- AFORISMI E CITAZIONI - 'ala'

1. Accasa una figlia e avrai compiuto un grande affare; ma sposala a un uomo assennato. (Siracide)
2. Amate! L'amore è l'ala dell'anima a Dio e al grande, al bello, al sublime, che sono l'ombra di Dio sulla terra. Amate la famiglia, gli uomini presti a dividere dolori e gioie con voi, gli estinti che vi furono cari e vi ebbero cari (G. Mazzini).
3. Anche voi - medici - siete venuti al mondo, come sono venuto io, con una missione da compiere. Badate: vi parlo di doveri in un momento in cui tutti parlano di diritti... Voi avete la missione di curare il malato; ma se al letto del malato non portare l'amore, non credo che i farmaci servano molto... L'amore non può fare a meno della parola. Voi come potreste esprimerlo se non con parole che sollevino spiritualmente il malato?... Portate Dio ai malati; varrà di più di qualsiasi altra cura. (S. Pio da Pietrelcina)
4. Attieniti alla disciplina, non lasciarla, pràticala, perché essa è la tua vita. (Salomone)
5. Bisogna uscire dalla sacrestia, entrare nelle famiglie, stabilire dei contatti con l'umile gente lontana dalla Chiesa, in situazioni sociali di estrema miseria con orari di lavoro massacranti e salari da fame. (L. Dehon)
6. Carcere, malattie e necessità, si conosce l'amistà. (G. Verga)
7. Cerca il tempo adatto per pensare a te e rifletti frequentemente sui benefici che vengono da Dio. Tralascia ogni cosa umanamente attraente; medita argomenti che ti assicurino una compunzione di spirito, piuttosto che un modo qualsiasi di occuparti. (T. da Kempis)
8. Chi è pienamente nella pace non sospetta di alcuno. Invece chi è inquieto e turbato sta sempre in agitazione per vari sospetti. Non è tranquillo lui, né permette agli altri di esserlo; dice sovente cose che non dovrebbe dire e tralascia cose che più gli converrebbe fare; sta attento a ciò che dovrebbero fare gli altri, e trascura ciò a cui sarebbe tenuto lui stesso. Sii dunque zelante, innanzi tutto , con te stesso; solo così potrai essere giustamente zelante con il tuo prossimo. (T. da Kempis)
9. Chi non sente il suo male è tanto più malato. (Pierre Corneille)
10. Chiunque sia in grado di penetrare le cause determinanti delle malattie nervose si convincerà presto che il loro aumento nella nostra società deriva dall'intensificazione delle restrizioni sessuali. (S. Freud)
11. Ci sono malattie così strane che, per capirne la natura, è necessario subirne personalmente il decorso. (O. Wilde)
12. Colui che incolpa gli altri delle proprie disgrazie è un ignorante: colui che incolpa sé stesso comincia a migliorare; il galantuomo non incolpa né sé né gli altri, ma pensa a rimediarvi. (C. Cantù).
13. Crescono davvero negli uomini, fra gli uomini, l'amore sociale, il rispetto dei diritti altrui, per ogni uomo, nazione, popolo, o, al contrario, crescono gli egoismi di varie dimensioni, i nazionalismi esagerati, al posto dell'autentico amore di patria, ed anche la tendenza a dominare gli altri al di là dei propri legittimi diritti e meriti, e la tendenza a sfruttare tutto il progresso materiale e tecnico-produttivo esclusivamente allo scopo di dominare sugli altri o in favore di tale o talaltro imperialismo? (Giovanni Paolo II)
14. Dal cicalar son nati molti errori, / molti scandali usciti e molto male: / pochi si son del silenzio pentiti, dell'aver troppo parlato infiniti (F. Berni)
15. Dice molta gente, debole e malata nello spirito: guarda che vita beata conduce quel tale; come è ricco e grande, come è potente e come è salito in alto! Ma, se poni mente ai beni eterni, vedrai che tutte queste cose passeggere sono un nulla, anzi qualcosa di molto insicuro e particolarmente gravoso, giacché le cose temporali non si possono avere senza preoccupazioni e paure. (T. da Kempis)
16. Diceva Solone che il mangiare era, come altri farmaci, una medicina contro la malattia della fame. (M. de Montaigne)
17. Dove non c'è ubbidienza, non c'è virtù. Dove non c'è virtù, non c'è bene, non c'è amore e dove non c'è amore non c'è Dio e senza Dio non si va in paradiso. Queste formano come una scala e se manca uno scalino della scala, si casca giù. (S. Pio da Pietrelcina)
18. È lecito pensare che la volontà di guarire o il desiderio di morire non siano irrilevanti per l'esito di casi gravi ed incerti di malattia. (S. Freud)
19. I calabresi sono gente focosa! (Una ragazza)
20. I mali del corpo appaiono con l'aumentare. Troviamo che la gotta è quella che chiamiamo reuma o contusione. I mali dell'anima si oscurano nel loro rafforzarsi; il più malato li sente meno. Ecco perché bisogna mescolarli alla luce, con mano spietata, portarli fuori e strapparli dal profondo del nostro petto. (M. de Montaigne)
21. I nevrotici si ammalano degli stessi complessi contro cui lottiamo noi sani. (S. Freud)
22. I piaceri del palato sono simili ai ladri egiziani, che strangolano con un abbraccio. (Seneca)
23. I preti si consolano di non essere sposati, quando ascoltano le confessioni delle donne. (Armand Salacrou)
24. Il galantuomo come impoverisce diventa birbante. (G. Verga)
25. Il matrimonio sia rispettato da tutti e il talamo sia senza macchia. (S. Paolo)
26. Il medico si trova un passo avanti al malato. I due si inseguono lungo il medesimo sentiero, finché non si incontreranno alla meta prefissata. (S. Freud)
27. Il palato distingue al gusto la selvaggina, così una mente assennata distingue i discorsi bugiardi. (Siracide)
28. Il più sicuro mezzo di trovarsi pago del proprio stato è quello di paragonarsi ad altri più infelici; cosi, quando penso al numero prodigioso di malattie terribili alle quali il corpo umano è soggetto, ho per gran ventura che a me non ne siano toccate in sorte che tre (B. Franklin).
29. Il tempo speso per la gloria di Dio e per la salute dell'anima, non è mai malamente speso. (S. Pio da Pietrelcina)
30. In casa stringi, in viaggio spendi, in malattia spandi. (Proverbio)
31. In quanto poi a ciò che mi dite di sentire quando fate la meditazione, sappiate che l'artificio è diabolico. Perciò state attenta e siate vigilante. Non tralasciate la meditazione giammai per questo, altrimenti persuadetevi che rimarrete sconfitta in seguito su tutta la linea. (S. Pio da Pietrelcina)
32. In tutte le azioni sii moderato e nessuna malattia ti coglierà. (Siracide)
33. Iniziare un litigio è come aprire una diga, prima che la lite si esasperi, troncala. (Salomone)
34. La calamità dell'uomo, è il creder di sapere. (M. de Montaigne)
35. La calamità è l'opportunità della virtù. (Seneca)
36. La censura è una buona cosa, poiché in tal modo ad ogni libro è garantito almeno un lettore attento. (Alan Ayckbourn)
37. La coscienza ci rende tutti malati di egotismo. (O. Wilde)
38. La democrazia funziona quando a decidere sono in due e uno è malato.(Winston Churchill)
39. La fede viva, la credenza cieca e la completa adesione alla autorità costituita da Dio sopra di te, questo è il lume che rischiarò i passi al popolo di Dio nel deserto. Questo è il lume che risplende sempre nell'alta punta di ogni spirito accetto al Padre. Questo è il lume che condusse i magi ad adorare il nato Messia. Questa è la stella profetizzata da Balaam. Questa è la fiaccola che dirige i passi di questi spiriti desolati. E questo lume e questa stella e questa fiaccola sono pure ciò che illuminano la tua anima, dirigono i tuoi passi perché tu non vacilli; fortificano il tuo spirito nel divino affetto e senza che l'anima li conosca, si avanza sempre verso l'eterna meta. Tu non lo vedi e non lo comprendi, ma non è necessario. Tu non vedrai che tenebre, ma esse non sono quelle che coinvolgono i figli della perdizione, sibbene sono esse quelle che circondano l'eterno Sole. Tieni per fermo e credi che questo Sole risplende nella tua anima; e questo Sole è appunto quello di cui il veggente di Dio cantò: E nel tuo lume vedrò il lume. (S. Pio da Pietrelcina)
40. La lucerna del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce; ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra! (Gesù)
41. La malattia si avverte, la salute poco o punto. (M. de Montaigne)
42. La medicina crea persone malate, la matematica persone tristi e la teologia peccatori. (Martin Lutero)
43. La morte è l'ultimo medico delle malattie. (Sofocle)
44. La morte ingrata ha ucciso anche me, che ero medico, dimenticando quanti malati io le consegnai... (Iscrizione funeraria romana)
45. La noia è una malattia di cui il lavoro è un rimedio; il piacere è soltanto un palliativo. (Duca di Lévis)
46. La perdita degli schiavi è una perdita patrimoniale. Quindi i luoghi malsani è meglio coltivarli con operai liberi salariati che con gli schiavi. (Varrone)
47. La psicanalisi è quella malattia mentale in cui si ritiene di essere la terapia (Karl Kraus)
48. La psicoanalisi è quella malattia mentale di cui ritiene di esserne la terapia (Karl Kraus)
49. La vecchiaia è una malattia inguaribile. (Seneca)
50. La vera felicità proviene da un senso di pace e appagamento interiori, che a sua volta si ottiene coltivando altruismo, amore, compassione e grazie all'eliminazione di rancore, egoismo e avidità. (Dalai Lama)
51. La vita e' una malattia a trasmissione sessuale; ed ha un tasso di mortalità del 100 per cento! (R.D. Laing)
52. L'amore è una malattia inesorabile, per di più contagiosa. (Disraeli)
53. L'ape è piccola tra gli esseri alati, ma il suo prodotto ha il primato fra i dolci sapori. (Siracide)
54. Lasciate pure che la natura si risenta dinanzi al soffrire, poiché niente vi è in questo di più naturale all'infuori del peccato; la vostra volontà, col divino aiuto, sarà sempre superiore ed il divino amore non verrà mai meno nel vostro spirito, se non tralasciate la preghiera. (S. Pio da Pietrelcina)
55. Le bestie ci mostrano a sufficienza quante malattie ci procuri l'agitazione del nostro spirito. (M. de Montaigne)
56. Le nostre malattie sono nuove, come nuovo è il nostro genere di vita. (Seneca)
57. L'individuo si ammala allorché, a causa di ostacoli esterni o per mancanza interiore di adattamento, gli viene negato il soddisfacimento dei bisogni erotici nel mondo reale. (S. Freud)
58. L'insalata vuole il sale da un sapiente, l'aceto da un avaro, l'olio da un prodigo, essere mescolata da un matto e mangiata da un affamato. (Proverbio)
59. L'interesse per la malattia e la morte è sempre e soltanto un'altra espressione dell'interesse per la vita (Thomas Mann)
60. Mantieni una religiosa riverenza dinanzi al giudizio divino, dinanzi allo sdegno dell'Onnipotente. Non volere, dunque, sondare l'operato dell'Altissimo. Esamina invece le tue iniquità: in quante cose hai errato e quante cose buone hai tralasciato. (T. da Kempis)
61. Maria Santissima è veramente la mistica scala per la quale è disceso il Figlio di Dio sulla terra e per cui salgono gli uomini al cielo. (S. Agostino)
62. Meglio la morte che una vita amara, il riposo eterno che una malattia cronica. (Siracide)
63. Meglio un povero di aspetto sano e forte che un ricco malato nel suo corpo. (Siracide)
64. Mi dispiace tanto vedere soffrire! Per togliere un dispiacere a qualcuno, non troverei difficoltà a tirarmi una pugnalata al cuore!... Sì, questo mi sarebbe più facile! (S. Pio da Pietrelcina)
65. Mi è dispiaciuto moltissimo nel sapere che sei stata ammalata, ma ho goduto moltissimo nel sapere che ti vai rimettendo e più ancora ho goduto nel vedere rifiorire in mezzo a voi la vera pietà e cristiana carità addimostrata nella tua infermità. (S. Pio da Pietrelcina)
66. Mi piace la convalescenza: è la cosa per cui vale la pena ammalarsi. (George Bernard Shaw)
67. Mi sento proprio schiantarmi il cuore dal petto nel sentire le tue sofferenze, e non so cosa farei per vederti sollevata. Ma perché agitarti tanto? Perché smani? E via, figliuola mia, mai ho visto regalarti tanti gioielli da Gesù come adesso. Mai ti ho vista così cara a Gesù come adesso. Dunque di che temi, tremi e paventi? Il tuo timore e tremore è simile a quello di un bambino che sta in braccio alla mamma. Dunque è timore sciocco ed inutile il tuo. (S. Pio da Pietrelcina)
68. Nel migliore dei casi uno regala quello che gli piacerebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore (Theodor Adorno)
69. Nella patologia nervosa, un medico che non dice troppe stupidaggini è un malato guarito per metà. (Marcel Proust)
70. Niente si regala così generosamente come i consigli. (La Rochefoucauld)
71. Noi speriamo di vedere un mondo fondato su quattro libertà essenziali per l'uomo. La prima è la libertà di parola e di espressione. La seconda è la libertà di venerare Dio come sembra più opportuno. La terza è la libertà dalla miseria. La quarta è la libertà dalla paura: ciò, tradotto su scala mondiale, significa una riduzione degli armamenti cosi potente ed efficace che nessuna nazione possa compiere una aggressione militare contro qualche vicino. Non si tratta della visione di un lontano avvenire, ma di basi precise per un mondo realizzabile nei nostri tempi, dalla nostra generazione. (F.D. Roosevelt)
72. Non abituarti a considerare i debiti soltanto un inconveniente: li scoprirai una calamità. (Samuel Johnson)
73. Non essere ingordo per qualsiasi ghiottoneria, non ti gettare sulle vivande, perchè l'abuso dei cibi causa malattie, l'ingordigia provoca coliche. (Siracide)
74. Non gonfiarti per la prestanza e la bellezza del tuo corpo; alla minima malattia esse si guastano e si deturpano. (T. da Kempis)
75. Non ho alcun miracolo da offrirvi. Però, attraverso l'addestramento della mente e grazie a uno sforzo costante, possiamo cambiare le nostre percezioni e attitudini mentali. E questo può realmente fare la differenza nelle nostre vite. (Dalai Lama)
76. Non impoverire scialacquando con denaro preso a prestito, quando non hai nulla nella borsa. (Siracide)
77. Non indugiare a visitare un malato, perché per questo sarai amato. (Siracide)
78. Non lasciarti opprimere dalle calamità, ma va incontro a loro coraggiosamente. (Virgilio)
79. Non puoi sapere dove ti attenda la morte: perciò aspettala dovunque. (Seneca)
80. Non so poi affatto compatirti né perdonarti quel tuo modo di tralasciare con facilità la comunione nonché la santa meditazione. Ricordati, figlia mia, che non si perviene a salute se non per la preghiera; che non si vince la battaglia se non per la preghiera. A te dunque la scelta. (S. Pio da Pietrelcina)
81. Non viene dall'esterno il nostro male: è dentro di noi, sta nelle stesse nostre viscere e, perciò, difficilmente possiamo guarire: ignoriamo di essere malati. (Seneca)
82. Nulla è più pericoloso di un'idea, quando è l'unica che abbiamo. (Alain)
83. O si crede o non si crede; e allora, se non si crede, si stracci il Vangelo. (G. Calabria)
84. Ogni giorno non dimenticare di rivolgere alla Madonna la tua preghiera, invocala in ogni momento della tua vita ed abbi verso di lei una fiducia grande. (G. Nardi)
85. Patria e Famiglia son come due circoli segnati dentro un circolo maggiore che li contiene; come due gradini d'una scala senza i quali non potreste salire più in alto, ma sui quali non è permesso arrestarvi. (G. Mazzini)
86. Prendersi cura del pianeta è come curare la propria casa e poichè noi esseri umani viviamo e siamo immersi nella natura, è assurdo distruggerla e rovinarla. (Dalai Lama)
87. Prima di parlare, impara; curati ancor prima di ammalarti. (Siracide)
88. Prodighi e sciocchi regalano ciò che disprezzano e non gli serve. (Orazio)
89. Qualunque cosa depositi, contala e pesala; il dare e l'avere sia tutto per iscritto. (Siracide)
90. Quasi tutti i dottori hanno la loro malattia preferita. (Henry Fielding)
91. Riceviamo dalla nostra famiglia così le idee di cui viviamo come la malattia di cui moriremo. (Marcel Proust)
92. Se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna. (Gesù)
93. Se tra i genitori avvengono liti o se il matrimonio è infelice, per i bambini sarà preparato il terreno per la più grave predisposizione ai disturbi dello sviluppo sessuale o alle malattie nevrotiche. (S. Freud)
94. Tutte le malattie son prese per peste: non ci si dà la briga di esaminarle. (M. de Montaigne)
95. Tutti diamo facilmente consigli agli ammalati, quando ci sentiamo bene (Terenzio)
96. Tutti i malati ossessivi sono superstiziosi e in genere contro la loro stessa convinzione. (S. Freud)
97. Tutto devi lietamente sopportare, per amore di Dio: fatiche e dolori; tentazioni e tormenti; angustie, miserie e malanni; ingiurie, biasimi e rimproveri; umiliazioni e sbigottimenti; ammonizioni e critiche sprezzanti. Cose, queste, che aiutano nella via della virtù e costituiscono una prova per chi si è posto al servizio di Cristo; cose, infine, che preparano la corona del cielo. (T. da Kempis)
98. Uccide il prossimo chi gli toglie il nutrimento, versa sangue chi rifiuta il salario all'operaio. (Siracide)
99. Uccidere è proibito, quindi tutti gli assassini vengono puniti, a meno che non uccidano su larga scala e al suono delle trombe. (Voltaire)
100. Umìliati, prima di cadere malato, e quando hai peccato, mostra il pentimento. (Siracide)
101. Un celebre avvocato, arricchito alle spese dei litiganti cocciuti e minchioni, fece edificare un bel palazzo e fece incidere a caratteri d'oro sul portone quest'arguta iscrizione: "Discordia civium, concordia lapidum" (G. Strafforello).
102. Un ospite è come un generale: le calamità spesso rivelano il suo genio. (Orazio Flacco)
103. Un po' di salute ogni tanto è il miglior rimedio per l'ammalato. (Friedrich Nietzsche)
104. Una gran parte di quello che i medici sanno è insegnato loro dai malati. (Proust)
105. Uno assiste l'amico ammalato: bravo! Ma lo fa per ereditare: è un avvoltoio, aspetta il cadavere. Le stesse azioni possono essere oneste o disoneste: quello che conta è il perché o il modo in cui sono fatte. (Seneca)
106. Val più una casetta e cuor contento che un palazzo pien di vento. (Proverbio)
107. Voi avete per monastero le case degli ammalati e quelle in cui risiede la superiora, per cella una camera in affitto, per clausura l'obbedienza, per grata il timore di Dio e per velo la castità. (L. de Marillac)
108. Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. (Gesù)
109. Che calamità la mia caduta! Ero riuscito a chiudere la bufera in un otre: le baionette straniere l'hanno squarciato. (Napoleone Bonaparte)
110. Quando conosciamo la nostra malattia morale, dobbiamo curare l'anima come si cura un braccio o una gamba. (Napoleone Bonaparte)
111. Vorrei anch'io trovare un ascensore per innalzarmi fino a Gesù, perché sono troppo piccola per salire la dura scala della perfezione. (Santa Teresa di Gesù Bambino)




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