- PROVERBI - chi



1. Chi è al coperto quando piove è ben matto se si muove.
2. Chi è asino e cervo si crede, al saltar della fossa se n'avvede.
3. Chi è avvezzo a fare, non si può stare.
4. Chi è avvisato, è armato.
5. Chi è bella ti fa far la sentinella.
6. Chi è bello è bello e grazioso, chi è brutto è brutto e dispettoso.
7. Chi è brutta, e bella vuol parere, pena patisce, per bella parere.
8. Chi è bugiardo è ladro.
9. Chi è bugiardo in una cosa, è bugiardo in tutte.
10. Chi è buono, ne fa ritratto.
11. Chi è causa del suo mal pianga sé stesso.
12. Chi è debitore non riposa come vuole.
13. Chi è del figliuol pedante, non è furfante.
14. Chi è dell'arte ne può ragionare.
15. Chi è dell'arte, è sospetto.
16. Chi è diffamato, è mezzo impiccato.
17. Chi è disgraziato, non vada al mercato.
18. Chi è diverso nell'oprare, non può molto amico stare.
19. Chi è felice, chi sa se è buono?
20. Chi è fortificato, non è turbato.
21. Chi è geloso, è becco.
22. Chi e' generoso e' sempre forte.
23. Chi è giusto, non può dubitare.
24. Chi è gran nemico, è anche grande amico.
25. Chi è imbarcato col diavolo, ha a passare in sua compagnia.
26. Chi è imbrattato si netti.
27. Chi è in alto, non pensa mai al cadere.
28. Chi è in altrui balìa, bisogna che ci stia.
29. Chi è in difetto, è in sospetto.
30. Chi è in isvantaggio non sa diffendersi dal ricominciare.
31. Chi è in mare navica, chi è in terra radica.
32. Chi è in peccato, crede che tutti dicano male di lui.
33. Chi è in tenuta, Iddio l'aiuta.
34. Chi è lungo a mangiare, lo è anche a lavorare.
35. Chi è misero o mendico, provi tutti e poi l'amico.
36. Chi è nato di carnevale, non ha paura dei brutti musi.
37. Chi è nato disgraziato anche le pecore lo mordono.
38. Chi è nelle pene, Iddio sostiene.
39. Chi è oste o fornaio, e fa il barcaruolo, dato gli sia d'un mazzuolo.
40. Chi è ozioso, è dubbioso.
41. Chi è più alto, è il bersaglio di tutti.
42. Chi è più gentile, più s'arrende.
43. Chi è più vicino al sussi (o al lecoro), fa sei.
44. Chi è portato giù dall'acqua, s'attacca a ogni spino.
45. Chi è ricco, ha ciò che vuole.
46. Chi è ritto può cadere.
47. Chi è sano e non è in prigione, se si rammarica, non ha ragione.
48. Chi è savio, non è sempre sicuro.
49. Chi è savio, si conosce al mal tempo.
50. Chi è scottato una volta, l'altra vi soffia su.
51. Chi è segreto in ogni terra, mette la pace e leva la guerra.
52. Chi è sfortunato al gioco è fortunato in amore.
53. Chi è stato de' consoli sa che cosa è l'arte.
54. Chi e' stato furbo una volta, e' sempre considerato tale.
55. Chi è tenuto savio di giorno, non sarà mai pazzo di notte.
56. Chi è uso a mercanzia, non sa che guerra sia.
57. Chi è uso al campo, non vada alla corte.
58. Chi è uso alla zappa, non pigli la lancia.
59. Chi è uso alle cipolle, non vada a' pasticci.
60. Chi è vergognoso, vada straccioso.
61. Chi è vicino alla pignatta, mangia la minestra calda.
62. Chi edifica, la borsa purifica.
63. Chi educa governa.
64. Chi entra mallevadore entra pagatore.
65. Chi erra nelle diecine, erra nelle migliaia.
66. Chi erra nell'elezione, erra nel servigio.
67. Chi esce fuor del suo mestiere, fa la zuppa nel paniere.
68. Chi fa (o chi sbaglia) di testa paga di borsa.
69. Chi fa a suo modo, non gli duole il capo.
70. Chi fa alle capate col muro, i corni son suoi.
71. Chi fa bella gamba, non fa bella testa.
72. Chi fa bene per paura, niente vale e poco dura.
73. Chi fa carità è ricco e non lo sa.
74. Chi fa contrabbando, guadagna non so quando.
75. Chi fa da sé fa per tre.
76. Chi fa del bene agli altri, gli altri fan del bene a lui.
77. Chi fa del bene agli ignoranti, fa onta a Cristo.
78. Chi fa del bene agli ingrati, Dio l'ha per male.
79. Chi fa falla e chi non fa sfarfalla.
80. Chi fa i conti avanti l'oste, gli convien farli due volte.
81. Chi fa il buon mese, fa il buon anno.
82. Chi fa il Ceppo al sole, fa la Pasqua al fuoco.
83. Chi fa il saputo, stolto è tenuto.
84. Chi fa la carità, se non la trova, la troverà.
85. Chi fa la figliuola vezzosa, la sente avolterosa.
86. Chi fa la legge, servarla degge.
87. Chi fa l'altrui mestiere (o chi esce fuor del suo mestiere) fa la zuppa nel paniere (oppure chi vuol far l'altrui mestiere).
88. Chi fa le fave senza concio, le raccoglie senza baccelli.
89. Chi fa le parti, non parte.
90. Chi fa limosina, presta e non dona.
91. Chi fa male, guadagna un carro di sale, e chi fa bene guadagna un carro di fieno.
92. Chi fa male, odia il lume.
93. Chi fa mercanzia e non la conosce, i suoi denari diventan mosche.
94. Chi fa onore ai panni, i panni fanno onore a lui.
95. Chi fa per sé, fa per tre.
96. Chi fa quel che non deve, gli intervien quel che e' non crede.
97. Chi fa quel ch'e' può, non è tenuto a far di più.
98. Chi fa quel che può, non fa mai bene.
99. Chi fa temere ogni uomo, teme ogni cosa.
100. Chi fa trenta, può far trentuno.
101. Chi fa tutte le feste, povero si veste.
102. Chi fa tutto a tempo debito, di un giorno ne fa tre.
103. Chi fa un frate, fa un ciuco.
104. Chi fa una trappola, ne sa tender cento.
105. Chi fa, fa a sé.
106. Chi falla in fretta piange adagio.
107. Chi falla la seconda volta, merita un cavallo.
108. Chi far di fatti vuole, suol far poche parole.
109. Chi fatica in giovinezza, gode i frutti in vecchiezza.
110. Chi fatica non pecca.
111. Chi favella erra.
112. Chi fece un, fece mille.
113. Chi fila e fa filare, buona massaia si fa chiamare.
114. Chi fila grosso, si vuol maritar tosto; chi fila sottile, si vuol maritar d'aprile.
115. Chi fila ha una camicia e chi non fila ne ha due.
116. Chi fonda in sul popolo fonda in sulla rena.
117. Chi fosse indovino, sarebbe ricco.
118. Chi fugge fatica, non fa la casa a tre solai.
119. Chi fugge il lupo, incontra il lupo e la volpe.
120. Chi fugge la fatica, fugge la fortuna.
121. Chi fugge la fatica, non fa la casa a tre piani.
122. Chi fugge la mola, scansa la farina.
123. Chi fugge maggio, non fugge calende.
124. Chi getta la sua roba al popolazzo,si trova vecchio poi, povero e pazzo.
125. Chi getta un seme lo deve coltivare, se vuol vederlo con il tempo germogliare.
126. Chi gioca a primiera e non va a primiera, perde a primiera.
127. Chi gioca a' trionfini, perde la pazienza e i quattrini.
128. Chi gioca al Lotto è un gran merlotto.
129. Chi gioca al Lotto, in rovina va di botto.
130. Chi gioca di piè, non paga i suoi debiti.
131. Chi gioca di piè, paga di borsa.
132. Chi gioca per bisogno, perde per necessità.
133. Chi gioca, non dorme.
134. Chi girovaga, non fa roba.
135. Chi gli ha da avere, li vuole.
136. Chi gode in gioventù spesso soffre in vecchiaia.
137. Chi gode muore, e chi patisce stenta.
138. Chi gode un tratto, non stenta sempre.
139. Chi guarda i nemici, li grida più di quelli che sono.
140. Chi guida imprese, persuada e faccia.
141. Chi ha a dar, domanda.
142. Chi ha a far con Tosco, non vuol esser losco.
143. Chi ha a morir di ghiandosa (peste), non gli vale far casotti in campagna.
144. Chi ha a rompere il collo, trova la strada al buio.
145. Chi ha accordato l'oste, può andare a dormire.
146. Chi ha ad aver bene, dormendo gli viene.
147. Chi ha arruffato la matassa la strighi.
148. Chi ha arte ha parte.
149. Chi ha avuto il gusto, prenda il disgusto.
150. Chi ha bachi non dorma.
151. Chi ha bella donna e castello in frontiera, non ha mai pace in lettiera.
152. Chi ha bella moglie la non è tutta sua.
153. Chi ha beni di fortuna in abbondanza puo facilmente fare ciò che gli piace.
154. Chi ha bevuto al mare, può bere alla pozza.
155. Chi ha bevuto tutto il mare, ne può bere una scodella.
156. Chi ha bocca vuol mangiare.
157. Chi ha buon catenaccio all'uscio non ha paura de' Birri.
158. Chi ha buon cavallo e bella moglie, non istà mai senza doglie.
159. Chi ha buon marito, lo porta in viso.
160. Chi ha buon pane e buon vino, ha troppo un micolino.
161. Chi ha buon vino in casa, ha sempre i fiaschi alla porta.
162. Chi ha buona cantina in casa non va pel vino all'osteria .
163. Chi ha buona cappa, facilmente scappa.
164. Chi ha buona fama, ha ciò che brama.
165. Chi ha buona la lancia, la provi al muro.
166. Chi ha buono in mano, non rimescoli.
167. Chi ha capre, ha corna.
168. Chi ha cara la gloria, il corpo ha vile.
169. Chi ha carità, carità aspetti.
170. Chi ha carro e buoi, fa bene i fatti suoi.
171. Chi ha casa e podere, ha più del suo dovere.
172. Chi ha casa e podere, può tremare e non cadere.
173. Chi ha cattiva donna, ha il purgatorio per vicino.
174. Chi ha cattiva fama, è mezzo impiccato.
175. Chi ha cinquanta carnevali, si può metter gli stivali.
176. Chi ha compagnia ha padrone.
177. Chi ha compagnia ha signoria
178. Chi ha contenti gli occhi, non si sa quel che il cor faccia.
179. Chi ha coraggio, ha vantaggio.
180. Chi ha creanza, se la passa bene, chi non ne ha, se la passa meglio.
181. Chi ha da avere può tirare uno zero.
182. Chi ha da esser servito, ha da esser sofferito.
183. Chi ha da essere facchino, nasce col cercine in capo.
184. Chi ha da essere zanaiolo, nasce col manico in mano.
185. Chi ha da fare, non dorme.
186. Chi ha da morir di forca, può ballar sul fiume.
187. Chi ha de' ceppi, può far delle schegge.
188. Chi ha debito ha credito.
189. Chi ha del pane, mai non gli manca cane.
190. Chi ha del panno, può menar la coda.
191. Chi ha del pepe, ne mette anche sul cavolo.
192. Chi ha della roba è visto volentieri.
193. Chi ha delle pecore può far del latte.
194. Chi ha denari assai, fabbrica; chi n'ha davanzo, dipinge.
195. Chi ha denari da ricuperare, molte gite ha da fare.
196. Chi ha denari e prati, non son mai impiccati.
197. Chi ha denti, non ha pane; e chi ha pane, non ha denti.
198. Chi ha dentro amaro, non può sputare dolce.
199. Chi ha difetto e non tace, ode sovente quel che gli dispiace.
200. Chi ha fame, non ha nemici.
201. Chi ha fame, non ha sonno.
202. Chi ha fatta la roba, può far la persona.
203. Chi ha fatto il peccato faccia la penitenza.
204. Chi ha fatto il più, può fare il meno.
205. Chi ha fatto il saggio del mèle non può dimenticare il lecco.
206. Chi ha fatto la pentola, ha saputo fare anche il manico.
207. Chi ha fatto la piscia a letto la rasciughi.
208. Chi ha fatto trenta può fare trentuno.
209. Chi ha figlioli ha doglie.
210. Chi ha figliuoli, tutti i bocconi non son suoi.
211. Chi ha fortuna in amor non giochi a carte.
212. Chi ha guidato la sposa a casa, sa quanto dura il pianto d'una femmina.
213. Chi ha i buchi nelle gote si sposa senza dote.
214. Chi ha il buon vicino, ha il buon mattutino.
215. Chi ha il capo di cera non vada al sole.
216. Chi ha il cul nell'ortica, spesse volte gli formica.
217. Chi ha il lupo per compare, porti il cane sotto il mantello.
218. Chi ha il mal vicino, ha il mal mattutino.
219. Chi ha il mestolo in mano, fa la minestra a modo suo.
220. Chi ha il santo ha anche il miracolo.
221. Chi ha la coda di paglia, ha sempre paura che gli pigli fuoco.
222. Chi ha la farina (o il grano) non ha le sacca, e chi ha il sacco non ha la farina.
223. Chi ha la mestola in mano, si fa la minestra a suo modo.
224. Chi ha la sanità è ricco e non lo sa.
225. Chi ha la sentenza contro, e se n'appella, a casa porta due triste novelle.
226. Chi ha la volpe per comare, porti la rete a cintola.
227. Chi ha l'amor nel petto, ha lo spron ne' fianchi.
228. Chi ha l'armi in mano, è padrone d'ogni cosa.
229. Chi ha l'arte, ha ufficio e beneficio.
230. Chi ha le buche nelle gote, si marita senza dote.
231. Chi ha libri, ha labbra.
232. Chi ha lingua in bocca, può andar per tutto.
233. Chi ha l'onore è un signore.
234. Chi ha male al dito, sempre lo mira; chi ha mal marito, sempre sospira.
235. Chi ha male. non può misurar bene.
236. Chi ha mamma, non pianga.
237. Chi ha mangiato i baccelli, spazzi i gusci.
238. Chi ha matrigna, di dietro si signa.
239. Chi ha meno ragione, grida più forte,
240. Chi ha moglie allato, sta sempre travagliato.
241. Chi ha moglie, ha doglie.
242. Chi ha molte parole spesso si duole.
243. Chi ha nome ha roba.
244. Chi ha orecchie intenda, chi ha denaro spenda.
245. Chi ha orecchie per intendere intenda.
246. Chi ha pane e vino, sta me' che il suo vicino.
247. Chi ha passato il guado, sa quant'acqua tiene.
248. Chi ha patito la fame, sa che cos'è la carestia.
249. Chi ha paura delle passere, non semini panìco.
250. Chi ha paura d'ogni figura, spesso inciampa nell'ombra.
251. Chi ha paura si faccia sbirro.
252. Chi ha paura, non vada alla guerra.
253. Chi ha paura, si guardi le brache.
254. Chi ha pazienza, ha gloria.
255. Chi ha pazienza, ha i tordi grassi a un quattrin l'uno.
256. Chi ha poco panno, porti il vestito corto.
257. Chi ha poco, spenda meno.
258. Chi ha portata la tonaca puzza sempre di frate.
259. Chi ha preso resta preso.
260. Chi ha preso, mal sa lasciare.si dice
261. Chi ha prete o parente in corte, fontana gli risurge.
262. Chi ha quattrini (o danar) da buttar via, metta l'opre e non ci stia.
263. Chi ha quattrini conta e chi ha bella moglie canta.
264. Chi ha quattrini, ha tutto.
265. Chi ha quattrini, non ha cuore.
266. Chi ha quattro e spende sette, non ha bisogno di borsette.
267. Chi ha ragione teme, chi ha torto spera.
268. Chi ha ragione, Iddio l'aiuta.
269. Chi ha religione non va in prigione.
270. Chi ha rogna da grattare e moglie da guardare, non gli manca mai da fare.
271. Chi ha rubato la vacca può rubare il vitello.
272. Chi ha sbagliato la strada, torni addietro.
273. Chi ha spago, aggomitoli.
274. Chi ha tegoli di vetro non tiri sassi al vicino.
275. Chi ha tempo non aspetti tempo.
276. Chi ha tempo, ha vita.
277. Chi ha terra, ha guerra.
278. Chi ha testa (o cervelliera) di vetro non faccia a' sassi.
279. Chi ha tutto il suo in un loco, l'ha nel foco.
280. A ben s'appiglia, chi ben si consiglia.
281. A bue vecchio, campanaccio nuovo.
282. A buona seconda (o alla china) ogni santo aiuta.
283. A can che lecchi cenere non gli fidar farina.
284. A cane che invecchia, la volpe gli piscia addosso.
285. A cane vecchio e malato tutti pestano la coda.
286. A carnevale si conosce chi ha la gallina grassa.
287. A chierico che si fa frate non gli fidar la tua comare.
288. A chi ben crede, Dio provvede.
289. A chi compra non bastano cent'occhi; a chi vende ne basta uno solo.
290. A chi consiglia non gli duole il capo.
291. A chi Dio non dà figliuoli, il diavolo gli dà dei nipoti.
292. A chi Dio vuol bene la casa gli piace.
293. A chi duole il dente, se lo cava.
294. A chi è affamato, ogni cibo è grato.
295. A chi è disgraziato, gli tempesta nel forno.
296. A chi è in fallo, l'uno par due.
297. A chi fa bottega gli bisogna dar parole ad ognuno.
298. A chi fa casa (o s'accasa) la borsa resta rasa.
299. A chi fa il pane e staccia non gli si ruba focaccia.
300. A chi la va destra par savio.
301. A chi mal fa, mal va.
302. A chi non crede non prestar fede.
303. A chi non duole giudica bene i colpi.
304. A chi non ha da far Gesù gliene manda.
305. A chi non pesa, ben porta.
306. A chi non piace il vino, il Signore faccia mancare l'acqua.
307. A chi non sa parlare ben s'addice il silenzio.
308. A chi nulla tenta, nulla riesce.
309. A chi parla poco, basta la metà del cervello.
310. A chi pecca per erro s'ha compassione; ma chi pecca per arri, non merita scusa.
311. A chi piace il bere, parla sempre di vino.
312. A chi prende moglie ci voglion due cervelli.
313. A chi sa intendere, poche parole bastano.
314. A chi s'ama si crede.
315. A chi sorte, a chi sporte.
316. A chi stima non duole il corpo.
317. A chi te la fa, fagliela.
318. A chi ti porge il dito, tu piglia il dito e la mano.
319. A chi troppo ride gli duole il cuore.
320. A chi usa collo zoppo, gli se n'appicca
321. A chi veglia, tutto si rivela.
322. A chi vuol far del male, non gli manca mai occasione.
323. A chi vuol male, né la casa né il focolare.
324. A chi vuole male, Dio gli toglie il senno.
325. A chi vuole, non mancan modi.
326. A fare il vecchio si è sempre a tempo.
327. A gatto vecchio dàgli il topo giovane.
328. A gatto vecchio, sorcio tenerello.
329. A lunga corda tira, chi morte altrui desira.
330. A nessuno piace chi troppo a se stesso piace.
331. A nullo luogo viene, chi ogni via che vede tiene.
332. A Ortignano, chi non è birro non è cristiano.
333. A parole lorde, orecchie sorde.
334. A San Martino (11 novembre) ogni mosto è vino, (o è vecchio ogni vino).
335. A sé l'aiuto nega chi ad altri il nega.
336. A tavola non s'invecchia.
337. A vecchia che mangia pollastrelli, gli vien voglia di carne salata.
338. A volte caccia chi non minaccia.
339. Accompàgnati con chi è meglio di te, e fagli le spese.
340. Acqua chiara non fa colmata.
341. Adulatori e parassiti son come i pidocchi.
342. Ai santi vecchi non gli si dà più incenso.
343. Al litigante ci voglion tre cose: aver ragione, saperla dire, e trovar chi la faccia.
344. Al macello van più capretti giovani che vecchi.
345. Al vecchio non manca mai da raccontare, né al sole né al focolare.
346. Alla Certosa è un cert'uso, chi vi va e non ha fretta, tocca un pane e una mezzetta.
347. Alla conocchia anche il pazzo s'inginocchia.
348. Alla guerra si va pieno di danari, e si torna pieno di vizi e di pidocchi.
349. Alle volte con gli occhi aperti si fan dei sogni.
350. Alle volte, dei cattivi nocchi si fanno di buone schegge.
351. All'escita, brache e camicia; e all'entrata, la rocca è inconocchiata.
352. Alleva i tuoi figli poveretti, se tu li vuoi ricchi e benedetti.
353. All'invidioso gli si affila il viso e gli cresce l'occhio.
354. Allo schiamazzo del gallo si desta la volpe.
355. Allo specchio né brutta né vecchia.
356. Allo sprone i cavalli, al fischio i cani, e al bastone intendono i villani.
357. All'orsa paion belli i suoi orsacchini.
358. All'uomo meschino gli basta unn ronzino.
359. Altro che fischio vuol la pecora.
360. Ama chi t'ama, e chi non t'ama lascia; chi t'ama di buon cuore strigni e abbraccia.
361. Ama chi t'ama, e rispondi a chi ti chiama.
362. Amante non sia chi coraggio non ha.
363. Amici cari, patti chiari, e borsa del pari.
364. Amici invan cerchiam che sian perfetti, io sopporto i tuoi, tu sopporta i miei difetti.
365. Amici, oro, e vin vecchio son buoni per tutto.
366. Amicizia da bagno, dura pochi dì.
367. Amico beneficato, nemico dichiarato.
368. Amico di montagna chi lo perde vi guadagna.
369. Amico e vino vogliono esser vecchi.
370. Amico vecchio e casa nuova.
371. Amor nuovo va e viene, amor vecchio si mantiene.
372. Amore nuovo va e viene, ed il vecchio si mantiene.
373. Amore vecchio non fa ruggine.
374. Anche chi tiene il piede aiuta a scorticare.
375. Anco le volpi vecchie si pigliano (o rimangono al laccio).
376. Angelo nella giovanezza, diavolo nella vecchiezza.
377. Anno pecoraio, anno pecchiaio.
378. Aprile cava (o esce) la vecchia dal covile.
379. Aprile e maggio son la chiave di tutto l'anno.
380. Aprile, esce la vecchia dal covile; e la giovane non vuole uscire.
381. Ascolta tutti, parla franco, credi a pochi, a te poi manco.
382. Assai avanza chi fortuna passa.
383. Assai ben balla a chi fortuna suona.
384. Assai digiuna chi mal mangia.
385. Assai domanda, chi ben serve e tace.
386. Assai è ricco a chi non manca.
387. Assai sa chi viver sa.
388. Assai va al molino chi ci invia l'asinino.
389. Assai vince chi non gioca.
390. Avere un occhio alla gatta e uno alla padella.
391. Bandi da Siena (o da Poppi), per chi sì e per chi no.
392. Beata chi di vecchio pazzo s'innamora.
393. Beata quella casa che di vecchio sa.
394. Beato chi porta il giogo a buon'ora.
395. Ben ama, chi non oblia.
396. Ben va al mulino chi c'invia l'asino.
397. Ben venga chi ben porta.
398. Bergamaschi brusa Cristi.
399. Bergamaschi, Fiorentini e passere, n'è pieno tutto il mondo.
400. Beva la feccia chi ha bevuto il vino.
401. Bisogna far lo sciocco per non pagar il sale (ovvero il minchione per non pagar gabella).
402. Bisogna guardare alle mani e non agli occhi.
403. Bisogna star con lui un verno e un'està, chi vuol saper di quel ch'e' sa.
404. Bisognerebbe essere prima vecchi e poi giovani.
405. Bocca chiusa e occhio aperto, non fe' mai nessun deserto.
406. Bologna è grassa per chi ci sta, non per chi ci passa.
407. Botta che non chiese non ebbe coda.
408. Bravure da giovani, doglie da vecchi.
409. Bue vecchio, solco diritto.
410. Buon mercato inganna chi va al mercato.
411. Buona guardia schiva ria ventura.
412. Calende torbo, mese chiaro.
413. Can che molto lecca succhia sangue.
414. Can vecchio non abbaia invano.
415. Capo lavato, bicchier risciacquato.
416. Capra giovane mangia il sale, capra vecchia mangia il sale e il sacco.
417. Casa nuova, chi non ve ne porta non ve ne trova.
418. Castroni pugliesi, mannarini pistolesi, gran siciliano, zucchero di Candia, cera veneziana, magli romaneschi, sproni viterbesi, cacio di Creta, raviggioli fiorentini.
419. Cavalier male arrivato, vecchia carta ve cercando.
420. Cavallo giovane porta soldati, cavallo vecchio porta concime.
421. Cavallo vecchio, tardi muta ambiatura.
422. C'è chi risponde anco a chi non lo chiama.
423. C'è chi semina e chi miete.
424. Cerchio lontano, acqua vicina; e cerchio vicino, acqua lontana.
425. Cerchio vicino, acqua lontana, cerchio lontano, acqua vicina.
426. Chi a molti dà terrore, di molti abbia timore.
427. Chi a piati s'avvicina, a miseria s'incammina.
428. Chi a troppi parla, a pochi dà consiglio.
429. Chi accarezza la mula, buscherà de' calci.
430. Chi accumula e altro ben non fa, sparagna il pane e all'inferno va.
431. Chi acquista reputazione, acquista roba.
432. Chi affitta il suo podere al vicino, aspetti danno o lite o mal mattino.
433. Chi affitta sconficca.dicesi anche
434. Chi affitta sfitta.
435. Chi affoga s'appiccherebbe alle funi del cielo (ovvero s'attaccherebbe ai rasoi).
436. Chi affoga, grida ancor che non sia udito.
437. Chi all'altrui spese sa imparare, felice si può chiamare.L'errare insegna, e il maestro si paga.
438. Chi alle bugie con le bugie fa scudo, copre con sottil rete un corpo ignudo.
439. Chi all'onor suo manca un momento, non vi ripara poi in anni cento.
440. Chi alluoga accatta.
441. Chi altri agghiaccia, se stesso infredda.
442. Chi altri giudica, sé condanna.
443. Chi altri tribola, sé non posa.
444. Chi ama bene, gastiga bene.
445. Chi ama crede.
446. Chi ama il forestiero: in capo al mese monta a cavallo, e se ne va al paese.
447. Chi ama il pericolo, perirà in esso.
448. Chi ama me, ama il mio cane.
449. Chi ama tutti non ama nessuno.
450. Chi ama, il ver non vede.
451. Chi ama, teme.
452. Chi ara da sera a mane, d'ogni solco perde un pane.
453. Chi ara il campo innanzi la vernata, avanza di ricolta la brigata..
454. Chi ara l'uliveto addimanda il frutto.
455. Chi ara terra bagnata per tre anni l'ha dissipata.
456. Chi arde e non lo sente, arder possa infino al dente.
457. Chi arricchisce in un anno, è impiccato in un mese.
458. Chi asino è e cervo esser si crede, al saltar della fossa se n'avvede.
459. Chi aspetta, Dio l'assetta.
460. Chi assai ciarla spesso falla.
461. Chi assai desidera, assidera.
462. Chi assai pone (ed anche Chi lavora e Chi semina) e non custode, assai tribola e poco gode.
463. Chi attende a vendicare ogni sua onta, o cade d'alto stato o non vi monta.
464. Chi attende al suo, non perde mai nulla.
465. Chi avesse quel che non ha, farebbe quel che non fa.
466. Chi baratta, ha rozze.
467. Chi baratta, imbratta.
468. Chi barattò lardo per lardo, tutto sa di garanzino.
469. Chi barba non ha e barba tocca, si merita uno schiaffo nella bocca.
470. Chi batte la moglie, batte tutta la casa.
471. Chi bazzica co' preti e intorno ha il medico, vive sempre ammalato e muore eretico.
472. Chi bella donna vuol parere, la pelle del viso gli convien dolere.
473. Chi ben ama, ben castiga.
474. Chi ben coltiva il moro, coltiva nel suo campo un gran tesoro.
475. Chi ben comincia è alla metà dell'opera.
476. Chi ben congettura, bene indovina.
477. Chi ben conta, mal paga.
478. Chi ben dona, caro vende, se villan non è chi prende.
479. Chi ben dorme non sente le pulci.
480. Chi ben fa, ben avrá.
481. Chi ben giudica, bene elegge.
482. Chi ben guerreggia, ben patteggia.
483. Chi ben istrumenta, ben s'addormenta.
484. Chi ben non usa cortesia, la guasta.
485. Chi ben ripone, ben trova.
486. Chi ben serra, ben apre.
487. Chi ben serve non sarà mai ricco.
488. Chi ben serve, bene è provvisto
489. Chi ben si guarda, scudo si rende.
490. Chi ben siede, mal pensa.
491. Chi ben vive ben predica.
492. Chi ben vive non muore mai.
493. Chi ben vive, ben muore.
494. Chi bene e mal non può soffrire, a grande onor non può venire.
495. Chi bene istrumenta, ben s'addormenta.
496. Chi bene istrumenta, dorme sicuro
497. Chi beneficio fa, beneficio aspetti.
498. Chi biasima vuol comprare.
499. Chi buon guadagno aspetta, non si stanca.
500. Chi burla lo zoppo, badi d'essere dritto.







Proverbi Italiani

chiacchiere (1763)
chiara (1398)
ciliegia (3505)
cipolla (1975)
cipolle (1917)





AVG: 624.4360 (4361)






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