- PROVERBI - tal



1. Chi e' stato furbo una volta, e' sempre considerato tale.
2. A mal mortale né medico né medicina vale.
3. A Natale, freddo cordiale.
4. A Natale, mezzo pane; a Pasqua, mezzo vino.
5. A tal proposta, tal risposta.
6. Alla prima moglie ci si mette del suo, alla seconda si sta in capitale, alla terza si guadagna.
7. Avanti Natale, né freddo né fame (o per fino a Natale il freddo non fa male): da Natale in là, il freddo se ne va.
8. Bella testa è talvolta una malvagia bestia.
9. Calcio di stallone non fa male alla cavalla.
10. Carnevale a casa d'altri, Pasqua a casa tua, Natale in corte.
11. Carnovale a casa d'altri, Pasqua a casa tua, Natale in corte.
12. Castagne verdi per Natale sanno molto e poi vanno a male.
13. Chi cerca trova. e talor quel che non vorrebbe.
14. Chi non ha voglia di lavorare perde l'ago e il ditale.
15. Chi paga debito, fa capitale.
16. Chi si fa Argo dell'onore altrui, riesce talpa del suo.
17. Chiudere la stalla quando i buoi sono scappati.
18. Cuor contento, gran talento.
19. Da Natale a Carnevale non c'è vigilia da osservare, se San Mattia non appare.
20. Da Ognissanti a Natale i fornai perdono il capitale.
21. Da puledro scabbioso, talvolta cavallo prezioso.
22. Da San Martino a Natale, ogni povero sta male.
23. Da San Martino a Sant'Andrè settimane tre, da Sant'Andrè a Natal un mese egual.
24. Da Santa Lucia a Natale il dì allunga un passo di cane.
25. Dove stanno de' Tedeschi non vi può stare Italiani.
26. Fiorentini innanzi al fatto; veneziani sul fatto; senesi dopo il fatto; tedeschi alla stalla; francesi alla cucina; spagnoli alla camera; italiani ad ogni cosa; pisantin pesa l'uovo; milanese spanchiarol; veronese cavoso; fiorentin cieco; bolognese matto; mantuan bulhar; ferrarese gambamarze; romagnuolo d'ogni pelo; spagnolo bianco; lombardo rosso; tedesco negro; schiavone piccolo; genovese guercio; veneziano gobbo.
27. Gli Italiani piangono, gli Alemanni gridano, i Francesi cantano.
28. Gli Spagnoli s'accordano a bravare, i Francesi a gridare, gli Inglesi a mangiare, i Tedeschi a sbevazzare e gli Italiani a pisciare.
29. I don di Spagna, i conti d'Alemagna, i monsieurs di Francia, i vescovi d'Italia, i cavalier di Napoli, i lordi di Scozia, i fidalghi di Portogallo, i minori fratelli d'Inghilterra e i nobili d'Ungheria, fanno una povera compagnia.
30. Il cataletto acquistar fa intelletto.
31. In Italia troppe feste, troppe teste, troppe tempeste.
32. Inglese italianato, è un diavolo incarnato.
33. La giustizia catalana, mangia la pecora e la lana.
34. La neve Sant'Andrea l'aspetta; se non a Sant'Andrea, a Natale; se non a Natale, più non l'aspettare.
35. Le amicizie devono essere immortali, e le inimicizie mortali.
36. Le bestie vecchie muoiono nella stalla de' contadini minchioni.
37. Le nazioni smaltiscono diversamente il dolore: il Tedesco lo beve, il Francese lo mangia, lo Spagnolo lo piange, e l'Italiano lo dorme.
38. L'Italiano è saggio prima di fare una cosa, il Tedesco quando la fa, e il Francese quando è bell'e fatta.
39. L'oro non è né buono né cattivo, ma tale lo rende chi ne fa uso.
40. Masseria, masseria, viene il Diavolo e portala via.
41. Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi.
42. Natale in venerdì, vale due poderi: se viene in domenica, vendi i bovi e compa la melica.
43. Natale senza danari, carnevale senz'appetito, pasqua senza devozione.
44. Non comincia fortuna mai per poco, quando un mortal si piglia a scherno e gioco.
45. Non conosce l'Italia e non la stima, chi provato non ha la Spagna prima.
46. Pantalon, paga per tutti.
47. Pasqua in giove vendi la cappa e gettala a' buoi.
48. Per Sant'Andrea piglia il porco per la sèa (setola); se tu non lo puoi pigliare, fino a Natale lascialo andare.
49. Qual asino dà in parete tal riceve.
50. Qual è la signora tal è la cagnola.
51. Qual figlia vuoi, tal moglie piglia
52. Qual pane hai, tal zuppa avrai.
53. Quale il padre, tale il figlio; qual la madre, tal la figlia.
54. Quando l'Angiolo si bagna l'ale, piove fino a Natale.
55. Quando Natale viene in domenica, vendi la tonica per comprar la melica.
56. Quando uno è fallito, è in capitale.
57. Se tu vedi del formento per Natale, ammazza il cane; se non lo vedi dagli del pane.
58. Se va tutto il dì di San Gal, lo fa bello fino a Natal.
59. Sicilia dà i Covelli, Francolino i Graziani, Bergamo gli Zanni, Venezia i Pantaloni, e Mantova i buffoni.
60. Tal bue crede andare a pascere, che poi ara.
61. Tal castiga la moglie che non l'ha, che quando l'ha, castigar non la sa.
62. Tal che gli duole il capo, si medica il calcagno.
63. Tal grida palle palle, che farebbe dálle, dálle.
64. Tal guaina tal coltello.
65. Tal minaccia che vive con paura.
66. Tal pare Orlando, che poi è una pecora.
67. Tal pensa salvarsi a pasqua, che è preso a mezza quaresima.
68. Tal piglia leoni in assenza, che teme un topo in presenza.
69. Tal susina mangia il padre che allega i denti al figliuolo.
70. Tal ti fa il bellin bellino che ti mangerebbe il core.
71. Tal ti guarda la cappa, che non ti vede la borsa.
72. Tal ti ride in bocca, che dietro te l'accocca.
73. Tale abate tali monaci.
74. Tale dà un consiglio altrui per uno scudo, che nol torrebbe per un quattrino.
75. Tale è il fiore, qual è il colore.
76. Tale è la sorte del libro prestato: spesso è perduto ed ognora guastato.
77. Tale il padre, tale il figlio.
78. Talvolta anche una gallina cieca trova un granello.
79. Tutti i peccati mortali son femmine.
80. V'è chi bacia tal mano che vorrebbe veder mozza.







Proverbi Italiani

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