- PROVERBI - pol
1. Chi è uso alle cipolle, non vada a' pasticci.
2. Chi fa una trappola, ne sa tender cento.
3. Chi fonda in sul popolo fonda in sulla rena.
4. Chi getta la sua roba al popolazzo,si trova vecchio poi, povero e pazzo.
5. A casa Poltroni è sempre festa.
6. A popol sicuro non bisogna muro.
7. A Roma dottori, a Napoli ladroni, a Genova scavezzi, a Milan tagliacantoni, a Venezia forestieri, a Fiorenza scardassieri.
8. A vecchia che mangia pollastrelli, gli vien voglia di carne salata.
9. Barca rotta, marinaio scapolo.
10. Chi ha vitella in tavola non mangia cipolla.
11. Chi semina fave, pispola grano.
12. Chi semina nella polvere, faccia i granaj di rovere.
13. Chi vuol ben dal popolo, lo tenga scusso.
14. Ci sono più trappole che topi.
15. Ci sono troppi galli a cantare nel pollaio.
16. Col tempo e con la paglia si maturan le sorbe (o le nespole) e la canaglia.
17. Con un par di polli, si compra un podere.
18. Danari di poveri e arme di poltroni si veggono spesso.
19. Delle moglie è più dovizia che de' polli.
20. Denaro sepolto non fa guadagno.
21. Detto popolare spesso è un avviso salutare.
22. Dov'è popolo è confusione.
23. Gola degli adulatori, sepolcro aperto.
24. I birri pigliano, e il popolo impicca.
25. I don di Spagna, i conti d'Alemagna, i monsieurs di Francia, i vescovi d'Italia, i cavalier di Napoli, i lordi di Scozia, i fidalghi di Portogallo, i minori fratelli d'Inghilterra e i nobili d'Ungheria, fanno una povera compagnia.
26. I polledri non abboccan la briglia.
27. Il frate predicava che non si dovea rubare, e lui avea l'oca nello scapolare.
28. Il ministro di Sicilia rode, quel di Napoli mangia, e quel di Milano divora.
29. Il Piemonte è la sepoltura dei Francesi.
30. Il popolo piange quando il tiranno ride.
31. Il popolo, quando falla, dev'essere gastigato; ma il principe, se erra, dev'esser avvisato.
32. Il sangue de' poltroni non si muove.
33. Il silenzio dei popoli è l'insegnamento del re.
34. La gallina che sta nel pollaio, è segno che vuol bene al gallo.
35. La guerra non è fatta per i poltroni.
36. La morte ci rende uguali nella sepoltura, disuguali nell'etemità.
37. La segale nella polverina e il grano nella pantanina.
38. L'acqua e il popolo non si può tenere.
39. L'armi dei poltroni non tagliano né forano.
40. Le fave nel motaccio, e il gran nel polveraccio.
41. Le Trentine vengono giù pollastre e se ne vanno su galline.
42. L'ozio è la sepoltura d'un uomo vivo.
43. Meglio minuzzoli con amore, che polli grassi con dolore.
44. Napoletano largo di bocca e stretto di mano.
45. Non è buon anno quando il pollo becca il gallo.
46. Non è viaggio senza polvere, né guerra senza lacrime.
47. Non istanno bene due galli in un pollaio.
48. Oggi in figura, domani in sepoltura.
49. Ogni polledro vuol rompere la sua cavezza.
50. Per i poltroni è sempre festa.
51. Per San Simone (28 ottobre), la nespola ripone.
52. Poltroneria non fece mai figliuoli (o non ha eredi).
53. Preti, frati, monache e polli non si trovan mai satolli.
54. Quando il gallo canta a pollaio, aspetta l'acqua sotto il grondaio.
55. Quando il gallo canta nel pollaio, aspetta l'acqua nel grondaio.
56. Quando le volpi si consigliano, bisogna chiudere il pollaio.
57. Quando vedi la nespola e tu piangi, ch'ell'è l'ultima frutta che tu mangi.
58. Ragazzi e polli imbrattan le case.
59. Ragazzi e polli non si trovan mai satolli.
60. Scrupoli e malinconia, lontan da casa mia.
61. Se la dona vol, tutto la pol.
62. Se non viene ai trenta, il pastor l'ha mangiato con la polenta.
63. Tra due poltroni il vantaggio è di chi prima conosce l'altro.
64. Tutte l'armi di Brescia non armerebbero la paura d'un poltrone .
65. Un furfante governa cento poltroni, e cento poltroni non governano un furfante.
66. Una campana fa a un comune (o a un popolo).
67. Uomo poltrone, uomo poverone.
68. Vangami nella polvere, incalzami nel fango, io ti darò buon vino.
69. Vedi Napoli e poi muori.