- AFORISMI E CITAZIONI - 'far'

1. A can che lecca cenere non gli fidar farina. (Proverbio)
2. A certe persone farebbe bene se potessero allontanarsi da se stesse (Seneca)
3. A chi non vuol far fatiche, il terren produce ortiche. (Proverbio)
4. A donna alla finestra non far festa. (G. Verga)
5. A lui devi far ricorso negli assalti del nemico, in lui devi sperare e da lui ti devi aspettare ogni bene. Non ti fermare volontariamente su ciò che il nemico ti presenta. Ricordati che vince chi fugge; e tu devi ai primi movimenti di avversione contro di quelle persone ritrarne il pensiero e far ricorso a Dio. Davanti a lui piega il tuo ginocchio e con umiltà grandissima ripeti questa breve preghiera: "Abbi misericordia di me, che sono una povera inferma". Di poi alzati e con santa indifferenza prosegui le tue faccende. (S. Pio da Pietrelcina)
6. A un ricco faccia garanzia un ricco; a un povero chiunque può fare garanzia. (Dalle leggi delle XII tavole)
7. A un uomo gretto non conviene la ricchezza, a che servono gli averi a un uomo avaro? Chi accumula a forza di privazioni accumula per altri, con i suoi beni faran festa gli estranei. (Siracide)
8. Abbi pazienza nel perseverare in questo santo esercizio del meditare e contentati di cominciare a piccoli passi, finché abbi gambe per correre, e meglio ali per volare; contentati di fare l'ubbidienza, la quale non è mai una piccola cosa per un'anima, la quale ha scelto Dio per sua porzione e rassegnati di essere per ora una piccola ape di nido che ben presto diventerà una grande ape abile a fabbricare il miele. Umiliati sempre ed amorosamente davanti a Dio ed agli uomini, perché Dio parla veramente a chi tiene il suo cuore umile dinanzi a Lui. (S. Pio da Pietrelcina)
9. Accasa una figlia e avrai compiuto un grande affare; ma sposala a un uomo assennato. (Siracide)
10. Ah! Che è una grande grazia, mia brava figliola, l'incominciare a servire questo buon Dio mentre che la floridezza dell'età ci rende suscettibili di qualunque impressione! Oh! Come il dono è gradito, quando si offrono i fiori coi primi frutti dell'albero. E quale cosa potrà trattenerti dal fare una totale offerta di tutta te stessa al buon Dio col deciderti una buona volta per sempre a dare un calcio al mondo, al demonio ed alla carne, ciò che con tanta risolutezza fecero per noi i nostri padrini al battesimo? Forse che il Signore non merita da te questo sacrificio? (S. Pio da Pietrelcina)
11. Alcuni si immergono nei piaceri e, abituatisi, non ne possono più fare a meno e sono davvero infelici perché arrivano al punto che per loro il superfluo diventa necessario. (Seneca)
12. All'assente e al morto non voler far torto. (Proverbio)
13. Amare e disamare non sta a chi lo vuol fare. (G. Verga)
14. Amiamo Gesù per la sua grandezza divina, per la sua potenza nel cielo e sulla terra, per i suoi meriti infiniti, ma anche e soprattutto per ragioni di gratitudine. Se egli fosse stato con noi meno buono, più severo; quanto meno avremmo peccato!... Ma il peccato, quando è seguito dal dolore profondo di averlo commesso, dal proponimento reale di non ripeterlo più, dalla sensazione viva del gran male che con esso abbiamo arrecato alla misericordia di Dio; quando, lacerate le più dure fibre del cuore, riesce a far scaturire da queste lacrime cocenti di pentimento e di amore, il peccato stesso, figliuolo mio, diventa allora un gradino che si avvicina, che ci innalza, che più sicuramente ci conduce a lui. (S. Pio da Pietrelcina)
15. Anche voi - medici - siete venuti al mondo, come sono venuto io, con una missione da compiere. Badate: vi parlo di doveri in un momento in cui tutti parlano di diritti... Voi avete la missione di curare il malato; ma se al letto del malato non portare l'amore, non credo che i farmaci servano molto... L'amore non può fare a meno della parola. Voi come potreste esprimerlo se non con parole che sollevino spiritualmente il malato?... Portate Dio ai malati; varrà di più di qualsiasi altra cura. (S. Pio da Pietrelcina)
16. Antipasti di 2000 anni fa - Meduse e uova. Mammelle di scrofa farcite con ricci di mare. Patina di cervella con latte e uova. Funghi bolliti con salsa pepata di pesce. Ricci di mare con salsa di spezie, miele, olio e uova. (Apicio)
17. Ascolta la voce della tua coscienza, che ti dice di fare il bene e di evitare il male. Prima di agire, interroga questo giudice infallibile, che hai dentro di te. (G. Nardi)
18. Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. (Gesù)
19. Bere senza sete e fare l'amore in ogni stagione sono le uniche cose che distinguono l'uomo dagli altri animali. (C. De Beaumarchais)
20. Bisogna essere forti per diventare grandi: ecco il nostro dovere. La vita è una lotta dalla quale non possiamo ritrarci, ma bisogna trionfarvi. (S. Pio da Pietrelcina)
21. Bisogna scegliere nella vita tra il guadagnare denaro e lo spenderlo. Non si ha il tempo per fare tutt'e due le cose (Edouard Bourdet)
22. Bisognerebbe fare un lungo esame di coscienza prima di pensare a criticare gli altri. (Molière)
23. Bisognerebbe sposare soltanto una donna bellissima, altrimenti non c'è speranza di disfarsene. (Danny Kaye)
24. Certe dolcezze interiori sono roba da bambini! Non sono segno di perfezione. Non dolcezze, dolore ci vuole. Le aridità, la svogliatezza, l'impotenza, questi sono i segni di un amore vero. Il dolore è piacevole. L'esilio è bello, perché si soffre e possiamo così dare a Dio qualche cosa. Il dono del nostro dolore, delle nostre sofferenze è una gran cosa, che non possiamo fare in paradiso. (S. Pio da Pietrelcina)
25. Certi animali, per non essere scovati, confondono le loro orme intorno alla tana: devi fare lo stesso, altrimenti non mancheranno i seccatori. (Seneca)
26. Che altro ti dirò? La grazia e pace dello Spirito Santo sia sempre nel mezzo del tuo cuore. Metti questo cuore nel costato aperto del Salvatore ed uniscilo a questo re dei nostri cuori, che in essi sta come in suo trono reale per ricevere l'omaggio e l'obbedienza di tutti gli altri cuori, tenendo così la porta aperta, acciocché ciascuno possa accostarsi per avere sempre ed a qualunque ora udienza; e quando il tuo gli parlerà, non ti dimenticare, mia carissima figliuola, di fargli parlare ancora in favore del mio, acciocché la sua divina e cordiale maestà lo renda buono, ubbidiente, fedele e meno meschino di quello che è. (S. Pio da Pietrelcina)
27. Che cosa poso fare io? Tutto viene da Dio. Io sono ricco di una sola cosa, d'una infinita miseria. (S. Pio da Pietrelcina)
28. Chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? (Gesù)
29. Chi è pienamente nella pace non sospetta di alcuno. Invece chi è inquieto e turbato sta sempre in agitazione per vari sospetti. Non è tranquillo lui, né permette agli altri di esserlo; dice sovente cose che non dovrebbe dire e tralascia cose che più gli converrebbe fare; sta attento a ciò che dovrebbero fare gli altri, e trascura ciò a cui sarebbe tenuto lui stesso. Sii dunque zelante, innanzi tutto , con te stesso; solo così potrai essere giustamente zelante con il tuo prossimo. (T. da Kempis)
30. Chi far dei fatti vuole, suol fare poche parole. (Proverbio)
31. Chi ha tempo non aspetti tempo. Non rimandiamo al domani ciò che oggi possiamo fare. Del bene di poi sono riboccanti le fosse...; e poi chi dice a noi che domani vivremo? Ascoltiamo la voce della nostra coscienza, la voce del real profeta: Oggi se udirete la voce del Signore, non vogliate otturare il vostro orecchio. Sorgiamo e tesoreggiamo, che solo l'istante che fugge è in nostro dominio. Non frapponiamo tempo fra istante ed istante, ché questo non è in nostro possesso. (S. Pio da Pietrelcina)
32. Chi non medita può fare come colui che non si specchia mai, e che quindi non si cura di uscire ordinato, poiché può essere imbrattato senza saperlo. La persona che medita e rivolge il suo pensiero a Dio, che è lo specchio della sua anima, cerca di conoscere i suoi difetti, tenta di correggerli, si modera negli impulsi, e rimette la sua coscienza a posto. (S. Pio da Pietrelcina)
33. Chi punge un occhio lo farà lacrimare; chi punge un cuore ne scopre il sentimento. (Siracide)
34. Chi si ricorderà di te, dopo che sarai scomparso, e chi pregherà per te? Fai, o mio caro, fai ora tutto quello che sei in grado di fare, perché non conosci il giorno della tua morte; né sai che cosa sarà di te dopo. (T. da Kempis)
35. Chi vuole comprendere pienamente e gustare le parole di Cristo deve fare in modo che tutta la sua vita si modelli su Cristo. Che ti serve saper discutere profondamente della Trinità, se non sei umile, e perciò alla Trinità tu dispiaci? Invero, non sono le profonde dissertazioni che fanno santo e giusto l'uomo; ma è la vita virtuosa che lo rende caro a Dio. Preferisco sentire nel cuore la compunzione che saperla definire. (T. da Kempis)
36. Ci conviene di far sforzi grandi per divenire santi e prestar servigi grandi a Dio ed al prossimo. (S. Pio da Pietrelcina)
37. Ci sono alcuni che stanno, essi, nella pace e mantengono pace anche con gli altri. Ci sono invece alcuni che non stanno in pace essi, né lasciano pace agli altri: pesanti con il prossimo, e ancor più con se stessi. Ci sono poi alcuni che stanno essi nella pace e si preoccupano di condurre alla pace gli altri. La verità è che la vera pace, in questa nostra misera vita, la dobbiamo far consistere nel saper sopportare con umiltà, piuttosto che nel non avere contrarietà. Colui che saprà meglio sopportare, conseguirà una pace più grande. (T. da Kempis)
38. Ci sono caratteri che per star bene devono far star male gli altri. (Alessandro Morandotti)
39. Ci sono corde nel cuore umano che sarebbe meglio non fare vibrare. (Charles Dickens)
40. Ci sono due tragedie nella vita: non riuscire a soddisfare un desiderio e soddisfarlo. (Oscar Wilde)
41. Ci sono solo due tipi di donne, quelle semplici e quelle che si truccano. Le donne semplici sono molto utili. Se vuoi farti la reputazione di persona rispettabile, devi solo uscire con loro a cena. Le altre donne sono molto affascinanti, ma commettono un errore: si truccano per cercare di essere e di apparire giovani. (O. Wilde)
42. Ci sono verità così evidenti che è impossibile farle penetrare nei cervelli (H. Maret)
43. Ci vogliono venti anni a una donna per fare del proprio figlio un uomo, e venti minuti a un'altra donna per farne un idiota (Charles Dickens)
44. Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendo. (Aristotele)
45. Ciò che non fa bene all'alveare non può far bene alle api. (Marco Aurelio)
46. Circa la vostra lettura c'è poco da ammirare e quasi niente da edificarsi. Vi è assolutamente necessario che a simili letture aggiungiate quella dei Libri santi (Sacra Scrittura), tanto raccomandata da tutti i santi padri. Ed io non posso esimervi da queste letture spirituali, troppo premendomi la vostra perfezione. Conviene che deponiate il pregiudizio che avete (se volete da simili letture ricavare il tanto insperato frutto) intorno allo stile ed alla forma con cui questi Libri sono esposti. Sforzatevi nel far questo e raccomandate la cosa al Signore. In questo vi è un grave inganno ed io non posso nascondervelo. (S. Pio da Pietrelcina)
47. Colui che ama può fare ogni cosa, e molte cose compie e manda ad effetto; mentre colui che non ama viene meno e cade. L'amore vigila; anche nel sonno, non s'abbandona; affaticato, non è prostrato; legato, non si lascia costringere; atterrito, non si turba: erompe verso l'alto e procede sicuro, come fiamma viva, come fiaccola ardente. (T. da Kempis)
48. Come uno stallone è un amico beffardo, nitrisce sotto chiunque lo cavalca. (Siracide)
49. Con quello che non sai si farebbe un gran libro. (Sydney Smith)
50. Con una donna si possono fare soltanto tre cose: amarla, soffrire per lei o farne letteratura. (L. Durrell)
51. Confessiamo i piccoli difetti solo per far credere che non ne abbiamo di più grandi (F. de la Rochefoucauld)
52. Davanti a uno straniero non fare nulla di riservato, perché non sai che cosa ne seguirà. (Siracide)
53. Della nostra esistenza buona parte si dilegua nel fare il male, la maggior parte nel non far niente e tutta quanta nell'agire diversamente dal dovuto. (Seneca)
54. Dessert di 2000 anni fa - Fricassea di rose. Datteri farciti di noci e pinoli, fritti nel miele. Dolci africani al vino dolce e miele, serviti caldi. (Apicio)
55. Devi darti da fare adesso, e piangere i tuoi peccati, per poter essere senza pensiero nel giorno del giudizio. (T. da Kempis)
56. Devi piuttosto umiliarti davanti a Dio anzi che abbatterti di animo, se egli ti riserba le sofferenze del suo Figlio e vuol farti esperimentare la tua debolezza; tu devi levare a lui la preghiera della rassegnazione e della speranza, allor che per fragilità si cade, e ringraziarlo dei tanti benefici di cui ti va arricchendo. (S. Pio da Pietrelcina)
57. Devi preferire di farti guidare da uno migliore di te, piuttosto che andare dietro alle tue fantasticherie; prima di agire, devi consigliarti con persona saggia e di retta coscienza. Giacché è la vita virtuosa che rende l'uomo l'uomo saggio della saggezza di Dio, e buon giudice in molti problemi. Quanto più uno sarà inutilmente umile e soggetto a Dio, tanto più sarà saggio, e pacato in ogni cosa. (T. da Kempis)
58. Di che dovete affannarvi se Gesù vuol farvi pervenire alla patria celeste per i deserti o per i campi, quando e per gli uni e per gli altri si perverrà lo stesso alla beata eternità? Allontanate da voi ogni soverchia preoccupazione che nasce dalle prove con le quali il buon Dio vuole visitarvi; e se ciò non è possibile, allontanatene il pensiero ed in tutto vivete rassegnati ai divini voleri. (S. Pio da Pietrelcina)
59. Di due cose dobbiamo supplicare di continuo il dolcissimo Signor nostro: che cresca in noi l'amore ed il timore, poiché quello ci farà volare nelle vie del Signore, questo ci farà guardare dove mettiamo il piede; quello ci fa guardare le cose di questo mondo per quelle che sono, questo ci fa riguardare ogni trascuratezza. Allorché poi amore e timore si daranno un bacio, non è più in poter nostro il concedere affetto alle cose di quaggiù. (S. Pio da Pietrelcina)
60. Diceva Solone che il mangiare era, come altri farmaci, una medicina contro la malattia della fame. (M. de Montaigne)
61. Difficile non è sapere, ma saper far uso di ciò che si sa. (Han Fei)
62. Dio non può fare anche il male, perché non può volerlo, essendo bontà infinita; ma lo tollera per lasciar libere le creature, sapendo poi ricavare il bene anche dal male. (Catechismo di S. Pio X)
63. Dio non vuole che tu senti sensibilmente il sentimento della fede, speranza e carità, né che tu ne goda, se non quanto basta per servirsene nelle occasioni. Ahimè! Quanto siamo felici di essere noi tenuti sì strettamente dal nostro celeste tutore! Non dobbiamo fare altro che ciò che facciamo, cioè di amare la divina provvidenza ed abbandonarci nelle sue braccia e nel suo seno. No, mio Dio, io non desidero maggior godimento della mia fede, della mia speranza, della mia carità, solo per poter dire sinceramente, quantunque senza gusto e senza sentimento, che vorrei piuttosto morire che abbandonare queste virtù. (S. Pio da Pietrelcina)
64. Dopo l'amore di nostro Signore, ti raccomando, o figliuola, quello della Chiesa, sua Sposa, di questa cara e dolce colomba, che sola può far le uova e far nascere i colombini e le colombine dello Sposo. Ringrazia Dio continuamente di essere figliuola della Chiesa, ad esempio di tante anime che ci hanno preceduto nel felice passaggio. Abbi gran compassione di tutti i pastori, predicatori e guidatori di anime, e vedi come sono sparsi sopra tutta la faccia della terra, poiché non vi è al mondo provincia dove non ve ne siano molti. Prega Dio per essi, acciocché salvando loro medesimi, procurino fruttuosamente la salute delle anime. (S. Pio da Pietrelcina)
65. Dovunque c'è un uomo, c'è l'occasione per fare del bene. (Seneca)
66. Dovunque si va, non si può fare a meno di incontrare persone intelligenti. È divenuta una vera peste. (Oscar Wilde)
67. Dunque, vi pare che io abbia recitato bene la farsa della vita? Se siete contenti, applaudite l'attore. (Augusto prima di morire)
68. È difficile farsi santi. Difficile ma non impossibile. La strada della perfezione è lunga, come è lunga la vita di ciascuno. La consolazione è il riposo, lungo il cammino; ma, appena ristorati, bisogna alzarsi solertemente e riprendere la corsa. (S. Pio da Pietrelcina)
69. E' impossibile godere a fondo l'ozio se non si ha una quantità di lavoro da fare.(Jerome K. Jerome)
70. Essere adorati è una seccatura. Le donne ci trattano proprio come gli esseri umani trattano i loro dei. Ci adorano e non fanno altro che seccarci chiedendoci di fare qualcosa per loro. (O. Wilde)
71. Facendo noi la volontà degli altri, dobbiamo far conto di fare la volontà di Dio, che ci viene manifestata in quella dei nostri superiori e del nostro prossimo. (S. Pio da Pietrelcina)
72. Fai ogni giorno qualcosa che non ti piace: questa è la regola d'oro per abituarti a fare il tuo dovere senza fatica. (Mark Twain)
73. Far il proprio dovere val meglio dell'eroismo. (Cantù)
74. Fare l'amore con la propria moglie è come sparare ad un'anatra morta. (Groucho Marx)
75. Fare naufragio, finire sotto una vettura sono casi rari, anche se gravi: mentre dall'uomo viene all'uomo un pericolo costante. (Seneca)
76. Farei di tutto per ritrovare la giovinezza, fuorché ginnastica, alzarmi presto e comportarmi come si deve. (O. Wilde)
77. Farsi beffe della filosofia vuol dire essere un vero filosofo. (Blaise Pascal)
78. Felice chi sta lontano dagli affari. (Orazio)
79. Figlio, hai peccato? Non farlo più e prega per le colpe passate. (Siracide)
80. Figliuola, per tendere alla perfezione bisogna fare la più grande attenzione ad agire in tutto per piacere a Dio e cercare di evitare i più piccoli difetti; fare il proprio dovere e tutto il resto con più generosità. (S. Pio da Pietrelcina)
81. Figliuolo, tu non sai cosa produce l'obbedienza. Ecco: per un sì, per un solo sì, fiat secundum verbum tuum, per fare la volontà di Dio, Maria divenne madre dell'Altissimo, professandosi sua ancella, ma conservando la verginità che tanto a Dio ed a lei era cara. Per quel sì, pronunciato da Maria santissima, il mondo ottenne la salvezza, l'umanità fu redenta. Facciamo anche noi sempre la volontà di Dio e diciamo anche al Signore sempre sì. (S. Pio da Pietrelcina)
82. Gesù e l'anima tua d'accordo devono coltivare la vigna. A te il compito di togliere e trasportare pietre, strappare spine. A Gesù il compito di seminare, piantare, coltivare, innaffiare. Ma anche nel tuo lavoro c'è l'opera di Gesù. Senza di lui non puoi far nulla. (S. Pio da Pietrelcina)
83. Gli affari? Semplicissimo, sono i soldi degli altri (Alexandre Dumas figlio)
84. Gli esami, signori, sono una farsa dall'inizio alla fine. (O. Wilde)
85. Gli uomini, quando si arrabbiano, si danno da fare per cambiare le cose. (Malcolm X)
86. Hai udito una parola? Muoia con te! Stà sicuro, non ti farà scoppiare. (Siracide)
87. Ho considerato tutte le opere fatte dalle mie mani e tutta la fatica che avevo durato a farle: ecco, tutto mi è apparso vanità e un inseguire il vento: non c'è alcun vantaggio sotto il sole. (Ecclesiaste)
88. I mondani, ingolfati nei loro affari, vivono nell'oscurità e nell'errore, né si danno pensiero di conoscere le cose di Dio, né alcun pensiero della loro salvezza eterna, né alcuna premura di conoscere la venuta di quel Messia atteso e sospirato dalle genti, profetizzato e predetto dai profeti. (S. Pio da Pietrelcina)
89. I padri hanno molto da fare per riparare al fatto di avere dei figli (Friedrich Nietzsche)
90. I vicini devono fare come le tegole del tetto, a darsi l'acqua l'un l'altro. (G. Verga)
91. Il desiderio non può, per la sua stessa natura, essere soddisfatto, ma la maggior parte degli uomini vive solo per soddisfarlo. (Aristotele)
92. Il destino non invia araldi. È troppo saggio o troppo crudele per farlo. (O. Wilde)
93. Il dire è cosa diversa dal fare: bisogna considerare da una parte la predica e dall'altra il predicatore. (M. de Montaigne)
94. Il far spesso cambiale riduce l'uomo all'ospedale. (Proverbio)
95. Il miglior modo di insultare qualcuno consiste nel non fare caso ai suoi insulti. (William Hazlitt)
96. Il modo più efficace per far cessare l'amore è quello di soddisfarlo. (P. Marivaux)
97. Il pensiero della presenza di Dio ovunque abbilo sempre scolpito nella tua mente: sarà per te un freno potente nell'ora della tentazione ed un forte incoraggiamento a fare il bene. (G. Nardi)
98. Il Savio loda la donna forte: "Le dita sue, dice, maneggiano il fuso" Volentieri vi dirò qualche cosa sopra queste parole. La vostra conocchia è il cumulo dei vostri desideri; filate, perciò, ogni giorno un poco, tirate filo a filo i vostri disegni fino all'esecuzione e ne verrete infallibilmente a capo; ma avvertite di non affettarvi, perché attorcigliereste il filo coi nodi ed imbrogliereste il vostro fuso. Camminate, perciò, sempre e, sebbene andrete lentamente avanzando, farete però gran viaggio. (S. Pio da Pietrelcina)
99. Il Signore non può darmi un cireneo. Devo fare soltanto la volontà di Dio e, se piacerò a lui, il resto non conta. (S. Pio da Pietrelcina)
100. Impara dagli errori degli altri, non puoi vivere così a lungo per farli tutti da te. (Eleanor Roosevelt)
101. In particolare non tengo nulla a rimprovare in te, all'infuori di questa agitazione alquanto amara in te, che non ti fa gustare tutta la dolcezza della croce. Emendati di questa e continua a fare come hai fatto sinora, ché fai bene. (S. Pio da Pietrelcina)
102. In politica la saggezza è non rispondere alle domande. L'arte, non lasciarsele fare. (André Suarès)
103. Io fo punto, perché la campana mi chiama e mi sollecita; ed io me ne vado al torchio della chiesa, al santo altare, dove continuamente stilla il vino sacro del sangue di quell'uva deliziosa e singolare di cui a soli pochi fortunati è permesso inebriarsi. Là - come voi sapete, non posso fare altrimenti - io vi presenterò al celeste Padre nell'unione del suo Figlio, il quale, pel quale e mediante il quale io sono tutto vostro nel Signore. (S. Pio da Pietrelcina)
104. Io non posso patire il criticare e il dir male dei fratelli. È vero, a volte, mi diverto a punzecchiarli, ma la mormorazione mi mette nausea. Abbiamo tanti difetti da criticare in noi, perché perdersi contro i fratelli? E noi, mancando alla carità, si intacca la radice dell'albero della vita, col pericolo di farlo seccare. (S. Pio da Pietrelcina)
105. Io non sono come mi ha fatto il Signore, ma sento che mi dovrei sforzare di più a fare un atto di superbia che un atto di umiltà. Perché l'umiltà è la verità, e la verità è che io sono nulla, e tutto quello che di buono è in me, è di Dio. E spesso noi sciupiamo anche quello che di buono Dio ha messo in noi. Quando vedo che la gente a me chiede qualche cosa, non penso a quello che posso dare, ma a quello che non so dare, e per cui tante anime restano sitibonde, per non avere io saputo dare loro il dono di Dio. Pensare che ogni mattina Gesù fa l'innesto di sé in noi, ci pervade tutti, ci dona tutto, dovrebbe dunque spuntare in noi il ramo o il fiore dell'umiltà. Viceversa, il diavolo, che non può innestarsi in noi così profondamente come Gesù, ecco che fa subito germogliare i suoi virgulti di superbia. Questo non ci fa onore. Bisogna dunque combattere e sforzarci di salire. È vero: in cima non arriveremo mai senza un incontro con Dio. Per incontrarci, noi dobbiamo salire e lui scendere. Ma quando non ne possiamo più, allora, nella fermata, umiliamoci e in questa umiltà ci incontreremo con Dio, perché egli discende nel cuore umile. (S. Pio da Pietrelcina)
106. Io sono la vite e voi i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta abbondanti frutti, perché, senza di me, non potete far nulla. Chi non rimane in me, è gettato via come un tralcio sterile e inaridisce: e vien raccolto poi e gettato ad ardere nel fuoco. (Gesù)
107. Io vi supplico, mie care figliole, per l'amore di Dio, non temete Dio perché egli non vuole farvi male alcuno; amatelo assai perché vi vuole fare gran bene. Camminate semplicemente con sicurezza delle vostre risoluzioni, e rigettate le riflessioni di spirito che fate sopra i vostri mali come crudeli tentazioni. (S. Pio da Pietrelcina)
108. La certezza d'un castigo, benché moderato, farà sempre maggiore impressione che non il timore di un altro più terribile, ma unito con la speranza dell'impunità. (C. Beccaria)
109. La confessione, che è lavacro dell'anima, bisogna farla il più tardi ogni otto giorni; io non mi sento tenere le anime lontane dalla confessione più di otto giorni. (S. Pio da Pietrelcina)
110. La critica va fatta a tempo; bisogna disfarsi del brutto vizio di criticare dopo (Mao Tse-Tung)
111. La democrazia è l'arte di far credere al popolo che esso governi. (L. Latzarus)
112. La diplomazia consiste nel fare la cosa peggiore nel modo migliore. (Isaac Goldberg)
113. La diplomazia è l'arte di permettere a qualcun altro di fare a modo tuo (David Frost)
114. La libertà consiste nell'essere padrone della propria vita e nel fare poco conto delle ricchezze (Platone)
115. La libertà è il diritto di fare tutto ciò che è permesso dalla legge. (Charles Louis de Secondat barone di Montesquieu)
116. La mente non è un vaso da riempire ma un legno da far ardere perché s'infuochi il gusto della ricerca e l'amore della verità . (Plutarco)
117. La morte di un uomo è meno affar suo che di chi gli sopravvive. (Thomas Mann)
118. La più breve via per arrivare alla gloria sarebbe fare per coscienza quello che noi facciamo per gloria. (M. de Montaigne)
119. La politica è l'arte di fare agli altri ciò che non vorreste che facessero a voi (A.E.Bergerat)
120. La prima legge dell'amicizia è di chiedere agli amici cose oneste, e di fare per gli amici cose oneste. (Cicerone)
121. La propria vita: questa è la cosa importante.E per quanto riguarda la vita del prossimo, se uno vuol fare il saccente o il puritano, può sfoggiare il punto di vista morale che ha su di lui, però la cosa non lo riguarda. (O. Wilde)
122. La psicoanalisi ha dovuto far discendere la vita psichica dell'adulto da quella del bambino, prendere sul serio il detto: il bambino è il padre dell'uomo. (S. Freud)
123. La pura ricerca è quando mi metto a fare quello che non so fare (Werner von Braun)
124. La ragione vera per cui non sempre riesci a fare bene le tue meditazioni, io la rinvengo in questo e non mi sbaglio. Tu ti accosti a meditare con una certa specie di alterazione, congiunta con una grande ansietà, di trovare qualche oggetto che possa far rimanere contento e consolato il tuo spirito; e questo basta per far che tu non trovi mai quel che cerchi e non posi la tua mente nella verità che mediti. Figlia mia, sappi che quando uno cerca con grande fretta ed avidità una cosa perduta, la toccherà con le mani, la vedrà con gli occhi cento volte, e non se ne accorgerà mai. Da questa vana ed inutile ansietà non ti può derivare altro che una grande stanchezza di spirito ed impossibilità di mente; di fermarsi sull'oggetto che tiene presente; e da questo, poi, come da sua propria causa, una certa freddezza e stupidità dell'anima specificatamente nella parte affettiva. Non conosco altro rimedio al riguardo all'infuori di questo: uscire da questa ansietà, perché essa è uno dei maggiori traditori che la vera virtù e la soda devozione possa mai avere; finge di riscaldarsi al ben operare, ma non lo fa se non per raffreddarsi e ci fa correre per farci inciampare. (S. Pio da Pietrelcina)
125. La scherma è l'arte di farsi ammazzare cortesemente (J.L.A.Commerson)
126. La sofferenza dei mali fisici e morali è la più degna offerta che puoi fare a colui che ci ha salvato soffrendo. (S. Pio da Pietrelcina)
127. La sola differenza che c'è tra schiavo e animale è che gli animali obbediscono non indotti dalla ragione, ma dalle percosse; tuttavia l'utilità che si ricava sia dagli uni che dagli altri è poco diversa, perché tanto gli schiavi quanto gli animali domestici ci aiutano col corpo a soddisfare i nostri bisogni. (Aristotele)
128. La vecchiaia è come un aereo che punta in una tempesta. Una volta che sei a bordo non puoi più fare niente (Golda Meir)
129. La vera beneficenza, oggi, non consiste nel far l'elemosina. Consiste nell'ispirare all'uomo delle classi inferiori il rispetto di sé stesso, il sentimento della dignità umana; consiste nell'ispirargli, e più che con le parole con l'esempio, l'amor del lavoro, il culto del vero, il gusto del bello, l'abito del risparmio che mena all'indipendenza, il più prezioso di tutti i beni. (M. Lessona)
130. La via migliore che conduce alla saggezza è quella che vi mette per mezzo delle avversità; e il dito esperto della sventura indica agli uomini i loro errori, come non saprebbe mai farlo quanto ci viene dalla fortuna, la quale nasconde sempre il vero aspetto delle cose. (Danici).
131. L'amore non soffre dilatazione ed i magi appena giunti non risparmiano fatiche per far conoscere ed amare Colui che con l'influsso della grazia aveva conquistato i loro cuori, ferendoli di quella carità che ama spandersi, perché il cuore nella sua piccola mole non può contenere ed ama comunicare ciò che lo riempie. (S. Pio da Pietrelcina)
132. L'ansietà è uno dei maggiori traditori che la vera virtù e soda devozione possa mai avere; finge di riscaldarsi al bene operare, ma non lo fa, se non per raffreddarsi, e non ci fa correre, per farci inciampare e per questo bisogna guardarsene in ogni occasione, particolarmente nell'orazione; e per meglio riuscirci, sarà bene ricordarsi che le grazie ed i gusti dell'orazione non sono acque della terra ma del cielo, e che perciò tutti i nostri sforzi non bastano a far cadere, benché sia necessario il disporsi con grandissima diligenza sì, ma sempre umile e tranquilla: bisogna tenere il cuore aperto verso il cielo, ed aspettare di là la celeste rugiada. (S. Pio da Pietrelcina)
133. Le cose di prima necessità per la vita dell'uomo sono: acqua, fuoco, ferro, sale, farina di frumento, latte, miele, succo di uva, olio e vestito. Tutte queste cose per i pii sono beni, ma per i peccatori diventano mali. (Siracide)
134. Le cose più difficili sono tre: custodire un segreto, sopportare l'ingiustizia, far buon uso del tempo. (Proverbio)
135. Le donne hanno la passione di fare le cose pericolose. È una delle doti che ammiro di più in loro. Una donna sarebbe disposta a flirtare con chiunque purché la notassero. (O. Wilde)
136. Le donne sopportano il dolore meglio degli uomini. Vivono delle loro emozioni. Quando si prendono un amante lo fanno semplicemente per avere qualcuno cui fare scenate. (O. Wilde)
137. Le mie azioni sono regolate e conformi a ciò che io sono e alla mia condizione. Non posso far meglio. (M. de Montaigne)
138. Le scuse e riparazioni che vedo fare tutti i giorni per correggere l'eccesso, mi sembrano più brutte dell'eccesso stesso. (M. de Montaigne)
139. L'eccesso e la sregolatezza del nostro desiderio supera tutte le invenzioni che noi cerchiamo per soddisfarlo. (M. de Montaigne)
140. L'ingordo che mangia e beve a crepapancia finisce col mangiare meno degli altri, perché si abbrevia la vita andandosene prima del tempo a far terra da pentole. (F. Ghedini Bortolotti)
141. L'insopportabile fatica di non far niente. (Sir Richard Steele)
142. Lo scapolo è colui il quale, per non fare infelice una sola donna, sceglie di renderne tante felici. (Gardel)
143. Lo slancio di essere nella pace eterna è buono, è santo; ma bisogna moderarlo con la completa rassegnazione ai divini voleri: meglio fare il divin volere sulla terra che godere il paradiso. "Soffrire e non morire", era il motto di santa Teresa. È dolce il purgatorio quando si pena per amor di Dio. (S. Pio da Pietrelcina)
144. Lo stato deve fare le cose utili, l'individuo le cose belle (Oscar Wilde)
145. L'operosità è l'anima degli affari e la chiave di volta della prosperità. (Charles Dickens)
146. Lucullo, Cesare, Pompeo, Antonio, Catone e altre brave persone furono cornuti, e lo seppero senza farne scalpore. (M. de Montaigne)
147. L'unica cosa da fare con un buon consiglio è passarlo a un altro: a noi, non può mai essere di alcuna utilità. (Oscar Wilde)
148. L'unico modo di comportarsi con una donna è farle la corte se è carina o farla ad un'altra se è brutta. (Oscar Wilde)
149. L'uomo che non solo decide di morire, ma trova anche il modi di farlo, è grande. (Seneca)
150. L'uomo è certamente pazzo: non sa fare un verme e fa dei a dozzine (Montaigne)
151. L'uomo perfetto non cerca soltanto di astenersi dal male. E neanche di fare il bene per timore del castigo. Né di avere un buon comportamento per la speranza della ricompensa promessa. L'uomo perfetto fa il bene per amore. (Clemente Alessandrino)
152. L'uomo può, ossia è capace di fare anche il male; ma non lo deve fare, appunto perché è male; la libertà deve usarsi solo per il bene. (Catechismo di S. Pio X)
153. Ma questo lungo termine è una guida fallace per gli affari correnti: nel lungo termine siamo tutti morti. (John Maynard Keynes)
154. Mantieniti, su questa terra, come uno che è di passaggio; come un ospite, che non ha a che fare con le faccende di questo mondo. Mantieni libero il tuo cuore, e rivolto al cielo, perché non hai stabile dimora quaggiù. (T. da Kempis)
155. Meglio sprecare la giovinezza che non farne niente del tutto (Georges Courteline)
156. Mi ha fatto piacere vedere in qualche luogo uomini, per devozione, far voto d'ignoranza, come di castità, di povertà, di penitenza. (M. de Montaigne)
157. Mi piace fare jogging, eccetto la parte che viene dopo che ti sei messo le scarpe. (Milton Berle)
158. Mi sento proprio schiantarmi il cuore dal petto nel sentire le tue sofferenze, e non so cosa farei per vederti sollevata. Ma perché agitarti tanto? Perché smani? E via, figliuola mia, mai ho visto regalarti tanti gioielli da Gesù come adesso. Mai ti ho vista così cara a Gesù come adesso. Dunque di che temi, tremi e paventi? Il tuo timore e tremore è simile a quello di un bambino che sta in braccio alla mamma. Dunque è timore sciocco ed inutile il tuo. (S. Pio da Pietrelcina)
159. Misero chi non ha in casa sua dove stare a sé, dove farsi la corte in privato, dove nascondersi! (M. de Montaigne)
160. Negli affari non ci sono amici, soltanto soci. (Dumas padre)
161. Nel nostro mondo aumenta il senso di minaccia. Aumenta quel timore esistenziale collegato soprattutto con la prospettiva di un conflitto che, in considerazione degli odierni arsenali atomici, potrebbe significare la parziale autodistruzione dell'umanità. Tuttavia, la minaccia non concerne soltanto ciò che gli uomini possono fare agli uomini, servendosi dei mezzi della tecnica militare; essa riguarda anche molti altri pericoli che sono il prodotto di una civiltà materialistica, la quale--nonostante dichiarazioni "umanistiche"--accetta il primato delle cose sulla persona. (Giovanni Paolo II)
162. Nella vita spirituale più si corre e meno si fatica; anzi, la pace, preludio all'eterno gaudio, s'impossesserà di noi e saremo felici e forti a misura che vivendo in questo studio, faremo vivere Gesù in noi, mortificando noi stessi. (S. Pio da Pietrelcina)
163. Nessun uomo è giustificato a fare il male per motivi di convenienza. (Theodore Roosevelt)
164. Nessun uomo è stimato per gli abiti sfarzosi, tranne che dai pazzi e dalle donne. (Sir Walter Ralegh)
165. Nessuna donna farebbe un matrimonio d'interesse : prima di sposare un miliardario, se ne innamora ! (Cesare Pavese)
166. Nessuno sostiene una lotta più dura di colui che cerca di vincere se stesso. Questo appunto dovrebbe essere il nostro impegno: vincere noi stessi, farci ogni giorno superiori a noi stessi e avanzare un poco nel bene. (T. da Kempis)
167. Noi siamo capaci di fare molti sacrifici nelle cose grandi, ma raramente siamo capaci di sacrificare le piccole. (Wolfgang Goethe)
168. Non appoggiarti alle tue forze, ma salda la tua speranza in Dio: se farai tutto quanto sta in te, Iddio aderirà al tuo buon volere. Non confidare nel sapere tuo o nella capacità di un uomo purchessia, ma piuttosto nella grazia di Dio, che sostiene gli umili e atterra i presuntuosi. (T. da Kempis)
169. Non attendere una circostanza straordinaria per fare del bene: cerca di far uso delle situazioni normali. (Jean Paul Richter)
170. Non basta fare il bene, bisogna anche farlo bene. (Diderot)
171. Non bisogna far violenza alla natura, ma persuaderla. (Epicuro)
172. Non bisogna mai contraddire una donna. Basta aspettare: lo farà da sola (Humphrey Bogart)
173. Non c'è affare se non c'è qualità. (D. Gold)
174. Non cercare di sapere, interrogando le stelle, che cosa Dio ha in mente di fare: quello che decide su di te, lo decide sempre senza di te. (Catone)
175. Non chiedete cosa possa fare la patria per voi: chiedete cosa potete fare voi per la patria. (John Fitzgerald Kennedy)
176. Non crucciarti con il tuo prossimo per un torto qualsiasi; non far nulla in preda all'ira. (Siracide)
177. Non debbo poi mai far passare il primo mese dell'anno senza portare alla tua anima, o mia carissima figliuola, il saluto della mia ed assicurarti sempre più dell'affetto che il mio cuore nutre pel tuo, al quale non cesso mai di desiderare ogni sorta di benedizione e di felicità spirituale. Ma, mia buona figliuola, cotesto tuo povero [cuore] io te lo raccomando vivamente: abbi cura di renderlo di giorno in giorno grato sempre più al nostro dolcissimo Salvatore, e fare in modo che il presente anno sia più fertile di quello scorso in buone opere, giacché a misura che gli anni scorrono e che l'eternità si appressa, bisogna raddoppiare il coraggio ed innalzare il nostro spirito a Dio, servendolo con maggior diligenza in tutto ciò che la nostra vocazione e professione cristiana ci obbliga. (S. Pio da Pietrelcina)
178. Non devi cercare di fare in modo che le cose vadano come vuoi, ma accettare le cose come vanno: così vivrai sereno. (Epitteto)
179. Non dire prima ciò che intendi fare, se non ci riuscirai, sarai deriso (Pittaco)
180. Non dispiacerti di ciò che non hai potuto fare, rammaricati solo di quando potevi e non hai voluto (Mao)
181. Non è difficile per un uomo fare qualche buona azione; il difficile è agir bene tutta la vita, senza mai far nulla di male (Mao Tse-Tung)
182. Non è la deformità del corpo a rendere brutta l'anima, ma la bellezza dell'anima a far bello il corpo. (Seneca)
183. Non è lecito avere degli schiavi. Ogni uomo è figlio di Dio ed è fatto a Sua immagine. Possedere degli uomini significa fare mercato della stessa immagine di Dio. (S. Gregorio Magno)
184. Non è per nulla facile far entrare una donna nel suo quarantesimo anno di vita. Ed è ancora più difficile farcela uscire. (André Roussin)
185. Non esagerare con nessuno; non fare nulla senza giustizia. (Siracide)
186. Non far nulla senza riflessione, alla fine dell'azione non te ne pentirai. (Siracide)
187. Non fare agli altri ciò che vorresti che loro facessero a te. Possono avere gusti diversi dai tuoi. (George Bernard Shaw)
188. Non fare attenzione a tutte le dicerie che si fanno, per non sentir che il tuo servo ha detto male di te, perché il tuo cuore sa che anche tu hai detto tante volte male degli altri. (Ecclesiaste)
189. Non fare gran conto di chi ti sia favorevole o contrario; piuttosto preoccupati assai che, in ogni cosa che tu faccia, Dio sia con te. Abbi retta coscienza; Dio sicuramente ti difenderà. Non ci sarà cattiveria che possa nuocere a colui che Dio vorrà aiutare. (T. da Kempis)
190. Non fare il forte con il vino, perché ha mandato molti in rovina. (Siracide)
191. Non fare il male, perché il male non ti prenda. (Siracide)
192. Non fare il saccente nel compiere il tuo lavoro e non gloriarti al momento del bisogno. (Siracide)
193. Non farti giusto davanti al Signore né saggio davanti al re. (Siracide)
194. Non garantire oltre la tua possibilità; se hai garantito, preòccupati di soddisfare. (Siracide)
195. Non ho alcun miracolo da offrirvi. Però, attraverso l'addestramento della mente e grazie a uno sforzo costante, possiamo cambiare le nostre percezioni e attitudini mentali. E questo può realmente fare la differenza nelle nostre vite. (Dalai Lama)
196. Non ho mai mancato di convincere un pubblico che la cosa migliore che potevano fare era andarsene. (Thomas Love Peacock)
197. Non mancar di fiducia nella tua preghiera e non trascurare di fare elemosina. (Siracide)
198. Non negare un beneficio a chi ne ha bisogno, se è in tuo potere il farlo. (Salomone)
199. Non portare un peso troppo grave, non associarti ad uno più forte e più ricco di te. Come una pentola di coccio farà società con una caldaia? Questa l'urterà e quella andrà in frantumi. (Siracide)
200. Non possiamo fare troppo affidamento su noi stessi, perché spesso ci manca la grazia e la capacità di sentire rettamente. Scarsa è la luce che è in noi, e subitamente la perdiamo per la nostra negligenza. Spesso poi non ci accorgiamo neppure di essere così ciechi interiormente: facciamo il male e, cosa ancora peggiore, ci andiamo scusando. (T. da Kempis)
201. Non posso fare a meno di detestare i miei genitori. E' così triste dover sopportare chi ha i vostri stessi difetti (Oscar Wilde)
202. Non riferire mai una diceria e non ne avrai alcun danno; non parlarne né all'amico né al nemico, e se puoi farlo senza colpa, non svelar nulla. Altrimenti chi ti ascolta diffiderà di te e all'occasione ti avrà in odio. (Siracide)
203. Non rimandare a domani quello che potresti fare oggi. (Benjamin Franklin)
204. Non si deve giudicare il merito di un uomo dalle sue grandi qualità ma dall'uso che sa farne (François de la Rochefoucauld)
205. Non si dovrebbe mai fare nulla di cui non si possa parlare dopo pranzo. (O. Wilde)
206. Non siamo tenuti, per evitare lo scandalo farisaico, ad astenerci dal bene. (S. Pio da Pietrelcina)
207. Non ti curare del domani, pensa a fare il bene oggi. (S. Pio da Pietrelcina)
208. Non ti fidare, ragazzo mio, di quelli che promettono di farti ricco dalla mattina alla sera. Per il solito, o sono matti o imbroglioni! (Carlo Collodi)
209. Non ti perdere di coraggio se ti tocca lavorare molto e raccogliere poco. Se pensassi quanto costa un'anima sola a Gesù, non faresti lamento alcuno. (S. Pio da Pietrelcina)
210. Non ti sconfortare se non ti riesce a fare il tutto come tu desideri, sforzati di praticare ciò che sei tenuto a praticare e non venir meno in nulla a riguardo, nulla curandoti se in questo esperimenti conforto o noia e fastidio. Il tuo fine in questo sia sempre retto. (S. Pio da Pietrelcina)
211. Non tutti possiamo fare ogni cosa. (Virgilio)
212. Non v'accorgete voi che noi siam vermi / nati a formar l'angelica farfalla, / che vola alla giustizia senza schermi? (Dante)
213. Non vedo perché io debba fare un'offerta per una casa per alcolizzati. La gente può benissimo bere a casa propria. (Otto Waalkes)
214. Non vogliate ricusarvi in nessun modo e per nessun motivo dal fare la carità a chi che sia, non solo ma, presentandosi delle favorevoli occasioni, di offrirla voi stesso. Tanto vuole il Signore e tanto dovete sforzarvi di fare. (S. Pio da Pietrelcina)
215. Non voglio farmi migliore di quello che sono, ne approfitterebbero. (Pierre Veber)
216. Non vorrei mai far parte di un club che accetti fra i suoi membri un tipo come me. (Groucho Marx)
217. Nulla è impossibile per colui che non deve farlo. (A. Bloch)
218. Nulla è più pericoloso del potere nelle mani di chi non sa farne uso (Rousseau)
219. O Elio, nei tribunali non senza un guadagno tu sempre schiamazzi e dai sulla voce agli avvocati: gratis non lo fai, ti pagano, infine, per farti tacere. (Marziale)
220. Odio la televisione. La odio quanto odio le noccioline: però non posso fare a meno di mangiare noccioline. (Orson Welles)
221. Oh, Dio! Fatti sempre più sentire al povero mio cuore e compi in me l'opera da te incominciata. Sento intimamente una voce che assiduamente mi dice: "Santificati e santifica". Ebbene, mia carissima, io ciò voglio, ma non so da dove incominciare. Aiutami tu pure; so che Gesù ti vuole tanto bene e lo meriti. Dunque parlagli per me, che mi faccia la grazia di essere un figlio meno indegno di san Francesco, che possa essere di esempio ai miei confratelli in modo che il fervore continui sempre e si accresca sempre più in me, da far di me un perfetto cappuccino. (S. Pio da Pietrelcina)
222. Orsù, mia diletta figliuola, bisogna attentamente coltivare questo cuore ben formato, e niente risparmiare di ciò che può essere utile alla di lui felicità; e, sebbene in ogni stagione, cioè in ogni età, ciò può e deve farsi, questa, però, nella quale tu sei, è la più adatta. (S. Pio da Pietrelcina)
223. Parere non è essere, ma per essere bisogna anche parere. Nulla contribuisce tanto a fare il monaco quanto l'abito. (Ugo Bernasconi)
224. Pensa, anche in amore è semplicemente una questione di fisiologia. Non ha nulla a che fare con la nostra volontà. (O. Wilde)
225. Per far da papa bisogna saper far da sagrestano. (G. Verga)
226. Per fare bene il socialista bisogna essere milionario. (Ignazio Silone)
227. Per fare ciò che si vuole bisogna nascere re o stupidi. (Seneca)
228. Per saggiare la realtà dobbiamo farla camminare sulla corda tesa. Quando le verità si fanno acrobati, possiamo darne un giudizio. (O. Wilde)
229. Perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? (Gesù)
230. Posso sopportare la forza bruta, ma la ragione bruta è assolutamente insopportabile. C'è un che di sleale nel farne uso. È come tirare un colpo basso all'intelletto. (O. Wilde)
231. Poter nuocere a qualcuno e non volerlo fare è un grandissimo titolo di merito (Publilio Siro)
232. Praticare il bene è un affare. Se l'uomo non lo persegue è solo perché non ha la minima idea di dove si trovi il bene. Pertanto non è malvagio ma ignorante. (Socrate)
233. Prima di fare un favore a qualcuno, assicuratevi che non sia un imbecille (Eugène Labiche)
234. Proibirci qualche cosa è farcene venire voglia. (M. de Montaigne)
235. Promettere di non fare una cosa è il modo più sicuro perché a uno venga una voglia matta di farla. (Mark Twain)
236. Quando Dio tace, gli si può far dire tutto quello che vuole. (Jean Paul Sartre)
237. Quando hai dolori e tribolazioni, allora è il momento per farti dei meriti. Giacché occorre che tu passi attraverso il "fuoco e l'acqua" prima di giungere nel refrigerio. E se non farai violenza a te stesso, non vincerai i tuoi vizi. (T. da Kempis)
238. Quando hai fatto un voto a Dio, non indugiare a soddisfarlo, perché egli non ama gli stolti: adempi quello che hai promesso. E' meglio non far voti, che farli e poi non mantenerli. (Ecclesiaste)
239. Quando l'anima geme e teme di offendere Dio, non l'offende ed è lontanissima dal far peccato. (S. Pio da Pietrelcina)
240. Quando regna la giustizia, la fede si trova nei trattati, la sicurezza negli affari, l'ordine nella politica; la terra è nella sicurezza e il cielo medesimo, per così dire, ci risplende più gradevolmente (B. Bossuet)
241. Quando si muore si ha ben altro da fare che di pensare alla morte. (Italo Svevo)
242. Quando si muore si ha ben altro da fare che di pensare alla morte. (Italo Svevo)
243. Quando un uomo di buona volontà soffre tribolazioni e tentazioni, o è afflitto da pensieri malvagi, allora egli sente di aver maggior bisogno di Dio, e di non poter fare nulla di bene senza di lui. (T. da Kempis)
244. Quando violate le leggi del pudore fate a Dio una grande ingiuria. Se qualcuno coprisse di fango il vostro ritratto o lo lordasse in qualsiasi altro modo, non lo considerereste voi come un'ingiuria? Ebbene, la vostra anima è un'immagine di Dio; e voi credete che non sia fare ingiuria a Dio, lordandola coll'impurità? (S. Agostino).
245. Quanto più la coscienza umana, soccombendo alla secolarizzazione, perde il senso del significato stesso della parola "misericordia", quanto più, allontanandosi da Dio, si distanzia dal mistero della misericordia, tanto più la Chiesa ha il diritto e il dovere di far appello al Dio della misericordia "con forti grida". (Giovanni Paolo II)
246. Quel sistema di far trovare la pappa pronta ai giovani è quello che poi produce gli uomini senza nerbo, senza ripieghi, senza capacità di resistenza contro gli urti del mondo esterno. (M. D'Azeglio)
247. Questa immagine del mondo d'oggi, in cui esiste tanto male sia fisico che morale, tale da farne un mondo aggrovigliato in contraddizioni e tensioni e, in pari tempo, pieno di minacce dirette contro la libertà umana, la coscienza e la religione, spiega l'inquietudine a cui va soggetto l'uomo contemporaneo. Tale inquietudine è avvertita non soltanto da coloro che sono svantaggiati od oppressi, ma anche da coloro che fruiscono dei privilegi della ricchezza, del progresso, del potere. (Giovanni Paolo II)
248. Questo mondo, dove c'è tanto da fare e poco da sapere. (Samuel Johnson)
249. Questo solo è negato a Dio: disfare il passato. (Agatone)
250. Raramente si acquistano le qualità di cui si può fare a meno. (Pierre Ambroise François Choderlos de Laclos)
251. Rivolgiti sempre agli dei altrui. Ti ascolteranno senza farti fare la fila. (Stanislaw J. Lec)
252. Sapere cosa è giusto e non farlo è codardia. (Confucio)
253. Sarebbe far torto alla bontà divina, se l'universo non fosse all'unisono con la nostra fede. (M. de Montaigne)
254. Scegli la via opposta alle usanze e farai quasi sempre bene. (Jean Jacques Rousseau)
255. Se a ciascun l'interno affanno / si leggesse in fronte scritto, / quanti mai che invidia fanno / ci farebbero pietà! (P. Metastasio)
256. Se avrò avuto il dono della profezia e conosciuto tutti i misteri e tutte le scienze: e se avrò avuto tale fede da far muovere le montagne, e mi sarà mancato la carità, io sono nulla. (S. Paolo)
257. Se c'è un modo di far meglio, trovalo. (T. A. Edison)
258. Se è un dovere rispettare i diritti degli altri, è anche un dovere far rispettare i propri (Herbert Spencer)
259. Se è vero che un tale progresso resta ancora troppo spesso privilegio dei paesi industrializzati, non si può negare tuttavia che la prospettiva di farne beneficiare tutti i popoli e tutti i paesi non sarà più a lungo un'utopia, quando vi sia una reale volontà politica a questo fine. (Giovanni Paolo II)
260. Se esiste un modo sbagliato di fare qualcosa, qualcuno la farà. (Edward A. Murphy)
261. Se facessimo un poco di violenza a noi stessi sul principio, potremmo poi fare ogni cosa facilmente e gioiosamente. Certo è difficile lasciare ciò a cui si è abituati; ancor più difficile è camminare in senso contrario al proprio desiderio. Ma se non riesci a vincere nelle cose piccole e da poco, come supererai quelle più gravi? (T. da Kempis)
262. Se fossimo totalmente morti a noi stessi e avessimo una perfetta semplicità interiore, potremmo perfino avere conoscenza delle cose di Dio, e fare esperienza, in qualche misura, della contemplazione celeste. Il vero e più grande ostacolo consiste in ciò, che non siamo liberi dalle passioni e dalle brame, e che non ci sforziamo di entrare nella via della perfezione, che fu la via dei santi: anzi, appena incontriamo una difficoltà, anche di poco conto, ci lasciamo troppo presto abbattere e ci volgiamo a consolazioni terrene. (T. da Kempis)
263. Se il serpente morde prima d'essere incantato, non c'è niente da fare per l'incantatore. (Ecclesiaste)
264. Se intendi farti un amico, mettilo alla prova; e non fidarti subito di lui. C'è infatti chi è amico quando gli fa comodo, ma non resiste nel giorno della tua sventura. (Siracide)
265. Se la casa del nostro vicino va a fuoco, non è sbagliato far funzionare le pompe per un poco anche sulla nostra. (Edmund Burke)
266. Se la donna varca il fiore / di gioventù, non farle il computista / se a contar gli anni suoi commette errore. / A correggerla, dimmi, che s'acquista? / Lascia pur che al quaranta faccia incaglio / e scenda al trentanove, tu fa vista / di non esserti accorto dello sbaglio (L. Borsini).
267. Se le classi inferiori non ci danno il buon esempio, cosa ci sono a fare. (Oscar Wilde)
268. Se non avessimo difetti, non ci farebbe tanto piacere trovarne negli altri. (La Rochefoucauld)
269. Se non ti è concesso di poterti trattenere a lungo in preghiera, in letture, ecc., non devi per questo sconfortarti. Finché avrai Gesù sacramentato ogni mattina, devi stimarti fortunatissima. Nel corso del giorno, quando non ti è permesso di fare altro, chiama Gesù, anche in mezzo a tutte le tue occupazioni, con gemito rassegnato dell'anima ed egli verrà e resterà sempre unito con l'anima mediante la sua grazia ed il suo santo amore. Vola con lo spirito dinanzi al tabernacolo, quando non ci puoi andare col corpo, e là sfoga le ardenti brame e parla e prega ed abbraccia il Diletto delle anime meglio che se ti fosse dato di riceverlo sacramentalmente. (S. Pio da Pietrelcina)
270. Se qualche volta hai visto uno morire, pensa che anche tu dovrai passare per la stessa strada. La mattina, fa conto di non arrivare alla sera; e quando poi si farà sera non osare sperare nel domani. Sii dunque sempre pronto; e vivi in tal modo che, in qualunque momento, la morte non ti trovi impreparato. (T. da Kempis)
271. Se sei sapiente, lo sei a tuo vantaggio, se sei beffardo, tu solo ne porterai la pena. (Salomone)
272. Se ti capita di vedere o di ascoltare dei buoni esempi, devi ardere dal desiderio di imitarli; se, invece, ti pare che qualcosa sia degno di riprovazione, devi guardarti dal fare altrettanto; se talvolta l'hai fatto, procura di emendarti. Come il tuo occhio giudica gli altri, così, a tua volta, sarai giudicato tu dagli altri. (T. da Kempis)
273. Se ti senti ardere dalla febbre dell'impurità, accostati al Banchetto degli Angeli, e la Carne immacolata di Cristo ti farà puro e casto. (S. Cirillo)
274. Se un film ha successo, è un affare; se non ha successo, è arte. (Carlo Ponti)
275. Se un medico cura per una piaga un uomo libero e il paziente muore, al medico si faranno tagliare le mani. (Hammurabi)
276. Se un servo avrà osato unire a sé in matrimonio una donna o una fanciulla libera, incorrerà nella pena di morte. Nei riguardi di quella, che fu consenziente al servo, i parenti abbiano la potestà di ucciderla o venderla e di fare quel che vogliono delle cose di lei. (Editto di Rotari)
277. Se vuoi fare qualche progresso conservati nel timore di Dio, senza ambire a una smodata libertà; tieni invece saldamente a freno i tuoi sensi, senza lasciarti andare a una stolta letizia. Abbandonati alla compunzione di cuore, e ne ricaverai una vera devozione. La compunzione infatti fa sbocciare molte cose buone, che, con la leggerezza di cuore, sogliono subitamente disperdersi. (T. da Kempis)
278. Se vuoi sottomettere a te ogni cosa, sottomettiti alla ragione; farai da guida a molti se la ragione farà guida a te. (Seneca)
279. Se vuoi stare saldo al tuo dovere e avanzare nel bene, devi considerarti esule pellegrino su questa terra. Per condurre una vita di pietà, devi farti stolto per amore di Cristo. (T. da Kempis)
280. Seguitemi, vi farò pescatori di uomini. (Gesù)
281. Si passa tutta la vita a cercare di fare qualcosa per cui la gente viene messa in manicomio. (Jane Fonda)
282. Si può indurre il popolo a seguire una causa, ma non far sì che la capisca. (Confucio)
283. Siate, mie dilettissime figliole, tutte rassegnate nelle mani di nostro Signore, donandogli il rimanente degli anni vostri, e supplicatelo sempre ad impiegarli a servirsene in quella sorte di vita che a lui piacerà. Non preoccupate il vostro cuore con vane promesse di tranquillità, di gusto e di meriti; ma presentate al vostro Sposo divino i vostri cuori tutti vuoti di ogni altro affetto ma non del suo casto amore, e supplicatelo che lo riempia puramente e semplicemente dei movimenti, dei desideri e volontà che sono del suo [amore] acciocché il vostro cuore, come una madre perla, non concepisca che con la rugiada del cielo e non con l'acqua del mondo; e vedrete che Dio vi aiuterà e che farete assai, così nell'eleggere che nell'eseguire. (S. Pio da Pietrelcina)
284. Solo i poeti riescono a farsi pagare i propri sogni; il resto dell'umanità sogna senza ricompensa. (Hans Hermann Kersten)
285. Sono certo che desiderate sapere quali sono le migliori abbiezioni, ed io vi dico essere quelle che noi non abbiamo elette, oppure essere quelle che ci sono meno grate o, per meglio dire, quelle alle quali non abbiamo grand'inclinazione; e, per parlar chiaro, quella della nostra vocazione e professione. Chi mi farà la grazia, mie carissime figliuole, che noi amiamo bene la nostra abbiezione? Nessun altro lo può fare che colui il quale amò tanto la sua, che per conservarla volle morire. E questo basti. (S. Pio da Pietrelcina)
286. Sono la sola umiltà e la sottomissione a poter fare un uomo dabbene. (M. de Montaigne)
287. Spera più nella tua attività che nell'altrui benevolenza; il primo sentimento ti farà amare il lavoro e ti renderà indipendente; il secondo ti disporrà all'ozio e ti vorrà ligio agli altrui capricci (M. Gioia)
288. Spesso chi ha ragione la perde pel modo sconveniente che usa per farla valere. Aver la ragione dalla sua non basta, imperocché il sostenerla con virulenza e con alterigia è lo stesso che perderla (A. Manzoni).
289. Spesso si fa del bene solo per poter fare impunemente del male. (François de La Rochefoucauld)
290. Spiritualizzare la propria epoca; ecco una cosa che vale la pena di fare. (O. Wilde)
291. Su questa terra ognuno ha la sua croce; ma dobbiamo fare in modo di non essere il cattivo ladrone, bensì il buon ladrone. (S. Pio da Pietrelcina)
292. Su una figlia indocile rafforza la vigilanza, perché non ti renda scherno dei nemici, oggetto di chiacchiere in città e favola della gente, sì da farti vergognare davanti a tutti. (Siracide)
293. Tale che non è riuscito ad esser genio, si rassegna a fare il santo. (Ugo Bernasconi)
294. Tra i popoli libici tua moglie è infamata, o Gallo, gravemente di un'avidità senza misura. Ma sono pure e semplici calunnie: essa non suol ricevere alcuna cosa. Che cosa dunque suol fare? Dare, dare sé stessa. (Marziale)
295. Tra il dire e il fare c'è una busta da dare. (Marcello Marchesi)
296. Tu sei molto abile nel trovare giustificazioni per quello che fai e nel farlo apparire sotto una certa luce, mentre rifiuti di accettare le giustificazioni negli altri. Sarebbe invece più giusto che tu accusassi te stesso e scusassi il tuo fratello. Se vuoi essere sopportato, sopporta gli altri anche tu. (T. da Kempis)
297. Tutti gli uomini sono dei mostri; non c'é altro da fare che cibarli bene: un buon cuoco fa miracoli (Oscar Wilde)
298. Tutti siamo chiamati dal Signore a salvare anime e preparare la sua gloria. L'anima può e deve propagare la gloria di Dio e lavorare per la salute degli uomini, menando una vita cristiana, pregando incessantemente il Signore "che venga il suo regno e non ci induca in tentazioni e ci liberi dal male". Questo è quello che dovete fare ancora voi, offrendo tutta voi stessa e continuamente al Signore a questo fine. (S. Pio da Pietrelcina)
299. Tutti siamo nati per aiutarci l'uno con l'altro, come i piedi, le mani, le palpebre e i denti di sopra e di sotto. Per questo, è contro natura farsi del male reciprocamente. (Marco Aurelio)
300. Tutto ciò che trovi da fare, fallo finché ne sei in grado, perché non ci sarà né attività, né ragione, né scienza, né sapienza giù negli inferi, dove stai per andare. (Ecclesiaste)
301. Un cuore generoso non deve mai nascondere i suoi pensieri: deve farsi vedere fin dentro. (M. de Montaigne)
302. Un giorno un suo figlio gli chiese: "Come posso, Padre, aumentare l'amore?" Risposta: "Col fare con esattezza e rettitudine di intenzione i propri doveri, osservando la legge del Signore. Se questo farai con costanza e perseveranza, crescerai nell'amore" (S. Pio da Pietrelcina)
303. Un sorriso non costa nulla, ma vale molto. Arricchisce chi lo riceve e chi lo dona. Non dura che un istante, ma il suo valore è talora eterno. Nessuno è tanto ricco da poterne fare a meno, e nessuno è talmente povero da non poterlo dare. In casa porta felicità, nella fatica infonde coraggio. (P. Faber)
304. Un sufficiente spazio di tempo, adatto per dedicarti a buone meditazioni, lo troverai rinunciando a fare discorsi inutilmente oziosi e ad ascoltare chiacchiere sugli avvenimenti del giorno. I più grandi santi evitavano, per quanto possibile, di stare con la gente e preferivano stare appartati, al servizio di Dio. E' stato detto: ogni volta che andai tra gli uomini ne ritornai meno uomo di prima. E ne facciamo spesso esperienza, quando stiamo a lungo a parlare con altri. (T. da Kempis)
305. Un uomo benevolo dovrebbe permettersi qualche difetto, per non far fare brutta figura ai propri amici (Benjamin Franklin)
306. Una cosa non posso assolutamente sopportare ed è questa: se debbo fare io un rimprovero, sono sempre pronto; ma vederlo fare da un altro, no, non posso soffrirlo. Così vedere una altro umiliato o mortificato è per me insopportabile. (S. Pio da Pietrelcina)
307. Una volta che conosciamo le nostre debolezze esse cessano di farci del male. (Georg C. Lichtenberg)
308. Una volta suonata la nostra ultima ora, cessati i battiti del nostro cuore, tutto sarà finito per noi, ed il tempo di meritare e quello pure di demeritare. Tali e quali la morte ci troverà, ci presenteremo a Cristo giudice. I nostri gridi di supplica, le nostre lacrime, i nostri sospiri di pentimento, che ancora sulla terra ci avrebbero guadagnato il cuore di Dio, avrebbero potuto di noi fare, con l'aiuto dei sacramenti, da peccatori dei santi, oggi più a nulla valgono; il tempo della misericordia è trascorso, ora incomincia il tempo della giustizia. (S. Pio da Pietrelcina)
309. Val sempre la pena di fare una domanda, ma non sempre di darle una risposta. (Oscar Wilde)
310. Vi debbo raccontare una storia terribile sulla contraccezione orale. Ho chiesto ad una ragazza se voleva fare l'amore con me e mi ha detto di no. (W. Allen)
311. Vince chi crede di poterlo fare. (Virgilio)
312. A fare le cose a mezzo si perde sempre. (Napoleone Bonaparte)
313. Appartengo alla minoranza silenziosa. Sono di quei pochi che non hanno più nulla da dire e aspettano. Che cosa? Che tutto si chiarisca? L'età mi ha portato la certezza che niente si può chiarire: in questo paese che amo non esiste semplicemente la verità. Paesi molto più piccoli e importanti del nostro hanno una loro verità, noi ne abbiamo infinite versioni. Le cause? Lascio agli storici, ai sociologi, agli psicanalisti, alle tavole rotonde il compito di indicarci le cause, io ne subisco gli effetti. E con me pochi altri: perché quasi tutti hanno una soluzione da proporci: la loro verità, cioè qualcosa che non contrasti i loro interessi. Alla tavola rotonda bisognerà anche invitare uno storico dell'arte per fargli dire quale influenza può avere avuto il barocco sulla nostra psicologia. In Italia infatti la linea più breve tra due punti è l'arabesco. Viviamo in una rete d'arabeschi. (Ennio Flaiano)
314. Bella ed amabile illusione è quella per la quale i dì anniversari di un avvenimento, che per verità non ha a fare con essi più che con qualunque altro dì dell'anno, paiono avere con quello un'attinenza particolare, e che quasi un'ombra del passato risorga e ritorni sempre in quei giorni, e ci sia davanti: onde è medicato in parte il tristo pensiero dell'annullamento di ciò che fu, e sollevato il dolore di molte perdite, parendo che quelle ricorrenze facciano che ciò che è passato, e che più non torna, non sia spento né perduto del tutto. (Giacomo Leopardi)
315. Bisogna servire il popolo e non cercare di piacergli; il miglior modo di guadagnarsene il favore è fargli del bene. (Napoleone Bonaparte)
316. Ci sono due modi per far muovere gli uomini: l'interesse e la paura. (Napoleone Bonaparte)
317. Con l'audacia si può intraprendere tutto, ma non fare tutto. (Napoleone Bonaparte)
318. Da quando l'uomo non crede più all'inferno, ha trasformato la sua vita in qualcosa che somiglia all'inferno. Non può farne a meno. (Ennio Flaiano)
319. I nomi collettivi servono a far confusione. Popolo, pubblico.... Un bel giorno ti accorgi che siamo noi. Invece, credevi fossero gli altri. (Ennio Flaiano)
320. Il mezzo più efficace di ottener fama è quello di far creder al mondo di esser già famoso. (Giacomo Leopardi)
321. Il mio gatto fa quello che io vorrei fare, ma con meno letteratura. (Ennio Flaiano)
322. Il primo dovere del principe è quello senza dubbio di fare ciò che vuole il popolo, ma il popolo non sa quasi mai ciò che vuole. (Napoleone Bonaparte)
323. La moltitudine che mi guarda con ammirazione farebbe lo stesso se mi vedesse salire sul patibolo. (Napoleone Bonaparte)
324. L'amore è una cosa troppo importante per lasciarla fare agli amanti. (Ennio Flaiano)
325. Le dittature hanno questo di buono, che sanno farsi amare. (Ennio Flaiano)
326. Non sempre dipende dal maestro fare buoni allievi. (Napoleone Bonaparte)
327. Oh, com'è bello sentirsi profondamente intelligenti, per il Sesso sdilinquersi, per la Donna restare indifferenti... Rispondere a ogni inchiesta, avere sempre un'opinione, sottoscrivere una protesta, spiegare la situazione... Oh, com'è bello orientarsi con la moda che passa, continuamente rifarsi alla cultura di massa... Giurare sull'arte impegnata, ripetere che l'Industria è bella, e chiudere la giornata con un colpo di rivoltella... (Ennio Flaiano)
328. Quando un nemico è in nostro potere bisogna far sì che non ci possa mai più nuocere. (Napoleone Bonaparte)
329. Quando un sovrano conosce gli uomini che vogliono disfarsi di lui, dovrebbe prima d'ogni cosa disfarsi di loro. (Napoleone Bonaparte)
330. Vedete! Gesù Cristo ha disarmato per sempre gli eserciti quando ha detto: "rimetti la spada nel fodero, perché chi di spada ferisce, di spada perisce". Ma noi cristiani non siamo stati capaci di fare entrare nelle coscienze questo insegnamento di Gesù. Diventate voi la coscienza critica del mondo. Diventate sovversivi. (Don Tonino Bello)
331. Conosco la mia miseria e la mia debolezza, ma so anche quanto piaccia ai cuori nobili, generosi, far del bene, perciò, vi supplico, beati abitanti del cielo, vi supplico di adottarmi come figlia. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
332. Da lungo tempo ho capito che il buon Dio non ha bisogno di nessuno (ancor meno di me che di altri) per far del bene sulla terra. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
333. Mio Dio! Trinità beata, desidero amarvi e farvi amare, lavorare per la glorificazione della santa Chiesa, salvando le anime che sono sulla terra e liberando quelle che sono nel purgatorio. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
334. Non ho altri mezzi per provarti il mio amore, se non gettar dei fiori, cioè non lasciar sfuggire alcun piccolo sacrificio, alcuna premura, alcuna parola, e profittare di tutte le cose piccole, e farlo per amore. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
335. Senza mostrarsi, senza udir la sua voce, Gesù m'istruisce nell'intimo: non è per mezzo dei libri, perché non capisco quello che leggo, ma talvolta una parola come questa che ho trovato alla fine dell'orazione (dopo essere rimasta nel silenzio e nell'aridità) viene a consolarmi: Ecco il maestro che ti do, ti insegnerà tutto quello che devi fare. Voglio farti leggere nel libro di vita, ov'è contenuta la scienza di Amore. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
336. Si ammette che dappertutto sulla terra esistano eccezioni, soltanto Iddio non ha il diritto di farne! (Santa Teresa di Gesù Bambino)
337. Chi di noi sa quello che deve fare? E sapendolo, si sarebbe disposti a farlo? (George Bernard Shaw)
338. Gli inglesi non saranno mai schiavi. Avranno sempre la libertà di fare ciò che il governo e l'opinione pubblica pretendono da loro. (George Bernard Shaw)
339. Gli uomini non sono saggi in proporzione tanto all'esperienza, quanto alla loro capacità di fare esperienza. (George Bernard Shaw)
340. Il cloroformio ha permesso a qualsiasi imbecille di fare il chirurgo. (George Bernard Shaw)
341. In battaglia tutto ciò che è necessario per farti combattere è un po' di sangue caldo e il sapere che perdere è più pericoloso che vincere. (George Bernard Shaw)
342. Le persone che si lamentano del proprio stato danno sempre la colpa alle circostanze. Le persone che vanno avanti in questo mondo sono quelle che si danno da fare e cercano le circostanze che vogliono e se non riescono a trovarle, le creano. (George Bernard Shaw)
343. Nessun uomo impegnato a fare una cosa molto difficile, e a farla molto bene, perde mai il rispetto di se stesso. (George Bernard Shaw)
344. Noi siamo le tombe viventi di bestie assassinate macellate per soddisfare i nostri appetiti. Noi giammai ci fermiamo a domandare nei nostri banchetti se gli animali, come gli uomini, possano in qualche modo avere dei diritti. (George Bernard Shaw)
345. Non è colpa dei dottori, se il servizio medico nella comunità è, nella sua organizzazione attuale, un assurdo criminale. Che una nazione ragionevole, avendo osservato che ci si può procurare il pane offrendo un interesse economico ai fornai che ce lo fabbricano, seguiti ad offrire a un chirurgo un interesse per le gambe che ci amputa, è quanto basta per farci disperare dell'umanità politica. (George Bernard Shaw)
346. Non vale la pena di fare nulla a meno che le conseguenze non possano essere serie. (George Bernard Shaw)
347. Per far bene una cosa occorre studio, disciplina ed esercizio! (George Bernard Shaw)
348. Quando Dio ha fatto l'uomo e la donna non li ha brevettati. Così da allora qualsiasi imbecille può fare altrettanto. (George Bernard Shaw)
349. Quando, in questo mondo, un uomo ha qualcosa da dire, la difficoltà non sta nel fargliela dire, ma nell'impedirgli di dirla troppo spesso. (George Bernard Shaw)
350. Se colpisci un bambino, bada di farlo quando sei arrabbiato, anche a costo di storpiarlo per tutta la vita: uno schiaffo a sangue freddo non può, né dovrebbe, essere perdonato. (George Bernard Shaw)
351. Una vita spesa a commettere errori è molto più utile di una vita consumata a non far niente. (George Bernard Shaw)




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