- PROVERBI - tre



1. Chi fa da sé fa per tre.
2. Chi fa per sé, fa per tre.
3. Chi fa trenta, può far trentuno.
4. Chi fa tutto a tempo debito, di un giorno ne fa tre.
5. Chi fugge fatica, non fa la casa a tre solai.
6. Chi fugge la fatica, non fa la casa a tre piani.
7. Chi ha casa e podere, può tremare e non cadere.
8. Chi ha fatto trenta può fare trentuno.
9. A casa stretta come arrivi tu ti assetta.
10. A mali estremi estremi rimedi.
11. A Roma ci vogliono tre cose: pane, panni e pazienza.
12. A vecchia che mangia pollastrelli, gli vien voglia di carne salata.
13. Ai mali estremi, estremi rimedi.
14. Al litigante ci voglion tre cose: aver ragione, saperla dire, e trovar chi la faccia.
15. Alle prime minestre non s'ingrassa.
16. Alle tre nebbie, acqua
17. Alle tre si cuoce il pane (ovvero si corre il palio, o si dà il cavallo).
18. Altre cose in presenza, altre in apparenza.
19. Amicizia stretta dal vino non dura da sera a mattino.
20. Aprile n'ha trenta, se piove trentuno, non fa male a nessuno.
21. Ara a fondo, mentre gli altri dormono, e avrai grasso da vendere e da conservare.
22. Aver fame e non gradire, aver sonno e non dormire, aver fretta e non venire, son tre cose da morire.
23. Bando bolognese, dura trenta giorni meno un mese.
24. Bando di Ciompi, durava tre dì.
25. Birro, potestà e messo, tre persone e un birro stesso.
26. Bruma oscura tre dì dura; se vien di trotto, dura più d'otto.
27. Buona quella lima che doma il ferro senza strepito.
28. Chi ara terra bagnata per tre anni l'ha dissipata.
29. Chi per altrui promette, entra per le larghe e esce per le strette.
30. Chi vuol conservare un amico, osservi tre cose: l'onori in presenza, lo lodi in assenza, l'ajuti ne' bisogni.
31. Ci sono tre specie di ignoranza: sapere niente, sapere male, sapere quello che non vale.
32. Compagnia d'uno, compagnia di niuno; compagnia di due, compagnia di Dio; compagnia di tre, compagnia di re; compagnia di quattro, compagnia da matti.
33. Compra uno e vendi tre; se fai male, apponlo a me.
34. Con traditore né pace né tregua.
35. Con trentamila ducati la si può tôrre in chiasso.
36. Da San Martino a Sant'Andrè settimane tre, da Sant'Andrè a Natal un mese egual.
37. Dal rubare al restituire si guadagna trenta per cento.
38. Delle cose che tu vedi, sbattine tre quarti: e di quelle che tu senti, sbattine più.
39. Di tre cose il diavolo si fa insalata, di lingua d'avvocati, di dita di notaj, e la terza è riservata.
40. Di tre cose si rallegra il cuore: la concordia dei fratelli, l'amore dei vicini, l'accordo di marito e moglie.
41. Donna di quindici e uomo di trenta.
42. Donna in treccia, cavallo in cavezza.
43. Dove son donne innamorate morte, è inutile serrar finestre e porte.
44. Due bene, tre meglio, quattro male, e cinque peggio.
45. Essere come le tre Grazie.
46. Fattore nuovo, tre dì buono.
47. Figli d'un ventre, non tutti d'una mente.
48. Gli estremi si toccano.
49. Granata nuova spazza ben tre giorni.
50. Grasso ventre, grosso ingegno.
51. Guardati da tre C, cugini, cognati e compari.
52. I servitori non sono altro che ventre.
53. II gallo prima di cantare batte tre votte l'ale.
54. Il buono ufficiale vuol aver due cose, mano larga e brachetta stretta.
55. Il caritatevole dà alla porta, e Iddio mette dentro dalle finestre.
56. Il fumo dell'arrosto non riempie il ventre.
57. Il furfante in ogni luogo trova tre cose, osteria, prigione e spedale.
58. Il gallo prima di cantare, batte l'ali tre volte.
59. Il giudizio viene tre giorni dopo la morte.
60. Il grano freddo di gennaio, il mal tempo di febbraio, il vento di marzo, le dolci acque di aprile, le guazze di maggio, il buon mieter di giugno, il buon batter di luglio, le tre acque d'agosto con la buona stagione, vagliono più che il tron di Salomone.
61. Il lupo d'esser frate ha voglia ardente mentre è infermo; ma sano se ne pente.
62. Il proprietario di campagna trema sei mesi dal freddo e sei dalla paura.
63. Il tempo fa le pietre e poi le divora.
64. Il ventre insegna il tutto.
65. Il ventre non si sazia di parole.
66. In letto stretto mettiti nel mezzo.
67. La calunnia offende tre, chi la dice, a chi la si dice, e di chi la si dice.
68. La fortuna vien tre volte (e non più).
69. La lite vuol tre cose, piè leggiero, poche parole e borsa aperta.
70. La più stretta è la via del vero.
71. La roba del villano dura trent'anni e un mese e poi la torna al suo paese.
72. La treggèa non è da porci.
73. La vita dell'uomo dipende da tre ben: intender ben, voler ben, e far ben.
74. L'avaro vuole tre quaglie al soldo e il soldo indietro.
75. Lavoro fatto di notte non val tre pere cotte.
76. Le donne hanno quattro malattie all'anno, e tre bei mesi dura ogni malanno.
77. Le donne son malate tredici mesi dell'anno.
78. Le novità duran tre dì, e quando van di trotto, le non duran più d'otto.
79. Le Trentine vengono giù pollastre e se ne vanno su galline.
80. L'estate di San Martino dura tre giorni e un pocolino.
81. L'ospite è come il pesce: dopo tre giorni puzza.
82. L'uomo si conosce in tre congiunture, alla collera, alla borsa ed al bicchiere.
83. Maledetto il ventre che del pan che mangia non si ricorda niente.
84. Marzo ha comprata la pelliccia a sua madre, e tre giorni dopo e' l'ha venduta.
85. Mentre gli altri si sollazzano nel carnevale, a' poveri tocca faticare per vivere.
86. Napoletano largo di bocca e stretto di mano.
87. Nel febbraio la beccaccia fa il nido, nel marzo tre o quattro, nell'aprile pieno il covile, nel maggio tra le frasche, nel giugno come un pugno, nell'agosto non ucciderla al corso.
88. Nessuna maraviglia dura più di tre giorni.
89. Nobile coraggio fa il bene senza esserci costretto.
90. Non c'è due senza tre.
91. Non trescar co' ferri di bottega.
92. Non v'è la peggio stretta di quella della falce.
93. Piccolo ago scioglie stretto nodo.
94. Piú stretto è il cuore, piú piccolo è il dono.
95. Puoi essere colto, ricco, illustre e chiaro, se non hai civiltá sei un somaro.
96. Quando Fermo vuol fermare, tutta la Marca fa tremare.
97. Quando la mora è nera, un fuso per sera; quando l'è nera affatto, filane tre o quattro.
98. Quando la terra vede la vena per sett'anni la terra trema.
99. Quando una pecora è alla guida le altre la seguono.
100. Ragazzo crescente ha la lupa nel ventre.
101. Roma a chi nulla in cent'anni, a chi molto in tre dì.
102. Scopa nuova spazza bene tre giorni.
103. Se non viene ai trenta, il pastor l'ha mangiato con la polenta.
104. Se piove il dì della Pentecoste, tutte l'entrate non son nostre.
105. Se ti trovi dal bisogno stretto, prima che dagli altri vai dal poveretto.
106. Segreto di due, segreto di Dio; segreto di tre, segreto d'ognuno.
107. Seren d'inverno e pioggia d'estate, e vecchia prosperitate, non durano tre giornate.
108. Sole a finestrelle, acqua a catinelle.
109. Taglia lungo, e cuci stretto.
110. Tempo rifatto di notte, se dura un giorno dura troppo (anche non val tre pere cotte).
111. Tempo rimesso (o rifatto) di notte, non val tre pere cotte.
112. Tra pace e tregua, guai a chi rilieva.
113. Tre asini e un ignorante fanno quattro bestie.
114. Tre calighi fa una piova, tre piove una brentana, e tre festini una......
115. Tre cose cacciano l'uomo di casa, il fumo, la casa mal coperta e la ria femmina.
116. Tre cose fan l'uomo accorto, lite, donna e porto.
117. Tre cose fan l'uomo guadagnare, scienza, corte e mare.
118. Tre cose fanno l'uomo ricco, guadagnare e non ispendere, promettere e non attendere, accattare e non rendere.
119. Tre cose non si possono tener nascoste, donne in casa, fusi in sacco e paglia nelle scarpe.
120. Tre cose rendono onore al fanciullo: lavoro, studio e disciplina.
121. Tre cose rovinano la famiglia: moglie giovane, legna verde e pane caldo.
122. Tre cose simili; prete, avvocato e morte. Il prete toglie dal vivo e dal morto; l'avvocato vuol del diritto e del torto; e la morte vuole il debole e il forte
123. Tre cose son cattive magre, oche, femmine e capre.
124. Tre cose son difficili a fare: cuocere un uovo, fare il letto ad un cane, ed insegnare a un Fiorentino.
125. Tre cose son facili a credere, uomo morto, donna gravida e nave rotta.
126. Tre cose vuole il campo: buon lavoratore, buon seme e buon tempo.
127. Tre donne e un magnano fecero la fiera a Dicomano.
128. Tre donne fanno un mercato e quattro una fiera.
129. Tre figlie e una madre, quattro diavoli per un padre.
130. Tre fili fanno uno spago.
131. Tre fratelli, tre castelli.
132. Tre furfanti fanno una forca.
133. Trenta dì ha novembre, april, giugno e settembre; di ventotto ce n'è uno tutti gli altri n'han trentuno.
134. Trentadue denti non riescono a tenere a bada una lingua.
135. Trieste pien de peste; Città nova, chi non vi porta non vi trova; Rovigno pien de ingegno, spacca i sassi come il legno;Capodistria, pedocciosa; Isola famosa; a Piran buon pan; Umago, tre preti e un zago (ragazzo che serve messe); una femmina da ben, e il pievan che la mantien.
136. Tutti abbiamo fatto le nostre.
137. Tutti i mesi non son di trentuno.
138. Una giovine in mano a un vecchio, un uccello in mano a un ragazzo, un cavallo in mano a un frate, son tre cose strapazzate.
139. Uno, nessuno: due come uno; tre così così; quattro il diavolo a quattro.
140. Uomo e donna in stretto loco, secca paglia appresso al foco. (TOMMASEO).
141. Venezia bella, Padova so' sorella, Treviso forte, Serraval campana, Ceneda villana, Coneglian cacciator, Belluno traditor, Prata disfatta, Brugnera per terra, Sacil crudel, Pordenon selcià, e Porzia innamorà.
142. Veneziani, gran Signori, Padovani, gran dottori, Vicentini, magna gatti, Veronesi tutti matti, Udinesi castellani, col cognome di Furlani, Trevisani, pane e trippe, Rovigotti, Bacco e pippe, Cremaschi, fa cogioni, i Brescian, tagliacantoni, ne volete de' più tristi?
143. Ventre digiuno non ode nessuno.







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