- AFORISMI E CITAZIONI - 'ira'

1. A chi giova un'ampia e sottile discussione intorno a cose oscure e nascoste all'uomo; cose per le quali, anche se le avremo ignorate, non saremo tenuti responsabili, nel giudizio finale? Grande nostra stoltezza: trascurando ciò che ci è utile, anzi necessario, ci dedichiamo a cose che attirano la nostra curiosità e possono essere causa della nostra dannazione. (T. da Kempis)
2. A stento un commerciante sarà esente da colpe, un rivenditore non sarà immune dal peccato. (Siracide)
3. A un uomo gretto non conviene la ricchezza, a che servono gli averi a un uomo avaro? Chi accumula a forza di privazioni accumula per altri, con i suoi beni faran festa gli estranei. (Siracide)
4. Abbi un cuore retto e sii costante, non ti smarrire nel tempo della seduzione. (Siracide)
5. Accasa una figlia e avrai compiuto un grande affare; ma sposala a un uomo assennato. (Siracide)
6. Accetta quanto ti capita, sii paziente nelle vicende dolorose, perché con il fuoco si prova l'oro, e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore. (Siracide)
7. Al povero stendi la tua mano, perché sia perfetta la tua benedizione. (Siracide)
8. Allegria del cuore e gioia dell'anima è il vino bevuto a tempo e a misura. (Siracide)
9. Allontànati dall'iniquità ed essa si allontanerà da te. (Siracide)
10. Ama l'amico e sii a lui fedele, ma se hai svelato i suoi segreti, non seguirlo più, perché come chi ha perduto un defunto, così tu hai perduto l'amicizia del tuo prossimo. (Siracide)
11. Amarezza dell'anima è il vino bevuto in quantità, con eccitazione e per sfida. (Siracide)
12. Amate, rispettate la donna. Non cercate in essa solamente un conforto, ma una forza, una ispirazione, un raddoppiamento delle vostre facoltà intellettuali e morali. (G. Mazzini)
13. Animo abbattuto e volto triste e ferita al cuore è una donna malvagia; mani inerti e ginocchia infiacchite, tale colei che non rende felice il proprio marito. (Siracide)
14. Ascolta volentieri ogni parola divina e le massime sagge non ti sfuggano. (Siracide)
15. Attraversa pure il mare, lascia che scompaiano terre e città all'orizzonte, i tuoi vizi ti seguiranno dovunque andrai. (Seneca)
16. Bada a quello che ti è stato comandato, poiché tu non devi occuparti delle cose misteriose. (Siracide)
17. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. (Gesù)
18. Beato chi non ha nulla da rimproverarsi e chi non ha perduto la sua speranza. (Siracide)
19. Beato il marito di una donna virtuosa; il numero dei suoi giorni sarà doppio. (Siracide)
20. Beato l'uomo che non ha peccato con le parole e non è tormentato dal rimorso dei peccati. (Siracide)
21. C'è chi compra molte cose con poco, e chi le paga sette volte il loro valore. (Siracide)
22. C'è chi tace ed è ritenuto saggio, e c'è chi è odiato per la sua loquacità. (Siracide)
23. C'è l'amico compagno a tavola, ma non resiste nel giorno della tua sventura. Nella tua fortuna sarà come un altro te stesso, e parlerà liberamente con i tuoi familiari. Ma se sarai umiliato, si ergerà contro di te e dalla tua presenza si nasconderà. (Siracide)
24. C'è l'uomo esperto maestro di molti, ma inutile per se stesso. (Siracide)
25. C'è una generosità, che non ti arreca vantaggi e c'è chi dall'umiliazione alza la testa. (Siracide)
26. Che c'è di più luminoso del sole? Anch'esso scompare. (Siracide)
27. Che cosa vana la pittura, che attira l'ammirazione per la somiglianza di cose di cui non si ammirano affatto gli originali. (Blaise Pascal)
28. Che cosa vi può essere in comune tra il lupo e l'agnello? Lo stesso accade fra il peccatore e il pio. (Siracide)
29. Chi abbandona il padre è come un bestemmiatore, chi insulta la madre è maledetto dal Signore. (Siracide)
30. Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me. Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. (Gesù)
31. Chi ama il proprio figlio usa spesso la frusta, per gioire di lui alla fine. (Siracide)
32. Chi ama l'oro non sarà esente da colpa, chi insegue il denaro per esso peccherà. Molti sono andati in rovina a causa dell'oro, il loro disastro era davanti a loro. E' una trappola per quanti ne sono entusiasti, ogni insensato vi resta preso. (Siracide)
33. Chi ammaestra il proprio figlio renderà geloso il nemico, mentre davanti agli amici potrà gioire. (Siracide)
34. Chi ammonisce il derisore, se ne attira lo scherno, e chi rimprovera l'empio se ne guadagna l'insulto (Salomone)
35. Chi corregge il proprio figlio ne trarrà vantaggio e se ne potrà vantare con i suoi conoscenti. (Siracide)
36. Chi costruisce la sua casa con ricchezze altrui è come chi ammucchia pietre per l'inverno. (Siracide)
37. Chi è cattivo con se stesso con chi si mostrerà buono? Non sa godere delle sue ricchezze. (Siracide)
38. Chi è onorato nella povertà, quanto più lo sarà nella ricchezza? Chi è disprezzato nella ricchezza, quanto più lo sarà nella povertà? (Siracide)
39. Chi ha viaggiato conosce molte cose, chi ha molta esperienza parlerà con intelligenza. (Siracide)
40. Chi indaga la legge ne sarà appagato, ma l'ipocrita vi troverà motivo di scandalo. (Siracide)
41. Chi maneggia la pece si sporca, chi frequenta il superbo diviene simile a lui. (Siracide)
42. Chi non ha avuto delle prove, poco conosce; chi ha viaggiato ha accresciuto l'accortezza. (Siracide)
43. Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera. (Siracide)
44. Chi onora il padre espia i peccati; chi riverisce la madre è come chi accumula tesori. (Siracide)
45. Chi pratica la misericordia concede prestiti al prossimo, chi lo soccorre di propria mano osserva i comandamenti. (Siracide)
46. Chi punge un occhio lo farà lacrimare; chi punge un cuore ne scopre il sentimento. (Siracide)
47. Chi ricambia il bene provvede all'avvenire, al momento della sua caduta troverà un sostegno. (Siracide)
48. Chi riverisce il padre vivrà a lungo; chi obbedisce al Signore dà consolazione alla madre. (Siracide)
49. Chi scava una fossa vi cadrà dentro, chi tende un laccio vi resterà preso. (Siracide)
50. Chi si confessa colpevole evita l'umiliazione. (Siracide)
51. Chi si fida con troppa facilità è di animo leggero, chi pecca danneggia se stesso. (Siracide)
52. Chi si fida di un ladro armato che corre di città in città? Così dell'uomo che non ha un nido e che si corica là dove lo coglie la notte. (Siracide)
53. Chi si procura una sposa, possiede il primo dei beni, un aiuto adatto a lui e una colonna d'appoggio. (Siracide)
54. Chi si vendica avrà la vendetta dal Signore ed egli terrà sempre presenti i suoi peccati. (Siracide)
55. Chi teme il Signore accetterà la correzione, coloro che lo ricercano troveranno il suo favore. (Siracide)
56. Chi teme il Signore non incorre in alcun male, se subisce tentazioni, ne sarà liberato di nuovo. (Siracide)
57. Chi teme il Signore rispetta il padre e serve come padroni i genitori. (Siracide)
58. Chi, potendo trasgredire, non ha trasgredito, e potendo compiere il male, non lo ha fatto? Si consolideranno i suoi beni e l'assemblea celebrerà le sue beneficenze. (Siracide)
59. Circa la vostra lettura c'è poco da ammirare e quasi niente da edificarsi. Vi è assolutamente necessario che a simili letture aggiungiate quella dei Libri santi (Sacra Scrittura), tanto raccomandata da tutti i santi padri. Ed io non posso esimervi da queste letture spirituali, troppo premendomi la vostra perfezione. Conviene che deponiate il pregiudizio che avete (se volete da simili letture ricavare il tanto insperato frutto) intorno allo stile ed alla forma con cui questi Libri sono esposti. Sforzatevi nel far questo e raccomandate la cosa al Signore. In questo vi è un grave inganno ed io non posso nascondervelo. (S. Pio da Pietrelcina)
60. Coccola il figlio ed egli ti incuterà spavento, scherza con lui, ti procurerà dispiaceri. Non ridere con lui per non doverti con lui rattristare, che non debba digrignare i denti alla fine. Non concedergli libertà in gioventù, non prendere alla leggera i suoi difetti. Piegagli il collo in gioventù e battigli le costole finché è fanciullo, perché poi intestardito non ti disobbedisca e tu ne abbia un profondo dolore. (Siracide)
61. Come alla vista del serpente fuggi il peccato: se ti avvicini, ti morderà. Denti di leone sono i suoi denti, capaci di distruggere vite umane. (Siracide)
62. Come s'addice il giudicare ai capelli bianchi, e agli anziani intendersi di consigli! (Siracide)
63. Come uno che afferra le ombre e insegue il vento, così chi si appoggia ai sogni. (Siracide)
64. Come uno stallone è un amico beffardo, nitrisce sotto chiunque lo cavalca. (Siracide)
65. Compendia il tuo discorso, molte cose in poche parole; compòrtati come uno che sa ma che tace. (Siracide)
66. Con un avventuriero non metterti in viaggio, per paura che ti diventi insopportabile; egli agirà secondo il suo capriccio e andrai con lui in rovina per la sua insipienza. (Siracide)
67. Con un uomo qualsiasi non aprire il tuo cuore ed egli non abbia a portar via il tuo bene. (Siracide)
68. Con una moglie malvagia è opportuno il sigillo, dove ci sono troppe mani usa la chiave. (Siracide)
69. Con una scintilla di fuoco si riempie il braciere, il peccatore sta in agguato per spargere sangue. (Siracide)
70. Conquìstati la fiducia del prossimo nella sua povertà per godere con lui nella sua prosperità. Nel tempo della tribolazione restagli vicino, per aver parte alla sua eredità. (Siracide)
71. Corona della sapienza è il timore del Signore; fa fiorire la pace e la salute. (Siracide)
72. Da chi ti chiede non distogliere lo sguardo, non offrire a nessuno l'occasione di maledirti, perché se uno ti maledice con amarezza, il suo creatore esaudirà la sua preghiera. (Siracide)
73. Dà in prestito al prossimo nel tempo del bisogno, e a tua volta restituisci al prossimo nel momento fissato. (Siracide)
74. Dal mattino alla sera il tempo cambia; e tutto è effimero davanti al Signore. (Siracide)
75. Dall'impuro che cosa potrà uscire di puro? E dal falso che cosa potrà uscire di vero? Oracoli, auspici e sogni sono cose vane, come vaneggia la mente di una donna in doglie. (Siracide)
76. Davanti a uno straniero non fare nulla di riservato, perché non sai che cosa ne seguirà. (Siracide)
77. Derisione e insulto per il superbo, la vendetta, come un leone, lo attende al varco. (Siracide)
78. Dimmi chi ti ammira e ti dirò chi sei (Charles-Augustin de Sainte-Beuve)
79. Dio ha dato agli uomini la scienza perché potessero gloriarsi delle sue meraviglie. (Siracide)
80. Distogli l'occhio da una donna bella, non fissare una bellezza che non ti appartiene. Per la bellezza di una donna molti sono periti; per essa l'amore brucia come fuoco. (Siracide)
81. Distrai la tua anima, consola il tuo cuore, tieni lontana la malinconia. (Siracide)
82. Dove finiscono le leggi, comincia la tirannia. (William Conte di Chatham Pitt)
83. Dove non esiste siepe, la proprietà è saccheggiata, ove non c'è moglie, l'uomo geme randagio. (Siracide)
84. E' il miracolo della speranza che rende possibile anche l'impossibile (Papa Giovanni XXIII)
85. E' malvagio l'uomo dall'occhio invidioso; volge altrove lo sguardo e disprezza la vita altrui. (Siracide)
86. È proprio all'interno dell'uomo che molti elementi si contrastano a vicenda. Da una parte infatti, come creatura, egli sperimenta in mille modi i suoi limiti; d'altra parte, si accorge di essere senza confini nelle sue aspirazioni e chiamato ad una vita superiore. Sollecitato da molte attrattive, è costretto sempre a sceglierne qualcuna ed a rinunciare alle altre. Inoltre, debole e peccatore, non di rado fa quello che non vorrebbe e non fa quello che vorrebbe. Per cui soffre in se stesso una divisione, dalla quale provengono anche tante e così gravi discordie nella società". (Giovanni Paolo II)
87. E' solo il banditore di aste che si può permettere di ammirare imparzialmente e in egual misura tutte le scuole artistiche (Oscar Wilde)
88. E' un dono del Signore una donna silenziosa, non c'è compenso per una donna educata. (Siracide)
89. Educa tuo figlio e prenditi cura di lui, così non dovrai affrontare la sua insolenza. (Siracide)
90. Fatti amare dalla comunità, davanti a un grande abbassa il capo. (Siracide)
91. Figli, custodite l'istruzione in pace; ma sapienza nascosta e tesoro invisibile, l'una e l'altro a che servono? Meglio chi nasconde la sua stoltezza di chi nasconde la sua sapienza. (Siracide)
92. Figlio, ai benefici non aggiungere il rimprovero, e a ogni dono parole amare. (Siracide)
93. Figlio, hai peccato? Non farlo più e prega per le colpe passate. (Siracide)
94. Figlio, nella tua attività sii modesto, sarai amato dall'uomo gradito a Dio. (Siracide)
95. Figlio, non rifiutare il sostentamento al povero, non essere insensibile allo sguardo dei bisognosi. (Siracide)
96. Figlio, non seminare nei solchi dell'ingiustizia per non raccoglierne sette volte tanto. (Siracide)
97. Figlio, non vivere da mendicante. E' meglio morire che mendicare. (Siracide)
98. Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia, non contristarlo durante la sua vita. Anche se perdesse il senno, compatiscilo e non disprezzarlo, mentre sei nel pieno vigore. (Siracide)
99. Fra i grandi non crederti loro uguale, se un altro parla, non ciarlare troppo. (Siracide)
100. Fra le giunture delle pietre si conficca un piuolo, tra la compra e la vendita si insinua il peccato. (Siracide)
101. Fra speranza e affanni, fra timori e rabbia, immagina che l'alba di ogni giorno sia l'ultima per te: le ore che seguiranno e non speravi più saranno tutte un incanto. (Orazio)
102. Frequenta le riunioni degli anziani; qualcuno è saggio? Unisciti a lui. (Siracide)
103. Gelosia e ira accorciano i giorni, la preoccupazione anticipa la vecchiaia. (Siracide)
104. Gesù chiama i poveri e semplici pastori per mezzo degli angeli per manifestarsi ad essi. Chiama i sapienti per mezzo della stessa loro scienza. E tutti, mossi dall'interiore influsso della sua grazia, corrono a lui per adorarlo. Chiama tutti noi con le divine ispirazioni e si comunica a noi con la sua grazia. Quante volte egli ha amorosamente invitato anche noi? E noi con quale prontezza gli abbiamo corrisposto? Mio Dio, mi arrossisco e mi sento ripieno di confusione nel dover rispondere a sì fatta interrogazione. (S. Pio da Pietrelcina)
105. Giogo di buoi sconnesso è una donna malvagia, colui che la domina è come chi acchiappa uno scorpione. (Siracide)
106. Giusto vanto dell'uomo retto è la testimonianza della buona coscienza. Se sarai certo, in coscienza, di aver agito rettamente, sarai sempre nella gioia. La buona coscienza permette di sopportare tante cose ed è piena di letizia, anche nelle avversità. Al contrario, se sentirai in coscienza di aver fatto del male, sarai sempre timoroso ed inquieto. (T. da Kempis)
107. Gli Dei, dice Platone, ci hanno fornito di un membro disobbediente e tirannico; il quale, come un animale furioso, si mette, per la sua virulenza del suo desiderare, a sottomettere tutto a sé. (M. de Montaigne)
108. Gli insulti degli ignoranti bisogna ascoltarli senza scomporsi, e se uno aspira alla virtù deve disprezzare il disprezzo stesso. (Seneca)
109. Gran motivo di sdegno una donna ubriaca, non riuscirà a nascondere la vergogna. (Siracide)
110. Grazia su grazia è una donna pudica, non si può valutare il peso di un'anima modesta. (Siracide)
111. Hai figli? Educali e sottomettili fin dalla giovinezza. (Siracide)
112. Hai figlie? Vigila sui loro corpi e non mostrare loro un volto troppo indulgente. (Siracide)
113. Hai udito una parola? Muoia con te! Stà sicuro, non ti farà scoppiare. (Siracide)
114. Hai una moglie secondo il tuo cuore? Non ripudiarla; ma di quella odiata non fidarti. (Siracide)
115. I fratelli e un aiuto servono nell'afflizione, ma più ancora salverà la carità. (Siracide)
116. I giorni di una vita felice sono contati, ma un buon nome dura sempre. (Siracide)
117. I giovani d'oggi soprattutto sanno che il progresso della scienza e della tecnica può procurare non solo nuovi beni materiali, ma anche una più vasta partecipazione alla reciproca conoscenza. Ad esempio, lo sviluppo dell'informatica moltiplicherà le capacità creatrici dell'uomo e gli permetterà di accedere alle ricchezze intellettuali e culturali degli altri popoli. Le nuove tecniche di comunicazione favoriranno una maggiore partecipazione agli avvenimenti e un crescente scambio di idee. Le acquisizioni della scienza biologica, psicologica o sociale aiuteranno l'uomo a penetrare meglio nelle ricchezze del proprio essere. (Giovanni Paolo II)
118. I mondani, ingolfati nei loro affari, vivono nell'oscurità e nell'errore, né si danno pensiero di conoscere le cose di Dio, né alcun pensiero della loro salvezza eterna, né alcuna premura di conoscere la venuta di quel Messia atteso e sospirato dalle genti, profetizzato e predetto dai profeti. (S. Pio da Pietrelcina)
119. Il cuore di Gesù sia il centro di tutte le tue ispirazioni. (S. Pio da Pietrelcina)
120. Il demonio si serve di coloro che fanno discorsi impuri, come un cacciatore avveduto, il quale, del canto di un uccello preso, si serve per attirare nella rete gli altri (S. Efrem).
121. Il dentista è un prestigiatore che, dopo aver messo del metallo nella tua bocca, tira fuori monete dalle tue tasche. (Ambrose Bierce)
122. Il desiderio di gloria è l'ultima aspirazione di cui riescono a liberarsi anche gli uomini più saggi. (Tacito)
123. Il dono di uno stolto non ti gioverà, perché i suoi occhi bramano ricevere più di quanto ha dato. (Siracide)
124. Il flauto e l'arpa rendono piacevole il canto, ma più ancora di essi una voce soave. (Siracide)
125. Il frutto dimostra come è coltivato l'albero, così la parola rivela il sentimento dell'uomo. (Siracide)
126. Il linguaggio di chi giura spesso fa rizzare i capelli, e le loro questioni fan turare gli orecchi. (Siracide)
127. Il maldicente danneggia se stesso e sarà detestato dal suo ambiente. (Siracide)
128. Il male si riverserà su chi lo fa, egli non saprà neppure da dove gli venga. (Siracide)
129. Il napoletano lo si capisce subito da come si comporta, da come riesce a vivere senza una lira. (Toto').
130. Il nemico ha il dolce sulle labbra, ma in cuore medita di gettarti in una fossa. (Siracide)
131. Il nobile amore di Gesù spinge ad operare grandi cose e suscita desideri di sempre maggiore perfezione. L'amore aspira a salire in alto, senza essere trattenuto da alcunché di terreno. Esige di essere libero e staccato da ogni affetto umano, cosicché non abbia ostacoli a scrutare nell'intimo, non subisca impacci per interessi temporali, non sia sopraffatto da alcuna difficoltà. (T. da Kempis)
132. Il palato distingue al gusto la selvaggina, così una mente assennata distingue i discorsi bugiardi. (Siracide)
133. Il pane dei bisognosi è la vita dei poveri, toglierlo a loro è commettere un assassinio. (Siracide)
134. Il pigro è simile a una palla di sterco, chi la raccoglie scuote la mano. (Siracide)
135. Il pigro è simile a una pietra imbrattata, ognuno fischia in suo disprezzo. (Siracide)
136. Il privilegio dei grandi è vedere le catastrofi da una terrazza. (Jean Girardoux)
137. Il privilegio dei morti: non moriranno più. (Gabriele D'Annunzio)
138. Il ricco commette ingiustizia e per di più grida forte, il povero riceve ingiustizia e per di più deve scusarsi. (Siracide)
139. Il Savio loda la donna forte: "Le dita sue, dice, maneggiano il fuso" Volentieri vi dirò qualche cosa sopra queste parole. La vostra conocchia è il cumulo dei vostri desideri; filate, perciò, ogni giorno un poco, tirate filo a filo i vostri disegni fino all'esecuzione e ne verrete infallibilmente a capo; ma avvertite di non affettarvi, perché attorcigliereste il filo coi nodi ed imbrogliereste il vostro fuso. Camminate, perciò, sempre e, sebbene andrete lentamente avanzando, farete però gran viaggio. (S. Pio da Pietrelcina)
140. Il Signore creò l'uomo dalla terra e ad essa lo fa tornare di nuovo. (Siracide)
141. Il Signore ha creato la sapienza; l'ha vista e l'ha misurata, l'ha diffusa su tutte le sue opere, su ogni mortale, secondo la sua generosità, la elargì a quanti lo amano. (Siracide)
142. Il Signore ha creato medicamenti dalla terra, l'uomo assennato non li disprezza. (Siracide)
143. Il Signore soltanto è riconosciuto giusto. A nessuno è possibile svelare le sue opere e chi può indagare le sue grandezze? La potenza della sua maestà chi potrà misurarla? Chi riuscirà a narrare le sue misericordie? Non c'è nulla da togliere e nulla da aggiungere; non è possibile indagare le meraviglie del Signore. (Siracide)
144. Il Signore vuole che il padre sia onorato dai figli, ha stabilito il diritto della madre sulla prole. (Siracide)
145. Il sole con il suo splendore illumina tutto, della gloria del Signore è piena la sua opera. (Siracide)
146. Il sole risplende sulle montagne del Signore, la bellezza di una donna virtuosa adorna la sua casa. (Siracide)
147. Il timore del Signore allieta il cuore e dà contentezza, gioia e lunga vita. (Siracide)
148. Il timore del Signore è gloria e vanto, gioia e corona di esultanza. (Siracide)
149. Il vino è come la vita per gli uomini, purché tu lo beva con misura. Che vita è quella di chi non ha vino? Questo fu creato per la gioia degli uomini. (Siracide)
150. Impara a dominare il ventre, il sonno, il sesso e l'ira. (Pitagora)
151. In ogni cosa tieni l'occhio fisso al termine finale; tieni l'occhio, cioè, a come comparirai dinanzi al giudice supremo; al giudice che vede tutto, non si lascia placare con doni, non accetta scuse; e giudica secondo giustizia. (T. da Kempis)
152. In qualunque terra voi siate, dovunque un uomo combatte pel diritto, pel giusto, pel vero, ivi è un vostro fratello: dovunque un uomo soffre, tormentato dall'errore, dall'ingiustizia, dalla tirannide, ivi è un vostro fratello, liberi e schiavi SIETE TUTTI FRATELLI. (G. Mazzini)
153. In tutte le azioni sii moderato e nessuna malattia ti coglierà. (Siracide)
154. In tutte le tue opere ricordati della tua fine e non cadrai mai nel peccato. (Siracide)
155. Incolla cocci chi ammaestra uno stolto, sveglia un dormiglione dal sonno profondo. (Siracide)
156. Indispensabili alla vita sono l'acqua, il pane, il vestito e una casa che serva da riparo. E' meglio vivere da povero sotto un tetto di tavole, che godere di cibi sontuosi in case altrui. (Siracide)
157. Interroga il prossimo: forse non ha detto nulla, e se qualcosa ha detto, perché non lo ripeta. (Siracide)
158. Interroga l'amico: forse non ha fatto nulla, e se qualcosa ha fatto, perché non continui più. (Siracide)
159. La bellezza di una donna allieta il volto; e sorpassa ogni desiderio dell'uomo; se vi è poi sulla sua lingua bontà e dolcezza, suo marito non è più uno dei comuni mortali. (Siracide)
160. La benedizione del padre consolida le case dei figli, la maledizione della madre ne scalza le fondamenta. (Siracide)
161. La bontà è come un giardino di benedizioni, la misericordia dura sempre. (Siracide)
162. La carità non è ambiziosa, non rivendica ciò che non è suo, non è iraconda, non pensa male. Non gode del trionfo sull'iniquità, si rallegra invece del trionfo della verità. Tutto sopporta, tutto crede, tutto spera, tutto si addossa. (S. Paolo)
163. La cauzione ha rovinato molta gente onesta, li ha sballottati come onda del mare. (Siracide)
164. La celebrità di certi contemporanei dipende unicamente dalla stupidità degli ammiratori. (H. Geissler)
165. La cognizione del mondo s'acquista nel mondo e non nella nostra camera da studio. I libri soli non v'istruiranno mai, ma suggeriranno molte cose alla vostra osservazione, che altrimenti vi potrebbero sfuggire alla riflessione (Chesterfield)
166. La collera ingiusta non si potrà giustificare, poiché il traboccare della sua passione sarà la sua rovina. (Siracide)
167. La condizione umile è in abominio al superbo, così il povero è in abominio al ricco. (Siracide)
168. La coscienza di un uomo talvolta suole avvertire meglio di sette sentinelle collocate in alto per spiare. (Siracide)
169. La democrazia fondata sull'uguaglianza assoluta è la più assoluta tirannide. (Cesare Cantù)
170. La educazione dell'Umanità progredisce come si innalzano in Oriente quelle piramidi alle quali ogni viandante aggiunge una pietra. (G. Mazzini)
171. La folla è madre di tiranni. (Diogene il Cinico)
172. La formazione di idee deliranti, che noi consideriamo un prodotto patologico, in realtà è uno sforzo verso la guarigione, un processo di ricostruzione. (S. Freud)
173. La fornace prova gli oggetti del vasaio, la prova dell'uomo si ha nella sua conversazione. (Siracide)
174. La fornace prova il metallo nella tempera, così il vino i cuori in una sfida di arroganti. (Siracide)
175. La frequenza e la violenza dei percuotere, l'ira cieca e vendicativa nei percuotere sono per i padri stessi e per le madri una mostruosità immorale e forsennata. Bisogna che da tutte le parti si levi una voce riprovatrice, abominatrice, che contenga, se è possibile, quelle furie o disanimi altre dall'imitarle (R. Lambruschini).
176. La gioia del cuore è vita per l'uomo, l'allegria di un uomo è lunga vita. (Siracide)
177. La grazia di una donna allieta il marito, la sua scienza gli rinvigorisce le ossa. (Siracide)
178. La libertà non fondata sulla giustizia è una parola vuota, buona per nascondere illusioni. Proprio i più grandi tiranni del genere umano hanno glorificato a voce più alta la libertà. (S. Staszic)
179. La malvagità di una donna ne àltera l'aspetto, ne rende il volto tetro come quello di un orso. (Siracide)
180. La pace è inevitabile perché è l'unica alternativa alla distruzione. (G. La Pira)
181. La pace è inevitabile; la pace e la distensione non hanno alternative: l'alternativa è solo la morte, l'apocalisse, la distruzione totale, il progetto antigenesi. (C. La Pira)
182. La politica è l'attività religiosa più alta dopo quella dell'unione con Dio, perché è la guida dei popoli. È una responsabilità immensa, un severissimo servizio che ci si assume. (G.La Pira)
183. La rugiada non mitiga forse il calore? Così una parola è più pregiata del dono. (Siracide)
184. La sabbia del mare, le gocce della pioggia e i giorni del mondo chi potrà contarli? L'altezza del cielo, l'estensione della terra, la profondità dell'abisso chi potrà esplorarle? Prima di ogni cosa fu creata la sapienza e la saggia prudenza è da sempre. (Siracide)
185. La sapienza dello scriba si deve alle sue ore di quiete; chi ha poca attività diventerà saggio. (Siracide)
186. La sapienza esalta i suoi figli e si prende cura di quanti la cercano. Chi la ama ama la vita, quanti la cercano solleciti saranno ricolmi di gioia. (Siracide)
187. La scienza del saggio cresce come una piena; il suo consiglio è come una sorgente di vita. (Siracide)
188. La scostumatezza di una donna è nell'eccitazione degli sguardi, si riconosce dalle sue occhiate. (Siracide)
189. La sventura non guarisce il superbo, perché la pianta del male si è radicata in lui. (Siracide)
190. La tua generosità si estenda a ogni vivente e al morto non negare la tua grazia. (Siracide)
191. La tua mano non sia tesa per prendere e chiusa invece nel restituire. (Siracide)
192. La vera beneficenza, oggi, non consiste nel far l'elemosina. Consiste nell'ispirare all'uomo delle classi inferiori il rispetto di sé stesso, il sentimento della dignità umana; consiste nell'ispirargli, e più che con le parole con l'esempio, l'amor del lavoro, il culto del vero, il gusto del bello, l'abito del risparmio che mena all'indipendenza, il più prezioso di tutti i beni. (M. Lessona)
193. L'acqua spegne un fuoco acceso, l'elemosina espia i peccati. (Siracide)
194. L'amico non si può riconoscere nella prosperità, ma nell'avversità il nemico non si nasconderà. (Siracide)
195. L'ammirazione, quando è grande, non è loquace, ma tacita. (P. Fanfani).
196. L'amore? Comincia con un parolone, poi tira avanti con paroline e alla fine sono parolacce (E. Pailleron)
197. Lampada che arde sul candelabro santo, così la bellezza del volto su giusta statura. (Siracide)
198. L'anima che non ha una mira fissa, si perde: poiché, come si dice, essere dappertutto è un essere in nessun posto. (M. de Montaigne)
199. L'ape è piccola tra gli esseri alati, ma il suo prodotto ha il primato fra i dolci sapori. (Siracide)
200. L'arte e la rivolta non moriranno che con l'ultimo uomo. (Dostojewski)
201. L'arte umana non è meno opera di Dio che la natura: camminando di conserva colla sua sorella sotto l'impulso onnipotente e il magistero del primo motore, cospira seco a produrre le meravigliose vicende della civiltà e della storia e il concetto mirabile dell'universo. (V. Gioberti).
202. L'artista che mira alla perfezione in tutto, in nulla la raggiungerà. (Eugene Delacroix)
203. Lascia le vanità alla gente vana; e tu attendi invece a quello che ti ha comandato Iddio. Chiudi dietro di te la tua porta, chiama a te Gesù, il tuo diletto, e resta con lui nella cella; ché una sì grande pace altrove non la troverai. Se tu non uscirai e nulla sentirai dal chiasso mondano, resterai più facilmente in una pace perfetta. (T. da Kempis)
204. Le cose di prima necessità per la vita dell'uomo sono: acqua, fuoco, ferro, sale, farina di frumento, latte, miele, succo di uva, olio e vestito. Tutte queste cose per i pii sono beni, ma per i peccatori diventano mali. (Siracide)
205. Le donne ci ispirano il desiderio di creare capolavori e ci impediscono sempre di realizzarli. (O. Wilde)
206. Le donne sono come le ciliegie: una tira l'altra (Giacomo Casanova)
207. Le donne, come i sogni, non sono mai come tu le vorresti. (Luigi Pirandello)
208. Le imposture e le corruttele passano, come passano le tirannidi: Dio resta, come resta il Popolo, immagine di Dio sulla terra. (G. Mazzini)
209. Le labbra degli stolti ripetono sciocchezze, le parole dei prudenti sono pesate sulla bilancia. (Siracide)
210. L'immaginazione delle donne è molto rapida: balza in un attimo dall'ammirazione all'amore, dall'amore al matrimonio. (Jane Austen)
211. L'insonnia per la ricchezza logora il corpo, l'affanno per essa distoglie il sonno. (Siracide)
212. L'interno dello stolto è come un vaso rotto, non potrà contenere alcuna scienza. (Siracide)
213. L'ira e un'erbaccia, l'odio è l'albero (Sant'Agostino)
214. L'ira sfrenata genera pazzia. (Seneca)
215. L'istruzione, come la ricchezza, può essere sorgente di bene e di male, a seconda delle intenzioni colle quali s'adopera: consacrata al progresso di tutti, è mezzo d'incivilimento e di libertà; rivolta all'utile proprio, diventa mezzo di tirannide e di corruttela (G. Mazzini).
216. Lo spirito di Dio è spirito di pace, ed anche nelle mancanze più gravi ci fa sentire un dolore tranquillo, umile, confidente, e ciò dipende appunto dalla sua misericordia. Lo spirito del demonio, invece, eccita, esaspera e ci fa provare, nello stesso dolore, quasi l'ira contro noi stessi, mentre invece la prima carità la dobbiamo appunto usare verso di noi. Quindi se alcuni pensieri ti agitano, pensa che questa agitazione non viene mai da Dio, che ti dona la tranquillità, essendo spirito di pace, ma dal diavolo. (S. Pio da Pietrelcina)
217. Lo stolto alza la voce mentre ride; ma l'uomo saggio sorride appena in silenzio. (Siracide)
218. L'occhio dell'avaro non si accontenta di una parte, l'insana cupidigia inaridisce l'anima sua. (Siracide)
219. L'occhio desidera grazia e bellezza, ma più ancora di esse il verde dei campi. (Siracide)
220. Lotta sino alla morte per la verità e il Signore Dio combatterà per te. (Siracide)
221. L'ubriachezza accresce l'ira dello stolto a sua rovina, ne diminuisce le forze e gli procura ferite. (Siracide)
222. L'unica scusa per aver fatto una cosa inutile è di ammirarla intensamente. (O. Wilde)
223. L'uomo assennato ha fiducia nella legge, la legge per lui è degna di fede come un oracolo. (Siracide)
224. L'uomo è un nulla Che è l'uomo? E a che può servire? Qual è il suo bene e qual è il suo male? Quanto al numero dei giorni dell'uomo, cento anni sono gia molti. Come una goccia d'acqua nel mare e un grano di sabbia così questi pochi anni in un giorno dell'eternità. (Siracide)
225. L'uomo infedele al proprio letto dice fra sé: "Chi mi vede? Tenebra intorno a me e le mura mi nascondono; nessuno mi vede, che devo temere? Dei miei peccati non si ricorderà l'Altissimo". Il suo timore riguarda solo gli occhi degli uomini; non sa che gli occhi del Signore sono miriadi di volte più luminosi del sole; essi vedono tutte le azioni degli uomini e penetrano fin nei luoghi più segreti. (Siracide)
226. Mangia da uomo ciò che ti è posto innanzi; non masticare con voracità per non renderti odioso. (Siracide)
227. Maria sia tutta la ragione della tua esistenza e ti guidi a porto sicuro della eterna salute. Essa ti sia di dolce modello ed ispiratrice nella virtù della santa umiltà. (S. Pio da Pietrelcina)
228. Meglio la morte che una vita amara, il riposo eterno che una malattia cronica. (Siracide)
229. Meglio un povero di aspetto sano e forte che un ricco malato nel suo corpo. (Siracide)
230. Meglio uno che lavora e abbonda di tutto che chi va in giro vantandosi e manca di cibo. (Siracide)
231. Meglio uno di scarsa intelligenza ma timorato, che uno molto intelligente ma trasgressore della legge. (Siracide)
232. Mi dispiace tanto vedere soffrire! Per togliere un dispiacere a qualcuno, non troverei difficoltà a tirarmi una pugnalata al cuore!... Sì, questo mi sarebbe più facile! (S. Pio da Pietrelcina)
233. Mi sembra che fra le cose che vediamo di solito, ci siano stranezze così incomprensibili da superare tutta la difficoltà dei miracoli. (M. de Montaigne)
234. Molti sono caduti a fil di spada, ma non quanti sono periti per colpa della lingua. (Siracide)
235. Molti sono morti per ingordigia, chi si controlla vivrà a lungo. (Siracide)
236. Motivo di sdegno, di rimprovero e di grande disprezzo è una donna che mantiene il proprio marito. (Siracide)
237. Mucchio di stoppa è una riunione di iniqui; la loro fine è una fiammata di fuoco. (Siracide)
238. Nel discorso del pio c'è sempre saggezza, lo stolto muta come la luna. (Siracide)
239. Nel parlare ci può essere onore o disonore; la lingua dell'uomo è la sua rovina. (Siracide)
240. Nella bocca sarà dolce il mendicare per un impudente, ma nel suo ventre brucerà come fuoco. (Siracide)
241. Nella giovinezza non hai raccolto; come potresti procurarti qualcosa nella vecchiaia? (Siracide)
242. Nelle disgrazie può trovarsi la fortuna per un uomo, mentre un profitto può essere una perdita. (Siracide)
243. Nessuno è peggiore di chi tormenta se stesso; questa è la ricompensa della sua malizia. (Siracide)
244. Niente opprime uno stato come l'innovazione; il mutamento dà soltanto forma all'ingiustizia e alla tirannide. (M. de Montaigne)
245. Non abbandonare un vecchio amico, perché quello recente non è uguale a lui. Vino nuovo, amico nuovo; quando sarà invecchiato, lo berrai con piacere. (Siracide)
246. Non abbandonarti alla tristezza, non tormentarti con i tuoi pensieri. (Siracide)
247. Non abituare la bocca al giuramento, non abituarti a nominare il nome del Santo. (Siracide)
248. Non abituarti a considerare i debiti soltanto un inconveniente: li scoprirai una calamità. (Samuel Johnson)
249. Non acquisterà il dono della pace chi con la sua ira distrugge la pace del Signore. (S. Gregorio Magno)
250. Non allontanarti dall'altare senza versare lagrime di dolore e di amore per Gesù, crocifisso per la tua eterna salute. La Vergine Addolorata ti terrà compagnia e ti sarà di dolce ispirazione. (S. Pio da Pietrelcina)
251. Non arrossire di confessare i tuoi peccati, non opporti alla corrente di un fiume. (Siracide)
252. Non aspettare a convertirti al Signore e non rimandare di giorno in giorno, poiché improvvisa scoppierà l'ira del Signore e al tempo del castigo sarai annientato. (Siracide)
253. Non aspirare a ciò che non ti è stato dato, affinché la tua speranza delusa non abbia motivo di lamentarsi. (Fedro)
254. Non astenerti dal parlare nel momento opportuno, non nascondere la tua sapienza. Difatti dalla parola si riconosce la sapienza e l'istruzione dai detti della lingua. (Siracide)
255. Non attizzare le braci del peccatore, per non bruciare nel fuoco della sua fiamma. (Siracide)
256. Non biasimare prima di avere indagato, prima rifletti e quindi condanna. (Siracide)
257. Non c'è alcun bisogno di tirare in ballo altre forze che non siano psichiche per spiegare le guarigioni miracolose. (S. Freud)
258. Non c'è più pazzo al mondo di chi crede di aver ragione. (Luigi Pirandello)
259. Non c'è ricchezza migliore della salute del corpo e non c'è contentezza al di sopra della gioia del cuore. (Siracide)
260. Non c'è veleno peggiore del veleno di un serpente, non c'è ira peggiore dell'ira di un nemico. (Siracide)
261. Non cercare di divenire giudice, che poi ti manchi la forza di estirpare l'ingiustizia; altrimenti temeresti alla presenza del potente e getteresti una macchia sulla tua dirittura. (Siracide)
262. Non cercare le cose troppo difficili per te, non indagare le cose per te troppo grandi. (Siracide)
263. Non compiacerti del benessere degli empi, ricòrdati che non giungeranno agli inferi impuniti. (Siracide)
264. Non confidare in ricchezze ingiuste, perché non ti gioveranno nel giorno della sventura. (Siracide)
265. Non confidare nelle tue ricchezze e non dire: "Questo mi basta".(Siracide)
266. Non consigliarti con lo stolto, perché non saprà mantenere un segreto. (Siracide)
267. Non contraddire alla verità, ma vergògnati della tua ignoranza. (Siracide)
268. Non credo ai miracoli: ne ho visti troppi. (Oscar Wilde)
269. Non crucciarti con il tuo prossimo per un torto qualsiasi; non far nulla in preda all'ira. (Siracide)
270. Non dare all'acqua un'uscita né libertà di parlare a una donna malvagia. (Siracide)
271. Non dare l'anima tua alla tua donna, sì che essa s'imponga sulla tua forza. (Siracide)
272. Non dare l'anima tua alle prostitute, per non perderci il patrimonio. (Siracide)
273. Non deridere un uomo dall'animo amareggiato, poiché c'è chi umilia e innalza. (Siracide)
274. Non dire prima ciò che intendi fare, se non ci riuscirai, sarai deriso (Pittaco)
275. Non dire: "Ho quanto mi occorre; che cosa potrà ormai capitarmi di male?". Nel tempo della prosperità si dimentica la sventura; nel tempo della sventura non si ricorda la prosperità. (Siracide)
276. Non discutere mai con uno che è stupido, orgoglioso, sicuro di sé, irascibile, o con un superiore, o con un pagliaccio. (Thomas Fuller)
277. Non disdegnare i discorsi dei saggi, medita piuttosto le loro massime, perché da essi imparerai la dottrina e potrai essere a servizio dei grandi. (Siracide)
278. Non disdegnare una sposa saggia e buona, poiché la sua bontà val più dell'oro. (Siracide)
279. Non disprezzare il lavoro faticoso, neppure l'agricoltura creata dall'Altissimo. (Siracide)
280. Non disprezzare un uomo quando è vecchio, perché anche di noi alcuni invecchieranno. (Siracide)
281. Non domandare al Signore il potere né al re un posto di onore. (Siracide)
282. Non domandare: "Come mai i tempi antichi erano migliori del presente?", poiché una tale domanda non è ispirata da saggezza. (Ecclesiaste)
283. Non è bella la donna di cui si lodano le gambe o le braccia, ma quella la cui bellezza nel suo insieme distoglie dall'ammirare le singole parti. (Seneca)
284. Non è giusto disprezzare un povero assennato e non conviene esaltare un uomo peccatore. (Siracide)
285. Non esagerare con nessuno; non fare nulla senza giustizia. (Siracide)
286. Non esaltarti per non cadere e per non attirarti il disonore; il Signore svelerà i tuoi segreti e ti umilierà davanti all'assemblea, perché non hai ricercato il timore del Signore e il tuo cuore è pieno di inganno. (Siracide)
287. Non esser troppo sicuro del perdono tanto da aggiungere peccato a peccato. (Siracide)
288. Non essere arrogante nel tuo linguaggio, fiacco e indolente invece nelle opere. (Siracide)
289. Non essere finto davanti agli uomini e controlla le tue parole. (Siracide)
290. Non essere geloso della sposa amata, per non inculcarle malizia a tuo danno. (Siracide)
291. Non essere ingordo per qualsiasi ghiottoneria, non ti gettare sulle vivande, perchè l'abuso dei cibi causa malattie, l'ingordigia provoca coliche. (Siracide)
292. Non essere invadente per non essere respinto, ma non allontanarti troppo per non essere dimenticato. (Siracide)
293. Non evitare coloro che piangono e con gli afflitti mòstrati afflitto. (Siracide)
294. Non fabbricare menzogne contro tuo fratello e neppure qualcosa di simile contro l'amico. (Siracide)
295. Non far nulla senza riflessione, alla fine dell'azione non te ne pentirai. (Siracide)
296. Non fare il forte con il vino, perché ha mandato molti in rovina. (Siracide)
297. Non fare il male, perché il male non ti prenda. (Siracide)
298. Non fare il saccente nel compiere il tuo lavoro e non gloriarti al momento del bisogno. (Siracide)
299. Non farti giusto davanti al Signore né saggio davanti al re. (Siracide)
300. Non fissare il tuo sguardo su una vergine, per non essere coinvolto nei suoi castighi. (Siracide)
301. Non frequentare una cantante, per non esser preso dalle sue moine. (Siracide)
302. Non garantire oltre la tua possibilità; se hai garantito, preòccupati di soddisfare. (Siracide)
303. Non gioire per la morte di qualcuno; ricòrdati che tutti moriremo. (Siracide)
304. Non godere una vita di piaceri, sua conseguenza è una doppia povertà. (Siracide)
305. Non ho alcun miracolo da offrirvi. Però, attraverso l'addestramento della mente e grazie a uno sforzo costante, possiamo cambiare le nostre percezioni e attitudini mentali. E questo può realmente fare la differenza nelle nostre vite. (Dalai Lama)
306. Non impoverire scialacquando con denaro preso a prestito, quando non hai nulla nella borsa. (Siracide)
307. Non imprestare a un uomo più forte di te; quello che gli hai prestato, consideralo come perduto. (Siracide)
308. Non incontrarti con una donna cortigiana, che non abbia a cadere nei suoi lacci. (Siracide)
309. Non indugiare a visitare un malato, perché per questo sarai amato. (Siracide)
310. Non insultare un uomo convertito dal peccato, ricòrdati che siamo tutti degni di pena. (Siracide)
311. Non invidiare la gloria del peccatore, perché non sai quale sarà la sua fine. (Siracide)
312. Non leggo mai un libro prima di recensirlo: ispira così tanti pregiudizi. (Sydney Smith)
313. Non litigare con un irascibile e non traversare con lui un luogo solitario, perché ai suoi occhi il sangue è come nulla, dove non c'è possibilità di aiuto ti assalirà. (Siracide)
314. Non litigare con un uomo linguacciuto e non aggiungere legna sul suo fuoco. (Siracide)
315. Non litigare con un uomo potente per non cadere poi nelle sue mani. (Siracide)
316. Non litigare con un uomo ricco, perché egli non t'opponga il peso del suo danaro, poiché l'oro ha corrotto molti e ha fatto deviare il cuore dei re. (Siracide)
317. Non lodare un uomo per la sua bellezza e non detestare un uomo per il suo aspetto. (Siracide)
318. Non lodare un uomo prima che abbia parlato, poiché questa è la prova degli uomini. (Siracide)
319. Non mancar di fiducia nella tua preghiera e non trascurare di fare elemosina. (Siracide)
320. Non meritare il titolo di calunniatore e non tendere insidie con la lingua, poiché la vergogna è per il ladro e una condanna severa per l'uomo falso. (Siracide)
321. Non mostri la sua bellezza a qualsiasi uomo, non segga a ciarlare insieme con le altre donne, perché dagli abiti esce fuori la tignola e dalla donna malizia di donna. (Siracide)
322. Non muovere causa a un giudice, perché giudicheranno in suo favore secondo il suo parere. (Siracide)
323. Non offendere l'assemblea della città e non degradarti in mezzo al popolo. (Siracide)
324. Non portare in casa qualsiasi persona, perché sono molte le insidie del fraudolento. (Siracide)
325. Non portare un peso troppo grave, non associarti ad uno più forte e più ricco di te. Come una pentola di coccio farà società con una caldaia? Questa l'urterà e quella andrà in frantumi. (Siracide)
326. Non potrò mai dire abbastanza quanto io stimi la bellezza qualità possente e utile. Egli [Socrate] la chiamava una piccola tirannia, e Platone privilegio di natura. (M. de Montaigne)
327. Non prendere la vita troppo sul serio, tanto non ne uscirai vivo. (Kin Hubbard)
328. Non privarti di un giorno felice; non ti sfugga alcuna parte di un buon desiderio. (Siracide)
329. Non rattristare un affamato, non esasperare un uomo già in difficoltà. (Siracide)
330. Non respingere la supplica di un povero, non distogliere lo sguardo dall'indigente. (Siracide)
331. Non riferire mai una diceria e non ne avrai alcun danno; non parlarne né all'amico né al nemico, e se puoi farlo senza colpa, non svelar nulla. Altrimenti chi ti ascolta diffiderà di te e all'occasione ti avrà in odio. (Siracide)
332. Non rispondere prima di avere ascoltato, in mezzo ai discorsi non intrometterti. (Siracide)
333. Non ritirarti dalla presenza del violento, perché egli non ponga un agguato contro di te. (Siracide)
334. Non sederti mai accanto a una donna sposata, non frequentarla per bere insieme con lei perché il tuo cuore non si innamori di lei e per la tua passione tu non scivoli nella rovina. (Siracide)
335. Non seguire il tuo istinto e la tua forza, assecondando le passioni del tuo cuore. (Siracide)
336. Non seguire le passioni; poni un freno ai tuoi desideri. (Siracide)
337. Non sforzarti in ciò che trascende le tue capacità, poiché ti è stato mostrato più di quanto comprende un'intelligenza umana. (Siracide)
338. Non siate talmente dediti all'attività di Marta da dimenticare il silenzio o l'abbandono di Maria. La Vergine, che sì bene concilia l'uno e l'altro ufficio, vi sia di dolce modello e d'ispirazione. (S. Pio da Pietrelcina)
339. Non soccombere al fascino di una donna, per una donna non ardere di passione. (Siracide)
340. Non sottometterti a un uomo stolto, e non essere parziale a favore di un potente. (Siracide)
341. Non ti abbandonare alla tua passione, perché non ti strazi come un toro furioso; divorerà le tue foglie e tu perderai i tuoi frutti, sì da renderti come un legno secco. (Siracide)
342. Non ti arrestare nella ricerca della verità, nell'acquisto del sommo Bene. Sii docile agl'impulsi della grazia, assecondando le sue ispirazioni e le sue attrattive. Non ti arrossire di Cristo e della sua dottrina. (S. Pio da Pietrelcina)
343. Non ti impigliare due volte nel peccato, perché neppure di uno resterai impunito. (Siracide)
344. Non ti meraviglierai affatto delle tue debolezze ma, riconoscendoti per quella che sei, ti arrossirai della tua infedeltà a Dio ed in lui confiderai, abbandonandoti tranquillamente sulle braccia del celeste Padre, come un bambino su quelle della propria madre. (S. Pio da Pietrelcina)
345. Non ti vantare per le vesti che indossi e non insuperbirti nel giorno della gloria, poiché stupende sono le opere del Signore, eppure sono nascoste agli uomini le opere sue. (Siracide)
346. Non trascurare i discorsi dei vecchi, perché anch'essi hanno imparato dai loro padri; da essi imparerai l'accorgimento e come rispondere a tempo opportuno. (Siracide)
347. Non turbare un cuore esasperato, non negare un dono al bisognoso. (Siracide)
348. Non unirti alla moltitudine dei peccatori, ricòrdati che la collera divina non tarderà. (Siracide)
349. Non vantarti del disonore di tuo padre, perché il disonore del padre non è gloria per te; la gloria di un uomo dipende dall'onore del padre, vergogna per i figli è una madre nel disonore. (Siracide)
350. Non ventilare il grano a qualsiasi vento e non camminare su qualsiasi sentiero. (Siracide)
351. Non vi dolete di essere trascurati e dimenticati dagli uomini, perché molte volte i dimenticati da loro vivono più sicuri e quieti, e certe ammirazioni passionate, certo affetto prepotente e trafficante sono tentazioni pericolose, persecuzione molesta. Ma voi degli abbandonati dagli uomini abbiate rispettosa pietà; essi ne rimeriteranno con gratitudine più preziosa di ogni ricchezza e di ogni gloria del mondo; e, se non essi, Dio buono ve ne rimeriterà certamente. (N. Tommaseo)
352. Non vogliamo persuaderci che la sofferenza è necessaria all'anima nostra; che la croce deve essere il nostro pane quotidiano. Come il corpo ha bisogno di nutrimento così, l'anima ha bisogno della croce, giorno per giorno, per purificarsi e distaccarsi dalle creature. Non vogliamo comprendere che Dio non vuole, non può salvarci né santificarci senza la croce e più egli attira a sé un'anima, più la purifica per mezzo della croce. (S. Pio da Pietrelcina)
353. Nove situazioni io ritengo felici nel mio cuore, la decima la dirò con le parole: un uomo allietato dai figli, chi vede da vivo la caduta dei suoi nemici; felice chi vive con una moglie assennata, colui che non pecca con la sua lingua, chi non deve servire a uno indegno di lui; fortunato chi ha trovato la prudenza, chi si rivolge a orecchi attenti; quanto è grande chi ha trovato la sapienza, ma nessuno supera chi teme il Signore. Il timore del Signore è più di ogni cosa; chi lo possiede a chi potrà esser paragonato? (Siracide)
354. O morte, come è amaro il tuo pensiero per l'uomo che vive sereno nella sua agiatezza, per l'uomo senza assilli e fortunato in tutto, ancora in grado di gustare il cibo! O morte, è gradita la tua sentenza all'uomo indigente e privo di forze, vecchio decrepito e preoccupato di tutto, al ribelle che ha perduto la pazienza! Non temere la sentenza della morte, ricòrdati dei tuoi predecessori e successori. (Siracide)
355. Odiosa al Signore e agli uomini è la superbia, all'uno e agli altri è in abominio l'ingiustizia. (Siracide)
356. Ogni creatura vivente ama il suo simile, ogni uomo il suo vicino. (Siracide)
357. Ogni malizia è nulla, di fronte alla malizia di una donna, possa piombarle addosso la sorte del peccatore! Come una salita sabbiosa per i piedi di un vecchio, tale la donna linguacciuta per un uomo pacifico. (Siracide)
358. Oh!, sciagurato e stolto peccatore, come potrai rispondere a Dio, il quale conosce tutto il male che hai fatto; tu che tremi talvolta alla vista del solo volto adirato di un uomo? Perché non pensi a quel che avverrà di te nel giorno del giudizio, quando nessuno potrà essere scagionato e difeso da altri, e ciascuno costituirà per se stesso un peso anche troppo grave? E' adesso che la tua fatica è producente; è adesso che il tuo pianto e il tuo sospiro possono piacere a Dio ed essere esauditi; è adesso che il tuo dolore può ripagare il male compiuto e renderti puro. (T. da Kempis)
359. Onora tuo padre a fatti e a parole, perché scenda su di te la sua benedizione. (Siracide)
360. Onora tuo padre con tutto il cuore e non dimenticare i dolori di tua madre. Ricorda che essi ti hanno generato; che darai loro in cambio di quanto ti hanno dato? (Siracide)
361. Ornamento d'oro è la disciplina per l'assennato; è come un monile al braccio destro. (Siracide)
362. Oro e argento rendono sicuro il piede, ma ancora di più si apprezza un consiglio. (Siracide)
363. Osserva l'arcobaleno e benedici colui che l'ha fatto, è bellissimo nel suo splendore. Avvolge il cielo con un cerchio di gloria, l'hanno teso le mani dell'Altissimo. (Siracide)
364. Parla il ricco, tutti tacciono ed esaltano fino alle nuvole il suo discorso. Parla il povero e dicono: "Chi è costui?". Se inciampa, l'aiutano a cadere. (Siracide)
365. Pensa alla carestia nel tempo dell'abbondanza; alla povertà e all'indigenza nei giorni di ricchezza. (Siracide)
366. Per amor del denaro molti peccano, chi cerca di arricchire procede senza scrupoli. (Siracide)
367. Per chi aspira al primo posto non è indecoroso fermarsi al secondo o al terzo. (Marco Tullio Cicerone)
368. Per un amico fedele, non c'è prezzo, non c'è peso per il suo valore. (Siracide)
369. Per una cosa di cui non hai bisogno non litigare, non immischiarti nelle liti dei peccatori. (Siracide)
370. Perché ci possiamo mantenere in una più grande umiltà, è sovente assai utile che altri conosca i nostri difetti, e che ce li rimproveri. Quando uno si umilia per i propri difetti facilmente fa tacere gli altri, e acquieta senza difficoltà coloro che si sono adirati contro di lui. (T. da Kempis)
371. Perché mai si insuperbisce chi è terra e cenere? Anche da vivo le sue viscere sono ripugnanti. (Siracide)
372. Perché un giorno è più importante d'un altro? Eppure la luce di ogni giorno dell'anno viene dal sole. (Siracide)
373. Perdona l'offesa al tuo prossimo e allora per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati. (Siracide)
374. Piangere un guaio ch'è ormai passato è il modo migliore per tirarsene addosso un altro. (William Shakespeare)
375. Piangi per un morto, poiché ha perduto la luce; piangi per uno stolto, poiché ha perduto il senno. (Siracide)
376. Pienezza della sapienza è temere il Signore; essa inebria di frutti i propri devoti. (Siracide)
377. Più parole potenti e azioni generose ha ispirato il dolore agli uomini che la gioia. L'uomo non educato dal dolore rimane sempre bambino (N. Tommaseo).
378. Porgi l'orecchio al povero e rispondigli al saluto con affabilità. (Siracide)
379. Posso sopportare la forza bruta, ma la ragione bruta è assolutamente insopportabile. C'è un che di sleale nel farne uso. È come tirare un colpo basso all'intelletto. (O. Wilde)
380. Preferirei abitare con un leone e con un drago piuttosto che abitare con una donna malvagia. (Siracide)
381. Prepàrati il discorso, così sarai ascoltato; concatena il tuo sapere e poi rispondi. (Siracide)
382. Prima del giudizio esamina te stesso, così al momento del verdetto troverai perdono. (Siracide)
383. Prima del tuono viene la folgore, la grazia precede l'uomo modesto. (Siracide)
384. Prima della fine non chiamare nessuno beato; un uomo si conosce veramente alla fine. (Siracide)
385. Prima di parlare, impara; curati ancor prima di ammalarti. (Siracide)
386. Quale pace può esservi fra la iena e il cane? Quale intesa tra il ricco e il povero? Sono preda dei leoni gli ònagri nel deserto; così pascolo dei ricchi sono i poveri. (Siracide)
387. Qualsiasi tiranno può costringere i suoi schiavi a cantare inni alla libertà. (M. Moreno)
388. Qualunque cosa depositi, contala e pesala; il dare e l'avere sia tutto per iscritto. (Siracide)
389. Qualunque ferita, ma non la ferita del cuore; qualunque malvagità, ma non la malvagità di una donna; qualunque sventura, ma non la sventura causata dagli avversari; qualunque vendetta, ma non la vendetta dei nemici. (Siracide)
390. Quando l'uomo muore eredita insetti, belve e vermi. (Siracide)
391. Quando si agita un vaglio, restano i rifiuti; così quando un uomo riflette, gli appaiono i suoi difetti. (Siracide)
392. Quando un empio maledice l'avversario, maledice se stesso. (Siracide)
393. Quando un potente ti chiama, allontànati; egli ti chiamerà sempre di più. (Siracide)
394. Quando verranno la grazia celeste e il vero amore, allora scompariranno l'invidia e la grettezza del cuore; perché l'amore di Dio vince ogni cosa e irrobustisce le forze dell'anima. (T. da Kempis)
395. Quanti temono il Signore troveranno la giustizia, le loro virtù brilleranno come luci. (Siracide)
396. Quanto è meglio rimproverare che covare l'ira! (Siracide)
397. Quanto più sei grande, tanto più umìliati; così troverai grazia davanti al Signore; perché grande è la potenza del Signore e dagli umili egli è glorificato. (Siracide)
398. Quello che tu chiami schiavo pensa che è nato come te, gode dello stesso cielo, respira la stessa aria, vive e muore, come viviamo e moriamo noi. Puoi vederlo libero cittadino ed egli può vederti schiavo. (Seneca)
399. Ricordati di Gesù, mitis et humilis corde. L'irascimini et nolite peccare è dei santi. Io non mi sono mai pentito della dolcezza usata, ma mi sono sentito un rimorso di coscienza e mi sono dovuto confessare, quando ho usato un po' di durezza. Però, quando dico mitezza, non dico quella che lascia tutto andare. Quella no! Ma intendo quella che rende dolce la disciplina, la quale non va mai trascurata. (S. Pio da Pietrelcina)
400. Ricordati di spogliare gli avvenimenti dal tumulto che li accompagna e di considerarli nella loro essenza: capirai che in essi non c'è niente di terribile se non la nostra paura. (Seneca)




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