- AFORISMI E CITAZIONI - 'gesù'

1. A quel tempo visse Gesù, un uomo santo, se pure uomo può essere chiamato, perché egli fece cose meravigliose, insegnò agli uomini e in letizia ricevette la verità: fu seguito da molti Ebrei e da molti Greci. Egli era il Messia.(Giuseppe Flavio)
2. Accendi tu, Gesù, quel fuoco che venisti a portare sulla terra, affinché consumato da esso m'immoli sull'ara della tua carità, quale olocausto d'amore, perché tu regni nel mio cuore e nel cuore di tutti, e da tutti e dappertutto si levi un sol cantico di lode, di benedizione, di ringraziamento a te per l'amore che nel mistero della tua nascita di divine tenerezze ci hai addimostrato. (S. Pio da Pietrelcina)
3. Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto. (Gesù)
4. Affinché l'imitazione si dia, è necessaria la quotidiana meditazione e l'assidua riflessione sulla vita di Gesù; dal meditare e dal riflettere nasce la stima dei suoi atti, e dalla stima il desiderio ed il conforto della imitazione. (S. Pio da Pietrelcina)
5. Alla risurrezione non si prende né moglie né marito, ma si è come angeli nel cielo. (Gesù)
6. Ama e tienti amico colui che, quando tutti se ne andranno, non ti abbandonerà, né permetterà che, alla fine, tu abbia a perire. Che tu lo voglia oppure no, dovrai un giorno separarti da tutti; tienti dunque stretto, in vita e in morte, a Gesù, e affidati alla fedeltà di lui, che solo ti potrà aiutare allorché gli altri ti verranno meno. (T. da Kempis)
7. Ama Gesù, amalo tanto, ma per questo ama di più il sacrificio. Amore vuole essere amaro. (S. Pio da Pietrelcina)
8. Amiamo Gesù per la sua grandezza divina, per la sua potenza nel cielo e sulla terra, per i suoi meriti infiniti, ma anche e soprattutto per ragioni di gratitudine. Se egli fosse stato con noi meno buono, più severo; quanto meno avremmo peccato!... Ma il peccato, quando è seguito dal dolore profondo di averlo commesso, dal proponimento reale di non ripeterlo più, dalla sensazione viva del gran male che con esso abbiamo arrecato alla misericordia di Dio; quando, lacerate le più dure fibre del cuore, riesce a far scaturire da queste lacrime cocenti di pentimento e di amore, il peccato stesso, figliuolo mio, diventa allora un gradino che si avvicina, che ci innalza, che più sicuramente ci conduce a lui. (S. Pio da Pietrelcina)
9. Anche ammesso tu avessi commesso tutti i peccati di questo mondo, Gesù ti ripete: ti sono rimessi molti peccati perché molto hai amato. (S. Pio da Pietrelcina)
10. Approvo che tu ti adoperi a guadagnare anime a Gesù, insegnando loro il modo di piacergli. Fai pure la santissima comunione per il Santo Padre. (S. Pio da Pietrelcina)
11. Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. (Gesù)
12. Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. (Gesù)
13. Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. (Gesù)
14. Beati gli afflitti, perché saranno consolati. (Gesù)
15. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. (Gesù)
16. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. (Gesù)
17. Beati i miti, perché erediteranno la terra. (Gesù)
18. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. (Gesù)
19. Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. (Gesù)
20. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. (Gesù)
21. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. (Gesù)
22. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. (Gesù)
23. Beato colui che comprende che cosa voglia dire amare Gesù e disprezzare se stesso per Gesù. Si deve lasciare ogni persona amata, per colui che merita tutto il nostro amore: Gesù esige di essere amato, lui solo, sopra ogni cosa. (T. da Kempis)
24. Che cosa è la felicità se non il possedimento di ogni sorta di bene, che rende l'uomo del tutto pago? Ma su questa terra si trova mai qualcuno che sia pienamente felice? No, certamente. L'uomo sarebbe stato tale, se si fosse mantenuto fedele al suo Dio. Ma giacché l'uomo è pieno di delitti, cioè pieno di peccati, non può mai essere pienamente felice. Quindi solo in cielo si trova la felicità: ivi non pericoli di perdere Dio, non patimenti, non morte, ma sempiterna vita con Gesù Cristo. (S. Pio da Pietrelcina)
25. Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me. Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. (Gesù)
26. Chi ascolta voi ascolta me, e chi disprezza voi disprezza me. (Gesù)
27. Chi crederà e sarà battezzato si salverà; chi non crederà sarà condannato. (Gesù)
28. Chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? (Gesù)
29. Chi mi avrà confessato davanti agli uomini, anch'io lo confesserò davanti al Padre mio, che è nei cieli; chi mi avrà rinnegato davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio, che è nei cieli. (Gesù)
30. Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe? Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano! (Gesù)
31. Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. (Gesù)
32. Col pensiero e nella confessione non si deve tornare sulle colpe accusate nelle confessioni precedenti. Per la nostra contrizione Gesù le ha perdonate al tribunale di penitenza. Là egli si è trovato dinanzi a noi e alle nostre miserie come un creditore di fronte a un debitore insolvibile. Con un gesto d'infinita generosità ha lacerato, ha distrutto le cambiali da noi sottoscritte peccando, e che non avremo certo potuto pagare senza il soccorso della sua clemenza divina. Tornare su quelle colpe, volerle riesumare soltanto per averne ancora il perdono, soltanto per il dubbio che non siano state realmente e largamente rimesse, non sarebbe forse da considerare come un atto di diffidenza verso la bontà della quale aveva dato prova, lacerando egli stesso ogni titolo del debito da noi contratto col peccare?... Torni, se ciò può essere motivo di conforto alle anime nostre, torni pure il pensiero alle offese arrecate alla giustizia, alla sapienza, alla infinita misericordia di Dio: ma solo per piangere su di esse le lacrime redentrici del pentimento e dell'amore. (S. Pio da Pietrelcina)
33. Confesso innanzi tutto che per me è una grande disgrazia il non saper esprimere e mettere fuori tutto questo vulcano sempre acceso che mi brucia e che Gesù ha immesso in questo cuore così piccolo. Il tutto si compendia in questo: sono divorato dall'amore di Dio e dall'amore del prossimo. (S. Pio da Pietrelcina)
34. Conviene addomesticarsi coi patimenti, che piacerà a Gesù mandarvi. Gesù, che non può soffrire a lungo di tenervi in afflizione, verrà a sollecitarvi ed a confortarvi con l'infondere al vostro spirito nuovo coraggio. (S. Pio da Pietrelcina)
35. Coraggio, mia dilettissima figliuola! Proferisco questa parola con un grande sentimento ed, in Gesù, coraggio, dico: non bisogna temere, mentre che possiamo dire con risoluzione, sebbene senza sentimento: Viva Gesù! (S. Pio da Pietrelcina)
36. Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle. (Gesù)
37. Di che dovete affannarvi se Gesù vuol farvi pervenire alla patria celeste per i deserti o per i campi, quando e per gli uni e per gli altri si perverrà lo stesso alla beata eternità? Allontanate da voi ogni soverchia preoccupazione che nasce dalle prove con le quali il buon Dio vuole visitarvi; e se ciò non è possibile, allontanatene il pensiero ed in tutto vivete rassegnati ai divini voleri. (S. Pio da Pietrelcina)
38. Difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli. (Gesù)
39. Domandiamo anche noi al nostro caro Gesù l'umiltà, la fiducia e la fede della nostra cara santa Chiara; come lei preghiamo Gesù fervorosamente, abbandonandoci a lui, distaccandoci da questo menzognero apparato del mondo ove tutto è follia e vanità, tutto passa, solo Dio resta all'anima, se avrà saputo bene amarlo. (S. Pio da Pietrelcina)
40. Dopo l'ascensione di Gesù Cristo al cielo, Maria ardeva continuamente del più vivo desiderio di riunirsi a lui. Senza del suo divin Figliuolo, a lei sembrava di trovarsi nel più duro esilio. Quegli anni in cui dovette stare divisa da lui, furono per lei il più lento e penoso martirio, martirio d'amore che la consumava lentamente. (S. Pio da Pietrelcina)
41. Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano! (Gesù)
42. Gesù Bambino sia la stella che ti guidi lungo il deserto della vita presente. (S. Pio da Pietrelcina)
43. Gesù chiama i poveri e semplici pastori per mezzo degli angeli per manifestarsi ad essi. Chiama i sapienti per mezzo della stessa loro scienza. E tutti, mossi dall'interiore influsso della sua grazia, corrono a lui per adorarlo. Chiama tutti noi con le divine ispirazioni e si comunica a noi con la sua grazia. Quante volte egli ha amorosamente invitato anche noi? E noi con quale prontezza gli abbiamo corrisposto? Mio Dio, mi arrossisco e mi sento ripieno di confusione nel dover rispondere a sì fatta interrogazione. (S. Pio da Pietrelcina)
44. Gesù e l'anima tua d'accordo devono coltivare la vigna. A te il compito di togliere e trasportare pietre, strappare spine. A Gesù il compito di seminare, piantare, coltivare, innaffiare. Ma anche nel tuo lavoro c'è l'opera di Gesù. Senza di lui non puoi far nulla. (S. Pio da Pietrelcina)
45. Gesù fin dalla nascita ci addita la nostra passione, che è quella di disprezzare ciò che il mondo ama e cerca. (S. Pio da Pietrelcina)
46. Gesù mio, dolcezza mia, amor mio, amore che mi sostiene. (S. Pio da Pietrelcina)
47. Gesù mio, dolcezza, mia, e come posso vivere senza di te? Vieni sempre, Gesù mio, vieni, possiedi tu solo il mio cuore. (S. Pio da Pietrelcina)
48. Gesù mio, salva tutti; io mio offro vittima per tutti; rafforzami, prendi questo cuore, riempilo del tuo amore e poi comandami ciò che vuoi. (S. Pio da Pietrelcina)
49. Gesù nella vita non ti chiede di portare con lui la pesante croce, ma un piccolo pezzo della sua croce; pezzo che si compendia nei dolori umani. (S. Pio da Pietrelcina)
50. Gesù solo può comprendere che pena sia per me, allorché mi si prepara davanti la scena dolorosa del Calvario. È parimenti incomprensibile che sollievo si dà a Gesù non solo col compatirlo nei suoi dolori, ma quando trova un'anima che per amor suo gli chiede non consolazioni, ma sibbene di essere fatta partecipe dei suoi medesimi dolori. (S. Pio da Pietrelcina)
51. Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: "Seguimi". Ed egli si alzò e lo seguì. (S. Matteo Apostolo)
52. Gesù, che regnava in cielo con l'umanità santissima che aveva preso dalle viscere della Vergine, volle pure che la Madre sua non solo con l'anima, ma bene anche col corpo si riunisse a lui e dividesse appieno la sua gloria. E ciò era ben giusto e doveroso. Quel corpo che neppure un istante era stato schiavo del demonio e del peccato, non lo doveva essere neppure della corruzione. (S. Pio da Pietrelcina)
53. Gesù, ti sia sempre, ed in tutto, scorta, sostegno e vita! (S. Pio da Pietrelcina)
54. Gesù, ti voglio bene assai... È inutile che te lo ripeta, ti voglio bene, Amore, Amore! Tu solo!... A te solo lode... (S. Pio da Pietrelcina)
55. Gesù, tu vieni sempre in me. Con quale cibo ti devo alimentare?... Con l'amore! Ma il mio amore è fallace. Gesù, ti voglio bene assai. Supplisci al mio amore. (S. Pio da Pietrelcina)
56. Godo immensamente nel sentire che il Signore è sempre prodigo delle sue carezze con la tua anima. Lo so che soffri, ma la sofferenza non è forse il segno certo che Dio ti ama? Lo so che soffri, ma non è forse questa sofferenza il distintivo di ogni anima che ha scelto per sua porzione ed eredità un Dio ed un Dio crocifisso? Lo so che il tuo spirito è sempre avvolto nelle tenebre della prova, ma ti basti, mia buona figliola, il sapere che Gesù è con te ed in te. (S. Pio da Pietrelcina)
57. Guai al mondo per gli scandali! E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo! Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. (Gesù)
58. Guardate che nessuno vi inganni; molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno. (Gesù)
59. Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? (Gesù)
60. Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere. (Gesù)
61. Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. (Gesù)
62. Guardiamo con sentimento di commossa riconoscenza a quel sublime mistero che potentemente attrae il Cuore di Gesù verso la sua creatura; guardiamo alla grande degnazione con cui assunse le nostre medesime carni per vivere in mezzo a noi la misera vita della terra; raccogliamo le forze tutte dell'intelletto per considerare degnamente il tenace fervore e la durezza del suo apostolato, per rievocare gli orrori della sua passione e del suo martirio, per adorare il sangue suo... regalmente offerto fino all'ultima stilla per la redenzione del genere umano: e poi con umile fede, con lo stesso ardente amore ond'egli circonfonde e persegue la anime nostre, pieghiamo al suo piede la nostra fronte impura. (S. Pio da Pietrelcina)
63. Ha il nostro corpo questo difetto, che più gli si prodigano cure e conforti e più scopre necessità e bisogni. (Santa Teresa di Gesù)
64. Il campo della lotta tra Dio e satana è l'anima umana. È in essa che si svolge in ogni momento della vita. È necessario che l'anima dia libero accesso al Signore e sia da lui, in tutte le parti, fortificata con ogni sorta di armi; che la sua luce la irradi onde combattere le tenebre dell'errore; che sia rivestita di Gesù Cristo, della sua verità e giustizia, dello scudo della fede, della parola di Dio per vincere sì potenti nemici. Per essere rivestiti di Gesù Cristo è necessario morire a se stessi. (S. Pio da Pietrelcina)
65. Il cuore di Gesù sia il centro di tutte le tue ispirazioni. (S. Pio da Pietrelcina)
66. Il nobile amore di Gesù spinge ad operare grandi cose e suscita desideri di sempre maggiore perfezione. L'amore aspira a salire in alto, senza essere trattenuto da alcunché di terreno. Esige di essere libero e staccato da ogni affetto umano, cosicché non abbia ostacoli a scrutare nell'intimo, non subisca impacci per interessi temporali, non sia sopraffatto da alcuna difficoltà. (T. da Kempis)
67. In primo luogo tengo a dirti che Gesù ha bisogno di chi gema con lui per l'umana empietà, e per questo mi conduce per le vie dolorose di cui mi tieni parola nella tua. Ma sia sempre benedetta la sua carità, che sa mescolare il dolce con l'amaro e convertire in premio eterno le opere transitorie della vita. (S. Pio da Pietrelcina)
68. In quanto al tuo spirito stai tranquilla ed affida sempre più tutta te stessa a Gesù. Sforzati di uniformarti sempre ed in tutto alla divina volontà, sia nelle cose favorevoli che avverse, e non essere sollecita per il domani. (S. Pio da Pietrelcina)
69. In quanto alle prove spirituali, alle quali la paterna bontà del celeste Padre ti va assoggettando, ti prego di star rassegnata e possibilmente tranquilla alle assicurazioni di chi tiene il luogo di Dio, in cui ti ama e ti desidera ogni bene e nel cui nome di parla. Soffri, è vero, ma rassegnata; soffri, ma non temere, perché Dio è con te e tu non l'offendi, ma l'ami; soffri, ma credi pure che Gesù stesso soffre in te e per te e con te. Gesù non ti ha abbandonata quando fuggivi da lui, molto meno ti abbandonerà adesso, ed in seguito, che vuoi amarlo. Dio tutto può rigettare in una creatura, perché tutto sa di corruzione, ma non può giammai rigettare in essa il desiderio sincero di volerlo amare. Quindi se non vuoi convincerti ed essere sicura della celeste pietà per altri motivi, devi assicurarti almeno per questo e star tranquilla e lieta. (S. Pio da Pietrelcina)
70. Ingannevole e incostante è l'amore della creatura; fedele e durevole è l'amore di Gesù. Chi s'attacca alla creatura cadrà con la creatura, che facilmente vien meno; chi abbraccia Gesù troverà saldezza per sempre. (T. da Kempis)
71. Io non cesso d'implorarvi da Gesù le benedizioni, e pregare il Signore di trasfigurarvi intieramente in lui. O figliuole mie! Quanto è bello il suo volto e dolci i suoi occhi, e quanto buona cosa è lo stare accanto a lui sul monte della sua gloria! Ivi dobbiamo collocare i nostri desideri tutti e le nostre affezioni. Noi siamo, contro ogni nostro merito, sui gradini del Tabor, avendo ferma risoluzione di ben servire ed amare la sua divina bontà. (S. Pio da Pietrelcina)
72. Io non mi stancherò di pregare Gesù. È vero che le mie preghiere sono degne piuttosto di castigo che di premio, perché troppo ho disgustato Gesù con i miei innumerevoli peccati; ma alla fine Gesù si muoverà a pietà di me. (S. Pio da Pietrelcina)
73. Io non sono come mi ha fatto il Signore, ma sento che mi dovrei sforzare di più a fare un atto di superbia che un atto di umiltà. Perché l'umiltà è la verità, e la verità è che io sono nulla, e tutto quello che di buono è in me, è di Dio. E spesso noi sciupiamo anche quello che di buono Dio ha messo in noi. Quando vedo che la gente a me chiede qualche cosa, non penso a quello che posso dare, ma a quello che non so dare, e per cui tante anime restano sitibonde, per non avere io saputo dare loro il dono di Dio. Pensare che ogni mattina Gesù fa l'innesto di sé in noi, ci pervade tutti, ci dona tutto, dovrebbe dunque spuntare in noi il ramo o il fiore dell'umiltà. Viceversa, il diavolo, che non può innestarsi in noi così profondamente come Gesù, ecco che fa subito germogliare i suoi virgulti di superbia. Questo non ci fa onore. Bisogna dunque combattere e sforzarci di salire. È vero: in cima non arriveremo mai senza un incontro con Dio. Per incontrarci, noi dobbiamo salire e lui scendere. Ma quando non ne possiamo più, allora, nella fermata, umiliamoci e in questa umiltà ci incontreremo con Dio, perché egli discende nel cuore umile. (S. Pio da Pietrelcina)
74. Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che è in me e non porta frutto, Egli lo recide, e ogni tralcio che porta frutto lo rimonda, perché ne produca ancora di più. Come il tralcio non può portare frutto da sé medesimo, se non rimane unito alla vite, così neppure voi se non rimanete in me. (Gesù)
75. Io sono la vite e voi i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta abbondanti frutti, perché, senza di me, non potete far nulla. Chi non rimane in me, è gettato via come un tralcio sterile e inaridisce: e vien raccolto poi e gettato ad ardere nel fuoco. (Gesù)
76. La lucerna del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra! (Gesù)
77. La preghiera è la migliore arma che abbiamo; è una chiave che apre il cuore di Dio. Devi parlare a Gesù anche col cuore, oltre che col labbro; anzi, in certi contingenti, devi parlargli soltanto col cuore. (S. Pio da Pietrelcina)
78. La vita non è che una perpetua reazione contro se stessi e non si schiude in bellezza, che a prezzo del dolore. Tenete sempre compagnia a Gesù nel Getsemani ed egli saprà confortarvi nelle ore angosciose che verranno. (S. Pio da Pietrelcina)
79. L'anima cristiana non fa passare mai giorno senza meditare la passione di Gesù Cristo. (S. Pio da Pietrelcina)
80. Lascia le vanità alla gente vana; e tu attendi invece a quello che ti ha comandato Iddio. Chiudi dietro di te la tua porta, chiama a te Gesù, il tuo diletto, e resta con lui nella cella; ché una sì grande pace altrove non la troverai. Se tu non uscirai e nulla sentirai dal chiasso mondano, resterai più facilmente in una pace perfetta. (T. da Kempis)
81. Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli. (Gesù)
82. L'umanità vuole la sua parte. Anche Maria, la Madre di Gesù, sapeva che attraverso la morte di lui si operava la redenzione del genere umano, eppure ella stessa ha pianto e sofferto, e quanto sofferto. (S. Pio da Pietrelcina)
83. Mi sento proprio schiantarmi il cuore dal petto nel sentire le tue sofferenze, e non so cosa farei per vederti sollevata. Ma perché agitarti tanto? Perché smani? E via, figliuola mia, mai ho visto regalarti tanti gioielli da Gesù come adesso. Mai ti ho vista così cara a Gesù come adesso. Dunque di che temi, tremi e paventi? Il tuo timore e tremore è simile a quello di un bambino che sta in braccio alla mamma. Dunque è timore sciocco ed inutile il tuo. (S. Pio da Pietrelcina)
84. Nella vita spirituale più si corre e meno si fatica; anzi, la pace, preludio all'eterno gaudio, s'impossesserà di noi e saremo felici e forti a misura che vivendo in questo studio, faremo vivere Gesù in noi, mortificando noi stessi. (S. Pio da Pietrelcina)
85. Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona. (Gesù)
86. Non affannatevi dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. (Gesù)
87. Non affannatevi per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena. (Gesù)
88. Non allontanarti dall'altare senza versare lagrime di dolore e di amore per Gesù, crocifisso per la tua eterna salute. La Vergine Addolorata ti terrà compagnia e ti sarà di dolce ispirazione. (S. Pio da Pietrelcina)
89. Non c'è ebreo né greco, non c'è schiavo né uomo libero, non c'è né uomo né donna, ma siete tutti insieme uno solo in Cristo Gesù. (S. Paolo)
90. Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi. (Gesù)
91. Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. (Gesù)
92. Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. (Gesù)
93. Non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno. (Gesù)
94. Non ho oro, né argento, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, alzati e cammina. (S. Pietro)
95. Non quello che entra nella bocca rende impuro l'uomo, ma quello che esce dalla bocca rende impuro l'uomo!. (Gesù)
96. Non temere sul tuo spirito: sono scherzi, predilezioni e prove dello Sposo celeste, che vuole assomigliarti a lui. Gesù guarda le disposizioni ed i buoni voleri dell'anima tua, che sono ottimi; e questi accetta e premia, e non già la tua impossibilità e incapacità. Quindi stai tranquilla. (S. Pio da Pietrelcina)
97. Non temete coloro che uccidono il corpo e non possono uccidere l'anima, ma temete colui che può mandare l'anima e il corpo all'inferno. (Gesù)
98. Non tentare il Signore Dio tuo. (Gesù)
99. Non ti lamenterai mai delle offese, da qualunque parte ti vengono fatte, ricordandoti che Gesù venne saturato di obbrobri dalla malizia degli uomini che egli stesso aveva beneficato. Scuserai tutti con la carità cristiana, tenendo innanzi gli occhi l'esempio del divino Maestro che scusò persino i suoi crocifissori dinanzi al Padre suo. (S. Pio da Pietrelcina)
100. Non ti perdere di coraggio se ti tocca lavorare molto e raccogliere poco. Se pensassi quanto costa un'anima sola a Gesù, non faresti lamento alcuno. (S. Pio da Pietrelcina)
101. Non ti spaventino le molte insidie di questa bestia infernale: Gesù, che è sempre con voi e che combatterà con voi e per voi, non permetterà giammai che voi possiate venire contraffatta e vinta. (S. Pio da Pietrelcina)
102. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il padrone; vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutto quello che ho udito dal Padre mio. (Gesù)
103. Non vi sforzate di vincere le vostre tentazioni perché questo sforzo le fortificherebbe; disprezzatele e non vi ci trattenete sopra; rappresentate nelle vostre immaginazioni Gesù Cristo crocifisso tra le vostre braccia e sopra i vostri petti, e dite baciando più volte il suo costato: "Ecco la mia speranza, ecco la viva sorgente della mia felicità! Io vi terrò stretto, o mio Gesù, e non vi lascerò finché non mi abbiate posto in luogo di sicurezza" (S. Pio da Pietrelcina)
104. O Maria, mamma dolcissima dei sacerdoti, mediatrice e dispensatrice di tutte le grazie, dal profondo del mio cuore ti prego, ti supplico e ti scongiuro a ringraziare oggi, domani, sempre, Gesù il frutto benedetto del tuo seno. (S. Pio da Pietrelcina)
105. Ogni volta che vai a Messa, immaginati di salire tu pure con Gesù il Calvario e di essere spettatore della Passione e della Morte di Gesù Cristo. (G. Nardi)
106. Oh, Dio! Fatti sempre più sentire al povero mio cuore e compi in me l'opera da te incominciata. Sento intimamente una voce che assiduamente mi dice: "Santificati e santifica". Ebbene, mia carissima, io ciò voglio, ma non so da dove incominciare. Aiutami tu pure; so che Gesù ti vuole tanto bene e lo meriti. Dunque parlagli per me, che mi faccia la grazia di essere un figlio meno indegno di san Francesco, che possa essere di esempio ai miei confratelli in modo che il fervore continui sempre e si accresca sempre più in me, da far di me un perfetto cappuccino. (S. Pio da Pietrelcina)
107. Oh, se avessi infiniti cuori, tutti i cuori del cielo e della terra, della Madre tua o Gesù, tutti li offrirei a Te!... (S. Pio da Pietrelcina)
108. Per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? (Gesù)
109. Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello. (Gesù)
110. Perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? (Gesù)
111. Piacesse a Dio che si ravvedessero queste povere creature e ritornassero davvero a lui! Per queste persone bisogna essere tutte viscere di madre e per queste bisogna avere somma cura, poiché Gesù ci fa sapere che in cielo si fa più festa per un peccatore pentito, che per la perseveranza di novantanove giusti. È veramente confortante questa sentenza del Redentore per tante anime che disgraziatamente peccarono e poi vogliono ravvedersi e tornare a Gesù. (S. Pio da Pietrelcina)
112. Povere sventurate quelle anime che si gettano nel turbinio delle preoccupazioni mondane; più esse amano il mondo, più le loro passioni si moltiplicano, più i loro desideri si accendono, più si trovano incapaci ai loro progetti; ed ecco le inquietudini, le impazienze, gli urti terribili che spezzano i loro cuori, che non palpitano di carità e di santo amore. Preghiamo per queste anime disgraziate, miserabili, che Gesù le perdoni e le tragga con la sua infinita misericordia a sé. (S. Pio da Pietrelcina)
113. Preferirei mille croci, anzi ogni croce mi sarebbe dolce e leggera, se non avessi questa prova, di sentirmi cioè sempre nell'incertezza di piacere al Signore nelle mie operazioni... È doloroso vivere così... Mi rassegno, ma la rassegnazione, il mio fiat mi sembra così freddo, vano!... Che mistero! Gesù deve pensarci lui solo. (S. Pio da Pietrelcina)
114. Principalmente devi insistere sulla base della giustizia cristiana e sul fondamento della bontà, sulla virtù, ossia, di cui esplicitamente Gesù si porge a modello, voglio dire: l'umiltà (Mt. 11, 29). Umiltà interna ed esterna, ma più interna che esterna, più sentita che mostrata, più profonda che visibile. Stimati, o mia dilettissima figliuola, quale sei in verità: un nulla, una miseria, una debolezza, una fonte di perversità senza limiti od attenuanti, capace di convertire il bene in male, di abbandonare il bene per il male, di attribuirti il bene o giustificarti nel male e, per amor dello stesso male, di disprezzare il sommo Bene. (S. Pio da Pietrelcina)
115. Quando entri in Chiesa guarda subito ove si trova la lampada eucaristica. E' quello il segnale che in quell'altare, nel tabernacolo, si trova il Santissimo Sacramento. Dirigi là i tuoi passi, inginocchiati, e prega. Gesù vivo e vero, prigioniero d'amore, ti attende. (G. Nardi)
116. Quando si passa dinanzi a una immagine della Madonna bisogna dire: "Ti saluto, o Maria. Saluta Gesù da parte mia" (S. Pio da Pietrelcina)
117. Questo mio cuore è tuo... Gesù mio, prendi allora questo mio cuore, riempilo del tuo amore e poi comandami quel che vuoi. (S. Pio da Pietrelcina)
118. Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio. (Gesù)
119. Ricordati di Gesù, mitis et humilis corde. L'irascimini et nolite peccare è dei santi. Io non mi sono mai pentito della dolcezza usata, ma mi sono sentito un rimorso di coscienza e mi sono dovuto confessare, quando ho usato un po' di durezza. Però, quando dico mitezza, non dico quella che lascia tutto andare. Quella no! Ma intendo quella che rende dolce la disciplina, la quale non va mai trascurata. (S. Pio da Pietrelcina)
120. Ricordiamoci che il Cuore di Gesù ci ha chiamati non solo per la nostra santificazione, ma anche per quella delle altre anime. Egli vuole essere aiutato nella salvezza delle anime. (S. Pio da Pietrelcina)
121. Se dobbiamo aver pazienza a sopportare le miserie altrui, tanto più dobbiamo sopportare noi stessi. Nelle tue quotidiane infedeltà umiliati, umiliati sempre. Quando Gesù ti vedrà umiliato fino a terra, ti stenderà la mano e penserà lui stesso ad attirarti fino a sé. (S. Pio da Pietrelcina)
122. Se Gesù si manifesta, ringraziatelo; e se si occulta, ringraziatelo pure; tutto è scherzo d'amore. La Vergine clemente e pia continui ad ottenervi dalla ineffabile bontà del Signore la forza di sostenere sino alla fine tante prove di carità che vi dona. Io mi auguro che arriverete a spirare con Gesù sulla Croce; e possiate in lui dolcemente esclamare: "Consummatum est" (S. Pio da Pietrelcina)
123. Se il tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non ascolterà neanche l'assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano. (Gesù)
124. Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna. (Gesù)
125. Se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna. (Gesù)
126. Se non mangerete la carne del Figliolo dell'Uomo e non berrete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna, ed io lo risusciterò nell'ultimo giorno. (Gesù)
127. Se non ti è concesso di poterti trattenere a lungo in preghiera, in letture, ecc., non devi per questo sconfortarti. Finché avrai Gesù sacramentato ogni mattina, devi stimarti fortunatissima. Nel corso del giorno, quando non ti è permesso di fare altro, chiama Gesù, anche in mezzo a tutte le tue occupazioni, con gemito rassegnato dell'anima ed egli verrà e resterà sempre unito con l'anima mediante la sua grazia ed il suo santo amore. Vola con lo spirito dinanzi al tabernacolo, quando non ci puoi andare col corpo, e là sfoga le ardenti brame e parla e prega ed abbraccia il Diletto delle anime meglio che se ti fosse dato di riceverlo sacramentalmente. (S. Pio da Pietrelcina)
128. Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. (Gesù)
129. Se soffri con rassegnazione al suo volere tu non l'offendi ma lo ami. E il tuo cuore avrà grande conforto se pensi che nell'ora del dolore Gesù stesso soffre in te e per te. Egli non ti ha abbandonato quando fuggivi da lui; perché dovrebbe abbandonarti ora che nel martirio dell'anima tua gli dai prove d'amore? (S. Pio da Pietrelcina)
130. Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta? Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. (Gesù)
131. Se voi domandate qualche cosa al Padre mio nel mio nome, Egli ve la darà. (Gesù)
132. Seguitemi, vi farò pescatori di uomini. (Gesù)
133. Senti, Mammina, io ti voglio bene più di tutte le creature della terra e del cielo... dopo Gesù, s'intende... ma ti voglio bene. (S. Pio da Pietrelcina)
134. Sentirete parlare di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine. Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi; ma tutto questo è solo l'inizio dei dolori. (Gesù)
135. Sì, benedico ben di cuore all'opera di catechizzare i fanciulli, che sono i fiorellini prediletti di Gesù. Benedico pure l'opera zelatrice delle opere missionarie. (S. Pio da Pietrelcina)
136. Sì, io amo la croce, la croce sola; l'amo perché la vedo sempre alle spalle di Gesù. (S. Pio da Pietrelcina)
137. Signore Gesù, chiama qualcuno dei nostri giovani per consacrarlo tutto a te. Il tuo amore riscaldi la sua vocazione fin dal suo nascere e la faccia crescere e perseverare sino alla fine. (Giovanni Paolo II)
138. Sii un buon soldato di Gesù Cristo! (S. Paolo)
139. Soffro e soffro assai; ma grazie al buon Gesù sento ancora un po' di forza; e di che cosa non è capace la creatura aiutata da Gesù? (S. Pio da Pietrelcina)
140. Sono ben compreso, figliuola mia, che il tuo Calvario ti si fa sempre più doloroso. Ma pensa che sul Calvario Gesù ha operato la nostra redenzione e sul Calvario deve compiersi la salvezza delle anime redente. (S. Pio da Pietrelcina)
141. Sono tutto di ognuno. Ognuno può dire: "Padre Pio è mio". Io amo tanto i miei fratelli di esilio. Amo i miei figli spirituali al pari dell'anima mia e più ancora. Li ho rigenerati a Gesù nel dolore e nell'amore. Posso dimenticare me stesso, ma non i miei figli spirituali, anzi assicuro che quando il Signore mi chiamerà, io gli dirò: "Signore, io resto alla porta del paradiso; vi entro quando ho visto entrare l'ultimo dei miei figli". Soffro tanto per non poter guadagnare tutti miei i fratelli a Dio. In certi momenti sto sul punto di morire di stretta al cuore nel vedere tante anime sofferenti senza poterle sollevare e tanti fratelli alleati con satana. (S. Pio da Pietrelcina)
142. Tacere del tutto è più facile che evitare le intemperanze del discorrere, come è più facile stare chiuso in casa che sapersi convenientemente controllare fuori casa. Perciò colui che vuole giungere alla spiritualità interiore, deve, insieme con Gesù, ritirarsi dalla gente. (T. da Kempis)
143. Tieniti sempre stretta alla santa Chiesa cattolica, perché ella solo ti può dare la vera pace, perché ella sola possiede Gesù sacramentato, che è il vero principe della pace. (S. Pio da Pietrelcina)
144. Tu che hai responsabilità di anime prova con amore, con molto amore, con tutto l'amore, esaurisci l'amore; e se ciò è inutile... mazzàte, perché Gesù che ci è di modello, ci ha insegnato ciò, creando il paradiso ma anche l'inferno. (S. Pio da Pietrelcina)
145. Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti. (Gesù)
146. Tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo. (Gesù)
147. Vano e di breve durata è il conforto che viene dagli uomini; santo e puro è quello che la verità fa sentire dal di dentro. L'uomo pio si porta con sé, dappertutto, il suo consolatore, Gesù, e gli dice: o Signore Gesù, stammi vicino in ogni luogo e in ogni tempo. (T. da Kempis)
148. V'ho dato l'esempio affinché, come ho fatto io, facciate anche voi! (Gesù)
149. Vi scongiuro, per la mansuetudine di Gesù e per le viscere di misericordia del Padre celeste, a non mai raffreddarvi nella via del bene. Correte sempre e non mai vogliate fermarvi, sapendo che in questa strada lo star fermo equivale al ritorno sui propri passi. (S. Pio da Pietrelcina)
150. Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. (Gesù)
151. Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli. (Gesù)
152. Vedete! Gesù Cristo ha disarmato per sempre gli eserciti quando ha detto: "rimetti la spada nel fodero, perché chi di spada ferisce, di spada perisce". Ma noi cristiani non siamo stati capaci di fare entrare nelle coscienze questo insegnamento di Gesù. Diventate voi la coscienza critica del mondo. Diventate sovversivi. (Don Tonino Bello)
153. A Gesù piace mostrarmi il solo cammino che conduca alla fornace divina, cioè l'abbandono del bambino il quale si addormenta senza paura tra le braccia di suo Padre. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
154. Affinché l'amore sia soddisfatto pienamente, bisogna che si abbassi, che si abbassi fino al niente, per trasformare in fuoco questo niente. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
155. Capisco così bene che soltanto l'amore può renderci graditi al Signore, da costituire esso la mia unica ambizione. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
156. Come il genio di Cristoforo Colombo gli fece intuire che esisteva un mondo nuovo, allorché nessuno ci pensava, così io sentivo che un'altra terra mi avrebbe servito un giorno di stabile dimora. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
157. Conosco la mia miseria e la mia debolezza, ma so anche quanto piaccia ai cuori nobili, generosi, far del bene, perciò, vi supplico, beati abitanti del cielo, vi supplico di adottarmi come figlia. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
158. Da lungo tempo ho capito che il buon Dio non ha bisogno di nessuno (ancor meno di me che di altri) per far del bene sulla terra. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
159. Dandosi a Dio, il cuore non perde la sua tenerezza naturale, anzi, questa tenerezza cresce divenendo più pura e più divina. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
160. È impossibile alla parola umana ridire cose che il cuore può appena intuire. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
161. Ecco ciò che Gesù esige da noi, non ha bisogno affatto delle nostre opere, ma soltanto del nostro amore, perché questo Dio stesso che dichiara di non aver bisogno di dirci se ha fame, non ha esitato a mendicare un po' d'acqua dalla Samaritana. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
162. Esiste un Cielo e che questo Cielo è popolato di anime che mi amano, che mi guardano come loro figlia. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
163. Esistono davvero anime senza fede, le quali per l'abuso delle grazie hanno perduto questo tesoro immenso, sorgente delle sole gioie pure e vere. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
164. Gesù non chiede grandi azioni, bensì soltanto l'abbandono e la riconoscenza. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
165. Gesù, Gesù, se è tanto delizioso il desiderio di amarti, che sarà possederti, godere del tuo amore? (Santa Teresa di Gesù Bambino)
166. Gesù, se volessi scrivere tutti i miei desideri, dovrei prendere il tuo libro di vita, lì sono narrate le azioni di tutti i Santi, e quelle azioni vorrei averle compiute per te. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
167. Il buon Dio non può ispirare desideri inattuabili, perciò posso, nonostante la mia piccolezza, aspirare alla santità. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
168. Il velo della fede … non è più un velo per me, è un muro che si alza fino ai cieli e copre le stelle. Quando canto la felicità del Cielo, il possesso eterno di Dio, non provo gioia alcuna, perché canto semplicemente ciò che voglio credere. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
169. Il vostro comandamento, poiché mi dà la sicurezza che la volontà vostra è di amare in me tutti coloro che voi mi comandate di amare. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
170. La Carità è la via per eccellenza che conduce sicuramente a Dio. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
171. La carità perfetta consiste nel sopportare i difetti degli altri, non stupirsi delle loro debolezze, edificarsi dei minimi atti di virtù che essi praticano, ma soprattutto ho capito che la carità non deve restare affatto chiusa nel fondo del cuore. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
172. L'amore racchiude tutte le vocazioni, che l'amore è tutto, che abbraccia tutti i tempi e tutti i luoghi, in una parola che è eterno. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
173. L'amore si paga soltanto con l'amore (Santa Teresa di Gesù Bambino)
174. L'amore solo fa agire le membra della Chiesa, che, se l'amore si spegnesse, gli apostoli non annuncerebbero più il Vangelo, i martiri rifiuterebbero di versare il loro sangue... Capii che l'amore racchiude tutte le vocazioni, che l'amore è tutto, che abbraccia tutti i tempi e tutti i luoghi, in una parola che è eterno. Allora, nell'eccesso della mia gioia delirante, esclamai: Gesù, Amore mio, la mia vocazione l'ho trovata finalmente, la mia vocazione è l'amore! (Santa Teresa di Gesù Bambino)
175. Mi sembra ora che niente m'impedisca di partire, perché non ho più grandi desideri, se non quello di amare sino a morire di amore. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
176. Mio Dio! Trinità beata, desidero amarvi e farvi amare, lavorare per la glorificazione della santa Chiesa, salvando le anime che sono sulla terra e liberando quelle che sono nel purgatorio. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
177. Nel cuore della Chiesa mia Madre, io sarò l'amore. Così, sarò tutto... e il mio sogno sarà attuato! (Santa Teresa di Gesù Bambino)
178. Non ho altri mezzi per provarti il mio amore, se non gettar dei fiori, cioè non lasciar sfuggire alcun piccolo sacrificio, alcuna premura, alcuna parola, e profittare di tutte le cose piccole, e farlo per amore. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
179. Non ho bisogno di crescere, al contrario bisogna che resti piccola, che lo divenga sempre più. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
180. Poiché prendono per imperfezione i miei piccoli atti di virtù, potranno altrettanto bene ingannarsi prendendo per virtù ciò che è soltanto imperfezione. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
181. Pur non avendo il godimento della fede, mi sforzo tuttavia di compierne le opere. Credo di aver compiuto più atti di fede da un anno, che non in tutta la vita. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
182. Quando canto la felicità del Cielo, il possesso eterno di Dio, non provo gioia alcuna, perché canto semplicemente ciò che voglio credere. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
183. Quando il nemico mi provoca, mi conduco da valoroso; sapendo che la viltà consiste proprio nel battersi in duello, volgo la schiena all'avversario senza degnarlo di uno sguardo; corro verso il mio Gesù, gli dico che sono pronta a versar fino all'ultima stilla di sangue per testimoniare che esiste un Cielo. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
184. Questa fiaccola rappresenti la carità la quale deve illuminare, rallegrare, non soltanto coloro che mi sono più cari, ma tutti coloro che sono nella casa, senza eccettuar nessuno. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
185. Se qualche volta cado per mia debolezza, il vostro sguardo divino purifichi subito la mia anima consumando tutte le mie imperfezioni, come il fuoco che trasforma ogni cosa in se stesso. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
186. Sento la vocazione del sacerdote. Con quale amore, Gesù, ti porterei nelle mie mani quando, alla mia voce, discenderesti dal Cielo! Con quale amore ti darei alle anime! (Santa Teresa di Gesù Bambino)
187. Senza mostrarsi, senza udir la sua voce, Gesù m'istruisce nell'intimo: non è per mezzo dei libri, perché non capisco quello che leggo, ma talvolta una parola come questa che ho trovato alla fine dell'orazione (dopo essere rimasta nel silenzio e nell'aridità) viene a consolarmi: Ecco il maestro che ti do, ti insegnerà tutto quello che devi fare. Voglio farti leggere nel libro di vita, ov'è contenuta la scienza di Amore. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
188. Si ammette che dappertutto sulla terra esistano eccezioni, soltanto Iddio non ha il diritto di farne! (Santa Teresa di Gesù Bambino)
189. Sono ben rare le anime che non misurino la potenza divina secondo i loro corti pensieri. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
190. Tutto è bene, quando si cerca soltanto la volontà di Gesù. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
191. Voglio cercare il mezzo di andare in Cielo per una via ben diritta, molto breve, una piccola via tutta nuova. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
192. Vorrei anch'io trovare un ascensore per innalzarmi fino a Gesù, perché sono troppo piccola per salire la dura scala della perfezione. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
193. Che tu creda o no che Gesù era Dio, devi ammettere che era un eccellente economista politico. (George Bernard Shaw)




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