- AFORISMI E CITAZIONI - 'erano'

1. Chi si accorge che le cose lasciate erano meglio di ciò che desidera, torni indietro senza pensarci e riprenda la sua vita di sempre. (Orazio)
2. Coloro che sanno desiderano apparire ed essere chiamati sapienti. Ma vi sono molte cose, la cui conoscenza giova ben poco, o non giova affatto, all'anima. Ed è tutt'altro che sapiente colui che attende a cose diverse da quelle che servono alla sua salvezza. I molti discorsi non appagano l'anima; invece una vita buona rinfresca la mente e una coscienza pura dà grande fiducia in Dio. (T. da Kempis)
3. Così come si provocano o si esagerano i dolori dando loro importanza, nello stesso modo questi scompaiono quando se ne distoglie l'attenzione. (S. Freud)
4. Epicuro diceva delle leggi, che le peggiori ci erano così necessarie che senza di esse gli uomini si mangerebbero gli uni con gli altri. (M. de Montaigne)
5. Evita le discussioni sciocche e non educative, sapendo che generano contese. (S. Paolo)
6. Gli abusi nascono dove gli uomini li desiderano; e gli uomini li desiderano quando sono corrotti. (A. Manzoni)
7. Gli uomini che desiderano conoscere il mondo devono imparare a conoscerlo nei particolari. (Eraclito)
8. Gli uomini son creature d'educazione, e non operano che a seconda del principio d'educazione che loro è dato. (G. Mazzini)
9. Il matrimonio - Accade quello che si vede nelle gabbie: gli uccelli che ne sono fuori si disperano per entrarvi; e con lo stesso impegno di uscirne quelli che ne son dentro. (M. de Montaigne)
10. Le cose non si considerano per quel che sono, ma per quel che appaiono. (Baltasar Gracián y Morales)
11. Le donne devono stare tranquille in chiesa e avervi sempre un posto in secondo ordine. Se desiderano sapere qualcosa, devono chiederlo ai loro mariti a casa, perché è brutto che una donna parli in chiesa. (S. Paolo)
12. Le inclinazioni naturali si aiutano e si fortificano con l'educazione; ma esse non si cambiano e non si superano affatto. (M. de Montaigne)
13. Le matrone più sagge, a Roma, erano onorate di offrire fiori e corone al dio Priapo; e sulle sue parti meno oneste si facevano sedere le vergini al tempo delle loro nozze. (M. de Montaigne)
14. Nelle cose che dopo lungo desiderio si ottengono, non trovano quasi mai gli uomini né la giocondità né la felicità che prima si erano immaginati (F. Guicciardini).
15. Non domandare: "Come mai i tempi antichi erano migliori del presente?", poiché una tale domanda non è ispirata da saggezza. (Ecclesiaste)
16. Non ti affaticare intorno a cose che generano sollecitudine, perturbazioni ed affanni. Una sola cosa è necessaria: sollevare lo spirito ed amare Dio. (S. Pio da Pietrelcina)
17. Nulla gli uomini desiderano maggiormente conservare, e nulla meno risparmiare, della loro vita. (J. De la Bruyère)
18. Pecca di semplicismo chi considera felici gli uomini ricchi e potenti. Sono piuttosto infelicissimi e sciagurati, perché posseggono i beni del mondo e li adoperano per il vizio e l'iniquità. (Teodoreto)
19. Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta? Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. (Gesù)
20. Socrate, il più sapiente degli uomini, piuttosto che adulare i suoi concittadini (che erano ben altra cosa che i nostri d'ora), scelse di morire; ma la sua memoria non morirà mai. (G. Giusti)
21. Tutti desiderano possedere la conoscenza, ma relativamente pochi sono disposti a pagarne il prezzo. (Giovenale)
22. Tutti gli uomini per natura desiderano di sapere. (Aristotele)
23. Un uomo è vecchio solo quando i rimpianti in lui, superano i sogni. (Albert Eistein)
24. Io sono andato a parlare nelle fabbriche d’armi. Agli operai ho detto che il lavoro che loro fanno non può avere sotto stampigliata la sigla che c’era sotto le opere che uscivano dalle mani di Dio creatore: e Dio vide che era molto buono. Fece la luce, fece gli alberi.., e vide che erano cosa molto buona. Ho detto che delle loro opere non si poteva dire: è molta buona. (Don Tonino Bello)
25. La morte non è male: perché libera l'uomo da tutti i mali, e insieme coi beni gli toglie i desiderii. La vecchiezza è male sommo: perché priva l'uomo di tutti i piaceri, lasciandogliene gli appetiti; e porta seco tutti i dolori. Nondimeno gli uomini temono la morte, e desiderano la vecchiezza. (Giacomo Leopardi)
26. Quasi tutti gli uomini grandi sono modesti: perché si paragonano continuamente, non cogli altri, ma con quell'idea del perfetto che hanno dinanzi allo spirito, infinitamente più chiara e maggiore di quella che ha il volgo; e considerano quanto sieno lontani dal conseguirla. (Giacomo Leopardi)
27. Se i malvagi prosperano e i più adatti sopravvivono, la natura è il dio dei mascalzoni. (George Bernard Shaw)




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