- AFORISMI E CITAZIONI - 'las'

1. Accumula, ora, ricchezze eterne, mentre sei in tempo. Non pensare a nient'altro che alla tua salvezza; preoccupati soltanto delle cose di Dio. Fatti ora degli amici, venerando i santi di Dio e imitando le loro azioni, affinché ti ricevano nei luoghi eterni, quando avrai lasciato questa vita. (T. da Kempis)
2. Ahimè, il bene stesso non sempre è fatto a fin di bene (Stanislas de Boufflers)
3. Attento all'uomo che ti lascia parlare senza interromperti. (Kin Hubbard)
4. Attieniti alla disciplina, non lasciarla, pràticala, perché essa è la tua vita. (Salomone)
5. Attraversa pure il mare, lascia che scompaiano terre e città all'orizzonte, i tuoi vizi ti seguiranno dovunque andrai. (Seneca)
6. Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. (Gesù)
7. Beato colui che comprende che cosa voglia dire amare Gesù e disprezzare se stesso per Gesù. Si deve lasciare ogni persona amata, per colui che merita tutto il nostro amore: Gesù esige di essere amato, lui solo, sopra ogni cosa. (T. da Kempis)
8. Bisogna lasciare la ragione agli altri perché questo li consola di non avere altro. (André Gide)
9. Cerca il tempo adatto per pensare a te e rifletti frequentemente sui benefici che vengono da Dio. Tralascia ogni cosa umanamente attraente; medita argomenti che ti assicurino una compunzione di spirito, piuttosto che un modo qualsiasi di occuparti. (T. da Kempis)
10. Chi è pienamente nella pace non sospetta di alcuno. Invece chi è inquieto e turbato sta sempre in agitazione per vari sospetti. Non è tranquillo lui, né permette agli altri di esserlo; dice sovente cose che non dovrebbe dire e tralascia cose che più gli converrebbe fare; sta attento a ciò che dovrebbero fare gli altri, e trascura ciò a cui sarebbe tenuto lui stesso. Sii dunque zelante, innanzi tutto , con te stesso; solo così potrai essere giustamente zelante con il tuo prossimo. (T. da Kempis)
11. Chi si accorge che le cose lasciate erano meglio di ciò che desidera, torni indietro senza pensarci e riprenda la sua vita di sempre. (Orazio)
12. Chiudi la porta dei sensi, affinché tu possa udire quello che ti dice interiormente Iddio, tuo signore. Questo dice il tuo diletto: "Io sono la tua salvezza, la tua pace, la tua vita; stai accanto a me e troverai la pace; lascia tutte le cose che passano, cerca le cose eterne. Che altro sono le cose corporali, se non illusioni? E a che gioveranno tutte le creature, se sarai abbandonata dal Creatore?". Oh, anima mia, rinuncia a tutto e fatti cara e fedele al tuo Creatore, così da poter raggiungere la vera beatitudine. (T. da Kempis)
13. Ci sono alcuni che stanno, essi, nella pace e mantengono pace anche con gli altri. Ci sono invece alcuni che non stanno in pace essi, né lasciano pace agli altri: pesanti con il prossimo, e ancor più con se stessi. Ci sono poi alcuni che stanno essi nella pace e si preoccupano di condurre alla pace gli altri. La verità è che la vera pace, in questa nostra misera vita, la dobbiamo far consistere nel saper sopportare con umiltà, piuttosto che nel non avere contrarietà. Colui che saprà meglio sopportare, conseguirà una pace più grande. (T. da Kempis)
14. Ciò che ho imparato, non lo so più. Il poco che ancora so, l'ho intuito per caso. (Nicolas-Sébastien Roch de Chamfort)
15. Ciò che ti abbaglia non lo si lascia volentieri. (Orazio)
16. Colui che ama può fare ogni cosa, e molte cose compie e manda ad effetto; mentre colui che non ama viene meno e cade. L'amore vigila; anche nel sonno, non s'abbandona; affaticato, non è prostrato; legato, non si lascia costringere; atterrito, non si turba: erompe verso l'alto e procede sicuro, come fiamma viva, come fiaccola ardente. (T. da Kempis)
17. Come il ferro, messo nel fuoco, lasciando cadere la ruggine, si fa tutto splendente, così colui che si dà totalmente a Dio si spoglia del suo torpore e si muta in un uomo nuovo. (T. da Kempis)
18. Dio non può fare anche il male, perché non può volerlo, essendo bontà infinita; ma lo tollera per lasciar libere le creature, sapendo poi ricavare il bene anche dal male. (Catechismo di S. Pio X)
19. Dio vi lascia in quelle tenebre per la sua gloria; qui è il vostro grande profitto spirituale. Dio vuole che le vostre miserie siano il trono della sua misericordia e le vostre impotenze il seggio della sua onnipotenza. (S. Pio da Pietrelcina)
20. Dolce è il sonno del lavoratore, poco o molto che mangi; ma la sazietà del ricco non lo lascia dormire. (Ecclesiaste)
21. Esistono due classi di uomini: i giusti e gli ingiusti. La divisione viene fatta dai giusti. (O. Wilde)
22. Giudico che la fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre, ma che ce ne lasci governare l'altra metà. (Niccolò Machiavelli)
23. Gli americani non mollano mai. (Douglas MacArthur)
24. Guardati dalle ansietà ed inquietudini perché non vi è cosa che maggiormente impedisca il camminare nella perfezione. Poni, figliuola mia, dolcemente il tuo cuore nelle piaghe di nostro Signore, ma non a forza di braccia. Abbi una gran confidenza nella sua misericordia e bontà, ch'egli non ti abbandonerà mai, ma non lasciare per questo di abbracciare bene la sua santa croce. (S. Pio da Pietrelcina)
25. I giovani non possono generalmente esser critici; e, per due o tre che riescano, cento lasciano ai rovi della via i brandelli del loro ingegno, o ne vengono fuori tutti inzaccherati di pedanteria e tutte irte le vesti di pungitopi: la critica è per gli uomini maturi (G. Carducci)
26. Il bacio di una donna può non lasciare traccia nell'anima, ma ne lascia sempre sul bavero della giacca (Enrique J. de Poncela)
27. Il maestro del piccolo villaggio io lo vorrei agronomo, igienista, perito nelle questioni di giurisprudenza, filosofo e moralista, tanto moralista da non lasciar mai sfuggire un'occasione senza o insegnare una verità o bandire un errore (F. Veniali).
28. Il mio migliore amico è fuggito con mia moglie e, lasciamelo dire, mi manca tanto. Lui. (Leopold Fechtner)
29. Il nemico è assai forte, e tutto calcolato sembra che la vittoria dovrebbe arridere al nemico. Ahimè, chi mi salverà dalle mani di un nemico sì forte e sì potente, che non mi lascia libero un istante né di giorno né di notte? È possibile mai che il Signore permetterà la mia caduta? Purtroppo lo meriterei, ma sarà vero che la bontà del celeste Padre debba essere vinta dalla mia cattiveria? Giammai, giammai questo, padre mio. (S. Pio da Pietrelcina)
30. Il Re Alfonso diceva che gli asini in questo si trovano in condizioni migliori dei Re: i loro padroni li lasciano pascolare a loro agio, mentre i Re non possono ottenere ciò dai loro servitori. (M. de Montaigne)
31. Il vizio lascia nella carne come un'ulcera, un pentimento nell'anima, che sempre graffia e s'insanguina da sé stessa. (M. de Montaigne)
32. Impariamo a non lasciarci abbagliare dall'ingegno, dalla gloria, dai falsi splendori. Lodiamo ed ammiriamo chi rende gli uomini felici. Condanniamo sempre e teniamo in dispregio chi invece li fa miseri e sventurati (M. D'Azeglio)
33. In ogni cosa tieni l'occhio fisso al termine finale; tieni l'occhio, cioè, a come comparirai dinanzi al giudice supremo; al giudice che vede tutto, non si lascia placare con doni, non accetta scuse; e giudica secondo giustizia. (T. da Kempis)
34. In politica la saggezza è non rispondere alle domande. L'arte, non lasciarsele fare. (André Suarès)
35. In quanto poi a ciò che mi dite di sentire quando fate la meditazione, sappiate che l'artificio è diabolico. Perciò state attenta e siate vigilante. Non tralasciate la meditazione giammai per questo, altrimenti persuadetevi che rimarrete sconfitta in seguito su tutta la linea. (S. Pio da Pietrelcina)
36. La continuità di vedersi non può rappresentare il piacere che si sente a lasciarsi e riprendersi a tratti. (M. de Montaigne)
37. La distinzione delle classi sociali, come la intendono i nobili che danno un valore al titolo, non esiste più. L'intelligenza governa e governerà irresistibilmente per l'avvenire (M. Lesiona)
38. La donna è come una buona tazza di caffè: la prima volta che se ne prende non lascia dormire. (A. Dumas padre)
39. La fortuna è una donna; se voi la lasciate sfuggire oggi non crediate di ritrovarla domani. (Napoleone Bonaparte)
40. La guerra è una cosa troppo seria per lasciarla ai militari. (Georges Clemenceau)
41. La maldicenza è come la ferita: lascia sempre la cicatrice. (Proverbio)
42. La mente si lascia sempre abbindolare dal cuore. (F. de la Rochefoucauld)
43. La sigaretta è il tipo perfetto del perfetto piacere:è squisita e lascia insoddisfatti (Oscar Wilde)
44. La sola abitudine che si deve lasciare prendere al bambino è quella di non prenderne nessuna (J.J.Rousseau)
45. La solidità del matrimonio poggia sull'elasticità delle parti. (Alessandro Morandotti)
46. La vera beneficenza, oggi, non consiste nel far l'elemosina. Consiste nell'ispirare all'uomo delle classi inferiori il rispetto di sé stesso, il sentimento della dignità umana; consiste nell'ispirargli, e più che con le parole con l'esempio, l'amor del lavoro, il culto del vero, il gusto del bello, l'abito del risparmio che mena all'indipendenza, il più prezioso di tutti i beni. (M. Lessona)
47. La vita è un male a cui il sonno dà sollievo per otto ore al giorno. (Nicolas-Sébastien Roch de Chamfort)
48. La vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: "Non ti lascerò e non ti abbandonerò." (S. Paolo)
49. Lascia le vanità alla gente vana; e tu attendi invece a quello che ti ha comandato Iddio. Chiudi dietro di te la tua porta, chiama a te Gesù, il tuo diletto, e resta con lui nella cella; ché una sì grande pace altrove non la troverai. Se tu non uscirai e nulla sentirai dal chiasso mondano, resterai più facilmente in una pace perfetta. (T. da Kempis)
50. Lascia perdere, figliuolo, lascia pubblicare quello chi si vuole. Temo il giudizio di Dio e non quello degli uomini. Ci spaventi solo il peccato perché offende Dio e ci disonora. (S. Pio da Pietrelcina)
51. Lasciamo all'amore i suoi segreti, e alla donna i suoi misteri. (J. Autran)
52. Lasciando che la sua libertà sia violata, l'uomo tradisce la propria natura e si ribella contro i decreti di Dio. (G. Mazzini)
53. Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli. (Gesù)
54. Lasciate pure che la natura si risenta dinanzi al soffrire, poiché niente vi è in questo di più naturale all'infuori del peccato; la vostra volontà, col divino aiuto, sarà sempre superiore ed il divino amore non verrà mai meno nel vostro spirito, se non tralasciate la preghiera. (S. Pio da Pietrelcina)
55. Lasciati ingannare! Non disturbare il buon funzionamento del commercio. (Wieslav Brudzinski)
56. Le donne si lasciano convincere da colui che ragiona, non dai suoi ragionamenti (A.Karr)
57. Le persone di classe sanno tutto senza avere imparato niente. (Molière)
58. Le tenebre che a volte circondano il cielo delle anime vostre sono luce: per esse voi vi credete nel buio, ed avete l'impressione di trovarvi nel mezzo di un roveto ardente. Infatti quando il roveto brucia, l'aria intorno si riempie di nembo e lo spirito smarrito teme di non vedere, di non comprendere più nulla. Ma è allora che Iddio parla ed è presente all'anima: che ode, intende, ama e trema. Non aspettate adunque il Tabor per vedere Iddio quando già lo contemplaste sul Sinai. (S. Pio da Pietrelcina)
59. Le tue tenerezze conquidono il mio cuore e resto preso dal tuo amore, o celeste Bambino. Lascia che al contatto del tuo fuoco l'animo mia si liquefaccia per amore, ed il tuo fuoco mi consumi, mi bruci, m'incenerisca qui ai tuoi piedi e resti liquefatto per amore e magnifichi la tua bontà e la tua carità. (S. Pio da Pietrelcina)
60. L'esperienza del passato e del nostro tempo dimostra che la giustizia da sola non basta e che, anzi, può condurre alla negazione e all'annientamento di se stessa, se non si consente a quella forza più profonda, che è l'amore, di plasmare la vita umana nelle sue varie dimensioni. (Giovanni Paolo II)
61. L'idea di chi vorrebbe, in nome della libertà, fondare l'anarchia e cancellar la società per non lasciare che l'individuo coi suoi diritti, non ha bisogno di confutazioni da me: tutto il mio lavoro combatte quel sogno colpevole che rinnega progresso, doveri, fratellanza umana, solidarietà di nazioni (G. Mazzini).
62. L'oro ascoso che giova? E' inutil peso, che sempre aggrava e che talora offende (Clasio).
63. L'uomo è un essere che fa rumore, cattiva musica e lascia abbaiare il cane. Solo qualche rara volta sta zitto, ma allora è morto (Kurt Tucholsky)
64. Mantieni una religiosa riverenza dinanzi al giudizio divino, dinanzi allo sdegno dell'Onnipotente. Non volere, dunque, sondare l'operato dell'Altissimo. Esamina invece le tue iniquità: in quante cose hai errato e quante cose buone hai tralasciato. (T. da Kempis)
65. Mi lascerò spezzare, ma non piegare. (Orazio)
66. Molti, pensando di aver messo su casa, scoprono di non aver fatto che aprire una taverna per i propri amici. (Norman Douglas)
67. Non lasciare che sia il tuo nemico a scegliere il campo di battaglia. (Sun-Tzu)
68. Non lasciarti colpire dal nome dello scrittore, di minore o maggiore risonanza; quel che ci deve indurre alla lettura deve essere il puro amore della verità. Non cercar di sapere chi ha detto una cosa, ma bada a ciò che è stato detto. Infatti gli uomini passano, "invece la verità del Signore resta per sempre" ; e Dio ci parla in varie maniere, "senza tener conto delle persone". (T. da Kempis)
69. Non lasciarti opprimere dalle calamità, ma va incontro a loro coraggiosamente. (Virgilio)
70. Non perdi nulla del tempo che ti è stato assegnato; quello che lasci non ti appartiene. (Seneca)
71. Non so poi affatto compatirti né perdonarti quel tuo modo di tralasciare con facilità la comunione nonché la santa meditazione. Ricordati, figlia mia, che non si perviene a salute se non per la preghiera; che non si vince la battaglia se non per la preghiera. A te dunque la scelta. (S. Pio da Pietrelcina)
72. Non vi sforzate di vincere le vostre tentazioni perché questo sforzo le fortificherebbe; disprezzatele e non vi ci trattenete sopra; rappresentate nelle vostre immaginazioni Gesù Cristo crocifisso tra le vostre braccia e sopra i vostri petti, e dite baciando più volte il suo costato: "Ecco la mia speranza, ecco la viva sorgente della mia felicità! Io vi terrò stretto, o mio Gesù, e non vi lascerò finché non mi abbiate posto in luogo di sicurezza" (S. Pio da Pietrelcina)
73. Occorre manovrare le imprese umane più grossolanamente e superficialmente, e lasciarne buona e gran parte ai diritti della fortuna. (M. de Montaigne)
74. Oggi i modelli di eloquenza non sono i classici, ma le agenzie pubblicitarie. (Marshall McLuhan)
75. Ognuno mena l'acqua al suo mulino e lascia secco quello del vicino. (Proverbio)
76. Osserva bene: sempre che la tentazione ti dispiacerà, non vi è cosa da temere. Ma perché ti dispiace ella, se non perché non vorresti sentirla? Queste tentazioni sì importune vengono dalla malizia del demonio, ma il dispiacere e la sofferenza che ne risentiamo vengono dalla misericordia di Dio, il quale, contro la volontà del nemico nostro, ritrae dalla sua malizia la santa tribolazione, per mezzo della quale egli purifica l'oro che vuol mettere nei suoi tesori. Dico ancora: le tentazioni sono del demonio e dell'inferno, ma le tue pene ed afflizioni sono di Dio e del paradiso; le madri sono di Babilonia, ma le figlie sono di Gerusalemme. Disprezza le tentazioni ed abbraccia le tribolazioni. No, no, mia figliuola, lascia soffiare il vento e non pensare che lo squillo delle foglie sia il rumore delle armi. (S. Pio da Pietrelcina)
77. Per quanto male un uomo possa pensare delle donne, non c'è donna che non ne pensi ancor peggio di lui. (Nicolas-Sébastien Roch de Chamfort)
78. Predicate il Dovere agli uomini delle classi che vi stanno sopra, e compite, per quanto è possibile, i doveri vostri: predicate la virtù, il sacrifizio, l'amore; e siate virtuosi e pronti al sacrifizio e all'amore. (G. Mazzini)
79. Quando mieterai le messi della terra, non taglierai fino al piede ciò che è sulla terra e non raccoglierai le spighe che rimarranno; nella tua vigna non raccatterai i grappoli caduti, ma li lascerai prendere ai poveri e ai forestieri. (Bibbia)
80. Quando un testatore non vi ha lasciato niente, probabilmente vi voleva risparmiare le imposte di successione. (Peter Ustinov)
81. Quando vi si propone troppo grasso partito, non correte all'invito: ché spesso poi si trova che lì gatta ci cova (L. Clasio).
82. Ricordati di Gesù, mitis et humilis corde. L'irascimini et nolite peccare è dei santi. Io non mi sono mai pentito della dolcezza usata, ma mi sono sentito un rimorso di coscienza e mi sono dovuto confessare, quando ho usato un po' di durezza. Però, quando dico mitezza, non dico quella che lascia tutto andare. Quella no! Ma intendo quella che rende dolce la disciplina, la quale non va mai trascurata. (S. Pio da Pietrelcina)
83. Saggio è colui che non ritiene infallibile il suo giudizio e non si lascia abbagliare da tutto ciò che gli sembra buono (Hazrat Ali)
84. Se facessimo un poco di violenza a noi stessi sul principio, potremmo poi fare ogni cosa facilmente e gioiosamente. Certo è difficile lasciare ciò a cui si è abituati; ancor più difficile è camminare in senso contrario al proprio desiderio. Ma se non riesci a vincere nelle cose piccole e da poco, come supererai quelle più gravi? (T. da Kempis)
85. Se fossimo totalmente morti a noi stessi e avessimo una perfetta semplicità interiore, potremmo perfino avere conoscenza delle cose di Dio, e fare esperienza, in qualche misura, della contemplazione celeste. Il vero e più grande ostacolo consiste in ciò, che non siamo liberi dalle passioni e dalle brame, e che non ci sforziamo di entrare nella via della perfezione, che fu la via dei santi: anzi, appena incontriamo una difficoltà, anche di poco conto, ci lasciamo troppo presto abbattere e ci volgiamo a consolazioni terrene. (T. da Kempis)
86. Se ho uno scarpino fuori posto, lascio fuori posto anche la camicia e la cappa: ho a disprezzo di correggermi a metà. (M. de Montaigne)
87. Se impari a non curarti della gente, questa lascerà che tu attenda tranquillamente a te stesso. Non portare dentro di te le faccende degli altri, non impicciarti neppure di quello che fanno le persone più in vista; piuttosto vigila sempre e in primo luogo su di te, e rivolgi il tuo ammonimento particolarmente a te stesso, prima che ad altre persone, anche care. (T. da Kempis)
88. Se io parlassi insieme col linguaggio degli uomini e degli Angeli e non avessi la carità, io sarei come un sonante bronzo o un cembalo tintinnante. (S. Paolo)
89. Se la donna varca il fiore / di gioventù, non farle il computista / se a contar gli anni suoi commette errore. / A correggerla, dimmi, che s'acquista? / Lascia pur che al quaranta faccia incaglio / e scenda al trentanove, tu fa vista / di non esserti accorto dello sbaglio (L. Borsini).
90. Se le classi inferiori non ci danno il buon esempio, cosa ci sono a fare. (Oscar Wilde)
91. Se l'ira d'un potente si accende contro di te, non lasciare il tuo posto, perché la calma placa le offese anche gravi. (Ecclesiaste)
92. Se quel che si ha basta a conservare la condizione in cui si è nati ed educati, è follia lasciarne la presa con l'incertezza di aumentarlo. (M. de Montaigne)
93. Se sarai tutto intento a te stesso e a Dio, ben poco ti scuoterà quello che sentirai dal di fuori. Sei forse da qualche parte, quando non sei presente in te? E se, dimenticando te stesso, tu avessi anche percorso il mondo intero, che giovamento ne avresti ricavato? Se vuoi avere pace e spirituale solidità, devi lasciar andare ogni cosa, e avere dinanzi agli occhi solamente te stesso. (T. da Kempis)
94. Se terrai conto massimamente dell'interiorità, non darai molto peso a parole che volano; giacché, nei momenti avversi, è prudenza, e non piccola, starsene in silenzio, volgendo l'animo a me, senza lasciarsi turbare dal giudizio della gente. La tua pace non riposi nella parola degli uomini. Che questi ti abbiano giudicato bene o male, non per ciò sei diverso. (T. da Kempis)
95. Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta? Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. (Gesù)
96. Se uno ti porta via la moglie non c'è miglior vendetta che lasciargliela. (Sacha Guitry)
97. Se vuoi fare qualche progresso conservati nel timore di Dio, senza ambire a una smodata libertà; tieni invece saldamente a freno i tuoi sensi, senza lasciarti andare a una stolta letizia. Abbandonati alla compunzione di cuore, e ne ricaverai una vera devozione. La compunzione infatti fa sbocciare molte cose buone, che, con la leggerezza di cuore, sogliono subitamente disperdersi. (T. da Kempis)
98. Segno di virtù e di grande merito, è questo: lottare quando si affacciano cattivi impulsi dell'animo, e disprezzare le suggestioni del diavolo. Dunque non lasciarti turbare da alcun pensiero che ti venga dal di fuori, di qualsivoglia natura. Saldamente mantieni, invece, i tuoi propositi, con l'animo diretto a Dio. (T. da Kempis)
99. Si possono riconoscere gli ideali di una nazione dalla sua pubblicità. (Norman Douglas)
100. Signore mio Dio, tu sei tutto il mio bene. E io, chi sono per osare di rivolgermi a te? Sono il tuo miserabile piccolo servo, un abietto vermiciattolo, molto più misero e disprezzabile di quanto io stesso non capisca e non osi confessare. Tuttavia, Signore, ricordati di me, che sono un nulla, nulla ho e nulla valgo. Tu solo sei buono, giusto e santo; tutto puoi e ogni cosa viene da te; tutto tu colmi, soltanto il peccatore tu lasci a mani vuote. (T. da Kempis)
101. Sono giunto al punto di disperare in cuor mio per tutta la fatica che avevo durato sotto il sole, perché chi ha lavorato con sapienza, con scienza e con successo dovrà poi lasciare i suoi beni a un altro che non vi ha per nulla faticato. Anche questo è vanità e grande sventura. (Ecclesiaste)
102. Sono sempre pronto ad imparare; non sempre a lasciare che mi insegnino. (Winston Churchill)
103. Sono un nulla, e neppure me ne rendo conto. Lasciato a me stesso, ecco il nulla; tutto è manchevolezza. (T. da Kempis)
104. Spesso si lascia in pace chi ha appiccato l'incendio e si castiga chi ha dato l'allarme (Nicolas de Chamfort)
105. Stai attenta a non scoraggiarti mai nel vederti circondata da infermità spirituali. Se Iddio ti lascia cadere in qualche debolezza non è per abbandonarti, ma solo per stabilirti in umiltà e renderti più attenta per l'avvenire. (S. Pio da Pietrelcina)
106. Stroncare ora i vizi e purgarsi ora dai peccati è miglior cosa che lasciarli da purgare in futuro. (T. da Kempis)
107. Un cavallo non domato diventa restio, un figlio lasciato a se stesso diventa sventato. (Siracide)
108. Un classico è qualcosa che tutti vorrebbero aver letto e nessuno vuol leggere (Mark Twain)
109. Un progresso nella vita spirituale non lo avrai raggiunto quando avrai avuto la grazia della consolazione, ma quando, con umiltà, abnegazione e pazienza, avrai saputo sopportare che essa ti sia tolta. Cosicché, neppure allora, tu sia pigro nell'amore alla preghiera o lasci cadere del tutto le abituali opere di pietà; anzi, tu faccia volenterosamente tutto quanto è in te, come meglio potrai e saprai, senza lasciarti andare del tutto a causa dell'aridità e dell'ansietà spirituale che senti. (T. da Kempis)
110. Va riconosciuta pari dignità ad ogni creatura. (B. Las Casas)
111. Vedo di solito che gli uomini, nei fatti che loro si presentano, si dilettano volentieri a cercarne la ragione che a cercarne la verità: lasciano là le cose, e si dilettano a trattar le cause. (M. de Montaigne)
112. Vi sono sempre molti individui che passano dalla classe delle persone sane a quella dei nevrotici, mentre molto meno numerosi sono coloro che compiono il percorso in senso inverso. (S. Freud)
113. Appartengo alla minoranza silenziosa. Sono di quei pochi che non hanno più nulla da dire e aspettano. Che cosa? Che tutto si chiarisca? L'età mi ha portato la certezza che niente si può chiarire: in questo paese che amo non esiste semplicemente la verità. Paesi molto più piccoli e importanti del nostro hanno una loro verità, noi ne abbiamo infinite versioni. Le cause? Lascio agli storici, ai sociologi, agli psicanalisti, alle tavole rotonde il compito di indicarci le cause, io ne subisco gli effetti. E con me pochi altri: perché quasi tutti hanno una soluzione da proporci: la loro verità, cioè qualcosa che non contrasti i loro interessi. Alla tavola rotonda bisognerà anche invitare uno storico dell'arte per fargli dire quale influenza può avere avuto il barocco sulla nostra psicologia. In Italia infatti la linea più breve tra due punti è l'arabesco. Viviamo in una rete d'arabeschi. (Ennio Flaiano)
114. Bisogna sempre lasciar trascorrere la notte sulle ingiurie del giorno innanzi. (Napoleone Bonaparte)
115. Ho portato il mondo sulle mie spalle, e questo mestiere, dopotutto, non lascia che stanchezza. (Napoleone Bonaparte)
116. La morte non è male: perché libera l'uomo da tutti i mali, e insieme coi beni gli toglie i desiderii. La vecchiezza è male sommo: perché priva l'uomo di tutti i piaceri, lasciandogliene gli appetiti; e porta seco tutti i dolori. Nondimeno gli uomini temono la morte, e desiderano la vecchiezza. (Giacomo Leopardi)
117. La noia è il desiderio della felicità, lasciato, per così dir, puro. (Giacomo Leopardi)
118. La sovranità non si lascia e si riprende come un mantello. (Napoleone Bonaparte)
119. L'amore è una cosa troppo importante per lasciarla fare agli amanti. (Ennio Flaiano)
120. L'idea di dedicare monumenti agli uomini che si sono resi utili ai popoli è onorevole per le nazioni; converrebbe solo lasciare ai secoli a venire la cura d'innalzarli, quando essi confermano la buona opinione che si formò dapprima degli eroi. (Napoleone Bonaparte)
121. Oggi ho lasciato la mia famiglia perché ero stanco di sentirmi solo. (Ennio Flaiano)
122. Per l'aumentato benessere medio l'uomo e la donna si vanno orientando verso una morfologia utilitaria. Nelle classi giovani circolano già i modelli che verranno prodotti in larga serie nel futuro; uomini agili, sicuri, di buon affidamento e di basso consumo; donne di media statura, di facile manutenzione e dalle prestazioni standard. Lievi differenze nelle rifiniture. La natura fa ancora pochi esemplari di uomini e donne lusso, destinati allo spettacolo e al consumo collettivo d'informazione, alla pubblicità, ai rotocalchi. (Ennio Flaiano)
123. Se la miglior compagnia è quella dalla quale noi partiamo più soddisfatti di noi medesimi, segue ch'ella è appresso a poco quella che noi lasciamo più annoiata. (Giacomo Leopardi)
124. Se voi lo volete, se avete un briciolo di speranza e una grande passione per gli anni che avete.., cambierete il mondo e non lo lascerete cambiare agli altri. Vivete la vita che state vivendo con una forte passione. (Don Tonino Bello)
125. Non ho altri mezzi per provarti il mio amore, se non gettar dei fiori, cioè non lasciar sfuggire alcun piccolo sacrificio, alcuna premura, alcuna parola, e profittare di tutte le cose piccole, e farlo per amore. (Santa Teresa di Gesù Bambino)




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indizio     inferi     inglese     



Aforismi e citazioni

Sinonimi


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Altre voci:
lasciare (1004)
lasciarsi (2176)
lato (964)
latte (1410)
lavoratori (1197)
lavoro (2713)
leader (998)
leale (1487)
lega (1148)
legame (2238)
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legge (1077)


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