- AFORISMI E CITAZIONI - 'ago'

1. Che cosa è la felicità se non il possedimento di ogni sorta di bene, che rende l'uomo del tutto pago? Ma su questa terra si trova mai qualcuno che sia pienamente felice? No, certamente. L'uomo sarebbe stato tale, se si fosse mantenuto fedele al suo Dio. Ma giacché l'uomo è pieno di delitti, cioè pieno di peccati, non può mai essere pienamente felice. Quindi solo in cielo si trova la felicità: ivi non pericoli di perdere Dio, non patimenti, non morte, ma sempiterna vita con Gesù Cristo. (S. Pio da Pietrelcina)
2. Che cosa e', allora, il tempo? Se nessuno me lo chiede, lo so; se dovessi spiegarlo a chi me ne chiede, non lo so (Sant'Agostino)
3. Chi è fornito di argomenti pecuniari convincerà il proprio antagonista molto prima di chi trae argomenti dalla ragione e dalla filosofia (Joseph Addison)
4. Come gli amici adulando pervertono, così i nemici con i rimproveri molte volte correggono (Sant'Agostino)
5. Dei dolori che toccano in sorte agli uomini, sopporta la tua parte con pazienza (Pitagora)
6. Difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli. (Gesù)
7. Dio può essere meglio immaginato che descritto, e Lui esiste ancor più sicuramente di quanto possa essere immaginato. (Sant'Agostino)
8. Il bravo insegnante è una giusta sintesi di disposizione naturale e di esercizio costante (Protagora)
9. Il più sicuro mezzo di trovarsi pago del proprio stato è quello di paragonarsi ad altri più infelici; cosi, quando penso al numero prodigioso di malattie terribili alle quali il corpo umano è soggetto, ho per gran ventura che a me non ne siano toccate in sorte che tre (B. Franklin).
10. Il popolo che fu sempre vincitore assomigliava più a un vinto che a un vincitore. (Sant'Agostino)
11. Immagina di abbracciare l'immensità del tempo e l'universo, e poi paragona all'infinito quella che chiamiamo vita umana: vedrei come è poca cosa questa vita che desideriamo e cerchiamo di prolungare. (Seneca)
12. Impara a dominare il ventre, il sonno, il sesso e l'ira. (Pitagora)
13. Io desidero, e voi non l'ignorate, il morire e l'amare Iddio, o la morte o l'amore, giacché la vita senza questo amore è peggiore della morte. O figliuole mie, aiutatemi! Io muoio ed agonizzo in ogni istante. Tutto mi sembra un sogno e non so dove mi aggiro. Dio mio! Quando verrà l'ora in cui anch'io possa cantare: Questa è la mia requie, o Dio, in eterno? (S. Pio da Pietrelcina)
14. Io esecro l'anarchia, perché è lo smembramento della società incivilita; io aborro la demagogia, perché essa è l'onta del popolo e lo scandalo della libertà (Lamartine).
15. La discesa all'Ade è la stessa da qualsiasi luogo. (Anassagora)
16. La funzione del genio è fornire idee ai cretini vent'anni dopo. (Louis Aragon)
17. La perfezione dell'uomo consiste proprio nello scoprire le proprie imperfezioni. (Sant'Agostino)
18. La punizione è giustizia per l'ingiusto. (Sant'Agostino)
19. La scienza, figlio mio, per quanto grande, è sempre una povera cosa; è meno che nulla a paragone del formidabile mistero della divinità. Altre vie devi tenere. Monda il tuo cuore da ogni passione terrena, umiliati nella polvere e prega! Così troverai sicuramente Dio, il quale ti darà la serenità e la pace in questa vita e l'eterna beatitudine in quell'altra. (S. Pio da Pietrelcina)
20. La vita non è che la continua meraviglia di esistere ! (Tagore)
21. L'astinenza perfetta è più facile della perfetta moderazione. (Sant'Agostino)
22. Le disgrazie sono la pietra di paragone del carattere. Come avviene di alcune erbe che bisogna pestarle, acciocché mandino il loro buon odore; così è di certe nature d'uomini, che non mostrano la bontà di cui sono dotate, se non messe a cimento dal dolore. Non di rado le traversie della vita fanno apparire virtù e grazie, che altrimenti resterebbero nascoste (S. Smile)
23. Le persone viaggiano per stupirsi delle montagne, dei mari, dei fiumi, delle stelle; e passano accanto a se' stessi senza meravigliarsi. (Sant'Agostino)
24. Le rivoluzioni sono paragonabili ai letami: i più ributtanti promuovono la crescita dei più bei vegetali. (Napoleone Bonaparte)
25. L'ira e un'erbaccia, l'odio è l'albero (Sant'Agostino)
26. L'uomo è la misura di tutte le cose. (Pitagora)
27. Maria Santissima è veramente la mistica scala per la quale è disceso il Figlio di Dio sulla terra e per cui salgono gli uomini al cielo. (S. Agostino)
28. Nella carità il povero è ricco, senza la carità il ricco è povero (Sant'Agostino)
29. Nessuno può essere veramente amico dell'uomo se non è innanzi tutto amico della verità. (Sant'Agostino)
30. Nove situazioni io ritengo felici nel mio cuore, la decima la dirò con le parole: un uomo allietato dai figli, chi vede da vivo la caduta dei suoi nemici; felice chi vive con una moglie assennata, colui che non pecca con la sua lingua, chi non deve servire a uno indegno di lui; fortunato chi ha trovato la prudenza, chi si rivolge a orecchi attenti; quanto è grande chi ha trovato la sapienza, ma nessuno supera chi teme il Signore. Il timore del Signore è più di ogni cosa; chi lo possiede a chi potrà esser paragonato? (Siracide)
31. Ogni bambino che nasce è il segno che Dio non è ancora stanco degli uomini. (Tagore)
32. Ogni peccato, paragonato alla bestemmia, è più leggero. (S. Girolamo)
33. Più dolce di tutte le ricchezze della vita è l'amicizia. (S. Agostino)
34. Preferirei abitare con un leone e con un drago piuttosto che abitare con una donna malvagia. (Siracide)
35. Quando violate le leggi del pudore fate a Dio una grande ingiuria. Se qualcuno coprisse di fango il vostro ritratto o lo lordasse in qualsiasi altro modo, non lo considerereste voi come un'ingiuria? Ebbene, la vostra anima è un'immagine di Dio; e voi credete che non sia fare ingiuria a Dio, lordandola coll'impurità? (S. Agostino).
36. Roma ha parlato: il caso è chiuso. (Sant'Agostino)
37. Vale più un padre che cento pedagoghi. (Proverbio)
38. Il dolore o la disperazione che nasce dalle grandi passioni o illusioni o da qualunque sventura della vita non è paragonabile all'affogamento che nasce dalla certezza e dal sentimento vivo della nullità di tutte le cose, e dell'impossibilità di essere felice in questo mondo, e dalla immensità del vuoto che si sente nell'anima. (Giacomo Leopardi)
39. L'esistenza, per sua natura ed essenza propria e generale, è un'imperfezione, un'irregolarità, una mostruosità. Ma questa imperfezione è una piccolissima cosa, un vero neo, perché tutti i mondi che esistono, per quanti e quanto grandi che essi sieno, non essendo però certamente infiniti né di numero né di grandezza, sono per conseguenza infinitamente piccoli a paragone di ciò che l'universo potrebbe essere se fosse infinito; e il tutto esistente è infinitamente piccolo a paragone della infinità vera, per dir così, del non esistente, del nulla. (Giacomo Leopardi)
40. Quasi tutti gli uomini grandi sono modesti: perché si paragonano continuamente, non cogli altri, ma con quell'idea del perfetto che hanno dinanzi allo spirito, infinitamente più chiara e maggiore di quella che ha il volgo; e considerano quanto sieno lontani dal conseguirla. (Giacomo Leopardi)




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