- AFORISMI E CITAZIONI - 'dov'

1. Ai non sposati e alle vedove dico: è cosa buona per loro rimanere come sono io; ma se non sanno vivere in continenza, si sposino; è meglio sposarsi che ardere. (S. Paolo)
2. Allora ho pensato: "Anche a me toccherà la sorte dello stolto! Allora perché ho cercato d'esser saggio? Dov'è il vantaggio?". E ho concluso: "Anche questo è vanità". Infatti, né del saggio né dello stolto resterà un ricordo duraturo e nei giorni futuri tutto sarà dimenticato. Allo stesso modo muoiono il saggio e lo stolto. (Ecclesiaste)
3. Ama e tienti amico colui che, quando tutti se ne andranno, non ti abbandonerà, né permetterà che, alla fine, tu abbia a perire. Che tu lo voglia oppure no, dovrai un giorno separarti da tutti; tienti dunque stretto, in vita e in morte, a Gesù, e affidati alla fedeltà di lui, che solo ti potrà aiutare allorché gli altri ti verranno meno. (T. da Kempis)
4. Anche se tu vedessi un altro cadere manifestamente in peccato, o commettere alcunché di grave, pur tuttavia non dovresti crederti migliore di lui; infatti non sai per quanto tempo tu possa persistere nel bene. Tutti siamo fragili; ma tu non devi ritenere nessuno più fragile di te. (T. da Kempis)
5. Anche voi - medici - siete venuti al mondo, come sono venuto io, con una missione da compiere. Badate: vi parlo di doveri in un momento in cui tutti parlano di diritti... Voi avete la missione di curare il malato; ma se al letto del malato non portare l'amore, non credo che i farmaci servano molto... L'amore non può fare a meno della parola. Voi come potreste esprimerlo se non con parole che sollevino spiritualmente il malato?... Portate Dio ai malati; varrà di più di qualsiasi altra cura. (S. Pio da Pietrelcina)
6. Appare molto allarmante costatare in molti Paesi il lancio di campagne sistematiche contro la natalità per iniziativa dei loro governi, in contrasto non solo con l'identità culturale e religiosa degli stessi Paesi, ma anche con la natura del vero sviluppo. Avviene spesso che tali campagne sono dovute a pressioni e sono finanziate da capitali provenienti dall'estero e, in qualche caso, ad esse sono addirittura subordinati gli aiuti e l'assistenza economico-finanziaria. (Giovanni Paolo II)
7. Attacca l'asino dove dice il padrone. (Proverbio pugliese)
8. Attraversa pure il mare, lascia che scompaiano terre e città all'orizzonte, i tuoi vizi ti seguiranno dovunque andrai. (Seneca)
9. Bada alla strada dove metti il piede e tutte le tue vie siano ben rassodate. (Salomone)
10. Bisogna essere forti per diventare grandi: ecco il nostro dovere. La vita è una lotta dalla quale non possiamo ritrarci, ma bisogna trionfarvi. (S. Pio da Pietrelcina)
11. Camminate con semplicità nella via del Signore e non tormentate il vostro spirito. Bisogna che odiate i vostri difetti ma con odio tranquillo e non già fastidioso ed inquieto; fa d'uopo avere con essi pazienza e ritrarne vantaggio mediante un santo abbassamento. In difetto di tal pazienza, mie buone figliuole, le vostre imperfezioni, invece di scemare, crescono sempre più, non essendovi cosa che unisca tanto i nostri difetti quanto l'inquietudine e la sollecitudine di volerli allontanare. (S. Pio da Pietrelcina)
12. Cerca di capire cosa è necessario e che cosa è superfluo. Il necessario ti si offrirà spontaneamente dappertutto, il superfluo dovrai cercarlo sempre con grandi sforzi. (Seneca)
13. Che cosa e', allora, il tempo? Se nessuno me lo chiede, lo so; se dovessi spiegarlo a chi me ne chiede, non lo so (Sant'Agostino)
14. Chi è pienamente nella pace non sospetta di alcuno. Invece chi è inquieto e turbato sta sempre in agitazione per vari sospetti. Non è tranquillo lui, né permette agli altri di esserlo; dice sovente cose che non dovrebbe dire e tralascia cose che più gli converrebbe fare; sta attento a ciò che dovrebbero fare gli altri, e trascura ciò a cui sarebbe tenuto lui stesso. Sii dunque zelante, innanzi tutto , con te stesso; solo così potrai essere giustamente zelante con il tuo prossimo. (T. da Kempis)
15. Chi si fida di un ladro armato che corre di città in città? Così dell'uomo che non ha un nido e che si corica là dove lo coglie la notte. (Siracide)
16. Ci sono effettivamente molti che leggono per non dover pensare (Lichtenberg)
17. Ciò di cui ha bisogno l'uomo è la memoria dell'asino che mai scorda dove mangia. (Sòfocle)
18. Coccola il figlio ed egli ti incuterà spavento, scherza con lui, ti procurerà dispiaceri. Non ridere con lui per non doverti con lui rattristare, che non debba digrignare i denti alla fine. Non concedergli libertà in gioventù, non prendere alla leggera i suoi difetti. Piegagli il collo in gioventù e battigli le costole finché è fanciullo, perché poi intestardito non ti disobbedisca e tu ne abbia un profondo dolore. (Siracide)
19. Come giustificare il fatto che ingenti somme di danaro che potrebbero e dovrebbero essere destinate a incrementare lo sviluppo dei popoli, sono invece utilizzate per l'arricchimento di individui o di gruppi, ovvero assegnate all'ampliamento degli arsenali di armi, sia nei Paesi sviluppati sia in quelli in via di sviluppo, sconvolgendo così le vere priorità? (Giovanni Paolo II)
20. Con una moglie malvagia è opportuno il sigillo, dove ci sono troppe mani usa la chiave. (Siracide)
21. Confortatevi poi, brava signora, confortatevi, poiché la mano del Signore a sorreggervi non si é abbreviata. Oh! Sì, egli è il Padre di tutti, ma in modo singolarissimo egli lo è per gl'infelici, ed in modo assai più singolare lo è per voi che siete vedova, e vedova madre. (S. Pio da Pietrelcina)
22. Conta più lo stato d'animo che il luogo dove tu arrivi, perciò l'animo non va reso schiavo di nessun posto. (Seneca)
23. D'arte o scienza i vasti / spazi cercar dovete? / Giovani, vincerete / di leggiero i contrasti, / se pur cura vi prenda / d'aiutarvi a vicenda. (G. Perego)
24. Della nostra esistenza buona parte si dilegua nel fare il male, la maggior parte nel non far niente e tutta quanta nell'agire diversamente dal dovuto. (Seneca)
25. Di che dovete affannarvi se Gesù vuol farvi pervenire alla patria celeste per i deserti o per i campi, quando e per gli uni e per gli altri si perverrà lo stesso alla beata eternità? Allontanate da voi ogni soverchia preoccupazione che nasce dalle prove con le quali il buon Dio vuole visitarvi; e se ciò non è possibile, allontanatene il pensiero ed in tutto vivete rassegnati ai divini voleri. (S. Pio da Pietrelcina)
26. Di due cose dobbiamo supplicare di continuo il dolcissimo Signor nostro: che cresca in noi l'amore ed il timore, poiché quello ci farà volare nelle vie del Signore, questo ci farà guardare dove mettiamo il piede; quello ci fa guardare le cose di questo mondo per quelle che sono, questo ci fa riguardare ogni trascuratezza. Allorché poi amore e timore si daranno un bacio, non è più in poter nostro il concedere affetto alle cose di quaggiù. (S. Pio da Pietrelcina)
27. Dio v'ha fatti sociali e progressivi. Voi, dunque, avete il dovere d'associarvi e di progredire quanto comporta la sfera d'attività nella quale le circostanze vi collocarono, e avete diritto che la società alla quale appartenete non vi impedisca nella vostra opera di associazione e di progresso (G. Mazzini).
28. Dopo l'amore di nostro Signore, ti raccomando, o figliuola, quello della Chiesa, sua Sposa, di questa cara e dolce colomba, che sola può far le uova e far nascere i colombini e le colombine dello Sposo. Ringrazia Dio continuamente di essere figliuola della Chiesa, ad esempio di tante anime che ci hanno preceduto nel felice passaggio. Abbi gran compassione di tutti i pastori, predicatori e guidatori di anime, e vedi come sono sparsi sopra tutta la faccia della terra, poiché non vi è al mondo provincia dove non ve ne siano molti. Prega Dio per essi, acciocché salvando loro medesimi, procurino fruttuosamente la salute delle anime. (S. Pio da Pietrelcina)
29. Dopo l'ascensione di Gesù Cristo al cielo, Maria ardeva continuamente del più vivo desiderio di riunirsi a lui. Senza del suo divin Figliuolo, a lei sembrava di trovarsi nel più duro esilio. Quegli anni in cui dovette stare divisa da lui, furono per lei il più lento e penoso martirio, martirio d'amore che la consumava lentamente. (S. Pio da Pietrelcina)
30. Dov'è avarizia, c'è mestizia. (Proverbio)
31. Dove c'è più sacrificio, c'è più generosità. (S. Pio da Pietrelcina)
32. Dove ci sono i cocci ci son feste. (G. Verga)
33. Dove fanno il deserto lo chiamano pace. (Tacito)
34. Dove finiscono le leggi, comincia la tirannia. (William Conte di Chatham Pitt)
35. Dove gli occhi van volentieri, anche il cuore va, né il piede tarda a seguirli. (C. Dossi)
36. Dove la pelle del leone non può bastare, bisogna cucirvi un pezzo di quella della volpe. (M. de Montaigne)
37. Dove non c'è credo, non c'è bestemmia. (Salman Rushdie)
38. Dove non c'è obbedienza non c'è virtù. (S. Pio da Pietrelcina)
39. Dove non c'è ubbidienza, non c'è virtù. Dove non c'è virtù, non c'è bene, non c'è amore e dove non c'è amore non c'è Dio e senza Dio non si va in paradiso. Queste formano come una scala e se manca uno scalino della scala, si casca giù. (S. Pio da Pietrelcina)
40. Dove non è libertà, la vita è ridotta ad una pura funzione organica. (G. Mazzini)
41. Dove non esiste siepe, la proprietà è saccheggiata, ove non c'è moglie, l'uomo geme randagio. (Siracide)
42. Dove tuona un fatto, siatene certi, ha lampeggiato un'idea (Ippolito Nievo)
43. Dove vien meno l'interesse, vien meno anche la memoria. (Wolfgang Goethe)
44. Dovrebbe essere altamente istruttiva una sconcertante constatazione del più recente periodo: accanto alle miserie del sottosviluppo, che non possono essere tollerate, ci troviamo di fronte a una sorta di supersviluppo, egualmente inammissibile, perché, come il primo, è contrario al bene e alla felicità autentica. Tale supersviluppo, infatti, consistente nell'eccessiva disponibilità di ogni tipo di beni materiali in favore di alcune fasce sociali, rende facilmente gli uomini schiavi del "possesso" e del godimento immediato, senza altro orizzonte che la moltiplicazione o la continua sostituzione delle cose, che già si posseggono, con altre ancora più perfette. E' la cosiddetta civiltà dei "consumi", o consumismo, che comporta tanti "scarti" e "rifiuti". (Giovanni Paolo II)
45. Dovunque c'è un uomo, c'è l'occasione per fare del bene. (Seneca)
46. Dovunque e comunque si manifesti l'eccellenza, subito la generale mediocrità si allea e congiura per soffocarla. (Schopenhauer)
47. Dovunque il grido della vostra coscienza è ratificato dal consenso dell'Umanità, ivi è Dio, ivi siete certi di avere in pugno la verità: l'uno è la verificazione dell'altro. (G. Mazzini)
48. Dovunque il guardo io giro, / immenso Dio ti vedo; / nell'opre tue t'ammiro, / ti riconosco in me. / La terra, il mar, le sfere parlan del tuo potere: / tu sei per tutto e noi / tutti viviamo in te (P. Metastasio).
49. Dovunque si va, non si può fare a meno di incontrare persone intelligenti. È divenuta una vera peste. (Oscar Wilde)
50. Dovunque tu sia e dovunque ti volga, sei sempre misera cosa; a meno che tu non ti volga tutto a Dio. (T. da Kempis)
51. E' davvero strano che un indovino non rida quando incontra un altro indovino (Catone il Censore)
52. E' dolce riposare dopo aver compiuto il proprio dovere. (S. Pio da Pietrelcina)
53. E dov'è quel sì perfetto che non abbia alcun difetto? (Perego).
54. Educa tuo figlio e prenditi cura di lui, così non dovrai affrontare la sua insolenza. (Siracide)
55. Fai ogni giorno qualcosa che non ti piace: questa è la regola d'oro per abituarti a fare il tuo dovere senza fatica. (Mark Twain)
56. Far il proprio dovere val meglio dell'eroismo. (Cantù)
57. Felice colui che riesce a liberarsi da ogni impaccio dovuto a dispersione spirituale, concentrando tutto se stesso in una perfetta compunzione. Felice colui che sa allontanare tutto ciò che può macchiare o appesantire il suo spirito. Tu devi combattere da uomo: l'abitudine si vince con l'abitudine. (T. da Kempis)
58. Figli miei, stare così, senza poter compiere il proprio dovere, è inutile; è meglio che muoia! (S. Pio da Pietrelcina)
59. Figliuola, per tendere alla perfezione bisogna fare la più grande attenzione ad agire in tutto per piacere a Dio e cercare di evitare i più piccoli difetti; fare il proprio dovere e tutto il resto con più generosità. (S. Pio da Pietrelcina)
60. Fratelli uccelli, voi dovete lodar tanto il Signore, che v'ha vestiti di sì belle piume e vi nutrisce. (S. Francesco di Assisi)
61. Gesù chiama i poveri e semplici pastori per mezzo degli angeli per manifestarsi ad essi. Chiama i sapienti per mezzo della stessa loro scienza. E tutti, mossi dall'interiore influsso della sua grazia, corrono a lui per adorarlo. Chiama tutti noi con le divine ispirazioni e si comunica a noi con la sua grazia. Quante volte egli ha amorosamente invitato anche noi? E noi con quale prontezza gli abbiamo corrisposto? Mio Dio, mi arrossisco e mi sento ripieno di confusione nel dover rispondere a sì fatta interrogazione. (S. Pio da Pietrelcina)
62. Gesù, che regnava in cielo con l'umanità santissima che aveva preso dalle viscere della Vergine, volle pure che la Madre sua non solo con l'anima, ma bene anche col corpo si riunisse a lui e dividesse appieno la sua gloria. E ciò era ben giusto e doveroso. Quel corpo che neppure un istante era stato schiavo del demonio e del peccato, non lo doveva essere neppure della corruzione. (S. Pio da Pietrelcina)
63. Gli abusi nascono dove gli uomini li desiderano; e gli uomini li desiderano quando sono corrotti. (A. Manzoni)
64. Gli uomini dovrebbero sposare solo delle cattive cuoche, poiché una buona cuoca accorcia la vita. (Peter Sellers)
65. Guarda bene chi raccomandi, per non doverti vergognare subito di colpe altrui. (Orazio)
66. I diritti delle donne sono doveri degli uomini. (K. Kraus)
67. I giudici conciliatori dovrebbero prima di tutto conciliare ciascuno con sé stesso, (M. de Montaigne)
68. I mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie ama se stesso. (S. Paolo)
69. I matrimoni hanno la luna di miele; le vedovanze anche (A.Scholl)
70. I padri non dovrebbero essere né visti né sentiti. Questa è l'unica base appropriata per la vita famigliare. (Oscar Wilde)
71. Il cinismo è l'arte di vedere le cose come sono, non come dovrebbero essere (Oscar Wilde)
72. Il dovere è ciò che ci si aspetta dagli altri. (Oscar Wilde)
73. Il dovere prima di ogni altra cosa, anche santa. (S. Pio da Pietrelcina)
74. Il genio delle grandi imprese e i grandi risultati consistono nell'arte di indovinare (Napoleone)
75. Il male si riverserà su chi lo fa, egli non saprà neppure da dove gli venga. (Siracide)
76. Il nemico è assai forte, e tutto calcolato sembra che la vittoria dovrebbe arridere al nemico. Ahimè, chi mi salverà dalle mani di un nemico sì forte e sì potente, che non mi lascia libero un istante né di giorno né di notte? È possibile mai che il Signore permetterà la mia caduta? Purtroppo lo meriterei, ma sarà vero che la bontà del celeste Padre debba essere vinta dalla mia cattiveria? Giammai, giammai questo, padre mio. (S. Pio da Pietrelcina)
77. Il peccatore somiglia ad un deserto che nulla produce e ricetta solo insetti nocivi o animali selvaggi. Com'è tutto squallido dove manca Iddio! Quale arsura ove non cade la rugiada celeste! Quale sterilità ove il sole non feconda! (S. Tommaso da Villanova).
78. Il Signore vi benedica e vi renda meno pesante il giogo della famiglia. Siate sempre buoni. Ricordate che il matrimonio porta dei doveri difficili che solo la divina grazia può rendere facili. Meritate sempre questa grazia ed il Signore vi conservi sino alla terza e alla quarta generazione. (S. Pio da Pietrelcina)
79. Il vero sviluppo non può consistere nella semplice accumulazione di ricchezza e nella maggiore disponibilità dei beni e servizi, se ciò si ottiene a prezzo del sottosviluppo delle moltitudini, e senza la dovuta considerazione per le dimensioni sociali, culturali e spirituali dell'essere umano. (Giovanni Paolo II)
80. In qualunque terra voi siate, dovunque un uomo combatte pel diritto, pel giusto, pel vero, ivi è un vostro fratello: dovunque un uomo soffre, tormentato dall'errore, dall'ingiustizia, dalla tirannide, ivi è un vostro fratello, liberi e schiavi SIETE TUTTI FRATELLI. (G. Mazzini)
81. In una convivenza ordinata e feconda va posto come fondamento il principio che ogni essere umano è persona, cioè una natura dotata di intelligenza e di volontà libera; e quindi è soggetto di diritti e di doveri che scaturiscono immediatamente e simultaneamente dalla sua stessa natura: diritti e doveri che sono perciò universali, inviolabili, inalienabili. (Giovanni XXIII)
82. Io desidero, e voi non l'ignorate, il morire e l'amare Iddio, o la morte o l'amore, giacché la vita senza questo amore è peggiore della morte. O figliuole mie, aiutatemi! Io muoio ed agonizzo in ogni istante. Tutto mi sembra un sogno e non so dove mi aggiro. Dio mio! Quando verrà l'ora in cui anch'io possa cantare: Questa è la mia requie, o Dio, in eterno? (S. Pio da Pietrelcina)
83. Io fo punto, perché la campana mi chiama e mi sollecita; ed io me ne vado al torchio della chiesa, al santo altare, dove continuamente stilla il vino sacro del sangue di quell'uva deliziosa e singolare di cui a soli pochi fortunati è permesso inebriarsi. Là - come voi sapete, non posso fare altrimenti - io vi presenterò al celeste Padre nell'unione del suo Figlio, il quale, pel quale e mediante il quale io sono tutto vostro nel Signore. (S. Pio da Pietrelcina)
84. Io non sono come mi ha fatto il Signore, ma sento che mi dovrei sforzare di più a fare un atto di superbia che un atto di umiltà. Perché l'umiltà è la verità, e la verità è che io sono nulla, e tutto quello che di buono è in me, è di Dio. E spesso noi sciupiamo anche quello che di buono Dio ha messo in noi. Quando vedo che la gente a me chiede qualche cosa, non penso a quello che posso dare, ma a quello che non so dare, e per cui tante anime restano sitibonde, per non avere io saputo dare loro il dono di Dio. Pensare che ogni mattina Gesù fa l'innesto di sé in noi, ci pervade tutti, ci dona tutto, dovrebbe dunque spuntare in noi il ramo o il fiore dell'umiltà. Viceversa, il diavolo, che non può innestarsi in noi così profondamente come Gesù, ecco che fa subito germogliare i suoi virgulti di superbia. Questo non ci fa onore. Bisogna dunque combattere e sforzarci di salire. È vero: in cima non arriveremo mai senza un incontro con Dio. Per incontrarci, noi dobbiamo salire e lui scendere. Ma quando non ne possiamo più, allora, nella fermata, umiliamoci e in questa umiltà ci incontreremo con Dio, perché egli discende nel cuore umile. (S. Pio da Pietrelcina)
85. Io penso che nessuno dovrebbe scrivere la propria autobiografia finché non è morto. (Samuel Goldwyn)
86. La casa è dove si trova il cuore. (Plinio il Vecchio)
87. La casa è quel posto dove, quando ci andate, vi accolgono sempre (Robert Frost)
88. La conversazione dovrebbe sfiorare tutto, ma non dovrebbe concentrarsi su alcuna cosa. (Oscar Wilde)
89. La fede comincia là dove la religione finisce. (Sören Kierkegaard)
90. La fede degli amanti è come l'araba fenice: che vi sia ciascuno lo dice, dove sia nessuno lo sa (Pietro Metastasio)
91. La giustizia è il fermo e assiduo desiderio di rendere a ciascuno il dovuto. (Giustiniano)
92. La mattina, quando il sole si leva, tutti gli uomini dovrebbero lodare Dio, che creò quello per nostra utilità: perché per esso i nostri occhi hanno lume di giorno. E la sera, quando si fa notte, tutti gli uomini dovrebbero lodare Dio per la creazione del nostro fratello fuoco che dà luce ai nostri occhi durante l'oscurità! Perché, per nascita siamo tutti come ciechi, ma Dio dà luce ai nostri occhi per mezzo di questi due fratelli! (S. Francesco di Assisi)
93. La mente dovrebbe ogni tanto trovare qualche distrazione, perché con ciò possa meglio rivolgersi al pensiero. (Fedro)
94. La morte ti viene incontro: la dovresti temere se potesse rimanere con te: ma necessariamente o non è ancora arrivata o passa oltre. (Seneca)
95. La patria di un maiale è dappertutto dove ci sono ghiande. (François Fénelon)
96. La patria è un qualsiasi luogo dove si sta bene. (Cicerone)
97. La proprietà ha dei doveri, oltre che dei diritti. (Thomas Drummond)
98. La psicoanalisi ha dovuto far discendere la vita psichica dell'adulto da quella del bambino, prendere sul serio il detto: il bambino è il padre dell'uomo. (S. Freud)
99. La punizione del successo consiste nel fatto di dover frequentare delle persone che prima si potevano evitare. (N. Mailer)
100. La ragione dovrebbe dominare e l'appetito obbedire. (Marco Tullio Cicerone)
101. La soddisfazione sessuale è senza dubbio il miglior soporifico, e quasi sempre l'insonnia è dovuta alla mancanza di soddisfazione. (S. Freud)
102. La terra è madre di tutti e tutti devono avere su essa eguali diritti. È come sperare che i fiumi possano andare contro corrente il credere che un uomo nato libero possa essere felice, quando lo si costringe e quando gli si toglie la libertà di andare dove vuole. (Joseph - Capo pellerossa)
103. La tua predica sia l'immolazione perenne di te stessa; essere dovunque delicata apparizione ed essere come il sorriso di Dio. (S. Pio da Pietrelcina)
104. La via degli empi è come l'oscurità: non sanno dove saranno spinti a cadere. (Salomone)
105. L'adempimento del dovere è talmente necessario al nostro bene, che persino i dolori e la morte, che sembrano essere il più immediato nostro danno, si cangiano in voluttà per la mente dell'uomo generoso che patisce e muore coll'intenzione di giovare al prossimo. (S. Pellico)
106. L'amore è come il fulmine: non si sa dove cade finché non è caduto. (H. Lacordaire)
107. L'archivio è il posto dove si possono smarrire le cose con ordine (Francis Thompson)
108. L'avarizia comincia dove finisce la povertà. (Balzac)
109. Le buone risoluzioni sono come assegni che uno emette su una banca dove non ha alcun conto. (Oscar Wilde)
110. Le città dovrebbero essere costruite in campagna, dove l'aria è più salubre (Henri Monnier)
111. Le feste dovrebbero essere solenni e rare, altrimenti cessano di essere feste. (Aldous Leonard Huxley)
112. Le rughe dovrebbero indicare soltanto dove sono stati i sorrisi. (Mark Twain)
113. Libertade felice non rende / se non cresce fra miti costumi; / la sua luce più vivida splende / dove han loco virtude ed amor. (I. Rossi).
114. L'idea di chi vorrebbe, in nome della libertà, fondare l'anarchia e cancellar la società per non lasciare che l'individuo coi suoi diritti, non ha bisogno di confutazioni da me: tutto il mio lavoro combatte quel sogno colpevole che rinnega progresso, doveri, fratellanza umana, solidarietà di nazioni (G. Mazzini).
115. L'onore va a picco dove il commercio prevale a lungo. (Oliver Goldsmith)
116. L'uomo che sa tutto: ecco l'ideale moderno. E la mente dell'uomo che sa tutto è una cosa terribile. È come un negozio di cianfrusaglie, pieno di polvere e di mostruosità, dove ogni cosa ha un prezzo superiore di quel che vale. (O. Wilde)
117. L'uomo è nato a vivere per gli altri e solo in ciò può ritrovare la sua felicità; esso è fatto dalla natura in maniera che tutto quello che nella sua vita intellettuale e morale non riesca a santificar col dovere resta profanato e decade. (P. Villari)
118. L'uomo è nato per muoversi, per scrutare, per sapere chi è, che cosa fa, dove va. Se l'uomo muore sotto la fatica, egli muore onorato e forse utile agli altri. (M. D'Azeglio)
119. Mangiare, bere, star sveglio, dormire, riposare, lavorare, e dover soggiacere alle altre necessità che ci impone la nostra natura, tutto ciò, in realtà, è una miseria grande e un dolore per l'uomo religioso; il quale amerebbe essere sciolto e libero da ogni peccato. In effetti l'uomo che vive interiormente si sente schiacciato, come sotto un peso, dalle esigenze materiali di questo mondo; ed è perciò che il profeta prega fervorosamente di essere liberato, dicendo: "Signore, toglimi da queste necessità" (T. da Kempis)
120. Maria sia la stella, che vi rischiari il sentiero, vi mostri la via sicura per andare al celeste Padre; essa sia quale ancora, a cui dovete sempre più strettamente unirvi nel tempo della prova. (S. Pio da Pietrelcina)
121. Marilyn Monroe aveva curve in posti dove le altre donne non hanno nemmeno i posti. (Cybill Shepard)
122. Misero chi non ha in casa sua dove stare a sé, dove farsi la corte in privato, dove nascondersi! (M. de Montaigne)
123. Nella simpatia odierna per il dolore c'è qualcosa di tremendamente morboso. Si dovrebbe solidarizzare con il colore, con la bellezza, con la gioia di vivere.Quanto meno si parla dei dolori della vita, tanto meglio. (O. Wilde)
124. Nessuna città dovrebbe essere tanto grande che un uomo una mattina non possa uscirne camminando. (Cyril Vernon Connolly)
125. Nessuno sostiene una lotta più dura di colui che cerca di vincere se stesso. Questo appunto dovrebbe essere il nostro impegno: vincere noi stessi, farci ogni giorno superiori a noi stessi e avanzare un poco nel bene. (T. da Kempis)
126. Non basta che la poesia sia bella; deve suscitare piacere e condurre il nostro spirito dove preferisce. (Orazio)
127. Non ci può essere profonda delusione dove non c'è un amore profondo. (Martin Luther Jr. King)
128. Non è cosa da poco dover governare gli altri, dato che già a governare noi stessi si presentano tante difficoltà. (M. de Montaigne)
129. Non litigare con un irascibile e non traversare con lui un luogo solitario, perché ai suoi occhi il sangue è come nulla, dove non c'è possibilità di aiuto ti assalirà. (Siracide)
130. Non posso fare a meno di detestare i miei genitori. E' così triste dover sopportare chi ha i vostri stessi difetti (Oscar Wilde)
131. Non puoi sapere dove ti attenda la morte: perciò aspettala dovunque. (Seneca)
132. Non si dovrebbe mai fare nulla di cui non si possa parlare dopo pranzo. (O. Wilde)
133. Non si dovrebbe parlare di corda in casa dell'impiccato. (Miguel de Cervantes y Saavedra)
134. Non solo non trovo a ridire che tu nel ripartire da Casacalenda restituisca le visite alle tue conoscenti, ma lo trovo doverosissimo. La pietà è utile a tutto e si adatta a tutto, a seconda delle circostanze, meno che a ciò che dicesi peccato. Restituisci pure le visite e ne avrai anche il premio dell'ubbidienza e la benedizione del Signore. (S. Pio da Pietrelcina)
135. Non temere le avversità perché esse mettono l'anima ai piedi della croce e la croce la mette alle porte del cielo, dove troverà colui che è il trionfatore della morte, che la introdurrà negli eterni gaudi. (S. Pio da Pietrelcina)
136. Non vogliate ricusarvi in nessun modo e per nessun motivo dal fare la carità a chi che sia, non solo ma, presentandosi delle favorevoli occasioni, di offrirla voi stesso. Tanto vuole il Signore e tanto dovete sforzarvi di fare. (S. Pio da Pietrelcina)
137. Oggi l'uomo ha paura di sé.Ha dimenticato il più elevato di tutti i doveri, il dovere che ciascuno di noi ha nei confronti di se stesso. (O. Wilde)
138. Ogni diritto è il frutto d'un dovere compiuto.(Mazzini)
139. Oh quanto è prezioso il tempo! Beati coloro che ne sanno bene approfittare, perché tutti, il giorno del giudizio, ne dovremo rendere uno strettissimo conto al supremo Giudice. Oh se tutti arrivassero a comprendere la preziosità del tempo, certamente ognuno si sforzerebbe di spenderlo lodevolmente! (S. Pio da Pietrelcina)
140. Oh, Dio! Fatti sempre più sentire al povero mio cuore e compi in me l'opera da te incominciata. Sento intimamente una voce che assiduamente mi dice: "Santificati e santifica". Ebbene, mia carissima, io ciò voglio, ma non so da dove incominciare. Aiutami tu pure; so che Gesù ti vuole tanto bene e lo meriti. Dunque parlagli per me, che mi faccia la grazia di essere un figlio meno indegno di san Francesco, che possa essere di esempio ai miei confratelli in modo che il fervore continui sempre e si accresca sempre più in me, da far di me un perfetto cappuccino. (S. Pio da Pietrelcina)
141. Per ottenere ciò che si prefigge una commissione non dovrebbe essere costituita da più di tre persone, due delle quali sempre assenti. (R. Copeland)
142. Poco importa che adoriate nell'anima nostra la Verità: se l'errore governa i vostri fratelli in un altro angolo di questa terra che ci è madre comune, e voi non desiderate e non tentate, per quanto le forze vostre ve lo concedono, rovesciarlo, tradite i vostri doveri. (G. Mazzini)
143. Poco importa che voi possiate dirvi puri: quando anche poteste, isolandovi, rimanervi tali, se avete a due passi la corruzione e non cercate combatterla, tradite i vostri doveri. (G. Mazzini)
144. Praticare il bene è un affare. Se l'uomo non lo persegue è solo perché non ha la minima idea di dove si trovi il bene. Pertanto non è malvagio ma ignorante. (Socrate)
145. Predicate il Dovere agli uomini delle classi che vi stanno sopra, e compite, per quanto è possibile, i doveri vostri: predicate la virtù, il sacrifizio, l'amore; e siate virtuosi e pronti al sacrifizio e all'amore. (G. Mazzini)
146. Quando si ascolta della cattiva musica è un dovere affogarla nella conversazione. (O. Wilde)
147. Quando troviamo uno stile naturale rimaniamo sorpresi e incantati, perché dove ci spettavamo di trovare uno scrittore scopriamo un uomo. (Pascal)
148. Quanto grandi sono la stoltezza e la durezza di cuore dell'uomo: egli pensa soltanto alle cose di oggi e non piuttosto alle cose future. In ogni azione, in ogni pensiero, dovresti comportarti come se tu dovessi morire oggi stesso; ché, se avrai retta la coscienza, non avrai molta paura di morire. (T. da Kempis)
149. Quanto più la coscienza umana, soccombendo alla secolarizzazione, perde il senso del significato stesso della parola "misericordia", quanto più, allontanandosi da Dio, si distanzia dal mistero della misericordia, tanto più la Chiesa ha il diritto e il dovere di far appello al Dio della misericordia "con forti grida". (Giovanni Paolo II)
150. Quanto più uno desidera elevarsi spiritualmente, tanto più la vita presente gli appare amara, perché constata pienamente le deficienze dovute alla corrotta natura umana. (T. da Kempis)
151. Quanto sai non deve impedirti di sapere quanto dovresti (Carlo Dossi)
152. Quel buon uomo che nella mia giovinezza castrò tante belle e antiche statue nella sua grande città perché non ne venisse offesa alla vista, doveva pensare che non serviva a nulla se non faceva anche castrare i cavalli e gli asini, e infine la natura. (M. de Montaigne)
153. Questo mondo, dove c'è tanto da fare e poco da sapere. (Samuel Johnson)
154. Rendere la vita sopportabile è il primo dovere dell'essere vivente. (S. Freud)
155. Ricordati di Gesù, mitis et humilis corde. L'irascimini et nolite peccare è dei santi. Io non mi sono mai pentito della dolcezza usata, ma mi sono sentito un rimorso di coscienza e mi sono dovuto confessare, quando ho usato un po' di durezza. Però, quando dico mitezza, non dico quella che lascia tutto andare. Quella no! Ma intendo quella che rende dolce la disciplina, la quale non va mai trascurata. (S. Pio da Pietrelcina)
156. Se ci strappassimo via un solo vizio all'anno diventeremmo presto perfetti. Invece spesso ci accorgiamo del contrario; troviamo cioè che quando abbiamo indirizzata la nostra vita a Dio eravamo più buoni e più puri di ora, dopo molti anni di vita religiosa. Il fervore e l'avanzamento spirituale dovrebbe crescere di giorno in giorno; invece già sembra gran cosa se uno riesce a tener viva una particella del fervore iniziale. (T. da Kempis)
157. Se Dio non ti offre dolcezze e soavità, allora devi star di buon animo, rimanendo nella pazienza a mangiare il tuo pane, benché secco, adempiendo il tuo dovere, senza una presente ricompensa. Così facendo, il nostro amore per Dio è disinteressato; si ama e si serve in questa maniera Dio a spese proprie; ciò è proprio delle anime più perfette. (S. Pio da Pietrelcina)
158. Se dovessimo tollerare negli altri tutto quello che permettiamo a noi stessi, la vita non sarebbe più sopportabile (Georges Courteline)
159. Se è un dovere rispettare i diritti degli altri, è anche un dovere far rispettare i propri (Herbert Spencer)
160. Se qualche volta hai visto uno morire, pensa che anche tu dovrai passare per la stessa strada. La mattina, fa conto di non arrivare alla sera; e quando poi si farà sera non osare sperare nel domani. Sii dunque sempre pronto; e vivi in tal modo che, in qualunque momento, la morte non ti trovi impreparato. (T. da Kempis)
161. Se sei o diventerai ricco col tuo lavoro, sappi che dovrai rendere conto al Signore anche del buon uso delle ricchezze; quindi sii generoso coi poveri e con le opere di bene, procurandoti seriamente di accumulare tesori non per la terra ma per il cielo. (G. Nardi)
162. Se soffri con rassegnazione al suo volere tu non l'offendi ma lo ami. E il tuo cuore avrà grande conforto se pensi che nell'ora del dolore Gesù stesso soffre in te e per te. Egli non ti ha abbandonato quando fuggivi da lui; perché dovrebbe abbandonarti ora che nel martirio dell'anima tua gli dai prove d'amore? (S. Pio da Pietrelcina)
163. Se un architetto costruisce per qualcuno una casa e non lo fa solidamente, e perciò la costruzione crolla e colpisce a morte il proprietario, quell'architetto dovrà essere ucciso. (Hammurabi)
164. Se vuoi stare saldo al tuo dovere e avanzare nel bene, devi considerarti esule pellegrino su questa terra. Per condurre una vita di pietà, devi farti stolto per amore di Cristo. (T. da Kempis)
165. Si dovrebbero assorbire i colori della vita, mai ricordarne i particolari. I particolari sono sempre volgari. (O. Wilde)
166. Signora, vostro marito ha bisogno di riposo. Vi ho fatto la ricetta di un tranquillante. Dovete prenderne quattro compresse al giorno. (George Bernard Shaw)
167. So che il Signore permette questi assalti al demonio perché la sua misericordia vi rende a sé care e vuole che voi pure lo rassomigliate nelle angosce del deserto, dell'orto, della croce; ma vi dovete difendere allontanandolo e disprezzando le sue maligne insinuazioni in nome di Dio e della santa ubbidienza. (S. Pio da Pietrelcina)
168. Sono giunto al punto di disperare in cuor mio per tutta la fatica che avevo durato sotto il sole, perché chi ha lavorato con sapienza, con scienza e con successo dovrà poi lasciare i suoi beni a un altro che non vi ha per nulla faticato. Anche questo è vanità e grande sventura. (Ecclesiaste)
169. Sospendere il giudizio serve solo a dichiarare che la verità sta da qualche parte. Se solo sapessimo dove (W. Cowper)
170. Spesso confondiamo il dovere con ciò che compiono gli altri e non ciò che noi stessi dobbiamo compiere (Oscar Wilde)
171. Spesso l'incorruttibilità è dovuta solo alla mancanza di corruttori. (W. Muhs)
172. Spesso, nei rapporti con gli uomini, è necessario fingere benevolmente di non indovinare i motivi delle loro azioni. (Friedrich Nietzsche)
173. Squallida la casa dove non c'è superfluo che sfugga al padrone e giovi ai ladri. (Orazio)
174. Svilupparsi, agire, vivere secondo la legge di vita, è il primo, anzi l'unico vostro Dovere. (G. Mazzini)
175. Svilupparvi, agire, vivere secondo la vostra legge è il primo, anzi l'unico vostro dovere. (G. Mazzini)
176. Tieni per fermo che quanto più un'anima è a Dio gradita, tanto più dovrà essere provata. Perciò coraggio ed avanti sempre. (S. Pio da Pietrelcina)
177. Triste vita andare di casa in casa, non potrai aprir bocca, dove sarai come straniero. (Siracide)
178. Tutti coloro che conquisteranno la gioia dovranno dividerla. La felicità è nata gemella. (Lord Byron)
179. Tutti dovremmo preoccuparci del futuro, perché là dobbiamo passare il resto della nostra vita. (Charles F. Kettering)
180. Tutti siamo chiamati dal Signore a salvare anime e preparare la sua gloria. L'anima può e deve propagare la gloria di Dio e lavorare per la salute degli uomini, menando una vita cristiana, pregando incessantemente il Signore "che venga il suo regno e non ci induca in tentazioni e ci liberi dal male". Questo è quello che dovete fare ancora voi, offrendo tutta voi stessa e continuamente al Signore a questo fine. (S. Pio da Pietrelcina)
181. Tutto ciò che trovi da fare, fallo finché ne sei in grado, perché non ci sarà né attività, né ragione, né scienza, né sapienza giù negli inferi, dove stai per andare. (Ecclesiaste)
182. Un buon viaggiatore è colui che non sa dove sta andando (Lin Yutang)
183. Un giornale dovrebbe contenere il massimo d'informazione e il minimo possibile di commenti. (Richard Cobden)
184. Un giorno un suo figlio gli chiese: "Come posso, Padre, aumentare l'amore?" Risposta: "Col fare con esattezza e rettitudine di intenzione i propri doveri, osservando la legge del Signore. Se questo farai con costanza e perseveranza, crescerai nell'amore" (S. Pio da Pietrelcina)
185. Un uomo benevolo dovrebbe permettersi qualche difetto, per non far fare brutta figura ai propri amici (Benjamin Franklin)
186. Una sola cosa è quella che distoglie molta gente dal progresso spirituale e dal fervoroso sforzo di correzione: lo sgomento di fronte agli ostacoli e l'asprezza di questa lotta. Invero avanzano nelle virtù coloro che si sforzano di superare virilmente ciò che è per essi più gravoso, e che più li contrasta; giacché proprio là dove più si vince se stessi, mortificandosi nello spirito, più si guadagna, e maggior grazia si ottiene. (T. da Kempis)
187. Vanità è aspirare a vivere a lungo, e darsi poco pensiero di vivere bene. Vanità è occuparsi soltanto della vita presente e non guardare fin d'ora al futuro. Vanità è amare ciò che passa con tutta rapidità e non affrettarsi là, dove dura eterna gioia. (T. da Kempis)
188. Vedo misteri e complicazioni dovunque io guardi e non ho mai incontrato una persona costantemente logica. (Martha Gelloum)
189. Vivere per gli altri, non è soltanto la legge del dovere, è anche la legge della felicità (Auguste Comte)
190. Voi, servi, siate obbedienti ai vostri padroni e sempre rispettosi, non solo con quelli che sono buoni e saggi, ma anche con quelli che sono irragionevoli; voi, donne coniugate, dovete essere sottomesse ai vostri mariti e non dovete adottare il costume di acconciare i vostri capelli e portare gioielli. (S. Pietro)
191. Vuoi sapere che cosa sia il vero bene o da dove venga? Te lo dirò: dalla buna coscienza, dagli onesti propositi, dalle rette azioni, dal disprezzo del caso, dal tranquillo e costante tenore di vita di chi segue sempre lo stesso cammino. (Seneca)
192. I migliori momenti dell'amore sono quelli di una quieta e dolce malinconia dove tu piangi e non sai di che, e quasi ti rassegni riposatamente a una sventura e non sai quale. (Giacomo Leopardi)
193. Il primo dovere del principe è quello senza dubbio di fare ciò che vuole il popolo, ma il popolo non sa quasi mai ciò che vuole. (Napoleone Bonaparte)
194. Lo sceneggiatore è un tale che attacca il padrone dove vuole l'asino. (Ennio Flaiano)
195. Mai epoca fu come questa tanto favorevole ai narcisi e agli esibizionisti. Dove sono i santi? Dovremo accontentarci di morire in odore di pubblicità. (Ennio Flaiano)
196. Non ci si arrampica mai tanto in alto come quando non si sa dove si sta andando. (Napoleone Bonaparte)
197. Pena e sospetto che suscitano le persone normali in un mondo dove interessa soltanto l'Eccezionale, in tutte le sue varietà. Così nell'uomo probo si è portati a vedere la canaglia di domani, o una canaglia che si nasconde, mentre nella canaglia di oggi si scopre un motivo di emozione. Abele viene sottoposto all'autopsia del cervello, Caino è invitato a scrivere le sue memorie. (Ennio Flaiano)
198. Quando certi uomini di teatro sollecitano la partecipazione viva del pubblico ai loro spettacoli dovrebbero meditare sui pericoli cui vanno incontro. (Ennio Flaiano)
199. Quando un sovrano conosce gli uomini che vogliono disfarsi di lui, dovrebbe prima d'ogni cosa disfarsi di loro. (Napoleone Bonaparte)
200. Un uomo che non presta attenzione alle necessità dei soldati non dovrebbe comandarli. (Napoleone Bonaparte)
201. Un uomo di Stato non dovrebbe mai introdurre una donna nel suo gabinetto. (Napoleone Bonaparte)
202. Una Costituzione dovrebbe essere breve e oscura. (Napoleone Bonaparte)
203. Gesù, se volessi scrivere tutti i miei desideri, dovrei prendere il tuo libro di vita, lì sono narrate le azioni di tutti i Santi, e quelle azioni vorrei averle compiute per te. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
204. Nei certificati di nascita è scritto dove e quando un uomo è venuto al mondo, ma non vi è specificato il motivo e lo scopo. (George Bernard Shaw)
205. Quando uno stupido fa qualcosa di cui si vergogna, dice sempre che è suo dovere. (George Bernard Shaw)
206. Se colpisci un bambino, bada di farlo quando sei arrabbiato, anche a costo di storpiarlo per tutta la vita: uno schiaffo a sangue freddo non può, né dovrebbe, essere perdonato. (George Bernard Shaw)




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Sinonimi


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