- AFORISMI E CITAZIONI - 'api'

1. Accetta quanto ti capita, sii paziente nelle vicende dolorose, perché con il fuoco si prova l'oro, e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore. (Siracide)
2. Accusare gli altri delle proprie disgrazie è conseguenza della nostra ignoranza. Accusare se stessi significa cominciare a capire. Non accusare né sé, né gli altri, questa è vera saggezza. (Epitteto)
3. Al posto dell'iniziativa creativa nasce la passività, la dipendenza e la sottomissione all'apparato burocratico che, come unico organo "disponente" e "decisionale"--se non addirittura "possessore"--della totalità dei beni e mezzi di produzione, mette tutti in una posizione di dipendenza quasi assoluta, che è simile alla tradizionale dipendenza dell'operaio-proletario dal capitalismo. (Giovanni Paolo II)
4. All'uomo non capita nulla che dalla natura non sia stato formato a sopportare. (Marco Aurelio Antonino)
5. Anche le minime occasioni di piacere che possono capitarmi, io le afferro. (M. de Montaigne)
6. Antipasti di 2000 anni fa - Meduse e uova. Mammelle di scrofa farcite con ricci di mare. Patina di cervella con latte e uova. Funghi bolliti con salsa pepata di pesce. Ricci di mare con salsa di spezie, miele, olio e uova. (Apicio)
7. Appare molto allarmante costatare in molti Paesi il lancio di campagne sistematiche contro la natalità per iniziativa dei loro governi, in contrasto non solo con l'identità culturale e religiosa degli stessi Paesi, ma anche con la natura del vero sviluppo. Avviene spesso che tali campagne sono dovute a pressioni e sono finanziate da capitali provenienti dall'estero e, in qualche caso, ad esse sono addirittura subordinati gli aiuti e l'assistenza economico-finanziaria. (Giovanni Paolo II)
8. Bacchettoni e colli torti tutti il diavol se li porti; baciapile e leccasanti se li porti tutti quanti. (Proverbio)
9. Ben presto la morte sarà qui, presso di te. Considera, del resto, la tua condizione: l'uomo oggi c'è e domani è scomparso; e quando è sottratto alla vista, rapidamente esce anche dalla memoria. (T. da Kempis)
10. Capisci che stai invecchiando quando le candeline costano di più della torta. (Bob Hope)
11. Capitanata dalle corone o capitanata dal berretto, la discordia civile è il pessimo di quanti flagelli possono percuotere un popolo (G. Giusti).
12. Cerca di capire cosa è necessario e che cosa è superfluo. Il necessario ti si offrirà spontaneamente dappertutto, il superfluo dovrai cercarlo sempre con grandi sforzi. (Seneca)
13. Certamente un umile contadino che serva il Signore è più apprezzabile di un sapiente che, montato in superbia e dimentico di ciò che egli è veramente, vada studiando i movimenti del cielo. Colui che si conosce a fondo sente di valere ben poco in se stesso e non cerca l'approvazione degli uomini. (T. da Kempis)
14. Chi aumenta sapienza, aumenta dolore. (Giordano Bruno)
15. Chi ci stimerà per le nostre azioni e per i nostri atteggiamenti, troverà maggior numero di eccellenti tra gli ignoranti che fra i sapienti, dico in ogni specie di virtù. (M. de Montaigne)
16. Chi è nato per obbedire, obbedirebbe anche sul trono. (Luc de Clapiers Vauvenargues)
17. Chi ha la sapienza è parco di parole. (27 Proverbi 17)
18. Chi mettesse in un fascio un sufficiente mucchio delle asinerie della sapienza umana, direbbe meraviglie. (M. de Montaigne)
19. Chi sa tutto soffrire, può tutto osare. (L. de Clapiers)
20. Ci ho messo tutta la vita a capire che non è necessario capire tutto. (René Coty)
21. Ci sono malattie così strane che, per capirne la natura, è necessario subirne personalmente il decorso. (O. Wilde)
22. Ciò che ci attendiamo non capita quasi mai; generalmente capita ciò che meno ci aspettiamo. (Benjamin Disraeli)
23. Ciò che non fa bene all'alveare non può far bene alle api. (Marco Aurelio)
24. Col pensiero e nella confessione non si deve tornare sulle colpe accusate nelle confessioni precedenti. Per la nostra contrizione Gesù le ha perdonate al tribunale di penitenza. Là egli si è trovato dinanzi a noi e alle nostre miserie come un creditore di fronte a un debitore insolvibile. Con un gesto d'infinita generosità ha lacerato, ha distrutto le cambiali da noi sottoscritte peccando, e che non avremo certo potuto pagare senza il soccorso della sua clemenza divina. Tornare su quelle colpe, volerle riesumare soltanto per averne ancora il perdono, soltanto per il dubbio che non siano state realmente e largamente rimesse, non sarebbe forse da considerare come un atto di diffidenza verso la bontà della quale aveva dato prova, lacerando egli stesso ogni titolo del debito da noi contratto col peccare?... Torni, se ciò può essere motivo di conforto alle anime nostre, torni pure il pensiero alle offese arrecate alla giustizia, alla sapienza, alla infinita misericordia di Dio: ma solo per piangere su di esse le lacrime redentrici del pentimento e dell'amore. (S. Pio da Pietrelcina)
25. Coloro che sanno desiderano apparire ed essere chiamati sapienti. Ma vi sono molte cose, la cui conoscenza giova ben poco, o non giova affatto, all'anima. Ed è tutt'altro che sapiente colui che attende a cose diverse da quelle che servono alla sua salvezza. I molti discorsi non appagano l'anima; invece una vita buona rinfresca la mente e una coscienza pura dà grande fiducia in Dio. (T. da Kempis)
26. Come le api, che senza esitare attraversano talvolta le ampie distese dei campi, pur di raggiungere l'aiuola prediletta, e poi stanche, ma soddisfatte e cariche di polline, tornano al favo per ivi compiere in feconda opera silenziosa la sapiente trasformazione del nettare dei fiori in nettare di vita: così voi, dopo averla raccolta, tenete ben chiusa nel vostro cuore la parola di Dio; tornate all'alveare, cioè meditatela con attenzione, scanditene gli elementi, ricercatene il significato profondo. Essa vi apparirà allora nel suo luminoso splendore, acquisterà la potenza di annientare le vostre naturali inclinazioni verso la materia, avrà la virtù di trasformarle in ascensioni pure e sublimi dello spirito, di avvincere più strettamente il vostro al Cuore divino del vostro Signore. (S. Pio da Pietrelcina)
27. Corona della sapienza è il timore del Signore; fa fiorire la pace e la salute. (Siracide)
28. Della vita non bisogna temere nulla. Bisogna solo capire. (Marie Curie)
29. Dessert di 2000 anni fa - Fricassea di rose. Datteri farciti di noci e pinoli, fritti nel miele. Dolci africani al vino dolce e miele, serviti caldi. (Apicio)
30. E' impossibile essere giusti, se non si è umani. (L. de Clapiers)
31. E' un divertimento per lo stolto compiere il male, come il coltivar la sapienza per l'uomo prudente. (Salomone)
32. E' vergognoso vivere di rapina, morire di rapina, invece, è bellissimo. (Seneca)
33. Figli, custodite l'istruzione in pace; ma sapienza nascosta e tesoro invisibile, l'una e l'altro a che servono? Meglio chi nasconde la sua stoltezza di chi nasconde la sua sapienza. (Siracide)
34. Gesù chiama i poveri e semplici pastori per mezzo degli angeli per manifestarsi ad essi. Chiama i sapienti per mezzo della stessa loro scienza. E tutti, mossi dall'interiore influsso della sua grazia, corrono a lui per adorarlo. Chiama tutti noi con le divine ispirazioni e si comunica a noi con la sua grazia. Quante volte egli ha amorosamente invitato anche noi? E noi con quale prontezza gli abbiamo corrisposto? Mio Dio, mi arrossisco e mi sento ripieno di confusione nel dover rispondere a sì fatta interrogazione. (S. Pio da Pietrelcina)
35. Gli uomini mutano sentimenti e comportamenti con la stessa rapidità con cui si modificano i loro interessi. (Arthur Schopenhauer)
36. Gli uomini si capiscono solo nella misura in cui sono animati dalle stesse passioni. (Stendhal)
37. Gli uomini sono portati a credere soprattutto quello che capiscono meno. (M. de Montaigne)
38. Ho considerato l'occupazione che Dio ha dato agli uomini, perché si occupino in essa. Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo, ma egli ha messo la nozione dell'eternità nel loro cuore, senza però che gli uomini possano capire l'opera compiuta da Dio dal principio alla fine. Ho concluso che non c'è nulla di meglio per essi, che godere e agire bene nella loro vita; ma che un uomo mangi, beva e goda del suo lavoro è un dono di Dio. Riconosco che qualunque cosa Dio fa è immutabile; non c'è nulla da aggiungere, nulla da togliere. Dio agisce così perché si abbia timore di lui. (Ecclesiaste)
39. Il mondo è tutto opera di Dio; e nella grandezza, bellezza e ordine meraviglioso, ci mostra la potenza, la sapienza e la bontà infinita di Lui. (Catechismo di S. Pio X)
40. Il napoletano lo si capisce subito da come si comporta, da come riesce a vivere senza una lira. (Toto').
41. Il peccato grave è un ladro, che si introduce nella stanza dell'anima e rapisce il tesoro prezioso della grazia. (S. Bonaventura)
42. Il peggio che può capitare a un genio è di essere compreso. (Ennio Flaiano)
43. Il sapone e l'istruzione non hanno effetti rapidi come un massacro, ma a lungo andare sono più micidiali. (Mark Twain)
44. Il Signore fa vedere e chiama; ma non si vuol vedere e rispondere, perché piacciono i propri interessi. Capita anche, a volte, per il fatto che la voce si è sempre udita, che non la si avverte più; ma il Signore illumina e chiama. Sono gli uomini che si mettono nella posizione di non poter udire più. (S. Pio da Pietrelcina)
45. Il Signore ha creato la sapienza; l'ha vista e l'ha misurata, l'ha diffusa su tutte le sue opere, su ogni mortale, secondo la sua generosità, la elargì a quanti lo amano. (Siracide)
46. Il tempo è l'unico, vero capitale che un essere umano ha, e l'unico che non può permettersi di perdere. (Thomas Edison)
47. Il vero signore è lento nel parlare e rapido nell'agire. (Confucio)
48. La giovinezza capita solo una volta nella vita. (Henry Wadsworth Longfellow)
49. La medicina è una delle arti greche, che, malgrado il guadagno che se ne può trarre, non è praticata da un romano veramente serio... Disgraziatamente non esiste una legge che punisca i medici ignoranti, né per essi è prevista la pena capitale. Eppure essi imparano l'arte sulle nostre sofferenze e fanno esperimenti mandandoci a morte! (Plinio il Vecchio)
50. La musica di Wagner mi piace più di ogni altra.È così rumorosa che si può parlare per tutto il tempo senza che gli altri capiscano ciò che si dice. (O. Wilde)
51. La più grande disgrazia che vi possa capitare è di non essere utili a qualcuno e che la vostra vita non serva a nulla. (R. Follereau)
52. La principale forza motrice della terapia è la sofferenza del paziente con il desiderio, che ne scaturisce, di guarire. (S. Freud)
53. La psicanalisi è quella malattia mentale in cui si ritiene di essere la terapia (Karl Kraus)
54. La psicoanalisi è quella malattia mentale di cui ritiene di esserne la terapia (Karl Kraus)
55. La sabbia del mare, le gocce della pioggia e i giorni del mondo chi potrà contarli? L'altezza del cielo, l'estensione della terra, la profondità dell'abisso chi potrà esplorarle? Prima di ogni cosa fu creata la sapienza e la saggia prudenza è da sempre. (Siracide)
56. La sapienza dello scriba si deve alle sue ore di quiete; chi ha poca attività diventerà saggio. (Siracide)
57. La sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. (San Paolo)
58. La sapienza esalta i suoi figli e si prende cura di quanti la cercano. Chi la ama ama la vita, quanti la cercano solleciti saranno ricolmi di gioia. (Siracide)
59. La vera poesia può comunicare anche prima di essere capita (Thomas Stearns Eliot)
60. L'amicizia è una fratellanza e, nel suo più alto senso, è il bello ideale della fratellanza. E' un accordo supremo di due o tre anime, non mai di molte, le quali son divenute come necessarie l'una all'altra; le quali hanno trovato l'una nell'altra la massima disposizione a capirsi, a giovarsi, a nobilmente interpretarsi, a spronarsi al bene (N. Tommaseo).
61. Le donne si difendono attaccando, proprio come attaccano con strane e improvvise capitolazioni. (O. Wilde)
62. L'immaginazione delle donne è molto rapida: balza in un attimo dall'ammirazione all'amore, dall'amore al matrimonio. (Jane Austen)
63. L'ingegno non è sapienza. (Euripide)
64. L'insalata vuole il sale da un sapiente, l'aceto da un avaro, l'olio da un prodigo, essere mescolata da un matto e mangiata da un affamato. (Proverbio)
65. L'uomo prudente ha la sapienza davanti a sé, ma gli occhi dello stolto vagano in capo al mondo. (Salomone)
66. Ma ciò che dice una donna all'amante appassionato, scrivilo nel vento e nell'acqua rapida (Catullo)
67. Meglio essere in due che uno solo, perché due hanno un miglior compenso nella fatica. Infatti, se vengono a cadere, l'uno rialza l'altro. Guai invece a chi è solo: se cade, non ha nessuno che lo rialzi. Inoltre, se due dormono insieme, si possono riscaldare; ma uno solo come fa a riscaldarsi? Se uno aggredisce, in due gli possono resistere e una corda a tre capi non si rompe tanto presto. (Ecclesiaste)
68. Menù di 2000 anni fa - Portate principali: Daino arrosto con salsa di cipolla, ruta, datteri, uova, olio e miele. Ostriche bollite in salsa dolce. Tortora al cartoccio. Pappagallo arrosto. Prosciutto bollito con fichi e mandorle e cotto al forno in un involucro di pasta. Fenicottero bollito con datteri. (Apicio)
69. Mi sono accorto che il vantaggio della sapienza sulla stoltezza è il vantaggio della luce sulle tenebre: il saggio ha gli occhi in fronte, ma lo stolto cammina nel buio. Ma so anche che un'unica sorte è riservata a tutt'e due. (Ecclesiaste)
70. Molte parole non sono mai indizio di molta sapienza. (Talete)
71. Non astenerti dal parlare nel momento opportuno, non nascondere la tua sapienza. Difatti dalla parola si riconosce la sapienza e l'istruzione dai detti della lingua. (Siracide)
72. Non capisco bene perché gli uomini che credono agli elettroni si considerino meno creduli degli uomini che credono agli angeli. (George Bernard Shaw)
73. Non c'è di meglio per l'uomo che mangiare e bere e godersela nelle sue fatiche; ma mi sono accorto che anche questo viene dalle mani di Dio. Difatti, chi può mangiare e godere senza di lui? Egli concede a chi gli è gradito sapienza, scienza e gioia, mentre al peccatore dà la pena di raccogliere e d'ammassare per colui che è gradito a Dio. Ma anche questo è vanità e un inseguire il vento! (Ecclesiaste)
74. Non c'è niente di male nella vita per colui che ha capito che la privazione della vita non è male. (M. de Montaigne)
75. Non con l'età ma con l'ingegno si raggiunge la sapienza (Plauto)
76. Non dire: "Ho quanto mi occorre; che cosa potrà ormai capitarmi di male?". Nel tempo della prosperità si dimentica la sventura; nel tempo della sventura non si ricorda la prosperità. (Siracide)
77. Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna (Albert Einstein)
78. Non tenere se stessi in alcun conto e avere sempre buona e alta considerazione degli altri; in questo sta grande sapienza e perfezione. (T. da Kempis)
79. Nove situazioni io ritengo felici nel mio cuore, la decima la dirò con le parole: un uomo allietato dai figli, chi vede da vivo la caduta dei suoi nemici; felice chi vive con una moglie assennata, colui che non pecca con la sua lingua, chi non deve servire a uno indegno di lui; fortunato chi ha trovato la prudenza, chi si rivolge a orecchi attenti; quanto è grande chi ha trovato la sapienza, ma nessuno supera chi teme il Signore. Il timore del Signore è più di ogni cosa; chi lo possiede a chi potrà esser paragonato? (Siracide)
80. Nulla sulla terra consuma un uomo più rapidamente che la passione del risentimento. (Nietzsche)
81. Oh Padre Iddio! Padre d'immenso amore, / abbi di noi pietà! Deh, me tapino / accogli a contemplar l'alto splendore / del volto tuo divino! (C. Ferrini)
82. Oh, chi avesse anche una sola scintilla di vera carità, per certo capirebbe che tutto ciò che è di questa terra è pieno di vanità. (T. da Kempis)
83. Oh, quanto rapidamente passa la gloria di questo mondo! (T. da Kempis)
84. Per chi occupa alte cariche è più utile sapersi servire di persone capaci che non esserlo egli stesso. (L. de Clapiers)
85. Pienezza della sapienza è temere il Signore; essa inebria di frutti i propri devoti. (Siracide)
86. Più mi spiego e meno mi capisco (Eugène Ionesco)
87. Qualsiasi cosa capiti a nostra conoscenza e in nostro godimento, noi sentiamo che non ci soddisfa, e andiamo a bocca aperta dietro le cose future e sconosciute, dato che le presenti non ci saziano. (M. de Montaigne)
88. Quando mi sono applicato a conoscere la sapienza e a considerare l'affannarsi che si fa sulla terra - poiché l'uomo non conosce riposo né giorno né notte - allora ho osservato tutta l'opera di Dio, e che l'uomo non può scoprire la ragione di quanto si compie sotto il sole; per quanto si affatichi a cercare, non può scoprirla. Anche se un saggio dicesse di conoscerla, nessuno potrebbe trovarla. (Ecclesiaste)
89. Quelli che vivono nel male trasformano in strumenti di malizia anche i cosiddetti beni. Quelli che amano la virtù trasformano i supposti mali in mezzi di autentica sapienza. (Teodoreto)
90. Questa è la massima sapienza: tendere ai regni celesti, disprezzando questo mondo. (T. da Kempis)
91. Radice d'ogni male è la cupidigia: essa commette i sacrilegi e i furti, compie le rapine e le prede, cagiona le guerre e gli omicidi, chiede e riceve iniquamente, ingiustamente negozia, dà o riceve ad usura, presiede alle frodi, scioglie il patto, viola il giuramento, corrompe la testimonianza, perverte il giudizio (S. Innocenzo).
92. Ricordati di spogliare gli avvenimenti dal tumulto che li accompagna e di considerarli nella loro essenza: capirai che in essi non c'è niente di terribile se non la nostra paura. (Seneca)
93. Ripensa con grande, amaro dolore, ai tuoi peccati, e non credere mai di valere qualcosa, per opere buone che tu abbia compiuto. In realtà sei un peccatore, irretito da molte passioni e schiavo di esse. Da te non giungi a nulla: subitamente cadi e sei vinto; subitamente vieni sconvolto e dissolto. Non hai nulla di che ti possa vantare; hai molto, invece, di che ti debba umiliare, giacché sei più debole assi di quanto tu possa capire. (T. da Kempis)
94. Se desideri la sapienza, osserva i comandamenti; allora il Signore te la concederà. (Siracide)
95. Se è vero che in ogni amico v'è un nemico che sonnecchia, non potrebbe darsi che in ogni nemico vi sia un amico che aspetta la sua ora? (Giovanni Papini)
96. Se il codardo corresse contro i nemici con la rapidità cui fugge, li spaventerebbe (N.Tommaseo)
97. Se non si è di sinistra a vent'anni e di destra a cinquanta, non si è capito niente della vita. (Ennio Flaiano)
98. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente; perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. (S. Paolo)
99. Se sei sapiente, lo sei a tuo vantaggio, se sei beffardo, tu solo ne porterai la pena. (Salomone)
100. Se ti capita di vedere o di ascoltare dei buoni esempi, devi ardere dal desiderio di imitarli; se, invece, ti pare che qualcosa sia degno di riprovazione, devi guardarti dal fare altrettanto; se talvolta l'hai fatto, procura di emendarti. Come il tuo occhio giudica gli altri, così, a tua volta, sarai giudicato tu dagli altri. (T. da Kempis)
101. Si capisce al volo chi è un leader. Più del discorso, cura il riassunto per la stampa (Dino Basili)
102. Si può capire il carattere di una persona dal modo in cui accoglie le lodi (Seneca)
103. Si può entrare nel regno di Dio anche dal nero portale del peccato. (Giovanni Papini)
104. Si può indurre il popolo a seguire una causa, ma non far sì che la capisca. (Confucio)
105. Siate come piccole api spirituali, le quali non portano nel loro alveare altro che miele e cera. La vostra casa sia tutta piena di dolcezza, di pace, di concordia, di umiltà e di pietà per la vostra conversazione. (S. Pio da Pietrelcina)
106. Signore mio Dio, tu sei tutto il mio bene. E io, chi sono per osare di rivolgermi a te? Sono il tuo miserabile piccolo servo, un abietto vermiciattolo, molto più misero e disprezzabile di quanto io stesso non capisca e non osi confessare. Tuttavia, Signore, ricordati di me, che sono un nulla, nulla ho e nulla valgo. Tu solo sei buono, giusto e santo; tutto puoi e ogni cosa viene da te; tutto tu colmi, soltanto il peccatore tu lasci a mani vuote. (T. da Kempis)
107. Sii sempre amante del dolore il quale, oltre ad essere l'opera della divina sapienza, ci rivela, meglio ancora, l'opera del suo amore. (S. Pio da Pietrelcina)
108. Socrate, il più sapiente degli uomini, piuttosto che adulare i suoi concittadini (che erano ben altra cosa che i nostri d'ora), scelse di morire; ma la sua memoria non morirà mai. (G. Giusti)
109. Solo i grandi sapienti ed i grandi ignoranti sono immutabili. (Confucio)
110. Sono giunto al punto di disperare in cuor mio per tutta la fatica che avevo durato sotto il sole, perché chi ha lavorato con sapienza, con scienza e con successo dovrà poi lasciare i suoi beni a un altro che non vi ha per nulla faticato. Anche questo è vanità e grande sventura. (Ecclesiaste)
111. Spesso sostengo lunghe conversazioni con me stesso e sono così intelligente che a volte non capisco nemmeno una parola di quello che dico. (Oscar Wilde)
112. Sulle tombe dei suoi sette mariti la scellerata Cloe questa lapide pose: "Sono opera mia". Si può essere più schietti di così? (Marziale)
113. Tu mi hai rapito il cuore, sorella mia, sposa, tu mi hai rapito il cuore con un solo tuo sguardo, con una perla sola della tua collana! Quanto sono soavi le tue carezze, sorella mia, sposa, quanto più deliziose del vino le tue carezze. L'odore dei tuoi profumi sorpassa tutti gli aromi. (Cantico dei Cantici)
114. Tutto capita a tutti, prima o poi, se c'è abbastanza tempo. (Shaw)
115. Tutto ciò che trovi da fare, fallo finché ne sei in grado, perché non ci sarà né attività, né ragione, né scienza, né sapienza giù negli inferi, dove stai per andare. (Ecclesiaste)
116. Tutto è divertente, finché capita a qualcun altro (Will Rogers)
117. Un celebre avvocato, arricchito alle spese dei litiganti cocciuti e minchioni, fece edificare un bel palazzo e fece incidere a caratteri d'oro sul portone quest'arguta iscrizione: "Discordia civium, concordia lapidum" (G. Strafforello).
118. Un personaggio sapiente non è sapiente dappertutto; ma il sufficiente è dappertutto sufficiente, anche nell'ignorare. (M. de Montaigne)
119. Un uomo che guarda alla tavola altrui ha una vita che non si può chiamar tale. Si contaminerà con cibi stranieri; l'uomo sapiente ed educato se ne guarderà. (Siracide)
120. Una mosca morta guasta l'unguento del profumiere: un pò di follia può contare più della sapienza e dell'onore. (Ecclesiaste)
121. Una volta mostrai al Padre un bellissimo ramo di biancospino fiorito e mostrando al Padre i bei fiori bianchissimi esclamai: "Quanto sono belli!...". "Sì, - disse il Padre - ma più dei fiori sono belli i frutti." E mi fece capire che più dei santi desideri sono belle le opere. (S. Pio da Pietrelcina)
122. Uomini e meloni hanno questo in comune, che dal di fuori non si capisce se sono buoni. (Alessandro Morandotti)
123. Vanità è aspirare a vivere a lungo, e darsi poco pensiero di vivere bene. Vanità è occuparsi soltanto della vita presente e non guardare fin d'ora al futuro. Vanità è amare ciò che passa con tutta rapidità e non affrettarsi là, dove dura eterna gioia. (T. da Kempis)
124. Vedo che i primi posti sono comunemente presi dagli uomini meno capaci, e che i grandi doni della fortuna non si trovano mai uniti alla sapienza. (M. de Montaigne)
125. Vi sono persone che senza i loro difetti mai avrebbero fatto conoscere le loro buone qualità. (L. de Clapiers)
126. Vino e musica rallegrano il cuore, ma più ancora lo rallegra l'amore della sapienza. (Siracide)
127. In un ministro le idee devono andar più rapide che la sua mano. (Napoleone Bonaparte)
128. L'arte è un investimento di capitali, la cultura un alibi. (Ennio Flaiano)
129. L'azione di polizia richiede fermezza e soprattutto rapidità. (Napoleone Bonaparte)
130. Quando uno è solo cammina più rapidamente. (Napoleone Bonaparte)
131. Quei soli che capiscono tutta l'amarezza dei dolori di spirito possono consolare gli afflitti. (Napoleone Bonaparte)
132. Se lei si spiega con un esempio non capisco più nulla. (Ennio Flaiano)
133. Capisco così bene che soltanto l'amore può renderci graditi al Signore, da costituire esso la mia unica ambizione. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
134. Da lungo tempo ho capito che il buon Dio non ha bisogno di nessuno (ancor meno di me che di altri) per far del bene sulla terra. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
135. La carità perfetta consiste nel sopportare i difetti degli altri, non stupirsi delle loro debolezze, edificarsi dei minimi atti di virtù che essi praticano, ma soprattutto ho capito che la carità non deve restare affatto chiusa nel fondo del cuore. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
136. L'amore solo fa agire le membra della Chiesa, che, se l'amore si spegnesse, gli apostoli non annuncerebbero più il Vangelo, i martiri rifiuterebbero di versare il loro sangue... Capii che l'amore racchiude tutte le vocazioni, che l'amore è tutto, che abbraccia tutti i tempi e tutti i luoghi, in una parola che è eterno. Allora, nell'eccesso della mia gioia delirante, esclamai: Gesù, Amore mio, la mia vocazione l'ho trovata finalmente, la mia vocazione è l'amore! (Santa Teresa di Gesù Bambino)
137. Senza mostrarsi, senza udir la sua voce, Gesù m'istruisce nell'intimo: non è per mezzo dei libri, perché non capisco quello che leggo, ma talvolta una parola come questa che ho trovato alla fine dell'orazione (dopo essere rimasta nel silenzio e nell'aridità) viene a consolarmi: Ecco il maestro che ti do, ti insegnerà tutto quello che devi fare. Voglio farti leggere nel libro di vita, ov'è contenuta la scienza di Amore. (Santa Teresa di Gesù Bambino)
138. Matrimonio! Che bruttissima parola! Di quelle che ti fanno capire in che guaio ti sei ficcato! (George Bernard Shaw)
139. Se i genitori riuscissero soltanto a capire quanto annoiano i loro figli. (George Bernard Shaw)




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