- AFORISMI E CITAZIONI - 'dante'
1. Amore e cor gentile sono una cosa (Dante).
2. Avvicinati pure tu alla fonte dei Santi Sacramenti e troverai l'acqua viva che ti disseterà abbondantemente. (G. Nardi)
3. Ciascuna delle tre qualità, avarizia, pedanteria e ostinatezza, discende da fonti erotiche anali o per esprimerla più cautamente e più completamente - ricava forti contributi da quelle fonti. (S. Freud)
4. Considerate la vostra semenza: / fatti non foste a viver come bruti, / ma per seguir virtute e conoscenza. (Dante)
5. I giovani non possono generalmente esser critici; e, per due o tre che riescano, cento lasciano ai rovi della via i brandelli del loro ingegno, o ne vengono fuori tutti inzaccherati di pedanteria e tutte irte le vesti di pungitopi: la critica è per gli uomini maturi (G. Carducci)
6. Invero noi facciamo inganno a noi stessi amando le cose carnali, contro l'ordine stabilito da Dio. Che altro divorerà, quel fuoco, se non i tuoi peccati? Perciò, quanto più indulgi a te stesso quaggiù, seguendo la carne, tanto più duramente pagherai poi, preparando fin d'ora materiale più abbondante per quelle fiamme. Ciascuno sarà più gravemente punito in ciò in cui ebbe a peccare. (T. da Kempis)
7. La educazione dell'Umanità progredisce come si innalzano in Oriente quelle piramidi alle quali ogni viandante aggiunge una pietra. (G. Mazzini)
8. Non è il mondan rumore altro ch'un fiato / di vento, ch'or vien quinci ed or vien quindi, / e muta nome perché muta lato (Dante).
9. Non ragioniam di lor, ma guarda e passa. (Dante Alighieri)
10. Non siate come penna ad ogni vento (Dante).
11. Non v'accorgete voi che noi siam vermi / nati a formar l'angelica farfalla, / che vola alla giustizia senza schermi? (Dante)
12. Perder tempo a chi più sa spiace. (Dante Alighieri)
13. Quando s'ode cosa o vede / che tenga forte a sé l'anima volta, / vàssene il tempo e l'uom non se n'avvede (Dante)
14. Seggendo in piuma / in fama non si vien, né sotto coltre (Dante).
15. Sempre la confusion delle persone / principio fu del mal delle cittadi. (Dante).
16. L'Inferno di Dante è pieno di italiani che rompono i coglioni agli altri. (Ennio Flaiano)