- PROVERBI - mar



1. Chi è in mare navica, chi è in terra radica.
2. Chi è sano e non è in prigione, se si rammarica, non ha ragione.
3. Chi fila e fa filare, buona massaia si fa chiamare.
4. Chi fila grosso, si vuol maritar tosto; chi fila sottile, si vuol maritar d'aprile.
5. Chi ha bevuto al mare, può bere alla pozza.
6. Chi ha bevuto tutto il mare, ne può bere una scodella.
7. Chi ha buon marito, lo porta in viso.
8. Chi ha casa e podere, può tremare e non cadere.
9. Chi ha dentro amaro, non può sputare dolce.
10. Chi ha la volpe per comare, porti la rete a cintola.
11. Chi ha le buche nelle gote, si marita senza dote.
12. Chi ha male al dito, sempre lo mira; chi ha mal marito, sempre sospira.
13. A chierico che si fa frate non gli fidar la tua comare.
14. A Marradi, seminan fagioli e nascon ladri.
15. A San Barnabà (11 giugno) la falce al prà, o piglia la falce, e in Maremma va.
16. A San Marco (25 aprile) il baco a processione.
17. A San Marco le vacche passano il varco.
18. A San Marco nato, a San Giovanni assetato.
19. A San Martino (11 novembre) ogni mosto è vino, (o è vecchio ogni vino).
20. A San Martino la sementa del poverino.
21. A San Martino la si porta al mulino.
22. A san Martino ogni mosto è vino.
23. A san Martino si veste il grande e il piccino.
24. A San Martino, si veste il grande e il piccino.
25. Al batter del martello si scuopre la magagna.
26. Al cattivo lavoratore or gli casca la zappa ora il marrone.
27. Al fare, in mare al tondo in porto, perché a' 15 non si faccia torto.
28. Al primo tuon di marzo escon fuori tutte le serpi.
29. Alla Madonna di marzo si scopano, e alla Madonna di settembre si trovano.
30. Alla morte del marito poca cera e molto lucignolo.
31. Alla porta dell'avvocato non ci vuol martello.
32. Alle volte si crede trovare il sole d'agosto e si trova la luna di marzo.
33. Amar Cristo è la migliore di tutte le scienze.
34. Amare e non essere amato è tempo perso.
35. Amore non è senza amaro.
36. Anche le zoppe si maritano.
37. Ancor non è nata e vediamola maritata.
38. Arco da mattina, empie le mulina (o la marina); arco da sera, tempo rasserena.
39. Barca rotta, marinaio scapolo.
40. Befania, tutte le feste manda via; e Santa Maria, tutte le ravvia.
41. Biasimare i principi è pericolo, e il lodargli è bugia.
42. Buona incudine non teme martello.
43. Cattivo amico, pessimo marito.
44. Chi all'altrui spese sa imparare, felice si può chiamare.L'errare insegna, e il maestro si paga.
45. Chi di lontano si va a maritare, sarà ingannato o vuol ingannare.
46. Chi il tristo manda al mare, non aspetti il suo tornare.
47. Chi lavora la terra colle vacche, va al mulino colla pulledra (o colle somare).
48. Chi mal si marita,non esce mai di fatica.
49. Chi male una volta si marita,ne risente tutta la vita.
50. Chi nasce bella, nasce maritata.
51. Chi nel marzo non pota la sua vigna, perde la vendemmia.
52. Chi non sa cosa siano malanni e doglie,prenda marito o prenda moglie.
53. Chi non sa orare, vada in mare a navigare.
54. Chi non sa quel che sia malanno e doglie, se non è maritato, prenda moglie.
55. Chi offende scrive nella rena; chi è offeso, nel marmo.
56. Chi si marita con parenti, corta vita e lunghi tormenti.
57. Chi si marita fa bene, e chi no, meglio.
58. Chi si marita fra i parenti,o corta vita o lunghi stenti.
59. Chi si marita in fretta, stenta adagio.
60. Chi si marita male non fa mai carnevale.
61. Chi si marita per amore, di notte ha piacere,di giorno ha dolore.
62. Chi si marita, si pone in cammino per far penitenza.
63. Chi sta a' marmi di Santa Maria del Fiore, o è pazzo o sente d'amore.
64. Chi toglie moglie per la roba, la borsa va a marito.
65. Chi va a San Biagio, perde l'agio; chi va a Santa Maria Nuova, lo ritrova.
66. Chi vuol farsi amare, amabile deve diventare.
67. Chi vuole il buon bacato, per San Marco o posto o nato.
68. Colombo pasciuto, ciliegia amara.
69. Com'è grande il mare, è grande la tempesta.
70. Da' moglie al tristo, da' marito alla dolente; fatto il mercato, ognuno se ne pente.
71. Da San Martino a Natale, ogni povero sta male.
72. Da San Martino a Sant'Andrè settimane tre, da Sant'Andrè a Natal un mese egual.
73. Dal dire al fare c'è di mezzo il mare.
74. Dal mar salato nasce il pesce fresco.
75. Dal mare sale, e dalla donna male.
76. Debito e fanciulle da maritare, guarda la gamba.
77. Di Luna al primo Marte (martedì) si fanno tutte l'arte.
78. Di marzo, chi non ha scarpe vada scalzo, e chi le ha, le porti un altro po' più in là.
79. Di marzo, ogni villan va scalzo.
80. Di tre cose si rallegra il cuore: la concordia dei fratelli, l'amore dei vicini, l'accordo di marito e moglie.
81. Dio ti guardi da donna due volte maritata.
82. Doglia passata, comare dimenticata.
83. Donna iraconda, mare senza sponda.
84. Dopo il dolce ne vien l'amaro.
85. Due dì gode il marito la sua metà,il dì che la porta a casa, e quello che la se ne va.
86. Dura più l'incudine che il martello.
87. E' meglio consumar le scarpe che le lenzuola.
88. E' meglio esser martire che confessore.
89. E' meglio smarrir la strada con la buona fortuna, che star sempre al bivio.
90. E' meglio una cattiva parola del marito, che una buona del fratello.
91. E' più facile arrovesciare un pozzo, che riformare un vecchio.
92. Educare è amare.
93. Figlie da maritare, fastidiose da governare, ovvero, ossi duri da rosicare.
94. Fino a San Martino sta meglio il grano al campo che al mulino.
95. Fino a Santa Margherita (20 luglio) il gran cresce nella bica.
96. Fiorentini innanzi al fatto; veneziani sul fatto; senesi dopo il fatto; tedeschi alla stalla; francesi alla cucina; spagnoli alla camera; italiani ad ogni cosa; pisantin pesa l'uovo; milanese spanchiarol; veronese cavoso; fiorentin cieco; bolognese matto; mantuan bulhar; ferrarese gambamarze; romagnuolo d'ogni pelo; spagnolo bianco; lombardo rosso; tedesco negro; schiavone piccolo; genovese guercio; veneziano gobbo.
97. Gennaio ingenera, febbraio intenera (marzo imboccia).
98. Gennaio zappatore, febbraio potatore, marzo amoroso, aprile carciofaio, maggio ciliegiaio, giugno fruttaio, luglio agrestaio, agosto pescaio, settembre ficaio, ottoble mostaio, novembre vinaio, dicembre favaio.
99. Genova, aria senza uccelli, mare senza pesce, monti senza legna, uomini senza rispetti.
100. Giammai col bramare, il sacco puoi colmare.
101. Giornata di mare non si può tassare.
102. I frati si uniscono senza conoscersi, stanno uniti senza amarsi e muoiono senza piangersi.
103. I Giudei non istanno bene co' Samaritani.
104. I giuramenti degli innamorati sono come quelli dei marinari.
105. I vicini le maritano, e il padre dà la dote.
106. Il buon marinaro si conosce al cattivo tempo.
107. Il cuore de' bricconi è un mare in burrasca.
108. Il grano freddo di gennaio, il mal tempo di febbraio, il vento di marzo, le dolci acque di aprile, le guazze di maggio, il buon mieter di giugno, il buon batter di luglio, le tre acque d'agosto con la buona stagione, vagliono più che il tron di Salomone.
109. Il mare fa fortuna, non le fonti.
110. Il maritare e l'impiccare è destinato.
111. Il martello d'argento spezza le porte di ferro.
112. Il mondo è come il mare, è vi s'affoga chi non sa nuotare.
113. In Maremma si arricchisce in un anno e si muore in sei mesi.
114. In questo mondo bisogna essere o incudine o martello.
115. Innanzi il maritare, abbi l'abitare.
116. La bellezza ha belle foglie, ma il frutto amaro.
117. La buona moglie fa il buon marito.
118. La donna, il fuoco e il mare fanno l'uom pericolare.
119. La mare a mangia, e la fija a s' grata.
120. La nebbia di marzo non fa male, ma quella d'aprile toglie il pane e il vino.
121. La saviezza del marito e la pazienza della moglie fanno la pace e la felicitá delle famiglie.
122. La segale o il segalato fece morir di fame la comare.
123. L'acqua di marzo è peggio delle macchie ne' vestiti.
124. L'acqua va al mare.
125. L'amor del mariner non dura un'ora, per tuto dove 'l va lu s'innamora.
126. Le belle senza dote trovano più amanti che mariti.
127. Le brutte si maritano e le belle.
128. Le donne quando son ragazze han sette mani e una lingua sola; e quando son maritate han sette lingue e una mano sola.
129. Le marmeggie stanno sempre nella carne secca.
130. Le ragazze piangono con un occhio, le maritate con due, e le monache con quattro.
131. L'estate di San Martino dura tre giorni e un pocolino.
132. Loda il mare e tienti alla terra (o alla riva).
133. Madre vuol dire martire.
134. Maremmani, Dio ne scampi i cani.
135. Marìtati, e vedrai; perderai i sonni e più non dormirai.
136. Marito disamorato, matrimonio rammaricato.
137. Marito e figli come Dio te gli dà così te gli piglia.
138. Marito e moglie della tua villa, compari e comari lontan cento miglia.
139. Marito minchione, mezzo pane.
140. Marito vecchio e moglie giovane assai figliuoli.
141. Marito vecchio, meglio che nulla.
142. Martello d'oro non rompe le porte del cielo.
143. Marzo alido, aprile umido.
144. Marzo asciutto, e april bagnato, beato il villan c'ha seminato.
145. Marzo ha comprata la pelliccia a sua madre, e tre giorni dopo e' l'ha venduta.
146. Marzo molle, grano per le zolle.
147. Marzo non ha un dì come l'altro.
148. Marzo o buono o rio, il bue all'erba e il cane all'ombra.
149. Marzo tinge, april dipinge, maggio fa le belle donne, e giugno fa le brutte carogne.
150. Meglio è vedova sedere, ch'essere maritata e male avere.
151. Meglio il marito senza amore che con gelosia.
152. Mezzo gennaio, il sole nel pagginaio; mezzo ferriere, morto è chi non rinviene; mezzo marzo, chi non rinviene è morto affatto.
153. Moglie grassa, marito allegro; moglie magra, marito addolorato.
154. Moglie perfidiosa e marito pertinace, non vivono mai (o non vivono un'ora) in pace.
155. Montagna chiara e marina scura, ponti in viaggio senza paura.
156. Mostrami la moglie, ti dirò che marito ha.
157. Né di Venere né di Marte non si sposa né si parte (cui si aggiunge, né si dà principio all'arte).
158. Nel febbraio la beccaccia fa il nido, nel marzo tre o quattro, nell'aprile pieno il covile, nel maggio tra le frasche, nel giugno come un pugno, nell'agosto non ucciderla al corso.
159. Nel mar grosso si pigliano i pesci grossi.
160. Nel marito prudenza, nella moglie pazienza,
161. Nessuna maraviglia dura più di tre giorni.
162. Nessuno può fermare la ruota del tempo.
163. Neve marzolina dura dalla sera alla mattina.
164. Non a tutti è lecito chiamarsi soldato.
165. Non bazzichi prete e soldato, chi è maritato.
166. Non chiamar coraggio lo stolto ardimento.
167. Non è sì piccola ponzina, che di marzo non sia gallina.
168. Non fu mai martedì senza luna.
169. Non mettere e cavare, si seccherebbe il mare.
170. Non si può veder Pasqua, né dopo San Marco, né prima di San Benedetto.
171. Occhi bassi e cuor contrito, la bizzoca vuol marito.
172. Ogni acqua va al mare.
173. Pane di fratello, pane e coltello: pane di marito, pane ardito.
174. Per pazza gelosia che lo martella, cozza il toro col toro, e lo sbudella.
175. Per San Donato (7 agosto), l'inverno è nato; per San Lorenzo, gli è grosso come un giovenco; per Santa Maria, quanto una Badia.
176. Per Santa Maria Maddalena (22 luglio) si taglia la vena.
177. Per Santa Maria, il marrone fa la cria.
178. Per un punto Martin perse la cappa.
179. Piè di montagna, porto di mare, fanno l'uomo porfittare.
180. Poco fiele fa amaro molto miele.
181. Prima di conoscere uno, bisogna consumare un moggio di sale.
182. Puoi essere colto, ricco, illustre e chiaro, se non hai civiltá sei un somaro.
183. Quando è chiara la marina, mangia, bevi e sta in cucina (piove).
184. Quando Fermo vuol fermare, tutta la Marca fa tremare.
185. Quando i nuvoli vanno in su, to' una seggiola e siedivi su; quando i nuvoli vanno al mare, to' una vanga e va a vangare (o quando l'oche vanno al mare, to' una vanga, ecc.)
186. Quando il marito fa terra, la moglie fa carne.
187. Quando il padre marita la figlia, egli ha casa e vigna; quando l'ha maritata, non ha né vigna né casa.
188. Quando la vedova si rimarita, la penitenza non è finita.
189. Quando Marino veglia, o acqua o nebbia.
190. Quando marzo marzeggia, april campeggia.
191. Quando marzo va secco, il gran fa cesto e il lin capecchio.
192. Quando nascono (i figliuoli) son tutti belli, quando si maritano, tutti buoni, e quando muoiono son tutti santi.
193. Quando si maritan vedove, il benedetto va tutto il giorno per casa.
194. Quando viene la comare, di riffe o di raffe bisogna andare.
195. Saggio è chi sa soffrire, spesa danno e martìre.
196. San Marco evangelista, maggio alla vista.
197. Scienza, casa, mare, molto fan l'uomo avanzare.
198. Se febbraio non febbreggia, marzo campeggia.
199. Se febbraio non isferra, marzo mal pensa.
200. Se il matrimonio durasse un anno, tutti si mariterebbero.
201. Se marzo butta erba, aprile butta merda.
202. Se marzo non marzeggia, giugno non festeggia (oppure april mal pensa).
203. Se non si maritassero altro che le belle, che cosa farebbero le brutte?
204. Se vuoi la buona rapa, per Santa Maria (15 agosto) sia nata.
205. Servire e non gradire, aspettare e non venire, stare a letto e non dormire, aver cavallo che non vuol ire e servitore che non vuole obbedire, esser in prigione e non poter fuggire, essere ammalato e non poter guarire, smarrir la strada quando un vuol ire, stare alla porta quando un non vuol aprire, avere un amico che ti vuol tradire, son dieci doglie da morire.
206. Si può amar la salsa verde, senza mangiar le biade in erba.
207. Tanto bastasse la mala vicina, quanto basta la neve marzolina.
208. Tra moglie e marito non mettere il dito.
209. Tramontana torba e scirocco chiaro, tienti all'erta, marinaro!
210. Tramontanin non buzzica, se il marin non lo stuzzica.
211. Tre cose fan l'uomo guadagnare, scienza, corte e mare.
212. Una aiuta a maritare l'altra.
213. Una figlia, una maraviglia.
214. Una gocciola di mèle concia un mar di fiele.
215. Una pecora marcia (o rognosa) ne guasta un branco.
216. Vai al mare, se ben vuoi pescare.
217. Vedere e non toccare, è un bello spasimare.
218. Venere dorme, se Marte veglia; se Marte dorme, Venere veglia.
219. Vino amaro, tienilo caro.







Proverbi Italiani

maremmani (1137)
marte (2268)
martedì (1044)
marzo (10225)
matti (4288)





AVG: 622.9962 (754)






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