- AFORISMI E CITAZIONI - 'arte'
1. A parte l'uomo, tutti gli animali sanno che lo scopo principale della vita è godersela (Samuel Butler)
2. A volte l'uomo inciampa nella verità, ma nella maggior parte dei casi, si rialza e continua per la sua strada (W. Churchill)
3. Affettato sarai se te governi / con leziosa cura a parte a parte / e vivi sol negli ornamenti esterni. (L. Borsini)
4. Al giorno d'oggi la maggior parte della gente muore come se fosse subdolamente colpita da un attacco di buon senso. Solo quando è troppo tardi si accorge che le uniche cose che non si rimpiangono sono le proprie follie. (O. Wilde)
5. Alessandro, re dei Macedoni, aveva incominciato a studiare la geometria per sapere, infelice, quanto fosse piccola la terra di cui aveva occupato una minima parte. (Seneca)
6. All'abbondanza di beni e di servizi disponibili in alcune parti del mondo, soprattutto nel Nord sviluppato, corrisponde nel Sud un inammissibile ritardo, ed è proprio in questa fascia geo-politica che vive la maggior parte del genere umano. (Giovanni Paolo II)
7. Attraverso l'arte noi esprimiamo la nostra concezione di ciò che la natura non è. (Pablo Picasso)
8. Cavilla sui tuoi limiti e senza dubbio ti apparterranno. (R. Bach)
9. Chi in un'arte è diventato maestro, può senza danno scordarsi le regole (Arturo Graf)
10. Chi non sa l'arte chiuda bottega, e chi non sa nuotare che si anneghi. (G. Verga)
11. Cinna, quando ti chiamo signore, non gonfiartene tutto: spesso così io rispondo al saluto anche del tuo servo. (Marziale)
12. Colui il quale teme di perdere la gloria, è sicuro che la perderà (Napoleone Buonaparte)
13. Come la vita fisica, organica, non può crescere e svolgersi senza alimenti, così la vita morale, intellettuale, ha bisogno per ampliarsi e manifestarsi, delle influenze esterne e d'assimilarsi parte almeno delle idee, degli effetti, delle altrui tendenze. (G. Mazzini)
14. Come uno è di dentro, così giudica di fuori. Chi è puro di cuore è tutto preso dalla gioia, per quanta gioia è nel mondo. Se, invece, da qualche parte, ci sono tribolazioni ed angustie, queste le avverte di più chi ha il cuore perverso. (T. da Kempis)
15. Conquìstati la fiducia del prossimo nella sua povertà per godere con lui nella sua prosperità. Nel tempo della tribolazione restagli vicino, per aver parte alla sua eredità. (Siracide)
16. Dai soltanto a Dio la lode e non agli uomini, onora il Creatore e non la creatura. Durante la tua esistenza sappi tu sostenere le amarezze per poter partecipare alle sofferenze di Cristo. (S. Pio da Pietrelcina)
17. Dal sublime al ridicolo non c'è che un passo. (Napoleone Bonaparte)
18. D'arte o scienza i vasti / spazi cercar dovete? / Giovani, vincerete / di leggiero i contrasti, / se pur cura vi prenda / d'aiutarvi a vicenda. (G. Perego)
19. Dei dolori che toccano in sorte agli uomini, sopporta la tua parte con pazienza (Pitagora)
20. Della nostra esistenza buona parte si dilegua nel fare il male, la maggior parte nel non far niente e tutta quanta nell'agire diversamente dal dovuto. (Seneca)
21. Dio sta sempre dalla parte dei grandi battaglioni. (Maresciallo Turenne)
22. Dio v'ha fatti sociali e progressivi. Voi, dunque, avete il dovere d'associarvi e di progredire quanto comporta la sfera d'attività nella quale le circostanze vi collocarono, e avete diritto che la società alla quale appartenete non vi impedisca nella vostra opera di associazione e di progresso (G. Mazzini).
23. Dunque non temere affatto, ma stimati fortunatissima per essere stata fatta degna e partecipe ai dolori dell'Uomo-Dio. Non è abbandono, dunque, cotesto, ma amore e amore grande che Dio ti va addimostrando. Non è punizione cotesto stato, ma amore ed amore finissimo. Benedicine perciò il Signore e rassegnati a bere al calice del Getsemani. (S. Pio da Pietrelcina)
24. È proprio all'interno dell'uomo che molti elementi si contrastano a vicenda. Da una parte infatti, come creatura, egli sperimenta in mille modi i suoi limiti; d'altra parte, si accorge di essere senza confini nelle sue aspirazioni e chiamato ad una vita superiore. Sollecitato da molte attrattive, è costretto sempre a sceglierne qualcuna ed a rinunciare alle altre. Inoltre, debole e peccatore, non di rado fa quello che non vorrebbe e non fa quello che vorrebbe. Per cui soffre in se stesso una divisione, dalla quale provengono anche tante e così gravi discordie nella società". (Giovanni Paolo II)
25. Esiste già un reale e percettibile pericolo che, mentre progredisce enormemente il dominio da parte dell'uomo sul mondo delle cose, di questo suo dominio egli perda i fili essenziali, e in vari modi la sua umanità sia sottomessa a quel mondo, ed egli stesso divenga oggetto di multiforme, anche se spesso non direttamente percettibile, manipolazione, mediante tutta l'organizzazione della vita comunitaria, mediante il sistema di produzione, mediante la pressione dei mezzi di comunicazione sociale. (Giovanni Paolo II)
26. Gesù solo può comprendere che pena sia per me, allorché mi si prepara davanti la scena dolorosa del Calvario. È parimenti incomprensibile che sollievo si dà a Gesù non solo col compatirlo nei suoi dolori, ma quando trova un'anima che per amor suo gli chiede non consolazioni, ma sibbene di essere fatta partecipe dei suoi medesimi dolori. (S. Pio da Pietrelcina)
27. Gli esempi, nella maggior parte dei casi, colpiscono più delle parole della ragione (S.Gregorio Magno)
28. Gran parte dei nostri sogni li viviamo con assai maggiore intensità della nostra esistenza da svegli. (H. Hesse)
29. Grande saggezza, non essere precipitosi nell'agire e, d'altra parte, non restare ostinatamente alle nostre prime impressioni. Grande saggezza, perciò, non andare dietro a ogni discorso della gente e non spargere subito all'orecchio di altri quanto abbiamo udito e creduto. (T. da Kempis)
30. Ho poi considerato tutte le oppressioni che si commettono sotto il sole. Ecco il pianto degli oppressi che non hanno chi li consoli; da parte dei loro oppressori sta la violenza, mentre per essi non c'è chi li consoli. Allora ho proclamato più felici i morti, ormai trapassati, dei viventi che sono ancora in vita; ma ancor più felice degli uni e degli altri chi ancora non è e non ha visto le azioni malvagie che si commettono sotto il sole. (Ecclesiaste)
31. I giovani d'oggi soprattutto sanno che il progresso della scienza e della tecnica può procurare non solo nuovi beni materiali, ma anche una più vasta partecipazione alla reciproca conoscenza. Ad esempio, lo sviluppo dell'informatica moltiplicherà le capacità creatrici dell'uomo e gli permetterà di accedere alle ricchezze intellettuali e culturali degli altri popoli. Le nuove tecniche di comunicazione favoriranno una maggiore partecipazione agli avvenimenti e un crescente scambio di idee. Le acquisizioni della scienza biologica, psicologica o sociale aiuteranno l'uomo a penetrare meglio nelle ricchezze del proprio essere. (Giovanni Paolo II)
32. I grandi spiriti hanno sempre incontrato violenta opposizione da parte delle menti mediocri. (Albert Einstein)
33. Il cinismo è l'arte di vedere le cose come sono, non come dovrebbero essere (Oscar Wilde)
34. Il compromesso è l'arte di tagliare una torta in modo tale che ciascuno creda di avere avuto la fetta più grossa. (Jan Peerce)
35. Il desiderio non può, per la sua stessa natura, essere soddisfatto, ma la maggior parte degli uomini vive solo per soddisfarlo. (Aristotele)
36. Il destino mescola le carte e noi giochiamo. (Arthur Schopenhauer)
37. Il dire è cosa diversa dal fare: bisogna considerare da una parte la predica e dall'altra il predicatore. (M. de Montaigne)
38. Il genio delle grandi imprese e i grandi risultati consistono nell'arte di indovinare (Napoleone)
39. Il godimento e il possesso appartengono soprattutto all'immaginazione. (M. de Montaigne)
40. Il risultato non dipende che in minima parte dalle tue doti tecniche. Quello che conta è il tuo modo di pensare, il segreto sta nella tua capacità di porti un traguardo, un obiettivo sul quale investire tutto te stesso. (B. Borg)
41. Il trattamento psicoanalitico poggia sulla sincerità. In essa risiede gran parte dell'effetto educativo e del valore etico della psicoanalisi, ed è pericoloso allontanarsi da questo fondamento. (S. Freud)
42. Il tuo regno non è lontano e tu facci partecipare al tuo trionfo sulla terra per poi partecipare al tuo regno nel cielo. Fa che, non potendo contenere la comunicazione della tua carità, predichiamo con l'esempio e con le opere la tua divina regalità. Prendi possesso dei nostri cuori nel tempo per possederli nell'eternità. Che mai ci togliamo da sotto il tuo scettro, né la vita né la morte valga a separarci da te. La vita sia vita attinta da te a larghi sorsi d'amore per spandersi sull'umanità e ci faccia morire ad ogni istante per vivere solo di te e spandere te nei nostri cuori. (S. Pio da Pietrelcina)
43. Il valore di un'opera d'arte si misura dalla quantità di lavoro fornita dall'artista. (Guillaume Apollinaire)
44. In guerra non ci sono vincitori, ma tutti sono perdenti, qualunque parte possa vantarsi di avere vinto. (Arthur Neville Chamberlain)
45. In politica la saggezza è non rispondere alle domande. L'arte, non lasciarsele fare. (André Suarès)
46. Io non ho, di mio, nulla se non me, e invero il possesso ne è in parte manchevole e preso a prestito. (M. de Montaigne)
47. La beneficenza, da qualsiasi parte venga, è sempre figlia della stessa madre, cioè la provvidenza. (S. Pio da Pietrelcina)
48. La cattiva arte è molto peggiore dell'assenza d'arte. (Oscar Wilde)
49. La cattiveria è rara, la maggior parte degli uomini si occupa troppo di se stessa per essere malvagia. (Friedrich Nietzsche)
50. La cosa più bella con cui possiamo entrare in contatto è il mistero. E' la sorgente di tutta la vera arte e di tutta la vera scienza (Albert Einstein)
51. La democrazia è l'arte di far credere al popolo che esso governi. (L. Latzarus)
52. La democrazia sostituisce l'elezione da parte dei molti incompetenti all'incarico affidato dai pochi corrotti. (George Bernard Shaw)
53. La diplomazia è l'arte di permettere a qualcun altro di fare a modo tuo (David Frost)
54. La diversità di opinioni intorno a un'opera d'arte dimostra che l'opera è nuova, complessa e vitale. (O. Wilde)
55. La fortuna è una donna; se voi la lasciate sfuggire oggi non crediate di ritrovarla domani. (Napoleone Bonaparte)
56. La Fortuna giace in letto, aspettando che il postino le porti la notizia di un'eredità; il Lavoro si leva alle sei e coll'opera della penna o del martello pone le fondamenta dell'agiatezza. La Fortuna piagnucola; il Lavoro zufola. La Fortuna fa assegnamento sul caso, il Lavoro sul carattere (S. Smiles).
57. La lettura di ogni buon libro è come una conversazione con le persone migliori dei secoli passati. (René Descartes)
58. La maggior parte degli uomini sono capaci piuttosto di grandi azioni che di buone azioni (Charles de Montesquieu)
59. La maggior parte delle facoltà dell'anima nostra, quando la impieghiamo, turbano la tranquillità della vita più che esserle utili. (M. de Montaigne)
60. La maggior parte delle mie azioni si regolano sull'esempio, non con la scelta. (M. de Montaigne)
61. La maggior parte di coloro che pensano di cambiare idea, non ne hanno mai avuta una. (Miguel de Unamuno)
62. La maggior parte di noi nasce con l'aiuto del medico e muore allo stesso modo. (George Bernard Shaw)
63. La malizia ingozza la maggior parte del suo proprio veleno e se ne avvelena. (M. de Montaigne)
64. La medicina è una delle arti greche, che, malgrado il guadagno che se ne può trarre, non è praticata da un romano veramente serio... Disgraziatamente non esiste una legge che punisca i medici ignoranti, né per essi è prevista la pena capitale. Eppure essi imparano l'arte sulle nostre sofferenze e fanno esperimenti mandandoci a morte! (Plinio il Vecchio)
65. La negazione o la limitazione dei diritti umani--quali, ad esempio, il diritto alla libertà religiosa, il diritto di partecipare alla costruzione della società, la libertà di associarsi, o di costituire sindacati, o di prendere iniziative in materia economica-- non impoveriscono forse la persona umana altrettanto, se non maggiormente della privazione dei beni materiali? (Giovanni Paolo II)
66. La pallottola che mi ucciderà non è ancora stata forgiata. (Napoleone Bonaparte)
67. La parola dell'arte è luccicante, ma di luce fredda; le parole del cuore brilla meno, ma arde (N. Tommaseo).
68. La più bella e profonda emozione che possiamo provare è il senso del mistero; sta qui il seme di ogni arte, di ogni vera scienza (Albert Einstein)
69. La più grande parte di ciò che sappiamo, è la minima di ciò che ignoriamo. (M. de Montaigne)
70. La politica è l'arte di fare agli altri ciò che non vorreste che facessero a voi (A.E.Bergerat)
71. La politica è l'arte di impedire alla gente di impicciarsi di ciò che la riguarda. (Valéry)
72. La politica è l'arte di impedire alla gente di impicciarsi di quello che la riguarda (Paul Valéry)
73. La prima regola è stata di non accettare una cosa per vera finché non la riconoscessi per tale senza neppure un dubbio. (René Descartes)
74. La ragione e il torto non si dividono mai con un taglio così netto che ogni parte abbia soltanto dell'uno e del l'altra (Alessandro Manzoni)
75. La ragione vera per cui non sempre riesci a fare bene le tue meditazioni, io la rinvengo in questo e non mi sbaglio. Tu ti accosti a meditare con una certa specie di alterazione, congiunta con una grande ansietà, di trovare qualche oggetto che possa far rimanere contento e consolato il tuo spirito; e questo basta per far che tu non trovi mai quel che cerchi e non posi la tua mente nella verità che mediti. Figlia mia, sappi che quando uno cerca con grande fretta ed avidità una cosa perduta, la toccherà con le mani, la vedrà con gli occhi cento volte, e non se ne accorgerà mai. Da questa vana ed inutile ansietà non ti può derivare altro che una grande stanchezza di spirito ed impossibilità di mente; di fermarsi sull'oggetto che tiene presente; e da questo, poi, come da sua propria causa, una certa freddezza e stupidità dell'anima specificatamente nella parte affettiva. Non conosco altro rimedio al riguardo all'infuori di questo: uscire da questa ansietà, perché essa è uno dei maggiori traditori che la vera virtù e la soda devozione possa mai avere; finge di riscaldarsi al ben operare, ma non lo fa se non per raffreddarsi e ci fa correre per farci inciampare. (S. Pio da Pietrelcina)
76. La scherma è l'arte di farsi ammazzare cortesemente (J.L.A.Commerson)
77. La storia dell'arte è la storia dei revival. (Ralph Samuel Butler)
78. La vendetta non ha preveggenza. (Napoleone Bonaparte)
79. La vera arte del governo consiste nel non governare troppo. (Jonathan Shipley)
80. La vita coniugale è solo un'abitudine, una cattiva abitudine. Ma si rimpiangono sempre le perdite, anche delle peggiori abitudini.Forse sono quelle che si rimpiangono di più. Sono una parte così essenziale della nostra personalità. (O. Wilde)
81. La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini, però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli. (Friedrich W. Nietzsche)
82. La vita è l'arte di trarre conclusioni sufficienti da premesse insufficienti (Samuel Butler)
83. La vita morale dell'uomo è parte della materia dell'artista, ma la moralità dell'arte consiste nell'uso perfetto di un mezzo imperfetto. (O. Wilde)
84. La vita non è lunga; non bisogna passarne una troppo grande parte in vaghe decisioni su come spenderla. (S. Johnson)
85. L'abilità non serve a molto senza l'opportunità. (Napoleone Bonaparte)
86. L'afflizione, che i più temono come un'anatema, è invece una benedizione di Dio! Dall'afflizione nascono i risguardi sul passato, le rivelazioni di colpo o dimenticate o ignorate, i salutari rimproveri della parte buona di noi alla cattiva parte, le risoluzioni severe, le mutazioni dolorose, ma irrevocabili. (M. D'Azeglio)
87. L'amore è come la febbre. Nasce e si spegne senza che la volontà vi abbia la minima parte (Stendhal)
88. L'amore per il denaro è il più grave pericolo per la moralità (Napoleone Buonaparte)
89. L'arte di educare vuole che chiunque la professa vi spenda tutto il suo tempo, vi adoperi ogni suo potere, vi faccia uno studio speciale; e alla squisitezza e sagacità dell'ingegno, alla bontà ed opportunità della dottrina, alla destrezza delle maniere aggiunga una pazienza ed una vigilanza indicibili (V. Gioberti).
90. L'arte di riuscire simpatico consiste nel trovare simpatici gli altri. (William Hazlitt)
91. L'arte di vincere la si impara nelle sconfitte (Simon Bolivar)
92. L'arte è la mano destra della natura (F. Schiller).
93. L'arte è la menzogna che ci permette di conoscere la verità. (Pablo Picasso)
94. L'arte e la rivolta non moriranno che con l'ultimo uomo. (Dostojewski)
95. L'arte è sempre più astratta di quanto immaginiamo. (O. Wilde)
96. L'arte moderna si chiama così perché non ha nessuna probabilità di diventare antica. (Nikita Kruscev)
97. L'arte non consiste nel rappresentare cose nuove, bensì nel rappresentare con novità. (Foscolo)
98. L'arte non deve riprodurre il visibile, ma renderlo visibile. (Paul Klee)
99. L'arte non è lo studio della realtà positiva, ma la ricerca della verità ideale. (George Sand)
100. L'arte non ha nessuna influenza sulle azioni: annulla il desiderio di agire. (O. Wilde)
101. L'arte non riproduce il visibile; piuttosto, crea il visibile. (Paul Klee)
102. L'arte rispecchia lo spettatore, non la vita. (O. Wilde)
103. L'arte rivela i popoli e ne manifesta i costumi (G. Carducci)
104. L'arte umana non è meno opera di Dio che la natura: camminando di conserva colla sua sorella sotto l'impulso onnipotente e il magistero del primo motore, cospira seco a produrre le meravigliose vicende della civiltà e della storia e il concetto mirabile dell'universo. (V. Gioberti).
105. L'artista è un uomo che non prostituirà mai la sua arte, eccetto che per denaro. (Henri Meyers)
106. Le donne danno agli uomini la parte più preziosa della loro vita. Ma invariabilmente la vogliono indietro in spiccioli. Questo è il guaio. (O. Wilde)
107. Le elaborazioni di pensiero più complicate sono possibili senza la partecipazione della coscienza. (S. Freud)
108. Le forze motrici dell'arte sono gli stessi conflitti che portano altri individui alla nevrosi e che hanno indotto la società ad edificare le sue istituzioni. (S. Freud)
109. Le liti non durerebbero a lungo se il torto fosse solo da una parte. (F. de la Rochefoucauld)
110. Le rivoluzioni sono paragonabili ai letami: i più ributtanti promuovono la crescita dei più bei vegetali. (Napoleone Bonaparte)
111. Le tentazioni contro la fede e la purità è merce offerta dal nemico, ma non temerlo se non con il disprezzo. Finché egli strepita è segno che non ancora si è impossessato della volontà. Tu non ti disturbare per ciò che vai sperimentando da parte di questo angiolo ribelle; la volontà sia sempre contraria alle sue suggestioni, e vivi tranquilla, ché non vi è colpa, ma sebbene vi è il compiacimento di Dio ed il guadagno per l'anima tua. (S. Pio da Pietrelcina)
112. L'immaginazione governa il mondo. (Napoleone Bonaparte)
113. L'istante che ci separa dall'oggetto che noi amiamo è terribile; esso ci distacca dal rimanente del mondo. (Napoleone Bonaparte)
114. Lo sviluppo economico, con tutto ciò che fa parte del suo adeguato modo di funzionare, deve essere costantemente programmato e realizzato all'interno di una prospettiva di sviluppo universale e solidale dei singoli uomini e dei popoli. (Giovanni Paolo II)
115. L'occhio dell'avaro non si accontenta di una parte, l'insana cupidigia inaridisce l'anima sua. (Siracide)
116. L'onore che rendiamo alla memoria dei nostri morti, l'amore così puro che sentiamo ancora per loro, parte dalle fibre più sensibili del nostro cuore, e nessun popolo, in nessuna delle epoche conosciute, si mostrò mai indifferente a tali sentimenti (M D'Azeglio).
117. L'umanità vuole la sua parte. Anche Maria, la Madre di Gesù, sapeva che attraverso la morte di lui si operava la redenzione del genere umano, eppure ella stessa ha pianto e sofferto, e quanto sofferto. (S. Pio da Pietrelcina)
118. L'unica persona che sia più saggia di uno qualsiasi è la massa. (Napoleone Bonaparte)
119. L'uomo contemporaneo ha dunque paura che, con l'uso dei mezzi inventati da questo tipo di civiltà, i singoli individui ed anche gli ambienti, le comunità, le società, le nazioni, possano rimanere vittima del sopruso di altri individui, ambienti, società. La storia del nostro secolo ne offre esempi in abbondanza. Malgrado tutte le dichiarazioni sui diritti dell'uomo nella sua dimensione integrale, cioè nella sua esistenza corporea e spirituale, non possiamo dire che questi esempi appartengano soltanto al passato. (Giovanni Paolo II)
120. L'uomo vive sempre più nella paura. Egli teme che i suoi prodotti, naturalmente non tutti e non nella maggior parte, ma alcuni e proprio quelli che contengono una speciale porzione della sua genialità e della sua iniziativa, possano essere rivolti in modo radicale contro lui stesso; teme che possano diventare mezzi e strumenti di una inimmaginabile autodistruzione, di fronte alla quale tutti i cataclismi e le catastrofi della storia, che noi conosciamo, sembrano impallidire. (Giovanni Paolo II)
121. Metà dell'arte della diplomazia consiste nel non dire nulla, specialmente quando stiamo parlando. (Will Durant)
122. Mi piace fare jogging, eccetto la parte che viene dopo che ti sei messo le scarpe. (Milton Berle)
123. Moriamo ogni giorno: ogni giorno ci viene tolta una parte della vita e anche quando ancora cresciamo, la vita decresce. (Seneca)
124. Nell'oratoria la più grande arte è nascondere l'arte. (Jonathan Swift)
125. Nessuno è più infelice che la maggior parte di quelli che sono generalmente ritenuti felici. (Seneca)
126. Noi non abbiamo la libertà vera, se non quando vi sia una podestà che faccia rispettare le leggi e i diritti di tutti, che provveda agl'interessi comuni e che freni o punisca le esorbitanze da qualunque parte vengano (L. Palma)
127. Non c'è niente di più brutto della ragione quando non è dalla nostra parte. (G. S. Altifax)
128. Non c'è persona al mondo, anche se è un re o un papa, che non abbia qualche tribolazione o afflizione. E chi è dunque che ha la parte migliore? Senza dubbio colui che è capace di sopportare qualche male per amore di Dio. (T. da Kempis)
129. Non ci sono cattivi reggimenti, ma solo colonnelli incapaci (Napoleone Bonaparte)
130. Non è proprio che la stupidità e la mancanza di timore da parte dell'uomo comune gli dà quella sopportazione per i mali presenti e quella profonda noncuranza dei sinistri accidenti? (M. de Montaigne)
131. Non è un'arte quella che arriva allo scopo per caso. (Seneca)
132. Non privarti di un giorno felice; non ti sfugga alcuna parte di un buon desiderio. (Siracide)
133. Non rinviamo niente: chiudiamo ogni giorno il bilancio con la vita. Il difetto maggiore dell'esistenza è di essere sempre incompiuta e che sempre se ne rimanda una parte. (Seneca)
134. Non sono affatto contrario al baciamano alle signore. Bisogna pur cominciare da qualche parte (Sacha Guitry)
135. Non ti lamenterai mai delle offese, da qualunque parte ti vengono fatte, ricordandoti che Gesù venne saturato di obbrobri dalla malizia degli uomini che egli stesso aveva beneficato. Scuserai tutti con la carità cristiana, tenendo innanzi gli occhi l'esempio del divino Maestro che scusò persino i suoi crocifissori dinanzi al Padre suo. (S. Pio da Pietrelcina)
136. Non volerti gonfiare, dunque, per alcuna arte o scienza, che tu possegga, ma piuttosto abbi timore del sapere che ti è dato. Anche se ti pare di sapere molte cose; anche se hai buona intelligenza, ricordati che sono molte di più le cose che non sai. Non voler apparire profondo (Rm 11, 20;12, 16); manifesta piuttosto la tua ignoranza. (T. da Kempis)
137. Non vorrei mai far parte di un club che accetti fra i suoi membri un tipo come me. (Groucho Marx)
138. Occorre manovrare le imprese umane più grossolanamente e superficialmente, e lasciarne buona e gran parte ai diritti della fortuna. (M. de Montaigne)
139. Ogni autentica opera d'arte deve iniziare una controversia tra l'artista e il suo pubblico. (Rebecca West)
140. Ogni grande opera d'arte ha due facce, una per il proprio tempo e una per il futuro, per l'eternità (Daniel Barenboim)
141. Ogni soldato francese porta nella sua giberna il bastone di maresciallo di Francia. (attribuito a Napoleone Bonaparte)
142. Ognuno all'arte sua, e il lupo alle pecore. (G. Verga)
143. Perché il male nel mondo? Sta bene a sentire... C'è una mamma che sta ricamando. Il suo figliuolo, seduto su uno sgabelletto basso, vede il lavoro di lei; ma alla rovescia. Vede i nodi del ricamo, i fili confusi... E dice: "Mamma si può sapere che fai? È così poco chiaro il tuo lavoro?!". Allora la mamma abbassa il telaio, e mostra la parte buona del lavoro. Ogni colore è al suo posto e la varietà dei fili si compone nell'armonia del disegno. Ecco, noi vediamo il rovescio del ricamo. Siamo seduti sullo sgabello basso. (S. Pio da Pietrelcina)
144. Prigione: a parte il necessario, non vi manca niente. (Sacha Guitry)
145. Quando si passa dinanzi a una immagine della Madonna bisogna dire: "Ti saluto, o Maria. Saluta Gesù da parte mia" (S. Pio da Pietrelcina)
146. Riconosci, o cristiano, la tua dignità, e dopo d'esser diventato partecipe della natura divina, non ricadere nella bassezza della tua prima condizione! (S. Leone Magno)
147. Rivelare l'arte e nascondere l'artista è il fine dell'arte. (O. Wilde)
148. Se il mondo fosse chiaro, l'arte non esisterebbe. (Albert Camus)
149. Se sarai tutto intento a te stesso e a Dio, ben poco ti scuoterà quello che sentirai dal di fuori. Sei forse da qualche parte, quando non sei presente in te? E se, dimenticando te stesso, tu avessi anche percorso il mondo intero, che giovamento ne avresti ricavato? Se vuoi avere pace e spirituale solidità, devi lasciar andare ogni cosa, e avere dinanzi agli occhi solamente te stesso. (T. da Kempis)
150. Se un film ha successo, è un affare; se non ha successo, è arte. (Carlo Ponti)
151. Se vuoi valutare te stesso, metti da parte il denaro, la casa, la tua posizione, esaminati all'interno. (Seneca)
152. Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso; e si usano le opere d'arte per guardare la propria anima (G. Bernard Shaw)
153. So che bisogna dare a Dio ciò che è di Dio, ma il Papa non è Dio (Napoleone Bonaparte)
154. Sospendere il giudizio serve solo a dichiarare che la verità sta da qualche parte. Se solo sapessimo dove (W. Cowper)
155. Spesso mi pare che l'arte nasconda l'artista molto più di quanto non lo riveli. (O. Wilde)
156. Spesso, per la maggior parte degli uomini, l'incredulità in una cosa si basa sulla cieca credenza in un'altra. (G. C. Lichtenberg)
157. Sta attento a non voler diventare prima maestro e poi allievo, prima ufficiale e poi soldato. Sta attento a non imboccare una strada mai percorsa se non c'è chi ti insegni. Potrebbe essere una strada sbagliata. Nessun'arte si può imparare senza maestro. Ti occorrerà molto tempo per imparare ciò che devi insegnare. (S. Girolamo)
158. Su questa terra è possibile conoscere a fondo le anime e i sentimenti solo dopo le grandi prove. (Napoleone Bonaparte)
159. Tu fosti dipinto, o uomo, dal Signore tuo Dio. Eccellente è il pittore e l'artefice che in te ha espresso le tue sembianze. (S. Ambrogio)
160. Tutta l'arte è completamente inutile. (O. Wilde)
161. Tutte le concezioni umane, da qualunque parte vengano, hanno il buono ed il cattivo. Bisogna saper assimilare e prendere tutto il buono ed offrirlo a Dio, ed eliminare il cattivo. (S. Pio da Pietrelcina)
162. Un disarmo generale e completo è punto di partenza per una coesistenza pacifica. (G. La Pira)
163. Un oggetto posseduto, e già superato da un altro più perfetto, è messo da parte, senza tener conto del suo possibile valore permanente per sé o in favore di un altro essere umano più povero. Tutti noi tocchiamo con mano i tristi effetti di questa cieca sottomissione al puro consumo: prima di tutto, una forma di materialismo crasso, e al tempo stesso una radicale insoddisfazione, perché si comprende subito che --se non si è premuniti contro il dilagare dei messaggi pubblicitari e l'offerta incessante e tentatrice dei prodotti --quanto più si possiede tanto più si desidera mentre le aspirazioni più profonde restano insoddisfatte e forse anche soffocate. (Giovanni Paolo II)
164. Un uomo che si rende ridicolo quando è ubriaco non possiede l'arte dell'ubriacarsi. (Samuel Johnson)
165. Un vero sviluppo, secondo le esigenze proprie dell'essere umano, uomo o donna, bambino, adulto o anziano, implica soprattutto da parte di quanti intervengono attivamente in questo processo e ne sono responsabili una viva coscienza del valore dei diritti di tutti e di ciascuno nonché della necessità di rispettare il diritto di ognuno all'utilizzazione piena dei benefici offerti dalla scienza e dalla tecnica. (Giovanni Paolo II)
166. Una bella immaginazione, un'immaginazione ridente sa creare rose anche in mezzo ai deserti. S'ella è in parte dono della natura, si può accrescerla coll'abitudine e migliorarla con l'arte (M. Gioia)
167. Una delle fonti dalle quali i sogni traggono il loro materiale per la riproduzione, materiale che in parte non è né ricordato né usato nell'attività mentale della vita da svegli; è l'esperienza infantile. (S. Freud)
168. Una delle indicazioni più chiare che il bambino diventerà in seguito nevrotico è data dalla sua insaziabile domanda di affetto da parte dei genitori. (S. Freud)
169. Una gran parte di quello che i medici sanno è insegnato loro dai malati. (Proust)
170. Un'opera d'arte redime il tempo. E comprarla redime il denaro. (William Gaddis)
171. Vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata. (Seneca)
172. Venti e onde sono sempre dalla parte dei navigatori più abili. (Edward Gibbon)
173. Viaggiare è quasi lo stesso che conversare con quelli dei secoli passati. (René Descartes)
174. Vivi allegra e coraggiosa, almeno nella parte superiore dell'anima, in mezzo alle prove in cui il Signore ti pone. Vivi allegra e coraggiosa, ripeto, perché l'angelo, che preconizza il nascimento del nostro piccolo Salvatore e Signore, annunzia cantando e canta annunziando ch'egli pubblica allegrezza, pace e felicità agli uomini di buona volontà, acciocché non vi sia alcuno che non sappia che, per ricevere questo Bambino, basta esse di buona volontà. (S. Pio da Pietrelcina)
175. A fare le cose a mezzo si perde sempre. (Napoleone Bonaparte)
176. Agli occhi del costruttore di imperi, gli uomini non sono uomini ma strumenti. (Napoleone Bonaparte)
177. Appartengo alla minoranza silenziosa. Sono di quei pochi che non hanno più nulla da dire e aspettano. Che cosa? Che tutto si chiarisca? L'età mi ha portato la certezza che niente si può chiarire: in questo paese che amo non esiste semplicemente la verità. Paesi molto più piccoli e importanti del nostro hanno una loro verità, noi ne abbiamo infinite versioni. Le cause? Lascio agli storici, ai sociologi, agli psicanalisti, alle tavole rotonde il compito di indicarci le cause, io ne subisco gli effetti. E con me pochi altri: perché quasi tutti hanno una soluzione da proporci: la loro verità, cioè qualcosa che non contrasti i loro interessi. Alla tavola rotonda bisognerà anche invitare uno storico dell'arte per fargli dire quale influenza può avere avuto il barocco sulla nostra psicologia. In Italia infatti la linea più breve tra due punti è l'arabesco. Viviamo in una rete d'arabeschi. (Ennio Flaiano)
178. Bella ed amabile illusione è quella per la quale i dì anniversari di un avvenimento, che per verità non ha a fare con essi più che con qualunque altro dì dell'anno, paiono avere con quello un'attinenza particolare, e che quasi un'ombra del passato risorga e ritorni sempre in quei giorni, e ci sia davanti: onde è medicato in parte il tristo pensiero dell'annullamento di ciò che fu, e sollevato il dolore di molte perdite, parendo che quelle ricorrenze facciano che ciò che è passato, e che più non torna, non sia spento né perduto del tutto. (Giacomo Leopardi)
179. Ben di rado si vedono i grandi uomini fallire nelle loro più grandi imprese. (Napoleone Bonaparte)
180. Bisogna non vedere, ma quando si è visto, è necessario saper punire. (Napoleone Bonaparte)
181. Bisogna parlar agli occhi per persuadere il popolo. (Napoleone Bonaparte)
182. Bisogna saper vincere il malumore. (Napoleone Bonaparte)
183. Bisogna sempre lasciar trascorrere la notte sulle ingiurie del giorno innanzi. (Napoleone Bonaparte)
184. Bisogna servire il popolo e non cercare di piacergli; il miglior modo di guadagnarsene il favore è fargli del bene. (Napoleone Bonaparte)
185. Che calamità la mia caduta! Ero riuscito a chiudere la bufera in un otre: le baionette straniere l'hanno squarciato. (Napoleone Bonaparte)
186. Che cosa è la storia se non un gioco su cui tutti si sono messi d'accordo? (Napoleone Bonaparte)
187. Che cosa è un governo? Nulla, se non è sostenuto dall'opinione. (Napoleone Bonaparte)
188. Chi ha paura d'essere battuto sia certo della sconfitta. (Napoleone Bonaparte)
189. Chi s'abbandona al dolore senza resistenza o si uccide per evitarlo abbandona il campo di battaglia prima di aver vinto. (Napoleone Bonaparte)
190. Ci sono due modi per far muovere gli uomini: l'interesse e la paura. (Napoleone Bonaparte)
191. Ci sono ferite alle quali sarebbe preferibile la morte. (Napoleone Bonaparte)
192. Ci vuole più coraggio nella sofferenza che nella morte. (Napoleone Bonaparte)
193. Coloro che vogliono ingannare i popoli e governarli ad esclusivo loro vantaggio hanno interesse a mantenerli nell'ignoranza. (Napoleone Bonaparte)
194. Come le nostre rivoluzioni sono meschine e insignificanti nell'ordine dell'universo!. (Napoleone Bonaparte)
195. Con gli esperti non è facile ottenere la semplicità. (Napoleone Bonaparte)
196. Con l'audacia si può intraprendere tutto, ma non fare tutto. (Napoleone Bonaparte)
197. È la causa e non semplicemente la morte che crea un martire. (Napoleone Bonaparte)
198. È meglio avere un nemico conosciuto che un amico forzato. (Napoleone Bonaparte)
199. È molto meglio per un popolo avere un ordinamento cattivo che non essere ordinato affatto. (Napoleone Bonaparte)
200. Eventualità, caso, sorte, chiamatela come vi pare, mentre è un mistero per gli uomini normali, diventa una realtà per gli uomini dotati di intelligenza superiore. (Napoleone Bonaparte)
201. Gli eserciti che restano all'interno delle proprie fortificazioni sono finiti. (Napoleone Bonaparte)
202. Gli uomini di genio sono meteore destinate a bruciare per illuminare il loro secolo. (Napoleone Bonaparte)
203. Gli uomini si guidano con trastulli. (Napoleone Bonaparte)
204. Gli uomini sono rari. (Napoleone Bonaparte)
205. Grande tra gli uomini e di gran terrore è la potenza del riso: contro il quale nessuno nella sua coscienza trova se munito da ogni parte. Chi ha coraggio di ridere, è padrone del mondo, poco altrimenti di chi è preparato a morire. (Giacomo Leopardi)
206. Ho portato il mondo sulle mie spalle, e questo mestiere, dopotutto, non lascia che stanchezza. (Napoleone Bonaparte)
207. I grandi uomini sono simili alle meteore che splendono e si consumano per rischiarar la Terra. (Napoleone Bonaparte)
208. I ministeri sono lebbrosari: nessuno sfugge al contagio. Gli onesti possono aspirare ai posti ministeriali, ma non ne verranno fuori senza esserne contaminati. (Napoleone Bonaparte)
209. I nemici che possono riuscir pericolosi sono sempre abbastanza scaltri per non esporsi al pericolo. (Napoleone Bonaparte)
210. I popoli si vendicano volentieri degli omaggi che tributano ai re. (Napoleone Bonaparte)
211. I preti ripetono continuamente che il loro regno non è di questo mondo, e si impadroniscono di tutto ciò che è a tiro. (Napoleone Bonaparte)
212. I sovrani abbisognano talora di appoggiarsi a una vittoria per tentare una novella impresa. (Napoleone Bonaparte)
213. Il buon esito dei mezzi dipende dall'unità di azione. (Napoleone Bonaparte)
214. Il corpo può essere in mano ai malvagi, lo spirito spazia ovunque: anche dal fondo di un carcere può innalzarsi al cielo. (Napoleone Bonaparte)
215. Il credere di rigenerare un popolo in un istante è un atto di demenza. (Napoleone Bonaparte)
216. Il dolore ha certi limiti che non conviene oltrepassare. (Napoleone Bonaparte)
217. Il governare per opera di un partito equivale a porsi tosto o tardi in sua balia. (Napoleone Bonaparte)
218. Il governo, i ministri e i principali agenti della Repubblica non devono ascoltare altra voce che quella dei posteri. (Napoleone Bonaparte)
219. Il male, in guerra come in politica, non è scusabile se non è assolutamente necessario. (Napoleone Bonaparte)
220. Il modo d'influire maggiormente sulle determinazioni di principi sta sempre nell'offenderne l'amor proprio. (Napoleone Bonaparte)
221. Il momento più critico giunge sempre con la vittoria. (Napoleone Bonaparte)
222. Il nome d'imperatore è una parola come ogni altra; quegli che lo porta deve avere altri titoli per presentarsi ai posteri. (Napoleone Bonaparte)
223. Il nostro corpo è una macchina, è un organismo che tende alla vita; si difende da sé; ha la forza e i rimedi per guarire senza bisogno di impiastri. (Napoleone Bonaparte)
224. Il possesso ne diminuisce il valore. (Napoleone Bonaparte)
225. Il primo dovere del principe è quello senza dubbio di fare ciò che vuole il popolo, ma il popolo non sa quasi mai ciò che vuole. (Napoleone Bonaparte)
226. Il senso di inferiorità aiuta l'eroismo. (Napoleone Bonaparte)
227. Il tormento delle precauzioni è peggio del pericolo che si vuole evitare: meglio affidarsi al destino. (Napoleone Bonaparte)
228. Il trono è un pezzo di legno coperto di velluto. (Napoleone Bonaparte)
229. Impossibilità: una parola che si trova solo nel vocabolario degli stupidi. (Napoleone Bonaparte)
230. In genere i soldati vincono le battaglie e i generali se ne prendono il merito. (Napoleone Bonaparte)
231. In guerra come in amore bisogna guardarsi da vicino. (Napoleone Bonaparte)
232. In guerra, le considerazioni morali contano per i tre quarti, il rapporto delle forze reali solo per l'altro quarto. (Napoleone Bonaparte)
233. In politica, un'assurdità non è uno svantaggio. (Napoleone Bonaparte)
234. In tutti i paesi la religione è utile per il governo; e bisogna servirsene per agire sugli uomini. (Napoleone Bonaparte)
235. In un ministro le idee devono andar più rapide che la sua mano. (Napoleone Bonaparte)
236. Io do un ordine, o taccio. (Napoleone Bonaparte)
237. Io non sono fatto per le mezze misure. (Napoleone Bonaparte)
238. La civiltà agisce unicamente a pro dello spirito e lo favorisce a spese della forza fisica. (Napoleone Bonaparte)
239. La divisione del lavoro porta alla perfezione nell'attività meccanica, ma è funesta e negativa nella creazione mentale; ogni prodotto dello spirito è tanto superiore quanto più la mente che lo produce è universale. (Napoleone Bonaparte)
240. La mia fede si è trovata inceppata da quando ho cominciato a ragionare; e questo mi è accaduto assai presto, a tredici anni. (Napoleone Bonaparte)
241. La moglie è fatta per suo marito; e il marito è fatto per la patria, per la famiglia e per la gloria. (Napoleone Bonaparte)
242. La moltitudine che mi guarda con ammirazione farebbe lo stesso se mi vedesse salire sul patibolo. (Napoleone Bonaparte)
243. La morte non è nulla, ma vivere sconfitti e privi di gloria è come morire ogni giorno. (Napoleone Bonaparte)
244. La morte sola può rescindere l'unione formata dalla simpatia, dal sentimento e dall'amore. (Napoleone Bonaparte)
245. La pace è il primo bisogno, come è la prima gloria. (Napoleone Bonaparte)
246. La religione è ciò che trattiene il povero dall'ammazzare il ricco. (Napoleone Bonaparte)
247. La ricchezza fu sempre il primo titolo alla stima. (Napoleone Bonaparte)
248. La sola vittoria contro l'amore è la fuga. (Napoleone Bonaparte)
249. La sovranità non si lascia e si riprende come un mantello. (Napoleone Bonaparte)
250. La vera libertà civile dipende dalla sicurezza della proprietà. (Napoleone Bonaparte)
251. La virtù delle donne fu posta in dubbio sin dal cominciar del mondo e lo sarà sempre. (Napoleone Bonaparte)
252. La vita di un uomo è uno specchio in cui si può leggere ed istruirsi con frutto. (Napoleone Bonaparte)
253. L'amicizia non è altro che un nome. (Napoleone Bonaparte)
254. L'amore dev'essere un piacere, non un tormento. (Napoleone Bonaparte)
255. L'amore diventa l'unico scopo della vita quando la società languisce nell'ozio. (Napoleone Bonaparte)
256. L'amore reca più male che bene. (Napoleone Bonaparte)
257. L'anarchia è il primo gradino del potere assoluto. (Napoleone Bonaparte)
258. L'arte è un investimento di capitali, la cultura un alibi. (Ennio Flaiano)
259. L'arte non può mai uguagliare la ricchezza della natura. (Giacomo Leopardi)
260. L'azione di polizia richiede fermezza e soprattutto rapidità. (Napoleone Bonaparte)
261. Le assemblee deliberanti si compongono sempre d'intriganti e di gente più o meno illuminata; questi ultimi quasi sempre ingannati divengono per lo più gli strumenti e i complici di primi. (Napoleone Bonaparte)
262. Le circostanze più irrilevanti producono i massimi avvenimenti. (Napoleone Bonaparte)
263. Le cose non fruttano se non quando sono operate a tempo. (Napoleone Bonaparte)
264. Le leggi che in teoria sono il tipo della chiarezza, nell'applicazione loro divengono troppo sovente un vero caos; gli uomini e le passioni guastano tutto ciò che toccano. (Napoleone Bonaparte)
265. Le pene dell'altro mondo furono immaginate per supplire alle insufficienti attrattive che ci si offrono in esso. (Napoleone Bonaparte)
266. Le pene dell'inferno furono inventate per supplire alle insufficienti attrattive che ci si offrono in Paradiso. (Napoleone Bonaparte)
267. Le rivoluzioni meglio condotte distruggono tutto in un istante e non ricostruiscono se non col lungo avvenire. (Napoleone Bonaparte)
268. L'epiteto di sciocco è sempre un brevetto di persona onesta. (Napoleone Bonaparte)
269. L'idea di dedicare monumenti agli uomini che si sono resi utili ai popoli è onorevole per le nazioni; converrebbe solo lasciare ai secoli a venire la cura d'innalzarli, quando essi confermano la buona opinione che si formò dapprima degli eroi. (Napoleone Bonaparte)
270. L'ignoranza dei preti è il più grande flagello del mondo. (Napoleone Bonaparte)
271. L'Inghilterra è una nazione di bottegai. (Napoleone Bonaparte)
272. Lo spettacolo di un campo di battaglia dopo la pugna è utile per ispirare ai principi l'amore della pace e l'orrore della guerra. (Napoleone Bonaparte)
273. Lo splendore è un nulla senza la durata. (Napoleone Bonaparte)
274. Mettete un delinquente alla ribalta, e questo agirà da uomo onesto. (Napoleone Bonaparte)
275. Nessuno può garantire del suo ultimo sentimento, né del proprio cervello. (Napoleone Bonaparte)
276. Nessuno può garantire del suo ultimo sentimento, né del proprio cervello. (Napoleone Bonaparte)
277. Non bisogna essere severo e debole nello stesso tempo. (Napoleone Bonaparte)
278. Non c'è nulla di grande nel terminare la propria vita come chi ha perduto ogni suo avere al gioco. (Napoleone Bonaparte)
279. Non ci fu dato un cuore per vedere impassibilmente piangere altrui. (Napoleone Bonaparte)
280. Non ci si arrampica mai tanto in alto come quando non si sa dove si sta andando. (Napoleone Bonaparte)
281. Non devi combattere troppo spesso con un nemico, altrimenti gli insegnerai tutta la tua arte bellica. (Napoleone Bonaparte)
282. Non sempre dipende dal maestro fare buoni allievi. (Napoleone Bonaparte)
283. Non si sente mai tanto di amare come quando si rivede l'oggetto amato. (Napoleone Bonaparte)
284. Non sono ateo, ma non posso credere in quel che mi vogliono insegnare contro la mia intelligenza senza sentirmi falso e ipocrita. (Napoleone Bonaparte)
285. Non v'è rivoluzione senza furore popolare, non v'è furore di popolo scatenato senza disordine e vittime. (Napoleone Bonaparte)
286. Non vi è nulla di più tirannico di un governo che pretende di essere paterno. (Napoleone Bonaparte)
287. Nulla è tanto funesto alla felicità dei popoli quanto l'instabilità delle loro istituzioni. (Napoleone Bonaparte)
288. Ogni albero produce il suo frutto, e si raccoglie solo ciò che venne seminato. (Napoleone Bonaparte)
289. Ogni ora del tempo perduto è una probabilità di danno per l'avvenire. (Napoleone Bonaparte)
290. Oh, com'è bello sentirsi profondamente intelligenti, per il Sesso sdilinquersi, per la Donna restare indifferenti... Rispondere a ogni inchiesta, avere sempre un'opinione, sottoscrivere una protesta, spiegare la situazione... Oh, com'è bello orientarsi con la moda che passa, continuamente rifarsi alla cultura di massa... Giurare sull'arte impegnata, ripetere che l'Industria è bella, e chiudere la giornata con un colpo di rivoltella... (Ennio Flaiano)
291. Per non piangere degli uomini conviene riderne. (Napoleone Bonaparte)
292. Più si è grandi e meno si deve avere volontà: si dipende dagli avvenimenti e dalle circostanze. (Napoleone Bonaparte)
293. Prima m'impegno e poi sto a vedere. (Napoleone Bonaparte)
294. Quando certi uomini di teatro sollecitano la partecipazione viva del pubblico ai loro spettacoli dovrebbero meditare sui pericoli cui vanno incontro. (Ennio Flaiano)
295. Quando conosciamo la nostra malattia morale, dobbiamo curare l'anima come si cura un braccio o una gamba. (Napoleone Bonaparte)
296. Quando non si dà veruna importanza all'opinione pubblica si mostra che non se ne meritano i suffragi. (Napoleone Bonaparte)
297. Quando un cortigiano fa l'elogio al suo re senza che questo lo meriti, gli rende un cattivissimo servigio. (Napoleone Bonaparte)
298. Quando un nemico è in nostro potere bisogna far sì che non ci possa mai più nuocere. (Napoleone Bonaparte)
299. Quando un sovrano conosce gli uomini che vogliono disfarsi di lui, dovrebbe prima d'ogni cosa disfarsi di loro. (Napoleone Bonaparte)
300. Quando uno è solo cammina più rapidamente. (Napoleone Bonaparte)
301. Quando voglio interrompere un lavoro, chiudo il cassetto, apro quello di un altro lavoro. Essi non si mischiano, non mi impacciano, non mi affaticano. Voglio dormire? Chiudo tutti i cassetti ed ecco il sonno. (Napoleone Bonaparte)
302. Quei soli che capiscono tutta l'amarezza dei dolori di spirito possono consolare gli afflitti. (Napoleone Bonaparte)
303. Se un sultano fa tagliare teste a capriccio rischia di perdere la propria. (Napoleone Bonaparte)
304. Signore, dai forza al mio nemico e fallo vivere a lungo, affinché possa assistere al mio trionfo. (Napoleone Bonaparte)
305. Soldati, considerate che dall'alto di queste piramidi quaranta secoli vi guardano. (Napoleone Bonaparte)
306. Sono d'accordo col dare a Dio quel ch'è di Dio, ma il Papa non è Dio. (Napoleone Bonaparte)
307. Strapazzando un uomo so, da come reagisce, che cosa pensare di lui. Vedo a quale tono è salita la sua anima: se colpite un bronzo con un guanto, non vi darà alcun suono; ma colpitelo con un martello e risuonerà. (Napoleone Bonaparte)
308. Tutte le persone celebri viste da vicino perdono di dignità. (Napoleone Bonaparte)
309. Un esercito marcia sul suo stomaco. (Napoleone Bonaparte)
310. Un soldato combatterà a lungo e duramente per un pezzo di nastro colorato. (Napoleone Bonaparte)
311. Un sovrano ha sempre torto a parlare in collera. (Napoleone Bonaparte)
312. Un sovrano può con una condotta retta, sincera e semplice rendere felici i suoi popoli e se stesso. (Napoleone Bonaparte)
313. Un uomo che non presta attenzione alle necessità dei soldati non dovrebbe comandarli. (Napoleone Bonaparte)
314. Un uomo di Stato non dovrebbe mai introdurre una donna nel suo gabinetto. (Napoleone Bonaparte)
315. Un uomo non dipende più da altri quando non vuole dipenderne più. (Napoleone Bonaparte)
316. Una Costituzione dovrebbe essere breve e oscura. (Napoleone Bonaparte)
317. Una rivoluzione è un'opinione appoggiata dalle baionette. (Napoleone Bonaparte)
318. Una testa senza memoria è una piazzaforte senza guarnigione. (Napoleone Bonaparte)
319. Vi sono in me due uomini: l'uomo di cervello e l'uomo di cuore. (Napoleone Bonaparte)
320. Io sono un uomo che pensa, e mi occupo di politica, di religione, e di riforme sociali, come di tante altre perdite di tempo – e vi assicuro che da qualunque parte mi rigiriate è una vita da cani. La miseria è la mia compagna stabile. (George Bernard Shaw)