- AFORISMI E CITAZIONI - 'male'

1. Amiamo Gesù per la sua grandezza divina, per la sua potenza nel cielo e sulla terra, per i suoi meriti infiniti, ma anche e soprattutto per ragioni di gratitudine. Se egli fosse stato con noi meno buono, più severo; quanto meno avremmo peccato!... Ma il peccato, quando è seguito dal dolore profondo di averlo commesso, dal proponimento reale di non ripeterlo più, dalla sensazione viva del gran male che con esso abbiamo arrecato alla misericordia di Dio; quando, lacerate le più dure fibre del cuore, riesce a far scaturire da queste lacrime cocenti di pentimento e di amore, il peccato stesso, figliuolo mio, diventa allora un gradino che si avvicina, che ci innalza, che più sicuramente ci conduce a lui. (S. Pio da Pietrelcina)
2. Ascolta la voce della tua coscienza, che ti dice di fare il bene e di evitare il male. Prima di agire, interroga questo giudice infallibile, che hai dentro di te. (G. Nardi)
3. Basta una stilla di male per gettare un'ombra infamante su qualunque virtù. (Shakespeare)
4. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. (Gesù)
5. C'è un solo bene: il sapere. E un solo male: l'ignoranza (Socrate)
6. C'era qualche cosa di animalesco nell'anima mentre il corpo aveva i suoi momenti di spiritualità. (O. Wilde)
7. Che faccenda maledettamente pazza è l'amore. (E. Schikaneder)
8. Chi abbandona il padre è come un bestemmiatore, chi insulta la madre è maledetto dal Signore. (Siracide)
9. Chi è morto non sente nessun male: se lo sente non è morto. (Seneca)
10. Chi non conosce il male non ne sospetta alcuno. (Ben Jonson)
11. Chi non punisce il male, comanda che si faccia. (Leonardo Da Vinci)
12. Chi non sente il suo male è tanto più malato. (Pierre Corneille)
13. Chi sradicasse la sensazione del male, estirperebbe contemporaneamente la sensazione del piacere e infine annienterebbe l'uomo. (M. de Montaigne)
14. Chi teme il Signore non incorre in alcun male, se subisce tentazioni, ne sarà liberato di nuovo. (Siracide)
15. Chi, potendo trasgredire, non ha trasgredito, e potendo compiere il male, non lo ha fatto? Si consolideranno i suoi beni e l'assemblea celebrerà le sue beneficenze. (Siracide)
16. Ci sono caratteri che per star bene devono far star male gli altri. (Alessandro Morandotti)
17. Ciò che si fa per amore lo si fa sempre al di là del bene e del male. (Friedrich Wilhelm Nietzsche)
18. Colui che sorride quando le cose vanno male ha pensato a qualcuno cui dare la colpa. (Jones)
19. Colui che sorride quando le cose vanno male, ha già trovato qualcuno cui dare la colpa (Arthur Bloch)
20. Da chi ti chiede non distogliere lo sguardo, non offrire a nessuno l'occasione di maledirti, perché se uno ti maledice con amarezza, il suo creatore esaudirà la sua preghiera. (Siracide)
21. Dal cicalar son nati molti errori, / molti scandali usciti e molto male: / pochi si son del silenzio pentiti, dell'aver troppo parlato infiniti (F. Berni)
22. Dei piaceri e dei beni che possediamo non ce n'è alcuno esente da qualche mescolanza di male e di danno. (M. de Montaigne)
23. Della nostra esistenza buona parte si dilegua nel fare il male, la maggior parte nel non far niente e tutta quanta nell'agire diversamente dal dovuto. (Seneca)
24. Di là da certo segno, la ricchezza e la povertà hanno comune questa maledizione, che fanno dell'uomo uno schiavo (Arturo Graf)
25. Dio non può fare anche il male, perché non può volerlo, essendo bontà infinita; ma lo tollera per lasciar libere le creature, sapendo poi ricavare il bene anche dal male. (Catechismo di S. Pio X)
26. Dopo essersi accoppiato ogni animale è triste. (Aristotele)
27. E' bene che talvolta soffriamo contraddizione e che la gente ci giudichi male e ingiustamente, anche se le nostre azioni e le nostre intenzioni sono buone. Tutto ciò suol favorire l'umiltà, e ci preserva dalla vanagloria. Invero, proprio quando la gente attorno a noi ci offende e ci scredita, noi aneliamo con maggior forza al testimone interiore, Iddio. (T. da Kempis)
28. E' men male l'agitarsi nel dubbio, che il riposar nell'errore (Alessandro Manzoni)
29. E' un divertimento per lo stolto compiere il male, come il coltivar la sapienza per l'uomo prudente. (Salomone)
30. Figliolo, così tu devi dire in ogni cosa: Signore, se questa è la tua volontà, così si faccia. Signore, se questo è per tuo amore, così si faccia, nel tuo nome. Signore, se questo ti parrà necessario per me, e lo troverai utile, fa' che io ne usi per il tuo onore; se invece comprenderai che questo è male per me e non giova alla mia salvezza, toglimi questo desiderio. (T. da Kempis)
31. Finiscila con queste vane apprensioni. Ricordati che non è il sentimento che costituisce la colpa ma il consenso a siffatti sentimenti. La sola volontà libera è capace di bene o di male. Ma quando la volontà geme sotto la prova del tentatore e non vuole ciò le viene presentato, non solo non vi è colpa, ma vi è la virtù. (S. Pio da Pietrelcina)
32. Giusto vanto dell'uomo retto è la testimonianza della buona coscienza. Se sarai certo, in coscienza, di aver agito rettamente, sarai sempre nella gioia. La buona coscienza permette di sopportare tante cose ed è piena di letizia, anche nelle avversità. Al contrario, se sentirai in coscienza di aver fatto del male, sarai sempre timoroso ed inquieto. (T. da Kempis)
33. Gli Dei, dice Platone, ci hanno fornito di un membro disobbediente e tirannico; il quale, come un animale furioso, si mette, per la sua virulenza del suo desiderare, a sottomettere tutto a sé. (M. de Montaigne)
34. I buoni e i grandi cercano il bene nel male; i tristi e i mediocri cercano il male nel bene. (N. Tommaseo)
35. I parenti sono come le scarpe: più sono stretti e più fanno male. (Totò)
36. I politici fanno già tanto di buono quando non fanno nulla di male. (Henri Troyat)
37. Il bisogno è un male, ma non c'è alcun bisogno di vivere nel bisogno (Epicuro)
38. Il buon senso è come un cannocchiale che fa vedere da lontano il bene e il male (Cesare Cantù)
39. Il male è talvolta un bene per l'uomo. (M. de Montaigne)
40. Il male non consiste nell'"avere" in quanto tale, ma nel possedere in modo irrispettoso della qualità e dell'ordinata gerarchia dei beni che si hanno. Qualità e gerarchia che scaturiscono dalla subordinazione dei beni e dalla loro disponibilità all'"essere" dell'uomo ed alla sua vera vocazione. (Giovanni Paolo II)
41. Il male si riverserà su chi lo fa, egli non saprà neppure da dove gli venga. (Siracide)
42. Il male sopportato con ragionevolezza e calma è già diminuito della metà, mentre l'impazienza raddoppia tutti i pesi, infistolisce tutte le piaghe (C. Cantù).
43. Il non avere alcun male è il maggior bene che l'uomo possa sperare. (M. de Montaigne)
44. Il nostro benessere non è che la privazione del malessere. (M. de Montaigne)
45. Il più vecchio e più noto male è sempre più sopportabile del male recente e non messo alla prova. (M. de Montaigne)
46. In realtà non c'è nessun male che non abbia qualcosa di buono (Plinio il vecchio)
47. Io non posso patire il criticare e il dir male dei fratelli. È vero, a volte, mi diverto a punzecchiarli, ma la mormorazione mi mette nausea. Abbiamo tanti difetti da criticare in noi, perché perdersi contro i fratelli? E noi, mancando alla carità, si intacca la radice dell'albero della vita, col pericolo di farlo seccare. (S. Pio da Pietrelcina)
48. Io vi supplico, mie care figliole, per l'amore di Dio, non temete Dio perché egli non vuole farvi male alcuno; amatelo assai perché vi vuole fare gran bene. Camminate semplicemente con sicurezza delle vostre risoluzioni, e rigettate le riflessioni di spirito che fate sopra i vostri mali come crudeli tentazioni. (S. Pio da Pietrelcina)
49. La benedizione del padre consolida le case dei figli, la maledizione della madre ne scalza le fondamenta. (Siracide)
50. La buona educazione consiste nel nascondere quanto bene pensiamo di noi stessi e quanto male degli altri (Mark Twain)
51. La carità non è ambiziosa, non rivendica ciò che non è suo, non è iraconda, non pensa male. Non gode del trionfo sull'iniquità, si rallegra invece del trionfo della verità. Tutto sopporta, tutto crede, tutto spera, tutto si addossa. (S. Paolo)
52. La donna è sempre un male, se sciocca o, peggio, se intelligente. (Euripide)
53. La donna è un male necessario. (Aulo Gellio)
54. La natura non conosce pause nel suo progresso e sviluppo, e maledice ogni genere d'inattività. (Wolfgang Goethe)
55. La ragione è per l'uomo un male necessario. (N. de Chamfort)
56. La semplicità è una virtù, però fino ad un certo punto. A questa non deve mai mancare la prudenza; la furberia e la scaltrezza, invece, sono diaboliche e fanno tanto male. (S. Pio da Pietrelcina)
57. La sola differenza che c'è tra schiavo e animale è che gli animali obbediscono non indotti dalla ragione, ma dalle percosse; tuttavia l'utilità che si ricava sia dagli uni che dagli altri è poco diversa, perché tanto gli schiavi quanto gli animali domestici ci aiutano col corpo a soddisfare i nostri bisogni. (Aristotele)
58. La sventura non guarisce il superbo, perché la pianta del male si è radicata in lui. (Siracide)
59. La vecchiaia non è così male se considerate l'alternativa. (Maurice Chevalier)
60. La vita è un male a cui il sonno dà sollievo per otto ore al giorno. (Nicolas-Sébastien Roch de Chamfort)
61. La vita per sé stessa non è né bene, né male: è il posto del bene e del male secondo che voi ad essi lo diate. (M. de Montaigne)
62. L'allegria è d'ogni male il rimedio universale. (G. Perego)
63. L'animale più intelligente non è l'uomo, ma la marmotta. Infatti dorme nei mesi più brutti dell'anno (J.Normand)
64. L'esercizio fisico, anche quando è imposto, non fa nessun male al corpo, ma la conoscenza acquisita per forza non ha presa sulla mente (Platone)
65. L'istruzione, come la ricchezza, può essere sorgente di bene e di male, a seconda delle intenzioni colle quali s'adopera: consacrata al progresso di tutti, è mezzo d'incivilimento e di libertà; rivolta all'utile proprio, diventa mezzo di tirannide e di corruttela (G. Mazzini).
66. Lo spavento è un male peggiore del male medesimo. (S. Pio da Pietrelcina)
67. L'uomo è l'unico animale per il quale la sua stessa esistenza è un problema che deve risolvere. (Erich Fromm)
68. L'uomo è per natura un animale politico. (Aristotele)
69. L'uomo è un animale sociale che detesta i suoi simili. (Delacroix)
70. L'uomo è un nulla Che è l'uomo? E a che può servire? Qual è il suo bene e qual è il suo male? Quanto al numero dei giorni dell'uomo, cento anni sono gia molti. Come una goccia d'acqua nel mare e un grano di sabbia così questi pochi anni in un giorno dell'eternità. (Siracide)
71. L'uomo perfetto non cerca soltanto di astenersi dal male. E neanche di fare il bene per timore del castigo. Né di avere un buon comportamento per la speranza della ricompensa promessa. L'uomo perfetto fa il bene per amore. (Clemente Alessandrino)
72. L'uomo può, ossia è capace di fare anche il male; ma non lo deve fare, appunto perché è male; la libertà deve usarsi solo per il bene. (Catechismo di S. Pio X)
73. Mai si fa il male così pienamente e con allegria, come quando lo si fa per coscienza (Blaise Pascal)
74. Mi domando chi ha mai detto che l'uomo è un animale ragionevole. È stata la definizione più prematura che sia stata data. L'uomo è molte cose, ma non è ragionevole. (O. Wilde)
75. Molti, non appena accade qualcosa di male, si fanno tosto impazienti e perdono la buona volontà. Ma le vie dell'uomo non dipendono sempre da lui. E' Dio che può dare e consolare, quando vuole e quanto vuole e a chi egli vuole; nella misura che gli piacerà e non di più. (T. da Kempis)
76. Nessun male è grande se è l'ultimo. (Seneca)
77. Nessun male è onorevole: la morte lo è, essa dunque non è un male! (Zenone)
78. Nessun piacere è di per sé un male, ma i mezzi con cui gli uomini si procurano certi piaceri portano più dolori che gioie. (Epicuro)
79. Nessun uomo è giustificato a fare il male per motivi di convenienza. (Theodore Roosevelt)
80. Nessuno è esente dal dir sciocchezze. Il male è dirle con pretenzione. (M. de Montaigne)
81. Noi abbiamo più buon senso quando le cose vanno male: quando vanno a gonfie vele, ci tolgono la capacità di intendere. (Seneca)
82. Noi siamo il solo animale abbandonato nudo sulla terra nuda, legato, incatenato, senza aver nulla di cui armarsi e proteggersi se non le spoglie degli altri. (M. de Montaigne)
83. Non c'è male all'infuori della colpa. (Marco Tullio Cicerone)
84. Non c'è niente di male nella vita per colui che ha capito che la privazione della vita non è male. (M. de Montaigne)
85. Non c'è persona al mondo, anche se è un re o un papa, che non abbia qualche tribolazione o afflizione. E chi è dunque che ha la parte migliore? Senza dubbio colui che è capace di sopportare qualche male per amore di Dio. (T. da Kempis)
86. Non ci sono libri morali o immorali. Ci sono libri scritti bene o scritti male (Oscar Wilde)
87. Non dire: "Ho quanto mi occorre; che cosa potrà ormai capitarmi di male?". Nel tempo della prosperità si dimentica la sventura; nel tempo della sventura non si ricorda la prosperità. (Siracide)
88. Non è difficile per un uomo fare qualche buona azione; il difficile è agir bene tutta la vita, senza mai far nulla di male (Mao Tse-Tung)
89. Non è solo dei ricchi il piacere di vivere, e chi è nato e morto sconosciuto non per questo ha vissuto male. (Orazio)
90. Non esistono libri morali o immorali. I libri sono scritti bene o scritti male. Questo è tutto. (O. Wilde)
91. Non fare attenzione a tutte le dicerie che si fanno, per non sentir che il tuo servo ha detto male di te, perché il tuo cuore sa che anche tu hai detto tante volte male degli altri. (Ecclesiaste)
92. Non fare il male, perché il male non ti prenda. (Siracide)
93. Non fidarti delle donne quando ammettono il male. (Cesare Pavese)
94. Non importa morire presto o tardi, ma morire bene o male; morire bene significa sfuggire al pericolo di vivere male. (Seneca)
95. Non possiamo fare troppo affidamento su noi stessi, perché spesso ci manca la grazia e la capacità di sentire rettamente. Scarsa è la luce che è in noi, e subitamente la perdiamo per la nostra negligenza. Spesso poi non ci accorgiamo neppure di essere così ciechi interiormente: facciamo il male e, cosa ancora peggiore, ci andiamo scusando. (T. da Kempis)
96. Non si fa mai il male così pienamente e così allegramente come quando lo si fa per coscienza. (Blaise Pascal)
97. Non tramare il male contro il tuo prossimo mentre egli dimora fiducioso presso di te. (Salomone)
98. Non viene dall'esterno il nostro male: è dentro di noi, sta nelle stesse nostre viscere e, perciò, difficilmente possiamo guarire: ignoriamo di essere malati. (Seneca)
99. Oh!, sciagurato e stolto peccatore, come potrai rispondere a Dio, il quale conosce tutto il male che hai fatto; tu che tremi talvolta alla vista del solo volto adirato di un uomo? Perché non pensi a quel che avverrà di te nel giorno del giudizio, quando nessuno potrà essere scagionato e difeso da altri, e ciascuno costituirà per se stesso un peso anche troppo grave? E' adesso che la tua fatica è producente; è adesso che il tuo pianto e il tuo sospiro possono piacere a Dio ed essere esauditi; è adesso che il tuo dolore può ripagare il male compiuto e renderti puro. (T. da Kempis)
100. Per cinque ragioni Dio permette che veniamo tentati: perché gli attacchi e i contrattacchi ci allenino nel discernimento del bene e del male; perché la nostra virtù, grazie allo sforzo e alla lotta, diventi più stabile; perché evitiamo la presunzione e impariamo l'umiltà anche se progrediamo nella virtù; perché l'esperienza del male, fatta in questi casi, ci ispiri un odio illimitato per esso; soprattutto perché, giunti alla libertà interiore, ci convinciamo della debolezza nostra e della potenza di colui che ci ha soccorsi. (Massimo il Confessore)
101. Per quanto male un uomo possa pensare delle donne, non c'è donna che non ne pensi ancor peggio di lui. (Nicolas-Sébastien Roch de Chamfort)
102. Perché il male nel mondo? Sta bene a sentire... C'è una mamma che sta ricamando. Il suo figliuolo, seduto su uno sgabelletto basso, vede il lavoro di lei; ma alla rovescia. Vede i nodi del ricamo, i fili confusi... E dice: "Mamma si può sapere che fai? È così poco chiaro il tuo lavoro?!". Allora la mamma abbassa il telaio, e mostra la parte buona del lavoro. Ogni colore è al suo posto e la varietà dei fili si compone nell'armonia del disegno. Ecco, noi vediamo il rovescio del ricamo. Siamo seduti sullo sgabello basso. (S. Pio da Pietrelcina)
103. Perché il male trionfi basta che i brav'uomini non facciano niente. (Edmund Burke)
104. Perché una pena ottenga il suo effetto, basta che il male della pena ecceda il bene del delitto (C.Beccaria)
105. Principalmente devi insistere sulla base della giustizia cristiana e sul fondamento della bontà, sulla virtù, ossia, di cui esplicitamente Gesù si porge a modello, voglio dire: l'umiltà (Mt. 11, 29). Umiltà interna ed esterna, ma più interna che esterna, più sentita che mostrata, più profonda che visibile. Stimati, o mia dilettissima figliuola, quale sei in verità: un nulla, una miseria, una debolezza, una fonte di perversità senza limiti od attenuanti, capace di convertire il bene in male, di abbandonare il bene per il male, di attribuirti il bene o giustificarti nel male e, per amor dello stesso male, di disprezzare il sommo Bene. (S. Pio da Pietrelcina)
106. Purtroppo, degli altri spesso pensiamo e parliamo più facilmente male che bene: tale è la nostra miseria. Quelli che vogliono essere perfetti non credono scioccamente all'ultimo che parla, giacché conoscono la debolezza umana, portata alla malevolenza e troppo facile a blaterare. (T. da Kempis)
107. Qualunque cosa vada male, c'è sempre qualcuno che l'aveva detto. (A. Bloch)
108. Quando stai bene, la messa l'ascolti. Quando stai male, e non puoi assistervi, la messa la dici. (S. Pio da Pietrelcina)
109. Quando un empio maledice l'avversario, maledice se stesso. (Siracide)
110. Quanto alla fedeltà, non c'è animale al mondo traditore quanto l'uomo. (M. de Montaigne)
111. Quelli che impiegano male il loro tempo sono i primi a lamentarsi che passi troppo in fretta. (Jean de La Bruyère)
112. Quelli che vivono nel male trasformano in strumenti di malizia anche i cosiddetti beni. Quelli che amano la virtù trasformano i supposti mali in mezzi di autentica sapienza. (Teodoreto)
113. Questa immagine del mondo d'oggi, in cui esiste tanto male sia fisico che morale, tale da farne un mondo aggrovigliato in contraddizioni e tensioni e, in pari tempo, pieno di minacce dirette contro la libertà umana, la coscienza e la religione, spiega l'inquietudine a cui va soggetto l'uomo contemporaneo. Tale inquietudine è avvertita non soltanto da coloro che sono svantaggiati od oppressi, ma anche da coloro che fruiscono dei privilegi della ricchezza, del progresso, del potere. (Giovanni Paolo II)
114. Questo è il male in tutto ciò che avviene sotto il sole: una medesima sorte tocca a tutti e anche il cuore degli uomini è pieno di male e la stoltezza alberga nel loro cuore mentre sono in vita, poi se ne vanno fra i morti. (Ecclesiaste)
115. Radice d'ogni male è la cupidigia: essa commette i sacrilegi e i furti, compie le rapine e le prede, cagiona le guerre e gli omicidi, chiede e riceve iniquamente, ingiustamente negozia, dà o riceve ad usura, presiede alle frodi, scioglie il patto, viola il giuramento, corrompe la testimonianza, perverte il giudizio (S. Innocenzo).
116. Ricordalo: è più vicino a Dio il malfattore che ha vergogna di operare il male che l'uomo onesto il quale arrossisce di operare il bene. (S. Pio da Pietrelcina)
117. Se terrai conto massimamente dell'interiorità, non darai molto peso a parole che volano; giacché, nei momenti avversi, è prudenza, e non piccola, starsene in silenzio, volgendo l'animo a me, senza lasciarsi turbare dal giudizio della gente. La tua pace non riposi nella parola degli uomini. Che questi ti abbiano giudicato bene o male, non per ciò sei diverso. (T. da Kempis)
118. Se ti amo così male, è perché ti amo troppo. (P. Geraldy)
119. Se uno, ammonito una volta e un'altra ancora, non si acquieta, cessa di litigare con lui; rimetti invece ogni cosa in Dio, affinché in tutti noi, suoi servi, si faccia la volontà e la gloria di Lui, che ben sa trasformare il male in bene. (T. da Kempis)
120. Se vuoi liberarti da ogni preoccupazione, pensa che avverrà senz'altro quello che temi e, qualunque sia quel male, misuralo con te stesso e poi valuta attentamente la tua paura: sicuramente ti renderai conto che il male temuto o non è grave o non durerà a lungo. (Seneca)
121. Se, in primo luogo, manterrai te stesso nella pace, potrai dare pace agli altri; ché l'uomo di pace è più utile dell'uomo di molta dottrina. Colui che è turbato dalla passione trasforma anche il bene in male, pronto com'è a vedere il male dappertutto; mentre colui che ama il bene e la pace trasforma ogni cosa in bene. (T. da Kempis)
122. Sia maledetto chi per primo inventò la guerra. (Christopher Marlowe)
123. Sii fedele alla preghiera, perché essa è di ostacolo al peccato e al male (Corano)
124. Solo con lo studio del patologico si arriva a comprendere il normale. (S. Freud)
125. Spesso si fa del bene solo per poter fare impunemente del male. (François de La Rochefoucauld)
126. Su dieci persone che parlano di noi, nove ne dicono male, e spesso la sola persona che ne dice bene lo dice male (Antoine de Rivarol)
127. Tanto è fragile la natura umana che essa pende sempre verso il vizio. Ti accusi oggi dei tuoi peccati e domani commetti di nuovo proprio ciò di cui ti sei accusato. Ti proponi oggi di guardarti dal male, e dopo un'ora agisci come se tu non ti fossi proposto nulla. Ben a ragione, dunque, possiamo umiliarci; né mai possiamo avere alcuna buona opinione di noi stessi, perché siamo tanto deboli e instabili. (T. da Kempis)
128. Tu hai costruito male. Distruggi e ricostruisci bene. (S. Pio da Pietrelcina)
129. Tutte le conquiste, finora raggiunte, e quelle progettate dalla tecnica per il futuro, vanno d'accordo col progresso morale e spirituale dell'uomo? In questo contesto l'uomo, in quanto uomo, si sviluppa e progredisce, oppure regredisce e si degrada nella sua umanità? Prevale negli uomini, "nel mondo dell'uomo", che in se stesso è un mondo di bene e di male morale, il bene sul male? (Giovanni Paolo II)
130. Tutti siamo chiamati dal Signore a salvare anime e preparare la sua gloria. L'anima può e deve propagare la gloria di Dio e lavorare per la salute degli uomini, menando una vita cristiana, pregando incessantemente il Signore "che venga il suo regno e non ci induca in tentazioni e ci liberi dal male". Questo è quello che dovete fare ancora voi, offrendo tutta voi stessa e continuamente al Signore a questo fine. (S. Pio da Pietrelcina)
131. Tutti siamo nati per aiutarci l'uno con l'altro, come i piedi, le mani, le palpebre e i denti di sopra e di sotto. Per questo, è contro natura farsi del male reciprocamente. (Marco Aurelio)
132. Un caso che finisca bene è Provvidenza, un caso che termini male è destino. (Knut Hamsun)
133. Un cuore ostinato alla fine cadrà nel male; chi ama il pericolo in esso si perderà. (Siracide)
134. Un uomo che parla male del matrimonio o non ha avuto la donna che desiderava o l'ha avuta. (Jacques Marchand)
135. Una volta che conosciamo le nostre debolezze esse cessano di farci del male. (Georg C. Lichtenberg)
136. Un'attesa troppo prolungata fa male al cuore, un desiderio soddisfatto è albero di vita. (Salomone)
137. Veniva riferito ad Aristotele che qualcuno aveva detto male di lui: "Che faccia di più", rispose, "che mi frusti, purché io non ci sia". (M. de Montaigne)
138. Vera pazienza è sopportare con animo imperturbato il male fattoci dagli altri e non provare risentimento. E' sopportare questi altri amandoli. Sopportare odiandoli non ha nulla a che vedere con la mansuetudine. (S. Gregorio Magno)
139. Vergogna per un padre avere un figlio maleducato, se si tratta di una figlia, è la sua rovina. (Siracide)
140. Vivere nel bisogno è un male, ma non c'è nessuna necessità di vivere nel bisogno. (Epicuro)
141. Vivono male quelle persone che cominciano sempre a vivere. (Epicuro)
142. Volete nuocere a qualcuno? Non ditene male, ditene troppo bene (André Siegfried)
143. Il male, in guerra come in politica, non è scusabile se non è assolutamente necessario. (Napoleone Bonaparte)
144. La morte non è male: perché libera l'uomo da tutti i mali, e insieme coi beni gli toglie i desiderii. La vecchiezza è male sommo: perché priva l'uomo di tutti i piaceri, lasciandogliene gli appetiti; e porta seco tutti i dolori. Nondimeno gli uomini temono la morte, e desiderano la vecchiezza. (Giacomo Leopardi)
145. L'amore reca più male che bene. (Napoleone Bonaparte)
146. Sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perché ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina. (Giacomo Leopardi)
147. Tutto è male. Cioè tutto quello che è, è male; che ciascuna cosa esista è un male; ciascuna cosa esiste per fin di male; l'esistenza è un male e ordinata al male; il fine dell'universo è il male; l'ordine e lo stato, le leggi, l'andamento naturale dell'universo non sono altro che male, né diretti ad altro che al male.
148. La crudeltà sarebbe deliziosa se si potesse trovare qualche tipo di crudeltà che non facesse veramente male. (George Bernard Shaw)




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Aforismi e citazioni

Sinonimi


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