Il Canzoniere - parlo in rime aspre, et di dolcezza ignude:

Però ch'Amor mi sforza
et di saver mi spoglia,
parlo in rime aspre, et di dolcezza ignude:
ma non sempre a la scorza
ramo, né in fior, né 'n foglia
mostra di for sua natural vertude.
(Canto 125 vv. 14 e segg.)






Il Canzoniere di Francesco Petrarca
Indice generale

Sinonimi

parlo in rime aspre, et di dolcezza ignude:
parme
Parme d'udirla, udendo i rami et l'òre
parmel
parmel veder quando si volge altrove
parmi
parmi pur ch'a' tuoi dí la gratia tocchi.
parmi qual esser sòle,
parmi vedere Amore
parmi vedere in quella etate acerba
parnaso
parola
parole
parolette
parrà
parrà a te troppo, et non fia però molto.
Parrà forse ad alcun che 'n lodar quella
parta
parte
parte da' orecchi a queste mie parole.
parte sospira,
partend
partend'io per non esser mai contento?
partendo
partendo in guardia la piú nobil salma,


N.B.: Tutte le informazioni sono fornite su base "as is", senza alcuna garanzia riguardo alla loro esattezza.




che Morte à tolto, ond'io la chiamo spesso! che mosse d'entro da colui che more. che movea d'alto loco, e 'l dolce sguardo che nacque il giorno ch'io che nascean di dolore
Un canto a caso