre. (S. Pio da Pietrelcina)
309. Quali sono i primi, i maggiori dei beni? Essere uomo onesto e uomo libero. Pel primo conviene ubbidire alla legge morale, pel secondo ubbidire alla legge politica e civile. (M. D'Azeglio).
310. Quando ci vengono a mancare i nostri mali veri, la scienza ci presta i suoi. (M. de Montaigne)
311. Quando gli animali sbadigliano hanno un volto umano. (Karl Kraus)
312. Quando non riesci a camminare a gran passi per la via che a Dio conduce, contentati dei piccoli passi ed aspetta pazientemente che abbi gambe per correre, o meglio ali per volare. Contentati, mia buona figliuola, di essere per ora una piccola ape di nido che ben presto diventerà una grand'ape abile a fabbricare il miele. (S. Pio da Pietrelcina)
313. Quando si è innamorati, si comincia sempre ingannando se stessi e si finisce sempre ingannando gli altri. È quello che il mondo chiama sentimentalismo. (O. Wilde)
314. Quante condanne ho visto, più criminali che il crimine. (M. de Montaigne)
315. Quei difetti, nostro od altrui, che non riusciamo a correggere, li dobbiamo sopportare con pazienza, fino a che Dio non disponga altrimenti. Rifletti che, per avventura, questa sopportazione è la cosa più utile per te, come prova di quella pazienza, senza della quale ben poco contano i nostri meriti. Tuttavia, di fronte a tali difficoltà, devi chiedere insistentemente che Dio si degni di venirti in aiuto e che tu riesca a sopportarle lietamente. (T. da Kempis)
316. Quelli che vivono nel male trasformano in strumenti di malizia anche i cosiddetti beni. Quelli che amano la virtù trasformano i supposti mali in mezzi di autentica sapienza. (Teodoreto)
317. Queste donne micidiali! Non si può vivere nè con loro nè senza di loro (Aristofane)
318. Raccontare ai giornalisti stranieri la politica culturale italiana non è cosa semplice. Bisogna prima di tutto cercare di non ridere (Alberto Ronchey)
319. Raramente si acquistano le qualità di cui si può fare a meno. (Pierre Ambroise François Choderlos de Laclos)
320. Ricorda sempre quali vantaggi hai conseguito; e quando guarderai quante persone di stanno davanti, pensa a quante ti stanno dietro. (Seneca)
321. Rifletti su quello che scrivi, perché il Signore te ne chiederà conto. Stai attento, giornalista! Il Signore ti da le soddisfazioni che desideri per il tuo ministero. (S. Pio da Pietrelcina)
322. Saggio è colui che non ritiene infallibile il suo giudizio e non si lascia abbagliare da tutto ciò che gli sembra buono (Hazrat Ali)
323. Saliamo con generosità il Calvario per amore di colui che s'immolò per nostro amore e siamo pazienti, certi di spiccare il volo pel Tabor. (S. Pio da Pietrelcina)
324. Sappiate posporre all'altrui volontà, che non sia colpevole né irragionevole, le voglie vostre: scomodatevi in servigio altrui, ma non pretendete ch'altri si scomodi in vostro: e in ogni cosa richiedete dagli altri il men che potete; e siate, del più che potete, liberali con essi. (N. Tommaseo)
325. Scegli la strada in salita, è quella che ti porterà alla felicità. (Jean Salem)
326. Se c'è una cosa in Italia che funziona è il disordine. (Leo Longanesi)
327. Se è vero che un tale progresso resta ancora troppo spesso privilegio dei paesi industrializzati, non si può negare tuttavia che la prospettiva di farne beneficiare tutti i popoli e tutti i paesi non sarà più a lungo un'utopia, quando vi sia una reale volontà politica a questo fine. (Giovanni Paolo II)
328. Se gli dei esaudissero le preghiere degli uomini, l'umanità verrebbe dissolta a causa di tutti i mali che gli uomini si invocano l'un l'altro. (Epicuro)
329. Se il giornalismo vuol essere una potenza accettata da tutti, conviene che rappresenti l'opinione pubblica, quando è giusta e ragionevole; e sappia anche ricondurla sul buon cammino quando si svia; conviene si faccia, prima di tutto, sostenitore e vindice di quei principi elementari di giustizia e di onestà, che sono anteriori a tutti i codici e sono i soli e veri cardini della società umana (M. D'Azeglio).
330. Se la liberalità di un principe è senza discrezione e senza misura, io lo preferisco avaro. (M. de Montaigne)
331. Se sei pigro e indolente nelle cose spirituali, rinforzati con questo Cibo celeste, e diventerai fervoroso. (S. Cirillo)
332. Se tutti noi ci confessassimo a vicenda i nostri peccati, rideremmo sicuramente per la nostra totale mancanza di originalità (K.Gibran)
333. Se vuoi eliminare l'avarizia, devi eliminare sua madre: la prodigalità. (Marco Tullio Cicerone)
334. Se vuoi offendere un avversario, lodalo a gran voce per le qualità che gli mancano. (U. Ojetti)
335. Si possono riconoscere gli ideali di una nazione dalla sua pubblicità. (Norman Douglas)
336. Siate come piccole api spirituali, le quali non portano nel loro alveare altro che miele e cera. La vostra casa sia tutta piena di dolcezza, di pace, di concordia, di umiltà e di pietà per la vostra conversazione. (S. Pio da Pietrelcina)
337. Signore, fa che io possa sempre desiderare più di quanto riesca a realizzare (Michelangelo Buonarroti)
338. So che il Signore permette questi assalti al demonio perché la sua misericordia vi rende a sé care e vuole che voi pure lo rassomigliate nelle angosce del deserto, dell'orto, della croce; ma vi dovete difendere allontanandolo e disprezzando le sue maligne insinuazioni in nome di Dio e della santa ubbidienza. (S. Pio da Pietrelcina)
339. Solo chi non ha fame è in grado di giudicare la qualità del cibo. (Alessandro Morandotti)
340. Solo le passioni o i dispiaceri superficiali continuano a vivere, mentre i grandi amori, o i grandi dolori, sono distrutti dalla loro stessa, pienezza. (O. Wilde)
341. Solo le persone superficiali non giudicano dalle apparenze. (Oscar Wilde)
342. Sono certo che desiderate sapere quali sono le migliori abbiezioni, ed io vi dico essere quelle che noi non abbiamo elette, oppure essere quelle che ci sono meno grate o, per meglio dire, quelle alle quali non abbiamo grand'inclinazione; e, per parlar chiaro, quella della nostra vocazione e professione. Chi mi farà la grazia, mie carissime figliuole, che noi amiamo bene la nostra abbiezione? Nessun altro lo può fare che colui il quale amò tanto la sua, che per conservarla volle morire. E questo basti. (S. Pio da Pietrelcina)
343. Sono i nostri peccati e i nostri vizi a fornire materia di giusto dolore e di profonda compunzione; peccato e vizi dai quali siamo così avvolti e schiacciati che raramente riusciamo a guardare alle cose celesti. Se il nostro pensiero andasse frequentemente alla morte, più che alla lunghezza della vita, senza dubbio ci emenderemmo con maggior fervore. (T. da Kempis)
344. Sono solo i superficiali a non giudicare dalle apparenze (Oscar Wilde)
345. Sono tutto di ognuno. Ognuno può dire: "Padre Pio è mio". Io amo tanto i miei fratelli di esilio. Amo i miei figli spirituali al pari dell'anima mia e più ancora. Li ho rigenerati a Gesù nel dolore e nell'amore. Posso dimenticare me stesso, ma non i miei figli spirituali, anzi assicuro che quando il Signore mi chiamerà, io gli dirò: "Signore, io resto alla porta del paradiso; vi entro quando ho visto entrare l'ultimo dei miei figli". Soffro tanto per non poter guadagnare tutti miei i fratelli a Dio. In certi momenti sto sul punto di morire di stretta al cuore nel vedere tante anime sofferenti senza poterle sollevare e tanti fratelli alleati con satana. (S. Pio da Pietrelcina)
346. Speranze vane e fallaci sono proprie dell'uomo insensato, i sogni danno le ali agli stolti. (Siracide)
347. Spiritualizzare la propria epoca; ecco una cosa che vale la pena di fare. (O. Wilde)
348. Stai attenta a non scoraggiarti mai nel vederti circondata da infermità spirituali. Se Iddio ti lascia cadere in qualche debolezza non è per abbandonarti, ma solo per stabilirti in umiltà e renderti più attenta per l'avvenire. (S. Pio da Pietrelcina)
349. Stare sottomessi, vivere soggetti a un superiore e non disporre di sé è cosa grande e valida. E' molto più sicura la condizione di sudditanza, che quella di comando. (T. da Kempis)
350. Tacere del tutto è più facile che evitare le intemperanze del discorrere, come è più facile stare chiuso in casa che sapersi convenientemente controllare fuori casa. Perciò colui che vuole giungere alla spiritualità interiore, deve, insieme con Gesù, ritirarsi dalla gente. (T. da Kempis)
351. Ti affanni, mia buona figliuola, a cercare il sommo Bene. Ma, in verità, è dentro di te e ti tiene distesa sulla nuda croce alitando forza per sostenere il martirio insostenibile e amore per amare amaramente l'Amore. Quindi il timore di vederlo perduto e disgustato senza avvedertene è tanto vano, quanto egli è vicino e stretto a te. Vana è parimenti l'ansia dell'avvenire, giacché il presente stato è una crocifissione dell'amore. (S. Pio da Pietrelcina)
352. Ti stupisci che fuggire non ti serva? I mali che fuggi sono in te. (Seneca)
353. Tra due mali, non sceglierne nessuno; tra due cose buone, scegli tutt'e due. (Tryon Edwards)
354. Trai vantaggio dai consigli che un saggio mette egli stesso in pratica (Hazrat Ali)
355. Tu chiedi quali progressi abbia fatto? Ho cominciato ad essere amico di me stesso. (Ecatone)
356. Tutte le cose buone che esistono sono il frutto dell'originalità. (John Stuart Mill)
357. Tutti gli animali diffidano dell'uomo, e non a torto: ma una volta sicuri che non gli si vuol nuocere, la loro fiducia diventa così assoluta che bisogna essere un barbaro per abusarne. (J. J. Rousseau)
358. Tutti gli animali sono eguali, ma alcuni sono più eguali di altri. (George Orwell)
359. Tutto può, l'uomo fervido e diligente. Impresa più grande delle sudate fatiche corporali è quella di vincere i vizi e di resistere alle passioni. E colui che non sa evitare le piccole mancanze, cade, a poco a poco, in mancanze maggiori. (T. da Kempis)
360. Un oggetto posseduto, e già superato da un altro più perfetto, è messo da parte, senza tener conto del suo possibile valore permanente per sé o in favore di un altro essere umano più povero. Tutti noi tocchiamo con mano i tristi effetti di questa cieca sottomissione al puro consumo: prima di tutto, una forma di materialismo crasso, e al tempo stesso una radicale insoddisfazione, perché si comprende subito che --se non si è premuniti contro il dilagare dei messaggi pubblicitari e l'offerta incessante e tentatrice dei prodotti --quanto più si possiede tanto più si desidera mentre le aspirazioni più profonde restano insoddisfatte e forse anche soffocate. (Giovanni Paolo II)
361. Un progresso nella vita spirituale non lo avrai raggiunto quando avrai avuto la grazia della consolazione, ma quando, con umiltà, abnegazione e pazienza, avrai saputo sopportare che essa ti sia tolta. Cosicché, neppure allora, tu sia pigro nell'amore alla preghiera o lasci cadere del tutto le abituali opere di pietà; anzi, tu faccia volenterosamente tutto quanto è in te, come meglio potrai e saprai, senza lasciarti andare del tutto a causa dell'aridità e dell'ansietà spirituale che senti. (T. da Kempis)
362. Un uomo incapace di avere visioni non realizzerà mai una grande speranza né comincerà mai alcuna grande impresa. (Thomas Woodrow Wilson)
363. Una delle fonti dalle quali i sogni traggono il loro materiale per la riproduzione, materiale che in parte non è né ricordato né usato nell'attività mentale della vita da svegli; è l'esperienza infantile. (S. Freud)
364. Una legge d'aggregazione governa i minerali: una legge di sviluppo governa le piante: una legge di moto governa gli astri: una legge governa voi e la vostra vita: legge tanto più nobile ed alta quanto più voi siete superiori a tutte le cose create sulla terra. (G. Mazzini)
365. Una volta suonata la nostra ultima ora, cessati i battiti del nostro cuore, tutto sarà finito per noi, ed il tempo di meritare e quello pure di demeritare. Tali e quali la morte ci troverà, ci presenteremo a Cristo giudice. I nostri gridi di supplica, le nostre lacrime, i nostri sospiri di pentimento, che ancora sulla terra ci avrebbero guadagnato il cuore di Dio, avrebbero potuto di noi fare, con l'aiuto dei sacramenti, da peccatori dei santi, oggi più a nulla valgono; il tempo della misericordia è trascorso, ora incomincia il tempo della giustizia. (S. Pio da Pietrelcina)
366. Uno squilibrio fra il ricco ed il povero e' il più vecchio e mortale alimento per tutte le repubbliche. (Plutarco)
367. Uno sviluppo soltanto economico non è in grado di liberare l'uomo, anzi, al contrario, finisce con l'asservirlo ancora di più. Uno sviluppo, che non comprenda le dimensioni culturali, trascendenti e religiose dell'uomo e della società nella misura in cui non riconosce l'esistenza di tali dimensioni e non orienta ad esse i propri traguardi e priorità, ancor meno contribuisce alla vera liberazione. (Giovanni Paolo II)
368. Vanità è ricercare le ricchezze, destinate a finire, e porre in esse le nostre speranze. Vanità è pure ambire agli onori e montare in alta condizione. Vanità è seguire desideri carnali e aspirare a cose, per le quali si debba poi essere gravemente puniti. (T. da Kempis)
369. Vi sono persone che senza i loro difetti mai avrebbero fatto conoscere le loro buone qualità. (L. de Clapiers)
370. Vi sono tre regole fondamentali per scrivere un romanzo. Per sfortuna nessuno le conosce. (William Somerset Maugham)
371. Viviamo sotto un governo di uomini e di giornali del mattino. (Wendell Phillips)
372. Appartengo alla minoranza silenziosa. Sono di quei pochi che non hanno più nulla da dire e aspettano. Che cosa? Che tutto si chiarisca? L'età mi ha portato la certezza che niente si può chiarire: in questo paese che amo non esiste semplicemente la verità. Paesi molto più piccoli e importanti del nostro hanno una loro verità, noi ne abbiamo infinite versioni. Le cause? Lascio agli storici, ai sociologi, agli psicanalisti, alle tavole rotonde il compito di indicarci le cause, io ne subisco gli effetti. E con me pochi altri: perché quasi tutti hanno una soluzione da proporci: la loro verità, cioè qualcosa che non contrasti i loro interessi. Alla tavola rotonda bisognerà anche invitare uno storico dell'arte per fargli dire quale influenza può avere avuto il barocco sulla nostra psicologia. In Italia infatti la linea più breve tra due punti è l'arabesco. Viviamo in una rete d'arabeschi. (Ennio Flaiano)
373. Ci sono ferite alle quali sarebbe preferibile la morte. (Napoleone Bonaparte)
374. Eventualità, caso, sorte, chiamatela come vi pare, mentre è un mistero per gli uomini normali, diventa una realtà per gli uomini dotati di intelligenza superiore. (Napoleone Bonaparte)
375. Fra 30 anni l'Italia sarà non come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la televisione. (Ennio Flaiano)
376. Gli italiani sono irrimediabilmente fatti per la dittatura. (Ennio Flaiano)
377. I migliori momenti dell'amore sono quelli di una quieta e dolce malinconia dove tu piangi e non sai di che, e quasi ti rassegni riposatamente a una sventura e non sai quale. (Giacomo Leopardi)
378. I ministeri sono lebbrosari: nessuno sfugge al contagio. Gli onesti possono aspirare ai posti ministeriali, ma non ne verranno fuori senza esserne contaminati. (Napoleone Bonaparte)
379. Il governare per opera di un partito equivale a porsi tosto o tardi in sua balia. (Napoleone Bonaparte)
380. Il governo, i ministri e i principali agenti della Repubblica non devono ascoltare altra voce che quella dei posteri. (Napoleone Bonaparte)
381. In genere i soldati vincono le battaglie e i generali se ne prendono il merito. (Napoleone Bonaparte)
382. In guerra, le considerazioni morali contano per i tre quarti, il rapporto delle forze reali solo per l'altro quarto. (Napoleone Bonaparte)
383. In Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti. (Ennio Flaiano)
384. La moltitudine che mi guarda con ammirazione farebbe lo stesso se mi vedesse salire sul patibolo. (Napoleone Bonaparte)
385. La morte non è male: perché libera l'uomo da tutti i mali, e insieme coi beni gli toglie i desiderii. La vecchiezza è male sommo: perché priva l'uomo di tutti i piaceri, lasciandogliene gli appetiti; e porta seco tutti i dolori. Nondimeno gli uomini temono la morte, e desiderano la vecchiezza. (Giacomo Leopardi)
386. La situazione politica in Italia è grave ma non è seria. (Ennio Flaiano)
387. L'arte è un investimento di capitali, la cultura un alibi. (Ennio Flaiano)
388. L'evo moderno è finito. Comincia il medio-evo degli specialisti. Oggi anche il cretino è specializzato. (Ennio Flaiano)
389. L'Inferno di Dante è pieno di italiani che rompono i coglioni agli altri. (Ennio Flaiano)
390. L'italiano è una lingua parlata dai doppiatori. (Ennio Flaiano)
391. Mandate indietro la tentazione di sentirvi incompresi. Non chiudetevi in voi stessi, ma sprizzate gioia da tutti i pori. Bruciate... perché quando sarete grandi potrete scaldarvi ai carboni divampati nella vostra giovinezza. Incendiate.., non immalinconitevi. Perché se voi non avete fiducia, gli adulti che vi vedono saranno più infelici di voi. (Don Tonino Bello)
392. Mordete la vita! Non accantonate i vostri giorni, le vostre ore, le vostre tristezze con quegli affidi malinconici ai diari. Non coltivate pensieri di afflizione, di chiusura, di precauzioni. (Don Tonino Bello)
393. Non fidatevi dei cristiani "autentici" che non incidono la crosta della civiltà. Fidatevi dei cristiani "autentici sovversivi" come San Francesco d’Assisi che ai soldati schierati per le crociate sconsigliava di partire. Il cristiano autentico è sempre un sovversivo; uno che va contro corrente non per posa ma perché sa che il Vangelo non è omologabile alla mentalità corrente. (Don Tonino Bello)
394. Pena e sospetto che suscitano le persone normali in un mondo dove interessa soltanto l'Eccezionale, in tutte le sue varietà. Così nell'uomo probo si è portati a vedere la canaglia di domani, o una canaglia che si nasconde, mentre nella canaglia di oggi si scopre un motivo di emozione. Abele viene sottoposto all'autopsia del cervello, Caino è invitato a scrivere le sue memorie. (Ennio Flaiano)
395. Quasi tutte le principali scoperte che servono alla vita civile sono state opere del caso. (Giacomo Leopardi)
396. Sono più pronto a legarmi ad un amico per solidarietà coi suoi difetti, tra i quali l'intelligenza. (Ennio Flaiano)
397. Strapazzando un uomo so, da come reagisce, che cosa pensare di lui. Vedo a quale tono è salita la sua anima: se colpite un bronzo con un guanto, non vi darà alcun suono; ma colpitelo con un martello e risuonerà. (Napoleone Bonaparte)
398. Tuttavia Roma è la mia città. Talvolta posso odiarla, soprattutto da quando è diventata l'enorme garage del ceto medio d'Italia. Ma Roma è inconoscibile, si rivela col tempo e non del tutto. Ha un'estrema riserva di mistero e ancora qualche oasi. (Ennio Flaiano)
399. Una volta credevo che il contrario di una verità fosse l'errore e il contrario di un errore fosse la verità. Oggi una verità può avere per contrario un'altra verità altrettanto valida, e l'errore un altro errore. (Ennio Flaiano)
400. Esistono davvero anime senza fede, le quali per l'abuso delle grazie hanno perduto questo tesoro immenso, sorgente delle sole gioie pure e vere. (Santa Teresa di Gesù Bambino)




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gregge     herder     imbecilli     



Aforismi e citazioni

Sinonimi


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Altre voci:
ali (1406)
alienare (1639)
alimenti (1195)
alleanza (3260)
allegrezza (1353)
allegria (2943)
allegro (1090)
allen (986)
allievo (1637)
allontana (4759)
allontanarsi (3124)
allora (1197)


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N.B.: Tutte le informazioni sono fornite su base "as is", senza alcuna garanzia riguardo alla loro esattezza.







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