- AFORISMI E CITAZIONI - 'ennio'

1. Amore! Ecco un volume in una parola, un oceano in una lacrima, un turbine in un sospiro, un millennio in un secondo. (Tupper)
2. Chi vince non si sente vincitore se non lo ammette chi è vinto. (Ennio)
3. Il peggio che può capitare a un genio è di essere compreso. (Ennio Flaiano)
4. Il vero psicanalista delle donne è il loro parrucchiere. (Ennio Flaiano)
5. In amore bisogna essere senza scrupoli, non rispettare nessuno. All'occorrenza essere capaci di andare a letto con la propria moglie (Ennio Flaiano)
6. La presente generazione avverte di essere privilegiata, perché il progresso le offre molte possibilità, appena qualche decennio fa insospettate. L'attività creatrice dell'uomo, la sua intelligenza e il suo lavoro, hanno causato profondi cambiamenti sia nel campo della scienza e della tecnica, come nella vita sociale e culturale. L'uomo ha esteso il suo potere sulla natura ed ha acquistato una conoscenza più approfondita delle leggi del proprio comportamento sociale. Egli ha visto crollare o restringersi gli ostacoli e le distanze che separano uomini e nazioni, grazie ad un accresciuto senso universalistico, ad una più chiara coscienza dell'unità del genere umano e all'accettazione della reciproca dipendenza in un'autentica solidarietà, e grazie infine al desiderio--e alla possibilità--di venire a contatto con i propri fratelli e sorelle al di là delle divisioni artificialmente create dalla geografia o dalle frontiere nazionali o razziali.(Giovanni Paolo II)
7. Leggere è niente, il difficile è dimenticare ciò che si è letto (Ennio Flaiano)
8. Nelle mie storie d'amore una volta il rimorso veniva dopo, adesso mi precede (Ennio Flaiano)
9. Quando l'uomo non ha più freddo, fame e paura...è scontento (Ennio Flaiano)
10. Se non si è di sinistra a vent'anni e di destra a cinquanta, non si è capito niente della vita. (Ennio Flaiano)
11. Se, dunque, il nostro tempo, il tempo della nostra generazione, il tempo che si sta avvicinando alla fine del secondo Millennio della nostra era cristiana, si rivela a noi come tempo di grande progresso, esso appare, altresì, come tempo di multiforme minaccia per l'uomo, della quale la Chiesa deve parlare a tutti gli uomini di buona volontà, ed intorno alla quale deve sempre dialogare con loro. (Giovanni Paolo II)
12. Appartengo alla minoranza silenziosa. Sono di quei pochi che non hanno più nulla da dire e aspettano. Che cosa? Che tutto si chiarisca? L'età mi ha portato la certezza che niente si può chiarire: in questo paese che amo non esiste semplicemente la verità. Paesi molto più piccoli e importanti del nostro hanno una loro verità, noi ne abbiamo infinite versioni. Le cause? Lascio agli storici, ai sociologi, agli psicanalisti, alle tavole rotonde il compito di indicarci le cause, io ne subisco gli effetti. E con me pochi altri: perché quasi tutti hanno una soluzione da proporci: la loro verità, cioè qualcosa che non contrasti i loro interessi. Alla tavola rotonda bisognerà anche invitare uno storico dell'arte per fargli dire quale influenza può avere avuto il barocco sulla nostra psicologia. In Italia infatti la linea più breve tra due punti è l'arabesco. Viviamo in una rete d'arabeschi. (Ennio Flaiano)
13. Aspettando tempi migliori, che non vengono mai. (Ennio Flaiano)
14. Bisogna amare soltanto Iddio e odiare soltanto se stessi. (Ennio Flaiano)
15. C'è gente che eredita la fede, come eredita i terreni, il casato, i titoli nobiliari, il denaro, una biblioteca e il castello. Fede per censo, ereditaria. (Ennio Flaiano)
16. Cercava la verità nella fica: e tutto quello che otteneva, era di addormentarcisi sopra – dopo. (Ennio Flaiano)
17. Certo, certissimo, anzi probabile. (Ennio Flaiano)
18. Chi mi ama mi preceda. (Ennio Flaiano)
19. Chi rifiuta il sogno deve masturbarsi con la realtà. (Ennio Flaiano)
20. Ci sono molti modi di arrivare, il migliore è di non partire. (Ennio Flaiano)
21. Coraggio, il meglio è passato. (Ennio Flaiano)
22. Da quando l'uomo non crede più all'inferno, ha trasformato la sua vita in qualcosa che somiglia all'inferno. Non può farne a meno. (Ennio Flaiano)
23. Era addetto a leggere articoli e racconti in un giornale letterario. Ricevette una lettera d'amore: non gli piacque ma, con qualche taglio e rifacendo la fine, poteva andare. (Ennio Flaiano)
24. Essere pessimisti circa le cose del mondo e la vita in generale è un pleonasmo, ossia anticipare quello che accadrà. (Ennio Flaiano)
25. Fra 30 anni l'Italia sarà non come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la televisione. (Ennio Flaiano)
26. Gli italiani sono irrimediabilmente fatti per la dittatura. (Ennio Flaiano)
27. Ha una tale sfiducia nel futuro che fa i suoi progetti per il passato. (Ennio Flaiano)
28. Ho poche idee, ma confuse. (Ennio Flaiano)
29. I capolavori oggi hanno i minuti contati. (Ennio Flaiano)
30. I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume. (Ennio Flaiano)
31. I giovani hanno quasi tutti il coraggio delle opinioni altrui. (Ennio Flaiano)
32. I grandi premi non vengono mai dati allo scrittore, ma ai suoi lettori. Poveracci, se li meritano. (Ennio Flaiano)
33. I nomi collettivi servono a far confusione. Popolo, pubblico.... Un bel giorno ti accorgi che siamo noi. Invece, credevi fossero gli altri. (Ennio Flaiano)
34. Il miliardo non è più quello di una volta. (Ennio Flaiano)
35. Il mio gatto fa quello che io vorrei fare, ma con meno letteratura. (Ennio Flaiano)
36. Il pensare ai buoni momenti del passato non ci conforta perché siamo convinti che oggi li sapremmo affrontare con maggiore intelligenza e trarne migliore profitto. (Ennio Flaiano)
37. Il prossimo è troppo occupato coi propri delitti per accorgersi dei nostri. (Ennio Flaiano)
38. Il successo alla moda si ottiene con la pubblicità e si paga con la prostituzione alla folla. Invertendo l'ordine dei fattori il successo non cambia, diventa forse più duraturo, perché "sofferto". Il successo ottenuto col merito e pagato con l'indifferenza annoia il grosso pubblico e, da qualche tempo in qua, anche gli altri. (Ennio Flaiano)
39. Il tiranno più amato è quello che punisce per una sua esclusiva ragione, la ragione che riguarda la propria esistenza. (Ennio Flaiano)
40. Il traffico ha reso impossibile l'adulterio nelle ore di punta. (Ennio Flaiano)
41. In amore gli scritti volano e le parole restano. (Ennio Flaiano)
42. In Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti. (Ennio Flaiano)
43. In ogni minoranza intelligente c'è una maggioranza di imbecilli. (Ennio Flaiano)
44. In questi tempi l'unico modo di mostrarsi uomo di spirito è di essere seri. La serietà come solo umorismo accettabile. (Ennio Flaiano)
45. Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere (Ennio Flaiano)
46. Io non sono comunista perché non me lo posso permettere. (Ennio Flaiano)
47. La castità è il miraggio degli osceni. (Ennio Flaiano)
48. La civiltà del benessere porta con sé proprio l'infelicità. (Ennio Flaiano)
49. La guerra è un happening, e questo spiega il successo che ha sempre avuto. (Ennio Flaiano)
50. La moda – il nostro modo d'essere – è l'autoritratto di una società, l'oroscopo che essa stessa fa del suo destino. (Ennio Flaiano)
51. La Natura è un catalogo di mostruosità che tendono a conservarsi e a riprodursi. (Ennio Flaiano)
52. La pornografia è noiosa perché fa del pettegolezzo su un mistero. (Ennio Flaiano)
53. La pubblicità fa più danni della pornografia perché unisce l'inutile al dilettevole. (Ennio Flaiano)
54. La serietà è apprezzabile soltanto nei fanciulli. Negli uomini saggi è il riflesso della rinuncia. (Ennio Flaiano)
55. La situazione politica in Italia è grave ma non è seria. (Ennio Flaiano)
56. La stupidità degli altri mi affascina, ma preferisco la mia. (Ennio Flaiano)
57. La stupidità ha fatto progressi enormi. È un sole che non si può più guardare fissamente. Grazie ai mezzi di comunicazione, non è più nemmeno la stessa, si nutre di altri miti, si vende moltissimo, ha ridicolizzato il buon senso, spande il terrore intorno a sé. (Ennio Flaiano)
58. L'amore è una cosa troppo importante per lasciarla fare agli amanti. (Ennio Flaiano)
59. L'arte è un investimento di capitali, la cultura un alibi. (Ennio Flaiano)
60. L'avarizia è la forma più sensuale di castità. (Ennio Flaiano)
61. Le avanguardie si trovano spesso ad essere superate dal grosso dell'esercito. (Ennio Flaiano)
62. Le dittature hanno infine scoperto la magnanimità. Esse condannano a morte i loro nemici (il mondo freme e sussulta), e il giorno dopo li graziano. Così il mondo respira di sollievo, scodinzola di riconoscenza e rovescia altro amore sulle magnanime dittature. (Ennio Flaiano)
63. Le dittature hanno questo di buono, che sanno farsi amare. (Ennio Flaiano)
64. Le razze esistono in quanto esseri umani nascono con attitudini ereditarie diverse e trasmettono ai loro eredi queste attitudini; che diventano filosofia, comportamento, modo di intendere la vita, la passione e il prossimo; e che di fronte a ogni situazione reagisce secondo la memoria ereditaria inconscia. (Ennio Flaiano)
65. L'evo moderno è finito. Comincia il medio-evo degli specialisti. Oggi anche il cretino è specializzato. (Ennio Flaiano)
66. L'Inferno di Dante è pieno di italiani che rompono i coglioni agli altri. (Ennio Flaiano)
67. L'italiano è una lingua parlata dai doppiatori. (Ennio Flaiano)
68. Lo sceneggiatore è un tale che attacca il padrone dove vuole l'asino. (Ennio Flaiano)
69. L'oppio è ormai la religione dei popoli. (Ennio Flaiano)
70. L'unico modo di trattare una donna alla pari è desiderarla come uomo. (Ennio Flaiano)
71. L'uomo molto ricco deve parlare sempre di poesia o di musica ed esprimere pensieri elevati, cercando di mettere a disagio le persone che vorrebbero ammirarlo per la sua ricchezza soltanto. (Ennio Flaiano)
72. Mai epoca fu come questa tanto favorevole ai narcisi e agli esibizionisti. Dove sono i santi? Dovremo accontentarci di morire in odore di pubblicità. (Ennio Flaiano)
73. Nel nostro paese la forma più comune di imprudenza è quella di ridere, ritenendole assurde, delle cose che poi avverranno. (Ennio Flaiano)
74. Noi viviamo – grazie a Dio – in un'epoca senza fede. (Ennio Flaiano)
75. Non c'è che una stagione: l'estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L'autunno la ricorda, l'inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla. (Ennio Flaiano)
76. Oggi ho lasciato la mia famiglia perché ero stanco di sentirmi solo. (Ennio Flaiano)
77. Oggi il cretino è pieno di idee. (Ennio Flaiano)
78. Oh, com'è bello sentirsi profondamente intelligenti, per il Sesso sdilinquersi, per la Donna restare indifferenti... Rispondere a ogni inchiesta, avere sempre un'opinione, sottoscrivere una protesta, spiegare la situazione... Oh, com'è bello orientarsi con la moda che passa, continuamente rifarsi alla cultura di massa... Giurare sull'arte impegnata, ripetere che l'Industria è bella, e chiudere la giornata con un colpo di rivoltella... (Ennio Flaiano)
79. Ormai non desidero che ciò che mi offrono ripetutamente. (Ennio Flaiano)
80. Pena e sospetto che suscitano le persone normali in un mondo dove interessa soltanto l'Eccezionale, in tutte le sue varietà. Così nell'uomo probo si è portati a vedere la canaglia di domani, o una canaglia che si nasconde, mentre nella canaglia di oggi si scopre un motivo di emozione. Abele viene sottoposto all'autopsia del cervello, Caino è invitato a scrivere le sue memorie. (Ennio Flaiano)
81. Per l'aumentato benessere medio l'uomo e la donna si vanno orientando verso una morfologia utilitaria. Nelle classi giovani circolano già i modelli che verranno prodotti in larga serie nel futuro; uomini agili, sicuri, di buon affidamento e di basso consumo; donne di media statura, di facile manutenzione e dalle prestazioni standard. Lievi differenze nelle rifiniture. La natura fa ancora pochi esemplari di uomini e donne lusso, destinati allo spettacolo e al consumo collettivo d'informazione, alla pubblicità, ai rotocalchi. (Ennio Flaiano)
82. Quando certi uomini di teatro sollecitano la partecipazione viva del pubblico ai loro spettacoli dovrebbero meditare sui pericoli cui vanno incontro. (Ennio Flaiano)
83. Quando la vanità si placa l'uomo è pronto a morire e comincia a pensarci. (Ennio Flaiano)
84. Quando mai uno stupido è stato innocuo? Lo stupido più innocuo trova sempre un'eco favorevole nel cuore e nel cervello dei suoi contemporanei che sono almeno stupidi quanto lui: e sono sempre parecchi. Inutile poi aggiungere che niente è più pericoloso di uno stupido che afferra un'idea, il che succede con una frequenza preoccupante. Se uno stupido afferra un'idea, è fatto: su quella costruirà un sistema e obbligherà gli altri a condividerlo. (Ennio Flaiano)
85. Sapevamo che la sola durevole felicità che ci è concessa è la morte. Ma se ne è fatto un tale parlare, che ora la detestiamo. (Ennio Flaiano)
86. Se i popoli si conoscessero meglio si odierebbero di più. (Ennio Flaiano)
87. Se lei si spiega con un esempio non capisco più nulla. (Ennio Flaiano)
88. Sei stato condannato alla pena di vivere. La domanda di grazia, respinta. (Ennio Flaiano)
89. Si può chiedere tutto e l'avrai, poco e non l'avrai. (Ennio Flaiano)
90. Sognatore è un uomo con i piedi fortemente appoggiati sulle nuvole. (Ennio Flaiano)
91. Sono più pronto a legarmi ad un amico per solidarietà coi suoi difetti, tra i quali l'intelligenza. (Ennio Flaiano)
92. Tuttavia Roma è la mia città. Talvolta posso odiarla, soprattutto da quando è diventata l'enorme garage del ceto medio d'Italia. Ma Roma è inconoscibile, si rivela col tempo e non del tutto. Ha un'estrema riserva di mistero e ancora qualche oasi. (Ennio Flaiano)
93. Tutto ciò che è fuori della letteratura, all'inverso, è propaganda, od ossequio alla moda. (Ennio Flaiano)
94. Un buon scrittore non precisa mai. (Ennio Flaiano)
95. Un giovane va incontro alla vita: cioè, è la vita che da dietro lo spinge. (Ennio Flaiano)
96. Un tale che si apparta e che si difende a priori, quando cioè nessuno pensa di offenderlo, suggerisce ai suoi nemici l'offesa, l'attentato, perché ammette di temerli. Anche in questo caso è la richiesta che provoca l'offerta. (Ennio Flaiano)
97. Una donna che fugge attira l'inseguitore, anzi lo crea. (Ennio Flaiano)
98. Una volta credevo che il contrario di una verità fosse l'errore e il contrario di un errore fosse la verità. Oggi una verità può avere per contrario un'altra verità altrettanto valida, e l'errore un altro errore. (Ennio Flaiano)
99. Una volta il rimorso veniva dopo, adesso mi precede. (Ennio Flaiano)




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