- AFORISMI E CITAZIONI - 'atto'

1. Accanto agli uomini ed alle società agiate e sazie, viventi nell'abbondanza, soggette al consumismo e al godimento, non mancano nella stessa famiglia umana né gli individui né i gruppi sociali che soffrono la fame. Non mancano i bambini che muoiono di fame sotto gli occhi delle loro madri. Non mancano in varie parti del mondo, in vari sistemi socioeconomici, intere aree di miseria, di deficienza e di sottosviluppo. Tale fatto è universalmente noto. (Giovanni Paolo II)
2. Accogli frequentemente il consiglio di altri, quando sei nella tentazione; e non essere aspro con colui che è tentato, ma dagli conforto, come desidereresti fosse fatto a te. (T. da Kempis)
3. Ahimè, il bene stesso non sempre è fatto a fin di bene (Stanislas de Boufflers)
4. Aspro ama una donna bella, bella veramente. Ma egli l'ama ciecamente, di fatto egli dunque l'ama più di quel che veda. (Marziale)
5. Avete solo bisogno di costanza, perché dopo aver fatto la volontà di Dio possiate raggiungere la promessa. (S. Paolo)
6. Ben presto la morte sarà qui, presso di te. Considera, del resto, la tua condizione: l'uomo oggi c'è e domani è scomparso; e quando è sottratto alla vista, rapidamente esce anche dalla memoria. (T. da Kempis)
7. Benedico di cuore Iddio che mi ha fatto conoscere delle anime veramente buone ed anche ad esse ho annunziato che le loro anime sono la vigna di Dio; la cisterna è la fede; la torre è la speranza; il torchio è la santa carità; la siepe è la legge di Dio che le separa dai figli del secolo. (S. Pio da Pietrelcina)
8. C'è malvagità in un'intenzione malvagia, anche se l'atto non viene perpetrato. (Marco Tullio Cicerone)
9. C'è solo una cosa al mondo peggiore del fatto che si parli di te e questa è che non se ne parli. (Oscar Wilde)
10. Cerca il tempo adatto per pensare a te e rifletti frequentemente sui benefici che vengono da Dio. Tralascia ogni cosa umanamente attraente; medita argomenti che ti assicurino una compunzione di spirito, piuttosto che un modo qualsiasi di occuparti. (T. da Kempis)
11. Che cosa vana la pittura, che attira l'ammirazione per la somiglianza di cose di cui non si ammirano affatto gli originali. (Blaise Pascal)
12. Chi si procura una sposa, possiede il primo dei beni, un aiuto adatto a lui e una colonna d'appoggio. (Siracide)
13. Chi, potendo trasgredire, non ha trasgredito, e potendo compiere il male, non lo ha fatto? Si consolideranno i suoi beni e l'assemblea celebrerà le sue beneficenze. (Siracide)
14. Ciò che caratterizza gli arrivisti è il fatto che non soltanto non arrivano, ma non partono neppure. (Robert de Montesquiou Fezensac)
15. Col peccato mortale l'uomo perde la bellezza soprannaturale dell'anima e diviene affatto impuro dinanzi a Dio. Come la putrefazione toglie alla mela il colore, l'odore, il sapore ed ogni bellezza di pregio, così il peccato grave toglie all'anima ogni valore di bellezza. (S. Bonaventura).
16. Col pensiero e nella confessione non si deve tornare sulle colpe accusate nelle confessioni precedenti. Per la nostra contrizione Gesù le ha perdonate al tribunale di penitenza. Là egli si è trovato dinanzi a noi e alle nostre miserie come un creditore di fronte a un debitore insolvibile. Con un gesto d'infinita generosità ha lacerato, ha distrutto le cambiali da noi sottoscritte peccando, e che non avremo certo potuto pagare senza il soccorso della sua clemenza divina. Tornare su quelle colpe, volerle riesumare soltanto per averne ancora il perdono, soltanto per il dubbio che non siano state realmente e largamente rimesse, non sarebbe forse da considerare come un atto di diffidenza verso la bontà della quale aveva dato prova, lacerando egli stesso ogni titolo del debito da noi contratto col peccare?... Torni, se ciò può essere motivo di conforto alle anime nostre, torni pure il pensiero alle offese arrecate alla giustizia, alla sapienza, alla infinita misericordia di Dio: ma solo per piangere su di esse le lacrime redentrici del pentimento e dell'amore. (S. Pio da Pietrelcina)
17. Coloro che sanno desiderano apparire ed essere chiamati sapienti. Ma vi sono molte cose, la cui conoscenza giova ben poco, o non giova affatto, all'anima. Ed è tutt'altro che sapiente colui che attende a cose diverse da quelle che servono alla sua salvezza. I molti discorsi non appagano l'anima; invece una vita buona rinfresca la mente e una coscienza pura dà grande fiducia in Dio. (T. da Kempis)
18. Come giustificare il fatto che ingenti somme di danaro che potrebbero e dovrebbero essere destinate a incrementare lo sviluppo dei popoli, sono invece utilizzate per l'arricchimento di individui o di gruppi, ovvero assegnate all'ampliamento degli arsenali di armi, sia nei Paesi sviluppati sia in quelli in via di sviluppo, sconvolgendo così le vere priorità? (Giovanni Paolo II)
19. Come nessun fatto e nessuna forma rassomiglia in tutto a un'altra, così nessuna differisce interamente dall'altra. (M. de Montaigne)
20. Contentati di quel che t'ha fatto tuo padre; se non altro non sarai un birbante (G. Verga)
21. Della ricchezza gode soprattutto l'uomo che non ne sente affatto il bisogno. (Seneca)
22. Diciamo a noi stessi con la piena convinzione di dire la verità: anima mia, incomincia oggi ad operare il bene, che nulla hai fatto fin qui. Facciamo sì che ci muoviamo alla presenza di Dio. Dio mi vede, ripetiamo spesso a noi stessi, e nell'atto ch'egli mi vede, mi giudica pure. Facciamo si che egli non veda in noi se non sempre il solo bene. (S. Pio da Pietrelcina)
23. Dio ci ama, e che ci ama è dimostrato dal fatto che ci tollera nel momento dell'offesa. (S. Pio da Pietrelcina)
24. Dio s'è fatto uomo. Il diavolo s'è fatto donna. (V. Hugo)
25. Dolce riposo sarà il tuo, se il cuore non avrà nulla da rimproverarti. Non rallegrarti se non quando avrai fatto del bene. I cattivi non godono mai di una vera letizia e non sentono mai la pace dell'anima, giacché "non c'è pace per gli empi", dice il Signore. (T. da Kempis)
26. Dove tuona un fatto, siatene certi, ha lampeggiato un'idea (Ippolito Nievo)
27. Dunque non temere affatto, ma stimati fortunatissima per essere stata fatta degna e partecipe ai dolori dell'Uomo-Dio. Non è abbandono, dunque, cotesto, ma amore e amore grande che Dio ti va addimostrando. Non è punizione cotesto stato, ma amore ed amore finissimo. Benedicine perciò il Signore e rassegnati a bere al calice del Getsemani. (S. Pio da Pietrelcina)
28. Dunque, vi pare che io abbia recitato bene la farsa della vita? Se siete contenti, applaudite l'attore. (Augusto prima di morire)
29. E' bene che talvolta soffriamo contraddizione e che la gente ci giudichi male e ingiustamente, anche se le nostre azioni e le nostre intenzioni sono buone. Tutto ciò suol favorire l'umiltà, e ci preserva dalla vanagloria. Invero, proprio quando la gente attorno a noi ci offende e ci scredita, noi aneliamo con maggior forza al testimone interiore, Iddio. (T. da Kempis)
30. E' meglio non riflettere affatto che non riflettere abbastanza (Tristan Bernard)
31. E' preferibile l'aver amato e aver perso l'amore al non aver amato affatto. (Lord Tennyson)
32. E' uguale follia piangere del fatto che di qui a cento anni non vivremo, quanto piangere del fatto che cento anni fa non eravamo vivi. (M. de Montaigne)
33. Essendo l'uomo capace di abitudini regolatrici degli istinti, e operatrici di ordini superiori di atti, è chiaro che la perfezione caratteristica dell'uomo è nelle sue abitudini. Senza abitudini un uomo non è un uomo fatto; con abitudini perverse un uomo è un essere pervertito; con abitudini buone è un essere compiuto secondo l'ideale del suo essere. (R. Ardigò)
34. Facendone un peccato il Cristianesimo ha fatto molto per il sesso. (Anatole France)
35. Fu domandato ad uno Spartano chi l'aveva fatto vivere tanto tempo: "L'ignoranza della medicina", rispose quello. (M. de Montaigne)
36. Giusto vanto dell'uomo retto è la testimonianza della buona coscienza. Se sarai certo, in coscienza, di aver agito rettamente, sarai sempre nella gioia. La buona coscienza permette di sopportare tante cose ed è piena di letizia, anche nelle avversità. Al contrario, se sentirai in coscienza di aver fatto del male, sarai sempre timoroso ed inquieto. (T. da Kempis)
37. Gli uomini più saggi e più religiosi hanno vissuto fuggendo ogni fatto esteriore. (M. de Montaigne)
38. Gloria e merito di alcuni è di scrivere bene; e di altri di non scrivere affatto (Jean de la Bruyère)
39. Ho considerato l'occupazione che Dio ha dato agli uomini, perché si occupino in essa. Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo, ma egli ha messo la nozione dell'eternità nel loro cuore, senza però che gli uomini possano capire l'opera compiuta da Dio dal principio alla fine. Ho concluso che non c'è nulla di meglio per essi, che godere e agire bene nella loro vita; ma che un uomo mangi, beva e goda del suo lavoro è un dono di Dio. Riconosco che qualunque cosa Dio fa è immutabile; non c'è nulla da aggiungere, nulla da togliere. Dio agisce così perché si abbia timore di lui. (Ecclesiaste)
40. I difetti sono come gli odori. Li sente più chi è attorno che chi li porta. (Proverbio)
41. I morti non li piango affatto, e piuttosto li invidierei; ma piango assai i morenti. (M. de Montaigne)
42. I padri hanno molto da fare per riparare al fatto di avere dei figli (Friedrich Nietzsche)
43. I santi di legno scolpito hanno certo fatto più per il mondo che quelli in carne e ossa. (Georg C. Lichtenberg)
44. Il cristianesimo ha fatto molto per l'amore facendone un peccato. (Anatole France)
45. Il desiderio non può, per la sua stessa natura, essere soddisfatto, ma la maggior parte degli uomini vive solo per soddisfarlo. (Aristotele)
46. Il nobile amore di Gesù spinge ad operare grandi cose e suscita desideri di sempre maggiore perfezione. L'amore aspira a salire in alto, senza essere trattenuto da alcunché di terreno. Esige di essere libero e staccato da ogni affetto umano, cosicché non abbia ostacoli a scrutare nell'intimo, non subisca impacci per interessi temporali, non sia sopraffatto da alcuna difficoltà. (T. da Kempis)
47. Il peccatore, col commettere la colpa mortale, fa come un contadino, il quale piantò una vigna, la coltivò studiosamente finché fece frutto: ne fece il vino e lo pose in botti aperte, cosicché tutto il vino si disperse. Così col peccato si perde quanto si è fatto di bene. (S. Efrem).
48. Il pericolo dell'abuso consumistico e l'apparizione delle necessità artificiali non debbono affatto impedire la stima e l'utilizzazione dei nuovi beni e risorse posti a nostra disposizione; in ciò dobbiamo, anzi, vedere un dono di Dio e una risposta alla vocazione dell'uomo, che si realizza pienamente in Cristo. Ma per conseguire il vero sviluppo e necessario non perder mai di vista detto parametro, che è nella natura specifica dell'uomo, creato da Dio a sua immagine e somiglianza. (Giovanni Paolo II)
49. Il Savio loda la donna forte: "Le dita sue, dice, maneggiano il fuso" Volentieri vi dirò qualche cosa sopra queste parole. La vostra conocchia è il cumulo dei vostri desideri; filate, perciò, ogni giorno un poco, tirate filo a filo i vostri disegni fino all'esecuzione e ne verrete infallibilmente a capo; ma avvertite di non affettarvi, perché attorcigliereste il filo coi nodi ed imbrogliereste il vostro fuso. Camminate, perciò, sempre e, sebbene andrete lentamente avanzando, farete però gran viaggio. (S. Pio da Pietrelcina)
50. Il semplice fatto di aver pubblicato un libro di sonetti di seconda scelta rende un uomo assolutamente irresistibile. (O. Wilde)
51. Il Signore fa vedere e chiama; ma non si vuol vedere e rispondere, perché piacciono i propri interessi. Capita anche, a volte, per il fatto che la voce si è sempre udita, che non la si avverte più; ma il Signore illumina e chiama. Sono gli uomini che si mettono nella posizione di non poter udire più. (S. Pio da Pietrelcina)
52. Il solo fascino del passato è il fatto che è passato. (Oscar Wilde)
53. Il tatto è la capacità di descrivere gli altri come loro stessi si vedono. (Abraham Lincoln)
54. In particolare non tengo nulla a rimprovare in te, all'infuori di questa agitazione alquanto amara in te, che non ti fa gustare tutta la dolcezza della croce. Emendati di questa e continua a fare come hai fatto sinora, ché fai bene. (S. Pio da Pietrelcina)
55. Interroga l'amico: forse non ha fatto nulla, e se qualcosa ha fatto, perché non continui più. (Siracide)
56. Io non sono come mi ha fatto il Signore, ma sento che mi dovrei sforzare di più a fare un atto di superbia che un atto di umiltà. Perché l'umiltà è la verità, e la verità è che io sono nulla, e tutto quello che di buono è in me, è di Dio. E spesso noi sciupiamo anche quello che di buono Dio ha messo in noi. Quando vedo che la gente a me chiede qualche cosa, non penso a quello che posso dare, ma a quello che non so dare, e per cui tante anime restano sitibonde, per non avere io saputo dare loro il dono di Dio. Pensare che ogni mattina Gesù fa l'innesto di sé in noi, ci pervade tutti, ci dona tutto, dovrebbe dunque spuntare in noi il ramo o il fiore dell'umiltà. Viceversa, il diavolo, che non può innestarsi in noi così profondamente come Gesù, ecco che fa subito germogliare i suoi virgulti di superbia. Questo non ci fa onore. Bisogna dunque combattere e sforzarci di salire. È vero: in cima non arriveremo mai senza un incontro con Dio. Per incontrarci, noi dobbiamo salire e lui scendere. Ma quando non ne possiamo più, allora, nella fermata, umiliamoci e in questa umiltà ci incontreremo con Dio, perché egli discende nel cuore umile. (S. Pio da Pietrelcina)
57. Io trovo che gli spiriti elevati non sono affatto meno adatti alle cose basse quanto gli spiriti bassi non lo siano a quelle elevate. (M. de Montaigne)
58. La causa principale del diffondersi dell'ignoranza di massa è il fatto che tutti sanno leggere e scrivere. (Peter De Vries)
59. La cosa più bella con cui possiamo entrare in contatto è il mistero. E' la sorgente di tutta la vera arte e di tutta la vera scienza (Albert Einstein)
60. La differenza tra letteratura e giornalismo consiste nel fatto che il giornalismo è illeggibile e che la letteratura non viene letta (Oscar Wilde)
61. La disumanita' del computer sta nel fatto che, una volta programmato e messo in funzione, si comporta in maniera perfettamente onesta. (I. Asimov)
62. La donna innamorata non perdona le offese che le ha fatto il suo uomo, le dimentica. L'uomo innamorato non dimentica le offese fattegli dalla sua donna, le perdona. (U. Ojetti)
63. La lettura rende un uomo completo, la conversazione lo rende agile di spirito e la scrittura lo rende esatto. (Francis Bacon)
64. La natura ha fatto l'uomo felice e buono, ma la società lo deprava e lo rende miserabile (Jean-Jacqques Rousseau)
65. La presente generazione avverte di essere privilegiata, perché il progresso le offre molte possibilità, appena qualche decennio fa insospettate. L'attività creatrice dell'uomo, la sua intelligenza e il suo lavoro, hanno causato profondi cambiamenti sia nel campo della scienza e della tecnica, come nella vita sociale e culturale. L'uomo ha esteso il suo potere sulla natura ed ha acquistato una conoscenza più approfondita delle leggi del proprio comportamento sociale. Egli ha visto crollare o restringersi gli ostacoli e le distanze che separano uomini e nazioni, grazie ad un accresciuto senso universalistico, ad una più chiara coscienza dell'unità del genere umano e all'accettazione della reciproca dipendenza in un'autentica solidarietà, e grazie infine al desiderio--e alla possibilità--di venire a contatto con i propri fratelli e sorelle al di là delle divisioni artificialmente create dalla geografia o dalle frontiere nazionali o razziali.(Giovanni Paolo II)
66. La punizione del successo consiste nel fatto di dover frequentare delle persone che prima si potevano evitare. (N. Mailer)
67. La religione di un uomo non vale molto se non ne traggono beneficio anche il suo cane e il suo gatto (Abraham Lincoln)
68. La scoperta di un piatto nuovo è più preziosa per il genere umano che la scoperta di una nuova stella. (Brillant Savarin)
69. La sorte produce spesso mediocrità destinate alla massa, ma alle cose straordinarie dà pregio il fatto stesso di essere rare. (Seneca)
70. La speranza è un sogno fatto da svegli. (Aristotele)
71. La vita non deve essere un romanzo impostoci, bensì un romanzo fatto da noi. (Novalis)
72. L'amore è la punizione per il fatto che non ci siamo accontentati della sola procreazione. (H. Nahr)
73. Le case non rovinano ad un tratto, ma a poco a poco; prima delle stille d'acqua fan marcire il legname, poi penetrano nei muri e li infradiciano, e se non vi si pone rimedio rovinano del tutto; così gli uomini incominciano dalle piccole cadute per terminare nelle gravi. (S. Cassiano)
74. Le donne fini credono che una cosa non esista affatto, quando non è possibile parlarne in società. (Friedrich Nietzsche)
75. Le donne non perdono mai la testa per il semplice fatto che non ce l'hanno. (H. Jeanson)
76. Le inclinazioni naturali si aiutano e si fortificano con l'educazione; ma esse non si cambiano e non si superano affatto. (M. de Montaigne)
77. Le opinioni nuove sono sempre sospette e in genere contrastate, per nessun'altra ragione all'infuori dei fatto che non sono già comuni (John Locke)
78. Le persone brutte si vendicano di solito sulle altre del torto che la natura ha fatto loro. (Francis Bacon)
79. Le persone oneste si riconoscono dal fatto che compiono le cattive azioni con più goffaggine. (Charles Péguy)
80. Le tue tenerezze conquidono il mio cuore e resto preso dal tuo amore, o celeste Bambino. Lascia che al contatto del tuo fuoco l'animo mia si liquefaccia per amore, ed il tuo fuoco mi consumi, mi bruci, m'incenerisca qui ai tuoi piedi e resti liquefatto per amore e magnifichi la tua bontà e la tua carità. (S. Pio da Pietrelcina)
81. L'elemosina, anziché sollevare dalla necessità gli accattoni, li mantiene nel vizio. (F. D. Guerrazzi)
82. L'esperto lo si riconosce dal fatto che contraddice il dilettante anche quando quest'ultimo ha ragione. (Theo Herbst)
83. L'inconscio è qualcosa che noi realmente non conosciamo, ma di cui siamo obbligati a prendere atto perché spinti da deduzioni irrefutabili. (S. Freud)
84. L'insalata vuole il sale da un sapiente, l'aceto da un avaro, l'olio da un prodigo, essere mescolata da un matto e mangiata da un affamato. (Proverbio)
85. L'umanità geme, per metà schiacciata sotto il peso dei progressi che ha fatto. (Henri Louis Bergson)
86. L'umanità soffre, per metà schiacciata sotto il peso dei progressi che ha fatto (Henri Bergson)
87. L'unica cosa che mi consola del fatto di essere donna, è la certezza che non ne sposerò mai una (Caroline Schlegel)
88. L'unica scusa per aver fatto una cosa inutile è di ammirarla intensamente. (O. Wilde)
89. L'uomo è nato a vivere per gli altri e solo in ciò può ritrovare la sua felicità; esso è fatto dalla natura in maniera che tutto quello che nella sua vita intellettuale e morale non riesca a santificar col dovere resta profanato e decade. (P. Villari)
90. Ma che c'è di strano, se tu, polvere e nulla, ti sottoponi a un uomo, per amore di Dio, quando io, onnipotente ed altissimo, che dal nulla ho creato tutte le cose per amor tuo, mi feci piccolo fino a sottopormi all'uomo? Mi sono fatto l'ultimo e il più piccolo di tutti, proprio perché, per questo mio abbassarmi, tu potessi vincere la tua superbia. (T. da Kempis)
91. Mi considero un uomo comune, eccetto per il fatto che mi considero un uomo comune. (M. de Montaigne)
92. Mi ha fatto piacere vedere in qualche luogo uomini, per devozione, far voto d'ignoranza, come di castità, di povertà, di penitenza. (M. de Montaigne)
93. Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno. (S. Paolo)
94. Mi sono fatto una regola di non bere mai alla luce del giorno e di non rifiutare mai da bere quando è buio. (Henry Louis Mencken)
95. Molti, pensando di aver messo su casa, scoprono di non aver fatto che aprire una taverna per i propri amici. (Norman Douglas)
96. Nell'inconscio i processi psichici non sono affatto identici a quelli noti nella vita psichica conscia, ma godono di certe libertà che a questi ultimi sono negate. (S. Freud)
97. Nessuno è mai soddisfatto della sua condizione. (Orazio)
98. Niente contribuisce di più alla quiete dell'animo del fatto di non avere alcuna opinione. (Georg C. Lichtenberg)
99. Non bisogna scoraggiarsi, perché se nell'anima vi è il continuo sforzo di migliorare, alla fine il Signore la premia facendo fiorire il lei ad un tratto tutte le virtù come in un giardino fiorito. (S. Pio da Pietrelcina)
100. Non c'è niente di inutile in natura; neppure la stessa inutilità; niente s'è intromesso in questo universo che non abbia posto adatto. (M. de Montaigne)
101. Non credere di aver fatto alcun progresso spirituale, se non ti senti inferiore ad ogni altro. (T. da Kempis)
102. Non è importante il modo in cui in uomo muore, ma quello in cui vive: l'atto di morire non è importante, dura così poco. (Samuel Johnson)
103. Non è lecito avere degli schiavi. Ogni uomo è figlio di Dio ed è fatto a Sua immagine. Possedere degli uomini significa fare mercato della stessa immagine di Dio. (S. Gregorio Magno)
104. Non è tuo ciò che la fortuna ha fatto tuo. (Seneca)
105. Non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono di Dio; né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno. (Gesù)
106. Non litigare con un uomo ricco, perché egli non t'opponga il peso del suo danaro, poiché l'oro ha corrotto molti e ha fatto deviare il cuore dei re. (Siracide)
107. Non posso, poi, affatto credere e quindi dispensarti dal meditare solo perché a te sembra di non ricavarne nulla. Il sacro dono dell'orazione, mia buona figliuola, sta posto nella mano destra del Salvatore, ed a misura che tu sarai vuota di te stessa, cioè dell'amore del corpo e della tua propria volontà, e che ti andrai ben radicando nella santa umiltà, il Signore lo andrà comunicando al tuo cuore. (S. Pio da Pietrelcina)
108. Non potendo regolare gli avvenimenti, regolo me stesso, e mi adatto ad essi, se essi non si adattano a me. (M. de Montaigne)
109. Non si fa degli amici chi non si è mai fatto un nemico.(Alfred Tennyson)
110. Non so poi affatto compatirti né perdonarti quel tuo modo di tralasciare con facilità la comunione nonché la santa meditazione. Ricordati, figlia mia, che non si perviene a salute se non per la preghiera; che non si vince la battaglia se non per la preghiera. A te dunque la scelta. (S. Pio da Pietrelcina)
111. Non sono affatto contrario al baciamano alle signore. Bisogna pur cominciare da qualche parte (Sacha Guitry)
112. Non ti meraviglierai affatto delle tue debolezze ma, riconoscendoti per quella che sei, ti arrossirai della tua infedeltà a Dio ed in lui confiderai, abbandonandoti tranquillamente sulle braccia del celeste Padre, come un bambino su quelle della propria madre. (S. Pio da Pietrelcina)
113. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il padrone; vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutto quello che ho udito dal Padre mio. (Gesù)
114. Occorre talvolta che tu usi il freno, anche nell'intraprendere e nel desiderare cose buone. Ché il tuo animo potrebbe poi esser distolto da ciò, come cosa eccessiva; o potresti ingenerare scandalo in altri, per essere andato al di là delle regole comuni; o potresti d'un tratto cadere in agitazione perché ti si ostacola. (T. da Kempis)
115. Ogni uomo è colpevole di tutto il bene che non ha fatto. (Voltaire)
116. Ognuno è come il cielo l'ha fatto, e qualche volta molto peggio. (Cervantes)
117. Oh!, sciagurato e stolto peccatore, come potrai rispondere a Dio, il quale conosce tutto il male che hai fatto; tu che tremi talvolta alla vista del solo volto adirato di un uomo? Perché non pensi a quel che avverrà di te nel giorno del giudizio, quando nessuno potrà essere scagionato e difeso da altri, e ciascuno costituirà per se stesso un peso anche troppo grave? E' adesso che la tua fatica è producente; è adesso che il tuo pianto e il tuo sospiro possono piacere a Dio ed essere esauditi; è adesso che il tuo dolore può ripagare il male compiuto e renderti puro. (T. da Kempis)
118. Ora sei gladiatore e cavi gli occhi, prima eri oculista. Quello che ora fai da gladiatore, da medico l'hai fatto. (Marziale)
119. Osserva l'arcobaleno e benedici colui che l'ha fatto, è bellissimo nel suo splendore. Avvolge il cielo con un cerchio di gloria, l'hanno teso le mani dell'Altissimo. (Siracide)
120. Per certo, quando sarà giunto il giorno del giudizio, non ci verrà chiesto che cosa abbiamo studiato, ma piuttosto che cosa abbiamo fatto; né ci verrà chiesto se abbiamo saputo parlare bene, ma piuttosto se abbiamo saputo vivere devotamente. (T. da Kempis)
121. Perché ti guardi tutto attorno quaggiù, se non è questo il luogo della tua pace? La tua dimora deve essere tra le cose celesti; quelle terrene le devi guardare come di passaggio. Passano tutte le cose, e con esse anche tu; vedi di non invischiarti, per evitare di essere catturato e perire. (T. da Kempis)
122. Perché ti stupisci se viaggiare non ti serve? Porti in gito te stesso. Ti perseguitano i medesimi motivi che ti hanno fatto fuggire. (Seneca)
123. Povero Cinna vuol sembrare: e di fatto povero è. (Marziale)
124. Povertà, umiltà, abiezione, disprezzo circondano il Verbo fatto carne; ma noi dall'oscurità in cui questo Verbo fatto carne è avvolto comprendiamo una cosa, udiamo una voce, intravediamo una sublime verità. Tutto questo l'hai fatto per amore, e non ci inviti che all'amore, non ci parli che di amore, non ci dai che prove di amore. (S. Pio da Pietrelcina)
125. Quando gioco con il mio gatto, chi può dire s'egli non si diverte con me più di quanto io mi diverta con lui. (M. de Montaigne)
126. Quando hai fatto un voto a Dio, non indugiare a soddisfarlo, perché egli non ama gli stolti: adempi quello che hai promesso. E' meglio non far voti, che farli e poi non mantenerli. (Ecclesiaste)
127. Quando la si desidera, una cosa sembra straordinaria, ma dopo averla ottenuta nessuno è soddisfatto. (Seneca)
128. Quando si espone un'idea a un vero inglese, il che è sempre un atto temerario, costui non si sogna nemmeno di valutare se l'idea è giusta o sbagliata. L'importante per lui è sapere se chi l'ha esposta ne è convinto o meno. (O. Wilde)
129. Quando violate le leggi del pudore fate a Dio una grande ingiuria. Se qualcuno coprisse di fango il vostro ritratto o lo lordasse in qualsiasi altro modo, non lo considerereste voi come un'ingiuria? Ebbene, la vostra anima è un'immagine di Dio; e voi credete che non sia fare ingiuria a Dio, lordandola coll'impurità? (S. Agostino).
130. Radice d'ogni male è la cupidigia: essa commette i sacrilegi e i furti, compie le rapine e le prede, cagiona le guerre e gli omicidi, chiede e riceve iniquamente, ingiustamente negozia, dà o riceve ad usura, presiede alle frodi, scioglie il patto, viola il giuramento, corrompe la testimonianza, perverte il giudizio (S. Innocenzo).
131. Ricordalo: è più vicino a Dio il malfattore che ha vergogna di operare il male che l'uomo onesto il quale arrossisce di operare il bene. (S. Pio da Pietrelcina)
132. Ridere non è affatto un brutto modo per iniziare un'amicizia. (Oscar Wilde)
133. Sarai sempre felice, la sera, se avrai spesa la giornata fruttuosamente. Vigila su te stesso, scuoti e ammonisci te stesso; checché facciano gli altri, non dimenticare te stesso. Il tuo progresso spirituale sarà pari alla violenza che avrai fatto a te stesso. (T. da Kempis)
134. Se non esiste una Legge santa, inviolabile, non creata dagli uomini, quale norma avremo per giudicare se un atto è giusto o non lo è? (G. Mazzini)
135. Se non essere cornuti vi sembra un gran bene, l'unico modo è non sposarsi affatto. (Molière)
136. Se ti capita di vedere o di ascoltare dei buoni esempi, devi ardere dal desiderio di imitarli; se, invece, ti pare che qualcosa sia degno di riprovazione, devi guardarti dal fare altrettanto; se talvolta l'hai fatto, procura di emendarti. Come il tuo occhio giudica gli altri, così, a tua volta, sarai giudicato tu dagli altri. (T. da Kempis)
137. Se un uomo non ha scoperto nulla per cui vorrebbe morire, non è adatto a vivere. (Martin Luther King)
138. Signora, vostro marito ha bisogno di riposo. Vi ho fatto la ricetta di un tranquillante. Dovete prenderne quattro compresse al giorno. (George Bernard Shaw)
139. Signore mio Dio, tu sei tutto il mio bene. E io, chi sono per osare di rivolgermi a te? Sono il tuo miserabile piccolo servo, un abietto vermiciattolo, molto più misero e disprezzabile di quanto io stesso non capisca e non osi confessare. Tuttavia, Signore, ricordati di me, che sono un nulla, nulla ho e nulla valgo. Tu solo sei buono, giusto e santo; tutto puoi e ogni cosa viene da te; tutto tu colmi, soltanto il peccatore tu lasci a mani vuote. (T. da Kempis)
140. Smettere di fumare è la cosa più facile che esista; lo so perché l'ho fatto un migliaio di volte (Mark Twain)
141. Sono così distratto, ma tanto distratto, che mi sono dimenticato di crescere (Renato Rascel)
142. Sovvengati che tu non sei qui altro che attore di un dramma, il quale sarà o breve o lungo, secondo la volontà del poeta (Epitteto)
143. Stare al mondo può essere caro, ma c'è incluso nel prezzo un viaggio attorno al sole gratis ogni anno (Ashleigh Brilliant)
144. Talvolta anche vivere è un atto di coraggio. (Seneca)
145. Tieniti sempre stretta alla santa Chiesa cattolica, perché ella solo ti può dare la vera pace, perché ella sola possiede Gesù sacramentato, che è il vero principe della pace. (S. Pio da Pietrelcina)
146. Tu chiedi quali progressi abbia fatto? Ho cominciato ad essere amico di me stesso. (Ecatone)
147. Tu non metti una volpe a sorvegliare i polli solo perché ha un sacco d'esperienza in fatto di pollai. (Harry S. Truman)
148. Tutti i bambini sono degli artisti nati; il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi. (Pablo Picasso)
149. Tutto ciò che merita di essere fatto, merita di essere fatto bene. (Philip Dormer Chesterfield)
150. Un esperto è un uomo che ha fatto tutti gli errori che è possibile compiere in un campo molto ristretto. (Niels Bohr)
151. Un gatto coi guanti non prende topi. (Benjamin Franklin)
152. Un malfattore può avere la fortuna di rimanere nascosto; ma non ne ha mai la certezza. (Seneca)
153. Un piatto di verdura con l'amore è meglio di un bue grasso con l'odio. (Salomone)
154. Un solo atto di amore di Dio, fatto in tempo di aridità, vale più che cento, fatti in tenerezza e consolazione. (S. Pio da Pietrelcina)
155. Un sufficiente spazio di tempo, adatto per dedicarti a buone meditazioni, lo troverai rinunciando a fare discorsi inutilmente oziosi e ad ascoltare chiacchiere sugli avvenimenti del giorno. I più grandi santi evitavano, per quanto possibile, di stare con la gente e preferivano stare appartati, al servizio di Dio. E' stato detto: ogni volta che andai tra gli uomini ne ritornai meno uomo di prima. E ne facciamo spesso esperienza, quando stiamo a lungo a parlare con altri. (T. da Kempis)
156. Un'attesa troppo prolungata fa male al cuore, un desiderio soddisfatto è albero di vita. (Salomone)
157. Uno scapolo è un uomo che ha tratto delle conclusioni dall'esperienza altrui. (Peter Ustinov)
158. Vera pazienza è sopportare con animo imperturbato il male fattoci dagli altri e non provare risentimento. E' sopportare questi altri amandoli. Sopportare odiandoli non ha nulla a che vedere con la mansuetudine. (S. Gregorio Magno)
159. V'ho dato l'esempio affinché, come ho fatto io, facciate anche voi! (Gesù)
160. Vi sono persone che senza i loro difetti mai avrebbero fatto conoscere le loro buone qualità. (L. de Clapiers)
161. Vorrei catturare il tuo cuore ed i tuoi sentimenti e giocare con loro e poi abbandonarli, come tu hai fatto con me (Oscar Wilde)
162. È molto meglio per un popolo avere un ordinamento cattivo che non essere ordinato affatto. (Napoleone Bonaparte)
163. Il credere di rigenerare un popolo in un istante è un atto di demenza. (Napoleone Bonaparte)
164. Il mio gatto fa quello che io vorrei fare, ma con meno letteratura. (Ennio Flaiano)
165. Il successo alla moda si ottiene con la pubblicità e si paga con la prostituzione alla folla. Invertendo l'ordine dei fattori il successo non cambia, diventa forse più duraturo, perché "sofferto". Il successo ottenuto col merito e pagato con l'indifferenza annoia il grosso pubblico e, da qualche tempo in qua, anche gli altri. (Ennio Flaiano)
166. Io non sono fatto per le mezze misure. (Napoleone Bonaparte)
167. La moda – il nostro modo d'essere – è l'autoritratto di una società, l'oroscopo che essa stessa fa del suo destino. (Ennio Flaiano)
168. La moglie è fatta per suo marito; e il marito è fatto per la patria, per la famiglia e per la gloria. (Napoleone Bonaparte)
169. La stupidità ha fatto progressi enormi. È un sole che non si può più guardare fissamente. Grazie ai mezzi di comunicazione, non è più nemmeno la stessa, si nutre di altri miti, si vende moltissimo, ha ridicolizzato il buon senso, spande il terrore intorno a sé. (Ennio Flaiano)
170. Non c'è che una stagione: l'estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L'autunno la ricorda, l'inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla. (Ennio Flaiano)
171. Quando mai uno stupido è stato innocuo? Lo stupido più innocuo trova sempre un'eco favorevole nel cuore e nel cervello dei suoi contemporanei che sono almeno stupidi quanto lui: e sono sempre parecchi. Inutile poi aggiungere che niente è più pericoloso di uno stupido che afferra un'idea, il che succede con una frequenza preoccupante. Se uno stupido afferra un'idea, è fatto: su quella costruirà un sistema e obbligherà gli altri a condividerlo. (Ennio Flaiano)
172. Sapevamo che la sola durevole felicità che ci è concessa è la morte. Ma se ne è fatto un tale parlare, che ora la detestiamo. (Ennio Flaiano)
173. Affinché l'amore sia soddisfatto pienamente, bisogna che si abbassi, che si abbassi fino al niente, per trasformare in fuoco questo niente. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
174. Ecco ciò che Gesù esige da noi, non ha bisogno affatto delle nostre opere, ma soltanto del nostro amore, perché questo Dio stesso che dichiara di non aver bisogno di dirci se ha fame, non ha esitato a mendicare un po' d'acqua dalla Samaritana. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
175. La carità perfetta consiste nel sopportare i difetti degli altri, non stupirsi delle loro debolezze, edificarsi dei minimi atti di virtù che essi praticano, ma soprattutto ho capito che la carità non deve restare affatto chiusa nel fondo del cuore. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
176. Fa in modo che si veda che stai adulando un uomo, perché ciò che lo lusinga realmente è il fatto che tu pensi che valga la pena lusingarlo. (George Bernard Shaw)
177. Noi abbiamo bisogno di qualcosa di più alto del nazionalismo: abbiamo bisogno d'un cattolicesimo veramente politico e sociale. (George Bernard Shaw)
178. Quando Dio ha fatto l'uomo e la donna non li ha brevettati. Così da allora qualsiasi imbecille può fare altrettanto. (George Bernard Shaw)
179. Quando si dice comunemente che i genitori sono i migliori giudici di ciò che più conviene ai propri figli, ciò non dipende soltanto dalla qualità dei genitori, ma anche dal fatto ch'essi sono in condizioni finanziarie abbastanza buone per esercitare il loro istinto paterno e materno. (George Bernard Shaw)




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