- AFORISMI E CITAZIONI - 'cent'

1. A chi compra non bastano cent'occhi, a chi vende ne basta uno solo. (Proverbio)
2. Amiamo Gesù per la sua grandezza divina, per la sua potenza nel cielo e sulla terra, per i suoi meriti infiniti, ma anche e soprattutto per ragioni di gratitudine. Se egli fosse stato con noi meno buono, più severo; quanto meno avremmo peccato!... Ma il peccato, quando è seguito dal dolore profondo di averlo commesso, dal proponimento reale di non ripeterlo più, dalla sensazione viva del gran male che con esso abbiamo arrecato alla misericordia di Dio; quando, lacerate le più dure fibre del cuore, riesce a far scaturire da queste lacrime cocenti di pentimento e di amore, il peccato stesso, figliuolo mio, diventa allora un gradino che si avvicina, che ci innalza, che più sicuramente ci conduce a lui. (S. Pio da Pietrelcina)
3. C'è una sola religione, benché ne esistano un centinaio di versioni. (G.B. Shaw)
4. Chi corregge il proprio figlio ne trarrà vantaggio e se ne potrà vantare con i suoi conoscenti. (Siracide)
5. Colui che offre al proprio cane cibi non adatti o troppo caldi, sia punito con cento sferzate. (Artaserse)
6. Dieci anni prima del suo tempo una moda è indecente; dieci anni dopo, è orrenda; ma un secolo dopo, è romantica. (James Laver)
7. Dopo i funerali di sette suoi mariti, Galla ha sposato te, Picentino: penso che tu voglia seguire i suoi mariti. (Marziale)
8. Dovrebbe essere altamente istruttiva una sconcertante constatazione del più recente periodo: accanto alle miserie del sottosviluppo, che non possono essere tollerate, ci troviamo di fronte a una sorta di supersviluppo, egualmente inammissibile, perché, come il primo, è contrario al bene e alla felicità autentica. Tale supersviluppo, infatti, consistente nell'eccessiva disponibilità di ogni tipo di beni materiali in favore di alcune fasce sociali, rende facilmente gli uomini schiavi del "possesso" e del godimento immediato, senza altro orizzonte che la moltiplicazione o la continua sostituzione delle cose, che già si posseggono, con altre ancora più perfette. E' la cosiddetta civiltà dei "consumi", o consumismo, che comporta tanti "scarti" e "rifiuti". (Giovanni Paolo II)
9. E' uguale follia piangere del fatto che di qui a cento anni non vivremo, quanto piangere del fatto che cento anni fa non eravamo vivi. (M. de Montaigne)
10. Fa più una minaccia all'assennato che cento percosse allo stolto. (Salomone)
11. Felice colui che riesce a liberarsi da ogni impaccio dovuto a dispersione spirituale, concentrando tutto se stesso in una perfetta compunzione. Felice colui che sa allontanare tutto ciò che può macchiare o appesantire il suo spirito. Tu devi combattere da uomo: l'abitudine si vince con l'abitudine. (T. da Kempis)
12. Filiale amor! Oh! fervido / e sacrosanto affetto, / che la natura provvida / istilla all'uom nel petto / insiem coi primi battiti / dell'innocente cor. (G. Milli)
13. Giova più un rimprovero all'assennato che cento percosse allo stolto. (Salomone)
14. I giovani d'oggi soprattutto sanno che il progresso della scienza e della tecnica può procurare non solo nuovi beni materiali, ma anche una più vasta partecipazione alla reciproca conoscenza. Ad esempio, lo sviluppo dell'informatica moltiplicherà le capacità creatrici dell'uomo e gli permetterà di accedere alle ricchezze intellettuali e culturali degli altri popoli. Le nuove tecniche di comunicazione favoriranno una maggiore partecipazione agli avvenimenti e un crescente scambio di idee. Le acquisizioni della scienza biologica, psicologica o sociale aiuteranno l'uomo a penetrare meglio nelle ricchezze del proprio essere. (Giovanni Paolo II)
15. I giovani non possono generalmente esser critici; e, per due o tre che riescano, cento lasciano ai rovi della via i brandelli del loro ingegno, o ne vengono fuori tutti inzaccherati di pedanteria e tutte irte le vesti di pungitopi: la critica è per gli uomini maturi (G. Carducci)
16. I sogni apparentemente innocenti si rivelano essere l'opposto quando si prende la cura di interpretarli. Si potrebbe dire che sono lupi in veste d'agnelli. (S. Freud)
17. Il cielo e' una sfera infinita il cui centro e' ovunque e la circonferenza in nessun posto. (Blaise Pascal)
18. Il cuore di Gesù sia il centro di tutte le tue ispirazioni. (S. Pio da Pietrelcina)
19. Il letto è il posto più pericoloso del mondo. L'ottanta per cento della gente vi muore.(Mark Twain)
20. Il maldicente danneggia se stesso e sarà detestato dal suo ambiente. (Siracide)
21. Il più vecchio e più noto male è sempre più sopportabile del male recente e non messo alla prova. (M. de Montaigne)
22. Io faccio molta differenza tra le persone.Scelgo gli amici per la bellezza, i conoscenti per il buon carattere e i nemici per l'intelligenza. (O. Wilde)
23. La castità perpetua la giovinezza. Nei volti stanchi e scavati di alcuni preti ho visto occhi di adolescente. (François Mauriac)
24. La causa vincente piace agli dei, ma quella persa piace a Catone. (Lucano)
25. La conversazione dovrebbe sfiorare tutto, ma non dovrebbe concentrarsi su alcuna cosa. (Oscar Wilde)
26. La natura è una sfera infinita il cui centro è ovunque e la cui circonferenza non è in nessun luogo. (Blaise Pascal)
27. La natura non ci ha dato che un ingresso alla vita, e centomila uscite. (M. de Montaigne)
28. La propria vita: questa è la cosa importante.E per quanto riguarda la vita del prossimo, se uno vuol fare il saccente o il puritano, può sfoggiare il punto di vista morale che ha su di lui, però la cosa non lo riguarda. (O. Wilde)
29. La ragione vera per cui non sempre riesci a fare bene le tue meditazioni, io la rinvengo in questo e non mi sbaglio. Tu ti accosti a meditare con una certa specie di alterazione, congiunta con una grande ansietà, di trovare qualche oggetto che possa far rimanere contento e consolato il tuo spirito; e questo basta per far che tu non trovi mai quel che cerchi e non posi la tua mente nella verità che mediti. Figlia mia, sappi che quando uno cerca con grande fretta ed avidità una cosa perduta, la toccherà con le mani, la vedrà con gli occhi cento volte, e non se ne accorgerà mai. Da questa vana ed inutile ansietà non ti può derivare altro che una grande stanchezza di spirito ed impossibilità di mente; di fermarsi sull'oggetto che tiene presente; e da questo, poi, come da sua propria causa, una certa freddezza e stupidità dell'anima specificatamente nella parte affettiva. Non conosco altro rimedio al riguardo all'infuori di questo: uscire da questa ansietà, perché essa è uno dei maggiori traditori che la vera virtù e la soda devozione possa mai avere; finge di riscaldarsi al ben operare, ma non lo fa se non per raffreddarsi e ci fa correre per farci inciampare. (S. Pio da Pietrelcina)
30. La sorte delle anime elette è il patire; è la sofferenza sopportata cristianamente condizione a cui Dio, autore di ogni grazia e di ogni dono conducente a salute, ha stabilito di darci la gloria. (S. Pio da Pietrelcina)
31. La vera elevazione dell'uomo, conforme alla vocazione naturale e storica di ciascuno non si raggiunge sfruttando solamente l'abbondanza dei beni e dei servizi, o disponendo di perfette infrastrutture. Quando gli individui e le comunità non vedono rispettate rigorosamente le esigenze morali, culturali e spirituali, fondate sulla dignità della persona e sull'identità propria di ciascuna comunità, a cominciare dalla famiglia e dalle società religiose, tutto il resto--disponibilità di beni, abbondanza di risorse tecniche applicate alla vita quotidiana, un certo livello di benessere materiale-- risulterà insoddisfacente e, alla lunga, disprezzabile. (Giovanni Paolo II)
32. La vita e' una malattia a trasmissione sessuale; ed ha un tasso di mortalità del 100 per cento! (R.D. Laing)
33. L'affabilità coi suoi di famiglia, con gli amici e conoscenti non dev'essere mai scurrile, ché dimostra cuor villano. L'affabile bontà è sempre uguale a sé medesima e sta di mezzo alla grossolanità e alla smanceria; mentreché gli ostentatori della familiarità più sgarbata spesso rimbalzano dalle più esose rozzezze alle più svenevoli cerimonie. (A. Alfani)
34. L'aforisma viene molto apprezzato, tra l'altro perché contiene mezza verità, cioè una percentuale non indifferente (Gabriel Laub)
35. Le bugie sono per natura così feconde, che una ne suole partorir cento. (Carlo Goldoni)
36. Le sole persone di cui oggi ascolto le opinioni con un certo rispetto sono molto più giovani di me. Mi pare che siano più avanti di me.La vita ha rivelato loro le sue più recenti meraviglie.Quanto ai vecchi, li contraddico sempre. Per motivi di principio. (O. Wilde)
37. L'esperienza degli anni più recenti dimostra che, se tutta la massa delle risorse e delle potenzialità, messe a disposizione dell'uomo, non è retta da un intendimento morale e da un orientamento verso il vero bene del genere umano, si ritorce facilmente contro di lui per opprimerlo. (Giovanni Paolo II)
38. Lo stato di diseguaglianza tra uomini e popoli non soltanto perdura, ma aumenta. Avviene tuttora che accanto a coloro che sono agiati e vivono nell'abbondanza, esistono quelli che vivono nell'indigenza, soffrono la miseria e spesso addirittura muoiono di fame; e il loro numero raggiunge decine e centinaia di milioni. È per questo che l'inquietudine morale è destinata a divenire ancor più profonda. (Giovanni Paolo II)
39. L'uomo è un nulla Che è l'uomo? E a che può servire? Qual è il suo bene e qual è il suo male? Quanto al numero dei giorni dell'uomo, cento anni sono gia molti. Come una goccia d'acqua nel mare e un grano di sabbia così questi pochi anni in un giorno dell'eternità. (Siracide)
40. Maldicente, poni un freno / alla lingua serpentina, / se non vuoi col tuo veleno / fabbricar la tua rovina. (A. M. Pagnone)
41. Mille cose avanzano, novecentonovantanove regrediscono: questo è il progresso (Henri Frederic Amiel)
42. Non abbandonare un vecchio amico, perché quello recente non è uguale a lui. Vino nuovo, amico nuovo; quando sarà invecchiato, lo berrai con piacere. (Siracide)
43. Non fare il saccente nel compiere il tuo lavoro e non gloriarti al momento del bisogno. (Siracide)
44. Non ho nulla contro gli stupefacenti; semplicemente, l'alcol mi basta, e il resto mi fa paura. (Francoise Sagan)
45. Non solo non trovo a ridire che tu nel ripartire da Casacalenda restituisca le visite alle tue conoscenti, ma lo trovo doverosissimo. La pietà è utile a tutto e si adatta a tutto, a seconda delle circostanze, meno che a ciò che dicesi peccato. Restituisci pure le visite e ne avrai anche il premio dell'ubbidienza e la benedizione del Signore. (S. Pio da Pietrelcina)
46. Non sono avventuriero per scelta, ma per destino. (Vincent Van Gogh)
47. Novanta volte su cento le donne si annoiano mentre fanno l'amore. (Georges Brassens)
48. Ogni progresso della civiltà è stato denunciato come innaturale quando era ancora recente. (Lord Bertrand Russell)
49. Ogni sogno è legato alle esperienze recenti nel suo contenuto manifesto, mentre si ricollega alle esperienze più lontane nel suo contenuto latente. (S. Freud)
50. Oh!, sciagurato e stolto peccatore, come potrai rispondere a Dio, il quale conosce tutto il male che hai fatto; tu che tremi talvolta alla vista del solo volto adirato di un uomo? Perché non pensi a quel che avverrà di te nel giorno del giudizio, quando nessuno potrà essere scagionato e difeso da altri, e ciascuno costituirà per se stesso un peso anche troppo grave? E' adesso che la tua fatica è producente; è adesso che il tuo pianto e il tuo sospiro possono piacere a Dio ed essere esauditi; è adesso che il tuo dolore può ripagare il male compiuto e renderti puro. (T. da Kempis)
51. Quando udite dirvi dagli uomini, che predicano la necessità d'un cangiamento sociale, ch'essi lo produrranno invocando unicamente i vostri diritti, siate loro riconoscenti delle buone intenzioni, ma diffidate della riuscita. (G. Mazzini)
52. Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta? Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. (Gesù)
53. Se uno rompe la faccia ad un libero con la mano o con il bastone, paghi trecento sesterzi, se ad un servo paghi centocinquanta sesterzi. (Dalle leggi delle XII tavole)
54. Tutte le volte che assegno una carica faccio cento scontenti e un ingrato. (Luigi XIV)
55. Un solo atto di amore di Dio, fatto in tempo di aridità, vale più che cento, fatti in tenerezza e consolazione. (S. Pio da Pietrelcina)
56. Vale più un padre che cento pedagoghi. (Proverbio)
57. Intendo per innocente non uno incapace di peccare, ma di peccare senza rimorso. (Giacomo Leopardi)
58. L'uomo è quasi sempre tanto malvagio quanto gli bisogna. Se si conduce dirittamente, si può giudicare che la malvagità non gli è necessaria. Ho visto persone di costumi dolcissimi, innocentissimi, commettere azioni delle più atroci, per fuggire qualche danno grave, non evitabile in altra guisa. (Giacomo Leopardi)




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